guida alla conoscenza del piano territoriale di coordinamento provinciale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "guida alla conoscenza del piano territoriale di coordinamento provinciale"

Transcript

1 guida alla conoscenza del piano territoriale di coordinamento provinciale Approvato dal Consiglio Provinciale con delibera n. 40 del 22/04/2004

2 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE della Provincia di Bergamo Approvato con D.C.P. n. 40 del 22/04/2004 PREMESSA Le trasformazioni economiche e territoriali avvenute nella nostra provincia negli ultimi decenni, sono il risultato della crescita e dello sviluppo raggiunti grazie al lavoro, al sacrificio e all imprenditorialità della nostra gente. E convinzione diffusa che il nostro territorio abbia raggiunto un livello di utilizzo molto intenso e che lo sviluppo socioeconomico e territoriale in corso deve saper trovare una dimensione qualitativa maggiore. Si avverte l importanza di una conoscenza profonda delle specificità di ogni parte del territorio in termini ambientali, perché il loro uso corretto costituisce premessa essenziale della qualità ed elemento di riconoscibilità delle comunità locali, del loro successo economico e civile. E necessario un patto tra gli attori, pubblici e privati, della crescita socio-economica e territoriale bergamasca, che testimoni la capacità di analisi e di visione alla scala di area vasta, sappia esprimere proposte e idee sulle quali confrontarsi basate su una interpretazione intelligente e aggregata dei fenomeni in atto, distaccata da interessi localistici ed immediati, con l obiettivo concreto di definire un progetto valido e condiviso per continuare nei prossimi anni un percorso di sviluppo sostenibile e di qualità. E ciò che la Provincia di Bergamo si propone di fare con la predisposizione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, unitamente al quadro conoscitivo e strategico ed agli studi di settore predisposti, costituisce la base per sviluppare un proficuo lavoro di prospettiva con gli Enti territoriali, le organizzazioni interessate e i cittadini, sugli indirizzi strategici di assetto del territorio a livello sovracomunale. La partecipazione alla sua attuazione, che auspichiamo ampia e costruttiva, consentirà di dotare la nostra provincia di uno strumento di pianificazione adeguato alle sfide che ci attendono e punto di riferimento comune della società bergamasca. Il Presidente della Provincia Valerio Bettoni L Assessore al Territorio, Trasporti e Infrastrutture Felice Sonzogni

3 2 SOMMARIO COS E IL PTCP... 2 NATURA DEL PTCP... 2 IL PTCP NELLA REALTA PROVINCIALE BERG.SCA... 2 IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL PTCP... 3 COMPOSIZIONE DEL PTCP... 4 I CONTENUTI DEL PTCP... 4 LE NORME DI ATTUAZIONE DEL PTCP... 4 ELABORATI DEL PTCP 9 TAVOLE DEL PTCP ALLEGATE ALLA GUIDA Guida alla conoscenza del PTCP Natura del PTCP Il PTCP acquisisce una funzione di coordinamento per l individuazione degli obiettivi generali relativi all assetto ed alla tutela del territorio, definendo le politiche e gli interventi di competenza provinciale. Rispetto a queste tematiche, il PTCP specifica e approfondisce i contenuti della programmazione e della pianificazione territoriale della Regione e coordina le strategie e gli obiettivi di carattere sovracomunale che interessano i piani urbanistici comunali; la compatibilità di quest ultimi, rispettivo a quanto contenuto nel PTCP una volta approvato, sarà oggetto di verifica, per gli aspetti di carattere sovracomunale. Non solo quindi, viene affidato alla Provincia il compito di tradurre in atti di pianificazione le linee strategiche generali per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio provinciale, ma vengono anche richiesti gli interventi necessari a definire le linee di gestione per l attuazione del Piano, le modalità di rapporto con gli Enti locali, le indicazioni degli elementi cogenti per la pianificazione urbanistica locale, nel quadro degli elementi e degli indirizzi di interesse sovracomunale, gli elementi e i contenuti ritenuti indispensabili per la piena efficacia dei Piani Regolatori Comunali e per la loro coerenza con gli strumenti della pianificazione territoriale. Cos e il PTCP Le recenti normative nazionali e regionali hanno assegnato alla Provincia, nel quadro più ampio di decentramento amministrativo, importanti compiti di coordinamento nella programmazione e gestione del territorio: nello specifico la Legge regionale n.1/2000 ha rilanciato in maniera forte il ruolo delle Province con il trasferimento, tra le altre, delle competenze relative alla pianificazione territoriale dell intero territorio provinciale, attraverso la redazione e l approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Il PTCP è un atto di programmazione generale che definisce gli indirizzi strategici di assetto del territorio a livello sovracomunale con riferimento all assetto idrico, idrogeologico ed idraulico-forestale, agli aspetti di salvaguardia paesistico-ambientale, con efficacia di piano paesistico, al quadro delle principali infrastrutture. Attraverso quindi tale strumento la Provincia si occupa della pianificazione di aspetti quali la salvaguardia del territorio sotto il profilo idrogeologico, indicando le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque, la qualità del paesaggio e dell ambiente, indicando, tra l altro, le zone di particolare interesse paesistico- ambientale e gli ambiti territoriali in cui risulti opportuna l istituzione di parchi locali di interesse sovracomunale, il corretto sviluppo insediativo e della mobiltà definendo i criteri di trasformazione e l uso del territorio ai fini della salvaguardia dei valori ambientali protetti, indicando le aree da destinare al soddisfacimento di specifici fabbisogni non risolvibili su scala comunale e la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione. Il PTCP si sviluppa con azioni di concertazione con i soggetti coinvolti nel processo di sviluppo, anche nella fase attuativa e non solo in quella di redazione, nella logica di un pianoprocesso, ovvero di uno strumento pensato per essere progressivamente adeguato a seguito della valutazione degli effetti e della evoluzione degli scenari di trasformazione del territorio. L utilità del PTCP consiste nel rappresentare il riferimento primario per la pianificazione urbanistica comunale e soprattutto nel fornire ai Comuni conoscenze e strumenti indispensabili per dare valide motivazioni di sistema alle decisioni locali e per effettuare verifiche di sostenibilità delle trasformazioni. Il PTCP nella realta provinciale bergamasca All interno del territorio provinciale bergamasco, il fenomeno della diffusione urbana ha trasformato l immagine, il funzionamento, il senso della città e in essa le strade, gli spazi inedificati, i manufatti storici e i luoghi centrali. Ciò che è avvenuto ha allargato alla scala vasta l effetto urbano. Le espansioni e la diffusione insediativa legate allo sviluppo eccessivo delle periferie, le problematiche ambientali, i rilevanti problemi della mobilità, richiedono approcci e soluzioni individuabili non più a livello comunale, ma ad una scala vasta come quella provinciale, in grado di coordinare e indirizzare in modo maggiormente opportuno lo sviluppo futuro del nostro territorio ed approcci d intervento differenziati in base ai diversi ambiti territoriali, di pianura, pedecollinari e di montagna, che presentano differenti criticità dovute alla varietà delle caratteristiche morfologiche, tipologiche, economiche e sociali. Questa varietà di situazioni e molteplicità dei livelli di relazione induce una lettura del territorio dal livello locale a quello provinciale, regionale e nazionale in determinati casi e

