SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 17 Gennaio 2002
|
|
- Erico Salvadori
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 7 Gennaio 22 MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI ESERCIZIO (NO: 0 punti VO: 8 punti) Un circuito sequenziale presenta un ingresso, una uscita, e il grafo egli stati a fianco. Si richiee i: a) (NO: 5 punti VO: 4 punti) progettare la corrisponente rete sequenziale utilizzano FF-JK; b) (NO: 5 punti VO: 4 punti) progettare la corrisponente rete sequenziale utilizzano FF-T. In entrambi i casi calcolare le forme minime per le variabili i eccitazione ei flip flop usano le mappe i Karnaugh. Si richiee inoltre che l uscita ella rete sia posta a solo in corrisponenza ei casi previsti nel grafo egli stati. Per risolvere l esercizio è sufficiente sapere scrivere le tabelle elle transizioni facilmente ricavabili al grafo egli stati. Innanzi tutto scriviamo la tabella i eccitazione ei ue flip flop richiesti, il JK e il T: Tabella i eccitazione i un flip-flop JK Q(t) Q(t+) J K Tabella i eccitazione i un flip-flop T Q(t) Q(t+) T
2 Inicano con A, B, C le variabili i stato, con X l ingresso e con Z l uscita, la relativa tabella elle transizioni è: A B C A J A K A T A B J B K B T B C J C K C T C Z X = D 0 D 0 D D D 0 D D 0 D D D 0 0 D D D D 0 0 D D D D D D D D D D D D D 0 0 D D D D D D D D D D D D 0 D D D D D D D D D D D D 0 X = D 0 0 D D D 0 0 D 0 0 D D 0 0 D 0 0 D D 0 D D D D D 0 0 D D D D D D D D D D D D 0 0 D D D D D D D D D D D D 0 D D D D D D D D D D D D 0 Si noti che nel caso ell uscita non è stato usato il on t care, per rispettare il vincolo i progetto richieente che tale variabile assuma il valore solo ove inicato nel grafo egli stati. Possiamo ora isegnare le mappe i Karnaugh in tutti i casi: 0 0 J A = B X K A = Calcolatori Elettronici - 7 Gennaio 22 2
3 0 0 J B = C X + A K B = XC + X C 0 0 J C = A B X + AX K C = X 0 0 T A = A + BX T B = B C X + B + BC X + A Calcolatori Elettronici - 7 Gennaio 22 3
4 0 0 T C = A C B X + AX + Z = X A ESERCIZIO 2 (NO: 7 punti VO: 6 punti) La memoria i un calcolatore viene gestita con il metoo elle partizioni statiche. A partire all inirizzo 0 si hanno le seguenti partizioni (in orine): 2K, K, 4K, 3K, 5K. Con la memoria inizialmente vuota si ebbano allocare, nell orine riportato, quattro processi che occupano rispettivamente: 30K, 20K, 78K,450K. Mostrare il contenuto finale ella memoria impiegano le strategie First-Fit, Best-Fit, Worst-Fit (VO: 4 punti). Nell eventualità che, in qualcuno ei tre casi, uno o più processi non fosse allocabile con il partizionamento statico, sarebbe possibile allocarlo usano invece il partizionamento inamico? (solo VO: 2 punti) FF BF WF 30K 30K 78K 20K 78K 20K A fianco riportiamo la stato finale ella memoria utilizzano ciascun metoo i allocazione proposto. 20K 78K 450K 450K 30K Si nota che nel caso WF non è stato possibile allocare il processo a 450K. Il problema non è risolubile nemmeno col partizionamento inamico, in quanto le ue partizioni libere rimaste (la prima e la secona), seppur compattabili, non raggiungono la imensione aatta per potere contenere il processo. Calcolatori Elettronici - 7 Gennaio 22 4
5 ESERCIZIO 3 (NO: 8 punti VO: 7) Un calcolatore esegue le ivisioni i interi senza segno usano l'algoritmo ella ivisione con ripristino. ) Mostrare i passi fonamentali ell'algoritmo esegueno la ivisione 796/5 (in ecimale). (4 punti) 2) Spiegare quali operazioni evono essere previste nella ALU e la "circuiteria" (registri, sommatori ecc.) che le realizza. (NO: 4 punti VO: 3 punti) ) Moltiplico il ivisore per l orine i granezza el ivieno e lo sottraggo a esso. Resto negativo. Ripristino Scalo il ivisore i un orine i granezza e lo sottraggo. Resto positivo: incremento el quoziente. Sottrazione el