La valutazione dell // per l alunno La valutazione del // per il sistema
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- Marta Biondi
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1 Istituto Comprensivo Statale CALITRI - a. sc La valutazione dell // per l alunno La valutazione del // per il sistema Non ci sono venti favorevoli per coloro che non sanno dove andare Seneca
2 Legge delega 53/03 art.3: Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione PRODOTTI / ESITI PROCESSI VALUTAZIONE INTERNA Livello Scuola Valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti rilevata ai fini della certificazione delle competenze acquisite Autovalutazione d istituto VALUTAZIONE ESTERNA Livello Centrale Prove INVALSI Standard di apprendimento Progetto VALES Standard di funzionamento
3 La valutazione degli alunni La valutazione si è sempre più qualificata come strumento di conoscenza dell alunno e per INSEGNAMENTO VALUTAZIONE APPRENDIMENTO l alunno, e di regolazione dell attività didattica, assumendo un ruolo formativo di rilievo in ogni fase decisiva dell articolato svolgersi del percorso d insegnamento-apprendimento.
4 Fase iniziale Quando si valuta Prove d ingresso: rilevano i requisiti cognitivi, ma anche affettivo-motivazionali-relazionali -- valore diagnostico / formativo (non sommativo) Fase intermedia Prove di verifica al termine di una o più unità di apprendimento e/o al termine di ciascun biennio: consentono di effettuare un bilancio dell offerta formativa proposta -- valore formativo / sommativo; Fase finale Prova di verifica al termine di ciascun quadrimestre: esprimono il livello di padronanza raggiunto rispetto ai traguardi attesi -- valore formativo / sommativo / certficativo
5 Strumenti della valutazione 1) Prove strutturate - stimoli chiusi e risposte chiuse Prove oggettive: quesiti vero/falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento, ma anche esercizi di grammatica, sintassi, ecc..., esecuzione di calcoli, risoluzione di problemi a percorso obbligato, ecc Criteri di valutazione delle prove di verifica strutturate (prove oggettive): Per ciascuna prova sono esplicitati di volta in volta, tramite definiti indicatori, gli obiettivi che s intende testare e la soglia di accettabilità (numero minimo di risposte esatte, n. minimo di esercizi da svolgere..) Ad ogni quesito presente nella prova di verifica oggettiva-strutturata si deve attribuire un punteggio che consentirà di distribuire i risultati secondo una scala. I punteggi sono definiti in valore percentuale. Ciascun punteggio percentuale può essere correlato ad un voto numerico espresso in decimi. Esempio scala per l attribuzione del punteggio-voto GRIGLIA INVALSI Esame di Stato FASCIA BASSA FASCIA MEDIO BASSA FASCIA MEDIA FASCIA MEDIO ALTA FASCIA ALTA FASCIA ALTISSIMA Non sufficiente Quasi sufficiente Sufficiente Buono Distinto OTTIMO % - 40 % 41 % 54% 55 % 64 % 65 % - 73 % 74 % 82 % 83 % 91 % 92 % % Mancato raggiungimento degli obiettivi Raggiungimento parziale degli obiettivi Raggiungimento degli obiettivi Complessivo raggiungimento degli obiettivi Pieno raggiungimento degli obiettivi Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi
6 Strumenti della valutazione 2) Prove semistrutturate - stimoli chiusi e risposte aperte Prove soggettive: saggi brevi, domande e colloqui strutturati ; ma anche il riassunto, l intervista con scaletta, il questionario con domande, la prova di comprensione di testi, attività di ricerca, esperienze di laboratorio, ecc... Criteri di valutazione delle prove di verifica tradizionali e semistrutturate (prove soggettive): Il rendimento di ciascun alunno è valutato indipendentemente dai risultati raggiunti dagli altri alunni della classe. Per ciascuna prova di verifica ciascun docente esplicita gli indicatori (con eventuali descrittori) riferiti agli obiettivi che si intende testare e la soglia di accettabilità. Esempio di un indicatore, con relativi descrittori e soglia di accettabilità (misuratori) GRIGLIA DI VERIFICA DELLA PROVA ORALE - COLLOQUIO INDICATORI ossia le abilità-obiettivi specifici che ci proponiamo di valutare. Es. padronanza linguistica. La scelta degli indicatori all interno di una disciplina o area disciplinare