1. STRUTTURA AZIENDALE TITOLARE DEL PROGETTO E COMPARTECIPANTI. Dipartimento I.S.S. e T.M.I.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1. STRUTTURA AZIENDALE TITOLARE DEL PROGETTO E COMPARTECIPANTI. Dipartimento I.S.S. e T.M.I."

Transcript

1 DISTRETTO 3 1. STRUTTURA AZIENDALE TITOLARE DEL PROGETTO E COMPARTECIPANTI DISTRETTO n 3 di Viterbo DIPARTIMENTO Dipartimento I.S.S. e T.M.I. PROVINCIA di Viterbo (settore servizi sociali ) a. Ruolo ( patrocinanti del percorso di formazione di approfondimento del fenomeno migratorio; sostegno e compartecipazione, attraverso i mediatori culturali, alle attività di informazione e partecipazione previste, sia rivolte all interno della ASL che all esterno; collaborazione per la stesura della guida plurilingue per cittadini stranieri ; contributo all apertura dello sportello di mediazione culturale presso la sede del servizio sociale distretto 3 ASL Vt) b. Definizione del coordinamento operativo ( partecipa direttamente al coordinamento delle attività previste) c. Risorse umane ( n 1 A.S. e tre mediatori culturali ) d. Risorse economiche ( necessarie per la realizzazione del percorso di formazione previsto per tutti i nodi della rete individuati (9.000,00 euro) e. Risorse strumentali ( locali per la realizzazione di una giornata di formazione sulle politiche migratorie ) COMUNE di Viterbo. ( settore Servizi Sociali ) a. Ruolo ( di sostegno all attività informativa/divulgativa) attraverso la predisposizione di una guida plurilingue per cittadini stranieri 1

2 b. Definizione del coordinamento operativo ( partecipano ai momenti formativi e pubblici previsti) c. Risorse umane ( n 1 A.S. ) d. Risorse economiche ( necessarie per la guida multilingue 5.000,00 euro ) e. Risorse strumentali ( nessuna ) COMUNE di Soriano a. Ruolo b. Definizione del coordinamento operativo ( partecipano ai momenti formativi e pubblici previsti) c. Risorse umane ( n 1 A.S. ) d. Risorse economiche (nessuna) e. Risorse strumentali ( nessuna) SCUOLA 1 circolo didattico di Viterbo ( il target è domiciliato con maggiore concentrazione nel territorio del circolo ) a. Ruolo ( nodo della rete che sostiene il progetto partecipa alla formazione,partecipa alla realizzazione di 2 incontri informativi rivolti al personale scolastico sul tema diritto degli immigrati in ambito di accesso ai servizi sanitari ; gli interventi e le azioni attivate, a favore della popolazione straniera, nel Distretto 3 ASL VT ) b. Definizione del coordinamento operativo ( responsabilità dell organizzazione dei due incontri rivolti agli insegnanti ) c. Risorse umane ( direzione del circolo didattico ) d. Risorse economiche ( nessuna ) e. Risorse strumentali ( locali interni alla scuola ) ASSOCIAZIONE ( Caritas) a. Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione; partecipa alla realizzazione di n 2 incontri, da tenere a Viterbo, con il personale volontario dell associazione, sui diritti e le modalità di accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini stranieri e di informazione sulle attività in essere quali l ambulatorio di medicina generale per stranieri e lo sportello di mediazione culturale ) ; 1 incontro rivolto alla popolazione straniera con argomento la tutela della salute delle donne/bambini immigrati : a Soriano nel Cimino b. Definizione del coordinamento operativo ( organizzazione degli incontri ) c. Risorse umane, n 2 operatori dell associazione per attività formativa e di informazione. d. Risorse economiche (nessuna) 2

3 e. Risorse strumentali, locali, ASSOCIAZIONE (Arci) a. Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione; partecipa alla realizzazione di n 1 incontro, da tenere a Viterbo, rivolto alla popolazione straniera con argomento la tutela della salute delle donne/bambini immigrati b. Definizione del coordinamento operativo ( organizzazione dell incontro ) c. Risorse umane, n 2 operatori dell associazione per attività formativa e di informazione. d. Risorse economiche (nessuna) e. Risorse strumentali, locali, ( Acli ) Ruolo (nodo della rete che sostiene il progetto e partecipa alla formazione) 2.TITOLO Benessere Cittadini Immigrati 3. RESPONSABILE INDIVIDUATO nome Antonella cognome Proietti qualifica Direttore Distretto 3 servizio Direzione Distretto 3 competenze in E.a.S. nome Patrizia cognome Prosperi qualifica Coordinatore Assistente Sociale Esperto servizio Servizio Sociale Distretto 3 competenze in E.a.S. 3

4 4.TARGET Tipologia Target 1) Adulti in età lavorativa compresi fra i 18/55 anni ( Numero popolazione presente nella Provincia di Viterbo: unità 2004), con trend in crescita. Il numero degli irregolari non è conosciuto registrate nell anno 2003 e stimate Fonte Dossier Caritas anno 2) Donne in età fertile per: percorsi conoscitivi per la contraccezione e per prevenzione I.V.G. 3 Donne in età fertile per: informazione sulla modalità di accesso alle strutture di riferimento, modalità di iscrizione del neonato al S.S.N., calendario vaccinazione obbligatorie e consigliate, modalità di effettuazione delle vaccinazioni 4) Personale sanitario, sociale e amministrativo operante nei servizi distrettuali; operatori ASL presso altri servizi e dipartimenti; operatori esterni (E.E.L.L: e volontariato): circa 70 persone 5. CONTESTO Descrizione del contesto socio economico Il fenomeno migratorio è in forte crescita su tutto il territorio nazionale Descrizione del contesto geografico-culturale Il contesto locale registra un sensibile incremento della popolazione di etnia non appartenente alla Comunità Europea Viterbo, dopo Roma, è la provincia con la più elevata incidenza della popolazione straniera ( unità registrate e stimate)sul totale dei residenti, pari al 4,3%. Sono quasi 3.00 i romeni (28,2%)con una sostanziale parità numerica tra uomini e donne, seguiti dagli albanesi(9,1%), ucraini (6,5%), marocchini (5,7%) e macedoni (4,8%), con trend in crescita. Descrizione del contesto ristretto setting Il contesto sociale è caratterizzato da una rete per etnie e gruppi che si sostengono anche con le reti nazionali, vivono prevalentemente insieme a cittadini Italiani ( per il personale adibito ad assistenza domiciliare ) I dati relativi ai motivi di soggiorno confermano quanto il fenomeno migratorio sia, nella sua parte più cospicua, legato all inserimento lavorativo. Il settore lavorativo con la più ampia partecipazione 4

