Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014
|
|
- Valentina Pizzi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014 Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane di Paola Graziano Dalla sicurezza a tutti costi alla riduzione del rischio nella gestione delle alluvioni di Alessandro de Carli Reti d impresa e competitività delle PMI nei mercati globali di Roberta Tresca Contrattazione di 2 livello, produttività e welfare aziendale: l Italia e il Mezzogiorno di Rocco Vincenzo Santandrea Funzioni e spese delle Province italiane alla luce delle recenti istanze riformiste di Roberta di Stefano Labelling urbano come programma di lavoro sulla città di Giuseppe Mazzeo
2 EyesReg - Giornale di Scienze Regionali Dalla sicurezza a tutti costi alla riduzione del rischio nella gestione delle alluvioni di Alessandro de Carli, DISES-Università di Udine e CERTeT-Bocconi Gli approcci tradizionali di protezione dalle inondazioni si basano sulla costruzione di infrastrutture artificiali, progettate per contenere l evento di piena con un tempo di ritorno sufficientemente grande. Tali approcci hanno dimostrato molti difetti. Prima di tutto, il costo economico dovuto dalle infrastrutture non è semplicemente dato dal costo di costruzione, ma anche dalla manutenzione ordinaria e dalla ricostruzione dopo eventi di piena.[1] In secondo luogo, l artificializzazione del territorio implica una perdita in termini di qualità ambientale e di servizi ecosistemici. In terzo luogo, la costruzione di opere di difesa dalle piene può dare illusione di sicurezza e incoraggiare comportamenti rischiosi: se un area, precedentemente soggetta ad inondazioni con tempi di ritorno di un certo tipo (evento A) viene protetta, la probabilità di allagamento diminuirebbe, dando una parvenza di aumento della sicurezza. Tuttavia il valore economico esposto risulterebbe molto più alto e il conseguente danno atteso (rischio) risulterebbe superiore alla situazione originaria (Figura 1). Figura 1: Maggiore protezione può portare a... maggiore rischio Fonte: CIRF, 2006 (i) Metodologia Nell ambito del progetto VALURI (Nardini, 2010), è stata elaborata una metodologia di valutazione integrata multi-obiettivo per alternative di riduzione del rischio alluvionale e 8
3 EyesReg - Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014 conseguimento del buono stato ecologico, per dare risposta contemporaneamente a quanto richiedono le Direttive 2000/60/CE e 2007/60/CE. La metodologia consiste in un insieme di modelli coordinati (fig. 2): - Simulazione delle aree allagate mediante un modello idraulico che simula i deflussi conseguenti a diversi eventi meteorologici, in funzione delle opere di difesa previste dalle alternative di pianificazione; - Sovrapposizione delle aree allagate, mediante tecniche GIS, alle categorie di uso del suolo; - Stima dei valori esposti per ciascuna classe di uso del suolo mediante modello parametrico; - Stima dei costi totali delle infrastrutture di difesa mediante modello parametrico; - Analisi costi-benefici a diversi livelli (sociale, privata) delle diverse alternative di pianificazione; - Stima di altri parametri non economici quali la naturalità, per valutare lo stato ecologico richiesto dalla Direttiva Quadro Acque. Figura 2: Processo ricorsivo di valutazione delle alternative di pianificazione 9
4 EyesReg - Giornale di Scienze Regionali (ii) Risultati La metodologia è stata testata nel bacino del fiume Chiese, affluente lombardo del fiume Po. Un primo risultato ha riguardato i costi totali delle principali tipologie di opere di difesa idraulica (costi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ripristino - OMR). Partendo dal presupposto che le opere costruite debbano mantenere nel tempo la loro efficacia, sono stati stimati i costi totali (OMR - Operation, Maintenance and Replacement). I costi stimati sono risultati essere superiori dei costi di manutenzione indicati nello Studio di Fattibilità (SdF) e della spesa effettiva passata per la manutenzione (AIPo) (si veda tabella I). L uso di costi sottodimensionati per le opere di difesa idraulica porta a sfalsare le analisi costi-benefici dei progetto, spostando l ago della bilancia a favore delle opere di difesa. Tabella I: Assunzioni alternative sui costi OMR per alcune tipologie di infrastrutture di difesa. AIPo SdF OMR Difese longitudinali verticali Rivestimenti spondali Muri arginali Argini rivestiti Argini Opere di ingegneria naturalistica Manutenzione alveo Nota: valori espressi in euro/metro lineare/anno; Fonte: Nostra elaborazione su dati AIPo, AdB Po e valutazione