Comunità educanti Interventi socio educativi. Modena, 17 Dicembre 2015 Dimitris Argiropoulos
|
|
- Fabiano Nobile
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Comunità educanti Interventi socio educativi Modena, 17 Dicembre 2015 Dimitris Argiropoulos
2 Dimitris Argiropoulos ARGIROPOULOS ARGIRO POULOS
3 Dott. Korczak Dite: E' faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli.
4 parole per comprare parole per fare parole ma ci servono parole per pensare. Abbiamo parole per uccidere parole per dormire parole per fare solletico ma ci servono parole per amare. Abbiamo le macchine per scrivere le parole dittafoni magnetofoni microfoni telefoni Abbiamo parole per far rumore, parole per parlare non ne abbiamo più. (Gianni Rodari)
5
6 L'Uomo è un essere in situazione. Situato in un contesto concreto Comunità Appartenenze Cultura Apprendimenti Scuola
7 Diversità / Differenza Pedagogia / Educazione Scuola / Teatro
8 Qualificare relazioni influenzate da logiche dell estremo dell impossibile dell indicibile dell incomunicabile dell invisibile dell ineducabile dell impensabile dell inimmaginabile dell intoccabile dell invivibile Si tratta di forme relazionali che impostano qualificano in modo peggiorativo l indifferenza. Si tratta di fare educazione.
9 BUONE PRATICHE Le Buone pratiche incidono sulla struttura dei processi delle relazioni dei risultati dell azione educativa nella scuola e nella comunità
10 BUONE PRATICHE La buona pratica è definita come sviluppo di esperienze relative: l efficacia dei risultati, le caratteristiche di qualità dei processi il contributo offerto alla soluzione di particolari problemi, soddisfa il complesso sistema di aspettative di un determinato sistema di riferimento. Una buona pratica è costituita da: Metodologie di lavoro, Precisi modelli organizzativi, Strumenti utili per il raggiungimento degli obiettivi, Prodotti certi. Esperienze di carattere Sperimentale, Efficaci, Innovative
11 l efficacia strategica in rapporto agli obiettivi di progetto e ai Buone Pratiche l adeguatezza del progetto e della sua attuazione, per permettere a tutte le persone coinvolte di apprendere coscientemente dall esperienza realizzata; l innovazione capacità di produrre soluzioni nuove per il miglioramento delle condizioni di partenza o delle soluzioni dei problemi - bisogni iniziali; la riproducibilità nel senso della possibilità offerta dalla buona pratica di essere riprodotta in situazioni con problematiche simili a quelle che l hanno generata e identificata; la trasferibilità cioè l applicazione della buona pratica in luoghi e situazioni diversi da quelli che l hanno generata;
12 Comunità di Buone Pratiche la Comunità che apprende La scuola come comunità che apprende si sviluppa una cultura non tramite enunciazioni e dichiarazioni, ma attraverso pratiche che coinvolgono educatori, docenti e dirigenti e alluni - studenti. La distinzione delle funzioni e la precisa coordinazione fra il Corpo educativo e Famiglia
13 Organizzare il come si fa. Attraverso lo sviluppo delle capacità di mettere in comune quella che viene definita una competenza organizzativa. La competenza, in qualsiasi organizzazione, può raramente essere attribuita ad un singolo individuo. La competenza organizzativa risiede tipicamente nelle relazioni, norme, memorie, abitudini e abilità collettive di una rete di persone. La comunità degli educatori che apprende collettivamente.
14 La cultura organizzativa delle Buone Pratiche Scambio di conoscenze pratiche; Osservazione reciproca come scambio di pratiche; Osservazione reciproca come educazione fra operatori professionisti, fra pari; Sostegno reciproco; Organizzazione e documentazione; Mettere in comune conoscenze e tecnologia di conoscenza. Il bene comune degli operatori dei centri di Limitazione di libertà è la conoscenza. La documentazione: per chi? come?
15 La mediazione Indispensabile nel processo collettivo e individuale nelle scuole e per /con adolescenti Insita nei processi progetti educativi che divengono proposta di cambiamento. Conquistare nel sistema istituzionale scolastico finalizzata a rafforzare le prassi educative.
16 La mediazione Qualifica la Comprensione Incide e Orienta la Connessione Propone relazioni evitando l Offesa fra le persone.
