Impariamo a calcolare gli intervalli

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1 Impariamo a calcolare gli intervalli A cosa servono gli intervalli? 1. Costruire le scale 2. Costruire gli accordi e i loro arpeggi 3. Capire da quale scala proviene una frase 4. Capire quale accordo puoi mettere su una frase quando accompagni 5. Capire come sono organizzate le sequenze melodiche che compongono una frase 6. Capire e ricordare facilmente quali accordi ci sono nelle scale ed essere in grado di effettuare l analisi armonica Ci sono alcune cose preliminari da imparare prima di procedere alla spiegazione di come si calcolano gli intervalli. Procediamo: Notazione internazionale Nella tabella riportata hai la traduzione tra notazione in italiano e la notazione internazionale Notazione in italiano DO RE MI FA SOL LA SI Notazione internazionale C D E F G A B Tono ( T ) Il tono rappresenta la distanza più grande che può esistere tra due gradi congiunti, cioè tra due note che abbiano nome consecutivo ( es C > D ) Semitono ( ST) Il semitono rappresenta la distanza più piccola tra due gradi congiunti ( es E > F ) Sulla chitarra: il semitono Sulla chitarra il tono Open strings Open strings Sul piano Il semitono Sul piano Il tono ( I cantanti dovranno necessariamente memorizzare il suono di: tono, semitono e degli intervalli, suonandoli su uno strumento e imitandoli a voce. Ci sono altri metodi, potrete apprenderli dalle lezioni di ear trainig offerte gratuitamente dalla Scuola di musica Ladybird Project. )

2 Tono e semitono se sommati danno origine a diverse distanze più grandi ( es 2 toni, due toni ed un semitono, tre toni ecc) Diesis, bemolle doppio diesis, doppio, bemolle nome sigla effetto esempio diesis # Alza la nota contrassegnata di un semitono Do# è un semitono sopra al do naturale doppio diesis X Alza la nota contrassegnata di un tono Do x è un tono sopra al do naturale suona come il Re bemolle b Abbassa la nota contrassegnata di un semitono Re b è semitono sotto al Re suona come Do # Doppio bemolle bb Abbassa la nota contrassegnata di un tono Re bb è un tono sotto al Re suona come Do naturale La scala cromatica La scala cromatica è formata da 12 note tutte a distanza di semitono Nel diagramma ho preferito riportare i nomi delle note alterate con il bemolle piuttosto che con il diesis Nb I suoni che seguono possono avere due nomi Queste sono note enarmoniche, cioè note che hanno un nome diverso ma hanno stesso suono Db = C#, Eb = D#, Gb = F#, Ab = G#, Bb = A# Consigli pratici Memorizza la scala (con la testa non con lo strumento) e studiala partendo da qualsiasi nota del cerchio. Dovrai saperla seguendo il cerchio sia in senso orario che antiorario, vale a dire sia in senso ascendente che discendente. Per motivi legati alla costruzione di scale accordi ed arpeggi dovrai imparare a calcolare la distanza tra le note, per fare questo conoscere la scala cromatica e la funzione di #, X e bb ti sarà moto utile. Lo schema che segue contiene delle informazioni che dovrai memorizzare sempre per la stessa ragione Note a distanza di tono note a distanza di semitono Nella scala maggiore ci sono coppie di note che distano un tono e coppie di note che distano un semitono. E importante memorizzare questa classificazione. Eccola nello schema Sono a distanza di tono C > D D >E F > G G > A A >B Sono a distanza di semitono E > F B < C