di esperti Utilizzando lo schema di valutazione illustrato precedentemente, sono state messe a confronto 3 alternative di piano, secondo l approccio ricorsivo illustrato in Figura 2: - ALT 0 rappresenta il business as usual ; - ALT SdF rappresenta la nuova pianificazione, ancora da implementare; - ALT RF rappresenta un alternativa di piano che cerca di riqualificare l alveo del fiume, andando ad eliminare le difese spondali in alcune aree agricole, per ridare naturalità al fiume. Le traverse per la derivazione di acqua a scopi irrigui e idroelettrici non sono state modificate o eliminate. L analisi ha messo in evidenza come l alternativa di riqualificazione fluviale (ALT RF) domina le altre due alternative, mostrando una prestazione superiore per tutte le dimensioni. La valutazione monetaria conclude che il beneficio netto economico differenziale rispetto all ALT 0 è di circa 6 milioni di euro, mentre il beneficio netto relativo dell ALT SdF è marginale (solo 0, 3 milioni di euro). Anche la naturalità (proxi dello stato ecologico del corpo idrico) migliora nel caso dell ALT RF. 10
5 EyesReg - Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014 Benefici e costi interni all area di studio Stato ecologico Tabella II: Risultati delle alternative analizzate. Danno Totale Disturbo: perdita di valore terr. agr. Disturbo: perdita di prod. idroelettr. Sostenibilità finanz.: Costi OMR Efficienza econ.: Beneficio netto UdM ALT 0 ALT SdF ALT RF 2,52 2,11 3, , ,96 17,05 9,83-0,33 6,35 Naturalità del fiume adim 0,48 0,48 0,64 (iii) Considerazioni e implicazioni di policy Lo studio ha elaborato una valutazione semplificata rispetto alla potenzialità della metodologia. L area di studio ha offerto un insieme limitato di opportunità di riqualificazione fluviale, non permettendo la simulazione di alternative più radicali che implicherebbero una riconversione molto più ampia e di vasta portata di uso del suolo, la cui fattibilità è ostacolata sia dalla accettazione sociale e politica che dalla evidente dipendenza delle scelte di sviluppo regionale. L analisi si è quindi focalizzata su un alternativa di riqualificazione fluviale soft, che lascia spazio al fiume solo in aree agricole, mantenendo le difese per i centri abitati e le traverse per la derivazione di acqua per scopi irrigui e idroelettrici. Simulare alternative di riqualificazione fluviale più ardite, che implicano un cambiamento radicale dei modelli di uso del suolo, potrebbe essere comunque utile, almeno per apprezzare l ordine di grandezza del costo sociale di sviluppo regionale che ha caratterizzato l Italia in particolare nel periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Non potendo valutare le esternalità generate dalle diverse alternative al di fuori del bacino del Chiese, lo studio si è limitato ad una dimensione microeconomica, ipotizzando che la riqualificazione fluviale non generi effetti a livello macro. Questa è un ipotesi ragionevole qualora il bacino del fiume Chiese fosse l unico territorio che adottasse il nuovo approccio, ma non nel caso in cui la strategia di riqualificazione fluviale fosse attuata a tutto il bacino del fiume Po. In questo caso, gli effetti cumulativi del cambiamento di uso dei terreni potrebbe implicare effetti di scala e sistemica, richiedendo analisi più approfondite. Si avrebbero impatti significativi sui diversi settori economici coinvolti solo con le alternative più radicali: è necessario, in tal caso, pensare a forme di perequazione e di indennizzo volte a convivere con il rischio quali assicurazioni, e misure di riduzione degli impatti quali i sistemi di monitoraggio e allarme, adozione di buone pratiche, ecc. La fattibilità politica, sociale ed economica è da approfondire. Ciò nonostante, il risultato dell analisi è incoraggiante in quanto, anche interventi di riqualificazione fluviale soft in alternativa all approccio della difesa a tutti i costi, possono generare importanti benefici sociali. Gli impatti distributivi ( disturbo ) possono comunque essere ridotti se si evita che il costo vada a gravare direttamente sui soggetti Interessati. In tal senso è da esplorare l uso di Payments for Ecosystem Services (PES). I risultati ottenuti sono incoraggianti e sufficienti a sostenere che la riqualificazione fluviale potrebbe avere importanti effetti anche in nel contesto italiano. 11