17 La mediazione incide sulla progettazione Progetto collettivo Progetto individuale Progetto personalizzato e Progetto di vita - sociale
18 I bisogni di un contesto Osservazione per un analisi dei bisogni della persona in un contesto. Non ci sono contesti immodificabili
19 Costruire una mappa delle risorse che bisogni vede il soggetto adolescente studente che bisogni vediamo (da che punti di vista) che risorse vede il soggetto adolescente studente che risorse vediamo (da che punti di vista) Quali previsioni Progetti - Proposte
20 Nel percorso del progetto individuale Le opportunità Le pluralità di mediatori I modelli I rischi
21 PROGETTO di comunità Negoziato? Come? Con quali mediatori? Con quali scopi?
22 MEDIATORI: LORO CARATTERISTICHE Possibilità di aprire e rinviare alla pluralità di mediatori: Italo Calvino Può costituire un punto di convergenza di sguardi portatori di interessi differenti Può permettere di far convivere diversità e unità: identità plurali Può rappresentare il soggetto senza comprometterlo: evitare la categorizzazione Può saggiare un terreno insicuro
23 E ANCORA, UN MEDIATORE deve essere malleabile, per poter riflettere l impronta che il soggetto vi pone senza che questa sia definitiva ma sempre perfettibile. può permettere di esercitare l impronta soggettiva, sperimentando gli aspetti creativi ma anche distruttivi. deve poter condurre e guidare una sperimentazione di sé da parte del soggetto, senza che questi si senta giudicato in maniera tale da compromettere altre esperienze.
24 I punti critici Gli affari immediati Le competenze approssimative La diversità di contesto Le collaborazioni incerte Il monitoraggio inesistenti in itinere
25 Relazione educativa Conoscenza Etica Estetica e Politica
26 Normalità?! Vulnerabilità Disagio Devianza (Illegalità)
27 Maleducati Male educati Normalità devianza ad una Normalità deviante Rivisitare l ovvio Affrontare la medicalizzazione R-esistere all uniformità televisiva
28 chiarire le incoerenze andare alla radice di qualsiasi ingiustizia e violenza problematizzare i bisogni per soddisfarli / risolverli elaborare un progetto (con e non per) e costruire l alternativa alla situazione creare futuro trasformare una situazione (disumanizzante umanizzante)
29 sapere di sapere troppo poco anche di sé e della propria storia sapere anche delle alternative possibili alla propria storia partecipare individualmente e collettivamente alla propria formazione realizzare le utopie, per andare avanti oltre la storia acquisita aprire verso. la pace e. la speranza.
30 Buone pratiche per tutti e non solo per certe categorie. Fare rete; che si modifica sulla base di nuove informazioni in arrivo. Contributi originali per costruire buone pratiche. Competenze legate al titolo e legate ai crediti. Aggiustare l'ignoranza. Sapere come si dice; sapere le parole con precisione. I modelli devono essere implementati.
ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO
ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete
DettagliIN VIAGGIO CON PEPE. PROGETTO EDUCATIVO a.s
PROGETTO EDUCATIVO a.s.2016-17 IN VIAGGIO CON PEPE La programmazione didattica è strutturata attorno ad un personaggio: un simpatico e morbido topolino di nome Pepe, che accompagna i bambini nel mondo
DettagliPEDAGOGIA SPECIALE 1 B INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI SECONDO MODULO. Prof.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO PEDAGOGIA SPECIALE 1 B INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI SECONDO MODULO SECONDA SERIE Prof. Mario Martinelli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DettagliAffettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado
12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità
DettagliIl punto di vista del Pediatra di Libera Scelta
Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta Dr.ssa Camposarcone Mafalda PLS Manerbio ATS Brescia Sala di Rappresentanza Viale Duca degli Abruzzi 15 02 Dicembre 2016 REALTA ITALIANA unica IN TUTTA LA
DettagliScuola dell' Infanzia "Atlantide"
Published on Istituto Comprensivo 1 'Margherita Hack' (https://www.is1suzzara.edu.it) Home > Printer-friendly PDF > Scuola dell' Infanzia "Atlantide" Scuola dell' Infanzia "Atlantide" via F. Mitterand,
DettagliCorso di formazione sull Autismo per insegnanti ed operatori della scuola e genitori
Capannori 19 aprile 2013 Corso di formazione sull Autismo per insegnanti ed operatori della scuola e genitori Le tecniche comportamentali per il cambiamento nei disturbi dello spettro autistico Istituto
DettagliDite: E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,
Dite: E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca.