ivisore. Sottrazione el ivisore. Sottrazione el ivisore. Sottrazione el ivisore. Sottrazione el ivisore. Resto negativo. Ripristino. Scalo il ivisore i un orine i granezza e lo sottraggo. Resto positivo: incremento el quoziente. Sottrazione el ivisore. Resto positivo: incremento el quoziente. Sottrazione el ivisore. Resto minore el ivisore. Fine ell algoritmo. Quoz ) Le operazioni eseguite sono somme algebriche e operazioni i "scalamento". Dunque la ALU ovrà preveere almeno tre registri nei quali memorizzare il resto il quoziente e il ivisore. Le ifferenze vengono effettuate usano un parallel aer. Calcolatori Elettronici - 7 Gennaio 22 5
6 ESERCIZIO 4 (NO: 8 punti - VO: 7 punti) Sia ato un isco rigio con le seguenti caratteristiche: velocità: 72 giri/min, 2 settori per traccia, capacità i un settore 8 Kbyte, tempo per lo spostamento ella testina fra ue tracce consecutive: ms. Calcolare il tempo i trasferimento i un blocco i 28KB nei seguenti casi: (a) il blocco è stato registrato su settori contigui sulla stessa traccia e la testina si trova posizionata sul primo settore el blocco; (3 punti) (b) i settori el blocco in questione siano registrati su tracce iverse la cui istanza meia è pari a oici tracce e la testina si trovi posizionata all'inizio el primo settore el blocco. (NO: 5 punti VO: 4 punti) Soluzione (a) Se il blocco si trova registrato i seguito su una stessa traccia e la testina si trova già posizionata sul primo settore el blocco, il tempo i lettura è uguale a otto volte il tempo i trasferimento i un settore (28KB/8KB = 6 settori). Il tempo i lettura i un settore lo si ricava ivieno il tempo necessario a leggere una traccia (cioè il tempo necessario perché il isco compia un giro completo) per il numero i settori per traccia (2). Tempo per la lettura i un settore = (60 / 72) / 2 = 4.67 µs. Tempo per la lettura i un blocco i 28 KB = 6 * 4.67 µs = µs. (b) In questo caso bisogna consierare il tempo i posizionamento (pari a 2 ms) e il tempo i latenza (pari a (60/72)/ 2) ms = 4.7 ms) per la lettura ei blocchi successivi al primo (in tutto 5 blocchi). Pertanto al tempo calcolato in preceenza bisogna aggiungere 5 * ( ) ms = ms. Tempo i lettura el blocco = ms ms = ms ESERCIZIO 5 (VO: 5 punti) Si richiee una breve escrizione ell esecuzione in pipeline elle istruzioni i un microprocessore, iscutenone vantaggi e svantaggi. Veere le ispense el corso. Calcolatori Elettronici - 7 Gennaio 22 6
L'equazione di continuità
L'equazione i continuità Una prima imostrazione. Consieriamo il volume occupato a una istribuzione i cariche ρ (t, x). È possibile esprimere la proprietà i conservazione ella carica nel seguente moo t
DettagliEsercitazione di Calcolatori Elettronici Ing. Battista Biggio. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. Esercitazione 1 (Capitolo 2) Reti Logiche
Esercitazione di Calcolatori Elettronici Ing. Battista Biggio Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Esercitazione 1 (Capitolo 2) Reti Logiche Sommario Mappe di Karnaugh Analisi e sintesi di reti combinatorie
Dettaglix y z F x y z F 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1 0 1 1 1 0 1 0 1 1 0 1 1 1 1 F = x z + y z + yz + xyz G = wyz + vw z + vwy + vwz + v w y z Sommario
Esercitazione di Calcolatori Elettronici Prof. Gian Luca Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Sommario Mappe di Karnaugh Analisi e sintesi di reti combinatorie Analisi e sintesi di reti sequenziali
DettagliLe molle. M. Guagliano
Le molle M. Guagliano Introuzione Le molle sono organi meccanici che hanno la proprietà i eformarsi molto sotto carico, ma rimaneno nel campo elastico el materiale i cui sono costituite, ovvero non accumulano
DettagliI Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1
I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore
DettagliPROGRAMMAZIONE MODULARE
PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Indirizzo: ELETTROTECNICA - SIRIO Disciplina: ELETTRONICA Classe: 3^ Sezione: AES Numero di ore settimanali: 2 ore di teoria + 2 ore di laboratorio Modulo
DettagliBarriere paramassi rigide ed elastiche
GeoStru Sotware www.geostru.com Barriere paramassi rigie e elastiche Le barriere paramassi a rete sono generalmente composte a una struttura intercettazione, a una struttura i sostegno, a una struttura
DettagliCapitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing
Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing 1 Macchina di Turing (MDT ) Un dispositivo che accede a un nastro (potenzialmente) illimitato diviso in celle contenenti ciascuna un simbolo
DettagliSistemi Operativi. 5 Gestione della memoria
Gestione della memoria Compiti del gestore della memoria: Tenere traccia di quali parti della memoria sono libere e quali occupate. Allocare memoria ai processi che ne hanno bisogno. Deallocare la memoria
DettagliGIUNTO SALDATO: ESEMPIO [EC3 Appendice J]
GIUNTO SALDATO: ESEPIO [EC3 Appenice J] (revisione..3) HE A h (mm) b (mm) tw (mm) 7 tf (mm) r (mm) 8 A (cm) 64,34 Iy (cm4) 54 Wy (cm3) 55, Wpl,y (cm3) 568,5 IPE 3 h (mm) 3 b (mm) 5 tw (mm) 7, tf (mm),7
DettagliI NUMERI DECIMALI A. Osserva il bruco: è formato da 10 parti. Colora l intero bruco, 1 bruco.
I NUMERI DECIMALI A.Osserva il brco: è formato a parti. Colora l intero brco, 1 brco. Hai colorato s parti el brco, ieci ecimi el brco, cioè 1 brco. Ne poi colorare meno i no? Prova! B.Colora 2/ el brco.
DettagliIl calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware)
Il calcolatore Prima parlare della programmazione, e' bene fare una brevissima introduzione su come sono strutturati i calcolatori elettronici. I calcolatori elettronici sono stati progettati e costruiti
DettagliEsercitazioni di Reti Logiche. Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione. Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it
Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Introduzione Zeynep KIZILTAN Si pronuncia Z come la S di Rose altrimenti, si legge come
DettagliCPU. Maurizio Palesi
CPU Central Processing Unit 1 Organizzazione Tipica CPU Dispositivi di I/O Unità di controllo Unità aritmetico logica (ALU) Terminale Stampante Registri CPU Memoria centrale Unità disco Bus 2 L'Esecutore
Dettaglir i =. 100 In generale faremo riferimento al tasso unitario.
. Operazioni finanziarie Si efinisce operazione finanziaria (O.F.) ogni operazione relativa a impegni monetari e si efinisce operazione finanziaria elementare uno scambio, tra ue iniviui, i capitali iversi.
DettagliAppunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo
Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
Dettagli= 0, 098 ms. Da cui si ricava t 2 medio
1. Una macchina ha uno spazio degli indirizzi a 32 bit e una pagina di 8 KB. La tabella delle pagine è completamente nell hardware, con una parola a 32 bit per voce. Quando parte un processo, la tabella
DettagliBASI LAVASTOVIGLIE H80 P60
Sommario SOMMARIO BASI LAVASTOVIGLIE H80 P60........................................................ 2 BASI LAVASTOVIGLIE H80 P80........................................................ 3 PENSILE H64 profondità
DettagliClasse III specializzazione elettronica. Elettrotecnica e elettronica
Classe III specializzazione elettronica Elettrotecnica e elettronica Macro unità n 1 Sistema binario e porte logiche Sistema di numerazione binario: conversioni binario-decimale e decimale-binario Porte
DettagliLezione 7 Sommatori e Moltiplicatori
Architettura degli Elaboratori e delle Reti Lezione 7 Sommatori e Moltiplicatori Proff. A. Borghese, F. Pedersini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi di Milano L 7 1/36 Sommario!
