Osservatorio Cloud & ICT as a Service Cloud: ora si fa sul serio!

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1 Osservatorio Cloud & ICT as a Service Giugno 2014

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3 Indice Introduzione 3 di Umberto Bertelè, Raffaello Balocco, Mariano Corso, Alessandro Perego e Andrea Rangone La Ricerca Executive Summary 7 di Mariano Corso, Stefano Mainetti, Marco Mazzucco e Alessandro Piva I Rapporti 25 La Nota Metodologica 27 Il Gruppo di Lavoro 35 Il Convegno L Agenda del Convegno 39 I Relatori 41 La Selezione di Slide 49 Approfondimenti Casi di studio 79 Ringraziamenti 117 Gli Attori School of Management 121 I Sostenitori della Ricerca 131 1

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5 di Umberto Bertelè, Raffaello Balocco, Mariano Corso, Alessandro Perego e Andrea Rangone Introduzione Se in passato il Cloud Computing si configurava come un cambiamento possibile per le imprese, a distanza di un anno i numeri di mercato danno evidenza di come oggi esso si riveli un trend in atto e inarrestabile, che sta cambiando il modo di fruire e proporre le tecnologie e che può condizionare in modo significativo le scelte di investimento e trasformazione digitale delle imprese. In questo scenario l Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto al quarto anno di attività, si pone l obiettivo di analizzare e spiegare il fenomeno Cloud, stimandone entità e trend, facendo chiarezza sui confini e sui corretti percorsi di adozione con il fine ultimo di evidenziare come il Cloud può offrire risposte per innovare le imprese. La Ricerca 2014 dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service ha coinvolto oltre 530 CIO e Responsabili IT di imprese italiane. Quest anno l Osservatorio ha riproposto i Cloud Innovation Awards, un iniziativa giunta al terzo anno di attività e nata per creare occasioni di conoscenza e condivisione dei progetti che maggiormente si sono distinti per aver permesso alle aziende di innovare i propri processi o le proprie infrastrutture ICT attraverso strumenti Cloud. Un iniziativa, quest ultima, che ha permesso di approfondire 50 progettualità, valorizzando e diffondendo buone pratiche di innovazione, in linea con la mission degli Osservatori Digital Innovation. I risultati ottenuti dalla rilevazione empirica sono stati discussi e validati attraverso tre workshop che hanno coinvolto oltre 65 CIO e ICT Executives di grandi imprese italiane e Pubbliche Amministrazioni. Con l obiettivo di offrire una panoramica dell offerta internazionale di servizi Cloud disponibili sul mercato è stato realizzato un censimento a livello internazionale, prendendo in Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 3

6 Introduzione considerazione 440 servizi Public Cloud di tipo SaaS, IaaS e PaaS. Parallelamente, è stata condotta un analisi internazionale approfondita su oltre 40 Cloud Service Broker, ruolo emergente nella filiera Cloud, con l obiettivo di definirne le attività caratterizzanti e i principali modelli di intermediazione. Inoltre, è stata analizzata l evoluzione della filiera italiana dell offerta Cloud tramite interviste e incontri con oltre 20 fra i player più rilevanti del mercato. La Ricerca, inoltre, per comprendere come e in che misura i contenuti dei contratti aventi a oggetto l erogazione di un servizio Cloud siano un freno all adozione di tali soluzioni, ha previsto un analisi che ha preso in considerazione l usabilità dei siti internet e le clausole contrattuali di 60 servizi di Public Cloud, nazionali e internazionali. In collaborazione con l Osservatorio startup del Politecnico di Milano e Polihub, sono state analizzate le principali startup che hanno ricevuto finanziamenti da investitori istituzionali negli ultimi due anni a livello internazionale, raccogliendo informazioni su 400 iniziative che operano nel mercato delle soluzioni Cloud. Comitato Scientifico Umberto Bertelè Presidente Raffaello Balocco Mariano Corso Alessandro Perego Andrea Rangone 4 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

7 Osservatorio Cloud & ICT as a Service La Ricerca Giugno 2014

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9 di Mariano Corso, Stefano Mainetti, Marco Mazzucco e Alessandro Piva Executive Summary Finalmente una buona notizia! Il mercato complessivo del Cloud in Italia nel 2014 è stimabile attorno a 1,18 miliardi di Euro con una crescita del al 31%. Si tratta ancora di una componente non maggioritaria, ma certamente sono numeri e tassi di crescita che non si vedevano nel panorama del mercato ICT Italiano da tanto, troppo tempo! La componente enucleabile come nuovo mercato, quella del Public Cloud, è stimabile in 320 milioni di Euro, con una crescita anno su anno stimabile al 40%. Ma questa è solo la punta dell iceberg del percorso verso il Cloud. Accanto all adozione dei servizi della nuvola pubblica, esiste, infatti, un percorso interno abilitante che le organizzazioni devono affrontare per prepararsi a un modello Cloud evoluto, verso un Sistema Informativo ibrido: la Cloud Enabling Infrastructure. Per questo motivo è stato necessario ridefinire i confini del fenomeno, considerando il percorso interno di evoluzione dell architettura su più fronti, con l obiettivo di arrivare alla costruzione di un Sistema Informativo Ibrido: il percorso infrastrutturale, quello relativo all architettura applicativa e quello riguardante la gestione dei device. Il mercato relativo alla Cloud Enabling Infrastructure, notevolmente più ampio della sola componente Public Cloud, vale in Italia 860 Mln di Euro, con un tasso di crescita del 28%. A distanza di un anno, dunque, i numeri di mercato evidenziano come l opportunità di un cambiamento possibile dichiarato nella Ricerca 2013 è a tutti gli effetti un trend dirom- Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 7