6 EyesReg - Giornale di Scienze Regionali Sebbene, da un punto di vista sociale, questo approccio permetta di ottenere migliori risultati in termini di minori costi attesi e di una migliore qualità ecologica del corpo idrico, emerge chiaramente che il vantaggio economico è attribuito allo Stato nel suo insieme (riduzione della spesa pubblica), mentre le perdite sono concentrate sui proprietari di terreni e agricoltori. L attuale contesto normativo non permette di mettere in pratica le opportunità di compensazione delle attività sacrificate. C è chiaramente un opportunità per l utilizzo di strumenti economici per migliorare l accettabilità di tali misure, ad esempio: - schemi di pagamento dei servizi ecosistemici (PES) per la compensazione alle aree esposte a periodiche inondazioni; - sistemi di assicurazione per la copertura di danni residui dovuti ad eventi alluvionali estremi (TR>200); - tasse ambientali sugli immobili calcolate in maniera direttamente proporzionale al rischio effettivo e finalizzati a finanziare un sistema di indennizzo per i danni; - tasse di proprietà dei terreni (es. i canoni di bonifica e irrigazione) destinate al finanziamento e alla manutenzione delle infrastrutture. Più in generale, è necessario stimolare una maggiore di consapevolezza del rischio, che non può essere eliminato né esorcizzato, attraverso il fondamentale investimento per il social learning, volto a migliorare la resilienza e la capacità di gestire il rischio di un evento della vita quotidiana, piuttosto che subire una brusca e imprevedibile catastrofe. Riferimenti bibliografici Autorità di Bacino del fiume Po (2005), Miglioramento delle condizioni di sicurezza idraulica del territori di pianura lungo l asta medio-inferiore del fiume Po. CIRF (2006), La riqualificazione fluviale in Italia, Mazzanti Editori. Nardini A. (2010), Il progetto VALURI: sviluppo di un approccio/metodologia di VALUtazione integrata a supporto della definizione di assetto idraulico-morfologico efficiente, sostenibile e ambientalmente compatibile di un corso d acqua per fronteggiare il Rischio idraulico, Rapporto per la Fondazione Cariplo. Nardini A., Pavan S. (2011), River restoration: not only for the sake of nature but also for saving money while addressing flood risk. A decision-making framework applied to the Chiese River (Po basin, Italy), Journal of Flood Risk Management, 5, 2: Note [1] Il progetto VALURI è stato realizzato dal Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, il Dipartimento di Scienze Economiche dell Università di Udine e dall Autorità di Bacino del fiume Po, con il cofinanziamento della Fondazione Cariplo. 12
La stima del danno da alluvione a supporto dell analisi costi-benefici
PROGETTARE L ASSETTO IDROGEOLOGICO Bologna, 24 ottobre 2016 La stima del danno da alluvione a supporto dell analisi costi-benefici Alessio Domeneghetti, Francesca Carisi, Attilio Castellarin, Armando Brath
La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia. A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli
La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli Inquadramento dell area Vista 3D dell anfiteatro morenico di Alpignano-Rivoli Forra di Alpignano Le ipotesi
Riqualificazione fluviale: principi e potenzialità
Riqualificazione fluviale: principi e potenzialità Giustino Mezzalira CIRF Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale OBIETTIVI Il CIRF è un'associazione senza fini di lucro fondata nel luglio 1999
Il fiume Lambro e la città Fra sicurezza e natura
Il fiume Lambro e la città Fra sicurezza e natura I diritti del fiume: il rischio esondazione e la Direttiva Alluvioni Marina Credali Regione Lombardia Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa
Le buone pratiche per gestire il territorio e ridurre il rischio idrogeologico a cura di Simone Andreotti e Giorgio Zampetti Legambiente
Presentazione della pubblicazione di di Legambiente e Protezione Civile Le buone pratiche per gestire il territorio e ridurre il rischio idrogeologico a cura di Simone Andreotti e Giorgio Zampetti Legambiente
SCHEMA DI PROGETTO DI VARIANTE AL PAI. Fiume Oglio Sopralacuale
SCHEMA DI PROGETTO DI VARIANTE AL PAI Fiume Oglio Sopralacuale 15 dicembre 2017 Andrea Colombo Segreteria Tecnica dell Autorità di bacino distrettuale del fiume Po Ambito territoriale e obiettivi dello
Progetto: LIFE11 ENV/IT/ LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA
Progetto: LIFE11 ENV/IT/000243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA ROMAGNA Finanziamento Contributo UE 599.250 Regione Emilia
PROPOSTA METODOLOGICA PER LA STIMA DEI DANNI ATTESI DA EVENTI ALLUVIONALI
PROPOSTA METODOLOGICA PER LA STIMA DEI DANNI ATTESI DA EVENTI ALLUVIONALI Noemi Silvestri (*) (*) Università degli Studi di Torino PERCHE E IMPORTANTE DISPORRE DI UNA METODOLOGIA DI STIMA DEI DANNI ALLUVIONALI?