DettagliSTRATEGIA DI CAMPIONAMENTO E VALUTAZIONE DEGLI ERRORI CAMPIONARI 1
INDAGINE MULTISCOPO SULLA SICUREZZA DELLE DONNE STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO E VALUTAZIONE DEGLI ERRORI CAMPIONARI - INTRODUZIONE La popolazione i interesse ell inagine è costituita alle onne i età compresa
DettagliProgetto di un solaio in legno a semplice orditura (a cura di: ing. E. Grande)
Progetto i un solaio in legno a semplice oritura (a cura i: ing. E. Grane) 1. PREMESSA Il presente elaborato concerne la progettazione i un solaio in legno a semplice oritura con estinazione uso i civile
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico
ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI
DettagliIl programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1
Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria R. Vitolo Dipartimento di Matematica Università di Lecce SaLUG! - Salento Linux User Group Il programma OCTAVE per l
DettagliFSM: Macchine a Stati Finiti
FSM: Macchine a Stati Finiti Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Metodo per descrivere macchine di tipo
Dettagli(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B
Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3
DettagliCorso di Elettronica Digitale. Display decoder a 7 segmenti con le mappe di Karnaugh
Corso i Elettronica Digitale Display ecoer a 7 segmenti con le mappe i Karnaugh Anrea Di Salvo A.A. 23/24 Che cos'è? Per un singolo moulo, è una rappresentazione i interi a a 9 (e eventualmente i alcuni
DettagliGestione della Memoria
Gestione della Memoria Idealmente la memoria dovrebbe essere grande veloce non volatile Gerarchia di memorie Disco: capiente, lento, non volatile ed economico Memoria principale: volatile, mediamente grande,
DettagliSistemi Operativi. Principi di ges tione della memoria S wapping Memoria virtuale
Sistemi Operativi Principi di ges tione della memoria S wapping Memoria virtuale Necessità di gestire la memoria La memoria è una risorsa importante e deve essere gestita attentamente Un programmatore
DettagliVerifica di Sistemi. 2. Il latch SR a porte NOR non accetta la condizione: a. S=0, R=0 b. S=1, R=1 c. S=0, R=1 d. S=1, R=0
Verifica di Sistemi 1.Qual è la differenza tra un latch asincrono e un Flip Flop? a. Il latch è abilitato da un segnale di clock b. Il latch ha gli ingressi asincroni perché questi ultimi controllano direttamente
DettagliSequential Logic. 2 storage mechanisms positive feedback charge-based. Inputs. Outputs COMBINATIONAL LOGIC. Current State. Next state.
Sequential Logic Inputs Current State COMBINATIONAL LOGIC Registers Outputs Next state CLK 2 storage mechanisms positive feedback charge-based ES-TLC 5/6 - F. ella Corte V o i i 2 2 5 5 V V o o V V 5 V
DettagliIl file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.
Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti
Dettagli5 DERIVATA. 5.1 Continuità
5 DERIVATA 5. Continuità Definizione 5. Sia < a < b < +, f : (a, b) R e c (a, b). Diciamo che f è continua in c se sono verificate le ue conizioni: (i) c esiste (ii) = f(c) c Si osservi che nella efinizione
DettagliESERCIZIO 1 1. Traccia 1. Analisi 2. Codifica programma 7. frame nel seguente modo: il primo byte dice la lunghezza complessiva del frame,
ESERCIZIO 1 1 Traccia 1 Analisi 2 Codifica programma 7 Esercizio 1 Traccia IL microprocessore riceve dati dalla porta di indirizzo 30H. I dati sono organizzati in frame nel seguente modo: il primo byte
DettagliUniversità degli studi di Bari A. Moro. Economia dei tributi. Anno accademico 2015/2016. Prova scritta del 13 giugno 2016 sul programma del I modulo
Università eli stui i Bari A. Moro Corso i Laurea maistrale in Consulenza professionale per le aziene Economia ei tributi Anno accaemico 2015/2016 Prova scritta el 13 iuno 2016 sul proramma el I moulo
DettagliSISTEMI OPERATIVI. Gestione della memoria Domande di verifica. Luca Orrù Centro Multimediale Montiferru 18/06/2007
2007 SISTEMI OPERATIVI Gestione della memoria Domande di verifica Luca Orrù Centro Multimediale Montiferru 18/06/2007 Gestione della memoria 1. Si descriva il concetto di memoria virtuale (esame del 19-06-2006)
DettagliTarget standard per sensori di prossimità induttivi. Target. 1mm
ensori i prossimità inuttivi Introuzione Principi i funzionamento ei sensori i prossimità inuttivi Bobina Oscillatore Circuito i attivazione Circuito elettrico i uscita I sensori i prossimità inuttivi
DettagliIl memory manager. Gestione della memoria centrale
Il memory manager Gestione della memoria centrale La memoria La memoria RAM è un vettore molto grande di WORD cioè celle elementari a 16bit, 32bit, 64bit (2Byte, 4Byte, 8Byte) o altre misure a seconda
DettagliUnità di Misura Corso di Abilità Informatiche Laurea in Fisica. prof. Corrado Santoro
Unità di Misura Corso di Abilità Informatiche Laurea in Fisica prof. Corrado Santoro Il tempo Il funzionamento della CPU è regolato da un motore : energia elettrica e clock di sistema Poiché la CPU è una
DettagliElementi di Informatica e Programmazione
Elementi di Informatica e Programmazione Il concetto di Algoritmo e di Calcolatore Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Cos
DettagliInformatica Teorica. Macchine a registri
Informatica Teorica Macchine a registri 1 Macchine a registri RAM (Random Access Machine) astrazione ragionevole di un calcolatore nastro di ingresso nastro di uscita unità centrale in grado di eseguire
DettagliEsercitazione Informatica I AA 2012-2013. Nicola Paoletti
Esercitazione Informatica I AA 2012-2013 Nicola Paoletti 4 Gigno 2013 2 Conversioni Effettuare le seguenti conversioni, tenendo conto del numero di bit con cui si rappresenta il numero da convertire/convertito.
