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1 13 Meeting AIA LSL Roma 4 dicembre 2013 BHB e acetone nelle analisi individuali dei CCFF: valutazioni preliminari del rischio di chetosi Dott.ssa Nicoletta Rizzi - Responsabile laboratorio Diego Vairani - Responsabile settore latte ARAL (Crema)

2 Il laboratorio latte dell ARAL offre nuove analisi sui campioni di latte raccolti in occasione dei controlli funzionali, a supporto dell allevatore e dei suoi consulenti. Tra queste: Caseine Grassi saturi e insaturi Urea BHBA(Beta idrossibutirrato) e acetone Valorizzazione dei Controlli Funzionali

3 Perchè analizzare il rischio di chetosi? Per individuare le chetosi subcliniche oltre alle più evidenti chetosi cliniche La chetosi subclinica si verifica più frequentemente della chetosi clinica manifesta ed è causa di rilevanti perdite economiche nel lungo periodo Nella maggior parte della letteratura sull argomento si riscontra che la frequenza della chetosi subclinica non diagnosticata varia tra il 15 e il 40% della mandria. La chetosi provoca la morte nello 0,5% delle vacche colpite. Il 5% degli animali colpiti vengono eliminati dalla produzione. una perdita di circa 200 litri di latte per ogni vacca. Un costo diretto + perdita di latte pari ad un valore di circa 140 /capo. La chetosi aumenta il rischio di ridotta fertilità e di dislocazione dell abomaso

4 Patologie e/o dismetabolie del periparto A parte gli animali persi, rimangono in azienda animali che bisogna curare. Si stima che il costo medio per vacca dovuto alle patologie del periparto in un azienda con rischio medio di patologia si aggiri sui 300 /vacca Le patologie del periparto hanno forte ricaduta negativa sull efficienza produttiva e riproduttiva della mandria

5 Ingestione (DMI) e NEFA plasmatici nella bovina in transizione (Burhans et al., from Overton, 1998)

6 Monitoraggio in campo Prelievi di sangue per analisi del BHB nella prima settimana post parto (dopo la distribuzione della razione) Misurazione del BHB Su sangue: Optium Xceed device Su latte: Keton test Su urine Ketur test La situazione è accettabile se non più del 10% delle bovine supera il valore di 1,2 mmol / L di BHB nel sangue

7 Nel sangue

8 Nel latte Chelat Keton test (Promevet)

9 Nell urina

10 Analisi del BHB ai C.F. È uno strumento di screening e valutazione della prevalenza e del rischio di chetosi a livello di allevamento Non èuno strumento di diagnosi individuale BHB alto non significa necessariamente che la bovina sia malata ma è un importante fattore di rischio per altri problemi metabolici e non

11 Test Chetosi:i passi intrapresi Test su 6211 campioni di latte, 4 stalle per 6 mesi di C.F. (APA MI e MN) Diffusione dell analisi all 80% dei campioni in laboratorio Definizione delle soglie Confronto con andamenti aziendali Confronto con rilevamenti e trattamenti individuali di campo Verifica del rischio medio di chetosi per l azienda da latte lombarda

12 Obbiettivi del monitoraggio della chetosi subclinica nel latte al C.F. Valutare l incidenza del rischio di chetosi cliniche e subcliniche per le bovine <70 gg di lattazione Valutare e confrontare gli andamenti degli ultimi mesi Controllare la tempestività e la bontà dei trattamenti (analisi a 30 e a 60 giorni di lattazione) Pubblicazione sul monitor salute e creazione di un monitor chetosi Diffusione a tutte le aziende interessate Non mirato all identificazione delle chetosi cliniche

13 Restituzione delle informazioni all azienda sul Monitor Salute XXXXX Medie di gruppo e di mandria per tutti i parametri Stesse analisi effettuate anche sul campione di massa

14 Il monitor Chetosi

15 Il monitor Chetosi

16 Il progetto Valutazione rischio chetosi Abbiamo affidato il lavoro di approfondimento e validazione dei risultati ottenuti e del metodo al Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DISAA) dell Università degli Studi di Milano, diretto dal Prof G.M.Crovetto Estrazione di più di record di bovine controllate con analisi di BHB Creazione di un data base di campionamenti e analisi all IR di BHB sul latte simultanei alla misurazione con strumenti di campo (170 campioni prelevati dai tecnici SATA: in corso di elaborazione)