Riqualificazione e gestione integrata dei corsi d acqua: opportunità concrete di green economy Andrea Goltara
Firenze, 25 febbraio 2016 Riqualificazione e gestione integrata dei corsi d acqua: opportunità concrete di green economy Andrea Goltara Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi
Autorità di bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali STRARIFLU - Oglio STRAtegia di RIqualificazione
RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI E SVILUPPO LOCALE
CON IL PATROCINIO DI Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale SEMINARIO NAZIONALE 3 GIUGNO 2015 RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI
I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME MINCIO I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE MANTOVA, 11 FEBBRAIO 2015 Mila
LIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO- AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA-ROMAGNA
Progetto LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO- AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA-ROMAGNA Dott.ssa Monica Guida Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Ambiente
Sfide e prospettive per la gestione del bacino del fiume Po
Milano, 9 maggio 2013 Sfide e prospettive per la gestione del bacino del fiume Po Andrea Goltara Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a 30173 MESTRE (VE) Web: www.cirf.org
CROCE ROSSA ITALIANA. Legislazione
CROCE ROSSA ITALIANA Bacino del Po ed aree allagabili della Pianura Padana Corso di formazione su RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO Legislazione Giuseppe Bolzoni Emergency Manager Da: Atlante Direttiva
Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso
Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso Piani, Studi e progetti di riferimento Cesano Maderno 31 gennaio 2017 Marina Credali Piani,
Agricoltura e protezione dalle alluvioni
di Convegno: CORSA ALLA TERRA ANCHE IN ITALIA? Agricoltura e protezione dalle alluvioni Giustino Mezzalira Veneto Agricoltura, 15-16 marzo 2013 di La pianura padano-veneta: un sistema agropolitano una
DIRETTIVA ALLUVIONI. Incontro Tecnico per la Provincia di Bologna. Relatori: Ing. Michela Vezzani. Bologna 13/03/2014
DIRETTIVA ALLUVIONI Incontro Tecnico per la Provincia di Bologna Relatori: Ing. Michela Vezzani Bologna 13/03/2014 DIRETTIVA CE 2007/60 (Direttiva alluvioni) recepita con D.LGS. 49/2010 Vasca mandata impianto
Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po
Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po La Strategia generale del Progetto Il Po come sistema territorializzato e integrato TERRITORIALIZZAZIONE DEL FIUME PO IL PO COME SISTEMA INTEGRAZIONE DI
SCHEMA DI PROGETTO DI VARIANTE AL PAI. Torrente Seveso
SCHEMA DI PROGETTO DI VARIANTE AL PAI Torrente Seveso 31 gennaio 2018 Andrea Colombo Piero Tabellini Segreteria Tecnica dell Autorità di bacino distrettuale del fiume Po Ambito territoriale e obiettivi
Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014
Volume 4 - Numero 1 - Gennaio 2014 Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane di Paola Graziano Dalla sicurezza a tutti costi alla riduzione del rischio nella gestione
Cambiamenti climatici: un cambio di prospettiva nel settore della difesa del suolo regionale
Cambiamenti climatici: un cambio di prospettiva nel settore della difesa del suolo regionale Monica Guida DG Cura del Territorio e dell Ambiente Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica MITIGAZIONE
LIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI
VENTUALI LOGHI Progetto RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA- ROMAGNA Dott.Alfredo Caggianelli Regione Emilia-Romagna Direzione Generale
Milano, 23 aprile 2009
Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle
Priorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale
PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Priorità 2: Promozione della sostenibilità
Progetto HyMoCARES Gestione dei sedimenti e servizi ecosistemici. Stefano Tettamanti Provincia Autonoma di Trento Servizio Bacini montani
Progetto HyMoCARES Gestione dei sedimenti e servizi ecosistemici Stefano Tettamanti Provincia Autonoma di Trento Servizio Bacini montani Nuove strategie di uso plurimo degli invasi e riqualificazione e
Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni
Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni I recenti strumenti di pianificazione della gestione del rischio idraulico e il loro recepimento nella pianificazione
LIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO- AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA-ROMAGNA
Progetto LIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO- AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA-ROMAGNA Dott.Alfredo Caggianelli Regione Emilia-Romagna Direzione
Attuazione della Direttiva alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna
Attuazione della Direttiva alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna Il Piano di Gestione del rischio alluvioni: pianificazione, protezione civile e interventi di messa in sicurezza MAPPE DI PERICOLOSITA
I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Perché un Contratto di Fiume? PER RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE
I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELL ALTO BACINO DEL FIUME ADDA I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE SONDRIO,
Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell
Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode
Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della
La gestione delle aree demaniali
Secondo incontro europeo sulla pioppicoltura Mantova 8 e 9 giugno 2011 La gestione delle aree demaniali Relatore Alessio Picarelli Autorità di bacino del fiume Po Novità normative DIR 2000/60 Piano di
Interventi di mitigazione: tipologie e funzionamento.
