Comunità educanti Interventi socio educativi. Modena, 17 Dicembre 2015 Dimitris Argiropoulos

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comunità educanti Interventi socio educativi. Modena, 17 Dicembre 2015 Dimitris Argiropoulos"

Transcript

1 Comunità educanti Interventi socio educativi Modena, 17 Dicembre 2015 Dimitris Argiropoulos

2 Dimitris Argiropoulos ARGIROPOULOS ARGIRO POULOS

3 Dott. Korczak Dite: E' faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli.

4 parole per comprare parole per fare parole ma ci servono parole per pensare. Abbiamo parole per uccidere parole per dormire parole per fare solletico ma ci servono parole per amare. Abbiamo le macchine per scrivere le parole dittafoni magnetofoni microfoni telefoni Abbiamo parole per far rumore, parole per parlare non ne abbiamo più. (Gianni Rodari)

5

6 L'Uomo è un essere in situazione. Situato in un contesto concreto Comunità Appartenenze Cultura Apprendimenti Scuola

7 Diversità / Differenza Pedagogia / Educazione Scuola / Teatro

8 Qualificare relazioni influenzate da logiche dell estremo dell impossibile dell indicibile dell incomunicabile dell invisibile dell ineducabile dell impensabile dell inimmaginabile dell intoccabile dell invivibile Si tratta di forme relazionali che impostano qualificano in modo peggiorativo l indifferenza. Si tratta di fare educazione.

9 BUONE PRATICHE Le Buone pratiche incidono sulla struttura dei processi delle relazioni dei risultati dell azione educativa nella scuola e nella comunità

10 BUONE PRATICHE La buona pratica è definita come sviluppo di esperienze relative: l efficacia dei risultati, le caratteristiche di qualità dei processi il contributo offerto alla soluzione di particolari problemi, soddisfa il complesso sistema di aspettative di un determinato sistema di riferimento. Una buona pratica è costituita da: Metodologie di lavoro, Precisi modelli organizzativi, Strumenti utili per il raggiungimento degli obiettivi, Prodotti certi. Esperienze di carattere Sperimentale, Efficaci, Innovative

11 l efficacia strategica in rapporto agli obiettivi di progetto e ai Buone Pratiche l adeguatezza del progetto e della sua attuazione, per permettere a tutte le persone coinvolte di apprendere coscientemente dall esperienza realizzata; l innovazione capacità di produrre soluzioni nuove per il miglioramento delle condizioni di partenza o delle soluzioni dei problemi - bisogni iniziali; la riproducibilità nel senso della possibilità offerta dalla buona pratica di essere riprodotta in situazioni con problematiche simili a quelle che l hanno generata e identificata; la trasferibilità cioè l applicazione della buona pratica in luoghi e situazioni diversi da quelli che l hanno generata;

12 Comunità di Buone Pratiche la Comunità che apprende La scuola come comunità che apprende si sviluppa una cultura non tramite enunciazioni e dichiarazioni, ma attraverso pratiche che coinvolgono educatori, docenti e dirigenti e alluni - studenti. La distinzione delle funzioni e la precisa coordinazione fra il Corpo educativo e Famiglia

13 Organizzare il come si fa. Attraverso lo sviluppo delle capacità di mettere in comune quella che viene definita una competenza organizzativa. La competenza, in qualsiasi organizzazione, può raramente essere attribuita ad un singolo individuo. La competenza organizzativa risiede tipicamente nelle relazioni, norme, memorie, abitudini e abilità collettive di una rete di persone. La comunità degli educatori che apprende collettivamente.

14 La cultura organizzativa delle Buone Pratiche Scambio di conoscenze pratiche; Osservazione reciproca come scambio di pratiche; Osservazione reciproca come educazione fra operatori professionisti, fra pari; Sostegno reciproco; Organizzazione e documentazione; Mettere in comune conoscenze e tecnologia di conoscenza. Il bene comune degli operatori dei centri di Limitazione di libertà è la conoscenza. La documentazione: per chi? come?

15 La mediazione Indispensabile nel processo collettivo e individuale nelle scuole e per /con adolescenti Insita nei processi progetti educativi che divengono proposta di cambiamento. Conquistare nel sistema istituzionale scolastico finalizzata a rafforzare le prassi educative.

