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2 PEDAGOGIA DERIVA DA: Paidos : Bambino / Ago : accompagnare, guidare 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 2

3 Scienza fondamentale tra tutte quelle che si occupano delle Scienze dell educazione; Spetta il compito di individuare cosa sia l educazione, costruire l oggetto educazione e mettere a punto un quadro di riferimento logicamente difendibile e coerente circa tale oggetto, che, rientra come unità d indagine. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 3

4 La P. trae aiuto da tutte quelle scienze che rivolgono i loro studi sul comportamento umano, Essa individua nell oggetto «educazione» fondamento base che contribuisce alla p. di essere qualificata come scienza, L unica vera fonte, l oggetto, della pedagogia come scienze è l educazione stessa, Nello studio di tale oggetto la p. incorpora elementi di altre scienze. La P. non può offrire altro che modelli formali sul problema della formazione dell individuo razionalmente giustificabili e logicamente difendibili. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 4

5 IMITATIVO PEDAGOGIA COME FIGLIA DELL EDUCAZIONE MODELLO SCIENTIFICO

6 sono interventi rilevati più funzionali rispetto a quanto desiderato. Insieme di azioni mirate alla formazione degli individui attraverso procedure intuitive ed imitative, finalizzate a scopi che la stessa società indica come necessari. Insegnare ed apprendere è un semplice passaggio di notizie.

7 La pedagogia diviene l occhio razionale che osserva, studia la pratica educativa cercando di individuarne al meglio il processo e poterla così dirigere verso il fine del bene individuale e collettivo. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 7

8 Platone: impiantare una struttura pedagogica come scienza dell oggetto l educazione, dove il motore principale è l eros ciò che fa muovere verso qualcosa. Aristotele: il compito di razionalizzare l educazione che c è, per orientarla a formare individui partecipi della cultura e della società e ubbidienti alle leggi che regolano l esistenza comunitaria.

9 Umanesimo e rinascimento (SEC XV -XVI ) Nascono cambiamenti nell impostazione educativa e didattica, Cambia il pensiero, La vita umana viene intesa come operosità perenne verso la conquista della conoscenza; 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 9

10 Il significato di CULTURA diventa la formazione dell uomo; ed ora il problema diventa quello di trovare il modo di plasmare uomini liberi capaci di scoprire nuove vie e di creare nuove realtà. la cultura non più definita come possesso di una di una verità oggettiva definita ed immutabile ma processo inesauribile di ricerca e conquista 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 10

11 Nasce una nuova metodica L apprendere dell alunno dipende dalle sue capacità; la didattica si avvia a diventare scienza, si adopera a stimolare le energie dell educando e s impegna in una lunga e faticosa ricerca volta a scoprire e perfezionare il metodo intuitivo ed oggettivo. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 11

12 COMENIO : il problema educativo tende a farsi autonomo da quello filosofico nel senso che è piuttosto la stessa riflessione critica sull educazione come formazione dell uomo a gettare le basi della filosofia e non viceversa; Convinto che l'educazione fosse uno dei principali strumenti in grado di garantire la pacifica e civile convivenza tra gli uomini, Comenio introdusse fondamentali innovazioni nei metodi di insegnamento, gettando le basi della didattica moderna. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 12

13 ROUSSEAU: l educazione si qualifica soprattutto perché mira costantemente a realizzare, attraverso il gioco del difficile e talvolta drammatico rapporto maestro allievo, un radicale cambiamento della società; sviluppando le tendenze naturali, formando individui autonomi, capaci di trovare in sé la forza e l equilibrio necessario a far fronte in modo personale ad ogni situazione sociale che possa verificarsi. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 13

14 non si conosce affatto l infanzia.. Cominciate dunque impegnandovi a studiare meglio i vostri allievi, perché di certo non li conoscete J.J. Rousseau ( ) 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 14

