FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE

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1 FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE AOO: REGISTRO: NUMERO: DATA: OGGETTO: AOOAUSLPR Protocollo generale /02/2017 PIANO ATTIVITA' SPSAL e UOIA 2017 SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE DA: Francesco Magnani CLASSIFICAZIONI: [ ] DOCUMENTI: File PG _2017_Lettera_firmata: PG _2017_Allegato1: Hash 8CFDB2A9BBD26D4B75BE2B29018B1598FA99C05FFD0D722F66A2DF0D02C79944 E93095BCCA64B374D5A8ECCB1FB320C3F97B9D5831B7E6D757DF318F421FCA10 L'originale del presente documento, redatto in formato elettronico e firmato digitalmente e' conservato a cura dell'ente produttore secondo normativa vigente. Ai sensi dell'art. 3bis c4-bis Dlgs 82/2005 e s.m.i., in assenza del domicilio digitale le amministrazioni possono predisporre le comunicazioni ai cittadini come documenti informatici sottoscritti con firma digitale o firma elettronica avanzata ed inviare ai cittadini stessi copia analogica di tali documenti sottoscritti con firma autografa sostituita a mezzo stampa predisposta secondo le disposizioni di cui all'articolo 3 del Dlgs 39/1993.

2 DSP/S.P.S.A.L. - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Aziendale Paolo Cozzolino - DIPARTIMENTO Sanità Pubblica OGGETTO: PIANO ATTIVITA' SPSAL e UOIA 2017 Con la presente nota si trasmette, per applicazione, il Piano di attività per l anno Il piano di attività è stato elaborato dallo scrivente, con l apporto dei Direttori di SOT e del Comitato tecnico ed approvato in data Il piano di attività 2017 prosegue la gestione in qualità dello SPSAL a partire dalla procedura dipartimentale PG DSP Piano delle Attività, e ha come obiettivo il raggiungimento di un sistema di lavoro in qualità accreditata, in funzione del percorso di accreditamento istituzionale a norma della DGR 327/2004 e della DGR 385/2011. In questa ottica il piano è stato costruito partendo dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che la AUSL di Parma ha deciso di fornire alla utenza. Il presente piano trova applicazione in un piano di lavoro della SOT e si articola in singoli piani di lavoro individuali. Cordiali saluti. Il Direttore del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Dr. Francesco Magnani Firmato digitalmente da: Francesco Magnani Responsabile procedimento: Daniela Porta Daniela Porta S.P.S.A.L. Distretto di PARMA AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI PARMA Sede legale: Strada del Quartiere n. 2/A Parma Tel: Fax: Codice Fiscale e Partita IVA:

3 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PIANO DI ATTIVITÀ ANNO 2017 AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 1

4 A) GENERALITÀ 4 B) PROGRAMMAZIONE, VERIFICA, RIPROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL SERVIZIO 6 B.1 PROGRAMMAZIONE, VERIFICA E MIGLIORAMENTO 6 B.1A) CRITERI GENERALI 7 B.1B) GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO TRAMITE PIANI SPECIFICI ED INTEGRATI 7 B.1C) PROGRAMMAZIONE 8 B.1D) PIANO DELLE VERIFICHE DEI RISULTATI DELLE ATTIVITÀ E RIPROGRAMMAZIONE 9 B.1E) RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE E NON 9 B.1F) AUDIT INTERNO 9 B.1G) MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE 9 C) LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA PER IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO 10 LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARI DEL SPSAL INDIVIDUAZIONE, ACCERTAMENTO E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITA, PERICOLOSITA E 3.1 DETERIORAMENTO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANCHE ATTRAVERSO LA FORMULAZIONE DI MAPPE DI RISCHIO DETERMINAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DI TIPO 3.2 CHIMICO, FISICO, BIOLOGICO E ORGANIZZATIVO PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO 11 CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE CARATTERISTICHE ERGONOMICHE E DI IGIENE DI AMBIENTI, 3.3 MACCHINARI, IMPIANTI E PRESTAZIONI DI LAVORO INDICAZIONE DELLE MISURE IDONEE ALL ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E AL RISANAMENTO 3.5 DEGLI AMBIENTI DI LAVORO 3.7 ATTUAZIONE DEI COMPITI DI VIGILANZA RELATIVI ALLE AZIENDE CON RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI CU.1 CONTROLLO E VIGILANZA DELLA SICUREZZA, DEI RISCHI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI, ORGANIZZATIVI ED ERGONOMICI NEI LUOGHI DI LAVORO (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) 3.CU.2 VIGILANZA TECNICO-SPECIALISTICA PER CONTROLLI DI CONFORMITÀ IMPIANTI E ATTREZZATURE 22 3.CU.3 VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI E ATTREZZATURE 23 3.CU.4 TARATURA VALVOLE 24 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO 25 VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI 26 LAVORATORI VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITÀ LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (SUPPORTO TECNICO) CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO VALUTAZIONE DELLE IDONEITA AL LAVORO SPECIFICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE ATTIVITÀ SPECIALISTICA DI MEDICINA DEL LAVORO E IDENTIFICAZIONE DEI DANNI DA LAVORO 28 ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORA-MENTO DELLE 3.10 CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO 30 ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO INDAGINI PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI INCHIESTE PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DI INIZIATIVA DEL SERVIZIO O DELEGATE DALL AUTORITÀ GIUDIZIARIA 32 CONTROLLO SULL UTILIZZO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI IN AMBIENTE DI LAVORO FINALIZZATO ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI ATTIVITÀ RELATIVE AL REGIME AUTORIZZATIVO DELLE PRATICHE INERENTI L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI 33 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO 34 COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO 34 AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP

5 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED ASSISTENZA AD UTENTI, SUI TEMI DELLA SALUTE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE 36 LEA: ATTIVITA' TRASVERSALI E INTERDISCIPLINARI D.1 SISTEMA INFORMATIVO 37 D.2 FORMAZIONE 38 NO LEA E.1 PROGETTAZIONE REGIONALE 39 PROGETTI PER L UTILIZZO DEI PROVENTI DELLE SANZIONI D.LGS. 758/94 39 F) PROGRAMMI DSP 40 F.1 TUTELA DELLA COLLETTIVITA DAL RISCHIO AMIANTO 40 F.2 CONTROLLO E VIGILANZA REGOLAMENTO REACH E CLP 41 F.3 CONTROLLO DISTRIBUTORI PRODOTTI FITOSANITARI 42 F.4 F.5 TUTELA DELLE CONDIZIONI IGIENICHE E DI SICUREZZA DELLE STRUTTURE DESTINATE AD ATTIVITA SANITARIA, SOCIO-SANITARIA E SOCIO-ASSISTENZIALE PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO STRUTTURE SANITARIE, SOCIO-SANITARIE E SOCIO-ASSISTENZIALI F.6 ALTRI PARERI G) ATTIVITÀ DI GOVERNO CLINICO 47 H) AZIONI E PROGETTI DI MIGLIORAMENTO 48 H.1 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 48 H.2 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELL ATTIVITÀ DI CONTROLLO 49 I) PIANO ORGANIZZATIVO 50 ALLEGATI ALLEGATO A RIPARTIZIONE CARICHI DI LAVORO SPSAL E UOIA 51 ALLEGATO B INDICATORI PIANO DI ATTIVITA 53 ALLEGATO C MODULISTICA PER L ASSEGNAZIONE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE SPSAL E UOIA 58 ALLEGATO D SCHEDA RENDICONTAZIONE SEMESTRALE SOT 60 ALLEGATO E CATALOGO PRODOTTI SPSAL E UOIA 61 ALLEGATO F DEBITI ORARI PER L ESECUZIONE DEL PIANO DI LAVORO SPSAL E UOIA 65 ALLEGATO G DICHIARAZIONE DI ASSENZA DI IPOTESI DI CONFLITTO DI INTERESSI 67 AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 3

6 A) GENERALITÀ Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) opera nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Parma, ha bacino di utenza provinciale e due sedi organizzative territoriali. Si occupa della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro e in particolare della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Nello SPSAL è inserita l Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica (UOIA), la quale effettua le verifiche e le omologazioni previste dalla normativa su impianti e apparecchiature, al fine di prevenire infortuni negli ambienti di vita e di lavoro e promuovere la sicurezza dei lavoratori. Inoltre, l UOIA attua interventi in ambienti di lavoro per il controllo di conformità di attrezzature di lavoro, macchine ed impianti con interventi di vigilanza tecnico/specialistica. L attività si basa sui presupposti contenuti nel D.Lgs. 81/08 e smi e in tutte le varie normative e regolamenti specifici per settore, è legata essenzialmente ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) disciplinati dal DPCM e prevede il controllo e la vigilanza sull applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, la rimozione dei fattori di nocività, il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, la verifica periodica di attrezzature ed impianti e la promozione della salute e stili di vita adeguati. Lo strumento principale utilizzato è il controllo ufficiale (vigilanza e controllo) su tutti i settori di attività, privati e pubblici, e su tutte le tipologie di rischio lavorativo, integrato da attività di formazione, informazione e assistenza all utenza. Per i controlli ufficiali i professionisti posseggono la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria e il Servizio mantiene un costante rapporto con la Procura della Repubblica. Sono eseguite inchieste per accertare eventuali responsabilità nella determinazione di infortuni e malattie di origine professionale, trasmesse all Autorità Giudiziaria per competenza. Sono attuati momenti di confronto e collaborazione con tutti i soggetti sociali e istituzionali per stringere alleanze e per definire azioni comuni per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Il rapporto di collaborazione riguarda gli Enti che partecipano all' Organismo Provinciale Sezione Permanente : AUSL, INAIL, Direzione Territoriale del Lavoro, INPS, Vigili del Fuoco, ARPA. Anche il 2017 sarà caratterizzato dalle iniziative decise nell Organismo Provinciale Sezione Permanente, istituito il (ex DGR 963 del 2008) e il cui coordinamento è demandato al Servizio. Le attività sanitarie sono mirate alla prevenzione dei danni alla salute dei lavoratori, attraverso interventi nei luoghi di lavoro volti a favorire la riduzione dell esposizione a fattori di rischio fisico, chimico ed ergonomico (prevenzione primaria) e attività ambulatoriali di medicina del lavoro (prevenzione secondaria) per l emersione delle tecnopatie, la rilevazione precoce dei danni alla salute, il controllo delle malattie professionali denunciate, la partecipazione a collegi medici per la definizione della mansioni adatte a lavoratori con problemi di salute e disabili, il monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori esposti a particolari fattori di rischio. I controlli ufficiali dell UOIA in attività di vigilanza sono riferiti essenzialmente alle attrezzature e impianti elencati in Allegato VII del D.Lgs. 81/08 presenti nei luoghi di lavoro, nonché agli impianti ed attrezzature elettriche di cui al capo III del Titolo III del D.Lgs. 81/08. Sono inoltre effettuate verifiche periodiche, su richiesta, di ascensori e montacarichi ex DPR 162/99 e smi, di impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche ex DPR 462/01, apparecchi a pressione di gas e vapori e riscaldamento, impianti di sollevamento ricompresi in Allegato VII del D.Lgs. 81/08. Di competenza esclusiva sono le verifiche di impianti di riscaldamento in ambiente civile ex DM 01/12/1975 e di apparecchi a pressione di gas non asserviti ad un ciclo produttivo. L UOIA provvede al rilascio dei libretti di tirocinio per i conduttori dei generatori di vapore e fornisce informazioni tecnico-normative all utenza. Consistente è la partecipazione a commissioni e gruppi di lavoro in ambito aziendale, dipartimentale, di area vasta e regionale. Parte dell attività del Servizio è dedicata alla formazione dei professionisti, al fine di mantenere le competenze acquisite, consentire l adeguamento e l aggiornamento delle conoscenze sugli aspetti normativi e sui rischi presenti negli ambienti di lavoro, al fine di individuare le misure più idonee per attuare una adeguata prevenzione dei danni alla salute e alla sicurezza in ambito lavorativo. Le conoscenze e i risultati delle attività di prevenzione raggiunti saranno sostenute da azioni di comunicazione pubblica rivolta all utenza. E' in costruzione il sistema di governo clinico e il sistema qualità, condiviso con tutti i professionisti, così come previsto dal Regolamento DSP, dai requisiti per l'accreditamento, dalle linee guida e linee di indirizzo regionali. Il Piano di Attività, redatto secondo i contenuti della PG.02.DSP.000 PA, è lo strumento operativo per l attuazione delle attività e quantifica la tipologia e il numero di prestazioni che vengono eseguite nel periodo di riferimento. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 4