16 La mediazione Qualifica la Comprensione Incide e Orienta la Connessione Propone relazioni evitando l Offesa fra le persone.

17 La mediazione incide sulla progettazione Progetto collettivo Progetto individuale Progetto personalizzato e Progetto di vita - sociale

18 I bisogni di un contesto Osservazione per un analisi dei bisogni della persona in un contesto. Non ci sono contesti immodificabili

19 Costruire una mappa delle risorse che bisogni vede il soggetto adolescente studente che bisogni vediamo (da che punti di vista) che risorse vede il soggetto adolescente studente che risorse vediamo (da che punti di vista) Quali previsioni Progetti - Proposte

20 Nel percorso del progetto individuale Le opportunità Le pluralità di mediatori I modelli I rischi

21 PROGETTO di comunità Negoziato? Come? Con quali mediatori? Con quali scopi?

22 MEDIATORI: LORO CARATTERISTICHE Possibilità di aprire e rinviare alla pluralità di mediatori: Italo Calvino Può costituire un punto di convergenza di sguardi portatori di interessi differenti Può permettere di far convivere diversità e unità: identità plurali Può rappresentare il soggetto senza comprometterlo: evitare la categorizzazione Può saggiare un terreno insicuro

23 E ANCORA, UN MEDIATORE deve essere malleabile, per poter riflettere l impronta che il soggetto vi pone senza che questa sia definitiva ma sempre perfettibile. può permettere di esercitare l impronta soggettiva, sperimentando gli aspetti creativi ma anche distruttivi. deve poter condurre e guidare una sperimentazione di sé da parte del soggetto, senza che questi si senta giudicato in maniera tale da compromettere altre esperienze.

24 I punti critici Gli affari immediati Le competenze approssimative La diversità di contesto Le collaborazioni incerte Il monitoraggio inesistenti in itinere

25 Relazione educativa Conoscenza Etica Estetica e Politica

26 Normalità?! Vulnerabilità Disagio Devianza (Illegalità)

27 Maleducati Male educati Normalità devianza ad una Normalità deviante Rivisitare l ovvio Affrontare la medicalizzazione R-esistere all uniformità televisiva

28 chiarire le incoerenze andare alla radice di qualsiasi ingiustizia e violenza problematizzare i bisogni per soddisfarli / risolverli elaborare un progetto (con e non per) e costruire l alternativa alla situazione creare futuro trasformare una situazione (disumanizzante umanizzante)

29 sapere di sapere troppo poco anche di sé e della propria storia sapere anche delle alternative possibili alla propria storia partecipare individualmente e collettivamente alla propria formazione realizzare le utopie, per andare avanti oltre la storia acquisita aprire verso. la pace e. la speranza.

30 Buone pratiche per tutti e non solo per certe categorie. Fare rete; che si modifica sulla base di nuove informazioni in arrivo. Contributi originali per costruire buone pratiche. Competenze legate al titolo e legate ai crediti. Aggiustare l'ignoranza. Sapere come si dice; sapere le parole con precisione. I modelli devono essere implementati.

ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO

ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete

Dettagli

IN VIAGGIO CON PEPE. PROGETTO EDUCATIVO a.s

IN VIAGGIO CON PEPE. PROGETTO EDUCATIVO a.s PROGETTO EDUCATIVO a.s.2016-17 IN VIAGGIO CON PEPE La programmazione didattica è strutturata attorno ad un personaggio: un simpatico e morbido topolino di nome Pepe, che accompagna i bambini nel mondo

Dettagli

PEDAGOGIA SPECIALE 1 B INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI SECONDO MODULO. Prof.

