COMUNE DI ENDINE GAIANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. documento programmatico

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1 COMUNE DI ENDINE GAIANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO documento programmatico PREMESSA Lo studio di un piano è una soglia nella storia di un luogo: è un momento di riflessione in cui il territorio viene osservato, analizzato, visto da diversi punti di vista e da diverse distanze, ripensato nel suo complesso misurandosi con le risorse territoriali, economiche e culturali disponibili. Fare un piano è immaginare ciò che un luogo potrà diventare e costruire il sistema di regole che governerà questa trasformazione. Il PRG vigente necessita di una profonda revisione a causa dell evoluzione del quadro normativo di riferimento, delle intervenute scelte di pianificazione territoriale, del maturare di una diversa sensibilità verso le tematiche geologiche, ambientali e di tutela dei beni culturali e delle diverse esigenze di gestione del territorio. GLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO Il Piano di Governo del Territorio (PGT) risulta articolato nelle seguenti parti: il Documento di piano il Piano delle regole il Piano dei servizi A corredo del PGT sono inoltre previsti: la Valutazione ambientale strategica (VAS) lo studio socio economico lo studio geologico lo studio ambientale 1

2 Il Documento di piano, (art. 8) è uno strumento di analisi e di programmazione che definisce gli obiettivi e la strategia di gestione del territorio. Il Documento di piano contiene: -le analisi e gli studi preliminari sugli aspetti ambientali, paesistici, storici, socio economici, idrogeologici, ecc.; -i riferimenti alla pianificazione sovraccomunale (piano territoriale provinciale, vincoli, ecc.); -le politiche d intervento su residenza, produzione, mobilità, servizi dimostrandone la sostenibilità economica e ambientale e ponendo particolare attenzione a minimizzare il consumo del territorio; -l individuazione degli ambiti di trasformazione (la cui attuazione è demandata ai privati tramite i piani attuativi). Il Documento di piano ha 5 anni di validità. Il Piano delle regole (art. 10) è un strumento simile all attuale PRG che definisce: le regola delle parti già edificate; individua le aree destinate all agricoltura in coerenza al Piano territoriale provinciale; individua le aree di tutela ambientale; individua le parti non soggette a trasformazione. Il Piano delle regole ha validità per tempo indeterminato. Il Piano dei servizi (art. 9) programma i servizi pubblici e privati in coerenza con le previsioni del documento di piano ed alla sostenibilità economica delle scelte. Le previsione del piano dei servizi hanno un carattere vincolante e prescrittivo anche nei confronti della programmazione comunale e della realizzazione di opere pubbliche. La Valutazione ambientale strategica (VAS) (art. 4) è redatta sulla base della Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo ed è costituita da: 2

3 -rapporto di impatto ambientale in cui sono individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l attuazione del PGT potrebbe avere sull ambiente (consumo del suolo, risorse idriche, inquinamento, bilancio energetico, effetti sul traffico, interventi di compensazione e mitigazione ambientale, ecc.) e dove sono valutate le alternative alla luce degli obiettivi e dell ambito territoriale interessato; -rapporto sullo svolgimento del processo informativo, partecipativo e decisionale. IL GRUPPO DI LAVORO Il Piano di Governo del Territorio è uno strumento che considera il territorio come un entità complessa e richiede apporti multidisciplinari. E stato costituito un gruppo di lavoro così composto: arch. Gian Piero Pedretti e arch. Marco Tomasi progetto urbanistico soc. ERA dott. Umbero Locati valutazione amb. strategica dott. Natale Carra analisi socio -economica dott. Alberto Manella studi geologici dott. Gian Battista Rivellini studi ambientali L IMPOSTAZIONE DEL NUOVO PIANO L obiettivo prioritario del piano, in conformità con quanto disposto dalla legge regionale 12/2005, è di contenere il consumo del territorio e di promuovere la riqualificazione dell esistente proponendo azioni che partendo dalle risorse esistenti, permettano di coordinare in modo armonico il sistema delle funzioni territoriali. Il piano si propone di orientare la crescita della popolazione residente in modo equilibrato e compatibile con la qualità e quantità dei servizi offerti. I RAPPORTI CON PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) IL PTCP, entrato in vigore IL 27 luglio 2004, costituisce il principale riferimento della pianificazione comunale e le scelte di piano saranno soggette, da parte della Provincia, alla verifica di conformità alle previsioni del PTCP. Il PTCP individua una serie di tematiche di riferimento per la pianificazione quali: 3