17 S. Colombini, G.M. Crovetto, P. Amodeo* *SATA Bovini, Aral, Crema

18 Produzione e qualità del latte in relazione al rischio aziendale di chetosi nei primi 20 giorni di lattazione Rischio chetosi* ES Prob Latte l/mungitura 18,2 18,0 0,152 0,21 Grasso % 4,08 4,36 0,035 <0,001 Proteina % 3,31 3,29 0,01 0,14 Lattosio % 4,74 4,70 0,009 <0,001 Proteina:Grasso 0,87 0,80 0,008 <0,001 Urea md/dl 20,9 21,8 0,20 <0,001 Cellule n* ,52 Acetone mmoli/l 0,054 0,076 0,002 <0,001 BHB mmoli/l 0,052 0,083 0,002 <0,001 Prevalenza** % ,3 <0,001 *per ogni azienda nel gruppo «chetosi si» almeno il 15% di bovine ha una concentrazione di BHB > 0,12 mmol/l ** percentuale di bovine con valori di BHB>0,12 mmol/l no si

19 Prevalenza chetosi: Stalla % incidenza chetosi n osservazioni % prevalenza marzo aprile maggio maggio giugno

20 Prevalenza chetosi: Stalla % incidenza chetosi n osservazioni % prevalenza mar 1-apr 1-mag 1-giu 1-lug

21 Prevalenza chetosi: Stalla % incidenza chetosi n osservazioni % prevalenza mar 1-apr 1-mag 1-giu 1-lug

22 IMPORTANTE : Implementare il data set (numero di CCFF per azienda) per valutare il rischio di ciascuna stalla e fornire indicazioni sulla media di rischio aziendale in un periodo di durata maggiore. Alcuni esempi: stalla n CCFF Animali BHB>0,12 MIN MAX % % %

23 Effetti sulla produzione (l/mungitura) in funzione del numero di lattazione BHB<0,12 BHB>0,12 Perdita % primipare 16,5 15,6 5,5 pluripare 20,4 19,3 5,4 Indica il latte perso nella lattazione cioè tutta la curva di lattazione rimane più bassa

24 Produzione e qualità del latte in relazione al rischio aziendale di chetosi nei primi 40 giorni di lattazione Rischio chetosi* ES Prob Latte l/mungitura 19,1 18,8 0,08 0,008 Grasso % 3,86 4,08 0,02 <0,001 Proteina % 3,11 3,11 0,01 0,65 Lattosio % 4,83 4,80 0,005 <0,001 Proteina:Grasso 0,87 0,80 0,008 <0,001 Cellule n* ,76 Acetone mmoli 0,047 0,065 0,001 <0,001 BHB mmoli 0,049 0,078 0,0009 <0,001 Prevalenza** % 6,7 27,9 0,1 <0,001 *per ogni azienda nel gruppo «chetosi si» almeno il 15% di bovine ha una concentrazione di BHB > 0,12 mmol/l **percentuale di bovine con valori di BHB>0,12 mmol/l no si

25 Prevalenza chetosi e risposte produttive in una medesima azienda in 2 CCFF consecutivi (aprile e maggio, n=15 per controllo, DIM= )

26 Proteina e Grasso

27 Lattosio

28 BHB e Acetone

29 Valori di BHB e Tasso di falsi positivi e vere chetoniche Βeta-Idrossi-Butirrato Limite Tasso di falsi positivi Tasso di vere chetosiche 0,08 31,2% 90,6% 0,10 18,4% 86,3% 0,15 7,1% 81,8% 0,20 4,2% 69,1% 0,30 1,4% 63,9% 0,35 1,3% 52,5% 0,12 13,5% 84,0 %

30 Produzione di latte nel corso dell intera lattazione in funzione del BHB Produzione (l/mungitura) BHB<0,12 BHB>0,12-14% perdita latte >150 DIM -5 % perdita latte

31 Prevalenza di bovine con BHB>0,12 mmol/l nei diversi stadi della lattazione (DIM= giorni di lattazione) 25 % 20 p r e v a l e n z a >150 DIM

32 Rischio Chetosi: stalle (Italia????????) Azeinde a rischio % >150 DIM Rischio: Aziende con almeno il 15% di bovine con BHB del latte >0,12 mmol/l

33 Conclusioni BHB e acetone del latte forniscono informazioni di pratico e immediato utilizzo per l identificazione di soggetti a rischio di chetosi subclinica con effetti importanti sulla produzione di latte; Fondamentale valutare il RISCHIO AZIENDALE sia per ogni CCFF sia in un arco temporale di maggiore durata; Necessità di confermare (anche con prove di campo che prevedono l utilizzo di stick tradizionali: attualmente in corso) il valore di BHB (0,12 mmol/l) scelto. Abbinarlo ad altre caratteristiche del latte??? Scelta di un valore soglia anche per l acetone?? 15% soglia di rischio corretta? Implementare il dataset per studiare effetti nell intera lattazione, in funzione dello stadio di lattazione, effetto stagione, stimare perdita economica e valutare meglio la percentuale di stalle realmente a rischio.