può essere soggettiva e variabile secondo l importanza che si assegna alle prestazioni attese. La variabilità dipende inoltre do molti altri fattori fra cui l anno di frequenza, gli obiettivi prioritari, il monte ore assegnato alla disciplina e così via LIVELLI o DESCRITTORI che intendiamo utilizzare per descrivere gli aspetti di un indicatore sottoposto a verifica. Nell esempio all indicatore padronanza linguistica: a) repertorio comunicativo-espressivo; b) repertorio lessicale; c) appropriatezza lessicale; MISURAZIONE PUNTEGGI Comunicazione Chiarezza Correttezza Fluidità Fluida, chiara, corretta e lessico ricco 5 Chiara, corretta e lessico appropriato 4 Semplice ed efficace e lessico corretto 3 Semplice e comprensibile 2 Incerta, poco chiara e impropria nel lessico 1
7 Strumenti della valutazione 3) Prove tradizionali - stimoli aperti e risposte aperte Prove soggettive: interrogazioni e temi, ma anche relazione, articolo, lettera, tenuta di verbali, relazioni su esperienze, ricerche, ecc... 4) Altri strumenti di valutazione Osservazioni e annotazioni sistematiche (l osservazione costante del comportamento e dell attività degli allievi in classe accompagnata da una sorta di diario informale.) Raccolte documentali / Fascicolo dell alunno (campioni degli elaborati degli studenti, di cui i genitori possono prendere visione). Prodotti (un disegno fatto durante la lezione di artistica, una ricerca storica, un Cd multimediale, ecc...) Tutte testimonianze dei progressi compiuti dagli alunni.
8 Strumenti della valutazione Criteri per la definizione della valutazione sommativa periodica e finale da esprimere in decimi: All attribuzione del voto numerico concorrono: a) i risultati ottenuti nelle prove di verifica oggettive e soggettive; b) i risultati delle osservazioni sistematiche per la rilevazione del processo di apprendimento e del progresso. Il voto riportato sulla scheda è determinato dalla media dei punteggi percentuali riportati nelle prove di verifica con la possibilità di un bonus da attribuire per gli indicatori di processo e di progresso.
9 : al via il Sistema di Valutazione. Le prove Invalsi PUNTEGGI MEDI NELLA PROVA DI ITALIANO basati sui dati delle classi campione: CLASSE NORD- OVEST NORD- EST CENTRO SUD SUD- ISOLE* ITALIA II Primaria V Primaria III Sec. 1 Grado II Sec. 2 Grado PUNTEGGI MEDI NELLA PROVA DI MATEMATICA basati sui dati delle classi campione: CLASSE NORD- OVEST NORD- EST CENTRO SUD* SUD- ISOLE** ITALIA II Primaria V Primaria III Sec. 1 Grado II Sec. 2 Grado
10 : al via il Sistema di Valutazione. Le prove Invalsi Gli esiti delle prove saranno restituiti alle singole scuole nel mese di settembre, con la massima disaggregazione, item per item, per consentire ai Collegi dei Docenti di utilizzarli per molteplici riflessioni didattiche. Il Miur ha confermato la volontà di proseguire con la valutazione del sistema di istruzione, affiancando alle rilevazioni degli apprendimenti, l estensione dell autovalutazione di Istituto a tutte le scuole, anche tenendo conto dell entrata in vigore del DPR 80/2013. Dal prossimo settembre ci si fornirà a tutte le scuole strumenti operativi (R.A.) per l avvio dell autovalutazione interna, anche utilizzando, a scopo conoscitivo e di confronto, gli esiti delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti.
11 AUTOVALUTAZIONE: modello C.I.P.P. INPUT CONTESTO PROCESSI PRODOTTI
12 AUTOVALUTAZIONE: modello C.I.P.P. 1. il contesto in cui le scuole operano (aspetti demografici, economici e socioculturali nei quali confini la scuola si trova ad operare e che determinano la sua utenza); 2. gli input, ossia le risorse di cui il sistema educativo e le singole unità scolastiche dispongono per offrire il proprio servizio (risorse umane - inclusi gli studenti -, materiali, ed economiche a disposizione); 3. i processi attuati, ossia le attività realizzate dalla scuola (l'offerta formativa, le scelte organizzative e didattiche, gli stili di direzione); 4. i prodotti (risultati) ottenuti, sia immediati (percentuali di promossi, votazioni conseguite agli esami di stato, livelli di apprendimenti rilevati con prove standardizzate) sia a medio e lungo periodo (accesso all università, al mondo del lavoro).
