CURRICOLO SULLA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE PROGETTAZIONE TRIENNALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1^GRADO
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- Fabriciano Maggio
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1 CURRICOLO SULLA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE PROGETTAZIONE TRIENNALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1^GRADO Obiettivi generali del progetto sono: Rinforzare le abilità personali utilizzando metodologie che richiedono partecipazione attiva degli studenti. In particolare si intende stimolare: o Il senso di autoefficacia e l autostima. o La capacità di gestire le relazioni nel gruppo. o La capacità di analisi e senso critico. o La capacità di resistere alle pressioni. Conoscere e comprendere gli effetti sui comportamenti dei miti dei modelli culturali di riferimento. Conoscere e comprendere il modo in cui i nostri comportamenti e stili di vita sono influenzati da condizionamenti e pressioni esterne. Conoscere e comprendere i rischi legati all assunzione di sostanze lecite ed illecite che hanno effetti sul piano psicofisico. La proposta ha valenza triennale e dal punto di vista operativo prevede che i singoli Consigli delle Classi prime, seconde e terze, o eventualmente i docenti nei Consigli di fascia, considerando i curricoli delle singole discipline, condividano relativamente al tema della prevenzione: OBIETTIVI TEMPI E RUOLI CONTENUTI E MATERIALI METODOLOGIE finalizzandoli alla costruzione di Progetti Interdisciplinari in cui far confluire e riorganizzare i contenuti curricolari e le attività spesso svolte in modo non unitario con conseguente dispersione di risorse e tempi e non sempre efficaci rispetto alla promozione dei fattori di protezione. Tali progetti permetterebbero di rivedere il curricolo locale dell Istituto (i progetti esterni). È opportuno che per ciascun Progetto Interdisciplinare sia individuata la figura di un docente coordinatore referente del progetto che dovrà essere individuato da ciascun consiglio di classe. Il ruolo degli esperti esterni sarà quello di offrire sostegno alla progettazione dei docenti e supervisione della stessa, ad esempio relativamente alla relazione educativa, alla metodologia e ad eventuali strumenti operativi. Inoltre, è prevista la realizzazione di un intervento specifico nelle classi III (3 incontri di due ore, finanziati dall Ambito) strettamente collegato al lavoro svolto dai docenti e sul modello degli interventi già realizzati negli anni precedenti. I Progetti Interdisciplinari o la modalità di progettazione potrebbero essere poi proposti al CollegioDocenti per essere approvati ed inseriti nel Piano dell Offerta Formativa e quindi presenti ai genitori.
2 POSSIBILI CONTENUTI/TEMATICHE ARTICOLATI PER ANNO In maniera correlata agli obiettivi generali, l ipotesi è che a livello contenutistico siano sviluppate le seguenti tematiche: Classi Prime: MITI E MODELLI Classi Seconde: DAI MODELLI AI CONSUMI: I MESSAGGI PUBBLICITARI (alimentazione, alcool, fumo, abbigliamento, cellulari, dispositivi elettronici, ecc.). Classi Terze: LA COSTRUZIONE DELLA PROPRIA IDENTITA (gli effetti delle sostanze psicoattive, i consumi di sostanze che creano dipendenza). Il progetto propone quindi la realizzazione di un percorso triennale finalizzato all analisi dei meccanismi che sottendono i consumi e allo sviluppo di un atteggiamento più consapevole e critico nei confronti degli stessi. Partendo dallo studio dei miti e dei modelli di riferimento e del loro modo di influire sui comportamenti in genere e su quelli di consumo in particolare, si passerà ad analizzare le pressioni esercitate dalla pubblicità e dalla cultura, per arrivare a considerare il consumo specifico di sostanze con effetti sul piano psicofisico. Il lavoro prevede l utilizzo di metodologie interattive e del gruppo di lavoro, in modo da favorire la messa in gioco dei ragazzi, il confronto e il rinforzo delle loro abilità. È importante che sia esplicitato agli studenti il collegamento tra le attività realizzate nelle diverse materie. Sarà altresì importante individuare modalità di interazione/restituzione/presentazione dei percorsi realizzati all interno delle singole classi che coinvolgano la scuola stessa, i genitori ed