PEDAGOGIA SPECIALE 1 B INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI SECONDO MODULO. Prof. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO PEDAGOGIA SPECIALE 1 B INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI SECONDO MODULO SECONDA SERIE Prof. Mario Martinelli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

Dettagli

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado 12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità

Dettagli

Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta

Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta Dr.ssa Camposarcone Mafalda PLS Manerbio ATS Brescia Sala di Rappresentanza Viale Duca degli Abruzzi 15 02 Dicembre 2016 REALTA ITALIANA unica IN TUTTA LA

Dettagli

Scuola dell' Infanzia "Atlantide"

Scuola dell' Infanzia Atlantide Published on Istituto Comprensivo 1 'Margherita Hack' (https://www.is1suzzara.edu.it) Home > Printer-friendly PDF > Scuola dell' Infanzia "Atlantide" Scuola dell' Infanzia "Atlantide" via F. Mitterand,

Dettagli

Corso di formazione sull Autismo per insegnanti ed operatori della scuola e genitori

Corso di formazione sull Autismo per insegnanti ed operatori della scuola e genitori Capannori 19 aprile 2013 Corso di formazione sull Autismo per insegnanti ed operatori della scuola e genitori Le tecniche comportamentali per il cambiamento nei disturbi dello spettro autistico Istituto

Dettagli

Dite: E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,

Dite: E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, Dite: E faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca.

Dettagli

Obbligo di istruzione

Obbligo di istruzione Art. 1 c. 622 L. 27/12/2006 n. 296 L istruzione impartita per almeno 10 anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una qualifica

Dettagli

La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile

La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse

Dettagli

Don David Maria Riboldi Dott.ssa Serena Giobbio

Don David Maria Riboldi Dott.ssa Serena Giobbio Don David Maria Riboldi Dott.ssa Serena Giobbio Psicologa Psicoterapeuta Scuola Infanzia Adele - Lainate 23 Aprile 2013 Perché si muore? Dove va adesso? Morirò anch io? Nella nostra cultura negata si

Dettagli

Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,

Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca.

Dettagli

PIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI

PIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI PIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTA VISTO la l. 107, 2015 art. 1, cc. 12 e 124 che qualificano la formazione come obbligatoria, permanente e strutturale il D.M. 850 del 27/10/2015 relativo

Dettagli

Formare per situazioni. Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata

Formare per situazioni. Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata Formare per situazioni Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata Tre ordini di problemi nella formazione iniziale La connessione tra le esperienze vicarianti effettuate nel tirocinio indiretto

Dettagli

Appunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale martedì 6 maggio 2014

Appunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale martedì 6 maggio 2014 Appunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale martedì 6 maggio 2014 28 /2014 Redazione: via Argentina Altobelli 5 46100 Mantova * tel. 0376 202218 / 202224 / 202225 fax. 0376 320453 email:

Dettagli

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto

Dettagli

Anno scolastico Bianca Maria Ventura

Anno scolastico Bianca Maria Ventura Anno scolastico 2015-2016 X Edizione Progetto Marchigiano di Educazione Cooperativa ABC DELLA COOPERAZIONE ARTICOLAZIONE G1 ARTICOLAZIONE G2 COOPERPUZZLE ATTIVITÁ A LATERE ALFABETIZZAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA LAMARMORA LAINATE CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA LAMARMORA LAINATE CHI SIAMO E COSA FACCIAMO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA LAMARMORA LAINATE Scuola dell Infanzia di via Lamarmora Scuola Primaria di via Lamarmora e via Litta Scuola Secondaria di 1 grado E. Fermi La scuola dell infanzia si pone

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA

SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VIA LAMARMORA LAINATE Scuola dell Infanzia di via Lamarmora Scuola Primaria di via Lamarmora e via Litta Scuola Secondaria di 1 grado E. Fermi SCUOLA DELL INFANZIA DITE di J.KORCZACK

Dettagli

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

Linee guida nazionali per l orientamento permanente Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie

Dettagli

Formazione continua degli Avvocati. Formazione Sviluppo Innovazione

Formazione continua degli Avvocati. Formazione Sviluppo Innovazione Formazione continua degli Avvocati Formazione Sviluppo Innovazione Presentazione di Ismo ISMO nasce nel 1972 e rappresenta un riferimento culturale e professionale sui temi organizzativi e dello sviluppo

Dettagli

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione. PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione

Dettagli

IL CORPO FRA CULTURE E FRA GENERAZIONI Identità di genere, affettività e sessualità tra le giovani donne di origine straniera

IL CORPO FRA CULTURE E FRA GENERAZIONI Identità di genere, affettività e sessualità tra le giovani donne di origine straniera IL CORPO FRA CULTURE E FRA GENERAZIONI Identità di genere, affettività e sessualità tra le giovani donne di origine straniera Un progetto di Formazione Sul Campo A cura di Cecilia Gallotti Azienda USL