13 Valutare le Scuole D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013 Dal processo al rapporto di autovalutazione
14 Il percorso di valutazione 1. Carta d identità della scuola: contenente i dati strutturali forniti dal MIUR e aggiornati con ulteriori informazioni sulla propria dell offerta formativa, secondo le modalità «Scuola in chiaro»; 2. Rilevazione degli apprendimenti: prove INVALSI e calcolo valore aggiunto contestualizzato; 3. Analisi valutative del contesto scolastico: svolte dai nuclei di valutazione esterni a partire dai dati strutturali, attraverso strumenti di osservazione e indicatori; 4. Rapporto di valutazione iniziale: che conterà gli obiettivi di miglioramento per la Scuola e per il Dirigente Scolastico; 5. Piano di miglioramento: progettato dalla Scuola e supportato dall INDIRE 6. Valutazione finale: dell intero percorso effettuato e pubblicazione dei risultati.
15 Il percorso di valutazione MIUR Carta identità Scuola INVALSI 1. Valutazione apprendimenti 2. Strumenti e protocolli di osservazione Ispettori 1. Clima organizzativo 2. Ambiente di apprendimento Rapporto sulla Scuola Task force di supporto INDIRE, Università, ecc. PIANO MIGLIORA- MENTO
16 Il percorso di valutazione: 1. ANALISI ANALISI 1. Carta di identità 2. Misurazione degli apprendimenti e calcolo del valore aggiunto contestuale 3. Visite nelle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterna 4. Rapporto di valutazione iniziale Dati strutturali forniti dal Miur con integrazione di dati da parte degli Istituti Scolastici INVALSI in collaborazione con le Scuole Osservazioni, interviste, questionari condotti nella scuola dai nuclei di valutazione esterni (Ispettore ed Esperti di processi di valutazione) formati all utilizzo di strumenti e procedure a cura dell INVALSI Analisi dei punti di forza e di criticità da parte dei nuclei di valutazione esterna con l individuazione degli obiettivi di miglioramento per tutta la comunità professionale
17 Il percorso di valutazione: 2. MIGLIORAMENTO MIGLIO- RAMEN- TO 5. Piano di miglioramento della scuola e della dirigenza scolastica 6. Azioni di sostegno Declinazione degli obiettivi in un piano di miglioramento complessivo che coinvolge, a vari livelli e con varie modalità di intervento, la comunità professionale, il dirigente scolastico e i vari portatori di interessi. Sviluppo del piano di miglioramento e sostegno alla realizzazione da parte dell INDIRE, delle Università o di altre risorse professionali del territorio. La gestione della autovalutazione interna è affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con il Coordinatore dei processi di valutazione e il Nucleo di autovalutazione interno, con attenzione al coinvolgimento della comunità professionale e sociale. La composizione del Nucleo può essere differenziata a seconda delle situazioni e delle modalità di analisi che si intendono intraprendere
18 Il percorso di valutazione: 3. VALUTAZIONE VALUTA- ZIONE 7. Risultati 8. Rapporto di valutazione finale 9. Valutazione della dirigenza scolastica 10. Pubblicazione dei risultati sul servizio Scuola in chiaro. Individuazione dei risultati raggiunti con riferimento agli indicatori e agli obiettivi di miglioramento precedentemente definiti. Presentazione del rapporto di valutazione finale alla comunità scolastica e al Direttore dell USR Valutazione della dirigenza da parte del Direttore dell USR Trasparenza e rendicontazione dei risultati della valutazione da parte della scuola sul servizio Scuola in chiaro del MIUR.
19 Il percorso di valutazione: SCADENZIARIO TEMPI OGGETTO RIFERIMENTO Entro gennaio Compilazione QUESTIONARIO SCUOLA DS Entro febbraio Compilazione QUESTIONARI INSEGNANTI, ALUNNI, GENITORI DS Entro marzo Restituzione indicatori QUESTIONARIO SCUOLA Restituzione indicatori QUESTIONARI INSEGNANTI, ALUNNI, GENITORI INVALSI Consegna RA in formato elettronico DS Aprile - maggio Analisi RA Team di valutazione Visite di VALUTATORI ESTERNI esterna Entro luglio Individuazione definitiva degli obiettivi di miglioramento DS Da settembre Realizzazione piani di miglioramento DS
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