il territorio. Nella costruzione del Progetto Interdisciplinare viene lasciata ampia facoltà al gruppo dei docenti di decidere le modalità operative specifiche (docente coordinatore, modalità di lavoro in equipe, modalità di verifica del percorso, metodologie da utilizzare,ecc.) e tempi (in che periodo dell anno scolastico inserire la proposta, quanto tempo farla durare, quando proporre momenti di restituzione/presentazione, ecc.) a partire dalla presente proposta e in modo coordinato col referente tecnico dell Ambito Territoriale. Idealmente, tutte le discipline sono coinvolgibili: lettere, storia, geografia, arte, musica, scienze motorie, lingue straniere, informatica, religione (con attenzione però alla questione di chi, straniero o italiano, sceglie di non fare l ora di religione), ecc. Il coinvolgimento delle singole discipline può riguardare il livello dei contenuti e delle tematiche specifiche (es. i miti nella storia, testi specifici di antologia, ecc.) e/o modalità operative e tecniche di rielaborazione (es. realizzazione CD-ROM o presentazioni multimediali, rielaborazione statistica di questionari, traduzione di testi inglesi o francesi, realizzazione di cartelloni, ecc.). È comunque importante che tutti i docenti siano coinvolti e informati sul percorso. CLASSI PRIME: MITI E MODELLI Il tema di fondo è riflettere su come i miti e i modelli influiscono e condizionano i nostri comportamenti e quali valori o disvalori si celano dietro ai modelli e ai miti. Questo prima tappa del percorso si colloca nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado, in classi che si stanno quindi formando, con un gruppo di ragazzi che sta imparando a conoscersi e convivere.
3 Per questo, Il lavoro previsto deve tenere conto della dimensione relazionale e sociale maturata dal gruppo classe, formato da persone diverse, in grado di interagire tra loro grazie all affettività e all accettazione della diversità. In questo senso, il tipo di percorso potrebbe prevedere, collegarsi e/o seguire percorsi paralleli finalizzati a costituire il gruppo classe e attenti alle problematiche dell inserimento nel nuovo contesto scolastico. Metodologia: Per dare l avvio al percorso si ritiene utile un lavoro finalizzato a favorire l emersione delle rappresentazioni dei ragazzi sul tema, questa parte del percorso potrebbe essere condotto dall insegnante di lettere (o da altro insegnate se il gruppo dei docenti ritiene opportuno, prevedendo un ruolo dell insegnate di matematica per eventuali rielaborazioni statistiche). Proponiamo poi una fase di approfondimento e di confronto, condotta a livello multidisciplinare e privilegiando il lavoro in piccoli gruppi. A ciò farà seguito un momento di confronto tra le cose emerse nella fase iniziale e quelle evidenziate nella fase di approfondimento (teoricamente sempre a cura dell insegnante di lettere). Infine, l idea è di produrre del materiale di sintesi che presenti il percorso realizzato (sempre a livello multidisciplinare e in base alle modalità e tecniche utilizzate). 1) Le rappresentazioni Il lavoro iniziale prevede una fase in cui si chiede ai ragazzi (possibilmente con momenti in piccoli gruppi) di esprimersi sul loro modo di intendere il mito e sui loro modelli di riferimento. Per esempio, si potrebbe utilizzare una sagoma umana su cui appiccicare dei post-it con le loro descrizioni oppure realizzare una piccola indagine preliminare, il totomiti, tramite un intervista/questionario da somministrare ai propri coetanei (ma anche agli adulti volendo) e rielaborare statisticamente. In un caso o nell altro, potrebbe essere stimolante realizzare delle interviste video da visionare e discutere insieme. Questo consentirà di costruire una rappresentazione dei modelli e dei personaggi per loro mitici. Il materiale raccolto potrebbe essere sintetizzato su cartelloni. Domande stimolo: Cosa è un mito? Cosa consente che un personaggio diventi mito? Quali sono miti e modelli di riferimento dei ragazzi di oggi? Cosa rappresentano per loro? Cosa trovano in loro? Che genere di messaggi passano a loro questi modelli? I modelli di riferimento tendono ad influenzare i consumi e i comportamenti delle persone? Come? 2) L approfondimento Nelle diverse discipline verranno realizzati lavori di ricerca attiva in gruppo sul tema.
4 Le indicazioni per orientare il lavoro possono essere: Cosa consente che un personaggio diventi mito? Che caratteristiche ha un mito? Quali aspetti positivi e negativi dell essere mito? Quali elementi ricorrenti caratterizzano il mito? Come cambiano i miti nel tempo? A titolo esemplificativo e non esaustivo, i lavori di gruppo potranno coinvolgere le seguenti discipline: Lettere e storia: miti e modelli nella storia, nella letteratura, nei film Arte: miti e modelli nei cartoons (Es.: Cars, Hercules, ) Musica: miti e modelli nella musica Lingua straniera e geografia: miti e modelli nelle diverse culture del mondo Scienze motorie: miti e modelli nello sport 3) Il confronto Sempre attraverso l utilizzo di una metodologia interattiva, che stimoli l espressione dei ragazzi attraverso lavori di gruppo, verranno confrontate le rappresentazione iniziali con i risultati del lavoro di approfondimento, analizzando analogie e differenze. Uno degli obiettivi è quello di restituire ai miti e ai modelli dei ragazzi la loro dimensione reale, stimolando un azione di critica nei loro confronti. 4) La costruzione di un prodotto Tutto il lavoro realizzato verrà raccolto in materiale da utilizzare per un evento conclusivo di presentazione del lavoro svolto (mostra, poster, CD ROM, rappresentazione teatrale, fumetto, video..) che potrebbero essere presentato in occasione della festa di fine anno scolastico o creando un evento ad hoc che coinvolga la scuola e/o i genitori. A seconda del tipo di prodotto che si intenderà realizzare (è importante coinvolgere i ragazzi in questa scelta), potranno essere attivate diverse discipline. È importante individuare modalità che consentano anche il coinvolgimento della comunità territoriale. CLASSI SECONDE: DAI MODELLI AI CONSUMI Il tema di fondo è riflettere sul rapporto tra modelli e consumi e su come vari messaggi (in primis quelli pubblicitari) e dinamiche relazionali e sociali (rapporti nel gruppo dei pari, ecc.) influenzano i nostri stili di vita e di consumo. Questo secondo intervento può offrire valide possibilità di aggancio con attività inerenti il percorso sull affettività e sull educazione sessuale, che di norma prendono l avvio nel secondo anno della Scuola Media. Metodologia: Le fasi dell intervento e le modalità di fondo sono le stesse proposte per la prima annualità e prevedono 4 momenti successivi: l emersione delle rappresentazioni dei ragazzi sul tema, l approfondimento condotto a
5 livello multidisciplinare, un momento di confronto tra le cose emerse nella fase iniziale e quelle evidenziate nella fase di approfondimento, la produzione di materiale di sintesi che presenti il percorso realizzato. 1) Le rappresentazioni Il lavoro iniziale prevede di stimolare i ragazzi ad esprimersi sul loro modo di intendere i consumi. Le aree esplorabili sono diverse ed occorrerà focalizzare l attenzione sui consumi che ci sembrano più significativi e rappresentativi dei ragazzi: alimentazione, abbigliamento, alcool, fumo, cellulari, computer, internet, dispositivi elettronici. Anche in questo caso può essere utile iniziare con una fase di indagine/intervista, realizzare statistiche e raccogliere dati. Il materiale emerso verrà raccolto su cartelloni. Domande stimolo: Perché comprate quello che comprate? Quali sono gli oggetti simbolo dei ragazzi di oggi? Di cosa non potreste fare a meno? Cosa vi evocano i messaggi pubblicitari? Che desideri e fantasie stimolano? 