10 Executive Summary pente che potrà incidere in modo significativo sulle modalità di fruizione delle tecnologie, condizionando fortemente le scelte strategiche e di investimento delle imprese. La portata di questo cambiamento va ben al di là degli aspetti informatici: insieme a Mobile, Social e Big Data, il Cloud può abilitare una vera e propria rivoluzione organizzativa, capace di cambiare il modo di diffondere le informazioni, prendere decisioni e collaborare all interno e all esterno dell organizzazione, ridando slancio e produttività alle imprese del nostro Paese. Ma quanto rilevato permette davvero di affermare che si siano finalmente diradate quelle ombre che rendevano il Cloud un fenomeno incapace di incidere realmente sulle scelte delle imprese? I decisori hanno finalmente compreso il fenomeno e hanno sviluppato coerentemente le loro roadmap di evoluzione dei sistemi e dell organizzazione ICT verso un ottica Cloud? L offerta è pronta in termini di qualità e trasparenza dei servizi? La filiera ICT si sta evolvendo per rispondere alle nuove esigenze delle imprese? Per dare risposta a queste domande occorre entrare in profondità all interno di un fenomeno in continua evoluzione, che ha confini sfumati e mutevoli e che richiede un attenta analisi degli elementi abilitanti, delle barriere e degli impatti. La Ricerca dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto alla quarta edizione, ha cercato di rispondere a questi quesiti analizzando dettagliatamente l evoluzione dell offerta e i modelli di adozione di tale modello nelle aziende di grandi, piccole e medie dimensioni. Per quanto riguarda le aziende end user, la Ricerca, attraverso l erogazione di survey che hanno coinvolto 533 CIO e responsabili IT e workshop interattivi a cui hanno partecipato 68 CIO e Top Executive, ha permesso di sviluppare e perfezionare diversi modelli interpre- 8 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

11 Executive Summary tativi del fenomeno, relativi all evoluzione del portafoglio applicativo delle imprese, la Cloud Agenda, e delle componenti del Sistema Informativo aziendale, la Cloud Journey. L analisi dell offerta si è sviluppata in molteplici direzioni: da un lato sono stati censiti 440 servizi di provider Public Cloud e 43 Cloud Service Broker nazionali e internazionali, dall altro è stata analizzata la filiera italiana in modo dettagliato coinvolgendo con interviste dirette oltre 20 player di mercato. Particolare enfasi è stata data al tema contrattuale, conducendo un analisi estensiva sulla trasparenza dei siti di 60 provider di servizi Cloud a cui è stata affiancata un approfondita disamina delle condizioni contrattuali. Tali modelli e analisi hanno permesso in primis di affiancare i decisori nell evoluzione dei propri modelli Cloud e, successivamente, sono stati alla base del ridisegno dei confini del fenomeno, identificando i principali step e snodi decisionali. L evoluzione del portafoglio applicativo: la Cloud Agenda Per alcuni anni, il Cloud, inteso soprattutto come Public Cloud, è stato visto con diffidenza da molte aziende, alla stregua di una moda passeggera che non avrebbe mai cambiato il tradizionale e consolidato modo di fare ICT in azienda. Oggi, tuttavia, l analisi dei dati raccolti dalla Ricerca, che vedono la spesa in servizi Public Cloud aumentare del 40% rispetto all anno scorso, ha mostrato che anche in Italia vi è un elevato livello di consenso sul fatto che il Cloud sia un elemento di profonda trasformazione per il Sistema Informativo aziendale. Tali dati sono stati poi convalidati dal confronto diretto con i CIO nei numerosi workshop svolti. Le tradizionali critiche e barriere, elementi disincentivanti per molte aziende, sono oggi in Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: Il mercato e l agenda Cloud delle aziende italiane Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 9