34 Lo Strumento utilizzato nel lab ARAL e il modello predittivo MilkoScanTM FT+ (FOSS FTIR Fourier transform infrared Spetrometry) a causa delle basse concentrazioni di acetone e BHB nel latte tali modelli predittivi sono solo semi-quantitativi. Questo significa che i risultati misurati devono essere usati per determinare se una bovina è a rischio di contrarre la chetosi o no. Non tanto per determinare la gravità del caso.

35 I modelli predittivi la correlazione per il BHB è significativamente migliore che per l'acetone I modelli predittivi dovrebbero essere usati per impostare i limiti al di sopra dei quali l'allevatore dovrebbe ricevere un allarme sui potenziali problemi di chetosi nella sua mandria.

36 Impostazione dei limiti per il modello predittivo Definizione del tasso di vere chetosiche ad un dato limite, -qui 0.2 mmol/per litro

37 FT 6000: MODELLO DI PREDIZIONE CHETOSI: BHB- ACETONE proposto da FOSS Siamo partiti con l utilizzo delle curve Foss acquistate (slope e intercetta 1-0) Dopo i primi confronti con gli esiti delle analisi eseguite direttamente in stalla abbiamo utilizzato quanto proposto dall Application Note N35 della FOSS Questo perché non abbiamo a disposizione uno strumento o un metodo che ci possa definire dei valori di riferimento

38 Come utilizzare il modello proposto da FOSS In generale circa l 80% dei campioni analizzati in routine arrivano da vacche sane con valori di acetone pari a 0.00 e di BHB pari a Questo fatto può essere utilizzato come modo alternativo per la regolazione dell intercetta. Pertanto Foss raccomanda che la regolazione dell intercetta venga effettuata in base al valore mediano dei dati ottenuti dall analisi dei campioni in routine per una sessione di lavoro. Questa è la procedura che, una volta al mese, viene utilizzata nel nostro laboratorio per regolare l intercetta sui quattro strumenti utilizzati per l analisi di Acetone e BHB sui campioni dei CC.FF. n 3 3 FT 6000 n 1 1 FT Plus

39 mediana mediana Vecchio Intercept Acetone 0 Acetone BHB Vecchio Intercept BHB 0-0,01 0,02 Nuovo Acetone 0-(-0,01)+0 0,01 Nuovo BHB 0,03-0,02+0 0,01 I dati che potete vedere sono stati ottenuti dall analisi di campioni, su uno strumento installato a Febbraio 2013 ( MSC FT 6000 ) Si tratta della prima variazione dell intercetta durante la messa in routine dello strumento I calcoli utilizzati sono quelli proposti dal modello FOSS

40 Ma questo non basta Perchè??? A causa dell usura ( meccanica ed elettronica ) dello strumento qualsiasi sistema analitico subisce una deriva creando due grosse problematiche: 1 lo slittamento della lunghezza d onda con la conseguente deformazione dello spettro 2 una variazione dell ampiezza del segnale dello spettro creando anche un certa instabilità nei dati ( soprattutto I dati molto bassi come quelli di acetone, bhb e acidi grassi ). La soluzione sta nella STANDARDIZZAZIONE dello spettro e soprattutto nella frequenza con la quale viene eseguita questa operazione.

41 L ESPERIENZA DI ARAL Da gennaio 2013 abbiamo deciso di eseguire sui MSC FT 6000 e sul MSC FT PLUS la STARDARDIZZAZIONE ogni 3 SETTIMANE. Questo comporta uno sforzo in termini di tempo ed economico non indifferente. Gli esiti di questa esperienza sono molto positivi e questo ci Gli esiti di questa esperienza sono molto positivi e questo ci permette di mantenere lo spettro sempre nella sua configurazione originale, di avere dati stabili e quindi variazioni poco significative quando si tratta di affinare paramentri come BHB e acetone.

42

43 SATA :Servizio Assistenza Tecnica Contemporaneamente al lavoro eseguito in ARAL i tecnici SATA lavorano sul campo, a stretto contatto con l allevatore,interpretando i dati inviati e verificando nelle aziende quanto riscontrato nelle analisi sul latte. Diventa,pertanto,importante, una stretta sinergia e collaborazione con coloro che vivono a contatto con gli allevatori. Proprio perchè la CHETOSI rimane un problema da risolvere tempestivamente sarebbe importante aumentare ( e non diminuire) la frequenza dei controlli.

44 CONCLUSIONI RITENIAMO CHE IL MODELLO PROPOSTO, PUR RESTANDO UNO SCREENING, NON SIA SEMPLICEMENTE UN DARE DELLE INFORMAZIONI IN PIU ALL ALLEVATORE MA POSSA, IN FUTURO, DIVENTARE UNO DEGLI STRUMENTI FONDAMENTALI UTILE PER LA GESTIONE DELLA CHETOSI IN STALLA NE DOVREMO FARE ANCORA DI STRADA: L IMPORTANTE E PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO

45 GRAZIE per l attenzione

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