4 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 3 maggiormente attenta alle dinamiche di trasformazione in corso, alle domande ed alle esigenze localizzative che le generano. La Provincia di Bergamo, alla luce di tali trasformazioni territoriali ha ritenuto di delineare delle risposte attraverso la redazione del proprio PTCP, mirando a definire un progetto condiviso per uno sviluppo territoriale sostenibile che possa diventare un valido strumento capace di rispondere alla diffusa esigenza di miglioramento della qualità dello sviluppo del territorio provinciale attraverso il concorso degli attori pubblici e privati e dei cittadini. Il percorso di formazione del PTCP Già agli inizi degli anni 90, la Provincia aveva ritenuto di avviare i lavori di predisposizione del Piano a seguito dell emanazione della legge nazionale che ne prevedeva la formazione: l assenza della legge regionale attuativa, arrivata in Lombardia a distanza di 10 anni, e degli indirizzi necessari ad una sua corretta predisposizione, ha in realtà determinato l impossibilità di proseguire i lavori che sono stati riavviati nel 2000, con la nuova amministrazione presieduta da Valerio Bettoni, quando alla luce dell emanazione della legge regionale n.1/2000 e della formulazione, da parte della Giunta Regionale, dei successivi indirizzi generali di assetto del territorio e dei criteri relativi ai contenuti di natura paesistico-ambientale dei Piani, si è potuto procedere alla definizione complessiva del lavoro. Si è pertanto avviato un gruppo di lavoro 1, composto da professionisti esterni specializzati nelle varie discipline e da personale tecnico e amministrativo interno, al fine di predisporre il Piano e tutti gli studi e analisi di supporto. Nel corso dell anno 2001 sono stati predisposti i documenti denominati "Linee metodologiche e programmatiche del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale" e "Quadro conoscitivo e strategico a supporto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale", quali prime elaborazioni di inquadramento generale a supporto del Piano, a cui sono seguiti, via via, il completamento degli altri studi e analisi di settore: Storia e caratteri del territorio bergamasco, Geologia Idrogeologia, Idrologia Idraulica, Paesaggio e 1 Gruppo di lavoro: Coordinamento del Piano: Ing. Giuliano Lorenzi - Dirigente del Settore Politiche del Territorio della Provincia Ufficio di Piano composto da personale del Settore Politiche del Territorio - Servizio Pianificazione Territoriale finalizzato al supporto organizzativo ed elaborazione e predisposizione dati e cartografie: Claudio Falchetti, Anna Nicotera, Daniela Pavon, Fabio Zanni, Chiara Crespi, Luigi D'Alessandro, Carlo Lavelli, Davide Piccoli, Gianandrea Rota Progettisti incaricati per la predisposizione del Piano: Ing. Ezio Motta, Arch. Piergiorgio Tosetti Esperti incaricati per la predisposizione di studi ed analisi a supporto del Piano: Antonio Corradi, Lucio Fiorina, Margherita Fiorina, Sergio Ghilardi, Giuliano Lorenzi, Lelio Pagani, Alessandro Paoletti, Azienda Regionale delle Foreste (ora E.R.S.A.F.), Istituto per la Ricerca Sociale Gruppo Intersettoriale di riscontro, per garantire il raccordo e coordinamento all interno della Provincia, costituito da dirigenti e funzionari dei vari settori Provinciali ambiente, Risorse naturali Sistema del verde, Infrastrutture per la mobilità, Demografia, Agricoltura, Attività produttive e Terziario, Ambiente costruito, Problematiche e potenzialità di sviluppo della montagna bergamasca. La maggior parte di questi studi hanno visto la predisposizione di numerose cartografie alle diverse scale, (26 carte tematiche per complessive 83 tavole) necessario riferimento per la successiva predisposizione degli elaborati di Piano. Questa consistente attività di analisi è stata supportata dall attività degli uffici provinciali che, oltre a garantire il coordinamento dell intero processo di Piano e l editing di tutti i documenti inerenti il Piano, hanno offerto il supporto operativo per l intera attività di elaborazione dei dati cartografici, attingendo dal cospicuo patrimonio di dati raccolti ed elaborati nel corso degli anni nell ambito del Sistema Informativo Territoriale interno al Servizio Pianificazione Territoriale. Tale patrimonio è quasi per intero documentato nell Atlante del PTCP che si compone di una quarantina di carte provinciali di sintesi e costituisce ulteriore documentazione a supporto del Piano. Gli studi sono stati presentati nel corso dell anno 2002 ed hanno consentito di sviluppare nello stesso anno il progetto preliminare di PTCP portato all esame della giunta provinciale nel mese di gennaio 2003 e successivamente presentato ai comuni il 14 aprile Nel corso del 2003 si è insediata inoltre la Conferenza dei Comuni e delle Comunità montane prevista da legge che ha così avviato le sue attività inerenti l espressione di parere sul Piano. Contestualmente si è lavorato per definire un costruttivo raccordo con gli enti locali e territoriali e gli altri attori portatori di interessi dell intero territorio provinciale, in ottemperanza alle disposizioni di legge, attraverso l attivazione di incontri e di tavoli di confronto: con gli enti locali, suddivisi in 10 ambiti territoriali (Agenda 21 Dalmine; Area urbana di Bergamo; Città di Bergamo; Isola e Valle S.Martino; Pianura Adda-Serio; Pianura Serio-Oglio; Val Calepio e basso Cherio; Valle Cavallina e Sebino; Val Brembana e Imagna; Val Seriana e Val di Scalve), tenuto conto che l interlocuzione con le Comunità Montane si era in realtà già avviata a partire dalle fasi di approvazione da parte della Provincia dei rispettivi Piani Pluriennali di Sviluppo Socio-Economico; con altri attori portatori di interessi tra i quali parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi, soggetti firmatari del Patto per Bergamo, Enti parco, segreterie dei partiti e segreterie territoriali sindacali, ordini professionali, associazioni ambientaliste e Province limitrofe. Tutto ciò attraverso l organizzazione di più di 40 incontri ai quali devono aggiungersi quelli numerosissimi interni all ente (incontri con le Commissioni provinciali, gli Assessori, i Dirigenti ed i componenti di un Gruppo di Lavoro Intersettoriale, allo scopo istituito) e tutte le altre occasioni pubbliche durante le quali il Piano è divenuto elemento di confronto e discussione. Proprio per favorire tali confronti è stata prevista l articolazione del processo di formazione del Piano in 2 fasi successive: la 1 fase che ha visto la presentazione nell aprile 2003 del progetto preliminare di PTCP, trasmesso alla Conferenza dei Comuni e Comunità Montane e alle Commissioni Consiliari, ha costituito la base sulla quale si è avviata l attività di confronto; una 2 fase

5 4 completata con la presentazione del progetto definitivo di PTCP che è stato trasmesso alla Conferenza dei Comuni e Comunità Montane agli inizi di luglio 2003 per l espressione del parere propedeutico all adozione del Piano da parte del Consiglio Provinciale. La Conferenza ha espresso nell assemblea del 8 settembre 2003 il proprio parere positivo con una maggioranza di 136 favorevoli, rappresentanti l 85,7% dei voti ponderati validi, su 181 Enti votanti. Il PTCP è stato adottato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 61 del 17 settembre Con la pubblicazione sul BURL n. 44 del Foglio Inserzioni di tale deliberazione, si è avviata la fase di salvaguardia del Piano di cui all art. 3, comma 37, della L.R. 1/2000 e sono scattati i termini per la presentazione delle osservazioni. Terminato il lavoro d istruttoria tecnica delle controdeduzioni alle 472 osservazioni pervenute, nonché la modifica degli elaborati di Piano, a seguito sia della proposta di accoglimento di alcune osservazioni che del recepimento del parere Regionale reso ai sensi dell art. 3 - comma 34 - della L.R. 1/2000, il PTCP così modificato è stato trasmesso nuovamente alla Conferenza dei Comuni e delle Comunità Montane per l espressione del parere previsto dalla legge. La Conferenza, nella seduta del 14 aprile 2004, ha espresso il proprio parere favorevole al PTCP con una maggioranza di 119 enti favorevoli, rappresentanti il 97,18% dei voti ponderati validi, su 147 enti votanti. Il PTCP è stato poi approvato dal Consiglio Provinciale il 22 aprile Con la pubblicazione sul BURL di tale deliberazione il PTCP acquisterà efficacia, ai sensi dell art. 3, comma 36, della L.R. 1/2000. Composizione del PTCP Il Piano nella versione definitiva si compone di una relazione generale, delle norme di attuazione e di un insieme di cartografie raggruppate in tematiche principali, Suolo e acque, Paesaggio e ambiente, Infrastrutture per la mobilita, Organizzazione del territorio e sistemi insediativi e da allegati cartografici corredati da un repertorio. La cartografia, generalmente alla scala 1: e di sintesi 1: si compone di 11 carte tematiche, composte complessivamente da 87 tavole. Complessivamente il lavoro del PTCP, comprensivo degli studi di settore, ha comportato la redazione di circa 3000 pagine di relazioni e di 37 carte tematiche composte complessivamente da 170 tavole. L importanza di condividere l intero percorso del Piano ha indotto a privilegiare modalità di divulgazione delle risultanze degli studi via via predisposti il più ampia possibile: si è così avviata contestualmente ai lavori del Piano, un attività volta a rendere fruibili i dati a tutti i soggetti istituzionali su supporto informatico e su internet per quanti a diverso titolo risultano interessati al Piano. L intera documentazione di Piano, oltre ad essere disponibile presso il Settore Politiche del Territorio della Provincia, è comunque interamente consultabile sul sito internet della Provincia. Guida alla conoscenza del PTCP I contenuti del PTCP I contenuti del Piano sono riferiti a quattro tematismi fondamentali per l assetto del territorio che corrispondono ad altrettante esigenze e obiettivi per favorire la crescita socio economica di una comunità strutturata e avanzata come la nostra: 1 - LA SICUREZZA del territorio che richiede la definizione di azioni, interventi e comportamenti finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico e alla difesa del suolo, in sostanza all assetto idrogeologico. 2 - LA QUALITA del territorio che richiede azioni, interventi e comportamenti finalizzati alla tutela e valorizzazione ambientale e paesaggistica del territorio attraverso l individuazione e disciplina delle zone di particolare interesse ambientale e paesistico, la realizzazione di una rete verde territoriale con valenza ecologica, la previsione negli strumenti urbanistici locali delle tutele e valorizzazioni delle specificità ambientali e paesaggistiche. 3 - L ACCESSIBILITA del territorio che richiede azioni, interventi e protezioni per la realizzazione del quadro integrato delle reti e dei sistemi per la mobilità, attraverso la definizione delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione. Il sistema autostradale, quello della viabilità principale, il sistema ferroviario e tranviario, delle reti di connessione intervalliva, delle piste ciclabili, delle aree di interscambio merci e passeggeri costituiscono l ossatura portante di qualsiasi ipotesi di sviluppo e crescita. 4 - L ORGANIZZAZIONE del territorio che richiede azioni, interventi, comportamenti e tutele per garantire un quadro strutturale organizzativo del territorio equilibrato e ordinato, attraverso l individuazione e valorizzazione delle aree agricole produttive, l individuazione degli insediamenti produttivi, commerciali e dei servizi di interesse provinciale e sovracomunale. Le norme di attuazione del PTCP Le Norme di attuazione, costituite da 107 articoli, traducono in disposizioni applicative i contenuti del PTCP e disciplinano le azioni e gli interventi secondo tre livelli di regolamentazione: le prescrizioni, le direttive, gli indirizzi. 1. Le prescrizioni sono indicazioni vincolanti della disciplina di Piano, hanno valore cogente e prevalgono sugli strumenti urbanistici generali e attuativi comunali. Le prescrizioni riguardano principalmente gli ambiti e gli elementi a valenza paesistica, la difesa del suolo e le infrastrutture della mobilità di cui alle Tavole E1, E2, E3 per quanto indicato come prescrittivi dai relativi articoli e concernono: a. le aree ad elevata pericolosità idrogeologica; b. gli ambiti e gli elementi di rilevante valenza paesistica; c. gli ambiti di riqualificazione paesistica e di connessione dei sistemi verdi (reti ecologiche); d. le principali infrastrutture per la mobilità di interesse provinciale; e. gli insediamenti di interesse provinciale. Le prescrizioni del PTCP non comprendono i territori dei Parchi Regionali (disciplinati dai relativi Piani Territoriali laddove vigenti) per quanto riguarda i contenuti paesistici e ambientali. 2. Le direttive si riferiscono alla indicazione di finalità e di modalità operative da osservare nella pianificazione alla