12 Executive Summary gran parte risolte, anche se permangono cautele in alcuni settori, soprattutto se molto normati. Molti degli elementi che prima venivano visti come un freno per il Cloud, oggi, ribaltando completamente la prospettiva, sono considerati come ottime ragioni per sfruttare questa opportunità: infrastrutture latenti, vincoli e oneri normativi, perdita di controllo, scarsa personalizzazione, ampiezza funzionale, sicurezza e performance. Accanto a queste nuove spinte, si fanno sempre più evidenti i tradizionali benefici del Cloud, in particolar modo la semplificazione per la Direzione ICT e la possibilità di portare innovazione al business in tempi molto rapidi. La Ricerca evidenzia come il passaggio a un modello Cloud rappresenta spesso un aumento del valore apportato ai processi aziendali, che vengono arricchiti con nuove funzionalità e servizi (31%), mentre nel restante 63% dei casi ci si ritrova in uno scenario guidato dalla sostituzione tecnologica e solo nel 6% dei casi si assiste a una limitazione del supporto ai processi. Dalla Ricerca emerge, inoltre, che un numero sempre maggiore di applicazioni, anche vicine al core business aziendale, si spostano dal tradizionale approccio onpremise al Cloud. Sebbene ancora prevalga l approccio interno, tra gli ambiti applicativi dove già oggi è stato abbracciato un modello Cloud vi sono: Social & Web Analytics (32%), Human Resources (26%), Posta elettronica & Office Automation (23%), Enterprise Social Collaboration/Intranet (15%), Document Management (13%), ma anche ecommerce (15%), Soluzioni verticali per il business (11%) e CRM & Sales (8%). Se si considerano i piani a breve termine riguardanti l evoluzione del patrimonio applicativo delle aziende e qualora sia previsto un cambio di modello di fruizione, le organizzazioni preferiscono una transizione verso un modello Cloud (96% dei casi), rispetto alla internalizzazione. Inoltre, nei casi di nuova informatizzazione, ovvero tutti i casi in cui, in precedenza, non era presente un supporto applicativo, l approccio Cloud viene preferito nel 54% dei casi. Sebbene ad oggi la percentuale più consistente di 10 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

13 Executive Summary costi sia ancora dedicata ai sistemi onpremise, il trend ci suggerisce che il Cloud è sempre più la strada da percorrere, in modo consapevole e strategico. L offerta di servizi Public Cloud L adozione in Italia di servizi Public Cloud ha avuto nell ultimo anno una forte accelerazione, sebbene con velocità diverse a seconda degli ambiti applicativi. Se si confronta questo trend con quanto avviene a livello internazionale e in particolare con l evolversi dell offerta dei principali servizi Public Cloud, ci si rende conto che questo atto di moto non accennerà a fermarsi nei prossimi anni e di come il Cloud rappresenti il trend di riferimento. A tal proposito, la Ricerca ha censito 440 fra i principali servizi, internazionali e italiani di Public Cloud, suddivisi in 14 ambiti applicativi, infrastrutturali e di piattaforma, permettendo di delineare la dinamicità del settore e dei singoli ambiti d offerta. All interno del campione preso in esame, il 54% dei servizi censiti ha ricevuto finanziamenti da fondi d investimento, per un totale di 12 Miliardi di dollari, al netto delle acquisizioni. Tra gli ambiti applicativi che hanno ricevuto i maggiori finanziamenti vi sono i servizi di Document Management, di Finance & Accounting e CRM & Sales. Con riferimento ai singoli ambiti applicativi è possibile identificare quelli caratterizzati da maggiore dinamicità, ovvero da un maggior numero di servizi rilasciati negli ultimi anni che guideranno in futuro l adozione da parte delle aziende end user italiane, storicamente più lente ad abbracciare l innovazione IT. In particolare, dalla Ricerca emerge che tra gli ambiti più dinamici vi sono il Finance & Accounting, l Enterprise Social Collaboration, la Business Intelligence, il Document Management, il Marketing Demand Generation, il Social & Web Analytics e le Soluzioni verticali per specifici ambiti di business. Per contro, tra gli ambiti Public Cloud aventi un offerta maggiormente consolidata vi sono le Human Resources, la Posta Elettronica, l ecommerce e il CRM Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: Il mercato e l agenda Cloud delle aziende italiane Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 11

14 Executive Summary & Sales. L offerta di servizi quindi esiste, è matura e si sposta progressivamente anche sugli ambiti core spingendo l adozione da parte delle aziende end user. La Cloud Journey Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: La Cloud Journey e l impatto sulla direzione ICT Per la maggior parte dei CIO non vi sono più dubbi nella scelta tra adottare o meno soluzioni di Public Cloud; il dubbio principale riguarda il come adottarle, con quali modalità e con quale percorso. I fronti di ragionamento sono due: da un lato, capire come comporre il proprio Sistema Informativo, complementando e integrando parti onpremise con parti Cloud e dall altro comprendere come dovranno evolvere le competenze interne alla Direzione ICT e le modalità con cui quest ultima deve rapportarsi e interagire con le Line of Business. Dal punto di vista tecnico, il Cloud comporta per la Direzione ICT il rischio di perdita di controllo e di visione complessiva sulla propria architettura infrastrutturale e applicativa, creando ulteriori isole difficili da gestire e da far convivere con i sistemi esistenti. Per evitare questa problematica occorre innanzitutto considerare che il punto di arrivo, per la maggior parte delle aziende, consiste in un Sistema Informativo Ibrido, in grado cioè di far convivere i sistemi on premise con quelli Cloud, gestendo nel contempo una progressiva transizione sempre più marcata verso il Cloud. Il compito della Direzione ICT diventa allora quello di selezionare, integrare, orchestrare e gestire un insieme di servizi interni ed esterni. La configurazione del proprio Sistema Informativo Ibrido deve essere progettata valutando in maniera oggettiva e attenta i trade-off fra i costi e i benefici della migrazione verso il Cloud e le caratteristiche intrinseche dei diversi ambiti applicativi. 12 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

15 Executive Summary Per arrivare alla costruzione di un Sistema Informativo Ibrido è necessario avviare un percorso interno di evoluzione della propria architettura su tre fronti, quello infrastrutturale, quello relativo all architettura applicativa e quello riguardante la gestione dei device, secondo un modello composto da diverse fasi che chiamiamo Cloud Journey. Facendo evolvere dall interno i propri Sistemi Informativi, il punto di arrivo è la creazione delle condizioni abilitanti per poter sfruttare al meglio le opportunità del Public Cloud, creando quella che definiamo Cloud Enabling Infrastructure. La Cloud Enabling Infrastructure vede come punti chiave: la realizzazione di Software Defined Data Center (comprendenti potenza computazionale, storage e networking), totalmente virtualizzati e gestibili completamente via software, automatizzando le normali procedure sistemistiche e in grado di integrarsi con diversi servizi IaaS esterni. Oggi il 9% del totale delle aziende del campione è già pronto per affrontare questo passo, molte di più (36%) sono ferme al passo immediatamente precedente (razionalizzazione e consolidamento). La possibilità di utilizzare in maniera trasparente diversi servizi infrastrutturali (interni ed esterni), migrando con facilità fra gli stessi, è oggi un punto importante delle più moderne realizzazioni e diventa sempre più fattibile grazie all imporsi di standard di interoperabilità; la standardizzazione delle modalità di integrazione e orchestrazione applicativa, a livello più semplice sul front-end e nei modelli più maturi sul back-end. Il primo passo da fare consiste però spesso nella migrazione degli applicativi legacy, con progetti di replatforming o di vera e propria riscrittura, che oggi possono riguardare il 18% del parco applicativo del campione. Il fronte dell integrazione applicativa si dimostra senz altro il più complesso e non ha visto nell ultimo anno progressi significativi, con il 26% dei casi che si accontenta di un integrazione di front-end, creando portali in grado di aggregare Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 13

16 Executive Summary servizi interni ed esterni, mentre solo l 8% dei casi vede sistemi di integrazione di backend. Oggi quindi l integrazione applicativa è ancora uno scoglio, aggirabile solo con integrazioni ad-hoc e richiederà un ulteriore fase di investimenti e di maturazione; l introduzione di sistemi di Mobile Device Management, che consentono di gestire centralmente i device aziendali abilitando il BYOD (Bring Your Own Device). Questa è stata senz altro l area di maggiore crescita nell ultimo anno, con il 6% del campione che ha già completato questo percorso e con un interesse sempre crescente da parte dei CIO, che vedono nell abilitazione all utilizzo dei nuovi device un elemento strategico per l evoluzione del proprio Sistema Informativo. Il Public Cloud necessita perciò di una serie di investimenti e di evoluzioni importanti per rendere i Sistemi Informativi interni in grado di accoglierne le potenzialità. La spesa complessiva nel 2013 per la Cloud Enabling Infrastructure è stata pari a circa 672 Mln di Euro, in aumento nel 2014 (860 Mln di Euro), per il 45% del campione analizzato. Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: La Cloud Journey e l impatto sulla direzione ICT 1, 2 A tal proposito si consulti il Rapporto Le Priorità 2014 per le Direzioni ICT: Le sfide organizzative della Digital Business- Innovation Academy. L evoluzione del ruolo della Direzione ICT Guardando invece alle competenze interne alla Direzione ICT, il Cloud accelera e rende ineludibile un trend presente ormai da qualche anno: la perdita progressiva di competenze tecniche e la maturazione dei ruoli legati alla governance dei sistemi. Mentre il nucleo operativo si riduce (come dichiarato 1 dal 28% del campione), l enfasi si sposta sui ruoli di demand manager (in aumento nel 32% delle aziende 2 ), e sui ruoli legati alla gestione dei fornitori e all enterprise architecture, costituendo assieme tutte le competenze necessarie per affrontare con consapevolezza l introduzione e la gestione di iniziative di Public Cloud. Questo 14 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