5 di stranieri è riconducibile alla categoria dei servizi alla famiglia; seguono i settori occupazionali dell edilizia, della ristorazione e dell agricoltura. La situazione sociale di alcuni nuclei (circa il 20%) permane ancora bassa, maggiormente motivata da problemi di possibilità e qualità lavorativa, dalla presenza di più figli nel nucleo e da affitti elevati rispetto al reddito. PROBLEMA/I DI SALUTE L intervento di Educazione alla Salute è orientato ad affrontare problemi di salute esistenti nel nostro territorio distretto di Viterbo dove esistono problemi per la popolazione straniera di : accesso alle strutture sanitarie e dell informazione ad esso collegata. non completa conoscenza, anche da parte degli operatori, sul diritto degli immigrati sull accesso ai servizi sanitari, sulla normativa che ne regola diritti e doveri, sull organizzazione dell eventuale specifica risposta ai bisogni di salute comunicazione e di relazione con persone provenienti da altre culture scarsa conoscenza sugli specifici quadri clinici della popolazione immigrata OBIETTIVO/I DI SALUTE Offrire una possibilità diagnostica e di cura ; contenere il rischio oggettivo di contrarre malattie (per le condizioni abitative, di costume alimentare, climatiche, di mancanza di utilizzo di consulenze e di informazioni sanitarie, di mancata profilassi vaccinale o per mancato controllo dei sintomi iniziali ). Contenere i possibili rischi della donna in stato di gravidanza e del dopo parto. Prevenire i rischi legati ad una inosservanza dei calendari vaccinali obbligatori nei bambini,per la copertura nazionale delle percentuali necessarie a garantire la non insorgenza di focolai. Aumentare i controlli di salute effettuati nella struttura territoriale ( ambulatori ) anche al fine di a incidere sui costi sanitari indotti dalla contrazione di patologie che portano a ricoveri ospedalieri; Offrire prestazioni di medicina di base anche per STP, anche al fine di condurre ad una diminuzione dei ricorsi impropri al P.S. ospedaliero. Tipologia Target(1) -Adulti in età lavorativa compresi fra i 18/55 anni (Numero popolazione presente: unità registrate nell anno 2003 e stimate Fonte Dossier Caritas anno 2004, con trend in crescita.. Il numero esatto degli irregolari non è conosciuto OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO della popolazione straniera presente nel territorio Conoscere le opportunità di cura e di utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio in cui vivono Conoscere le regole e le modalità previste dell organizzazione per la fruizione delle prestazioni 5

6 OBIETTIVI TEORICI Trasmettere informazioni relative all utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio a rete e in rete, sull accessibilità e la fruibilità dei servizi e delle strutture sanitarie. criteri - Informare la popolazione target sulle opportunità e le regole di accesso ai servizi sanitari del distretto ( opuscoli, guide, incontri,comunicati,ed utilizzo delle reti comunicative comunicati sul quotidiano locale e su Tuscia Web ) indicatori n di guide stampate per la campagna di informazione,n... volantini stampati, n. comunicati, n.. incontri strumenti di misurazione n. guide distribuite negli incontri nei contatti con operatori sanitari, n. volantini distribuiti, n. comunicati fatti, n incontri all esterno della ASL standard di riferimento: cosa si è fatto nell anno precedente OBIETTIVI RELAZIONALI Far incontrare le richieste di prestazioni sanitarie degli utenti target con l offerta disponibile in ASL erogata da operatori, attraverso la comprensione linguistica e culturale criteri La comunicazione in salute è legata all interpretazione che a sua volta dipende dalla conoscenza della lingua e dalle radici culturali per questo i mediatori sono connettori indispensabili 6

7 indicatori, messa a disposizione della popolazione target dei mediatori culturali n dandone informativa attraverso su cosa fanno, dove trovarli, orari. strumenti di misurazione di successo dell utilizzo dei mediatori n.. degli interventi di mediazione diretta e di contatti telefonici per l anno standard di riferimento: contatti telefonici dell anno precedente.. Target 2) :Donne in età fertile ( percorsi conoscitivi per la contraccezione e la prevenzione I.V.G. ) OBIETTIVO EDUCATIVO Accedere alle strutture consultoriali in funzione delle competenze OBIETTIVI TEORICI Trasmettere informazione relative all utilizzo dei servizi sanitari presenti nel territorio ed in particolare: far conoscere i percorsi possibili per la contraccezione, anche in emergenza far conoscere la possibilità di usufruire di sostegno; di assistenza sociale, sanitaria, psicologica, nei casi di scelta di i.v.g.. criteri: esistono difficoltà dovute alla mancata conoscenza della normativa nazionale (nello specifico quella che riguarda il ruolo dei servizi consultoriali e l I.V.G.) ; esistono poi difficoltà di comunicazione tra culture, stili di vita e lingue diverse. Per questo è importante offrire una corretta informazione, rendendola fruibile anche attraverso una traduzione in più lingue e avere il supporto di figure professionali straniere in grado di mediare. E inoltre importante raggiungere la popolazione straniera anche al di fuori dei nostri servizi. 7