15 L educazione diventa figlia della pedagogia ovvero La scienza studia il suo oggetto cioè l educazione, l educazione diventa un ideale una meta da perseguire che non sarà mai raggiunto ma sempre migliorato. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 15

16 il compito della Pedagogia diventa: TROVARE I FONDAMENTI DI UNA TEORIA DELL EDUCAZIONE INDIVIDUANDO I MECCANISMI CHE CARATTERIZZANO L EVENTO EDUCATIVO INTESO COME RAPPORTO SISTEMICO E NON MECCANICISTICO, 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 16

17 CHE SI MANIFESTA STORICAMENTE E QUINDI CONNOTATO DA CONTENUTI POLITICI ED ECONOMICI, IN UNA SERIE DI AZIONI STRETTAMENTE CORRELATE E SEMPRE CONTRADDISTINTE DA UNA DIMENSIONE ETICA VOLTA SEMPRE A RINCORRERE IL MIGLIORAMENTO UMANO E CIVILE DEGLI ATTORI DEL RAPPORTO STESSO. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 17

18 EDUCAZIONE POLITICA I fattori storici, sociali, culturali e ideologici, hanno determinato nel tempo, diversi modelli educativi. Se volete avere un idea dell educazione pubblica, leggete LA REPUBBLICA di Platone. Non è un capolavoro di politica, [ ]; è il miglior trattato di educazione che sia mai stato scritto (Rousseau, Emilio) 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 18

19 CONTESTI STORICI Rousseau: metà del 700 (l uomo libero da pregiudizi). L agente del cambiamento è l educazione; il bambino non è un uomo piccolo; DEWEY: fine 800 filosofo americano, i grandi principi di democrazia dell America; il metodo fondamentale del progresso e dell azione sociale. L individuo coopera con gl altri nella società, diventa agente positivo di cambiamento e quindi del progresso; la scuola deve insegnare sia teoricamente che praticamente il vero significato di DEMOCRAZIA. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 19

20 MAKARENKO: Russia il suo pensiero si sviluppa dopo la rivoluzione d ottobre (1917) L uomo sovietico cittadino, lavoratore qualificato e politicamente istruito ed educato. In M. si riconosce una prospettiva esclusivamente centrata sulle esigenze della società, quindi coercitiva rispetto alla libertà dei singoli individui. GENTILE: Italia, riforma Gentile (1923); L ideale di società che viene perseguito presenta come caratteri costitutivi quelli di una società conservatrice, rigorosamente divisa in classi in base a criteri gerarchici. La forza della sua riforma risiede proprio nel tipo di società, stratificata. A gruppi sociali diversi vengono date diverse soluzioni formative con precisi sbocchi lavorativi. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 20

21 IL COMPITO DELLA PEDAGOGIA: Trovare i fondamenti di una teoria dell educazione: Individuare i meccanismi che caratterizzano l evento educativo. IN PIENA AUTONOMIA 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 21

22 Autonomia teorica Scienza laica: Cercare di capire, spiegare, interpretare i meccanismi con cui si manifesta storicamente il rapporto educativo nelle sue poliedriche sfaccettature e, quindi formalizzarne i processi interattivi affinchè una tale conoscenza possa essere impiegata per il miglioramento della qualità della vita, è il compito della pedagogia come scienza. Essa è indifferente a qualsiasi influenza di tipo ideologico. Per far ciò ci si avvale della DIDATTICA: che la possiamo identificare come la traduzione diretta delle premesse pedagogiche; stabilisce i metodi e le tecniche per la realizzazione del rapporto educativo. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 22

23 Il compito dello SCIENZIATO, è sempre laico, giacchè la sua valutazione dipende dalla stessa autonomia con cui si è costruita la propria disciplina. Per quanto riguarda il pedagogista, il discorso è più articolato dal fatto che nella ricerca sull oggetto educativo entra sempre in gioco come costitutiva delle finalità della disciplina stessa, la dimensione etica ed ideologica. Quindi la necessità di sottolineare come la laicità intesa rispetto dell autonomia. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 23