3 Adesso allenati a calcolare le distanze che ottieni quando aggiungi # o b sia alla prima che alla seconda nota in una coppia di note una di partenza, l altra di destinazione. Prendi come esempio C > D: Queste due note distano tra loro un tono. Cb D Se alteri la prima nota della coppia con il b questa retrocede di un ST e la distanza di tono diviene di un tono e mezzo (T + ST) C Db Se alteri la seconda nota della coppia con il b questa retrocede di un ST e la distanza di tono diviene di mezzo tono, cioè un semitono C# D Se alteri la prima nota della coppia con il # questa avanza di un ST e la distanza di tono diviene di mezzo tono, cioè un semitono C D# Se alteri la seconda nota della coppia con il # questa avanza di un ST e la distanza di tono diviene di un tono e mezzo (T + ST) Per quanto riguarda il doppio diesis ed il doppio bemolle il ragionamento è lo stesso, ma abbiamo a che fare cor una riduzione o un aumento di un tono. Cbb D C Dbb Cx D C Dx Se alteri la prima nota della coppia con il bb questa retrocede di un T e la distanza di tono diviene di due toni (2T) Se alteri la seconda nota della coppia con il bb questa retrocede di un T e la distanza di tono si annulla, le note si sovrappongono e suonano uguali Se alteri la prima nota della coppia con il x questa avanza di un T e la distanza di tono si annulla le note si sovrappongono e suonano uguali Se alteri la seconda nota della coppia con il x questa avanza di un T e la distanza di tono diviene di due toni (2T) Ora prova a considerare due note che distano un semitono, ad esempio E > F. vedi come reagiscono quando alteri la prima o la seconda nota della coppia con #, b, X, bb. Eb F Se alteri la prima nota della coppia con il b questa retrocede di un ST e la distanza di semitono diviene di un tono E Fb Se alteri la seconda nota della coppia con il b questa retrocede di un ST e la distanza si annulla le note si sovrappongono e suonano uguali E# F Se alteri la prima nota della coppia con il # questa avanza di un ST e la distanza si annulla le note si sovrappongono e suonano uguali E F# Se alteri la seconda nota della coppia con il # questa avanza di un ST e la distanza di semitono diviene di un tono Ecco cosa accade se consideri doppio bemolle e doppio diesis Ebb F E Fx Ex F E Fbb Se alteri la prima nota della coppia con il bb questa retrocede di un T e la distanza di tono diviene di un tono e mezzo (T + ST) Se alteri la seconda nota della coppia con il x questa avanza di un T e la distanza di semitono diviene di un tono e mezzo (T + ST) Praticare la distanza tra queste coppie di note non ha senso Se provi a praticare questi calcoli con le coppie di note a distanza di tono e semitono avrai meno difficoltà quando costruirai le scale, gli accordi e loro arpeggi nelle varie tonalità.