8 indicatori : utilizzo dei mediatori culturali anche presso il Consultorio Familiare di Viterbo,dandone informativa ; incontri realizzati con la collaborazione dei mediatori culturali; realizzazione di un vademecum specifico, tradotto in diverse lingue strumenti di misurazione N x incontri realizzati; N x interventi dei mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo N x vademecum distribuiti standard di riferimento: incontri realizzati nell anno precedente; richieste pervenute al mediatore culturale presso il Consultorio Familiare di Viterbo o altra figura nell anno precedente, tipo di materiale e quantità distribuita nell anno precedente. OBIETTIVI RELAZIONALI Far incontrare l informazione sulla contraccezione e le caratteristiche culturali e linguistiche delle diverse etnie presenti nel territorio distrettuale I criteri: La comunicazione in salute è legata all interpretazione che a sua volta dipende dalla conoscenza della lingua e dalle radici culturali per questo i mediatori sono connettori indispensabili. E importante raggiungere la popolazione straniera nel territorio in cui vive indicatori: Misurazione quantitativa della rete e della sua qualità, con registrazione di incontri realizzati con la collaborazione dei mediatori culturali; N incontri realizzati; N interventi mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo strumenti di misurazione N incontri realizzati; N interventi mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo 8

9 standard di riferimento N incontri realizzati precedentemente ; N interventi dei mediatore culturale presso il Consultorio di Viterbo nell anno antecedente il progetto Target (3):Donne straniere in età fertile( per facilitazione all accesso al percorso nascita e agli interventi di prevenzione: accesso ai servizi sanitari ospedalieri e consultoriali,iscrizione del neonato al S.S.N., calendario vaccinazione obbligatorie e consigliate, modalità di effettuazione delle vaccinazioni.) OBIETTIVO EDUCATIVO Accesso della popolazione target alle strutture consultoriali in funzione delle competenze delle strutture OBIETTIVI TEORICI favorire la fruizione consapevole dei servizi sanitari specifici offerti dall organizzazione sanitaria presenti nel territorio ed in particolare: la possibilità, anche per le donne straniere, di poter partecipare ai corsi di educazione alla nascita all interno dell ambulatorio ostetrico- ginecologico le possibilità di effettuare i controlli in gravidanza, luoghi e modalità di accesso la possibilità di offerta consultoriale per l assistenza alla donna e al bambino dopo il parto il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione criteri L area materno infantile (e più in particolare la donna in stato di gravidanza, il parto e il post parto) può essere considerata, per le specifiche condizioni fisiologiche, un area critica. Questo comporta la necessità di organizzare attività di informazione/ prevenzione a tutela di questa fascia di popolazione. E importante valorizzare le risorse umane straniere che supportino i servizi nella comunicazione con le donne straniere indicatori: partecipazione ai corsi di educazione alla nascita all interno dell ambulatorio ostetricoginecologico, effettuazione dei controlli in gravidanza, luoghi e modalità di accesso, possibilità di offerta consultoriale per l assistenza alla donna e al bambino dopo il parto conoscenza del calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione 9

10 strumenti di misurazione: N partecipanti ai corsi di educazione alla nascita ; N controlli in gravidanza ; dopo il parto verifica a campione 1/3 donne della conoscenza del calendario delle vaccinazioni obbligatorie e consigliate e modalità di effettuazione standard di riferimento : dati conosciuti dal servizio in modo diretto ed indiretto sulle tre variabili OBIETTIVI RELAZIONALI criteri L area materno infantile (e più in particolare la donna in stato di gravidanza, il parto e il post parto) può essere considerata, per le specifiche condizioni fisiologiche, un area critica anche per la necessità di relazioni significative. Da ciò la necessità di organizzare attività di informazione/ prevenzione connessa al miglioramento della relazione a tutela di questa fascia di popolazione con l aiuto di strumenti di mediazione indicatori : realizzazione di N x momenti di incontro con la popolazione straniera femminile, con il supporto dei mediatori culturali; utilizzo di vademecum plurilingue. strumenti di misurazione n di incontri realizzati con la popolazione femminile straniera, con il supporto dei mediatori culturali n vademecum multilingue distribuiti standard di riferimento N 0 momenti di incontro, N 0 vademecum multilingue. Target (4): personale sanitario, sociale e amministrativo operante nei servizi distrettuali; operatori ASL presso altri servizi e dipartimenti; operatori esterni (E.E.L.L: e volontariato): circa 70 persone OBIETTIVI TEORICI Formare il personale, sanitario, sociale e amministrativo, operante nei servizi distrettuali e non sui temi della medicina delle migrazioni e sulla relazione con contesti culturali differenti 10

11 criteri -esiste una erronea percezione del fenomeno migratorio nel nostro paese sia dal punto di vista quantità del fenomeno che delle variabili con esso connesse, sui motivi della presenza e sui fattori che condizionano l emigrazione. Mancano conoscenze sugli specifici quadri clinici di cui possono soffrire gli immigrati ed in particolare sulle aree critiche in ambito sanitario; si ha una confusa conoscenza sui diritti degli immigrati che la normativa nazionale riconosce in ambito di accesso ai servizi sanitari indicatori realizzazione di N x momenti di informazione e formazione su: - le categorie più a rischio e i problemi emergenti -gli scenari socio-sanitari dell emigrazione -i profili di salute degli immigrati -i possibili interventi -normativa sanitaria per l accesso ai servizi sanitari da parte degli immigrati -l organizzazione dei servizi strumenti di misurazione realizzazione di un corso di formazione sulla medicina delle migrazioni rivolto a ; realizzazione di 2 incontri informativi con sulle linee guida regionali per l assistenza agli stranieri; diffusione di N 50 copie di una sintesi delle linee guida regionali a. e di N 15 copie delle linee guida regionali a standard di riferimento N 0 corsi di formazione realizzati precedentemente; N 0 incontri con operatori realizzati; N 0 sintesi linee guida diffuse; N 0 linee guida diffuse OBIETTIVI PRATICI criteri -esiste una erronea percezione del fenomeno migratorio nel nostro paese sia dal punto di vista quantità del fenomeno che delle variabili con esso connesse, sui motivi della 11