24 Per riassumere: a)la pedagogia non predilige né il metodo sperimentale, né il metodo speculativo, né l induzione né la deduzione; b)nessuna deduzione, che non si fondi sui dati dell esperienza e dell osservazione, che non sia interpretabile e reso significativo alla luce di un quadro teorico di riferimento, ha corso legale nella pedagogia così come in ogni altra scienza; c)il ricercatore deve sempre impegnarsi sia ad indicare la correttezza logica, storica e teorica dei passaggi e dei concetti con cui ha condotto l analisi. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 24

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27 SI PUO INIZIARE DA: PIERRE De COUBERTEIN 1894 NASCE IL C.I.O Olimpiade «l importante non è vincere ma partecipare». Da allora ad oggi non ci sono stati molti progressi come pedagogia all ed.fisica (E.Enrile, 1977) Sì è quasi sempre insegnato lo sport ma quasi sempre senza pedagogia. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 27

28 Lo sport inteso come «manifestazione della creatività umana» rappresenta uno strumento educativo Il fruitore, attraverso il gioco e la ginnastica vengono preparati gradualmente all attività sportiva. GIOCO: spontaneità, fantasia, estro, variabilità e adattabilità; GINNASTICA: ripetizione gestuale, è analisi del linguaggio corporeo. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 28

29 Avviare allo sport, comporta ad insediare dei principi all interno del fruitore: Alla razionalità dello sforzo, All economia delle risorse, All impegno calcolato nella ricerca della vittoria, 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 29

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31 Pierre de Coubertin: Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore; Un paese può dirsi sportivo quando la maggioranza dei suoi abitanti sente lo sport come una necessità personale, L importante non è vincere ma partecipare, 31 Jigoro Kano: «il judo non è soltanto uno sport, io lo considero un principio di vita, un arte e una scienza dovrebbe essere libero da qualsiasi influenza esteriore, politica, nazionalista, economica, od organizzata per altri interessi. Tutto ciò che lo riguarda non dovrebbe tendere che a un solo scopo: il bene dell umanità» «solo dopo aver tanto combattuto, così da arrivare al di là della nozione di vittoria e sconfitta, si aprono le porte di una visione d amore nella vita. Il combattimento di judo è come una vaccinazione contro la violenza: la si affronta a piccole dosi, la si vince dentro se stessi e infine si acquista la capacità di 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife

32 mens sana in corpore sano (lat. «mente sana in corpo sano»). Notissima sentenza, tratta da un verso di Giovenale (Sat. X, 356): Orandum est ut sit mens sana in corpore sano («bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano»), ripetuta assai spesso o assunta come motto, con significati varî e in appoggio a teorie diverse (l esercizio fisico è condizione indispensabile per l efficienza della facoltà spirituale; l igiene mentale dev essere sempre accompagnata da un adeguata igiene fisica; non si deve affaticare troppo la mente nello studio a danno della salute fisica; ecc.). 32 Decimo Giunio Giovenale ( d.c.) 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife

33 Valori dello sport: La sottile differenza tra il rimanere come modello o diventare vittima dello sport Film: Goal 2 vivere un sogno 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 33

34 Campi di studio: Si studiano i problemi educativi che lo sport in tutte le sue forme comporta per la vita per lo sviluppo psicosociale della persona. In origine si studiavano i problemi legati all insegnamento/apprendimento solo all interno della scuola, in un secondo momento si sono ampliate le discussioni anche agli allenatori e tecnici. La discussione si è allargata fino ad oggi dove andiamo a toccare tutti i principali temi prospettati dall educabilità umana in relazione alla pratica sportiva e motoria nei diversi contesti. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 34

35 CAMPI DI STUDIO Filosofico teoretico Storico comparativo Sperimentale Tutti questi campi di studio sono in continua evoluzione, seguono l evolversi della società oramai divenute complesse e multiculturali e «del mercato». 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 35