4 Ecco la tavola degli intervalli La imparerai facendo pratica usandola per calcolare gli intervalli e dopo per sapere quali note ci sono nelle scale e negli accordi che dovrai suonare. Spiegazioni utili alla lettura della tavola: La sigla numerica serve a rappresentare con un numero il nome dell intervallo che è segnato nella casella seguente, questo perchè quando dovremo scrivere gli intervalli sarebbe troppo lungo scriverne il nome, preferiamo usare il numero che lo rappresenta. La colonna distanza indica lo spazio che abbiamo, tra la nota di partenza e la nota di arrivo; in un intervallo questa distanza è calcolata in toni semitoni e loro somme. L esempio 1 è un esempio di calcolo semplice, il 2 un esempio più complesso. Nel commento: nota enarmonica significa nota con lo stesso suono ma che per diverse ragioni deve avere un nome diverso, capirai nella pratica. sigla Nome intervallo distanza Esempio 1 Esempio 2 commento numerica 1 unisono nessuna C1 > C1 Eb1 > Eb1 stessa nota b2 seconda minore ST C > Db Eb > Fb 2 seconda maggiore T C > D Eb > F #2 Seconda aumentata T + ST C > D# Eb > F# nota enarmonica b3 terza minore T + ST C > Eb Eb > Gb nota enarmonica 3 terza maggiore 2 T C > E Eb > G 4 quarta giusta 2 T + ST C > F Eb > Ab #4 quarta aumentata 3 T C > F# Eb > A nota enarmonica b5 quinta diminuita 3 T C > Gb Eb > Bbb nota enarmonica 5 quinta giusta 3 T + ST C > G Eb > Bb #5 quinta aumentata 4 T C > G# Eb > B nota enarmonica b6 sesta minore 4 T C > Ab Eb > Cb nota enarmonica 6 sesta maggiore 4 T + ST C > A Eb > C nota enarmonica bb7 settima diminuita 4 T + ST C > Bbb Eb > Dbb nota enarmonica b7 settima minore 5 T C > Bb Eb > Db 7 settima maggiore 5 T + ST C > B Eb > D 8 ottava 6 T C1 > C2 Eb1 > Eb2 dista un ottava ECCO STEP BY STEP COME FARE IL CALCOLO DEGLI INTERVALLI L intervallo è la distanza che può intercorrere tra due note, una di partenza, l altra di arrivo. Per calcolare un intervallo è necessario effettuare una serie di calcoli : A) Calcolare il grado, cioè il numero progressivo della nota. Ti faccio un esempio nella scala di Do maggiore. Do è la prima nota, Re, la seconda Mi la terza, Fa la quarta, Sol la quinta, La la sesta, Si la settima. Questo ci da il nome generico dell intervallo. Il nome sarà completo quando aggiungeremo il secondo calcolo che determina la distanza tra le note e quindi anche la qualità dell intervallo. Perche parlo di qualità: perche se osservate la tavola degli intervalli per ciascuno di essi abbiamo diverse tipologie, ad esempio per le quinte: 5, b5, # 5. B) Calcolare la qualità dell intervallo Nel costruire una scala o un accordo ti troverai di fronte all esigenza di considerare differenti possibilità per una stessa famiglia di intervalli. Questo dipende dal numero dei toni e semitoni che intercorrono nella distanza tra due note. A questo punto potrai notare che la misurazione di un intervallo oltre al numero progressivo della nota ( cioè la seconda, la terza, la quarta a partire da ) implica un ulteriore operazione di calcolo:valutare la distanza effettiva tra le note. Questa distanza sarà espressa ed avrà come unità di misura: toni, semitoni e loro somme. Vediamo un esempio che riguarda gli intervalli di quinta. Consideriamo tre intervalli con lo stesso nome comune, ma di qualità diversa: quinta diminuita ( b5), quinta giusta ( 5) e quinta aumentata ( #5).