12 presenza e sui fattori che condizionano l emigrazione. Mancano conoscenze sugli specifici quadri clinici di cui possono soffrire gli immigrati ed in particolare sulle aree critiche in ambito sanitario; si ha una confusa conoscenza sui diritti degli immigrati in ambito di accesso ai servizi sanitari indicatori: realizzazione dei momenti di informazione/ formazione previsti strumenti di misurazione: pre test e post test del corso di formazione in medicina delle migrazioni, accreditato E.C.M. OBIETTIVI RELAZIONALI criteri Le principali variabili che condizionano l accesso ai servizi socio-sanitari sono:la sussistenza del diritto all accesso; la consapevolezza di questo diritto;l effettivo esercizio del diritto. La vigenza della normativa che prevede il diritto all accesso deve essere accompagnata dalla consapevolezza, da parte del beneficiario, del diritto stesso. Per questo è importante attivare una corretta informazione, organizzata e orientata. E altresì importante una adeguata conoscenza sui diritti degli immigrati in ambito di accesso ai servizi da parte degli operatori impegnati nei servizi ASL distrettuali per favorire una aderenza tra la domanda di salute e l offerta dei servizi ASL distrettuali deputati ad erogare le prestazioni indicatori, realizzazione di N 1 momento di informazione/ formazione i strumenti di misurazione: pre test e post test del corso di formazione in medicina delle migrazioni, accreditato E.C.M. per misurare l apprendimento delle informazioni date. 6. MIGLIORAMENTO ATTESO Operatori: 12

13 Utenti: favorire il lavoro in rete, coerentemente con gli strumenti dati e la normativa vigente dare corrette informazioni sui diritti della popolazione immigrata Offrire l opportunità di usare i percorsi di salute in essere rivolti ai cittadini stranieri Favorire i controlli di salute per le donne straniere anche in gravidanza Offrire l opportunità di usare metodi contraccettivi con scelta consapevole per le donne straniere Favorire i controlli di salute per i bambini stranieri e l effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative consigliate Dare riferimenti chiari e precisi degli operatori che si possono incontrare nei servizi 8. RISORSE DA IMPEGNARE RISORSE UMANE STRUTTURA ASL Operatori ASL Qualifica Medici Numero. 16 Qualifica Psicologi Numero 1 Qualifica Biologi Numero 1 Qualifica Ostetriche Numero 6 Qualifica Assistenti Sanitari Numero 3 Qualifica Assistenti Sociali Numero 17 Qualifica Infermieri Professionali Numero 11 Qualifica Inf. Profess.li Pediatrici Numero 1 Qualifica Amministrativi Numero 12 Responsabile del progetto Qualifica Medico Direttore Distretto Numero 1 Qualifica Assistente Sociale Coordinatore Esperto Numero 1 Numero ore operatori ASL dedicate alla progettazione: Numero 100 Numero ore operatori ASL dedicate alla realizzazione del progetto :Numero 380 per incontri e realizzazione documentazione 13

14 Numero 1800 per la formazione calcolo ( ore di formazione individuale X i partecipanti ) Uffici con computer e stampante Fotocopiatrice Materiale di cancelleria Sala riunioni Collegamento a internet RISORSE STRUMENTALI RISORSE ECONOMICHE Soggetti erogatori di finanziamenti a. ASL VT euro per realizzazione guida multilingue b. Comune Viterbo euro per realizzazione guida multilingue _ c. Provincia Viterbo euro per realizzazione corso di formazione 9. TEMPI DI ATTIVAZIONE E DI CONCLUSIONE Attivazione e realizzazione del progetto: anno 2005 Conclusione del progetto:dicembre

IL Progetto Benessere Cittadini Immigrati nel Distretto 3 della ASL di Viterbo

IL Progetto Benessere Cittadini Immigrati nel Distretto 3 della ASL di Viterbo IL Progetto Benessere Cittadini Immigrati nel Distretto 3 della ASL di Viterbo STRUTTURA ASL TITOLARE DEL PROGETTO Distretto 3 Dipartimento ISS e TMI RESPONSABILE DEL PROGETTO: Antonella Proietti Direttore

Dettagli

Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari

Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari Centro Consulenza Giovani Consultori immigrati Funzione di accoglienza Procreazione responsabile Percorso

Dettagli

DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI

DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 3914 del 09 dicembre 2008 pag. 1/19 DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI SCHEDA PROGETTO SPERIMENTALE PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEI CONSULTORI FAMILIARI

Dettagli

Corso di Medicina transculturale. * L accoglienza della donna straniera nei servizi territoriali.

Corso di Medicina transculturale. * L accoglienza della donna straniera nei servizi territoriali. Corso di Medicina transculturale MATERA * L accoglienza della donna straniera nei servizi territoriali. 3 aprile 2014 Marcella Coccia La donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà socioculturali

Dettagli

AREA IMMIGRAZIONE. Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO

AREA IMMIGRAZIONE. Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO AREA IMMIGRAZIONE Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO 1. Sportello Immigrazione Ente gestore:gestione Diretta Coordinatore del Servizio: avv. Luigi STANCA Distretto Socio-Sanitario di Galatina ASL

Dettagli

Immigrazione e screening: l esperienza nella Ausl di Cesena. Mauro Palazzi

Immigrazione e screening: l esperienza nella Ausl di Cesena. Mauro Palazzi Immigrazione e screening: l esperienza nella Ausl di Cesena Mauro Palazzi Dip.. Sanità Pubblica - AUSL di Cesena Scarsa adesione delle donne straniere al programma screening - AUSL di Cesena solo una su

Dettagli

Consultori familiari

Consultori familiari Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):

Dettagli

Il mediatore culturale - Schede (fonte: dossier ANSAS)

Il mediatore culturale - Schede (fonte: dossier ANSAS) Il mediatore culturale - Schede (fonte: dossier ANSAS) Figura professionale e riferimenti normativi Denominazione Riferimento normativo Denominazione adottata con provvedimento normativo a livello regionale

Dettagli

DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO

DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO Società Italiana di Medicina delle Migrazioni DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO Gruppo Immigrazione Salute GR.I.S. Trentino 1

Dettagli

I servizi coinvolti: I I Consultori il Presidio Ospedaliero di Pontedera e di Volterra

I servizi coinvolti: I I Consultori il Presidio Ospedaliero di Pontedera e di Volterra Il Percorso IVG nella ASL 5 Procedura di Accoglienza e di presa in carico per il Percorso Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) I servizi coinvolti: I I Consultori il Presidio Ospedaliero di Pontedera