7 Il Direttore del Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ha predisposto per l anno 2017, con i Responsabili di Struttura Operativa e dell Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica, il Piano di Attività per le strutture organizzative territoriali e i piani di lavoro individuali, al fine di poter procedere alla programmazione delle attività. Il Piano di Attività si basa: 1. riesame da parte della direzione dei risultati ottenuti (valutazione) dalle attività pianificate per l anno precedente, sia in termini di attività, del miglioramento della qualità, del governo clinico attuato; 2. input contenuti nel Piano delle Azioni sia per gli aspetti generali che specifici; 3. piano delle performance aziendali; 4. quantificazione delle risorse disponibili mediante scheda di budget. Tali criteri sono relativi alla pianificazione attraverso il budget di previsione delle attività del Servizio. A livello operativo di SOT la programmazione delle attività viene tradotta e attuata mediante una attività di programmazione mensile dei piani di lavoro individuali per ogni operatore, formalizzati e notificati dal RSOT. Il piano di lavoro individuale sviluppa la rotazione del personale sugli utenti da controllare, con la rotazione degli operativi, nelle attività di vigilanza in coppia, anche a livello provinciale. Per gli aspetti organizzativi si rimanda al Manuale Qualità del Servizio e al Piano Organizzativo, reperibili sulla intranet aziendale. Il piano di lavoro individuale tiene conto anche degli incarichi di tipo aziendale e/o dipartimentale assegnati. Tali piani sono comunque formalizzati e notificati ad ogni professionista dello SPSAL e UOIA, i quali assicurano la propria idoneità a compiere azioni di controllo ufficiale mediante dichiarazione di insussistenza di incompatibilità nei confronti delle aziende assegnate. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 5

8 B) PROGRAMMAZIONE, VERIFICA, RIPROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA B.1) Programmazione, verifica e miglioramento B.1.a) Criteri generali La programmazione tiene conto: degli obiettivi posti dalla Regione Emilia Romagna, che per il 2017 sono in gran parte sovrapponibili a quelli previsti nel 2016, in quanto derivanti dal PRP ; degli obblighi legislativi e attività istituzionali: degli esiti del riesame della Direzione Il nostro obiettivo è sempre quello dell effettuazione dei controlli ufficiali sul 9% delle Posizioni Assicurative Territoriali PAT, tuttavia nel 2017 è in corso una revisione nella definizione delle PAT, a opera della Regione Emilia Romagna, per cui il numero delle stesse potrebbe subire variazioni significative, con una conseguente definizione della percentuale di copertura. Per Parma sono , invariate rispetto all anno precedente. Le PAT sono le imprese attive al con almeno un dipendente oppure almeno due artigiani. Nella tabella sotto riportata è individuata la numerosità delle Unità Locali UU.LL. da sottoporre a controlli ufficiali. SOT Sud Est - Parma SOT Valli Taro e Ceno - Fidenza UOIA TOTALE n. Unità Locali UULL da controllare Parma Sud Est Fidenza VTC Inoltre L UOIA effettua un controllo specifico sul rispetto del DPR 462/01 attraverso un sistema di attribuzione a seguito di segnalazione o su programma, in base alle tipologie di impianti presenti nel territorio, e per il 2017 nella tabella sotto è riportata la numerosità di tali controlli programmati: Ispezione DPR 462/01 UOIA n. Unità Locali UULL da controllare 198 Il dato relativo al numero dei luoghi di lavoro operanti in Provincia esprime una realtà produttiva fortemente polverizzata e diffusa sul territorio, ripartita tra più comparti produttivi. La programmazione delle attività avviene attraverso la formulazione di un budget di previsione delle attività ed è attuata attraverso le attività del Consiglio e Comitato Tecnico. E previsto l utilizzo di indici e indicatori come misuratori di attività. Il Consiglio e Comitato verifica lo stato di avanzamento dei piani semestralmente con rendicontazione finale, verifica inoltre la rotazione del personale e l'assenza di conflitti di interesse, nonché le misure di prevenzione individuate nel piano triennale per la prevenzione della corruzione. In ogni caso è a questo livello che avvengono le attività di riprogrammazione del piano di lavoro. In relazione a questi compiti il Consiglio e Comitato tecnico verbalizza le riunioni e le diffonde al personale interessato. La programmazione delle attività di verifica periodica UOIA impianti e attrezzature è basata sui dati di attività dei precedenti anni, sui vincoli regionali e di carattere generale. n. impianti/ attrezzature da verificare su richiesta Stoccaggio GPL Riscaldamento a uso civile totale Il sistema procedurale adottato si basa sulla condivisione delle regole e istruzioni da attuare nell attività di controllo ufficiale. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 6