4 I centri e nuclei storici; le aree di primo riferimento per la pianificazione locale; gli elementi storico architettonici da tutelare (edifici, siti, percorsi); le aree archeologiche; la classificazione di tipi di paesaggio (collinari e agricole di pianura) e i provvedimenti per la loro tutela; i corsi d acqua; le infrastrutture per la mobilità (strade, ferrovie, poli logistici, piste ciclabili) I VINCOLI Il territorio comunale è interessato da una serie di vincoli di natura sovraordinata che interessano una buona parte del territorio comunale: le aree di tutela paesaggistica di cui all art. 142 del D.Lgs 42/2004 quali aree boscate, fasce di tutela dei corsi d acqua (torrente Zerra), zone di interesse archeologico (7 siti), vincoli monumentali ( 4 complessi di edifici); le aree soggette a vincolo idrogeologico; la fasce a tutela del reticolo idrico minore; le aree soggette a PLIS; le aree di salvaguardia della captazione ad uso idropotabile; le aree di rispetto cimiteriale; le fasce di rispetto stradale; le fasce di rispetto agli elettrodotti. I SERVIZI PUBBLICI Nella formazione del piano si dovranno in particolare tenere in evidenza i seguenti principi: integrare in sistema le diverse aree ed i diversi servizi con la formazione di collegamenti e connessioni; privilegiare il potenziamento dei servizi già esistenti promuovendo le aggregazioni funzionali ed evitando la frammentazione delle aree; 4

5 privilegiare la qualità del luogo e la posizione in rapporto alla struttura urbana ed all ambiente naturale. Fra le priorità vengono individuati i seguenti temi: la realizzazione di un polo scolastico unico, baricentrico rispetto alla frazioni, collegato alla rete ciclopedonale che connette i servizi e le frazioni, integrato con il polo sportivo che dovrà essere potenziato. il riutilizzo dell edificio della ex scuola elementare municipio quale nuova sede della biblioteca e casa delle associazioni; l individuazione di un centro diurno e ludoteca. E prevista la conferma delle attrezzature religiose esistenti. IL SISTEMA CICLO-PEDONALE Il nuovo piano dovrà prevedere il completamento della rete di percorsi ciclopedonali fra le diverse parti ed i diversi ambienti del territorio comunale e fra i servizi pubblici (parchi, scuole, impianti sportivi, ecc.) garantendo il transito protetto a pedoni e ciclisti. Si privilegerà l utilizzo di percorsi esistenti, valorizzando i tracciati storici e quelli che interessano zone di rilievo ambientale, e la realizzazione di connessioni che integrino in un sistema i percorsi esistenti. Gli interventi prioritari previsti sono: il completamento dell anello ciclo pedonale lungo le rive del lago di Endine che permetta una migliore fruizione del lago e diventi elemento primario di richiamo turistico: l intervento ha una valenza territoriale e interessa tutti i comuni posti lungo le rive del lago; il potenziamento della rete ciclopedonale con realizzazione del collegamento con lago di Gaiano e delle connessioni fra le frazioni ed i servizi; il miglioramento della percorribilità pedonale con il completamento dei percorsi lungo la SS 42; 5

6 I NUCLEI STORICI I nuclei storici costituiscono una componente essenziale dell identità culturale del luogo: il piano dovrà prevedere la loro tutela e nel contempo incentivarne la riqualificazione attraverso regole urbanistiche semplici. LE ZONE RESIDENZIALI Il nuovo piano non si propone di espandere la zona edificata con nuovi significativi insediamenti residenziali: l obiettivo è soprattutto quello di migliorare, dove necessario, la qualità del tessuto edificato esistente attraverso il recupero degli edifici inutilizzati e sottoutilizzati e, dove compatibile, l ampliamento degli edifici esistenti, il completamento delle aree intercluse, la definizione, quando necessario, di nuovi margini del tessuto edificato. Dovrà inoltre essere incentivata la riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Nelle aree di trasformazione con destinazione residenziale sarà prevista una quota destinata ad edilizia convenzionata. IL TURISMO La qualità del paesaggio e dell ambiente, le risorse naturali e la dotazione di servizi sono le risorse su cui di fonda il richiamo turistico del luogo. Lo sviluppo turistico dovrà incentivare la vocazione all agriturismo ed al bed and breakfast. La riqualificazione delle rive del lago ed il miglioramento della loro fruizione pubblica, unita alla realizzazione di strutture leggere per la fruizione del verde saranno importanti contributi a sostegno dell attività turistica. E da valutare l individuazione di una nuova area per la sosta dei camper e per il campeggio. LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Il piano si propone la sostanziale conferma e il completamento, ove compatibile, delle zone produttive esistenti, senza prevedere nuove rilevanti zone di espansione, procedendo alla semplificazione normativa. 6