DettagliSistemi Operativi. ugoerr+so@dia.unisa.it 8 LEZIONE MEMORIA CENTRALE 1 PARTE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFORMATICA. Sistemi Operativi 2007/08
Sistemi Operativi Docente: Ugo Erra ugoerr+so@dia.unisa.it 8 LEZIONE MEMORIA CENTRALE 1 PARTE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFORMATICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Sommario della lezione Introduzione
DettagliIndice prodotti alta ed altissima resistenza
Inice prootti alta e altissima resistenza figura escrizione uni in iso pag. Viti a testa cilinrica con cava esagonale5931912476 21 Viti a testa cilinrica assa con cava esagonale932 798422 45 Ø s Viti a
DettagliLa Gestione delle risorse Renato Agati
Renato Agati delle risorse La Gestione Schedulazione dei processi Gestione delle periferiche File system Schedulazione dei processi Mono programmazione Multi programmazione Gestione delle periferiche File
DettagliQuinto Homework. Indicare il tempo necessario all'esecuzione del programma in caso di avvio e ritiro fuori ordine.
Quinto Homework 1) Si vuole progettare una cache a mappatura diretta per un sistema a 32 bit per una memoria da 2 GB (quindi sono solo 31 i bit utili per gli indirizzi) e blocchi di 64 byte. Rispondere
DettagliOrganizzazione della memoria
Memorizzazione dati La fase di codifica permette di esprimere qualsiasi informazione (numeri, testo, immagini, ecc) come stringhe di bit: Es: di immagine 00001001100110010010001100110010011001010010100010
DettagliCalcolatori Elettronici Reti Sequenziali Asincrone
Calcolatori Elettronici eti equenziali Asincrone Ing. dell Automazione A.A. 2/2 Gabriele Cecchetti eti equenziali Asincrone ommario: Circuito sequenziale e bistabile Definizione di rete sequenziale asincrona
DettagliIl Principio dei lavori virtuali
Il Principio dei lavori virtuali Il P..V. rientra nella classe di quei principi energetici che indicano che i sistemi evolvono nel senso di minimizzare l energia associata ad ogni stato di possibile configurazione.
DettagliCINEMATICA DEL CORPO RIGIDO
CINEMATICA DEL CORPO RIGIDO 5 Premettiamo una Definizione: si chiama atto i moto i un sistema materiale in un ato istante t, l insieme elle velocità i tutti i punti el sistema all istante t. E errato parlare
DettagliCalcolatori Elettronici
Calcolatori Elettronici La memoria gerarchica La cache: come migliorare le prestazioni Ricapitolando (1) La memoria principale e la cache sono scomposte in blocchi di uguale dimensione L indirizzo del
DettagliArchitettura dei Calcolatori Reti Sequenziali Sincrone
Architettura dei Calcolatori Reti Sequenziali Sincrone Ing. dell Automazione A.A. 2011/12 Gabriele Cecchetti Reti Sequenziali Sincrone Sommario: Introduzione, tipi e definizione Condizioni per il corretto
DettagliIL SISTEMA DEI PREZZI DI LEON WALRAS
IL SISTEMA DEI PREZZI DI LEON WALRAS E L EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE Sommario: 1. Introuzione 2. Il sistema ei prezzi i Walras e l equilibrio economico generale 3. Le contraizioni implicite nel sistema
DettagliFuoco, direttrice ed equazione di una parabola traslata. Bruna Cavallaro, Treccani scuola
Fuoco, direttrice ed equazione di una parabola traslata Bruna Cavallaro, Treccani scuola 1 Traslare parabole con fuoco e direttrice Su un piano Oxy disegno una parabola, con fuoco e direttrice. poi traslo
DettagliDefinizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A
Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,
DettagliProgrammazione modulare a.s.2015-2016
Programmazione modulare a.s.015-016 Indirizzo:Informatica \Disciplina: Telecomunicazioni Prof. MAIO Patrizia Rosi Filippo Classe:3 A 3 B Informatica ore settimanali 3 di cui di laboratorio) Libro di testo:telecomunicazioni
DettagliSistemi Operativi. ugoerr+so@dia.unisa.it 12 LEZIONE REALIZZAZIONE DEL FILE SYSTEM CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFORMATICA. Sistemi Operativi 2007/08
Sistemi Operativi Docente: Ugo Erra ugoerr+so@dia.unisa.it 12 LEZIONE REALIZZAZIONE DEL FILE SYSTEM CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFORMATICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Sommario della lezione
DettagliMemoria secondaria. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione dell unità a disco. Affidabilità dei dischi: RAID
Memoria secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione dell unità a disco Affidabilità dei dischi: RAID Sistemi Operativi 13.1 Struttura del disco I dischi vengono indirizzati come grandi
DettagliVBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.
Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?
DettagliGestione della memoria centrale
Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti
DettagliStudio di una funzione razionale fratta (autore Carlo Elce)
Stuio i funzioni Carlo Elce 1 Stuio i una funzione razionale fratta (autore Carlo Elce) Per rappresentare graficamente una funzione reale i una variabile reale bisogna seguire i seguenti passi: Passo 1)
DettagliCognome e Nome... 31 Gennaio 2002 I prova in itinere
31 Gennaio 2002 I prova in itinere COMPITO A La prova consiste nello svolgere i questiti delle due parti di cui è composta. 1. Dare la definizione di Spooling e dire quando e perché è più conveniente di
DettagliSommario. Addizione naturale
Sommario Introduzione Rappresentazione dei numeri interi positivi Rappresentazione dei numeri interi Operazioni aritmetiche Modulo e segno Addizione e sottrazione urale Addizione e sottrazione in complemento
Dettagliversione del prof. Francesco Iaccarino
Ottimizzato per Microsoft PowerPoint 2010 MOTI RELATIVI versione del 01 20/03/2013 02 25/03/2013 03 14/05/2013 www.ibneditore.it iaccarinofr@gmail.com www.itismarconipadova.it Per eventuali suggerimenti
DettagliGestione della memoria secondaria. Marco Cesati. Schema della lezione. File system annotati. Il disco magnetico. Prestazioni dei dischi
Di cosa parliamo in questa lezione? Lezione 13 La gestione della Sistemi operativi 1 I file system annotati 2 Tecnologia e prestazioni del magnetico 3 Algoritmi di schedulazione del 26 maggio 2015 4 I
DettagliIl software di base comprende l insieme dei programmi predisposti per un uso efficace ed efficiente del computer.
I Sistemi Operativi Il Software di Base Il software di base comprende l insieme dei programmi predisposti per un uso efficace ed efficiente del computer. Il sistema operativo è il gestore di tutte le risorse
DettagliA.C. Neve Esercizi Digitali 1
Esercizi di Elettronica Digitale.. Neve Esercizi Digitali 1 Porte logiche Elementari ND OR NND NOR EXOR EXNOR 0 0 0 0 1 1 0 1 0 1 0 1 1 0 1 0 1 0 0 1 1 0 1 0 1 1 1 1 0 0 0 1 * Reti logiche con interruttori
DettagliARCHITETTURA DEL CALCOLATORE
Orologio di sistema (Clock) UNITÀ UNITÀ DI DI INGRESSO Schema a blocchi di un calcolatore REGISTRI CONTROLLO BUS DEL SISTEMA MEMORIA DI DI MASSA Hard Hard Disk Disk MEMORIA CENTRALE Ram Ram ALU CPU UNITÀ
DettagliLa Memoria Virtuale Ottimizzazione della memoria centrale
La Memoria Virtuale Ottimizzazione della memoria centrale 1) Introduzione- Gerarchia della memoria Da un punto di vista funzionale, ogni dispositivo di memorizzazione elettronica di informazioni presenta
DettagliTesti di Esercizi e Quesiti 1
Architettura degli Elaboratori, 2009-2010 Testi di Esercizi e Quesiti 1 1. Una rete logica ha quattro variabili booleane di ingresso a 0, a 1, b 0, b 1 e due variabili booleane di uscita z 0, z 1. La specifica
DettagliModulo 8. Elettronica Digitale. Contenuti: Obiettivi:
Modulo 8 Elettronica Digitale Contenuti: Introduzione Sistemi di numerazione posizionali Sistema binario Porte logiche fondamentali Porte logiche universali Metodo della forma canonica della somma per
DettagliSistemi Operativi A.A. 2011/2012
Sistemi Operativi A.A. 2011/2012 Esercitazione 13 Dicembre 2011 Esercizio 1 - Scheduling dei processi Data la seguente sequenza di processi Processo Istante Arrivo Durata Priorità P 1 0 6 3 P 2 2 5 2 P
DettagliIntroduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6
Appunti di Calcolatori Elettronici Esecuzione di istruzioni in parallelo Introduzione... 1 Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD...