9 B.1.b) Gestione delle attività di controllo tramite piani specifici ed integrati Le attività sono svolte in prevalenza su programmazione, mediante progetti o piani mirati, mentre la rimanente attività viene svolta su domanda, segnalazione o esposti dell utenza, di cui si cerca di promuovere e orientare l appropriatezza. Al fine di erogare prodotti, prestazioni e servizi specificamente attinenti al proprio mandato il Servizio pianifica i controlli previsti dalla normativa e garantiti dal sistema dei LEA, dal Piano Regionale della Prevenzione, dal Piano Attuativo Locale e accordi di Area Vasta. L attività è pianificata attraverso il sistema informativo aziendale SICER. Per lo SPSAL, le ditte da sottoporre a vigilanza sono individuate attraverso: elaborazione degli elenchi della Camera di Commercio e dei flussi INAIL, con incrocio codici ATECO (classificazione delle attività economiche) e la codifica INAIL dei grandi gruppi (indici di rischio infortunistico del comparto). Le ditte con maggiori indici di rischio sono estratte con metodo random e attribuite al personale che effettua controlli ufficiali; estrazione del 100% dei cantieri dal Sistema Informativo Costruzioni RER SICO e attribuzione al personale con metodo casuale; similmente si procede per l estrazione dei luoghi di lavoro oggetto di controllo ufficiale per l amianto (rimozione); estrazione delle aziende agricole dagli elenchi della Camera di Commercio (con eliminazione dalle aziende agroindustriali) al fine di pervenire ad elenchi di aziende impegnate in attività agricole in senso stretto (attività agricole, forestali e zootecniche). La profilazione del rischio si basa sui dati informativi provinciali (elenco e numerosità delle macchine detenute). Per UOIA, al fine di potere rendere efficace l azione di controllo, tenendo conto delle risorse disponibili, l attività è rivolta prioritariamente agli apparecchi ed impianti che presentano un più elevato livello di rischio, ovvero che potrebbero dare origine più frequentemente ad incidenti e/o provocano danni rilevanti. Tali obiettivi sono perseguiti individuando gli apparecchi ed impianti, tra quelli presenti nel territorio, che per la loro intrinseca complessità e per la loro specifica ubicazione possono presentare un rischio elevato. Sono stati individuati, come da documenti dell Assessorato alla Sanità RER prot. ASS/PRC/01/42898 del 03/ e prot. PG/2016/33975 del gennaio 2016, due elenchi di priorità, il primo individua per ogni tipologia d impianto un ordine decrescente di rischio, l altro tiene conto del settore di attività e dell ubicazione. Questi elenchi costituiscono un riferimento per la definizione delle priorità nella programmazione delle attività di verifica e controllo di conformità attrezzature ed impianti insieme alle specificità locali. Le attività vengono dunque programmate con estrazione random o dal sistema informativo o attraverso elenco ditte della camera di Commercio o attraverso il Sistema Informativo Costruzioni RER SICO, in funzione dei criteri sopra descritti, e le stesse attribuite a un pool di controllori specializzati per settore di competenza. L esecuzione delle attività avviene con le modalità previste dal sistema procedurale. B.1.c) Programmazione L attuazione del piano di attività si concretizza presso la SOT mediante programmazione dei controlli su base bimestrale e programmazione mensile di attività degli operatori. Il programma mensile di attività della SOT deriva dalla scomposizione in dodicesimi di quello annuale, tenuto conto dei giorni lavorativi e di quanto previsto nel presente piano. Gli operatori SPSAL e UOIA effettuano, di norma, l attività di controllo ufficiale in coppia. Il programma annuale di attività dell operatore è riporta nell allegato C. Il programma mensile di attività dell operatore viene comunicato dal RSOT, entro l ultima settimana del mese precedente a quello di riferimento, con l elenco dei controlli da effettuare. Settimanalmente viene effettuata la programmazione di dettaglio. Le attività espletate sono inserite sul sistema informativo. Le attività su domanda sono valutate dal Responsabile UOIA o dal Coordinatore UOIA e, se accettate, assegnate agli operatori nell ambito dei rispettivi carichi di lavoro. Contestualmente il richiedente viene informato della disponibilità all esecuzione della verifica, dei tecnici incaricati e dei tempi di intervento. Se la domanda non rientra nelle priorità sopra espresse, viene inoltrato formale diniego. Le verifiche periodiche degli impianti di riscaldamento ad uso civile sono eseguite in base allo scadenziario; annualmente vengono assegnate al singolo tecnico le aree geografiche in cui eseguire tali verifiche. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 7

10 Anche le segnalazioni sono valutate dal RSOT e assegnate agli operatori nel rispetto dei carichi di lavoro individuali. Le situazioni di emergenza, legate a infortuni sul lavoro, hanno la precedenza sulle attività programmate. Le modalità di effettuazione sono indicate nel piano organizzativo (capitolo I). B.1.d) Piano delle verifiche dei risultati delle attività e riprogrammazione Ai fini di verificare e rendicontare le attività svolte si procede alla registrazione delle medesime sul sistema informativo, così come previsto dalla specifica procedura dipartimentale e dalla istruzione operativa SPSAL collegata IO1.DSP.SPSAL/SI. La verifica dei risultati delle attività prevede due livelli, entrambi in funzione degli standard di prodotto (di cui al catalogo prodotti): a) verifica quantitativa della attività; b) verifica qualitativa. L attività di verifica viene eseguita a livello di SOT, mediante verifiche di tipo documentali e verifiche in campo, le verifiche documentali hanno per oggetto la congruenza tra tipo di documento da utilizzare per espletare le attività, così come disciplinato dal sistema procedurale, e quello effettivamente utilizzato oggetto di verifica, sia che se tratti di un vero e proprio documento cartaceo oppure uno elettronico, con la futura adozione dei tablet. Le verifiche documentali vengono attuate ai seguenti livelli: 1. livello di Servizio, la verifica viene svolta semestralmente durante un riesame della Direzione, valutando lo stato di avanzamento del Piano di attività, successivamente alla attività espletata a livello della SOT. Sono, inoltre oggetto di verifica: lo stato di attuazione del piano del Governo Clinico (semestrale); l esecuzione di analisi di congruità a quanto stabilito, durante le verifiche mensili: sui documenti di programmazione e rendicontazione e riprogrammazione delle SOT; procedure, istruzioni e documenti di gestione delle attività, in relazione al sistema documentale; registrazioni sul sistema informativo gestionale; documenti rilasciati, durante i controlli ufficiali, dal punto di vista della correttezza e completezza, anche in occasione di supervisioni presso l utenza. elaborazione di report effettuati ad hoc. Tale attività deve essere condotta almeno due volte all anno per ogni SOT e rendicontata, mediante il report in allegato D, durante il Comitato Tecnico-Gestionale. 2. livello delle SOT, effettuata trimestralmente, attraverso: verifica della correttezza e completezza delle registrazioni effettuate su SICER, in collegamento con l agenda giornaliera operatore. La verificata della correttezza e completezza delle registrazioni effettuate avviene attraverso la verifica dei tempi delle attività di controllo (tablet o registrazione a mano) e il corretto utilizzo e archiviazione della modulistica collegata. Le verifiche sono effettuate sulla totalità degli operatori, nell arco dell anno, e riguardano le attività principali effettuate; verifica dello stato di avanzamento dell attività pianificata di ogni operatore; verifica della presenza di non conformità scadute sul sistema swg; elaborazione di un report trimestrale. Le Verifiche in campo effettuate dal Direttore del Servizio, vengono attuate ai seguenti livelli: 1. livello di Servizio, la verifica viene svolta annualmente sulle attività di verifica dei RSOT. In caso di deviazione dagli standard attesi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, o a seguito di reclami di terzi, o in esito a audit, il Direttore del Servizio procede a verifiche straordinarie; 2. livello SOT, l attività è eseguita in ogni SOT in relazione a un piano elaborato in esito a riesame, deviazione dagli standard attesi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo o a seguito di reclami di terzi o in esito a audit. La frequenza di tale attività di verifica deve essere collegata con le verifiche documentali semestrali. L attività di verifica in campo serve a valutare il rispetto di: procedure ed istruzioni preordinate; capacità di valutazione delle conformità; AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 8

11 utilizzo degli strumenti di controllo appropriati. Piano Verifiche sul campo: viene predisposto dal Servizio e rendicontato insieme ai rendiconti semestrali. Riprogrammazione In caso di scostamento tra quanto previsto dal sistema qualità e quanto verificato, il Direttore del Servizio notifica per iscritto la NC, agli operatori interessati, dando istruzioni per la correzione e la prevenzione del ripetersi, come previsto in PG.20.DSP.000_NCA, Procedura dipartimentale per la gestione delle Non Conformità, delle Azioni Correttive e delle Azioni Preventive. In esito alla attività di verifica viene predisposta, se necessario, la riprogrammazione delle attività, a tutti i livelli del Servizio, in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati e/o determinare quali attività hanno priorità in funzione di emergenze ed urgenze verificatesi. La riprogrammazione avviene nell ambito del Consiglio o Comitato Tecnico. A livello di SOT si attua la riprogrammazione attraverso la Scheda programma mensile attività dell Operatore. In caso di scostamenti sul raggiungimento della attività pianificata, non derivati da contingenze, malattia ecc. il RSOT provvede alla ridefinizione, insieme all operatore interessato, del programma mensile. B.1.e) Rendicontazione delle attività programmate e non La rendicontazione delle attività, programmate e non programmate, è gestita dal sistema informativo. Inoltre sono attivi i seguenti sistemi di registrazione: 1. registro di uscita/entrata dalla sede di servizio; 2. registro delle segnalazioni e della domanda in arrivo alle SOT. L operatore deve introdurre nel sistema informativo i dati dell attività espletata entro il 2 giorno lavorativo dalla sua effettuazione. Gli RSOT, nell ambito del riesame della direzione, rendicontano al Direttore del Servizio, annualmente, i risultati raggiunti e quest ultimo elabora una relazione finale, sullo stato di avanzamento del Piano di Attività emanato e dei risultati conseguiti. Il Direttore del DSP completa tale relazione con specifico riferimento allo stato di realizzazione, per l anno di competenza, del Piano Programmatico Triennale. B.1.f) Audit interni L attività di audit interno sul Servizio, così come descritta nel Manuale della Qualità del DSP, viene gestita come da procedura dipartimentale degli audit interni mediante uno specifico Piano di Audit Interno. B.1.g) Misurazione delle Performance La performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l organizzazione è stata costituita. Il Sistema di misurazione della performance, adottato dal DSP dell AUSL di Parma, si compone dei seguenti tre elementi fondamentali: 1. indicatori, rappresentati dalla misurazione ed elaborazione dei dati di attività oggetto di misurazione della performance; 2. standard, costituito dal valore di riferimento al quale l indicatore in oggetto deve tendere, nell ambito di uno scostamento accettato e definito ; 3. infrastruttura di supporto e processi è rappresentata dal sistema informativo e dal software di gestione. Per l anno 2017 i valori di performance attesi sono: completamento delle attività pianificate: 90% del valore assegnato sui piani di controllo 2016; scostamento dal valore medio di tempo di controllo per piano (per tipologia di unità aziendale) inferiore al 30%; valutazione, da parte del DS della presenza di outlier, per tipologia di ispezione e esiti dei controlli ufficiale, con eventuali proposte di miglioramento. Il Direttore del Servizio elabora una relazione sui dati di performance ottenuti, antro il 30 marzo dell anno successivo alla valenza del presente piano di attività. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 9

12 C) LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA DA EROGARE PER IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZ- ZA AMBIENTI DI LAVORO Per quanto riguarda la definizione della tipologia, volume e impegno orario dell attività di controllo ufficiale da assicurare, si rimanda al budget di previsione, in cui sono illustrate: 1. tipologia di verifiche, da svolgere nelle Unità Locali (UULL) in funzione dei piani e progetti; 2. frequenza dei controlli in relazione alla categorizzazione di rischio; 3. tempi standard per l esecuzione delle verifiche; 4. suddivisione dei controlli per SOT. Nel garantire i livelli essenziali di assistenza, lo SPSAL opera mediante la declinazione di piani specifici e su ditte individuate con i criteri riportati nel capitolo B.1.b. Per ogni piano sono definiti: 1. obiettivi: la funzione in termini di LEA del prodotto che il piano deve assicurare; 2. analisi del contesto e motivazioni: gli aspetti legali e scientifici che sottendono il piano; 3. riferimenti normativi: gli elementi cogenti collegati al piano; 4. metodologia e tipologia delle prestazioni: natura delle prestazioni e tecniche utilizzate; 5. volumi prestazionali: quantità delle prestazioni previste nello specifico piano; 6. risorse necessarie: sono gli elementi gestionali necessari alla esecuzione del piano; 7. responsabilità, punti e modalità di verifica: strumenti, metodo, responsabilità e scadenza per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi, compreso lo standard di prodotto e il set di indicatori specificatamente individuati e riferiti al Piano di Attività; 8. obiettivi specifici: scomposizione in prodotti dell obiettivo del piano; 9. risultati dell attività nell anno precedente. Nell allegato A sono riassunti i volumi di attività, per tipologia di prestazione, per SPSAL e UOIA. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 10

13 LEA C.3.1 LEA C.3.2 LEA C.3.3 LEA C.3.5 LEA C.3.7 INDIVIDUAZIONE, ACCERTAMENTO E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITA, PERICOLOSITA E DETERIORAMENTO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANCHE LA FORMULAZIONE DI MAPPE DI RISCHIO DETERMINAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DI TIPO CHIMICO, FISICO, BIOLOGICO E ORGANIZZATIVO PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE CARATTERISTICHE ERGONO-MICHE E DI IGIENE DEGLI AMBIENTI, MACCHINE, IMPIANTI E PRESTAZIONI DI LAVORO INDICAZIONE DELLE MISURE IDONEE ALL ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E AL RISANAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO ATTUAZIONE DEI COMPITI DI VIGILANZA RELATIVI ALLE AZIENDE CON RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI C.3.CU.1 CONTROLLO E VIGILANZA DELLA SICUREZZA, DEI RISCHI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI, ORGANIZZATIVI ED ERGONOMICI NEI LUOGHI DI LAVORO (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) C.3.CU.1.1 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONE PRINCIPALI DOCUMENTI E NORME DI RIFERIMENTO OBIETTIVO GENERALE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE Controllo e vigilanza AGRICOLTURA L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 5.8 Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura Piano nazionale agricoltura e regionale agricoltura e silvicoltura Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole e nelle altre attività collegate al settore agricolo, con particolare riferimento al rispetto dei requisiti di sicurezza delle macchine, attrezzature e impianti. L attività è collegata al controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI L attività inoltre si integra con quella prevista dal controllo e vigilanza CANCEROGENI e PREVENZIONE PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE, prevedendo controlli nel comparto agricoltura specificamente mirti alla prevenzione di tali rischi Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e Responsabile area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Fausto Barezzi Équipe di lavoro: Paola Pizzi, Gianpietro Dall Argine, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 11

14 OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE MODALITA OPERATIVE E STRUMENTI REGISTRAZIONE ATTIVITA Controllo e vigilanza AGRICOLTURA 1. VIGILANZA: a. volume di aziende agricole e delle altre attività collegate al settore agricolo da ispezionare al fine di assicurare gli obiettivi, in accordo al protocollo regionale con cura particolare alle strategie proattive nella vigilanza b. integrazione nella vigilanza (in almeno un caso, in collaborazione con il progetto specifico) di approfondimento sui rischi di Patologie muscolo scheletriche nella silvicoltura c. ispezioni con compilazione lista di controllo agricoltura d. sopralluoghi congiunti con Agenzia (DTL, INAIL, INPS) e. effettuare le verifiche periodiche previste dal D.Lgs. 81/08 di attrezzature di lavoro e di impianti, su richiesta, laddove applicabili, nella misura dell 80 % (a cura dell UOIA) 2. EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI: a. informazione/formazione MC, MMG, MO, per favorire emersione e denuncia MP b. attività ambulatoriale di Medicina del Lavoro 3. ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA APPROPRIATEZZA DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO AGRICOLTURA: a. verifica del protocollo di sorveglianza sanitaria 4. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE DEL SETTORE AGRICOLO (DL, RLS, RSPP ecc.): a. sul rischio ergonomia b. sul rischio cancerogeno 5. ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE PROGETTO FORMATIVO PER GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI PER L AGRICOLTURA (collegamento con progetto 5.8: Programma n.5 Setting Scuola) 6. POTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE E DELLE SINERGIE TRA I SERVIZI DEL DSP a. attivare/favorire la partecipazione a corsi di Formazione, regionali e nazionali, degli operatori con diverse competenze all interno dei Servizi del DSP per uniformare e condividere le attività di prevenzione e vigilanza. b. proseguire la vigilanza integrata con i Servizi del DSP (SIAN) sull impiego e la commercializzazione di prodotto fitosanitari con interventi congiunti Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 39 UU.LL. vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici); utilizzo di manuale e lista di controllo collegata; è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche). Inserimento dei dati nel sistema informativo aziendale (SICER) STANDARD DI VALUTAZIONE n. UULL controllate/ n. UULL programmate 90% FLUSSI INFORMATIVI POOL DEI SOGGETTI DA SOTTOPORRE A CONTROLLO RER TEMPO DI LAVORO STIMATO 794 ore (solo vigilanza) I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 12

15 C.3.CU.1.2 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONE PRINCIPALI DOCUMENTI E NORME DI RIFERIMENTO OBIETTIVO GENERALE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza COSTRUZIONI L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 5.8 Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in edilizia Piano regionale per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni nel comparto costruzioni (di applicazione del piano nazionale triennale edilizia) Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, dipendenti e autonomi, al fine di diminuire il fenomeno infortunistico, monitorare e sorvegliare le attività durante la realizzazione delle opere e migliorare le condizioni di lavoro. L attività viene svolta: nell edilizia tradizionale: cantieri di costruzione e ristrutturazione edifici civili, industriali, commerciali e per il settore terziario grandi opere: costruzione di infrastrutture, opere estese o complesse L attività è collegata al controllo e vigilanza AMIANTO L attività inoltre si integra con quella prevista dal controllo e vigilanza CANCEROGENI e PREVENZIONE PATOLOGIE MUSCOLOSCHE-LETRICHE, prevedendo controlli nel comparto edile specificamente mirati alla prevenzione di tali rischi Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro e Responsabile dell area Referente progetto regionale: Ademaro Pasqui Équipe di lavoro: Francesca Lovisatti, Pietro Castellotti, Maurizio Cantarelli, Andrea Mezzadri, Filippo Fontana Referente TI-BRE: Francesca Lovisatti Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza COSTRUZIONI 1. VIGILANZA: f. volume di cantieri da ispezionare al fine di assicurare gli obiettivi, g. ispezioni con compilazione lista di controllo edilizia (prima in formato cartaceo poi in formato elettronico) e con relativa applicazione della circolare 10/14, h. coordinamento con Agenzia (DTL, INPS, INAIL) tramite cruscotto SICO i. sopralluoghi congiunti con Agenzia (DTL, INPS, INAIL) j. vigilanza specifica mirata agli impianti elettrici di cantiere e verifiche periodiche di attrezzature di lavoro e impianti (a cura dell UOIA) 2. EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI: c. informazione/formazione MC, MMG, MO, per favorire emersione e denuncia MP d. attività ambulatoriale di Medicina del Lavoro 3. ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA APPROPRIATEZZA DELLA SORVE-GLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILIZIA: b. verifica del protocollo di sorveglianza sanitaria 4. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE DEL SETTORE EDILE (DL, RLS, CSE, ecc.): AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 13

16 RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE MODALITA OPERATIVE E STRUMENTI REGISTRAZIONE ATTIVITA c. sul rischio ergonomia d. sul rischio cancerogeno 5. ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE PROGETTO FORMATIVO PER GLI ISTITUTI PER GEOMETRI (collegamento con progetto 5.8: Programma n.5 Setting Scuola) 6. VIGILANZA TI-BRE: opera complessa Raccordo autostradale tra Autostrada della Cisa Fontevivo e l Autostrada del Brennero Nogarole Rocca 1 lotto TI-BRE. Sullo SPSAL graverà, a livello operativo, un maggior impegno con interventi frequenti e condotti in un contesto integrato e fortemente professionalizzato, al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza nei cantieri della TI-BRE. Lo SPSAL provvederà a monitorare tutte le fasi di lavoro, attraverso: a. azioni di vigilanza (almeno un sopralluogo per cantiere attivo WBS a settimana); b. assistenza; c. c. promozione di confronto sistematico con istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento permanente. Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 913 UU.LL. (di cui n. 702 imprese edili n. 232 grandi opere) vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici); utilizzo di manuale e liste di controllo collegate; è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche). Inserimento dei dati nel sistema informativo aziendale (SICER) STANDARD DI VALUTAZIONE n. UULL controllate/ n. UULL programmate 90% FLUSSI INFORMATIVI POOL DEI SOGGETTI DA SOTTOPORRE A CONTROLLO RER I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT TEMPO DI LAVORO STIMATO ore (solo vigilanza) C.3.CU.1.3 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONE PRINCIPALI DOCUMENTI E NORME DI RIFERIMENTO OBIETTIVO GENERALE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO Controllo e vigilanza RISCHIO CANCEROGENO L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1Ambienti di Lavoro - Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno professionale Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in attività che espongono a rischio chimico-cancerogeno (saldatura acciaio inox, lavorazione legno, industria galvanica e industria chimica, commercio e distribuzione carburanti) Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Chiara Tanzi AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 14

17 RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE MODALITA OPERATIVE E STRUMENTI REGISTRAZIONE ATTIVITA Équipe di lavoro: Cinzia Gerbelli, Paola Pizzi, Andrea Gorreri, Ines Tollemeto Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza RISCHIO CANCEROGENO 1. attivazione percorsi di informazione, formazione e assistenza diretti ai MC, ai MMG e ai MO in sinergia con i piani del setting Ambienti di Lavoro per l'emersione e l'appropriatezza di percorsi medico-legali per il riconoscimento delle malattie professionali 2. progettazione di strategie di comunicazione del rischio cancerogeno all'interno delle case della salute con realizzazione di materiali divulgativi per la comunicazione del rischio diretti ai lavoratori Adozione di un piano specifico di vigilanza con implementazione delle liste di controllo per il contrasto del rischio cancerogeno da adottarsi nell'attività di vigilanza (valutazione dei rischi, misure contenimento, divieto fumo, congruità protocolli sorveglianza sanitaria) Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 38 UU.LL. vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici); utilizzo di procedure e liste di controllo collegate; è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche). Inserimento dei dati nel sistema informativo aziendale (SICER) STANDARD DI VALUTAZIONE n. UULL controllate/ n. UULL programmate 90% FLUSSI INFORMATIVI POOL DEI SOGGETTI DA SOTTOPORRE A CONTROLLO RER TEMPO DI LAVORO STIMATO 420 ore (solo vigilanza) I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT C.3.CU.1.4 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONE PRINCIPALI DOCUMENTI E NORME DI RIFERIMENTO OBIETTIVO GENERALE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO Controllo e vigilanza RISCHIO PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1Ambienti di Lavoro - Emersione e prevenzione patologie muscoloscheletriche Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento all applicazione dei principi di ergonomia nella concezione dei posti di lavoro Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Roberto Colla Équipe di lavoro: Roberto Marchesi, Manuela Cella, Manuel Conforti AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 15

18 RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE MODALITA OPERATIVE E STRUMENTI Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza RISCHIO PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE 1. incontri di informazione/formazione con i MMG e Medici competenti orientati a favorire l appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali 2. effettuazione di iniziative di informazione/formazione con RSPP/RLS/RLST orientati a favorire una corretta valutazione del rischio 3. contributo alla predisposizione di strumenti di valutazione del rischio in particolare per edilizia e agricoltura 4. formazione degli operatori dei Servizi incaricati dell attività di vigilanza secondo un programma-progetto di formazione di base ed avanzato predisposto a livello regionale Effettuazione di sopralluoghi mediante utilizzo di lista di controllo Comitato Regionale di Coordinamento, di attuazione del PRP. Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 55 UU.LL. vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici); utilizzo di procedure e liste di controllo collegate; è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche). Inserimento dei dati nel sistema informativo aziendale (SICER) REGISTRAZIONE ATTIVITA STANDARD DI VALUTAZIONE n. UULL controllate/ n. UULL programmate 90% FLUSSI INFORMATIVI RER POOL DEI SOGGETTI DA SOTTOPORRE A CONTROLLO TEMPO DI LAVORO STIMATO 479 ore (solo vigilanza) I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT C.3.CU.1.5 Controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo PRINCIPALI DOCUMENTI E NORME DI RIFERIMENTO OBIETTIVO GENERALE RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori attraverso la verifica dell applicazione del Titolo I del D.Lgs. 81/08 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Daniele Mei Équipe di lavoro: Rita Pileggi, Filippo Fontana, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/01 controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 nelle UU.LL. verifica del rispetto dei disposti del Titolo I nelle aziende e comparti non rientranti negli altri piani in corso di attuazione, attraverso il controllo della presenza di una adeguata organizzazione del sistema di prevenzione aziendale Effettuazione dell attività di vigilanza e controllo mediante utilizzo di lista di AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 16

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