Dettagli

I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia

I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia Il Dirigente Scolastico Prof. Nicola Trunfio Docente Referente Prof.ssa Luisa

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze

Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze UNITÀ FORMATIVA : PREMESSA Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze Prof. Esterno : Prof Gianni Marconato- Referente per IC Pra : Ins. Anfossi In relazione al PNFD riferita al punto

Dettagli

PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO P.D.M. VALUTAZIONE IN ITINERE

PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO P.D.M. VALUTAZIONE IN ITINERE PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO P.D.M. VALUTAZIONE IN ITINERE 1 PIANIFICAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO/STRUTTURA 2 DAL RAV PRIORITA AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO ESITI DEGLI

Dettagli

Progetto educativo. *Scuola dell Infanzia Carlo Pizzala ORSENIGO Via Baragiola, 1 C.F./P.I

Progetto educativo. *Scuola dell Infanzia Carlo Pizzala ORSENIGO Via Baragiola, 1 C.F./P.I Progetto educativo *Scuola dell Infanzia Carlo Pizzala 22030 ORSENIGO Via Baragiola, 1 C.F./P.I. 00648820132 Revisione 28.01.2014 ... ecco alcune parole che aiutano a pensare, a crescere, a "restare bambini"...

Dettagli

Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie.

Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie. Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie. FioreRosalba.com centro orientamento per l università Pegaso, presenta un'ampia offerta di corsi, rivolti al personale docente

Dettagli

Lo sguardo adulto sui bambini e l infanzia a rischio. Sabina Licursi

Lo sguardo adulto sui bambini e l infanzia a rischio. Sabina Licursi Lo sguardo adulto sui bambini e l infanzia a rischio Sabina Licursi L infanzia è un età della vita, che è sempre esistita da un punto di vista anagrafico. Il sentimento dell infanzia, però, nasce solo

Dettagli

FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA

FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI 2017 19 DICEMBRE 2016 a cura di Pietro Calascibetta LINEE GUIDA SULLA PROGETTAZIONE DIDATTICA OBIETTIVO Realizzare dei progetti che possano inserirsi in un curricolo trasversale

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

Formazione e percorsi di inclusione scolastica

Formazione e percorsi di inclusione scolastica HANDIMATICA 2014 Progetto Sperimentale LIM Formazione e percorsi di inclusione scolastica Albina Edgarda Ardizzoni - tutor Scienze della Formazione Primaria - UNIBO HANDIMATICA 2014 Progetto Sperimentale

Dettagli

CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA

CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA FIGLI DI IMMIGRATI - Conoscenza ed azione per l integrazione TANTI VOLTI DI UNA NUOVA REALTA CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA UNO SGUARDO ALLE PRESENZE (DATI) 1^ ANALISI : le fasce d età più giovani: materna

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza. Esperto: Prof. Mario Malizia Corso n. 1

Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza. Esperto: Prof. Mario Malizia Corso n. 1 Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza Esperto: Prof. Mario Malizia 15.04.2015 Corso n. 1 5 step per l Apprendimento significativo 5 VALUTAZIONE COMPORTAMENTI (Competenze) 1 4 ATTIVITÀ di COMPENSAZIONE

Dettagli

ALLEGATO A RUBRICHE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLE PRIMARIE IC20

ALLEGATO A RUBRICHE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLE PRIMARIE IC20 ALLEGATO A RUBRICHE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLE PRIMARIE IC20 SCUOLA PRIMARIA COMPORTAMENTO Indicatori Rispetto delle regole Autonomia e responsabilità Competenze Acquisire e consolidare

Dettagli

Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata. Documentare la scuola. oggi. a cura di Francesco Casella

Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata. Documentare la scuola. oggi. a cura di Francesco Casella Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica ex - IRRE Basilicata Documentare la scuola oggi a cura di Francesco Casella Matera, 12 marzo 2008 Società profondamente cambiata ultimi 10-15

Dettagli

Nel contesto attuale si sente spesso parlare di diversità ma che cos è la diversità? E soprattutto in che modo essa dovrebbe essere gestita?