Interventi di mitigazione: tipologie e funzionamento fabio.castelli@unifi.it Mitigazione del Rischio: concetti chiave I termini del Rischio: Non solo Pericolosità, ma anche Esposizione e Vulnerabilità
LA PIANIFICAZIONE DI DISTRETTO IDROGRAFICO NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO
Continuing Education Seminars LA PIANIFICAZIONE DI DISTRETTO IDROGRAFICO NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO 15 e 22 Maggio - 12 e 19 Giugno 2015, ore 14.00-18.00 Aula A Ingegneria sede didattica - Campus
SCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI
SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non
Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione
Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Giornata di Partecipazione e Consultazione Pubblica ai fini della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del
ATTIVITA RELATIVE ALLE MAPPE PRELIMINARI DI PERICOLOSITA E DI RISCHIO
Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (Direttiva 2007/60 CE D.Lgs. 49/ 10 - D.Lgs. 219/ 10) Distretto Idrografico dell Appennino Settentrionale Sub Distretto BACINI MARCHIGIANI SETTENTRIONALI ATTIVITA
Efficienza energetica: aspetti tecnici ed economici
Efficienza energetica: aspetti tecnici ed economici Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa FILIERE DELLA SOSTENIBILITÀ Acqua Aria Energia RSU Mobilità 2 SOSTENIBILITÀ ENERGIA Costi energetici
Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche.
Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. 1 Lezione n. Parole chiave: Gestione risorse idriche. Disponibilità e fabbisogni. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente
IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO
IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO Ing. Roberto Casarin Dott. Matteo Bisaglia Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento,
PATTO PER L ACQUA. Il programma d azione regionale per le risorse idriche. Guido Mariani
PATTO PER L ACQUA Il programma d azione regionale per le risorse idriche Guido Mariani PERCHÉ IL PATTO/1: Affrontare il problema della siccità e della carenza idrica in Lombardia: Secondo le definizioni
Il LAMBRO è un FIUME non è un TORRENTE
Il LAMBRO è un FIUME non è un TORRENTE Il fiume è un corso d acqua a regime perenne, non secca mai, scorre di solito in superficie, ma può scorrere anche sotterraneo, può essere alimentato da: 1) falde
Progetto di Piano di Gestione del rischio di alluvione PGRA. Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico - PAI
Progetto di Piano di Gestione del rischio di alluvione PGRA Il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA), introdotto dalla Direttiva 2007/60/Ce per ogni distretto idrografico, deve orientare, nel
Seminario di #italiasicurain Seminario di #italiasicura Regione Piemonte contro il
in Seminario di #italiasicura Regione Piemonte contro il contro dissesto il idrogeologico Cavallerizza di Torino, 12 giugno, 2017 Il modello dell indice di rischio proporzionale e la valutazione del rischio
Innovazione tecnologica e partecipazione per la gestione sostenibile dell acqua: L esperienza del Focus Group sul bacino del Lago di Massaciuccoli
FREEWAT FREE and open source software tools for WATer resource management Innovazione tecnologica e partecipazione per la gestione sostenibile dell acqua: L esperienza del Focus Group sul bacino del Lago
2) La tolleranza a sopportare le conseguenze di una situazione di rischio è sempre più ridotta e
Il rischio idraulico 1) Il RISCHIO è il prodotto di più fattori : - PERICOLOSITA dell evento naturale - VULNERABILITA ed ESPOSIZIONE del territorio colpito R = P x V x E (R = P x E) 2) La tolleranza a
Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del
Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del 23.02.2010 Segretarie Tecnica dell Autorità di Bacino del Fiume Po
IL VALORE AMBIENTALE DELL IRRIGAZIONE LA REGIONE DEL VENETO NELLA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA
Con il patrocinio di IL VALORE AMBIENTALE DELL IRRIGAZIONE LA REGIONE DEL VENETO NELLA 14 SETTEMBRE 2015 LE RISORSE IDRICHE II paesaggio veneto è caratterizzato da una complessa e densa rete idraulica
Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Ecosistemi di acque interne e di transizione: biodiversità, e funzioni e servizi dell
Progetto: Elementare Watson F. Cioffi
Firenze 31 Marzo 2017 Progetto: Elementare Watson F. Cioffi DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile Edile ed Ambientale La Sapienza Università di Roma Motivazioni Negli ultimi anni ci sono stati straordinari
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA LEGGE 18 maggio 1989 n. 183: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" (S.O. n. 38 alla G.U. - s.g.
