Global Adoption of Coronary Physiology is Limited % FFR of Diagnostic Catheterization

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1 Global Adoption of Coronary Physiology is Limited % FFR of Diagnostic Catheterization 7% 4% 5% 2% <1% <1% <1% 6% <1% 3% Market Estimates. Data on File at Volcano. 1

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3 FFR Penetration Europe ICELAND 14% 20% 8% 21.2% 34.5% 14% 7% 10% 3% 11% 8.3% 12.4% 5% 6% 7%

4 Documento di posizione della Società Italiana di Cardiologia Invasiva/Gruppo Italiano Studi Emodinamici (SICI-GISE) sulle basi teoriche, applicazioni pratiche e valutazione economicosanitaria dell utilizzo della guida di pressione intracoronarica

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8 Il presente documento ha diverse finalità: 1) sintetizzare le nozioni teoriche e fisiopatologiche alla base dell utilizzo della Guida di Pressione; 2) fornire una linea guida per l utilizzo dei farmaci necessari per il calcolo della FFR; 3) schematizzare le evidenze scientifiche presenti nella letteratura; 4) fornire una stima del risparmio di risorse economiche associato all utilizzo della Guida di Pressione.

9 Sicurezza dell angioplastica differita (stenosi angiograficamente intermedie o dubbie) L indicazione generale per la FFR è, e rimarrà, la valutazione delle conseguenze funzionali di una determinata stenosi coronarica di entità angiografica dubbia nel soggetto senza una chiara evidenza di ischemia da test non invasivo o di imaging. Diversi studi hanno dimostrato la sicurezza dell angioplastica coronarica differita basata su FFR. Lo studio DEFER è stato il primo studio randomizzato a dimostrare sia la sicurezza di che l'efficacia dell esecuzione dell angioplastica coronarica basata sull FFR in termini di eventi cardiaci.

10 Malattia coronarica Multivasale I pazienti con malattia multivasale rappresentano una popolazione molto eterogenea caratterizzata spesso da una notevole discrepanza tra la severità anatomica e quella funzionale della malattia. Ad oggi, è stato dimostrato che una strategia di trattamento FFR-guidata in pazienti con malattia coronarica multivasale è associata a un risultato a lungo termine favorevole rispetto ad un processo decisionale basato sulla sola anatomia.

11 Lo studio FAME (Fractional Flow Reserve versus Angiography for Multivessel Evaluation) è stato il primo grande trial randomizzato a mostrare il beneficio di una strategia di angioplastica coronarica FFR guidata. Nello studio FAME-2, 1222 pazienti con malattia coronarica stabile in cui almeno una stenosi era funzionalmente significativa (FFR 0,80) sono stati randomizzati a PCI FFR guidata e terapia medica ottimale o terapia medica da sola.

12 FFR dopo sindromi instabili e infarto del miocardio Dei pazienti inclusi nello studio FAME, 328 avevano angina instabile o NSTEMI. L FFR ha comportato una riduzione del rischio di eventi avversi maggiori cardiaci e dei suoi componenti sovrapponibile a quello osservato in pazienti con sindromi stabili (riduzione del rischio assoluto del 5,1% contro 3,7%, rispettivamente, p = 0.92)

13 Nuovi indici di severità della stenosi: ifr Utilizzo della ifr in pazienti stabili Studi recenti hanno dimostrato una buona correlazione tra ifr e FFR. In particolare, la correlazione tra i due metodi è stata maggiore del 90% al di fuori degli intervalli di ifr e FFR intermedi, con una concentrazione di piccole differenze intorno al cutoff diagnostico (Sen et al. )

14 Utilizzo della ifr in pazienti con sindrome coronarica acuta. La valutazione delle stenosi non culprit dopo aver trattato il vaso responsabile di una sindrome acuta, è un importante problema clinico. Infatti la decisione di trattare i vasi non culprit è sempre molto difficile, specialmente i pazienti multivasali con stenosi. In questo contesto, l utilizzo di indici derivati dalla pressione coronarica potrebbero essere di grande utilità nella valutazione di lesioni non culprit, identificando tutte le stenosi che causano ischemia, prima che il paziente lasci il laboratorio di emodinamica, evitando cosi la necessità di una seconda procedura.

15 A tale riguardo lo studio FORECAST è stato il primo trial che è stato specificamente studiato per valutare l affidabilità della ifr in pazienti con sindrome coronarica acuta. Lo studio FORECAST ha dimostrato che: a) è possibile misurare la ifr in pazienti con sindrome coronarica acuta; b) che la ifr è una tecnica molto promettente in questo contesto clinico perché i risultati sono paragonabili con quelli ottenuti somministrando adenosina, con una correlazione statisticamente significativa tra ifr e FFR; c) l utilizzo della strategia ibrida migliora significativamente l efficienza diagnostica al 95% rispetto alla FFR standard.

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