6 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 5 scala comunale relativamente ad aree e ambiti a varia destinazione, nonché per la formazione di altri atti amministrativi e regolamentari degli Enti locali, quando questi abbiano rilevanza programmatoria e/o pianificatoria in materia urbanistica, ambientale paesistica. Le direttive sono orientate in particolare alle questioni e alle problematiche insediative e agli elementi non prescrittivi della valenza ambientale del PTCP. Dalle direttive gli strumenti urbanistici di carattere sub provinciale o locale possono discostarsi motivatamente. 3. Gli indirizzi costituiscono elementi di carattere orientativo. La prima parte delle Norme riguarda in particolare: - l individuazione degli ambiti di riferimento, costituiti da aggregazioni di più comuni, per l organizzazione territoriale della provincia e per la concertazione delle decisioni in merito alle localizzazioni delle funzioni e dei servizi di carattere sovracomunale; - la definizione degli insediamenti, attrezzature e servizi di carattere sovracomunale sui quali i comuni, prima dell assunzione dei relativi provvedimenti formali di approvazione, devono promuovere appositi momenti di concertazione con i comuni vicini; - gli strumenti per l attuazione del PTCP e per la pianificazione attuativa di interesse sovracomunale; - l indicazione dei Piani di Settore e delle Linee Guida che la Provincia è tenuta a predisporre per attuare specifiche azioni di approfondimento e di programmazione degli interventi su specifiche materie 2 ; 2 Piani di Settore: - Piano di Settore per la pianificazione delle risorse idriche con la finalità di garantire l idoneità qualitativa, la disponibilità quantitativa e la tutela dell inquinamento; - Piano di Settore idrogeologico ed idraulico del territorio finalizzato alla determinazione di fasce fluviali, all indicazione degli interventi operativi strutturali, alla determinazione delle azioni di prevenzione e di intervento nelle aree interessate da dissesti idrogeologici; - Piano di Settore per la valorizzazione del comprensorio delle Orobie; - Piano di Settore per la promozione ambientale e turistica degli ambiti lacustri e delle aste fluviali; - Piano di Settore per l organizzazione delle attività turistiche e agrituristiche nelle zone collinari e pedemontane; - Piano di Settore per l organizzazione del patrimonio culturale e architettonico in sistemi territoriali di valorizzazione orientati alla valenza conoscitiva e turistica; - Piano di Settore della rete ecologica provinciale; - Piano di Settore per le attrezzature di interesse sovracomunale e provinciale; - Piano di Settore per lo sviluppo e l adeguamento della rete di vendita delle strutture commerciali al dettaglio della media e grande distribuzione; - Piano di Settore per l organizzazione degli ambiti di interesse provinciale del sistema delle attività produttive; - Piano di Settore per la disciplina degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di cui al D.M Linee guida: - Linee guida per l inserimento ambientale delle infrastrutture per la mobilità e per la progettazione paesistica negli ambiti di valorizzazione, riqualificazione e progettazione paesistica; - Linee guida per il coordinamento dei criteri di esplicitazione degli elementi di rilevanza paesistica e degli indirizzi di tutela nelle unità di paesaggio; - Linee guida per la progettazione paesistica ambientale delle reti ecologiche di livello comunale e sovracomunale; - Linee guida per il coordinamento delle procedure semplificate di variante, modifica o adeguamento del PTCP con le procedure di - le modalità da seguire per la modifica e l adeguamento del PTCP; - le modalità per la valutazione della compatibilità degli strumenti urbanistici comunali con il PTCP; - le modalità di raccordo tra il Piano Territoriale Provinciale e i Piani dei Parchi regionali già istituiti, le cui disposizioni normative in materia ambientale e paesistica prevalgono sul Piano Provinciale, mentre per le altre materie deve essere raggiunta l intesa tra gli Enti. La seconda parte delle Norme di Attuazione riguarda le disposizioni specifiche relative alle tematiche trattate dal PTCP e precisamente: titolo 1 - le risorse idriche, il rischio idraulico, l assetto idrogeologico; titolo 2 - il paesaggio e l ambiente; titolo 3 - le infrastrutture per la mobilità; titolo 4 - gli assetti insediativi; Per il titolo 1 il PTCP individua le aree e gli ambiti territoriali per i quali sono previste prescrizioni e direttive di intervento in rapporto alla presenza di situazioni di pericolosità e criticità in atto o potenziali. Negli artt. 43 e 44 è data indicazione sulla effettuazione di verifiche e approfondimenti in rapporto alle condizioni di pericolosità e di criticità da produrre da parte dei Comuni dietro studi di dettaglio. Gli approfondimenti dovranno assumere come riferimento primario gli elaborati degli studi di settore ( D1 e D2 ) nonché le cartografie denominate : - Carta Geoambientale della Provincia di Bergamo; - Carta di Localizzazione probabile delle valanghe della Regione Lombardia; - Carta dell Inventario delle frane e dei dissesti Idrogeologi ci della Regione Lombardia; - Allegati cartografici del PAI dell Autorità di Bacino del Fiume Po. Per la zona montana le aree interessate da fenomeni di dissesto sono così classificate: aree che non consentono trasformazioni territoriali a causa di gravi situazioni dovute alla presenza di ambiti a forte rischio idrogeologico (frane/esondazioni) o ad elevato rischio valanghivo; aree prevalentemente inedificate nelle quali la compatibilità degli interventi di trasformazione territoriale è condizionata ad approfondimenti e studi di dettaglio di carattere idrogeologico ed idraulico che accertino la propensione dell area all intervento proposto; ambiti urbani che per particolari condizioni geomorfologiche e idrogeologiche richiedono una verifica delle condizioni al contorno e una specifica attenzione negli interventi di modificazione edilizia di nuova costruzione; aree nelle quali gli interventi di trasformazione territoriale sono ammissibili previo approfondimenti finalizzati alla approvazione di strumenti, Piani e Programmi previsti dalla vigente legislazione; - Linee guida per il dimensionamento e l individuazione degli sviluppi insediativi, per la verifica dell impatto ambientale e della qualificazione architettonica ed urbanistica degli interventi di trasformazione territoriale ed edilizia.