2) L approfondimento Nelle diverse discipline, in integrazione con le attività didattiche (la comunicazione, l analisi dei messaggi,.), verranno realizzati lavori di ricerca in gruppo sul tema, a partire dall analisi dei messaggi pubblicitari. Le diverse discipline coinvolgibili, sempre a titolo esemplificativo: Lettere (analisi degli spot e dei messaggi pubblicitari): Quali pubblicità, in quali programmi televisivi e o riviste, con quali tempi?quali messaggi passa la pubblicità? Cosa ci porta ad acquistare un prodotto? Come vengono presentati i concetti di limite e prestazione nella pubblicità? La pubblicità di bibite, bibite stimolanti ed alcolici: analogie e differenze. La pubblicità negativa: il fumo uccide è efficace? Scienze: Studio delle etichette e analisi delle caratteristiche e dei contenuti reali dei prodotti. Bibite, bibite stimolanti ed alcolici: confronto tra come viene presentato il prodotto nel messaggio pubblicitario e come è realmente. Effetti e rischi per la salute dell uso di alcol, fumo, dispositivi elettronici, ecc. Musica (gli spot pubblicitari e la musica): Cosa evoca la musica utilizzata? Quali sentimenti suscita? La musica influenza il desiderio di acquistare il prodotto? Arte (la comunicazione visiva negli spot pubblicitari):
6 Cosa evocano le immagini utilizzate? Quali strategie comunicative sottendono? Cosa ci porta ad acquistare il prodotto? Lingua straniera: la pubblicità in altri paesi e in altre culture Informatica: La pubblicità sul web 3) Il confronto Sempre attraverso l utilizzo di una metodologia interattiva, che stimoli l espressione dei ragazzi attraverso lavori di gruppo, verranno confrontate le rappresentazione iniziali con i risultati del lavoro di approfondimento analizzando analogie e differenze. Uno degli obiettivi è quello di rendere i ragazzi più critici nei confronti dei messaggi pubblicitari e più consapevoli dei condizionamenti e della loro natura. 4) La costruzione di un prodotto Tutto il lavoro realizzato verrà raccolto in materiale da utilizzare per un evento conclusivo di presentazione del lavoro svolto (mostra, poster, CD ROM, rappresentazione teatrale, fumetto, video..) che potrebbero essere presentato in occasione della festa di fine anno scolastico o creando un evento ad hoc che coinvolga la scuola e/o i genitori. A seconda del tipo di prodotto che si intenderà realizzare (è importante coinvolgere i ragazzi in questa scelta), potranno essere attivate diverse discipline. È importante individuare modalità che consentano anche il coinvolgimento della comunità territoriale. CLASSI TERZE: IL CONSUMO DI SOSTANZE NEL PERCORSO DI COSTRUZIONE DELL IDENTITÁ PERSONALE (farmaci, tabacco,alcolici, sostanze dopanti, droghe) Il tema di fondo è riflettere sulle analogie e il rapporto tra i consumi in genere e questo particolare tipo di consumi e sul significato del consumo di sostanze nella costruzione dell identità personale e nelle relazioni interpersonali. Nella terza annualità, è previsto anche l intervento degli esperti esterni che dovrebbe essere collocato dopo il percorso interdisciplinare anche per offrire un occasione di verifica e approfondimento ulteriore. Inoltre, si dovrà tener conto della fase di transizione verso le scuole superiori per cui la preparazione a questo passaggio (i percorsi di orientamento) deve tener conto anche dell impatto del nuovo ambiente e delle nuove relazioni sui comportamenti di uso di sostanze lecite e illecite. Metodologia: Le fasi dell intervento e le modalità di fondo sono le stesse proposte per le precedenti annualità e prevedono 4 momenti successivi: l emersione delle rappresentazioni dei ragazzi sul tema, l approfondimento condotto a livello multidisciplinare, un momento di confronto tra le cose emerse nella fase iniziale e quelle evidenziate nella fase di approfondimento, la produzione di materiale di sintesi che presenti il percorso realizzato. Inoltre, giunti al terzo anno del percorso e in considerazione dei molteplici collegamenti che si possono instaurare tra il lavoro proposto e quello disciplinare ministeriale preventivato, si possono creare delle vere e
7 proprie mappe di argomenti che potranno rivelarsi utili ai fini dell esame di licenza, per il quale gli alunni dovranno dimostrare padronanza dei contenuti ma soprattutto abilità nel mettere in collegamento le loro conoscenze acquisite. 1) Le rappresentazioni Lavoro con i gruppi in cui si chiede di esprimersi sul loro modo di intendere i consumi di sostanze lecite ed illecite. Anche in questo caso può essere utile iniziare con una fase di indagine/intervista (che coinvolgano anche il mondo degli adulti rispetto al fumo e all alcol), realizzare piccole statistiche, raccogliere dati. Il materiale emerso verrà raccolto su cartelloni. Domande stimolo: Quali sostanze si usano e perché? In quali situazioni si usano? Chi le usa? Che effetti hanno? Le diverse sostanze sono pericolose? Creano dipendenza? Che rischi fanno correre? Esistono forme di pressione all uso di queste sostanze? Quali? 2) L approfondimento Nelle diverse discipline, in integrazione con le attività didattiche, verranno realizzati lavori di ricerca e approfondimento in gruppo sul tema. Lettere: Visione di film centrati sui consumi delle differenti sostanze (alcol, doping, droghe, ) e lavoro in gruppi sull analisi dei messaggi contenuti nel film e delle pressioni e dei condizionamenti al consumo che vi si evidenziano. Role playing focalizzato su una situazione di pressione al consumo: il gioco di ruolo viene costruito dai gruppi, ognuno dei quali rappresenterà la scena al resto della classe. Musica e lingua straniera: come viene presentato l uso delle sostanze nei testi delle canzoni. Scienze: definizione della parola droga, effetti e rischi dell assunzione delle differenti sostanze, gli effetti sui comportamenti e sulla guida. Scienze motorie: il doping, effetti e rischi dell assunzione di sostanze dopanti. Geografia: i paesi produttori di droghe, la dimensione economica del fenomeno, le mafie. 3) Il confronto Sempre attraverso l utilizzo di una metodologia interattiva, che stimoli l espressione dei ragazzi attraverso lavori di gruppo, verranno confrontate le rappresentazione iniziali con i risultati del lavoro di approfondimento analizzando analogie e differenze. Uno degli obiettivi è quello di rendere i ragazzi più critici nei confronti dell approccio alle sostanze e più consapevoli della pericolosità (immediata e in prospettiva) e dei rischi ad esse
8 connesse. Si intende incidere sulla propensione all uso di sostanze e far riflettere sui meccanismi della dipendenza fisica e psicologica e sui condizionamenti sociali. 4) La costruzione di un prodotto Tutto il lavoro realizzato verrà raccolto in materiale da utilizzare per un evento conclusivo di presentazione del lavoro svolto (mostra, poster, CD ROM, rappresentazione teatrale, fumetto, video..) che potrebbero essere presentato in occasione della festa di fine anno scolastico o creando un evento ad hoc che coinvolga la scuola e/o i genitori. A seconda del tipo di prodotto che si intenderà realizzare (è importante coinvolgere i ragazzi in questa scelta), potranno essere attivate diverse discipline. È importante individuare modalità che consentano anche il coinvolgimento della comunità territoriale.
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