Dettagli

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006 I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità Modena 1 marzo 2006 Dal programma salute donna.. favorire un attenzione alla salute femminile

Dettagli

Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna

Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna Applicazione legge 194 /78 in regione Emilia-Romagna Il contesto demografico: popolazione femminile in età fertile Popolazione femminile in età fertile residente in Emilia-Romagna negli ultimi 10 anni

Dettagli

All. 1 - Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani (S.G.) consultoriali (14 19 anni) Obiettivo: rendere equa in tutto

All. 1 - Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani (S.G.) consultoriali (14 19 anni) Obiettivo: rendere equa in tutto Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie per la preservazione della fertilità e la promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva degli adolescenti e dei giovani adulti Obiettivo: rafforzare

Dettagli

Gli ambulatori per Stranieri Temporaneamente Presenti (STP) nella regione Marche

Gli ambulatori per Stranieri Temporaneamente Presenti (STP) nella regione Marche Gli ambulatori per Stranieri Temporaneamente Presenti (STP) nella regione Marche Ancona, 21 maggio 2009 Osservatorio epidemiologico Diseguaglianze /ARS Marche DPR n. 394/1999 le regioni individuano le

Dettagli

BAMBINO IMMIGRATO: I BISOGNI DI SALUTE

BAMBINO IMMIGRATO: I BISOGNI DI SALUTE Neonati, Adottati, Immigrati: I bambini di oggi per l Italia di domani Novara, 25-26 settembre 2008 BAMBINO IMMIGRATO: I BISOGNI DI SALUTE Mauro Zaffaroni Clinica Pediatrica di Novara Gruppo di Lavoro

Dettagli

Legislatura.

Legislatura. Legislatura Romania Marocco Albania Immigrazione: dati statistici Circa 230-240.000 soggiornanti registrati N.B. Nel 2006 gli stranieri regolarmente residenti in Italia sono più di 3 milioni, circa il

Dettagli

Claudio Veronesi. Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna

Claudio Veronesi. Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna Claudio Veronesi Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna Legislazioni sull aborto nel mondo Unità operativa 1 : FORMAZIONE OPERATORI SOCIO - SANITARI Analisi delle

Dettagli

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA Sono strutture preposte alla tutela della salute della donna, del bambino e della famiglia. Si caratterizzano per le attività di promozione, informazione e prevenzione. Comprende le seguenti macroaree

Dettagli

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza Referente per quanto comunicato Tel. 0982/491235-44 Fax 0982/427968 e-mail: consultorioamantea@libero.it PROGRAMMA DI ATTIVITA PER L ANNO 2016 Il Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI), adottato con

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R

F O R M A T O E U R O P E O P E R F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CLARA CORDA Telefono 070 6094104 Fax E-mail claracorda@asl8cagliari.it Nazionalità italiana Data

Dettagli

Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL

Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL - 2016 Igea, la Dea della Salute Progr. 4 - Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario Rete

Dettagli

Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche

Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche "La tutela della salute in ambito materno-infantile costituisce un impegno di valenza

Dettagli

Codice GSA1058AI-DI Sede: Éupolis Lombardia - Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione via Copernico, 38 20125 Milano

Codice GSA1058AI-DI Sede: Éupolis Lombardia - Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione via Copernico, 38 20125 Milano Conoscere le differenze culturali e crescere nell integrazione: modelli comunicativi e processi di costruzione di una rete territoriale integrata Percorso formativo di secondo livello per operatori sanitari,

Dettagli

pag. 1/6 - di migliorare il servizio di consulenza sociale nei casi di grave conflittualità familiare, attraverso la consulenza legale agli operatori;

pag. 1/6 - di migliorare il servizio di consulenza sociale nei casi di grave conflittualità familiare, attraverso la consulenza legale agli operatori; pag. 1/6 MACRO AREA N.1 (dott.ssa D Aquino) Il sostegno alla neogenitorialità ed alla genitorialità potenziamento di attività specifiche sulla presa in carico globale della donna che richiede la certificazione

Dettagli

BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE

BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE BUONE PRATICHE PER L EQUITA NEI PERCORSI DELL EMERGENZA-URGENZA INNOVAZIONE E PROGETTI PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE Presentazione delle attività dei servizi sanitari e sociali provinciali : Consultori

Dettagli

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE UOC MATERNO INFANTILE ETÀ EVOLUTIVA E FAMIGLIA UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE Dott.ssa Mara Fasoli Assistente Sociale 21 gennaio 2014 LA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE E uno strumento

Dettagli

Sintesi del lavoro svolto a L Aquila Promozione della salute: incidenti domestici

Sintesi del lavoro svolto a L Aquila Promozione della salute: incidenti domestici Sintesi del lavoro svolto a L Aquila Promozione della salute: incidenti domestici Dopo le presentazioni e la distribuzione dei materiali didattici, il gruppo di lavoro ha letto i due protocolli proposti:

Dettagli

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita Stefania Guidomei Responsabile DATeR Percorso Nascita e

Dettagli

2.5 Politiche a favore dei cittadini immigrati: priorità di intervento

2.5 Politiche a favore dei cittadini immigrati: priorità di intervento 2.5 Politiche a favore dei cittadini immigrati: priorità di intervento Informazione, comunicazione e accesso ai servizi - carenza di uniformità nelle informazioni prodotte dai diversi attori; - carenza

Dettagli

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute - CCM Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM Silvana Borsari

Dettagli

La mediazione culturale nell accoglienza del bambino migrante

La mediazione culturale nell accoglienza del bambino migrante BAMBINI in MIGRAZIONE Novara, 21.3.2015 La mediazione culturale nell accoglienza del bambino migrante Relatrice: Dott.ssa Shpresa Xheka Presentazione Non è grossa, non è pesante la valigia dell emigrante

Dettagli

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL 2015

PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL 2015 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL 2015 Guadagnare Salute in Piemonte I progetti della rete dei Consultori nell ASL AL d.ssa Claudia Deagatone d.ssa Licia Baima Il Piano Locale di Prevenzione

Dettagli

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 S. Borsari B. Borgini Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Assistenza Territoriale Dati di contesto Popolazione femminile