7 6 miglior definizione delle condizioni al contorno e delle caratteristiche geotecniche dei terreni; aree di possibile fragilità nelle quali gli interventi sono ammessi previa verifica di tipo geotecnico. Negli ambiti di pianura il PTCP delimita le aree di criticità soggette a rischi conseguenti a fattori naturali di vulnerabilità idrogeologica, ad eventi esondativi dei corsi d acqua naturali, ad elevata densità dei pozzi di captazione, ad inquinamenti e alla presenza di cave e discariche. Le aree interessate da criticità sono così classificate: ambiti di pianura nei quali gli interventi di trasformazione territoriale devono essere assoggettati a puntuale verifica di compatibilità geologica ed idraulica; ambiti di pianura nei quali gli interventi di trasformazione territoriale devono mantenere come soglia minimale le condizioni geologiche ed idrauliche esistenti; ambiti di pianura nei quali gli interventi di trasformazione territoriale devono garantire il mantenimento delle condizioni geologiche ed idrauliche esistenti; aree interessate da fontanili per i quali si dovrà verificare e garantire l equilibrio idraulico e naturalistico. Per il titolo 2 il PTCP si configura come Piano Paesistico di maggiore definizione rispetto al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR). Il PTCP riconosce ed assume il paesaggio come contesto complessivo nel quale si attua e si sviluppa la vita delle popolazioni, ne valuta e definisce gli elementi che conservano ancora i caratteri della naturalità e quelli che si sono strutturati attraverso le modificazioni che il processo di antropizzazione ha via via determinato, in funzione degli interventi che l evoluzione delle esigenze singole e collettive hanno richiesto nel tempo. Ne valuta quindi le valenze e i caratteri qualitativi e ne definisce gli elementi di tutela, di valorizzazione e di riqualificazione. Il PTCP persegue i seguenti obiettivi fondamentali: - assicurare la conservazione e la valorizzazione dei caratteri ambientali e paesistici in tutti i loro valori ancora presenti e favorire la riqualificazione delle situazioni compromesse; - perseguire il necessario equilibrio tra i contesti naturali e ambientali, le strutture agricole e i sistemi insediativi; - favorire e incentivare tutte le condizioni socio-economiche, urbanistiche, produttive necessarie al mantenimento dei caratteri del paesaggio in ciascuna delle sue componenti e nel loro insieme; - definire e promuovere tutti i possibili indirizzi di intervento che consentano di proporre nuovi elementi costitutivi del paesaggio, in particolare ove si verifichi la necessità di interventi di compensazione e di mitigazione rispetto a situazioni insediative e infrastrutturali che possano generare impatto ambientale. I Piani Regolatori Generali dei Comuni dovranno costituire strumento paesistico di maggior dettaglio rispetto al PTCP evidenziando gli aspetti paesistici e ambientali che caratterizzano i singoli territori e definendo indicazioni di azzonamento e normativa adeguate alla salvaguardia e alla valorizzazione di tutti gli elementi che ne costituiscono e determinano i valori. In sede d adeguamento al PTCP, i Comuni dovranno integrare gli strumenti urbanistici, con uno studio paesistico di dettaglio, esteso all intero territorio comunale, al fine di Guida alla conoscenza del PTCP verificare la compatibilità paesistica delle scelte urbanistiche, in conformità alle NTA del Piano Territoriale Paesistico Regionale. Lo studio paesistico di dettaglio alla scala comunale dovrà essere redatto in riferimento alle componenti delle unità paesistiche evidenziate nell analisi paesistica degli studi di settore del PTCP, ai loro caratteri identificativi, nonché agli elementi di criticità, agli indirizzi di tutela e alle disposizioni delle norme. Tali componenti sono raggruppate negli elementi del paesaggio fisico e naturale, del paesaggio agrario, del paesaggio storico-culturale, del paesaggio urbano, della rilevanza paesistica, della criticità e del degrado. Il PTCP individua in maniera specifica e puntuale tutti gli elementi di elevato valore naturalistico e paesistico, anche non soggetti a tutela diretta della vigente legislazione europea, nazionale, regionale. Si riconoscono di particolare rilevanza paesistica le seguenti componenti identificative, percettive e valorizzative del paesaggio: ambiti connotati dalla presenza di fattori fisico - ambientali e/o storico culturali che determinano la qualità dell insieme. Tali ambiti svolgono un ruolo essenziale per la riconoscibilità del sistema dei beni storico culturali e delle presenze insediative, nonché per la salvaguardia degli ambiti paesistici d elevata significatività; contesti di rilevanza storico - testimoniale; luoghi caratterizzati da beni storici specifici; punti panoramici; visuali panoramiche; Itinerari di fruizione paesistica; aree protette esistenti (parchi, riserve, monumenti naturali, PLIS istituiti); aree protette di progetto, finalizzate all estensione e alla connessione del sistema ambientale e paesistico provinciale. Il PTCP particolare attenzione dedica agli ambiti agricoli nei quali viene esercitata l attività agricola o che sono vocate all esercizio di tale attività. Tali ambiti sono considerati non solo come fondamentale risorsa economica ma anche come essenziale risorsa ambientale e paesaggistica. Gli ambiti agricoli vengono differenziati sulla base delle relazioni esistenti fra le diverse componenti del paesaggio agrario. In particolare sono individuati i seguenti elementi tipologici: paesaggio montano antropizzato con insediamenti sparsi o debolmente antropizzato di relazione con gli insediamenti di versante e fondovalle: ambiti con presenza diffusa di elementi e strutture edilizie di preminente valore storico culturale; paesaggio pedemontano e/o collinare antropizzato di relazione con gli insediamenti di versante e fondovalle: ambiti terrazzati a seminativo, vigneti, prati e pratipascoli; paesaggio delle colture agrarie caratterizzate dalla presenza del reticolo irriguo, dalla frequenza di presenze arboree e dalla presenza di elementi e strutture edilizie di preminente valore storico culturale; paesaggio delle colture agrarie con modeste connotazioni arboree, irrigue e fondiarie con presenza di edilizia sparsa; paesaggio agrario di particolare valore naturalistico e paesistico di relazione con i corsi d acqua principali;

8 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 7 paesaggio agrario in stretta connessione con la presenza di corsi d acqua minori e/o con elementi di natura storico culturale; aree con fenomeni urbanizzativi in atto o prevalentemente inedificate di immediato rapporto con i contesti urbani; aree agricole con finalità di protezione e conservazione degli spazi interurbani e di mitigazione dell impatto ambientale delle infrastrutture. Il PTCP si pone come obiettivo quello di individuare già alla scala territoriale e promuovere alla scala locale la realizzazione di un sistema di aree e ambiti di continuità del verde, anche nella pianura e nelle zone di più modesto pregio con particolare attenzione agli elementi di continuità delle preesistenze e delle fasce già in formazione, sempre con attenzione alla varietà e alla diversità biologica. Allo stesso modo il PTCP si pone di tutelare il paesaggio nei suoi caratteri peculiari, promuoverne la riqualificazione dei sistemi più degradati e promuovere la formazione di nuovi paesaggi ove siano presenti elementi di segno negativo o siano previsti nuovi interventi di trasformazione territoriale. A tal fine individua ambiti, areali e corridoi territoriali che, pur nell ambito della loro utilizzabilità anche a fini agricoli, sono volti a finalità di caratterizzazione ambientale e paesistica con interventi di conservazione, di valorizzazione e/o di progettazione paesistica. Sono altresì individuati e disciplinati: gli insediamenti rurali di interesse storico; gli elementi storici e le relative aree di pertinenza; i percorsi di fruizione paesistica; i percorsi lineari ed i punti di visuale paesistica; i beni archeologici. Il PTCP individua alcuni ambiti di particolare significato naturalistico, ambientale e paesistico di dimensione sovracomunale e con caratteri di interesse provinciale per i quali viene ritenuta opportuna l istituzione, da parte dei comuni, di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, al fine di garantire una maggiore valorizzazione del patrimonio naturale e paesistico e una progettazione degli interventi, sia sotto il profilo delle opportunità di utilizzo delle risorse a fini di miglioramento della qualità dell offerta ambientale e paesistica, sia sotto il profilo della gestione degli interventi per la salvaguardia e la valorizzazione dei luoghi e delle loro peculiarità. L analisi dei caratteri ambientali e la connessione con gli elementi storico-culturali e naturali hanno portato alla definizione di una rete ecologica a valenza paesisticoambientale che si presta anche ad una fruizione turistica. Per il titolo 3 il PTCP, con riferimento alle diverse componenti del sistema della mobilità, indica i seguenti obiettivi : - il sistema della mobilità, deve assicurare la migliore accessibilità territoriale delle diverse aree geografiche della provincia ed il collegamento delle reti provinciali del trasporto con quelle regionali e nazionali, a supporto dello sviluppo socio economico dell intera provincia; - l integrazione tra i diversi sistemi di trasporto e le differenti reti infrastrutturali è elemento essenziale per l organizzazione complessiva della mobilità delle persone e delle merci nel territorio provinciale e per favorire il riequilibrio modale ferrogomma, mezzo privato-mezzo pubblico; - lo sviluppo delle infrastrutture su ferro (ferrovie e tramvie) deve tendere alla realizzazione di un sistema portante del trasporto pubblico, con il quale deve integrarsi il trasporto privato tramite lo sviluppo delle aree di interscambio; - gli interventi di adeguamento e di potenziamento della rete viaria devono garantire il miglioramento della qualità urbana, la sicurezza, la fluidificazione del traffico, favorendo l organizzazione gerarchica della rete in relazione alle funzioni assegnate a ciascuna strada; - le nuove infrastrutture e l adeguamento di quelle esistenti devono essere realizzate considerando anche gli spazi e le attrezzature complementari atte a soddisfare le esigenze connesse alla piena funzionalità della rete, l accessibilità delle aree servite, l inserimento ambientale anche tramite interventi di riqualificazione territoriale coordinati; - la rete infrastrutturale, esistente e di previsione, deve essere protetta con adeguate fasce di rispetto per mantenere nel tempo le proprie caratteristiche di funzionalità e di compatibilità territoriale; - la rete viaria principale, esistente e di previsione, deve essere protetta anche con la limitazione delle intersezioni con la viabilità di livello inferiore; - la rete delle piste ciclabili intercomunali deve favorire gli spostamenti casa-lavoro-servizi e la fruibilità dei luoghi con elevate qualità paesistico-ambientali. Il PTCP, nella Tavola E3, indica la localizzazione delle principali infrastrutture per la mobilità esistenti e di previsione, considerate strategiche per l organizzazione del territorio. Gli interventi di potenziamento previsti per le reti infrastrutturali considerate strategiche comprendono: - Rete autostradale: quarta corsia A4, Pedemontana, Brescia-Bergamo-Milano, Interconnessione tra pedemontana e Bre.Be.mi; - Strade statali e provinciali principali: varianti di tracciato sulle principali direttrici corrispondenti alle ex strade statali; - Rete ferroviaria: Linee ferroviarie esistenti raddoppio della Bergamo-Treviglio, Bergamo-Rovato; Linea ferroviaria di Alta Capacità Milano-Verona; - Rete tramviaria: Bergamo Albino Vertova; Bergamo Piazza Brembana; Bergamo Orio al Serio Zanica Cologno al Serio Romano di Lombardia; Bergamo Nuovo Ospedale Curno Dalmine; Villa d Almè Ponte S. Pietro; Montello Trescore Balneario; - Centri di interscambio modale per le merci: Montello e Treviglio. I corridoi e le aree entro le quali è prevista la realizzazione di nuove infrastrutture di interesse provinciale e/o sovraprovinciale indicate nella Tav. E3 del PTCP, sono sottoposti a tutela. Per il sistema viabilistico, la tutela riguarda la rete autostradale e la rete principale: a) Sono soggette a tutela, nelle dimensioni dei corridoi segnati nella Tav. E4 (all interno degli ambiti di valorizzazione, riqualificazione e progettazione paesistica) le seguenti infrastrutture autostradali e di viabilità principale: - l autostrada Brescia-Bergamo-Milano, comprendente anche il tracciato dell adiacente linea ferroviaria ad alta velocità

