Le malattie infettive. Le malattie infettive. Salk e il vaccino. Virus e vaccini

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1 Le malattie infettive Le malattie infettive Virus e vaccini Salk e il vaccino

2 Vaiolo e vaccino HIV Virus e terapia genica I Batteri

3 I Batteri patogeni e le epidemie I Batteri patogeni e le epidemie LA PESTE A MILANO I Batteri patogeni e le epidemie IL COLERA A NAPOLI I Batteri patogeni e le epidemie EBOLA ROMA 22/3/ "E' ebola". La conferma arriva dal governo della Guinea: l'epidemia di febbre emorragica che ha ucciso 59 persone in poco più di un mese è causata dal virus dell'ebola. E l'allarme non sarebbe confinato all'interno dello Stato dell'africa occidentale, ma avrebbe già passato il confine con la Sierra Leone, dove avrebbe ucciso almeno un 14enne che era stato in Guinea. 15/03/15 Tot Deceduti

4 27/03/16 EBOLA NEL MONDO La resistenza batterica ECOLOGIA MICROBICA EPIDEMIOLOGIA GENERALE Le caratteristiche che accomunano le malattie infettive saprofiti commensali parassiti Patogeni opportunisti

5 patogenicità invasività RAPPORTI OSPITE- PARASSITA Caratteristiche dell agente (causare danno) tossigenicità (capacit (capacità d invadere, carb,, peste, tifo, morb, ep.. tbc) (capacità di produrre tossine, tet, dift.) virulenza (grado con cui si esprime la patogenicità è clinica) infettività (capacità di penetrare, attecchire e moltiplicarsi) carica infettante (numero minimo) RAPPORTI OSPITE- PARASSITA Caratteristiche dell agente contagiosità (capacità di passare da un individuo all altro, altro, infl, morb,, tifo, malaria, tetano) stabilità / resistenza (tempo di persistenza dell infettivit infettività di un agente al di fuori dell ospite, spettro d ospited ospite, antrace) RAPPORTO OSPITE-PARASSITA PARASSITA Si esplicita in una infezione che abitualmente è temporanea infezione asintomatica (inapparente) infezione sintomatica (malattia + o - grave virulenza-difese) persistente se permanente teoria della conciliazione guarigione morte Infezione latente Infezione cronica Infezione lenta Periodo d incubazione 19 Periodi di incubazione Si possono suddividere in 4 gruppi: -breve: in media meno di una settimana ed è caratteristico per le infezioni localizzate o per quei virus che vengono iniettati direttamente nel sangue (es. arbovirus). -medio: il periodo è di circa 7-21 giorni; è caratteristico per infezioni generalizzate. -lungo: il periodo è di settimane o mesi. Per es. 2-6 settimane per l epatite A e 6-20 settimane per l epatite B. Il virus della rabbia può avere un periodo di diversi mesi. -molto lungo: viene misurato in anni; in queste malattie sono coinvolti i virus lenti. 20 5

6 21 22 Infezione latente Il virus è rilevabile durante la fase acuta di replicazione, poi non è più rilevabile come virus infettante negli intervalli tra successive riattivazioni. Il virus rimane sotto forma di acido nucleico integrato nel genoma cellulare o presente nel nucleo in forma episomica. In alcune situazioni il virus può risvegliarsi e iniziare un nuovo ciclo di replicazione produttiva (recidiva), che si conclude a sua volta con una fase di latenza. Es: herpes virus, papovavirus, adenovirus, virus dell epatite B, e altri virus con intermedi di replicazione a DNA. Alcune forme di latenza sono sospettate per i virus a RNA: Virus del morbillo e alcuni enterovirus

7 Infezioni croniche/latenti Sono caratterizzate dalla continua presenza del virus che continua a essere prodotto, anche dopo la fase acuta, in genere a livelli molto più bassi e per lungo tempo, compatibili con la sopravvivenza dell ospite. Es classici: virus dell epatite B e C, i retrovirus umani HIV e HTLV e i papovavirus. I danni per l ospite sono tipicamente da accumulo (immunodeplezione, autoimmunità, infiammazione cronica, oncogenesi) Infezioni lente Sono caratterizzate da un lunghissimo periodo di incubazione che può durare alcuni anni, seguito da una malattia progressiva: non si ha mai una fase acuta. Vi appartengono le infezioni da agenti non convenzionali detti prioni: con progressiva degenerazione spongiforme del SNC, con esito letale

8 cute e mucose esfoliazione commensali secrezioni DIFESE azione meccanica azione chimica azione antibatterica fagocitosi ed immunità cell.mediata/ umorale refrattarietà 29 Ciclo di una malattia infettiva esposizione incubazione prodromi malattia clinica morte regressione portatore convalescenza e guarigione persistenza 30 RAPPORTO OSPITE- PARASSITA SORGENTE L ospite elimina all esterno l agente patogeno o può essere trasmesso da un vettore Mortalità = Morbosità = Morti/popolazione Malati/popolazione Tasso di malattia = Malati/infetti Letalità = Morti/malati età difese acquisite Morbilità n.gg. assenza/tot.gg.lavorativi 31 ammalato portatore in incubazione sano convalescente Cronico (permanente) Il ruolo dei portatori è essenziale nel mantenimento di una malattia 32 8

9 SERBATOIO habitat uomo animale antropozoonosi (zoonosi) zooantroponosi ambiente MODALITA DI TRASMISSIONE diretta per contatto per inoculazione per aerosol e droplet (flugge) per via aerea MODALITA DI TRASMISSIONE Il vettore indiretta veicoli acqua alimenti aria (polvere e nuclei delle goccioline) oggetti d uso d comune dispositivi medici e materiale sanitario vettori obbligati passivi

10 Le vie d infezione d (entrata/uscita) Catene del contagio inalazione sessuale ingestione iatrogena Omogenea omonima Omogenea eteronima Eterogenea omonima Eterogenea eteronima contatto inoculazione MODI DI COMPARSA DELLE MALATTIE epidemia pandemia caso indice casi secondari endemia recrudescenza epidemica sporadicità 39 Intervallo seriale (t tra inizio del caso indice e inizio del primo caso secondario Quoziente d attacco secondario (% dei recettivi che ammalano dopo contatto con il caso indice) Diffusione lenta Rapidamente progressiva Esplosiva 40 10

11 La contagiosità di una malattia infettiva dipende da: La probabilità di trasmissione durante una specifica esposizione La frequenza di esposizioni nella popolazione La durata del periodo di tempo di contagiosità La proporzione di persone già immuni nella popolazione Schema di Trasmissione delle Malattie Infettive Popolazione completamente suscettibile: R = 4 Tasso di riproduzione R = N di casi secondari infettati da ciascun caso R = 1 la malattia diviene endemica R < 1 la malattia tende a scomparire R > 1 l andamento diviene epidemico 41 = persona suscettibile 42 Stime del tasso di riproduzione basale di alcune malattie infettive (Anderson RM, 1982, modificato) Malattia infettiva Tasso di riproduzione (R 0) Malaria Filariasi 5-53 Morbillo Pertosse Varicella Influenza 7-8 Rosolia 5-6 Difterite 5-6 Scarlattina 4-6 Schistosomiasi 1-2 Tasso di riproduzione SARS, Lipsitch M* 2,2-3,6 SARS, Riley S& 2,7 (2,2-3,7) * tenuto conto di possibili casi asintomatici & avendo escluso i super-spreaders

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