17 Executive Summary cambiamento richiede anche un ampio ripensamento organizzativo interno alla Direzione ICT, scardinando le tradizionali divisioni interne, spesso articolate per tecnologie e creando nuove unità orientate ai servizi. Accanto alla trasformazione interna, cambiano anche le logiche di interazione con le Line of Business: sono sempre meno le Direzioni ICT che presidiano in toto tutte le fasi dei progetti (35%), ma anche molto pochi i casi in cui le Line of Business agiscono autonomamente (2%), contrariamente a quanto la promessa di semplificazione e accessibilità del SaaS potrebbe portare a pensare. Nella maggior parte dei casi (63%), il Cloud rende necessaria una forte collaborazione fra ICT e Line of Business lungo tutte le fasi del processo: attività che nei sistemi tradizionali risultano più efficaci se guidate dall ICT, nel modello Cloud è opportuno che siano invece svolte mantenendo il più possibile vicine le competenze tecniche e di processo dell ICT alle competenze di Line of Business. Un cambiamento profondo per le Direzioni ICT, che coinvolge le architetture, l organizzazione, le competenze e il ruolo in azienda: un cambiamento che, se colto, permette di fare un reale passo nella direzione del valore aziendale, se osteggiato rischia invece di spingere la Direzione ICT verso ruoli sempre più marginali. La filiera dell offerta La tradizionale struttura di filiera del mercato ICT è messa in profonda discussione dall avvento del Public Cloud e si sta ridisegnando in cerca di nuovi ruoli e nuove forme di differenziazione. L analisi di fonti secondarie e il confronto diretto coi principali attori di questo Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: L evoluzione della filiera ICT e i nuovi ruoli di brokeraggio Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 15

18 Executive Summary mercato hanno permesso di identificare i tre ruoli principali giocati dai player dell offerta, che in un ipotetica catena del valore del Cloud agiscono sinergicamente: ICT Enabler: sviluppano le componenti infrastrutturali su cui si appoggia il Cloud, hardware e software, possiedono reti di telecomunicazioni e realizzano fisicamente i Data Center; Service Provider: progettano, realizzano ed erogano servizi di Public Cloud, sia applicativo che infrastrutturale, eventualmente aggregando e complementando soluzioni di terze parti; Cloud Channel: supportano le aziende nel percorso di adozione delle soluzioni Cloud, offrendo una gamma di servizi che possono comprendere consulenza, configurazione dei servizi, system integration, gestione dei servizi e supporto utenti. Oggi in particolare, nella fase storica che sta attraversando il Cloud, diventa chiave il ruolo del Cloud Channel. Il Cloud pur essendo fattore abilitante la disintermediazione, permette al contempo un maggiore accesso alle tecnologie ICT, quindi aumenta la possibilità di fare nuovi progetti di innovazione e richiede che le aziende siano affiancate nell affrontare con consapevolezza e serenità questo importante momento di trasformazione. Questo fermento è dimostrato dagli innumerevoli ruoli che ricoprono oggi le diverse aziende operanti in quest area, ognuna con un mix particolare di servizi a supporto del Cloud e ognuna alla ricerca di elementi di unicità e differenziazione. Ricerca di differenziazione che ha anche portato molti player tradizionali della system integration a far leva sulle proprie competenze di dominio per realizzare e proporre servizi Cloud, ponendosi quindi come Service Provider. Benché marginali, tali linee di offerta rappresentano, in realtà, un trend evidente, che porterà alla creazione di soluzioni verticali specifiche in grado di far maturare ancor più l offerta complessiva del Cloud. Accanto ai cambiamenti che stanno coinvolgendo i player tradizionali, emergono nuovi 16 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

19 Executive Summary ruoli, in particolare quello del Cloud Service Broker (CSB), operatore specializzato nell aggregazione e ridistribuzione di servizi Cloud di diversa tipologia. I soggetti che si configurano in tal modo stanno assumendo ruoli ibridi che integrano attività tradizionalmente appartenenti a diversi attori della filiera, ad esempio system integrator, consulenti e provider di servizi Cloud. L analisi della dimensione dell offerta dei Cloud Service Broker ha permesso di definire in modo dettagliato i servizi più diffusi, di comprendere come questi attori si inseriscono nella nuova filiera e di identificare i modelli di brokeraggio. L analisi ha riguardato i principali player internazionali; in particolare, ne sono stati individuati 43. Con riferimento al modello di filiera, i risultati dell analisi hanno evidenziato che, nella maggior parte dei casi, l azione dei CSB si espande su tutte le attività proprie del Cloud Channel; infatti, solo il 16% dei CSB analizzati esegue un unica attività specifica. Il ruolo di CSB si esprime anche con attività del Service Provider (55% dei casi), in particolare aggregazione e integrazione di servizi Cloud preesistenti. Nel 32% dei casi, il modello del CSB si può definire completo, presentandosi dunque come un offerta completa di aggregazione, integrazione e consulenza. I contratti: un limite allo sviluppo dei servizi Cloud? La filiera del Cloud è in profondo cambiamento: nascono nuove opportunità per gli attori dell offerta e nascono startup. Per questo è importante che la relazione cliente-fornitore venga facilitata da condizioni contrattuali chiare e trasparenti. Questo è tanto più vero in un contesto dove l offerta diventa matura e dove le aziende adottano una strategia Cloud di lungo periodo. Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: I contratti: un limite allo sviluppo dei servizi Cloud? La Ricerca si è concentrata su un vasto numero di PMI, per le quali emerge che i contenuti contrattuali sembrano non influenzare la scelta di acquisire o meno un servizio Cloud. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 17

20 Executive Summary Sebbene il 51% dei rispondenti alla survey non abbia riscontrato infatti alcuna criticità per quello che concerne le clausole contrattuali, percentuale elevatissima considerando la complessità dei contratti proposti dai fornitori, il 44% del campione dichiara di non averle analizzate prima di implementare la nuova tecnologia. L analisi sulla complessità dei contratti ha permesso di identificare che, mentre per il 61% del campione i contratti sono risultati essere molto chiari e trasparenti, il 39% dei rispondenti ha riscontrato una criticità nella lunghezza e complessità di tali contratti, che risultano quindi poco trasparenti e di difficile comprensione e consultazione. Questi risultati evidenziano come vi sia un alto numero di PMI che non pone grande importanza alle clausole contrattuali nella fase di scelta e stipula di un contratto Cloud. In particolare, la clausola contrattuale che è stata percepita come maggiormente unfair è risultata essere la limitazione di responsabilità del fornitore in caso di perdita di dati (37%), seguita dal diritto da parte del fornitore alla sospensione del servizio (29%) e dall assenza di obblighi in merito ai tempi di intervento in caso di problematiche (22%). Accanto all analisi sulle PMI, la Ricerca ha indagato il rapporto cliente-fornitore tramite un analisi che ha preso in considerazione 60 servizi Public Cloud, approfondendo i contenuti presenti sui siti dei provider di servizi Cloud e in particolare analizzandone la reperibilità. Dall indagine emerge che, mentre alcune informazioni come i dettagli sul fornitore, l utilizzo di subfornitori, il trattamento e la riservatezza dei dati personali, le norme circa l esclusione e la limitazione di responsabilità del fornitore (98% dei casi) sono sempre presenti, vi sono aspetti poco reperibili come quelli relativi alla localizzazione geografica dei Data Center (32%), ai livelli di servizio (SLA) e all entità delle penali in caso di disservizio (44%). 18 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

21 Executive Summary Le Clausole dei contratti Cloud A cura di Gabriele Faggioli Parallelamente, sono stati analizzati in dettaglio 60 contratti di servizi Cloud con l obiettivo di evidenziare i principali limiti della prassi contrattuale generalmente adottata, che possono essere riconducibili a due ordini di motivi: 1. una marcata (seppure, in massima parte, inevitabile) standardizzazione delle condizioni contrattuali; 2. la mancanza di una compiuta disciplina di legge in materia. Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: I contratti: un limite allo sviluppo dei servizi Cloud? Sotto il primo profilo, la comprensibile necessità dei Provider di servizi Cloud di regolare e gestire in maniera uniforme e generalizzata la molteplicità dei rapporti contrattuali a essi facenti capo si traduce, nella maggior parte dei casi, nella formulazione di accordi rigidi, rispetto ai quali gli utenti finali non sono o sono scarsamente in grado di esplicare un effettivo potere negoziale. I contratti analizzati contengono molto spesso clausole particolarmente vantaggiose per i Provider di servizi Cloud fra cui spiccano le limitazioni di garanzia e responsabilità seppur con il contemperamento dei livelli di servizio anche se: 1. sono in genere puri livelli di disponibilità totale del servizio; 2. spesso non sono previste penali o meccanismi di service credit; 3. talvolta non sono oggettivi né misurabili in modo certo e verificabile. Tra le più comuni clausole foriere di una potenziale situazione di asimmetria negoziale tra fornitore e cliente vi sono poi quelle che attribuiscono al primo un diritto unilaterale di Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 19

22 Executive Summary modifica delle condizioni tutte (tecniche, economiche, contrattuali), esercitabile per lo più in ogni momento del rapporto contrattuale, salvo il diritto di recesso accordato all utente. Tali modifiche unilaterali possono cumulativamente o alternativamente riguardare le condizioni di servizio, i corrispettivi contrattualmente pattuiti o gli SLA. Esse vengono normalmente portate a conoscenza degli utenti mediante comunicazione diretta o semplice pubblicazione sul sito web del fornitore; in tale ultima ipotesi, spesso si prevede un particolare onere informativo a carico dell utente, che, continuando a utilizzare i servizi, manifesterà per fatti concludenti la propria accettazione tacita delle condizioni modificate. Ulteriore criticità si riscontra, infine, nelle clausole che accordano al Provider di servizi Cloud la possibilità di sospendere il servizio, in maniera variamente configurata (sospensione temporanea ovvero definitiva; sospensione prevista in ipotesi di inadempimento da parte dell utente ovvero per qualsiasi ragione e a esclusiva discrezione del Cloud Provider, ecc). Per i risultati completi della Ricerca si veda il rapporto: L ecosistema startup L evoluzione dell ecosistema Cloud e il ruolo delle startup In collaborazione con l Osservatorio startup del Politecnico di Milano e Polihub La Ricerca ha analizzato le principali startup che hanno ricevuto finanziamenti da investitori istituzionali negli ultimi due anni, a livello internazionale. Sono state raccolte informazioni su 400 startup che operano nel mercato Cloud & ICT as a Service. Lo scenario internazionale L analisi si è focalizzata su quelle startup nate con lo scopo di offrire sul mercato soluzioni as a Service. Startup di questo genere, al contrario dei big provider, rivolgono la propria 20 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

23 Executive Summary offerta a specifici target di clienti, in base ai quali è possibile distinguere: startup che hanno come clienti aziende e organizzazioni (B2B), alle quali offrono soluzioni hardware e software as a Service o che si rivolgono al mondo degli sviluppatori e/o produttori, per mettere a loro disposizione piattaforme che consentono lo sviluppo di nuove applicazioni basate sul Cloud Computing (76%); startup che, invece, dedicano la propria offerta prevalentemente al mondo consumer (B2C). Nella maggior parte dei casi queste startup offrono soluzioni di entertainment o applicativi che permettono di agevolare le attività e semplificare gli accessi ai documenti, in combinazione anche con servizi mobile (16%). Infine, startup che offrono soluzioni rivolte sia al mondo delle imprese e organizzazioni, sia al consumatore finale (8%). Considerando solo il mercato B2B, è possibile individuare i principali filoni in cui possono essere raggruppate le startup finanziate, suddivise, coerentemente con la classificazione dei modelli di servizio riconosciuta a livello internazionale: Infrastructure as a Service (16%), Platform as a Service (26%), Software as a Service (58%). Con riferimento alla categoria SaaS, in accordo con il censimento dei servizi internazionali, sono state individuate startup che rientrato nelle seguenti aree: startup in ambito Collaboration ERP (23%), quali Erply, che offre soluzioni SaaS per l inventario commerciale e Blue Jeans Network, che offre un servizio di video collaboration; startup in ambito Business Intelligence & Analytics (22%), come Bime, che offre un tool di analisi integrabile con i principali software aziendali e InsightOne, un provider di servizi di analytics e big data; startup in ambito Sales (17%), tra le quali troviamo soluzioni come Avalara o Artesian Solutions, che offrono una gestione del CRM integrata con i principali social network, soluzioni di ecommerce, tra le quali figura BigCommerce, una piattaforma che supporta Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 21

24 Executive Summary il lancio di online stores professionali e servizi di Marketing Demand Generation, come quelli offerti da BloomReach, che ha sviluppato una piattaforma di Cloud Marketing basandosi sulle analisi dei big data; startup che offrono soluzioni di Document Management, Office Automation & Posta Elettronica (16%) come ad esempio Captricity, che offre una soluzione di digitalizzazione dei dati cartacei e Message Bus, un applicazione che abilita l uso di e messaggistica aziendale; soluzioni per l Amministrazione e Human Resources (11%), come Anaplan, provider di soluzioni di modellizzazione e pianificazione finanziaria e Silkroad, che offre funzionalità per trovare, attrarre e sviluppare i talenti; startup specializzate in soluzioni verticali per il business (8%), ad esempio Illumio, che offre servizi di sicurezza dei dati in Cloud; startup che forniscono soluzioni di IT Operations (2%), ad esempio AppNeta, che offre soluzioni per la gestione delle applicazioni business-critical per la direzione IT; soluzioni per la Logistica & Distribuzione (1%), come Supply Vision, provider di soluzioni per il trasporto logistico. Tra le soluzioni IaaS si possono citare ad esempio Actifio, che offre una soluzione di data protection e business continuity, oppure Panzura, che offre soluzioni di Cloud storage, o ancora Skyera, che fornisce sistemi di storage alle imprese progettati per supportare diverse applicazioni incluse Cloud, Big Data e mobile e social networking. Tra i servizi PaaS si può citare Eucalyptus, che offre una piattaforma per il supporto e lo sviluppo di software compatibile con sistemi di Private e Hybrid Cloud, oppure Apperian, piattaforma di Mobile Application Management. 22 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

25 Executive Summary Lo scenario in Italia Il fermento emerso a livello internazionale si riflette anche in Italia: sono 58 le startup operanti in ambito Cloud & ICT as a Service, pari al 15% del campione, che hanno ottenuto finanziamenti da parte di Venture Capital, Business Angel indipendenti, Angel Network, Family Office, Venture Incubator, Investment Company e Finanziarie Pubbliche Regionali negli ultimi due anni. In particolare, si può notare che il 39% delle startup opera in ambito esclusivamente B2C, mentre il 61% comprende startup sia esclusivamente B2B che B2C/B2B. Inoltre, la quasi totalità (90%) dei servizi censiti offre i propri servizi in ambito SaaS, mentre il restante 10% offre servizi di tipo PaaS e IaaS. Andando ad analizzare nello specifico il profilo del fondatore delle startup italiane, nel 50% dei casi l età è compresa tra i 30 e i 40 anni, nel 33% dei casi è inferiore ai 30 anni, nel restante 17% è superiore ai 40 anni. Infine, si nota che nel 51% dei casi il profilo del fondatore è di tipo manageriale, nel 38% dei casi possiede competenze tecniche, e nell 11% dei casi il fondatore possiede sia competenze manageriali che tecniche. Mariano Corso Stefano Mainetti Marco Mazzucco Alessandro Piva Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 23