9 8 Milano-Verona per il tratto ricadente nel territorio della provincia di Bergamo; - l autostrada Pedemontana; - il Raccordo autostradale tra Pedemontana e Bre.Be.Mi. e la nuova sede della ex SS 42/525 fino alla Tangenziale Sud; - la Tangenziale Sud da Grassobbio a Dalmine; - la variante alla ex SS 591 Cremasca, dalla Tangenziale Sud fino all autostrada Brescia-Bergamo-Milano. La dimensione dei corridoi individuati, laddove connessi ad areali di interesse paesistico, è individuata in una fascia di mt.100 dall asse dell infrastruttura. b) Le altre infrastrutture di viabilità principale, non ricomprese nell elenco di cui al punto precedente, sono soggette alla tutela del corridoio nei tratti di previsione da considerarsi nella larghezza di mt 100 complessivi, mt 50 dall asse del tracciato. Sono soggette alla tutela del corridoio, i seguenti tracciati delle linee ferroviarie di previsione: - Gronda nord-est: tratto Carnate - Filago Dalmine - Levate Verdello: il corridoio di tutela è previsto della larghezza di mt 100 (mt 50 dall asse del tracciato di Piano); - Raccordo ferroviario dell Isola da Terno d Isola a Filago: il corridoio di tutela è previsto della larghezza di mt 20 ( mt 10 dall asse del tracciato di Piano). Sono soggetti a tutela, analogamente a quanto sopra specificato, i tracciati metro-tramviari di prevista realizzazione delle seguenti tratte in sedime proprio: - Bergamo Albino; - Bergamo S. Fermo Bergamo S. Antonio; - Bergamo Stazione FS Nuovo ospedale. Relativamente a dette infrastrutture, la tutela concerne il corridoio previsto nella larghezza di mt 20 (mt 10 dall asse del tracciato di Piano). In ordine a queste infrastrutture, le relative previsioni costituiscono elementi da recepire obbligatoriamente negli strumenti urbanistici comunali. Dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della delibera di adozione del PTCP, nei corridoi ed aree di cui ai commi precedenti, non è consentita la realizzazione di nuovi edifici o di nuove opere permanenti, mentre è consentita la realizzazione di infrastrutture e impianti per servizi pubblici e/o di interesse pubblico e delle infrastrutture necessarie all esercizio dell attività agricola. I tracciati delle nuove infrastrutture, contenuti nella Tavola di Piano E3, comprendenti le strade intercentro e di collegamento intervallivo, le linee metrotramviarie non comprese nel precedente elenco, i tracciati di funivie di previsione, sono da considerare indicativi e saranno precisati, per l inserimento nella pianificazione urbanistica comunale, di concerto tra Provincia e Comuni, al momento del procedimento di adeguamento della stessa al PTCP o di predisposizione di Variante o di nuovo strumento urbanistico, oppure su comunicazione specifica ai Comuni stessi da parte della Provincia a seguito di approvazione del progetto preliminare dell opera. L approvazione dei progetti preliminari delle nuove infrastrutture di viabilità autostradale e principale, ferroviarie e metrotramviarie, da parte dei competenti organi provinciali, regionali o statali, anche con variazioni dei tracciati indicati Guida alla conoscenza del PTCP nella Tav. E3 di Piano, costituisce variante automatica al PTCP. Per il titolo 4 il PTCP indica i seguenti obiettivi: - potenziare e valorizzare i riferimenti di centralità e di erogazione dei servizi di scala sovracomunale relativi al territorio provinciale e agli ambiti individuati, all interno dei quali dovrà essere previsto un adeguato equilibrio tra funzioni residenziali, commerciali e di servizio che devono essere presenti e garantite; - subordinare le nuove previsioni di quantità insediative e l espansione delle aree urbane all effettiva possibilità di assicurare a ciascun sistema urbano una dotazione sufficiente di servizi essenziali e condizioni di adeguata accessibilità a tutti i servizi che sono presenti o previsti negli ambiti di riferimento; - promuovere la tutela del patrimonio architettonico di interesse storico, artistico, culturale e ambientale mantenendo i rapporti consolidati tra i beni storicoarchitettonici, le loro pertinenze, e il contesto agricolo e ambientale nel quale si trovano collocati e i coni percettivi; - rapportare l attività di espansione degli insediamenti a un corretto e reale soddisfacimento delle necessità abitative esistenti e di previsione attraverso il prioritario recupero dei centri storici e gli interventi di riqualificazione dell esistente, tenuto conto anche della opportunità di promuovere progetti di ristrutturazione urbanistica per le aree più degradate; - evitare l espansione incontrollata degli aggregati urbani e la formazione di insediamenti lineari lungo gli assi della viabilità interurbana contrastando qualsiasi forma di saldatura; - privilegiare il completamento e la ricucitura delle zone di frangia e dei bordi degli aggregati urbani; - promuovere e stimolare tutte le precauzioni necessarie a garantire un attento rapporto tra le esigenze dell espansione e la necessità della massima conservazione dei suoli agricoli produttivi, intesi come elemento di importanza strategica, economica, paesistica e ambientale. I sistemi insediativi per i quali il PTCP indica una specifica disciplina sono costituiti da: i centri storici, i nuclei di antica formazione, le agglomerazioni rurali di interesse storico; il sistema delle aree e degli insediamenti agricoli principali; le aree di primo riferimento per la pianificazione urbanistica comunale; gli insediamenti produttivi di interesse provinciale e di rilievo locale; le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante; le attività commerciali di media e grande distribuzione; le attrezzature sovracomunali e di interesse provinciale.