Innovazione e conservazione
Innovazione e conservazione Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali Gabriele Iacolettig Udine, 24 gennaio 2013 AREE PROTETTE E RETE N2000 IN FRIULI VENEZIA GIULIA In Regione il sistema
ROAD SHOW RESPONSABILITA SOCIALE:
ROAD SHOW RESPONSABILITA SOCIALE: Impegno sociale nel segno dell imprenditorialità Torino, 14 marzo 2016 GRUPPO TEMATICO CULTURA Le strategie di mercato sono cambiate Le strategie di mercato sono cambiate
Il percorso del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po al 2015 e le sue criticità
2 ciclo di pianificazione 2015-2021 Workshop della Rete Ambientale I Piani di Gestione dei distretti idrografici e la qualità del corpo idrico Roma, 15 settembre 2014 Il percorso del Piano di Gestione
POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI
Allegato 5 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA POR CALABRIA FESR FSE 2014-2020 CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Asse V Prevenzione dei rischi Priorità di investimento - 5.b) Promuovere
LA DIRETTIVA ALLUVIONI E LE PROSPETTIVE DI AZIONI POSSIBILI SUI GRANDI FIUMI
Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione LA DIRETTIVA ALLUVIONI E LE PROSPETTIVE DI AZIONI POSSIBILI SUI GRANDI FIUMI 50 ANNI DALL ALLUVIONE DEL 4 NOVEMBRE
La riqualificazione fluviale in Emilia-Romagna
III Convegno Nazionale sulla Riqualificazione Fluviale WORKSHOP Riqualificare i corsi d acqua nella regione mediterranea ispirazione dalle buone pratiche - impegno per le sfide correnti REGGIO CALABRIA
Le Mappe di Pericolosità e la Pianificazione di bacino dell Autorità di bacino del Reno
DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO CICLO DI INCONTRI TECNICI CON GLI ENTI (27 febbraio 17 aprile 2014) Le Mappe di Pericolosità e la Pianificazione di bacino dell Autorità di
METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE
AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE RACCOMANDAZIONE
POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI
Allegato 5 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA POR CALABRIA FESR FSE2014-2020 CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Asse V Prevenzione dei rischi Priorità di investimento 5.b - Promuovere
Le Mappe di Pericolosità e la Pianificazione di bacino dell Autorità di bacino del Reno
DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO CICLO DI INCONTRI TECNICI CON GLI ENTI (27 febbraio 17 aprile 2014) Le Mappe di Pericolosità e la Pianificazione di bacino dell Autorità di
Verso il Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po al 2015
2 ciclo di pianificazione 2015-2021 Regione Emilia-Romagna Verso il 2015: stato e prospettive nella gestione dell acqua in Emilia-Romagna Bologna, 4 giugno 2014 Verso il Piano di Gestione del distretto
La compatibilità delle derivazioni idriche rispetto alla pianificazione delle acque. Alessio Picarelli Autorità distretto idrografico del fiume Po
La compatibilità delle derivazioni idriche rispetto alla pianificazione delle acque Alessio Picarelli Autorità distretto idrografico del fiume Po da Autorità di bacino a Distretto idrografico cosa cambia?