36 Alcuni campi di studio possono oggi essere: Valori sportivi Della salute e del benessere Dell intercultura Della differenza tra i sessi Della costruzione del identità personale Delle modalità di apprendimento dello sport e dei suoi significati in relazione alla cultura del singolo o della cultura generale postmoderna 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 36

37 VALORI: L'insieme degli elementi e delle qualità morali e intellettuali che sono generalmente considerati il fondamento positivo della vita umana e della società (ideali, principi morali, tradizioni ecc.) Rappresentano un luogo comune nella trattazione dello sport e dell educazione fisica. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 37

38 Oggi è risaputo che allo sport ed all ed. fisica vengano riconosciute capacità di trasmettere una serie di valori positivi come: Cooperazione Vita sana Solidarietà Socializzazione Autocontrollo. Si può aggiungere la credenza che la pratica sportiva porti ad: 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 38

39 Si può aggiungere la credenza che la pratica sportiva porti ad una funzione preventiva contro il degrado e pericoli sociale come: Consumo di droga Delinquenza Prevenzione al disagio. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 39

40 Lo sport inteso come attività motoria finalizzata al benessere della persona, può svolgere o meno una funzione di strumento promotore di valori. I valori dello sport e dell attività motoria implicano l unità indissolubile dell essere umano e hanno la loro origine nel corpo che si muove egioca; azioni queste ultime da non intendersi mai separatamente ma sempre unite. Unità biofisiologica comprendendo la dimensione culturale, sociale e politica. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 40

41 LO SPORT E DUNQUE UN FENOMENO GLOBALE, INTESO COME PRATICA UMANA DI VALORE TRANCULTURALE. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 41

42 LO SPORT AIUTA L UOMO A COSTITUIRE UN MODELLO DI VITA SIGNIFICATIVO ENTRO IL QUALE CI SI IDENTIFICA. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 42

43 GLI INDIVIDUI DIVENTANO PERSONE (ADULTI, UNITA, ) CHE SONO ATTRAVERSO UNA INIZIAZIONE AGLI USI, AI COSTUMI E ALLE ABITUDINI DI UNA CULTURA, IN CUI CI SI IDENTIFICA. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 43

44 La P.d.S., vuole studiare il significato dello sport in relazione ai principi etici che vengono assunti per lo svolgimento dell attività motoria e sportiva, in relazione alle scelte e le strategie d intervento che si pone la scienza Pedagogia per educare «l homo educandus» ma adattando le scelte «all homo sportivus». L azione usata, è sempre azione morale; ovvero, si trasmettono quei valori che dovrebbero essere assimilati attraverso l intervento dell educazione o del sistema educativo. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 44

45 Lo sport può quindi essere inteso come una pratica umana di valore, se è caratterizzato dalla condotta morale dei partecipanti piuttosto che dalla ricerca di particolari abilità, standard o eccellenza. Virtù come la giustizia, l onestà e il coraggio sono necessarie per perseguire gli obiettivi ma anche per proteggere lo sport dalla «malaeducazione». 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 45

46 I valori sono collegati agli atteggiamenti e ai comportamenti della persona, che fanno parte di una predisposizione della persona che hanno come caratteristiche principali il fatto di far parte di un carattere stabile, possedere componenti affettive e cognitive, rappresentare un insieme di interventi che hanno lo scopo di modificare comportamenti concreti in modo da poter arrivare ad osservare nell educando l assunzione o la condivisione di un determinato valore. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 46

47 VALORI: Non sono osservabili, È un idea, un ideale astratto, Sono osservabili i comportamenti dell uomo, Compito P.d.S.: Agire sui comportamenti ritenuti devianti e fuori norma, intervenendo in modo concreto. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 47