10 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 9 Elaborati del PTCP Studi preliminari, a supporto e di corredo del PTCP: E4 ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO E SISTEMI INSEDIATIVI Tav. E4 Quadro strutturale A B C D QUADRO CONOSCITIVO E STRATEGICO LINEE PROGRAMMATICHE E METODOLOGICHE PER LA FORMAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ATLANTE - CARTOGRAFIA DI BASE STUDI E ANALISI PER IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE D0 STORIA E CARATTERI DEL TERRITORIO BERGAMASCO D1 D2 GEOLOGIA IDROGEOLOGIA IDROLOGIA IDRAULICA E5 ALLEGATI Tav. E5.1 Perimetrazione degli ambiti territoriali Tav. E5.2 Vincolo idrogeologico (R.D. 3267/23) - Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI) Tav. E5.3 Elementi ed ambiti oggetto di tutela ai Sensi del D.Lgs 490/99 Tav. E5.4 Ambiti ed elementi di rilevanza paesistica Tav. E5.5 Rete ecologica provinciale a valenza paesistico-ambientale Tav. E5.6 Centri e nuclei storici Elementi storico Architettonici REPERTORI STUDIO PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DEL PTCP SUI psic D3 PAESAGGIO E AMBIENTE D4 RISORSE NATURALI SISTEMA DEL VERDE D5 D6 D7 D8 D9 INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA DEMOGRAFIA AGRICOLTURA ATTIVITA PRODUTTIVE E TERZIARIO AMBIENTE COSTRUITO D10 LA MONTAGNA BERGAMASCA: PROBLEMATICHE E POTENZIALITA DI SVILUPPO E- PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE RELAZIONE GENERALE NORME DI ATTUAZIONE CARTOGRAFIA E1 E2 E3 SUOLO E ACQUE Tav. E1 Elementi di pericolosità e criticità: compatibilità degli interventi di trasformazione del territorio PAESAGGIO E AMBIENTE Tav. E2.1 Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio Tav. E2.2 Tutela, riqualificazione e valorizzazione ambientale e paesistica del territorio INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA Tav. E3 Quadro integrato delle reti e dei sistemi

11 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche del Territorio Servizio Pianificazione Territoriale e Programmi d Area Via G. Sora, 4 Tel fax ptcp@provincia.bergamo.it

Il Piano territoriale di coordinamento provinciale

Il Piano territoriale di coordinamento provinciale Venezia, 10-20 novembre 2004 Catalogo della Mostra Provincia di Bergamo Il Piano territoriale di coordinamento provinciale Il territorio della provincia di Bergamo, nel quadro più complessivo della Lombardia

Dettagli

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4 Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI

Dettagli

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE FDSFASDFASF APPROVAZIONE COMUNALE CON PARERE DI COMPATIBILITA AL P.T.C.P. Nuovo quadro

Dettagli

PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010

PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010 PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010 PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO HOTEL VINCI IN VIA XXV APRILE n. 2 A SIRMIONE, IDENTIFICATO AI MAPP. N.1 e 3 FG. 4 NCTR RRELAZIONE AI

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE

3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE 3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE 22 3. Programmazione e pianificazione sovracomunale 3.1 Il P.T.C.P di Sondrio Il Piano Territoriale Provinciale di Sondrio è uno strumento urbanistico a

Dettagli

TITOLO III INFRASTRUTTURE DELLA MOBILITA

TITOLO III INFRASTRUTTURE DELLA MOBILITA Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale TITOLO III INFRASTRUTTURE DELLA MOBILITA 55 Art. 77 Obiettivi generali dell organizzazione del sistema infrastrutturale per la mobilità 1. Il PTCP, con riferimento

Dettagli

CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007

CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 12 febbraio 2008 DAL QUADRO CONOSCITIVO AL DOCUMENTO PRELIMINARE Il sistema del territorio rurale Elena Fantini Servizio

Dettagli

Piano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT

Piano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT Regione del Veneto Piano di Assetto del Territorio Provincia di Venezia Comune di MARCON MARCON Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT LA RIFORMA URBANISTICA DELLA L. R. 11/2004 Nuova Legge Regionale

Dettagli

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio Luglio 2009 Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO A Il contesto socio-economico e territoriale del nord Milano. Le indicazioni

Dettagli

PTCP variante 2013 di adeguamento al Piano Territoriale Regionale (PTR) Provincia di Cremona Settore Pianificazione Territoriale

PTCP variante 2013 di adeguamento al Piano Territoriale Regionale (PTR) Provincia di Cremona Settore Pianificazione Territoriale Valutazione Ambientale Strategica Assessore Giovanni Leoni Autorità procedente Arch. Maurizio Rossi Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Autorità competente Dott. Andrea Azzoni Settore Agricoltura

Dettagli

Piano territoriale di coordinamento provinciale di Cremona

Piano territoriale di coordinamento provinciale di Cremona Venezia, 10-20 novembre 2004 Catalogo della Mostra Provincia di Cremona Piano territoriale di coordinamento provinciale di Cremona L elaborazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp)

Dettagli

piano territoriale di coordinamento provinciale

piano territoriale di coordinamento provinciale piano territoriale di coordinamento provinciale Approvato dal Consiglio Provinciale con delibera n. 40 del 22/04/2004 NORME DI ATTUAZIONE Il presente documento è stato aggiornato nell aprile 2004 a cura

Dettagli

VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga ELENCO ELABORATI

VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga ELENCO ELABORATI PGT VIGENTE APPROVATO CON DCC N.24 DEL 04/08/2008 VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga DI VARIANTE 00: Elenco elaborati DP_1A: Relazione Documento di Piano DP_2A: Appendice statistica

Dettagli

Provincia di Massa-Carrara PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (approvazione) Premessa... 3

Provincia di Massa-Carrara PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (approvazione) Premessa... 3 INDICE Premessa... 3 1. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. al P.I.T. e sue integrazioni e specificazioni... 3 2. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. in relazione agli indirizzi e prescrizioni

Dettagli

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica Bergamo, 27 Gennaio 2010 Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica www.ptr.regione.lombardia.it Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo 2005, N. 12 Legge per il governo del territorio

Dettagli

Comune di Seriate. Piano di Governo del Territorio

Comune di Seriate. Piano di Governo del Territorio Comune di Seriate Piano di Governo del Territorio Parte generale Dicembre 2011 AEGIS s.r.l. Cantarelli & Partners L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE (P.R.G.) PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Dettagli

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare

Dettagli

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo

Dettagli

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI L elenco degli elaborati di seguito riportato costituisce quadro di riferimento generale e completo del redigendo Piano di Governo del Territorio. Gli elaborati riportati

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali e personale

Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali e personale Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, enti locali e personale DOCUMENTO PRELIMINARE Elementi per la redazione del documento al fine dell accordo-quadro di programma per l adozione del

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE.

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE. COMUNE di GHEDI provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE 1 RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE ADOZIONE: Delibera consigliare n. del ESAME OSSERVAZIONI:

Dettagli

COMUNE DI ALMENNO S. SALVATORE PROVINCIA DI BERGAMO

COMUNE DI ALMENNO S. SALVATORE PROVINCIA DI BERGAMO COMUNE DI ALMENNO S. SALVATORE PROVINCIA DI BERGAMO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO (P.I.I.) in variante al P.G.T. vigente ai sensi della Legge Regionale n. 12/2005 s.m.i. Compendio via ROMANELLE RELAZIONE

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA Assemblea pubblica 30 Giugno 2017 perché si fa La valutazione Ambientale Strategica è stata introdotta dalla

Dettagli

METODO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA E NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI

METODO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA E NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI METODO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA E NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI AUTORITA INTERREGIONALE DI BACINO DELLA BASILICATA IL PAI : individua, perimetra e classifica le aree da proteggere dalle possibili

Dettagli

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione Ambito di trasformazione n. 1 32 33 Localizzazione A nord dell abitato di Terzago, sul confine con il territorio comunale di Gavardo. Inquadramento

Dettagli

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Bellelli Sara Provincia di Mantova AREA MORENICA MANTOVANA: PROGETTI, PATRIMONIO, TESORI NASCOSTI, EVENTI PATRIMONIO Villa Mirra, Cavriana, 5 maggio 2008

Dettagli

Le compensazioni ambientali nella pianificazione per la tutela ed il governo del territorio

Le compensazioni ambientali nella pianificazione per la tutela ed il governo del territorio Le compensazioni ambientali nella pianificazione per la tutela ed il governo del territorio Le compensazioni nei Piani Territoriali Regionali d Area (PTRA) Direzione Generale Territorio e Urbanistica arch.

Dettagli

La Nuova Legge Urbanistica Lombarda Legge Regionale n. 12, 11 marzo 2005

La Nuova Legge Urbanistica Lombarda Legge Regionale n. 12, 11 marzo 2005 La Nuova Legge Urbanistica Lombarda Legge Regionale n. 12, 11 marzo 2005 Gian Angelo Bravo REGIONE LOMBARDIA Direzione Territorio ed Urbanistica Unità Organizzativa Pianificazione territoriale ed urbana

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA

RELAZIONE PROGRAMMATICA Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA

Dettagli

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta della di IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta Versione dal Consiglio Provinciale con delibera n 23 del 26/05/2009 dal Consiglio Pro vinciale con delibera n 3 del 08/02/2010 Gennaio

Dettagli

LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85

LR 11/04, Norme per il governo del territorio Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale

Dettagli

Piano Paesaggistico Regionale

Piano Paesaggistico Regionale Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture Piano Paesaggistico Regionale NORME REGIONALI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE estratte dalla LEGGE REGIONALE

Dettagli

Piano di Governo del Territorio

Piano di Governo del Territorio Regione Lombardia COMUNE DI VIMERCATE Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO DP 1.0 RELAZIONE AL DOCUMENTO DI PIANO MODIFICATA IN SEGUITO ALLE CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI NOVEMBRE

Dettagli

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE L.R. 16 gennaio 1995 n 5 art. 24 dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al

Dettagli

REVISIONE GENERALE DEL COMUNALE COMUNE DI BARDONECCHIA NUOVO PIANO REGOLATORE COMUNALE

REVISIONE GENERALE DEL COMUNALE COMUNE DI BARDONECCHIA NUOVO PIANO REGOLATORE COMUNALE REVISIONE GENERALE DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE 2 CHE COS E UN PRGC Due fondamentali ruoli: - Regolare le trasformazioni edilizie e urbanistiche secondo un disegno organico - Costruire un quadro strategico

Dettagli

1. Consumo di suolo - Soglia di riduzione del consumo di suolo

1. Consumo di suolo - Soglia di riduzione del consumo di suolo ALLEGATO 1 PROPOSTA DI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE DI RILEVANZA SOVRACOMUNALE PER I QUALI NON TROVANO APPLICAZIONE LE SOGLIE DI RIDUZIONE DEL

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005

Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005 Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005 Deliberazione della Giunta Regionale 7 marzo 2005, n. 32-14962 Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Venaria Reale (TO). Variante di Revisione Generale

Dettagli

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Noto, ottobre 2017 INCONTRO CON LA CITTA : Ambiente e territorio rurale Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici 1 Gli strumenti

Dettagli

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500 DOCUMENTO DI PIANO - OSSERVAZIONI DP osservazioni DP osservazioni ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO DP 1m 1 Stato di attuazione

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE (Edilizia abitativa, Navigazione, Parchi, Porti e aeroporti, Tramvie, linee automobilistiche, Trasporti, Urbanistica, Viabilità)

Dettagli

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C..

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C.. REGIONE PIEMONTE BU12 24/03/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 14 marzo 2016, n. 27-3044 L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al

Dettagli

Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia

Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale nei seguenti settori: difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente

Dettagli

Piano del Governo del Territorio Attività per la formazione del nuovo COMUNE DI STEZZANO. UrbanStudio

Piano del Governo del Territorio Attività per la formazione del nuovo COMUNE DI STEZZANO. UrbanStudio COMUNE DI STEZZANO Attività per la formazione del nuovo Piano del Governo del Territorio 2007 UN PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO? ASPETTI METODOLOGICI Il PGT è articolato in tre strumenti: - il documento

Dettagli

CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ELABORATI CHE COSTITUISCONO IL PGT Allegato A Controdeduzioni alle osservazioni ed

Dettagli

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio arch. Antonio rubagotti PREMESSA METODOLOGICA ESEMPLIFICAZIONE DI UNA METODOLOGIA

Dettagli

Piano di Governo del Territorio dei comuni di Sermide e Felonica. di Carlo Peraboni

Piano di Governo del Territorio dei comuni di Sermide e Felonica. di Carlo Peraboni L adeguamento del PTCP Piano di Governo del Territorio dei comuni di Sermide e Felonica di Carlo Peraboni 16 luglio 2009 2 L approvazione della Legge 12/05 ha rappresentato un importante momento di riflessione

Dettagli

Comune di Pradalunga

Comune di Pradalunga Comune di Pradalunga Provincia di Bergamo RELAZIONE URBANISTICA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ATR1B (Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n... del...) a seguito di adozione della

Dettagli

Per rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde.

Per rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde. GRUPPO DI LAVORO 2 Gli obiettivi principali del progetto e risultati attesi dalla realizzazione degli interventi in via di definizione, discussi nell ambito del gruppo di lavoro 2 sono: - recupero della

Dettagli

Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza

Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza Il rischio idrogeologico nella Pianificazione Comunale d Emergenza Geologo Davide Semplici 2013 Strumenti Conoscitivi SCALA DI BACINO PAI Piano Assetto Idrogeologico Adbpo (http://www.adbpo.it) SCALA REGIONALE

Dettagli

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013 SISTEMA INSEDIATIVO Orientare la localizzazione delle espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale Sup. espansione in aree compatibili (rif. A carte compatibilità del PTCP) / totale

Dettagli

PIANO D AREA DELL AEROPORTO G.D ANNUNZIO DI MONTICHIARI BS

PIANO D AREA DELL AEROPORTO G.D ANNUNZIO DI MONTICHIARI BS PIANO D AREA DELL AEROPORTO G.D ANNUNZIO DI MONTICHIARI BS La Provincia di Brescia si è dotata del proprio P.T.C.P. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE approvato il 21/04/2004 con Delibera

Dettagli

Figura Procedimento per la redazione delle Carte degli ambiti agricoli, dalla relazione del Ptcp vigente

Figura Procedimento per la redazione delle Carte degli ambiti agricoli, dalla relazione del Ptcp vigente 7.3.3. Le indicazioni avanzate dagli studi del Ptcp vigente Onde strutturare un quadro d insieme delle pressioni e dei limiti connessi all assetto in essere, che consideri le indicazioni della pianificazione

Dettagli

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica:

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica: Comune di ROÉ VOLCIANO provincia di Brescia VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA alla VAS della VARIANTE al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Numero localizzazione

Dettagli

Autorità di Bacino del Fiume Tevere

Autorità di Bacino del Fiume Tevere Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico Piano adottato dal Comitato Istituzionale il 5 aprile 2006 con del. n. 114, approvato con D.P.C.M. del 10 novembre 2006 PROGETTO DI PRIMO AGGIORNAMENTO NORME TECNIICHE

Dettagli

Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale preliminare. dott. Giorgio Neri dott. Davide Gerevini dott.ssa

Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale preliminare. dott. Giorgio Neri dott. Davide Gerevini dott.ssa Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale preliminare dott. Giorgio Neri dott. Davide Gerevini dott.ssa Claudia Giardinà dott. Luca Pellegrini Le componenti della sostenibilità

Dettagli

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria.

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Il punto di vista di un pianificatore di area vasta. Andrea Pasetti andreaanselmo.pasetti@gmail.com

Dettagli

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione

Dettagli

COMUNE DI BORGO A MOZZANO

COMUNE DI BORGO A MOZZANO COMUNE DI BORGO A MOZZANO PIANO ATTUATIVO IN VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER IL RECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DENOMINATO BORGO GIUSTO IN LOCALITA SOCCOLOGNOLA - FRAZIONE PARTIGLIANO

Dettagli

Indice Premessa Le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali nel PTCP 2007 Il monitoraggio del RUE

Indice Premessa Le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali nel PTCP 2007 Il monitoraggio del RUE Dichiarazione di sintesi relativa alla procedura di valutazione ambientale RUE del Comune di Vigolzone (ai sensi dell art. 17 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.) Indice Premessa Le modalità di integrazione delle

Dettagli

Protagonista il territorio

Protagonista il territorio Protagonista il territorio Associazione ASPESI, 15 ottobre 2009 www.ptr.regione.lombardia.it Alessandra Norcini Direzione Generale Territorio e Urbanistica Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo

Dettagli

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO

Dettagli

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1 Allegato 3.A Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP AMBITER s.r.l. 1 Obiettivi del PTCP Asse 1 La qualità dell ambiente Riconnettere e riqualificare gli spazi naturali frammentati

Dettagli

Provincia di Lecco. 1. Efficacia del PTCP: valutazione della compatibilità degli strumenti urbanistici comunali e relative competenze di approvazione

Provincia di Lecco. 1. Efficacia del PTCP: valutazione della compatibilità degli strumenti urbanistici comunali e relative competenze di approvazione CIRCOLARE Provincia di Lecco Espressione del parere di compatibilità sugli strumenti urbanistici comunali. Definizione delle procedure e degli adempimenti. Individuazione della documentazione tecnico amministrativa

Dettagli

PTPC 2007: Un progetto di territorio per uno sviluppo di qualità, dinamico, equo e sostenibile

PTPC 2007: Un progetto di territorio per uno sviluppo di qualità, dinamico, equo e sostenibile PTPC 2007: Un progetto di territorio per uno sviluppo di qualità, dinamico, equo e sostenibile Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 19 Dicembre 2007 Le ragioni della variante Adeguamento alla L.R.20/2000

Dettagli

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A

Dettagli

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1 L.R. 13 dicembre 2004, n. 24 (1). Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 14 dicembre 2004, n. 148. Art.