7 Verrà valutata la conferma delle attività produttive prossime all abitato con limitazione delle attività ammesse la fine di garantire la compatibilità con le aree residenziali. Per quanto riguarda le cave dovrà essere indicata la destinazione delle aree alla cessazione delle attività estrattive: l orientamento, da verificare, è quello destinare tali aree parte ad attività produttive e parte ad aree verdi di fruizione pubblica. IL TERRITORIO AGRICOLO E LE ATTIVITÀ AGRICOLE Il piano dovrà salvaguardare le attività di carattere agricolo presenti sul territorio, permettendo, nel rispetto della tutela del paesaggio, l introduzione di nuove tecnologie utili alla corretta conduzione delle aziende e favorendo l introduzione di attività compatibili e connesse con l agricoltura, quali l agriturismo, le attività di bed and breakfast, la vendita diretta di prodotti agricoli. Per quanto attiene l edificazione in ambito agricolo occorrerà privilegiare l utilizzo degli edifici esistenti ed il loro ampliamento. evitando la frammentazione degli ambiti agricoli. Gli edifici rurali tradizionali inoltre presentano un rilevante interesse storico e ambientale che deve essere dal piano riconosciuto e tutelato al pari di quelli ricadenti all interno dei centri storici. Il piano considera le aree agricole e naturali quale risorsa fondamentale: l articolazione dei diversi ambienti naturali ed agresti, la varietà delle piante e degli animali, i quadri paesistici, la qualità dell aria e dell acqua costituiscono beni comuni da salvaguardare e tutelare. IL PAESAGGIO Lo studio e la regolamentazione degli aspetti paesaggistici costituiscono uno dei momenti più qualificanti del nuovo quadro normativo urbanistico (Piano paesistico regionale, legge regionale 12/2005, PTCP della Provincia di Bergamo). Il tema del paesaggio assume un importanza decisiva per l orientamento delle scelte del piano: attraverso un specifico studio paesaggistico ed ambientale saranno analizzate le qualità dei diversi ambienti presenti nel territorio comunale e 7

8 delle diverse chiavi di lettura (ambientale, vedutistica, storico-simbolica) individuando i diversi gradi di sensibilità del territorio e le regole d intervento per ciascuna casistica. LA PEREQUAZIONE E LA COMPENSAZIONE I criteri perequativi e compensativi introdotti dall art. 11 della legge regionale 12/2005 danno la possibilità di attribuire capacità edificatoria ad aree non edificabili (escluse quelle agricole e quelle non soggette a trasformazione) permettendo il trasferimento di detti diritti nelle aree edificabili. E da valutare l utilizzo di tale possibilità che offre la possibilità di acquisire le nuove aree pubbliche attraverso la cessione di diritti volumetrici da utilizzare nella aree edificabili. LA COMPENSAZIONE ECOLOGICA Come già affermato il piano di propone di contenere il consumo del territorio. Qualora il consumo di suolo non possa essere evitato il piano dovrà introdurre compensazioni ecologiche, cioè la generazione di risorse ambientali alternative in proporzione a quelle consumate, da realizzare anche in luoghi diversi rispetto al consumo stesso. IL RISPARMIO ENERGETICO E opportuno prevedere una disciplina di piano volta a prescrivere ed incentivare il contenimento del consumo energetico degli edifici (nuovi ed esistenti) e il contenimento dell uso di risorse ambientali (es. acqua). Il tema del risparmio energetico nel contesto del PGT rappresenta anche un occasione per premiare in termini di edificabilità aggiuntiva iniziative ad alto contenuto tecnologico, come previsto dalla legge regionale 12/

9 LA FLESSIBILITÀ GESTIONALE Il piano dovrà costituire strumento di indirizzo per i Piani integrati d intervento e per le iniziative promosse tramite lo Sportello unico in modo da permettere la flessibilità gestionale nel rispetto dei principi di qualità espressi dal piano. 9

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