5 Procediamo per tappe separate. 1. In base al primo calcolo puoi determinare che la quinta nota a partire da C è G, questo nome generico sarà comune ai tre intervalli di quinta menzionati. 2. Ora vediamo dove è la differenza tra le tre tipologie di intervallo. Come risulta nella colonna distanze della tavola, una quinta diminuita deve distare dalla sua nota di partenza tre toni, una quinta giusta tre toni e mezzo, una quinta aumentata quattro. 3. La distanza da C a G è di tre toni e mezzo ciò corrisponde ad un intervallo di quinta giusta. 4. Per avere l intervallo di quinta diminuita applicherai il bemolle alla nota G. In questo modo puoi accorciare la distanza ai tre toni richiesti ed ottenere un intervallo di quinta diminuita ( C > Gb) 5. Per avere l intervallo di quinta aumentata applicherai il # a G. In questo caso la distanza si estende a 4 toni ed avrai l intervallo di quinta aumentata ( C > G#). - Per rettificare le distanze ed ottenere gli intervalli appropriati ad un determinato intervallo, devi applicare l alterazione sempre alla seconda nota della coppia e mai alla prima. Quando costruirai una scala se fai questo errore rischierai di avere un altra scala al posto di quella che ti occorre. - Ora l intervallo è completo. Sai che G è la quinta di C e grazie alle varie distanze hai determinato tre differenti qualità per gli intervalli di quinta. Non preoccuparti il discorso all inizio sembra macchinoso, ma con un po di pratica andrà tutto a posto tieni duro e vai avanti, sapere queste cose è importante. Riepiloghiamo il procedimento: 1. Parti dalla nota di partenza e calcola il numero d ordine supponiamo che ti serva la terza minore (b3) a partire dalla nota Fa. Se inizi a contare da Fa, la terza nota si chiama LA. Per ora non curarti di trovare subito la distanza. Lo farai nei punti successivi. 2. Verifica quanta distanza hai ottenuto, al momento, tra la nota di partenza (in questo esempio il Fa) e quella di destinazione ( In questo esempio il LA). Ecco il conteggio: tra Fa e Sol hai un tono, tra Sol e LA un altro, quindi facendo la somma, hai un totale di 2 toni. 3. Vai a vedere se la distanza che hai ottenuto corrisponde o no a quella dettata dalla regola, mi spiego meglio: alla distanza che devi avere per l intervallo che ti occorre. Per fare questo usa la tavola degli intervalli alla colonna distanze. Noterai che per avere una terza minore e non sbagliare, la distanza corretta che devi avere è di un tono + semitono ( in parole semplici un tono e mezzo) 4. Confronta le due distanze quella che hai ottenuto e quella dettata dalla tavola: - se corrispondono il tuo calcolo è già corretto non occorre nessuna correzione - Se la distanza è troppo grande si corregge abbassandola di un semitono mettendo il bemolle alla nota di arrivo. Se la distanza è troppo piccola si corregge mettendo il diesis alla nota di arrivo 5. Eventuale correzione In questo caso devi effettuare la correzione, perche? Sei Partito dalla nota Fa, sei arrivato alla nota La, hai constatato che tra Fa e La ci sono due toni, ma la distanza richiesta dalla tavola per avere un intervallo un intervallo di terza minore è di un tono e mezzo. Quindi riduci la distanza applicando il bemolle alla nota di destinazione. Risulatato finale la terza minore ( b3) di Fa è Lab.

6 Le scale sono fatte di intervalli: Usiamo gli intervalli per costruire una scala, ad esempio la scala blues di Do (C blues) Una scala è composta da una serie di intervalli che hanno sempre la stessa nota come punto di partenza Nello schema di sopra iniziando da Do (C) nota di partenza che da il nome alla scala, devi calcolare quanto segue ( usa il metodo che abbiamo imparato nelle pagine precedenti: Se la nota di partenza è Do (C) procedi come segue ed avrai la scala come indicato nella tavola su riportata. Usa la tavola degli intervalli e tutto ciò che ti ho spiegato per ricostruire il percorso. Nota di partenza b3 cioè terza minore ( terza nota, distanza 1 tono e1/2) Nota di partenza 4 cioè quarta giusta ( quarta nota, distanza 2 Toni e 1/2) Nota di partenza b5 cioè quinta diminuita ( quinta nota, distanza 3 tono) Nota di partenza 5 cioè quinta giusta ( quinta nota, distanza 3 toni e 1/2 ) Nota di partenza b7cioè quarta settima minore ( la sesta nota, distanza 5 toni). Per i più addentrati in materia : c è anche la possibilità di notare e memorizzare gli intervalli che sono posti tra una nota e l altra della scale ( intervalli intermedi), questo velocizza il processo per reperire le note che ti occorre suonare, ma se non hai acquisito dimestichezza con i metodi precedentemente illustrati, per il momento, tieni questo nuovo procedimento da parte. Il materiale esposto in questo articolo è estratto e sintetizzato dal nuovo metodo - DVD di Paolo Patrignani Scuola di Fraseggio edito da Carisch e distrubuito da Music Sales Uk Il metodo è recensito in copertina da: Mike Stern, Scott Henderson, Alain Caron vedi la copertina a pagina successiva. Dove acquistarlo con facilità: se sei a Roma presso: Scuola di musica Ladybird Project o Cherubini, se sei fuori Roma ordinarlo on line presso Libreria Birdland via Cosimo Del Fante, Milano Se non riesci a reperire il metodo segnalaci eventuali problemi: info@ladybirdproject.com

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