Dettagli

TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA

TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA Governo del territorio TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA 1 Piano territoriale della comunità PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA Piano territoriale della comunità (art. 21, l.p.

Dettagli

Determ. n N P.G.

Determ. n N P.G. COMUNE DI BRESCIA Determinazione dirigenziale Determ. n. 937-9.5.2013 N. 49903 P.G. OGGETTO: Settore Urbanistica. Avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica

Dettagli

Integrazione del PTR ai sensi della LR 31/2014: i principali contenuti

Integrazione del PTR ai sensi della LR 31/2014: i principali contenuti Integrazione del Piano Territoriale Regionale ai sensi della LR 31/2014 giovedì 16 novembre 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Integrazione del PTR ai sensi della LR 31/2014: i principali contenuti

Dettagli

CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001

CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001 CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001 Repertorio Atti n. 1239 del 19 aprile 2001 Oggetto: Accordo tra il Ministro per i beni e le attività culturali e le Regioni e le Province autonome di

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA

1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA La presente relazione illustra la proposta per la realizzazione di un Centro Residenziale di Cure Palliative Hospice di iniziativa privata, da localizzare nel territorio comunale di Campli, in località

Dettagli

SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE

SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE L area è situata lungo la provinciale SP 148 Via Roma, in prossimità del centro storico di Romano Centro. Verso nord-ovest l area confina con un area agricola mentre

Dettagli

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento

Dettagli

LA VARIANTE DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE

LA VARIANTE DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo [Centro Studi PIM] PROGRAMMA 2 UNA NUOVA GENERAZIONE DI PIANI PAESAGGISTICI

Dettagli

SINTESI DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA IN

SINTESI DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA IN 30 SINTESI DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA PROVINCIA IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI D.lgs. 267/00 D.lgs. 267/00 Testo unico delle leggi sull ordinamento degli

Dettagli

COMUNE DI BRUGHERIO PIANO REGOLATORE GENERALE E SUOI ALLEGATI E LE DELIBERE DALLA PRESENTAZIONE ALL APPROVAZIONE DEFINITIVA

COMUNE DI BRUGHERIO PIANO REGOLATORE GENERALE E SUOI ALLEGATI E LE DELIBERE DALLA PRESENTAZIONE ALL APPROVAZIONE DEFINITIVA COMUNE DI BRUGHERIO PIANO REGOLATORE GENERALE E SUOI ALLEGATI E LE DELIBERE DALLA PRESENTAZIONE ALL APPROVAZIONE DEFINITIVA Delibere adozione PRG N. 21 DEL 22/03/2004 OGGETTO: PRESENTAZIONE VARIANTE GENERALE

Dettagli

PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI

PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI LA VARIANTE AL PGT DI MONZA Innovazione nei processi di pianificazione integrata alla scala comunale PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI Arch. Giuseppe Riva dirigente Settore Governo

Dettagli

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale REGIONE Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale Arch. Osvaldo FERRERO Settore Attività di gestione e valorizzazione del paesaggio venaria La reggia di Venaria olimpiadi Olimpiadi invernali

Dettagli

TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA

TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA Governo del territorio TERRITORIO E SVILUPPO: IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA 1 Piano territoriale della comunità PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITA Piano territoriale della comunità (art. 21, l.p.

Dettagli

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DEI COLLI DI BERGAMO

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DEI COLLI DI BERGAMO PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DEI COLLI DI BERGAMO DICHIARAZIONE DI SINTESI FINALE ai sensi della L.R. 12/2005, della DCR 351/2007 e della DGR 761/2010 e dell art. 17 c. 1 lett.

Dettagli

Norme Generali di Piano

Norme Generali di Piano VARIANTE GENERALE AL PIANO DEL PARCO DEL CONERO 2 Indice quaderno 0 Norme Generali di Piano pag 3 VARIANTE GENERALE AL PIANO DEL PARCO DEL CONERO 3 Norme Generali di Piano art. comma. OGGETTO, CAMPO DI

Dettagli

Comune di Sesto Calende. Documento di Piano

Comune di Sesto Calende. Documento di Piano Comune di Sesto Calende Provincia di Varese Documento di Piano art. 8 L.R. 12/05 PROCESSO PARTECIPATIVO Relazione PGT all'incontro del 21.10.08 Il Sindaco: Il Segretario comunale: elaborato Progettista

Dettagli

Comune di Crema. Regione Lombardia Provincia di Cremona. PGT_ Piano di Governo del Territorio Indirizzi strategici del Documento di Piano BOZZA

Comune di Crema. Regione Lombardia Provincia di Cremona. PGT_ Piano di Governo del Territorio Indirizzi strategici del Documento di Piano BOZZA Comune di Crema Regione Lombardia Provincia di Cremona PGT_ Piano di Governo del Territorio Indirizzi strategici del Documento di Piano BOZZA Milano, 14 Febbraio 2009 Studio Paolo Pomodoro - collaboratore:

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE Scheda informativa e di certificazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP degli strumenti urbanistici comunali PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE DOCUMENTO DI PIANO

Dettagli

Relazione tra Piano Stralcio e altri strumenti pianificatori.

Relazione tra Piano Stralcio e altri strumenti pianificatori. Premessa Il presente documento è stato redatto al fine di fornire un inquadramento normativo per i documenti che costituiscono il Piano Stralcio della Mobilità della Valle di Fiemme. Relazione tra Piano

Dettagli

DOCUMENTO DI PIANO Relazione Indirizzi

DOCUMENTO DI PIANO Relazione Indirizzi Comune di VIONE provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Approvazione Delibera C.C. n. 42 del 13 dicembre 2013 DOCUMENTO DI PIANO Indirizzi Tavola 1: Inquadramento territoriale e zone di preservazione

Dettagli

Vive solo chi si muove Varese 29 marzo L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa

Vive solo chi si muove Varese 29 marzo L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa Vive solo chi si muove Varese 29 marzo 2012 L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa Mission della DG e relazioni del Sistema Rurale PTR ECOSISTEMA Sistema rurale paesistico

Dettagli

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE ELABORATO 02 e ESTRATTO N.T.A. VARIANTE Art. 6 Zone urbanistiche Ai fini della organizzazione ed applicazione della disciplina urbanistica e paesistico - ambientale nel territorio comunale, il Piano individua

Dettagli

INQUADRAMENTO SOVRACCOMUNALE

INQUADRAMENTO SOVRACCOMUNALE INQUADRAMENTO SOVRACCOMUNALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE 1.1 E PIANIFICATORIO SOVRACCOMUNALE SCALA 1:10.000 INQUADRAMENTO SOVRACCOMUNALE 1.2 DEI SERVIZI SCALA 1:10.000 COMPATIBILITA AL PTCP PROVINCIALE

Dettagli

PUG/S.2 Repertorio delle Schede degli Ambiti di Trasformazione

PUG/S.2 Repertorio delle Schede degli Ambiti di Trasformazione 1. Ambito di nuovo impianto a carattere residenziale AT1 2. Ambito di valorizzazione urbana e paesaggistica Parco dei Salesiani AT2 3. Ambito di ridefinizione della disciplina pregressa AT3.1 4. Ambito

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 708 del 02 maggio 2012

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 708 del 02 maggio 2012 9^ legislatura Struttura amministrativa competente: Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Presidente Luca Zaia X Vicepresidente Marino Zorzato X Assessori Renato Chisso X Roberto Ciambetti

Dettagli

C O M U N E D I N E S S O Provincia di Como

C O M U N E D I N E S S O Provincia di Como C O M U N E D I N E S S O Provincia di Como Ufficio: PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.17 DEL 13-06-2014 Oggetto: APPROVAZIONE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT), PIANO GEOLOGICO, CONTRODEDUZIONI

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

Il tema delle acque nel PTCP

Il tema delle acque nel PTCP R e g g i o E m i l i a 1 8 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Il tema delle acque nel PTCP Tutela quali-quantitativa quantitativa delle acque. Adeguamento del PTCP

Dettagli

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI NOME DEL PROGETTO NOME SPAZIO APERTO SP.A.C. _ 18 COMUNE Comune di Casalpusterlengo AREA (ha) 19,27 PERIMETRO (metri) 4.300 PROPRIETÀ DELL AREA Proprietà di natura privata DATA RILIEVO Novembre 2012 RILIEVO

Dettagli

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento. REGIONE PIEMONTE BU22 01/06/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 30 maggio 2016, n. 30-3387 L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di ALBA (CN). Approvazione del nuovo P.R.G.C.. A relazione

Dettagli