Dettagli

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto

Dettagli

ALTA FORMAZIONE. Competenze Interculturali per operatori dei servizi sanitari. 1ª Edizione 500 ore 20 CFU Anno accademico 2015/2016 ALFO124

ALTA FORMAZIONE. Competenze Interculturali per operatori dei servizi sanitari. 1ª Edizione 500 ore 20 CFU Anno accademico 2015/2016 ALFO124 ALTA FORMAZIONE 1ª Edizione 500 ore 20 CFU Anno accademico 2015/2016 ALFO124 Pagina 1/5 Titolo Edizione 1ª Edizione Area GIURIDICA ECONOMICA Categoria ALTA FORMAZIONE Anno accademico 2015/2016 Durata Durata

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE SUL TERRITORIO: I CONSULTORI FAMILIARI

PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE SUL TERRITORIO: I CONSULTORI FAMILIARI PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE SUL TERRITORIO: I CONSULTORI FAMILIARI CONFERENZA DEI SINDACI Stezzano (Bergamo), 13 dicembre 2012 Dott.ssa Mara Azzi Direttore Generale ASL Bergamo L ASL: UN AZIENDA

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Laura Angela Malgrati Indirizzo Via Cesare Cantù n 4 Monza Telefono 039 321021 Fax 02 55036542 E-mail laura.malgrati@unimi.it

Dettagli

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità Data di nascita SERVENTI LUCIANA 9 VIA BLIGNY 09122 CAGLIARI ITALIA 3485310247 Iucianaserventi@asl8cagliari.it

Dettagli

La scelta del parto attraverso il

La scelta del parto attraverso il CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth La scelta del parto attraverso il percorso territorioterritorio-ospedale A cura di Silvana Borsari A cura di Vittorio Basevi Fabio

Dettagli

Gabriele Cavazza Aldo Trotta. Distretto di committenza e garanzia AUSL di Bologna

Gabriele Cavazza Aldo Trotta. Distretto di committenza e garanzia AUSL di Bologna Gabriele Cavazza Aldo Trotta Distretto di committenza e garanzia AUSL di Bologna Napoli - 20 maggio 2016 Nella funzione di committenza per ragioni di efficacia e di economia Nella funzione di garanzia

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome TUVERI DANIELA Indirizzo CONSULTORIO FAMILIARE DI DECIMOMANNU VIA GIARDINI SNC 09033 DECIMOMANNU Telefono

Dettagli

Allattamento Materno: le alleanze per crescere 4-5 ottobre 2004 Chianciano Terme (SI)

Allattamento Materno: le alleanze per crescere 4-5 ottobre 2004 Chianciano Terme (SI) 3º convegno nazionale della Rete Ospedali Amici dei Bambini Allattamento Materno: le alleanze per crescere 4-5 ottobre 2004 Chianciano Terme (SI) LA VISIONE E LE ATTIVITÀ DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

Dettagli

Accesso alla sanità per le donne immigrate

Accesso alla sanità per le donne immigrate Accesso alla sanità per le donne immigrate Chiara Colavito Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Commissione Salute La presenza straniera è in grande crescita e supera

Dettagli

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi

Dettagli

L 9.3 Lavoro per persone immigrate

L 9.3 Lavoro per persone immigrate L 9. Lavoro per persone immigrate Promozione di tutela e cittadinanza attraverso percorsi di formazione e di lavoro rivolti alla popolazione migrante. L obiettivo riconosce il lavoro come elemento essenziale

Dettagli

La nascita colora la vita. sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario

La nascita colora la vita. sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario La nascita colora la vita sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario Bologna, 15 maggio 2012 L oggetto, i primi protagonisti, la proposta attuale Anni 99/2000: prende corpo l idea

Dettagli

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari Dai dati alle politiche: la salute degli immigrati in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia Reggio Emilia, Martedì 25 ottobre 2011 L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari S. Borsari, E. Castelli

Dettagli

Il Consultorio Familiare

Il Consultorio Familiare Aiutiamoli a vivere La famiglia, grande contenitore e fabbrica di emozioni, affetti, valori, negli ultimi anni vive meno certezze e molti dubbi, con sempre meno tempo per se stessa e per i suoi componenti.

Dettagli

Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne

Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne Contrasto alla violenza domestica e di genere l intervento integrato delle Istituzioni Pubbliche e del Privato Sociale aprile dicembre 2015 Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne

Dettagli

Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate.

Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate. Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate. DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE Struttura Semplice Attività Consultoriali Dr.ssa

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI - IL CONSULTORIO FAMILIARE Prof. Walter Vinci

CARTA DEI SERVIZI - IL CONSULTORIO FAMILIARE Prof. Walter Vinci CARTA DEI SERVIZI - IL CONSULTORIO FAMILIARE Prof. Walter Vinci Il Consultorio, accreditato con delibera ASL Città di Milano nr. 777 del 8 Aprile 2005, Autorizzazione al funzionamento con delibera 161

Dettagli

MIGRAPOINT spazio di informazione e orientamento per migranti

MIGRAPOINT spazio di informazione e orientamento per migranti MIGRAPOINT spazio di informazione e orientamento per migranti P.zza Bianchi,2 Imperia - Via S. Francesco, 11 Sanremo Tel/Fax: 184/52389 E-Mail: migrapoint@yahoo.it Il Progetto Centro servizi al volontariato

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome e Cognome Indirizzo Inserire una fotografia (facoltativo) Daniela Bervignoli Via Antonio Borgogna 11, 13100 Vercelli. Telefono 161593756 Cellulare:

Dettagli

La Regione Autonoma Valle d Aosta

La Regione Autonoma Valle d Aosta La Regione Autonoma Valle d Aosta Bacino utenza circa 122.000 abitanti Densità 37 abitanti per Kmq 74 comuni Aosta circa 35.000 abitanti La Regione Autonoma Valle d Aosta Distribuzione della popolazione

Dettagli

TABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna

TABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna TABAGISMO NELLE DONNE Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna I Consultori Familiari Popolazione target 2.818.892 al 31 dicembre 2013 N. Sedi 233 Professionisti: medici, ostetriche,

Dettagli

Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL

Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL - 2017 Igea, la Dea della Salute Progr. 4 - Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario Rete

Dettagli

OPEN WEEK dedicato alla donna

OPEN WEEK dedicato alla donna SERVIZIO SANITARIO REGIONALE BASILICATA Azienda Sanitaria Locale di Potenza Azienda Sanitaria Locale di Potenza dal 18 aprile al 3 maggio 2018 OPEN WEEK dedicato alla donna In occasione della Terza Giornata

Dettagli

CORSO NAZIONALE PER MEDIATORI TRANSCULTURALI

CORSO NAZIONALE PER MEDIATORI TRANSCULTURALI PROGETTO PER LA PROMOZIONE DELL ACCESSO DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA AI SERVIZI SOCIOSANITARI E SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO NELLE ASL ITALIANE CORSO NAZIONALE PER MEDIATORI TRANSCULTURALI

Dettagli

La rete contro la violenza sulle donne

La rete contro la violenza sulle donne La rete contro la violenza sulle donne Il ruolo del consultorio familiare 1 Il centro antiviolenza nella provincia di Pesaro Presa in carico della donna durante il percorso di uscita dalla violenza 2 Larica

Dettagli

Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe.

Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe. NESSUNO ESCLUSO: PROGETTI ED ESPERIENZE PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA LA NOSTRA AGORA : INSIEME SI PUO Parte Prima: LINEE GENERALI Il territorio nel quale opera il nostro Istituto è da diversi anni meta

Dettagli

Programma MIGRAZIONE E SALUTE

Programma MIGRAZIONE E SALUTE Programma Formativo nell ambito del finanziamento regionale DB 516 dell11.08.2011 Migrazione e Salute Il progetto formativo è stato realizzato con la collaborazione della Direzione Sanitaria di Presidio,

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani TITOLO DEL PROGETTO Promozione al Benessere nell Adolescenza (Crescere nel Corpo, nella Mente) PREMESSA Lavorando con

Dettagli

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A PROGETTO BIANCANEVE Legge Regionale 29/04/04 nr. 6 D.G.R. 29/05/07 nr. 359 ESIGENZE DEI PICCOLI COMUNI 1. Titolo del Progetto: BIANCANEVE 2. Premessa Il progetto intende

Dettagli

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) PIANO DI ZONA 2013 ALLEGATO A: Piano Distrettuale per i Piccoli Comuni 1 CONTATTI DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A Piazza Caduti di Nassiriya

Dettagli

RELAZIONE GRUPPO DI LAVORO PERCORSO NASCITA GIUSTA NOTA DDG. N DEL 10 APRILE 2015

RELAZIONE GRUPPO DI LAVORO PERCORSO NASCITA GIUSTA NOTA DDG. N DEL 10 APRILE 2015 ALLEGATO AL D.A. n.1154 del 30/06/2015 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Area Interdipartimentale

Dettagli

La valutazione del percorso nascita come strumento di governance

La valutazione del percorso nascita come strumento di governance La valutazione del percorso nascita come strumento di governance Manila Bonciani, Barbara Lupi Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna, Pisa Valutazione e governance La raccolta sistematica

Dettagli

IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE

IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE NEL QUADRO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Carbonia 27 febbraio 2009 LA POPOLAZIONE ANZIANA Percentuale della popolazione 75 anni sul totale

Dettagli

Caritas diocesana di Ferrara e Comacchio. La cura e l integrazione sanitaria dei pazienti fragili Società Medico Chirurgica 10/11/17

Caritas diocesana di Ferrara e Comacchio. La cura e l integrazione sanitaria dei pazienti fragili Società Medico Chirurgica 10/11/17 Caritas diocesana di Ferrara e Comacchio La cura e l integrazione sanitaria dei pazienti fragili Società Medico Chirurgica 10/11/17 Poliambulatorio Caritas Betania G.Rasconi (direttore sanitario) Medici

Dettagli

I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia

I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia Barbara Pacelli, Agenzia Sanitaria e Sociale Emilia-Romagna Paola Ballotari, Servizio di Epidemiologia, Azienda USL di

Dettagli

L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali

L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali Antonella Brunelli Roma 6 Marzo 2009 Perché una indagine ACP L organizzazione presente è in grado di svolgere

Dettagli

Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale

Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale L esperienza del del Comune di Modena Dott.ssa Eleonora Costantini 1 La normativa di riferimento «Non è il fatto di essere

Dettagli

Riorganizzazione dell area materno- infantile: il day service in risposta alla chiusura del punto nascita

Riorganizzazione dell area materno- infantile: il day service in risposta alla chiusura del punto nascita 11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016 Riorganizzazione dell area materno- infantile: il day service in risposta alla chiusura del punto nascita Flavio

Dettagli

Mediazione Linguistico Culturale. Reggio Emilia 31 Marzo 2011

Mediazione Linguistico Culturale. Reggio Emilia 31 Marzo 2011 Mediazione Linguistico Culturale Reggio Emilia 31 Marzo 2011 Contesto demografico: aree di cittadinanza Popolazione straniera residente: 11,4% 9,20% 8,50% 3% 1,50% 25% 11,40% 17,60% 23,70% Europa centro-orientale

Dettagli

DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE

DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE DIRETTORE: Dott. Luca Bonfiglio E un Dipartimento funzionale integrato Ospedale-Territorio, che integra tutte le Unità Operative Ospedaliere e Territoriali coinvolte nella

Dettagli

Corso di aggiornamento su aspetti scientifici, normativi e comunicativo-relazionali

Corso di aggiornamento su aspetti scientifici, normativi e comunicativo-relazionali Mod. E1 Rev. 3 del 12/07/2012, Pagina 1 di 6 Corso di aggiornamento su aspetti scientifici, normativi e comunicativo-relazionali sull infezione da HIV/AIDS rivolto agli operatori di sanità penitenziaria

Dettagli

Piano regionale. per l accoglienza dei flussi migratori non programmati

Piano regionale. per l accoglienza dei flussi migratori non programmati REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Piano regionale per l accoglienza dei flussi migratori non programmati Allegato n.1) Indicatori di 1 SOMMARIO LINEA 1. SOCCORSO E PRIMA ASSISTENZA...