DettagliObbligo di istruzione
Art. 1 c. 622 L. 27/12/2006 n. 296 L istruzione impartita per almeno 10 anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una qualifica
DettagliLa Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile
La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse
DettagliDon David Maria Riboldi Dott.ssa Serena Giobbio
Don David Maria Riboldi Dott.ssa Serena Giobbio Psicologa Psicoterapeuta Scuola Infanzia Adele - Lainate 23 Aprile 2013 Perché si muore? Dove va adesso? Morirò anch io? Nella nostra cultura negata si
DettagliDite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,
Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca.
DettagliPIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI
PIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTA VISTO la l. 107, 2015 art. 1, cc. 12 e 124 che qualificano la formazione come obbligatoria, permanente e strutturale il D.M. 850 del 27/10/2015 relativo
DettagliFormare per situazioni. Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata
Formare per situazioni Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata Tre ordini di problemi nella formazione iniziale La connessione tra le esperienze vicarianti effettuate nel tirocinio indiretto
DettagliAppunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale martedì 6 maggio 2014
Appunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale martedì 6 maggio 2014 28 /2014 Redazione: via Argentina Altobelli 5 46100 Mantova * tel. 0376 202218 / 202224 / 202225 fax. 0376 320453 email:
DettagliDESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF
AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
Dettaglia) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA
I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto
DettagliAnno scolastico Bianca Maria Ventura
Anno scolastico 2015-2016 X Edizione Progetto Marchigiano di Educazione Cooperativa ABC DELLA COOPERAZIONE ARTICOLAZIONE G1 ARTICOLAZIONE G2 COOPERPUZZLE ATTIVITÁ A LATERE ALFABETIZZAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA LAMARMORA LAINATE CHI SIAMO E COSA FACCIAMO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA LAMARMORA LAINATE Scuola dell Infanzia di via Lamarmora Scuola Primaria di via Lamarmora e via Litta Scuola Secondaria di 1 grado E. Fermi La scuola dell infanzia si pone
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA LAMARMORA LAINATE Scuola dell Infanzia di via Lamarmora Scuola Primaria di via Lamarmora e via Litta Scuola Secondaria di 1 grado E. Fermi SCUOLA DELL INFANZIA DITE di J.KORCZACK
DettagliLinee guida nazionali per l orientamento permanente
Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie
DettagliFormazione continua degli Avvocati. Formazione Sviluppo Innovazione
Formazione continua degli Avvocati Formazione Sviluppo Innovazione Presentazione di Ismo ISMO nasce nel 1972 e rappresenta un riferimento culturale e professionale sui temi organizzativi e dello sviluppo
DettagliENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione
DettagliIL CORPO FRA CULTURE E FRA GENERAZIONI Identità di genere, affettività e sessualità tra le giovani donne di origine straniera
IL CORPO FRA CULTURE E FRA GENERAZIONI Identità di genere, affettività e sessualità tra le giovani donne di origine straniera Un progetto di Formazione Sul Campo A cura di Cecilia Gallotti Azienda USL
DettagliI.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia
I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia Il Dirigente Scolastico Prof. Nicola Trunfio Docente Referente Prof.ssa Luisa
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliCostruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze
UNITÀ FORMATIVA : PREMESSA Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze Prof. Esterno : Prof Gianni Marconato- Referente per IC Pra : Ins. Anfossi In relazione al PNFD riferita al punto
DettagliPIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO P.D.M. VALUTAZIONE IN ITINERE
PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO P.D.M. VALUTAZIONE IN ITINERE 1 PIANIFICAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO/STRUTTURA 2 DAL RAV PRIORITA AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO ESITI DEGLI
DettagliProgetto educativo. *Scuola dell Infanzia Carlo Pizzala ORSENIGO Via Baragiola, 1 C.F./P.I
Progetto educativo *Scuola dell Infanzia Carlo Pizzala 22030 ORSENIGO Via Baragiola, 1 C.F./P.I. 00648820132 Revisione 28.01.2014 ... ecco alcune parole che aiutano a pensare, a crescere, a "restare bambini"...
DettagliPerfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie.
Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie. FioreRosalba.com centro orientamento per l università Pegaso, presenta un'ampia offerta di corsi, rivolti al personale docente
DettagliLo sguardo adulto sui bambini e l infanzia a rischio. Sabina Licursi
Lo sguardo adulto sui bambini e l infanzia a rischio Sabina Licursi L infanzia è un età della vita, che è sempre esistita da un punto di vista anagrafico. Il sentimento dell infanzia, però, nasce solo
DettagliFESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA
FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI 2017 19 DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA OBIETTIVO Realizzare dei progetti che possano inserirsi in un curricolo trasversale
DettagliP I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O
DettagliSoluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE
Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliIL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI
IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa
DettagliFormazione e percorsi di inclusione scolastica
HANDIMATICA 2014 Progetto Sperimentale LIM Formazione e percorsi di inclusione scolastica Albina Edgarda Ardizzoni - tutor Scienze della Formazione Primaria - UNIBO HANDIMATICA 2014 Progetto Sperimentale
DettagliCONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA
FIGLI DI IMMIGRATI - Conoscenza ed azione per l integrazione TANTI VOLTI DI UNA NUOVA REALTA CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA UNO SGUARDO ALLE PRESENZE (DATI) 1^ ANALISI : le fasce d età più giovani: materna
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliIstituto Comprensivo Zumbini - Cosenza. Esperto: Prof. Mario Malizia Corso n. 1
Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza Esperto: Prof. Mario Malizia 15.04.2015 Corso n. 1 5 step per l Apprendimento significativo 5 VALUTAZIONE COMPORTAMENTI (Competenze) 1 4 ATTIVITÀ di COMPENSAZIONE
DettagliALLEGATO A RUBRICHE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLE PRIMARIE IC20
ALLEGATO A RUBRICHE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLE PRIMARIE IC20 SCUOLA PRIMARIA COMPORTAMENTO Indicatori Rispetto delle regole Autonomia e responsabilità Competenze Acquisire e consolidare
DettagliAgenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata. Documentare la scuola. oggi. a cura di Francesco Casella
Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata Documentare la scuola oggi a cura di Francesco Casella Matera, 12 marzo 2008 Società profondamente cambiata ultimi 10-15
DettagliNel contesto attuale si sente spesso parlare di diversità ma che cos è la diversità? E soprattutto in che modo essa dovrebbe essere gestita?
Ins. Alfia Saccone Nel contesto attuale si sente spesso parlare di diversità ma che cos è la diversità? E soprattutto in che modo essa dovrebbe essere gestita? La diversità è una componente intrinseca
DettagliPraticare Senza Zaino
Praticare Senza Zaino Inclusione e progetto «Si può fare» Ins.ti SEROLI ANGELO FORNONI MARGHERITA Leno 23 febbraio 2019 U L inclusione è uno dei temi più «caldi» che ancora oggi attira e movimenta il mondo
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-Ped/03 Didattica e Pedagogia speciale 9 Nome dell Insegnamento Didattica delle attività
DettagliCVM Cipollari Giovanna
Indice della relazione Mission della scuola oggi : la revisione dei saperi in chiave interculturale e l Educazione Interculturale La revisione dei libri di testo, dei metodi, dei saperi in chiave interculturale.
DettagliINDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA
INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA Le Indicazioni rappresentano il punto di riferimento nazionale per l elaborazione del
Dettagli5. Intervento e attività
5. Intervento e attività Stabiliti gli obiettivi bisogna decidere cosa dovrà essere fatto però ottenere cambiamenti desiderati Si parla a questo proposito di: Modello di intervento Strategie Modelli di
DettagliLo sviluppo dei profili
Lo sviluppo dei profili ISTRUZIONE PROFESSIONALE 1 Lo sviluppo dei profili cosa cambia Conseguire competenze funzionali alle esigenze della vita reale e del mercato del lavoro basate sull integrazione
DettagliIL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e
IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e multiculturale PRIMA FASE DEL PROGETTO (2013-14) Sperimentazione
DettagliIl Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini
Didattica inclusiva Un percorso integrato per studenti con bisogni educativi speciali Seminario di approfondimento Modelli d intervento-sperimentazioni possibili Suggerimenti per la stesura del progetto
DettagliPIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 INCLUSIONE
PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 APPENDICE 2 INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2017-2018 INCLUSIONE E PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA La nostra scuola, in questi anni, ha cercato di accogliere
DettagliUNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCHIO SCUOLA DELL INFANZIA ANNUNCIATA BELLOCCHIO RODIGO MANTOVA UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO Progetto per una scuola inclusiva ANNO SCOLASTICO 2017/2018 La scuola dell Infanzia
DettagliProgetto triennale dell Animatore digitale
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO Progetto triennale dell Animatore digitale L animatore digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, dovrà
DettagliCorso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE
Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE PER L INFANZIA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliPROMOASNOR. Il processo formativo, valutativo e nuove tecnologie applicate all inclusione 200 ore
PROMOASNOR Il processo formativo, valutativo e nuove tecnologie applicate all inclusione 200 ore Ente Accreditato Dal Ministero Dell Istruzione, Dell Università E Della Ricerca Per La Formazione Del Personale
DettagliCorso EPICT Animatore Digitale
Corso EPICT Animatore Digitale (Certificazione EPICT Bronze Animatore Digitale) Abbiamo oggi in Italia una nuova figura professionale, quella dell Animatore digitale le cui competenze sono descritte con
Dettagliprogetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI
Alla luce della normativa il Progetto Orientamento si è basato sul principio che fare orientamento non significa realizzare tanto dei progetti per l orientamento quanto piuttosto adottare un curricolo
DettagliBuone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera
Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Paola Marmocchi Il miglioramento dei contesti organizzativi nella prevenzione IVG nelle donne straniere
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE
ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA Scheda progetto prevista dall art. 2 c. 6 D. 44del 01/02/01 Da allegare al Programma Annuale SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
DettagliI progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI
Seminario FONDO CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO 27 giugno 2012 I progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI Katiuscia Iannone Coop. Soc. CITTATTIVA 27 GIUGNO
DettagliMetodologie e strategie educative
Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo
DettagliEDUCHIAMOCI AD EDUCARE
EDUCHIAMOCI AD EDUCARE COMUNICAZIONE da COMMUNIS Mettere in comune/reciprocità (CUM MUNIS Condivisione di una carica/corresponsabilità) Il collante dei sentimenti che tengono insieme le perone le une
DettagliALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili
ALLEGATO 1 Protocollo accoglienza alunni diversamente abili L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare le indicazioni normative in accordo con le Linee Guida per l integrazione scolastica
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19
PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI PREMESSA GENERALE A.S.2018/19 Questo documento rappresenta il piano attuativo delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel Rapporto
DettagliIL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE
IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata
DettagliGENITORI E INSEGNANTI INSIEME
GENITORI E INSEGNANTI INSIEME Riflessioni sulla co-responsabilità educativa Scuola Comunale dell Infanzia Suor Tommasina Pozzi A.S. 2014-2015 UN PO DI STORIA Dal 2002 abbiamo intrapreso un lungo cammino
DettagliLA DISLESSIA, DALLA SCUOLA ALL UNIVERSITA Percorso ad ostacoli tra normativa e didattica
LA DISLESSIA, DALLA SCUOLA ALL UNIVERSITA Percorso ad ostacoli tra normativa e didattica Università degli Studi di Catania CInAP, servizi per la disabilità e i DSA Catania, 29 febbraio 2016 Anna M. Malgioglio
DettagliL OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI. dc
L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI dc 12-13.12.17 L'osservazione tra pari o osservazione peer to peer, costituisce un momento centrale del percorso formativo e richiede una stretta vicinanza
Dettaglicostuire unità di apprendimento
rea 6 ore di ttività laboratoriale in team working, 13 ore di pprofondimento personale, id 1 costuire unità di apprendimento Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata
DettagliIl profilo del docente competente Didattica e valutazione per competenze (studenti) Progettare e gestire ambienti di apprendimento ABILITA CONOSCENZE
Il profilo del docente competente Didattica e valutazione per competenze (studenti) Progettare e gestire ambienti di apprendimento ABILITA CONOSCENZE Valutare progetti e prestazioni autentiche IMPEGNO
DettagliREGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI
REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI ALLEGATO n. 7 P.O.F. Triennale 2016-2018 REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI MATERIE DI STUDIO Articolo 1 Definizione I Dipartimenti/Gruppi disciplinari
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliLe Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 1 Questo Corso di preparazione
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Scuola Media Statale G. Di Biasio - Cassino Via Bellini n. 1
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scuola Media Statale G. Di Biasio - Cassino Via Bellini n. 1 Classe sez. PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO proposto per l alunno gli alunni Area
DettagliScuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA... 4 PERCORSI FORMATIVI... 4 ATTIVITA SPECIFICHE... 5 DESCRITTORI DI VERIFICA...