DettagliEsercizi di programmazione in linguaggio C - Costrutto sequenza
Esercizi di programmazione in linguaggio C - Costrutto sequenza prof. Roberto Fuligni 1. [espressione1] - Scrivere un programma che calcoli l'espressione y = ax + b, dove x è uguale a 6, a è uguale a 19,
Dettagli(71,1), (35,1), (17,1), (8,1), (4,0), (2,0), (1,0), (0,1) 0, 7155 2 = 1, 431 0, 431 2 = 0, 862 0, 896 2 = 1, 792 0, 724 2 = 1, 448 0, 448 2 = 0, 896
2 Esercizio 2.2 La rappresentazione esadecimale prevede 16 configurazioni corrispondenti a 4 bit. Il contenuto di una parola di 16 bit può essere rappresentato direttamente con 4 digit esadecimali, sostituendo
DettagliTeorema di Sostituzione
Teorema i Sostituzione Le Fiure (a) e (b) i seuito riportate, si riferiscono al Teorema i sostituzione che afferma: Una impeenza Z a percorsa a una corrente, può essere sostituita un eneratore i tensione
DettagliCorso di Economia del Lavoro Daniele Checchi Blanchard-Amighini-Giavazzi cap.4 anno 2014-15
Corso i Economia el Lavoro Daniele Checchi Blanchar-Amighini-Giavazzi cap.4 anno 2014-15 I MERCATI FINANZIARI Esise una grane varieà i aivià finanziarie. Il risparmiaore eve scegliere in quali forme eenere
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ( modulo redatto da prof. A. Rossi)
DISCIPLINA A.S. 2011-12 di dipartimento individuale del/i docenti Sarro Alessandro Mete Nicola per la classe 4TIEL 1) PREREQUISITI Concetti di matematica,fisica ed elettrotecnica. 2) SITUAZIONE DI PARTENZA
DettagliLICEO SCIENTIFICO CARLO CATTANEO
LICEO SCIENTIFICO CARLO CATTANEO MACROARGOMENTI DI INFORMATICA A.S.2014/15 CLASSI PRIME OPZIONE SCIENZE APPLICATE CONCETTI DI BASE E HARDWARE SOFTWARE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI ELABORATORE DI TESTI SISTEMI
DettagliLaboratorio di Programmazione Lezione 1. Cristian Del Fabbro
Laboratorio di Programmazione Lezione 1 Cristian Del Fabbro Reperibilità homepage corso: https://users.dimi.uniud.it/~cristian.delfabbro/teaching.php email: cristian.delfabbro@uniud.it telefono: 0432 558676
DettagliEsercizi sui Circuiti RC
Esercizi sui Circuiti RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente
DettagliNavigazione di Veicoli Autonomi
Luca Baglivo Navigazione i Veicoli Autonomi Pianificazione e Controllo i Traiettoria Appunti per il corso i Robotica Spaziale per Ingegneria Aerospaziale PREFAZIONE Lo scopo ella presente ispensa è quello
DettagliAppunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso
Università Roma Tre Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
DettagliGestione economico-aziendale
La valutazione i un aziena nell ipotesi i un acquisizione: un caso i applicazione el metoo ei multipli i Massimo Buongiorno * e Marco Capra ** Il presente lavoro illustra un incarico svolto nell interesse
DettagliNota metodologica. Strategia di campionamento e livello di precisione dei risultati dell indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana
Nota metoologica I ati vengono raccolti nell ambito ell inagine campionaria sulle famiglie Aspetti ella vita quotiiana, ce fa parte i un sistema integrato i inagini sociali (Inagini Multiscopo) e è volta
DettagliMemoria secondaria. Sistemi Operativi mod. B 14.1
Memoria secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione dell unità a disco Gestione dello spazio di swap La struttura RAID Affidabilità dei dischi Connessione dei dischi 14.1 Memoria secondaria
DettagliIl software. la parte contro cui si può solo imprecare. Funzioni principali del sistema operativo. (continua) Gestione della memoria principale