I Programmi Comunitari 2014-2020
I Programmi Comunitari Dalle scelte strategiche le opportunità da cogliere per i Consorzi di Bonifica Mario Toteda PER VALUTARE QUANTO PREVEDE IL PROGRAMMA BISOGNA FARE UN CONFRONTO FRA IL PSR INIZIALE:
PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI Abbasanta (OR), 21 Settembre2015 Quadro normativo Direttiva Comunitaria 2007/60/CE Valutazione e gestione del rischio
EDILIZIA SOCIALE ED EFFICIENZA ENERGETICA. 7 aprile 2016 Urban Center Bologna
EDILIZIA SOCIALE ED EFFICIENZA ENERGETICA 7 aprile 2016 Urban Center Bologna EDILIZIA SOCIALE ED EFFICIENZA ENERGETICA 2 à EFFICIENTAMENTO PATRIMONIO IMMOBILIARE RESIDENZIALE Epoca di costruzione (anni)
INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO ECOMORFOLOGICO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE NEI PARCHI FLUVIALI REGIONALI DEL TARO E DEL TREBBIA
INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO ECOMORFOLOGICO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE NEI PARCHI FLUVIALI REGIONALI DEL TARO E DEL TREBBIA Dr. Geol. Michele Zanelli Dr. Ing. Riccardo Telò Dr. Ing. Simone Delsoldato Bologna,
Il Nodo fluviale di Ivrea
La pianificazione e la gestione del territorio per la mitigazione del rischio idraulico e geologico 9 Maggio 2015 Il Nodo fluviale di Ivrea Ing. Gian Piero Enrione Il Nodo fluviale di Ivrea MON LES FIO
Il futuro della risorsa idrica nelle aree urbanizzate: il ruolo del gestore. Michele Falcone direttore generale Gruppo CAP
Il futuro della risorsa idrica nelle aree urbanizzate: il ruolo del gestore Michele Falcone direttore generale Gruppo CAP L area metropolitana di Milano Urbanizzazione e consumo di suolo: impermeabilizzazione
TITOLO INTERVENTO La gestione del rischio idraulico nella esperienza del Servizio Tecnico di Bacino
CAMBIAMENTO CLIMATICO, ACQUE E DISSESTO IDROGEOLOGICO TITOLO INTERVENTO La gestione del rischio idraulico nella esperienza del Servizio Tecnico di Bacino Dott.a ing. Cristina Francia Servizio tecnico dei
I Forum di informazione pubblica
I Forum di informazione pubblica MAPPATURA DELLA PERICOLOSITA DI ALLUVIONI Andrea Colombo Segreteria Tecnica AdbPo Parma 14 novembre 2011 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it partecipo.difesaalluvioni@adbpo.it
la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale
Verso il Piano di gestione del rischio di alluvione: la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Bacini liguri Cinzia Rossi Regione Liguria - Settore Assetto del Territorio Direttiva
Le attività dal Consorzio di Bonifica della Romagna nel progetto europeo
Alessandro Fabbri CONSORZIO DI BONIFICA DELLA ROMAGNA Le attività dal Consorzio di Bonifica della Romagna nel progetto europeo 9 maggio 2018 ore 15,30 Rimini Spazio ANBI B1 Managing crop water Saving With
RISCHIO CLIMATICO IN AGRICOLTURA: OCCORRE UNA EVOLUZIONE DEL
Mantova, 21 giugno 2016 RISCHIO CLIMATICO IN AGRICOLTURA: OCCORRE UNA EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL RISCHIO IN AGRICOLTURA? x Antonella Pontrandolfi Indice 1. Contesto 2. Obiettivi, metodi e dati
Piano di Gestione del fiume Po: riesame e aggiornamento
2 ciclo di pianificazione 2015-2021 Piano di Gestione del fiume Po: riesame e aggiornamento Usi industriali e idroelettrici Pressioni, misure e prospettive sulla qualità delle acque nel bacino del Po Parma,
PROMESSE e SFIDE della RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE oggi
Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a 30173 MESTRE (VE) Tel +39-041-615410 PROMESSE e SFIDE della RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE oggi Website: www.cirf.org Email: info@cirf.org
Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po. Incontro tematico Acquacoltura e pesca Parma, 25 maggio 2009
Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po Incontro tematico Acquacoltura e pesca Parma, 25 maggio 2009 Resoconto temi di discussione Argomenti di discussione previsti dal programma dell
Il contratto di fiume in ambito urbano. Ing. Bernardo Mazzanti Dirigente III Settore Tecnico Autorità di Bacino del Fiume Arno
Il contratto di fiume in ambito urbano Ing. Bernardo Mazzanti Dirigente III Settore Tecnico Autorità di Bacino del Fiume Arno Il contratto di fiume Programmazione strategica negoziata Piano di Gestione
Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica
Bergamo, 27 Gennaio 2010 Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica www.ptr.regione.lombardia.it Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo 2005, N. 12 Legge per il governo del territorio
Piano di gestione del Rischio di Alluvioni
REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE Servizio "ASSETTO DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO Piano di gestione del Rischio di Alluvioni
La mappatura delle aree alluvionabili lungo i canali di bonifica della Lombardia. I risultati dell indagine dei Consorzi di bonifica
La mappatura delle aree alluvionabili lungo i canali di bonifica della Lombardia. I risultati dell indagine dei Consorzi di bonifica Giorgio G. Negri Il dissesto idrogeologico in Lombardia 4.000 kmq sono
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE ESONDABILI DEL FIUME CHIESE A VALLE DEL LAGO D IDRO
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE ESONDABILI DEL FIUME CHIESE A VALLE DEL LAGO D IDRO PRESENTAZIONE DEL 29/10/2014 27-09-2011 OGGETTO DELLO STUDIO: Ottemperanza alla prescrizione
ACQUE METEORICHE E SISTEMI DRENANTI NELLE CITTA RESILIENTI
ASSOCIAZIONE IDROTECNICA ITALIANA Istituita nel 1923 ACQUE METEORICHE E SISTEMI DRENANTI NELLE CITTA RESILIENTI Armando Brath Università di Bologna Presidente Associazione Idrotecnica Italiana Gruppo CAP
Pensare il territorio in modo
28 novembre 2009 Pensare il territorio in modo condiviso. I progetti di pianificazione sostenibile della Fondazione COGEME Onlus Prof. Ing. Maurizio Tira Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica
workshop IL VALORE DELLO SPAZIO FLUVIALE Pavia, 16 giugno 2017
La valutazione dei processi morfologici nella progettazione di opere per la sicurezza idraulica. L'esperienza di AIPo Federica Filippi geologo - Agenzia Interregionale per il fiume Po Antonio Arena ingegnere
GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE.
DIREZIONE OPERE PUBBLICHE DIFESA DEL SUOLO ECONOMIA MONTANA E FORESTE GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE
RISCHI ED OPPORTUNITÀ DEL
PROGETTO LIFE DERRIS I INCONTRO DI CO-DESIGN RISCHI ED OPPORTUNITÀ DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO 21 Giugno 2017 Centro Ricerche SMAT - Elisa Brussolo, PhD I cambiamenti climatici ed il ciclo idrico integrato
LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE
Valutazione dei costi ambientali e della risorsa - GIORNATA di STUDIO Roma, 16 aprile 2015 - Sala Auditorium - Via C. Colombo, 44 00154 Roma LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE Giuseppe Blasi CONDIZIONALITA
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
LA PIATTAFORMA GESTIONE DELL ACQUA NELLE ALPI IDROELETTRICO, PIANI DI GESTIONE E RISCHIO ALLUVIONI
LA PIATTAFORMA GESTIONE DELL ACQUA NELLE ALPI IDROELETTRICO, PIANI DI GESTIONE E RISCHIO ALLUVIONI Serve un Protocollo Acqua? Art. 2 Convenzione Quadro: Idroeconomia - al fine di conservare o di ristabilire
Lo studio di fattibilità
Valutazione economica del progetto AA 2016/17 Lo studio di fattibilità Docenti Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it prof. Sergio Copiello copiello@iuav.it arch. Pietro
Incontro tematico Industria Parma, 5 maggio via Garibaldi, Parma - tel
Incontro tematico Industria Parma, 5 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
LIFE e dal Consiglio in data 11 dicembre
LIFE 2014-2020 Questa nota ha lo scopo di approfondire i punti salienti del programma. Per l elaborazione delle proposte progettuali si raccomanda una lettura approfondita dei documenti ufficiali messi
MISURA 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi.
Giorgio CACCIABUE Federico PELFINI Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste MISURA 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi. Azione
terre dei navigli Società civile e welfare urbano Il welfare urbano nei piccoli comuni
terre dei navigli INU Lombardia Milano 30 marzo 2011 Società civile e welfare urbano Il welfare urbano nei piccoli comuni terre dei navigli: le potenzialità della pianificazione integrata Carlo Dusi Politecnico
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi