DALLA CITTÀ DIFFUSA METROPOLITANO

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Nicoletta Santini
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1 Studi urban1 e nglon H DALLA CTTÀ DFFUSA AL~ARCPELAGO METROPOLTANO Francesco ndovina con contributi di Luigi Doria, Laura Fregolenl e Michelangelo Savino 'tt~ FrmcoAngell

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4 Sommario Presentazione pag. 9 Appendice bibliografica del gruppo di ricerca 12 ntroduzione o Dalla città diffusa ali' arcipelago metropolitano Nostalgia versus progresso 17 '2. Agglomerazione e diffusione La trasformazione del territorio Governare le trasformazioni " Segno urbano e «sogno metropolitano, di Francesco ndovina (1986) 33 Premessa 33 Alcune questioni 33 ) La debolezza della città, di Francesco ndovina (1989) 39 \ La città diffusa, di Francesco ndovina (1990) 47 / Premessa 47 1 ~2. Le trasformazioni dell'area centrale del Veneto 47.l 3. Alcune connotazioni socio-economiche del fenomeno Tipologie sociali e processi strutturali La dotazione di servizi e la caratterizzazione urbana Nuove gerarchie territoriali l problema dei confini e delle variabili in gioco La città diffusa può competere con la città concentrata? 61 Bibliografia 63 5

5 }Governare la complessità. l Veneto come caso esemplificativo, ma non paradigmatico, di Michelangelo Savino (1998). pag. 65 Morfologie 67 Diseconomie 71 «Poliarchie? "La città diffusa: cos'è e come si governa, di Francesco ndovina (1999) 1. Forma autonoma o evoluzione?.. 2. Un processo evolutivo 3. Generalità?. 4. rregolarità, 5. Convergenza,6. Del governo > / l sucçesso controverso del policentrismo veneto, di Michelangelo Savino (1999). 1. l policentrismo veneto negli anni '60 e '70: la costruzione di un'immagine territoriale pervasiva e duratura 2. l policentrismo veneto negli anni '80: la costruzione di un'azione coerente di governo del territorio 3. Prospettive del "policentrismo" negli anni '90: la difficile individuazione di una nuova rappresentazione territoriale 4. Prospettive del "policentrismo" negli anni '90: un'incerta a zione di governo È necessario "diramare" la città diffusa? Le conseguenze sul governo del territorio di un chiarimento terminologico, di Francesco ndovina (2002) 1. Nominare le nuove morfologie dello spazio 2. Qualche dato di identificazione 3. Dell'auto-organizzazione 4. Uno spartiacque 5. La città prevale 6. Verso la «città diramata G> La metropo/izzazione del territorio. Nuove gerarchie territoriali, di Francesco ndovina (2004) 1. La dispersione è l'unico fenomeno nuovo? ~ 2. La metropolizzazione del territorio ) 3. Qualche traccia nella letteratura

6 r f 0 4. Fattori attivanti la metropolizzazione 5. Un intreccio 6. Una nuova gerarchia territoriale: da massa a potenza 7. Una pòtenziale risposta 8. l governo )J- L'area centrale veneta: «diffusione in evoluzione, di Laura Fregolent, Francesco ndovina, Michelangelo Savino (2004) 1 pag., > >La nuova dimensione urbana: l'arcipelago metropolitano, di Francesco ndovina (2005). Della nicchia della specie umana 2. Non solo diffusione 3. Dei fattori macro 4. Dei fattori micro, 5. l nuovo territorio ~ 6. Perché "arcipelago metropolitano" 7. Della necessità del "governo" «-)~~rganizzazione d~llo spazio nei ~u.ovi t.er~itori. dell'ar ~'c1pelago metropolitano e processi d1 soc1ahzzaz1one, di Francesco ndovina (2006). Dei contenuti 2. Dell'arcipelago metropolitano o della città di città 3. Dei tipi metropolitani e di piccola comunità 4. Una "nuova" metropoli ed una "nuova" esperienza Nuovo organismo urbano e pianificazione di area vasta, di Francesco ndovina (2007). La città e il territorio cambiano " 2. La diffusione e la ricreazione di una condizione urbana 3. La metropolizzazione del territorio 4. l governo pubblico dell'area vasta c;: ~ t~ di~amic~e socio-~errit~riali del Venet? cent~ale.. ~li esi_ti d1 un'mdagme campionaria sulla popolazione, d1 Lwgz Dona (2007) ntroduzione principali risultati dell'indagine Conclusioni - ~ " , 7

7 r '1 «ASLE OF PLENTY - Territori dell'opulenza, di L~ura Fregolent e Michelangelo Savino (2007) 1. Nuove geografie del commercio in Veneto 2. Surrogato di città o parti di città? 3. Necessità di governo e di progetto./ La città continua dell'area centrale veneta, di Laura Fregolent (2009) 1. Descrizione dell'area 2. Nuove forme di piano 3. StJJJmenti programmatici per lo sviluppo socio-economico 4. Nuove forme organizzative delle amministrazioni 5. Conclusioni pag

8 Francesco ndovina, è professore ordinario presso la Facoltà di Pianificazione dell'università TUAV di Venezia. Da sempre promotore di un approccio intt:rdisciplinare agli studi sulla città e il tenitorio, coniugato ad un saldo impegno civile, è autore di numerosi volumi e saggi, e direttore deue riviste Archivio di studi urbani e regionali e Ecottomia urbana - Oltre il Ponte. -, l 30,00!U l testo affronta una delle più rilevanti trasformazioni nelj'organizzazione del territorio, causata da modifiche nell'organizzazione economica e negli stili di vita, con ij rilevante apporto delle nuove tecnologie. l fattore fondamentale di questa trasformazione è individuato nella diminuita ''forza" dejj 'agglomerazione, motore potente della crescita urbana. Oggi vantaggi che derivavano dall'agglomerazione possono manifestarsi anche nella "diffusione" territoriale, che riduce anche gli svantaggi della concentrazione. La città tradizionale, quelja città a cui ci si riferisce convenzionalmente con questo sostantivo, continba a... svolgere proprie funzioni, anche se modificate rispetto al passato, mentre una nuova condizione urbana e metropolitana si afferma in un contesto diffuso. Città di città, arcipelago metropolitano sono i termini che si usano più frequentemente per nominare questa nuova forma di metropoli. Non siamo di fronte ad una crisi della condizione urbana ma, al contrario, al suo affermarsi in una condizione fisica-morfologica diversa. l passaggio dalla città diffusa all'arcipelago metropolitano costituisce l'esito dell'approfondirsi dei fenomeni che hanno generato la prima e, contemporaneamente, l'affermarsi di un ordine più razionale di organizzazione. La nuova organizzazione metropolitana non è priva di problemi, così come non lo erano né la città né la metropoli tradizionali, anche se spesso un'aura di nostalgia per il passato tende a disegnare un inesistente periodo d'oro. Ma è questo il terreno di una nuova sfida per la convivenza, per la crescita economica e culturale, per l'affermarsi di una migliore qualità della vita e, soprattutto, del governo dei processi di trasformazione territoriale. La disciplina pare ancora attardata e non pienamente consapevole delle trasformazioni in atto. saggi raccolti si propongono anche di testimoniare il percorso di ricerca, più che decennale, di un gruppo di ricercatori. n una fase di spappolamento e di egotismo senza limiti e ritegno, dare conto di un lavoro collettivo non pare un aspetto secondario. SBN Lll~J.Jll~m - AREA E

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