Nel contesto attuale si sente spesso parlare di diversità ma che cos è la diversità? E soprattutto in che modo essa dovrebbe essere gestita? Ins. Alfia Saccone Nel contesto attuale si sente spesso parlare di diversità ma che cos è la diversità? E soprattutto in che modo essa dovrebbe essere gestita? La diversità è una componente intrinseca

Dettagli

Praticare Senza Zaino

Praticare Senza Zaino Praticare Senza Zaino Inclusione e progetto «Si può fare» Ins.ti SEROLI ANGELO FORNONI MARGHERITA Leno 23 febbraio 2019 U L inclusione è uno dei temi più «caldi» che ancora oggi attira e movimenta il mondo

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-Ped/03 Didattica e Pedagogia speciale 9 Nome dell Insegnamento Didattica delle attività

Dettagli

CVM Cipollari Giovanna

CVM Cipollari Giovanna Indice della relazione Mission della scuola oggi : la revisione dei saperi in chiave interculturale e l Educazione Interculturale La revisione dei libri di testo, dei metodi, dei saperi in chiave interculturale.

Dettagli

INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA

INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA Le Indicazioni rappresentano il punto di riferimento nazionale per l elaborazione del

Dettagli

5. Intervento e attività

5. Intervento e attività 5. Intervento e attività Stabiliti gli obiettivi bisogna decidere cosa dovrà essere fatto però ottenere cambiamenti desiderati Si parla a questo proposito di: Modello di intervento Strategie Modelli di

Dettagli

Lo sviluppo dei profili

Lo sviluppo dei profili Lo sviluppo dei profili ISTRUZIONE PROFESSIONALE 1 Lo sviluppo dei profili cosa cambia Conseguire competenze funzionali alle esigenze della vita reale e del mercato del lavoro basate sull integrazione

Dettagli

IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e

IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e multiculturale PRIMA FASE DEL PROGETTO (2013-14) Sperimentazione

Dettagli

Il Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini

Il Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini Didattica inclusiva Un percorso integrato per studenti con bisogni educativi speciali Seminario di approfondimento Modelli d intervento-sperimentazioni possibili Suggerimenti per la stesura del progetto

Dettagli

PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 INCLUSIONE

PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 INCLUSIONE PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 APPENDICE 2 INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2017-2018 INCLUSIONE E PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA La nostra scuola, in questi anni, ha cercato di accogliere

Dettagli

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCHIO SCUOLA DELL INFANZIA ANNUNCIATA BELLOCCHIO RODIGO MANTOVA UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO Progetto per una scuola inclusiva ANNO SCOLASTICO 2017/2018 La scuola dell Infanzia

Dettagli

Progetto triennale dell Animatore digitale

Progetto triennale dell Animatore digitale ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO Progetto triennale dell Animatore digitale L animatore digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, dovrà

Dettagli

Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE

Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE PER L INFANZIA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL

Dettagli

PROMOASNOR. Il processo formativo, valutativo e nuove tecnologie applicate all inclusione 200 ore

PROMOASNOR. Il processo formativo, valutativo e nuove tecnologie applicate all inclusione 200 ore PROMOASNOR Il processo formativo, valutativo e nuove tecnologie applicate all inclusione 200 ore Ente Accreditato Dal Ministero Dell Istruzione, Dell Università E Della Ricerca Per La Formazione Del Personale

Dettagli

Corso EPICT Animatore Digitale

Corso EPICT Animatore Digitale Corso EPICT Animatore Digitale (Certificazione EPICT Bronze Animatore Digitale) Abbiamo oggi in Italia una nuova figura professionale, quella dell Animatore digitale le cui competenze sono descritte con

Dettagli

progetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI

progetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI Alla luce della normativa il Progetto Orientamento si è basato sul principio che fare orientamento non significa realizzare tanto dei progetti per l orientamento quanto piuttosto adottare un curricolo

Dettagli

Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera

Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Paola Marmocchi Il miglioramento dei contesti organizzativi nella prevenzione IVG nelle donne straniere

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE

ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA Scheda progetto prevista dall art. 2 c. 6 D. 44del 01/02/01 Da allegare al Programma Annuale SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO

Dettagli

I progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI

I progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI Seminario FONDO CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO 27 giugno 2012 I progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI Katiuscia Iannone Coop. Soc. CITTATTIVA 27 GIUGNO