48 Oggi lo sport si dimostra ambiguo nella trasmissione dei valori. Possiamo individuare 3 tipi di valori: Puri; Controvalori o disvalori, Valori misti; 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 48

49 VALORI PURI Sono i valori positivi che, garantiscono il rispetto della dignità della persona, contribuiscono al suo sviluppo individuale ed all interno di un gruppo. Essi rappresentano il punto di partenza, il mezzo ed il fine dell educazione motoria e sportiva. Possono essere: salute, pace, benessere, autocontrollo, lealtà, integrazione, gentilezza, determinatezza, socializzazione,.. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 49

50 CONTROVALORI O DISVALORI Derivano dalla natura bipolare dello sport Rappresentano gli ideali opposti che descrivono lo sport nella sua natura Sono i contenuti negativi dello sport e si possono identificare in: violenza, manipolazione, razzismo, doping, narcisismo, 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 50

51 VALORI MISTI Sono quei valori che posso andare da un fattore positivo o negativo in base a come viene indirizzato. Essi possono essere: Vittoria, premio, competizione, rendimento, identificazione con modelli di riferimento, intelligenza, estro,. si apre la discussione. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 51

52 TEMA «La mala educazione» Video: «ogni maledetta domenica» 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 52

53 IL GIOCO 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 53

54 Giocare È un azione, un attività fine a se stessa, il suo unico obiettivo è il piacere Rappresenta una palestra dell apprendimento Tutte le abilità acquisite dall uomo che svolge nel lavoro sono già state assimilate in forma ludica (Bencivenga, 2005) 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 54

55 il gioco nella società moderna: È ritenuto una prerogativa solo per i bambini e adolescenti; Per gli adulti è superfluo, non è concesso il tempo per Il gioco rappresenta un occasione di crescita, di nuovi apprendimenti, di creatività, di invenzione e adattamento 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 55

56 Johan Huizinga (1972) Sostiene che il gioco è parte fondamentale dell esistenza dell essere umano. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 56

57 Il gioco ha sempre una relazione diretta con: la cultura, l ambiente, le condizioni economiche il gioco non subisce influenze da: età, sesso, razza, ed è modificabile in base all esperienza.

58 Detto ciò: Si può considerare il gioco come una forma di interazione e di comunicazione tra le persone, dove essi, esprimono i propri bisogni.

59 Qualsiasi attività a cui si dedicano adulti o bambini a scopo di svago, e anche per esercitare il corpo o la mente. Attività fatta da una o più persone per divertimento, svago, passatempo o per esercizio della mente e del corpo.

60 Il comportamento ludico è presente in tutte le classi più evolute dei mammiferi. Negl anni 50 si mette in discussione tale principio: «affinchè un animale si metta in moto e abbandoni il suo naturale stato di torpore è necessario che sia sollecitato da uno dei bisogni primari» 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 60

61 Alcuni studi hanno dimostrato che: -Berlyne, dimostrò che dei ratti possono esplorare un determinato ambiente anche se sono sfamati e dissetati, se esso compare completamente nuovo -Harlow, scoprì che le scimmie Rhesus sono capaci di impegnarsi per lunghi periodi in compiti complessi se come ricompensa si dà loro la possibilità di manipolare oggetti nuovi ed interessanti 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 61

62 Si scopre che Il gioco e l esplorazione rappresentano una forte motivazione indipendente dalla soddisfazione della fame o dall evitamento del dolore 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 62

63 - Il gioco comporta un grande dispendio di energia Quali vantaggi biologici? Altrimenti la selezione naturale avrebbe eliminato le specie che hanno atteggiamenti ludici..invece questi atteggiamenti sono radicati nelle specie animali. 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 63

64 Per spiegare questo fenomeno esistono varie teorie, tra cui: I comportamenti ludici servono come valvole di sfogo, per le energie in eccesso. Ma il problema delle specie animali è l opposto; Il gioco come mezzo per irrobustire l animale, per tenerlo allenato, ma si osserva che il gioco scompare con lo svezzamento (tranne nell uomo) 28/01/2014 Grande Alessandro - Scienze Motorie - Unife 64

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67 Il cervello dei non specializzati è povero di connessioni predeterminate. Quindi: per sopravvivere bisogna selezionare delle connessioni neurali che garantiscono schemi motori e comportamenti efficaci, volti all adattamento

68 Senza questo meccanismo neurale l animale non potrebbe sopravvivere; a qualsiasi stimolo esterno esso non riuscirebbe a capire quale comportamento adottare serve selezionare le connessioni neurali adeguate alle richieste dell ambiente specifico in cui l animale sta crescendo. John Byers (1995) scopre che: Il tempo di gioco dei cuccioli compare in concomitanza in piccoli periodi evolutivi

69 il periodo in cui l attività ludica è più frequente ed intensa coincide con uno sviluppo cerebrale. Durante questa fase avviene una sovrapproduzione di sinapsi e di conseguenza bisogna fare delle selezioni cioè eliminare tutte quelle che non sono stimolate dalle attività che l animale compie.

70 Ad avere il cervello più grande e meno specializzato sin dalla nascita, è l uomo (non sa camminare, non sa nutrirsi da solo né provvedere a se stesso. Completamente dipendente ) ma L apparente svantaggio diventa risorsa unica La sua evoluzione passa attraverso l apprendimento reso possibile dal gioco e dall esperienza motoria.

71 Il gioco Rappresenta una prestazione culturale sia individuale che collettiva; crea identità, una crescita interiore.

72 OGNI GIOCO Ha delle regole che devono essere note e rispettate de tutti con tutto questo I bambini imparano a fare in modo coordinato e a proporsi come individui nel contesto sociale che li attende.

73 Il gioco o il gioco-sport Pone delle sane abitudini ma, è anche un mezzo per la salvaguardia della salute del corpo e della mente. Quindi l attività sportiva in quanto gioco, permetta di stimolare non solo la componente fisica ma anche quella mentale ed emozionale

74 Scopo del gioco, le regole, i fondamentali Il primo passo è quello di far comprendere ed applicare le regole fondamentali. Successivamente si approfondisce l argomento delle regole per dare la possibilità a chi gioca di affinare la tecnica e sfruttare al meglio le opportunità date dal gioco

75 Acquisire tecniche di base: (movimenti fondamentali) Successivamente il gioco diventerà sempre più divertente ed appagante

76 Nello sport il gioco deve essere una costante. Quando questa componente viene a mancare è ora di smettere. Iosefa Idem

77 GIOCO E AGONISMO Legame delle regole Vincere facile, è bello?

78 Tipologie di gioco: Individuali: corsa, lancio, precisione, fantasia; Di opposizione: lotta, sono quei giochi individuali con un opposizione diretta dell avversario; Di collaborazione: perseguire in gruppo un obiettivo comune; Collaborazione-opposizione: collaborazione di un gruppo che è in opposizione ad un altro gruppo ma con medesimo scopo.

79 Ogni gioco sviluppa specifici aspetti della personalità. (Kaiser, 1996)

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81 Lo sport nasce dal gioco: L uomo riproduce, per piacere personale, gesti e movimenti che fino a quel momento erano stati messi in atto solo per bisogno di sopravvivenza attraverso la loro ritualizzazione, e della soddisfazione dei bisogni primari.

82 Se i movimenti dello sport vengono visti come gioco, quindi gratuiti, essi appaiono finalizzati all espressione della propria corporeità. Quindi Il gioco trasforma il gesto e il movimento del corpo da naturale a culturale.

83 Il gioco, inteso come fine a se stesso, crea come abbiamo detto, creatività motoria, nuove azioni, flessibilità ed autonomia nei comportamenti.

84 Lo sport ed il suo valore pedagogico non fanno altro che trasmettere il favorire l attivazione delle energie, l espansione dell esperienza, rendere dinamici, altruismo.

85 Sono questi legami che rendono lo sport parte integrante della cultura del gioco e come espressione della vita umana. Le esperienze ludiche sviluppate nello sport rivestono un importanza fondamentale per lo sviluppo della cultura, della società e soddisfazione dell essere umano.

86 ALLENATORE

87 Gymanstès = maestro di ginnastica Allenava gli atleti per le competizioni sportive nella grecia antica Il risultato sportivo da sempre è legato e conseguenza di un processo di apprendimento, di sviluppo, di abilità pratiche e mentali da parte degli atleti

88 L uomo non è autodidatta, durante il suo percorso dedica molto tempo alla formazione tramite la scuola, ne abbiamo bisogno, e così accade nello sport.. Il ruolo dell educatore, allenatore,.

89 L A. è il leader istituzionale; il suo ruolo è complesso e richiede varie competenze: Educativo Tecnico Psicologico Manageriale Definito anche come ruolo scomodo

90 La sua funzione principale è di riconoscere e utilizzare tutte le risorse a disposizione ed utilizzare al meglio il tempo per portare gli atleti ai massimi livelli di prestazione.

91 L allenatore può scegliere una serie di obiettivi generici: Sviluppare gli atleti sul piano fisico, tecnico, psicologico e sociale; Soddisfare i loro bisogni; Vincere;

92 Formare atleti con mentalità vincente, capaci di dar fondo a tutte le loro energie per vincere, amanti della competizione; Rendere piacevole e divertente sia il momento dell allenamento sia quello della gara; Creare e gestire il gruppo in quanto squadra con una sua struttura propria.

93 Queste scelte dipendono dalle caratteristiche di personalità dell allenatore a da come ha deciso di svolgere la sua professione. Allenare significa assumere contemporaneamente le funzioni di educatore/formatore, tecnico/organizzatore e leader..

94 Caratteristiche dell A.: Avere intenzionalità e capacità organizzativa chiara; Creare un ambiente di allenamento che favorisca la comunicazione e l attuazione dei valori acquisiti; Valutare continuamente gli atteggiamenti degli atleti rispetto ai valori;

95 Conoscere le relazioni sociali dell atleta e valutare la loro influenza sulla formazione; Motivare il bambino o l adolescente correttamente per facilitare la sua partecipazione; Creare negli atleti una visione realistica e positiva di se stessi;

96 Essere una fonte di ordine, rispetto, cultura e affettività; Sviluppare un codice etico che gli atleti dovranno assumere; Sviluppare una efficace educazione anti-doping sulla base di valori; Elogio alle semplicità, mettendo in guardia sul pericolo del consumismo, della superficialità e dell ostentazione.

97 Più sono giovani gli atleti è più è facile che siano affiancati da allenatori poco esperti o all inizio della carriera più si acquisisce esperienza e competenza, si viene promossi ad occuparsi di atleti evoluti L attività giovanile è secondaria?

98 La carriera di un atleta la possiamo suddividere in 4 fasi: Fase della preparazione preliminare Fase della specializzazione sportiva iniziale; Fase dell allenamento approfondito; Fase di un elevato perseguimento di un elevato livello di prestazione

99 La formazione dell A. Esistono due correnti di pensiero: 1. L allenatore è un ruolo decisivo; 2. Alla fine sul campo a competere sono gli atleti

100 Oggi c è sempre più la tendenza di creare uno staff; Tutti gli allenatori pa1rtono dal corso base, che consente di vivere le prime esperienze; La maggior parte sono ex atleti (dal campo alla panchina)

101 Non tutti gli atleti sanno buoni allenatori (anche se è una buona base di partenza) e non tutti i migliori allenatori sono stati grandi atleti. COMPETENZE DELL ALLETORE: Conoscenze dell atleta Conoscenze dei metodi Conoscenze dell ambiente Conoscenza della materia

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