SETTAGGIO ECOGRAFO. Dott.ssa Federica Piccinini UO Ostetricia e Ginecologia Osp Ramazzini, Carpi
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1 SETTAGGIO ECOGRAFO Dott.ssa Federica Piccinini UO Ostetricia e Ginecologia Osp Ramazzini, Carpi
2 NOZIONI DI BASE DEGLI ULTRASUONI (US) ULTRASUONI onde sonore ad altissima frequenza Percezione orecchio umano Hz Ultrasuoni > Hz Infrasuoni < 20 Hz Molti animali possono udire suoni fino a frequenze di Hz (cani) Voce maschile 100 Hz, femminile 200 Hz
3 NOZIONI DI BASE DEGLI ULTRASUONI Ogni sonda emette ULTRASUONI (trasformando energia elettrica in energia meccanica) e riceve gli ECHI PRODOTTI (energia meccanica in energia elettrica). Gli US utilizzati in Diagnostica per immagini presentano frequenze elevatissime: questo è il requisito principale per il potere di RISOLUZIONE dell immagine.
4 CARATTERISTICHE DEGLI ULTRASUONI RIFLESSIONE/RIFRAZIONE: quando l onda di US attraversa tessuti con impedenza diversa (caratteristica del mezzo legata alla resistenza offerta dal tessuto alla propagazione dell onda), una parte del segnale viene RIFLESSO e una parte RIFRATTO.
5 CARATTERISTICHE DEGLI ULTRASUONI ASSORBIMENTO/ATTENUAZIONE: il fascio US si riduce progressivamente di intensità man mano che attraversa i vari tessuti. Ciò dipende: Distanza percorsa dal fascio US; Dall ASSORBIMENTO (trasformazione in calore); Dalla RIFLESSIONE; Dalla DISPERSIONE e dall ALLARGAMENTO del fascio
6 ARTEFATTI RIVERBERAZIONE: il fascio US colpisce strutture altamente riflettenti (es IUD). CONO D OMBRA POSTERIORE: gli US vengono riflessi nella loro interezza o fortemente assorbiti quindi generano un area scura, posteriormente all area stessa, priva di echi.
7 ARTEFATTI ARTEFATTO DA LOBI LATERALI: è responsabile di falsi echi dentro ad una raccolta liquida anecogena. E legata al fatto che i fasci di US che colpiscono i lati della raccolta, tornano indietro e vengono elaborate come facenti parte del fascio principale, quindi appaiono nel lume (pseudosedimento), mimando per es. irregolarità di parete o una papilla. Come ovviare: ridurre il Gain e miglior regolazione dei fuochi con effettuazione di più scansioni.
8 ARTEFATTI
9 REGOLAZIONE DI PROFONDITA (DEPTH) Pone l organo target al centro del monitor, opportunamente ingrandito, eliminando i vuoti ecografici L immagine di interesse deve occupare più del 75% dello schermo
10 ZOOM Consente di ingrandireuna regione di interesse, per studiare un dettaglio. Può essere: -in lettura, cioè su un immagine ferma per ingrandirne una parte. E una lente d ingrandimento. Immagine più grande ma piuttosto SGRANATA. -in scrittura, cioè durante una scansione in tempo reale solo su una porzione dell immagine. Lo strumento concentra i calcoli solo sull area selezionata con aumentodella RISOLUZIONE, senza perdita di DEFINIZIONE.
11 GUADAGNO (GAIN) Consente di regolare la quantità di amplificazione del segnale in ricezione dunque L INTENSITA DEGLI ECHI DI RITORNO. Costituisce un CONTROLLO DI LUMINOSITA : - se AUMENTO ottengo immagini più CHIARE E BRILLANTI. -se RIDUCOottengo immagini più SCURE. E un po' come il VOLUME dello STEREO: Aumenta o diminuisce il volume emesso ma non modifica la qualità del suono.
12 GUADAGNO (GAIN)
13 GUADAGNI SETTORIALI O Time Gain Compensation TGC Poichè gli US subiscono il fenomeno dell Attenuazione durante la loro progressione attraverso i tessuti, gli echi provenienti dalle zone più profonde raggiungono la sonda con minore intensità rispetto agli organi superficiali, in quanto il fascio US giunge in profondità attenuato per aver attraversato i tessuti più superficiali. In sostanza il TGC consente di regolare il GAIN a diverse profondità. Ogni leva regola il guadagno in un settore di profondità di circa 2 cm.
14 TCG: Time Gain Compensation
15 FREQUENZA E la frequenza a cui vengono emessi gli US dalla sonda eco. Sonde convex TA 3,5-5,0 MHz Sonde TV fra 5,0-12,0 MHz BASSE FREQUENZEdi emissione degli US, penetrano meglio i tessuti, producendo IMMAGINI con profondità maggiore a DISCAPITO della RISOLUZIONE dell immagine che sarà BASSA. ALTE FREQUENZEdi emissione degli US, penetrano peggio i tessuti, consentendo la visione SOLO DELLE STRUTTURE VICINE alla SONDA
16 FREQUENZA L ideale sarebbe eseguire un esame con le MAGGIORI frequenze possibili, ma occorre accettare dei compromessi nel caso di strutture più profonde e saper modificare la frequenza degli US anche più volte nel corso dell esame.
17 SECONDA ARMONICA o Harmony Imaging (HI) L immagine in seconda armonica (tasto HI) è dotata di maggior risoluzione spaziale e di contrasto, perché meno gravata da artefatti(miglior rapporto segnale/rumore). L unico svantaggio è quello di avere minore profondità, inficiando lo studio di strutture più lontane.
18 LIVELLO DI POTENZA ACUSTICA (Power Level) Questa caratteristica si riferisce alla quantità di energia prodotta dal trasduttore; regolando la potenza degli US emessi, la qualità delle immagini può migliorare. L aumento della potenza da un lato può essere vantaggioso nella visualizzazione di strutture profonde in pazienti obese, dall altro può creare artefatti e sfuocare il margine del tessuto più vicino alla sonda. Occorre ricorda che i livelli di potenza degli US emessi, sottopone il paziente ad un maggior assorbimento di energia termica.
19 FUOCO Se un fascio US non è focalizzato, quando incontra una superficie irregolare, le onde vengono riflesse lungo molteplici angoli e l immagine può mostrare artefatti. Per ottenere una buona immagine, le onde devono essere dirette in modo tale da convergere in un punto specifico prima che divergano nuovamente. La zona focale è la zona dove la risoluzione è maggiore. Deve sempre essere posizionato in CORRISPONDENZA o SUBITO AL DI SOTTO della regione di interesse.
20 DOPPLER Il PD in ginecologia è più sensibile del CD: non risente dell angolo di insonazione e può studiare vasi con bassa velocità di flusso. Regolazione: -PRF: deve essere bassa 0,3-0,6 Khz= 4-6 cm/sec -Gain alto (devo alzarlo finché non vedo rumore di fondo coriandoli, poi lo abbasso appena sotto al rumore). -Usare box piccolo solo sull area di interesse: per le masse di ampie dimensioni, studiarle spostando il box nelle diverse zone. COLOR SCORE Valutazione soggettiva e semiquantitativa della quantità di vasi di un tessuto solido(setti, papille e parti solide della massa). Lo score varia da 1 a 4 e stimato in modo soggettivo. Utile nella correlazione della malignità delle masse.
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