Dettagli

Metodologie e strategie educative

Metodologie e strategie educative Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo

Dettagli

EDUCHIAMOCI AD EDUCARE

EDUCHIAMOCI AD EDUCARE EDUCHIAMOCI AD EDUCARE COMUNICAZIONE da COMMUNIS Mettere in comune/reciprocità (CUM MUNIS Condivisione di una carica/corresponsabilità) Il collante dei sentimenti che tengono insieme le perone le une

Dettagli

ALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili

ALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili ALLEGATO 1 Protocollo accoglienza alunni diversamente abili L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare le indicazioni normative in accordo con le Linee Guida per l integrazione scolastica

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19

PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19 PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI PREMESSA GENERALE A.S.2018/19 Questo documento rappresenta il piano attuativo delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel Rapporto

Dettagli

IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE

IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata

Dettagli

GENITORI E INSEGNANTI INSIEME

GENITORI E INSEGNANTI INSIEME GENITORI E INSEGNANTI INSIEME Riflessioni sulla co-responsabilità educativa Scuola Comunale dell Infanzia Suor Tommasina Pozzi A.S. 2014-2015 UN PO DI STORIA Dal 2002 abbiamo intrapreso un lungo cammino

Dettagli

LA DISLESSIA, DALLA SCUOLA ALL UNIVERSITA Percorso ad ostacoli tra normativa e didattica

LA DISLESSIA, DALLA SCUOLA ALL UNIVERSITA Percorso ad ostacoli tra normativa e didattica LA DISLESSIA, DALLA SCUOLA ALL UNIVERSITA Percorso ad ostacoli tra normativa e didattica Università degli Studi di Catania CInAP, servizi per la disabilità e i DSA Catania, 29 febbraio 2016 Anna M. Malgioglio

Dettagli

L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI. dc

L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI. dc L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI dc 12-13.12.17 L'osservazione tra pari o osservazione peer to peer, costituisce un momento centrale del percorso formativo e richiede una stretta vicinanza

Dettagli

costuire unità di apprendimento

costuire unità di apprendimento rea 6 ore di ttività laboratoriale in team working, 13 ore di pprofondimento personale, id 1 costuire unità di apprendimento Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata

Dettagli

Il profilo del docente competente Didattica e valutazione per competenze (studenti) Progettare e gestire ambienti di apprendimento ABILITA CONOSCENZE

Il profilo del docente competente Didattica e valutazione per competenze (studenti) Progettare e gestire ambienti di apprendimento ABILITA CONOSCENZE Il profilo del docente competente Didattica e valutazione per competenze (studenti) Progettare e gestire ambienti di apprendimento ABILITA CONOSCENZE Valutare progetti e prestazioni autentiche IMPEGNO

Dettagli

REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI

REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI ALLEGATO n. 7 P.O.F. Triennale 2016-2018 REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI MATERIE DI STUDIO Articolo 1 Definizione I Dipartimenti/Gruppi disciplinari

Dettagli

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione

Dettagli

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 1 Questo Corso di preparazione

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Scuola Media Statale G. Di Biasio - Cassino Via Bellini n. 1

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Scuola Media Statale G. Di Biasio - Cassino Via Bellini n. 1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scuola Media Statale G. Di Biasio - Cassino Via Bellini n. 1 Classe sez. PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO proposto per l alunno gli alunni Area

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA... 4 PERCORSI FORMATIVI... 4 ATTIVITA SPECIFICHE... 5 DESCRITTORI DI VERIFICA...

Dettagli

dal riconoscimento delle competenze acquisite alla loro documentazione E. Torre, P. Ricchiardi

dal riconoscimento delle competenze acquisite alla loro documentazione E. Torre, P. Ricchiardi dal riconoscimento delle competenze acquisite alla loro documentazione E. Torre, P. Ricchiardi Quali competenze scegliere? Esempio: profilo di competenze dell educatore socioculturale SAPER PROGETTARE

Dettagli

Scheda Progetto Sociale Individualizzato

Scheda Progetto Sociale Individualizzato Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato

Dettagli

Fare ricerca e sperimentazione nella scuola

Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Percorso di formazione Pandino 21 dicembre 2015 Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Maria Paola Negri Università Cattolica 1 I fondamenti di ogni ricerca e sperimentazione nella scuola La formula

Dettagli

STORIE PER INCONTRARSI

STORIE PER INCONTRARSI DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO GUBBIO PROGETTO INTERCULTURA a.s. 2010-11 2011-12 STORIE PER INCONTRARSI Il progetto intercultura si articola su due linee: 1- Alfabetizzazione e integrazione degli alunni

Dettagli

Destinatari. Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche)

Destinatari. Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche) Il progetto Destinatari Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche) 2013 Il corso di formazione Il corso si svolge in

Dettagli

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE LE ATTIVITÀ DIDATTICHE E LA FORMAZIONE PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE ------------------------------------------------------------- 3 2 LA DIDATTICA DI LABORATORIO

Dettagli

I.C. M. RAPISARDI CANICATTI PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE

I.C. M. RAPISARDI CANICATTI PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE I.C. M. RAPISARDI CANICATTI PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE 2016-2019 VISTA la Legge 107/2015 ART. 1, comma 124 Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei

Dettagli

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento

Dettagli

SCOPRO SCOPRO. Asilo nido Poerio, Napoli. Progetto didattico/educativo: Anno scolastico 2015/ 16

SCOPRO SCOPRO. Asilo nido Poerio, Napoli. Progetto didattico/educativo: Anno scolastico 2015/ 16 Asilo nido Poerio, Napoli Progetto didattico/educativo: SCOPRO Anno scolastico 2015/ 16 Dite: E faticoso frequentare bambini Avete ragione! Poi aggiungete: Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018

ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 Elaborato ai sensi: delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 dell allegato n. 2 D.M. n. 139 del 22 AGOSTO 2007 delle Indicazioni

Dettagli

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (500 ore 20 CFU) (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett.

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (500 ore 20 CFU) (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett. Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Facoltà di Scienze Politiche Facoltà di Interpretariato e Traduzione Facoltà di Economia Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di

Dettagli

PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE

PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE Anno scolastico 2018/19 Per inclusione scolastica intendiamo un processo volto a rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e all'apprendimento che possono derivare dalla

Dettagli

1. A s s i c u l t u r a l i c o m p e t e n z e

1. A s s i c u l t u r a l i c o m p e t e n z e P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A DIPARTIMENTO DISCIPLINA CLASSI SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE Biennio Scienze Umane ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCENTE Pessina Francesco 1. A s s i c u l t u r

Dettagli

etwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio

etwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Ufficio IV etwinning: le Competenze chiave per le scuole del Lazio Contesto Europeo

Dettagli

Genitori adolescenti e insegnanti disarmati. Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia

Genitori adolescenti e insegnanti disarmati. Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia Genitori adolescenti e insegnanti disarmati Nuove problematiche nella relazione scuola famiglia Che sta succedendo? ...ma anche a PD Aree tematiche Il patto di corresponsabilità Il patto di corresponsabilità

Dettagli

LAVORARE PER COMPETENZE

LAVORARE PER COMPETENZE LAVORARE PER COMPETENZE Maurizio Muraglia 26 marzo 2018 I.C. Luigi Pirandello Mazara del Vallo (TP) APPRENDIMENTO, SAPERI, DIDATTICA: I FONDAMENTALI PER INTENDERSI Le domande A MONTE 1. Che rapporto c

Dettagli

DIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI

DIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI DIDATTICA INCLUSIVA IN CONTESTI MULTICULTURALI E PLURILINGUI Memo Formazione su misura per le scuole La proposta di formazione nasce nell ambito del progetto S.I.A.MO - Sistema per l Integrazione e l Accoglienza

Dettagli

Gestione della classe e problematiche relazionali

Gestione della classe e problematiche relazionali Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,

Dettagli

Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro

Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Milena Garavini Servizio Programmazione, Valutazione e interventi regionali

Dettagli

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA

Dettagli

Scuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte

Scuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte Scuola materna San Giuseppe Progetto offerta integrativa sperimentale Sezione Ponte ISPIRAZIONE DELLA SCUOLA La nostra istituzione Scuola Materna San Giuseppe è una scuola cattolica di ispirazione cristiana

Dettagli