Dettagli

PROGETTO DI APPRENDIMENTO

PROGETTO DI APPRENDIMENTO A.S.L. TO 2 Azienda Sanitaria Locale Torino Nord Corso di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Sede Distaccata TO2 Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina

Dettagli

di Vetralla PROVINCIA DI VITERBO ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI Ufficio di Piano VT4

di Vetralla PROVINCIA DI VITERBO ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI Ufficio di Piano VT4 PIANO DISTRETTUALE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI RESIDENTI NEL TERRITORIO DEI COMUNI DEL DISTRETTO VT4 1. Premessa Considerato che per l esercizio finanziario

Dettagli

Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL

Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL - 2016 Igea, la Dea della Salute Progr. 4 - Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario Rete dei

Dettagli

Formazione Salute Sicurezza Integrazione dei lavoratori stranieri

Formazione Salute Sicurezza Integrazione dei lavoratori stranieri Formazione Salute Sicurezza Integrazione dei lavoratori stranieri Pontedera 4 febbraio 2011 Sala Conferenze A. Carpi Prof. Rocco Vitale Presidente AiFOS Una ricerca dell AiFOS Rapporto 2009 Il parere dei

Dettagli

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE a cascata DI PROMOZIONE DELL ALLATTAMENTO MATERNO ASSL CARBONIA 2017/2019

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE a cascata DI PROMOZIONE DELL ALLATTAMENTO MATERNO ASSL CARBONIA 2017/2019 Gruppo Tecnico Aziendale per l Allattamento PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE a cascata DI PROMOZIONE DELL ALLATTAMENTO MATERNO ASSL CARBONIA 2017/2019 Introduzione L Azione P-1.2.2 del Programma Comunità in

Dettagli

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI a cura di Carlo Bassignani LE 3 FASI DELL ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA \ PRONTO INTERVENTO SECONDA ACCOGIENZA

Dettagli

Screening di popolazione

Screening di popolazione Piano regionale di prevenzione Programma 5 Screening di popolazione Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Screening oncologici: - Copertura della

Dettagli

I dati per la programmazione degli interventi: quali, dove trovarli, come leggerli

I dati per la programmazione degli interventi: quali, dove trovarli, come leggerli Seminario: INFORMAZIONE, EDUCAZIONE ED EMPOWERMENT DEL PAZIENTE E DELLE COMUNITÀ IMMIGRATE I dati per la programmazione degli interventi: quali, dove trovarli, come leggerli Silvia Candela, Unità di Epidemiologia,

Dettagli

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione Modello 4 relazione tecnica e abstract Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l individuazione di un soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza,

Dettagli

Progetto sostenuto e finanziato da Caritas Italiana con fondi CEI 8XMille Italia Prima annualità : novembre 2011 - febbraio 2013 8 associazioni coinvo

Progetto sostenuto e finanziato da Caritas Italiana con fondi CEI 8XMille Italia Prima annualità : novembre 2011 - febbraio 2013 8 associazioni coinvo 1 Progetto sostenuto e finanziato da Caritas Italiana con fondi CEI 8XMille Italia Prima annualità : novembre 2011 - febbraio 2013 8 associazioni coinvolte Progetti a sostegno delle donne, quali tasselli

Dettagli

partendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione

partendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione Questi sono i bisogni rappresentati nella piramide di Maslow, alla base ci sono i primari necessari alla sopravvivenza, seguono i bisogni sociali e sanitari utili per il benessere del nostro stato fisico

Dettagli

Mara Fabrizio UO Formazione e sviluppo risorse Presidente CUG

Mara Fabrizio UO Formazione e sviluppo risorse Presidente CUG BIRTH Better Integration Rate Through maternal and child Healthcare PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L IMMIGRAZIONE DIREZIONE CENTRALE PER LE POLITICHE DELL IMMIGRAZIONE

Dettagli

LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE

LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE Scheda Progetti Pilota di supporto ai gruppi di lavoro tematici Area tematica Qualità e coesione sociale Elenco partecipanti al secondo

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Danese Marina Data di nascita 26/09/1955. dirigente medico 1 livello

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Danese Marina Data di nascita 26/09/1955. dirigente medico 1 livello INFORMAZIONI PERSONALI Nome Danese Marina Data di nascita 26/09/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio dirigente medico 1 livello ASL DI Staff - igiene epidemiologia

Dettagli

MO 9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie. Analisi di contesto:

MO 9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie. Analisi di contesto: REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 16 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili e abitudini di vita A) Percorso nascita, prima infanzia, età scolare (scuola

Dettagli

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina

Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina Unità Funzionale Attività Consultoriali Zona Distretto Valdichiana aretina Responsabile Dott. Ferruccio Sereni Il consultorio nella Casa della Salute Nella Casa della Salute dove i servizi sanitari territoriali

Dettagli

ABSTRACT Backgroud Obiettivi Risultati

ABSTRACT Backgroud Obiettivi Risultati ABSTRACT Backgroud L emigrazione nel nostro paese non più essere considerata un fenomeno emergenziale bensì una dimensione strutturale della società. Secondo il Presidente dell. Istat Luigi Biggeri quello

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI Nome Nazionalità SCANU Loredana Italiana Data di nascita 06/06/1964 E-mail istituzionale Recapito telefonico 3385612382 scanuloredana@asl8cagliari.it ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da

Dettagli

DISTRETTO SOCIOSANITARIO 5 FINALESE

DISTRETTO SOCIOSANITARIO 5 FINALESE DISTRETTO SOCIOSANITARIO 5 FINALESE Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Calice Ligure, Finale Ligure, Giustenice, Loano, Magliolo, Noli, Orco Feglino, Pietra Ligure, Rialto,

Dettagli

Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione Attività ASL AL

Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione Attività ASL AL Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione Attività ASL AL - 2018 Igea, la Dea della Salute Progr. 4 - Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario

Dettagli

BRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA

BRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA BRESCIA 6 APRILE 2017 BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA 1 I servizi per l infanzia DEL COMUNE DI BERGAMO Bergamo 120 mila abitanti 600 nuovi nati all anno 12 nidi d infanzia

Dettagli