Dettaglidal riconoscimento delle competenze acquisite alla loro documentazione E. Torre, P. Ricchiardi
dal riconoscimento delle competenze acquisite alla loro documentazione E. Torre, P. Ricchiardi Quali competenze scegliere? Esempio: profilo di competenze dell educatore socioculturale SAPER PROGETTARE
DettagliScheda Progetto Sociale Individualizzato
Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato
DettagliFare ricerca e sperimentazione nella scuola
Percorso di formazione Pandino 21 dicembre 2015 Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Maria Paola Negri Università Cattolica 1 I fondamenti di ogni ricerca e sperimentazione nella scuola La formula
DettagliSTORIE PER INCONTRARSI
DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO GUBBIO PROGETTO INTERCULTURA a.s. 2010-11 2011-12 STORIE PER INCONTRARSI Il progetto intercultura si articola su due linee: 1- Alfabetizzazione e integrazione degli alunni
DettagliDestinatari. Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche)
Il progetto Destinatari Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche) 2013 Il corso di formazione Il corso si svolge in
DettagliLE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE
LE ATTIVITÀ DIDATTICHE E LA FORMAZIONE PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE ------------------------------------------------------------- 3 2 LA DIDATTICA DI LABORATORIO
DettagliI.C. M. RAPISARDI CANICATTI PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
I.C. M. RAPISARDI CANICATTI PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE 2016-2019 VISTA la Legge 107/2015 ART. 1, comma 124 Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
DettagliPREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA
PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento
DettagliSCOPRO SCOPRO. Asilo nido Poerio, Napoli. Progetto didattico/educativo: Anno scolastico 2015/ 16
Asilo nido Poerio, Napoli Progetto didattico/educativo: SCOPRO Anno scolastico 2015/ 16 Dite: E faticoso frequentare bambini Avete ragione! Poi aggiungete: Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018
ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 Elaborato ai sensi: delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 dell allegato n. 2 D.M. n. 139 del 22 AGOSTO 2007 delle Indicazioni
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (500 ore 20 CFU) (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Facoltà di Scienze Politiche Facoltà di Interpretariato e Traduzione Facoltà di Economia Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di
DettagliPIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE
PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE Anno scolastico 2018/19 Per inclusione scolastica intendiamo un processo volto a rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e all'apprendimento che possono derivare dalla
Dettagli1. A s s i c u l t u r a l i c o m p e t e n z e
P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A DIPARTIMENTO DISCIPLINA CLASSI SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE Biennio Scienze Umane ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCENTE Pessina Francesco 1. A s s i c u l t u r
Dettaglietwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Ufficio IV etwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio Contesto Europeo
DettagliGenitori adolescenti e insegnanti disarmati. Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia
Genitori adolescenti e insegnanti disarmati Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia Che sta succedendo? ...ma anche a PD Aree tematiche Il patto di corresponsabilità Il patto di corresponsabilità
DettagliLAVORARE PER COMPETENZE
LAVORARE PER COMPETENZE Maurizio Muraglia 26 marzo 2018 I.C. Luigi Pirandello Mazara del Vallo (TP) APPRENDIMENTO, SAPERI, DIDATTICA: I FONDAMENTALI PER INTENDERSI Le domande A MONTE 1. Che rapporto c
DettagliDIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI
DIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI Memo Formazione su misura per le scuole La proposta di formazione nasce nell ambito del progetto S.I.A.MO - Sistema per l Integrazione e l Accoglienza
DettagliGestione della classe e problematiche relazionali
Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,
DettagliIl ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro
Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Milena Garavini Servizio Programmazione, Valutazione e interventi regionali
DettagliDALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO
IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA
DettagliScuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte
Scuola materna San Giuseppe Progetto offerta integrativa sperimentale Sezione Ponte ISPIRAZIONE DELLA SCUOLA La nostra istituzione Scuola Materna San Giuseppe è una scuola cattolica di ispirazione cristiana
Dettagli