Funzioni principali del sistema operativo Il software la parte contro cui si può solo imprecare Avvio dell elaboratore Gestione del processore e dei processi in Gestione della memoria principale Gestione
DettagliEsercizi per il recupero del debito formativo:
ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CLASSE 3 ISC Esercizi per il recupero del debito formativo: Disegnare il diagramma e scrivere la matrice delle transizioni di stato degli automi a stati finiti che rappresentano
Dettagli11 Realizzazione del File System. 11.1.1 Struttura a livelli (fig. 11.1) 11.4 Allocazione dei file
11 Realizzazione del File System 1 Metodi di allocazione Allocazione contigua Allocazione concatenata e varianti Allocazione indicizzata e varianti Gestione dello spazio libero 11.1.1 Struttura a livelli
DettagliI dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43
I dischi ottici Le tecnologie dei dischi ottici sono completamente differenti e sono basate sull'uso di raggi laser Il raggio laser è un particolare tipo di raggio luminoso estremamente focalizzato che
DettagliIspirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for Advanced Study, anni 40).
RCHITETTUR DI UN ELORTORE Ispirata al modello della Macchina di Von Neumann (Princeton, Institute for dvanced Study, anni 40). MCCHIN DI VON NEUMNN UNITÀ FUNZIONLI fondamentali Processore (CPU) Memoria
DettagliPARTE III MACCHINE A REGISTRI
PARTE III MACCHINE A REGISTRI Macchine a registri (RAM) Modelli di costo RAM e macchine di Turing Macchine a registri elementari 1 3.1 MACCHINE A REGISTRI (RAM: Random Access Machines) Introdotte da Shepherdson
Dettaglirecent exhibition: A Blow-by-Blow Account of Stonecarving in Oxford (2014) at Modern Art Oxford, Dublin City Gallery The Hugh Lane, and
Av: C k S L I V I Pv B A 2015. Av: C v j vv v j v. S L xv - z q v vk. T L vk I x v v. T j I B Av: C /. P L v v I k j v. T x Av: C k x. T j L v v Av: C v. S x x v. Lv v x. M k k. 1 Av: C è v S L I V P B
DettagliIntroduzione ai microcontrollori
Introduzione ai microcontrollori L elettronica digitale nasce nel 1946 con il primo calcolatore elettronico digitale denominato ENIAC e composto esclusivamente di circuiti a valvole, anche se negli anni
DettagliFiltri attivi del primo ordine
Filtri attivi del primo ordine Una sintesi non esaustiva degli aspetti essenziali (*) per gli allievi della 4 A A T.I.E. 08-09 (pillole per il ripasso dell argomento, da assumere in forti dosi) (*) La
DettagliViti a ricircolazione di sfere standard
Viti a ricircolazione i stanar KURODA prouce viti a ricircolazione i nelle versioni rullate stanar, rettificate stanar e rettificate secono isegno cliente; la gamma completa comprene chiocciole singole
DettagliCap. 8 Sistemi di controllo
Cap. 8 Sistemi i controllo Come già etto, in generale, un sistema è solo potenzialmente in grao i soisfare gli obiettivi per i quali è stato costruito, e cioè i comportarsi nella maniera esierata. Per
DettagliLa Macchina Virtuale
Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Elaborazione di Immagini e Suoni / Riconoscimento e Visioni Artificiali 12 c.f.u. Anno Accademico 2008/2009 Docente: ing. Salvatore
DettagliL[λ, q(λ), q(λ)] dλ (1.1)
METODI VARIAZIONALI Dispense per il corso i Meccanica Razionale 2 i Stefano Siboni 1. Il calcolo elle variazioni 1.1 Il problema variazionale Sull insieme elle funzioni q : λ [λ 1,λ 2 ] q(λ R n i classe
DettagliLa memoria - generalità
Calcolatori Elettronici La memoria gerarchica Introduzione La memoria - generalità n Funzioni: Supporto alla CPU: deve fornire dati ed istruzioni il più rapidamente possibile Archiviazione: deve consentire
Dettagli