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27 I Rapporti I Rapporti con i risultati completi della Ricerca scaricabili da Il mercato e l agenda Cloud delle aziende italiane Il report intende dare una stima del mercato Cloud in Italia e fornire una visione della dinamica di questo fenomeno, analizzando il livello di adozione da parte di grandi aziende, PMI e Pubbliche Amministrazioni operanti in Italia e identificando il livello di maturità dei singoli ambiti applicativi, di cui si studiano gli atti di moto e le motivazioni che portano le aziende ad adottarli in Cloud. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, crm, erp, pa, PMI, strategia La Cloud Journey e l impatto sulla direzione ICT Il rapporto analizza l evoluzione del Sistema Informativo aziendale verso quelle componenti che caratterizzano l infrastruttura abilitante il Cloud, individuando i percorsi di adozione e le variabili da prendere in considerazione. Il rapporto indaga inoltre gli aspetti di governance che l introduzione di sistemi Cloud richiedono, studiando le dinamiche di coinvolgimento della Direzione ICT e delle LoB e la necessità di maturare nuove competenze volte a supportare la realizzazione efficace di tali progetti. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, architetture, data center, disaster recovery, governance, risorse umane e organizzazione, storage, strategia, virtualizzazione L evoluzione della filiera ICT e i nuovi ruoli di brokeraggio Il report fornisce indicazioni su i servizi Cloud presenti sul mercato nazionale e internazionale, valutandone il loro grado di maturità e di diffusione. Il Report analizza, inoltre, la filiera ICT alla luce della diffusione del Cloud, identificando l evoluzione dei ruoli dei soggetti operanti nel mercato ICT, il cambiamento delle relazioni che intercorrono tra di essi e la nascita di nuovi attori, come il Cloud Service Broker. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, outsourcing, PMI, risorse umane e organizzazione, vendor management Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 25

28 I Rapporti L ecosistema startup Lo studio evidenzia come la richiesta sempre maggiore di sistemi Cloud abbia indotto il panorama dell offerta di tali sistemi a evolversi, analizzando la crescita dell ecosistema delle startup e il ruolo verso cui stanno evolvendo. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, startup I contratti: un limite allo sviluppo dei servizi Cloud? Il report si propone di approfondire una delle barriere principali all adozione del Cloud, attraverso l analisi di come il livello di complessità contrattuale e il grado di trasparenza sui siti incidono sull adozione del Cloud, attraverso l identificazione degli elementi abilitanti e inibitori del mercato Cloud. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, normative, PMI, risk management Esperienze aziendali sulle tematiche Cloud Il report fornisce una collection di esperienze aziendali in cui sono stati avviati progetti di adozione dei sistemi Cloud, analizzandone i sistemi tecnologici utilizzati, i driver all adozione, i benefici ottenuti, le figure aziendali coinvolte e l impatto all interno dell organizzazione, in termini di governance e nuove competenze maturate. Temi correlati: cloud and ict as a service, enterprise solutions, PMI, industry 26 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

29 La Nota Metodologica La Ricerca è stata condotta nel 2014 con una duplice prospettiva: da un lato si è voluto indagare l approccio delle organizzazioni end user, le loro strategie e il loro portafoglio di progetti Cloud & ICT as a Service, dall altro è stata condotta un analisi sui principali player dell offerta e sul loro posizionamento all interno del mercato italiano, con un focus sulla filiera del Cloud, includendo anche i fornitori dei principali servizi Public Cloud e la nascente figura del Cloud Service Broker. Nella Ricerca sono stati coinvolti i Responsabili dei Sistemi Informativi (CIO) di aziende di grandi dimensioni e Pubbliche Amministrazioni operanti in Italia, i responsabili IT di piccole e medie aziende italiane e i referenti di aziende operanti nell ambito dell offerta di soluzioni Cloud. La rilevazione è avvenuta utilizzando diversi strumenti: una survey online per le grandi imprese seguita da approfondimenti telefonici per le aziende utenti ritenute maggiormente rilevanti; una survey telefonica diretta alle piccole e medie imprese, con l obiettivo di analizzare approfonditamente le iniziative più significative in ambito Cloud e comprendere i principali trend e scenari nell offerta di soluzioni as a Service; un censimento dell offerta internazionale di servizi Public Cloud e del mercato dei Cloud Service Broker in termini di tipologie e funzionalità; un analisi della trasparenza dei siti e dei contratti di Provider di Public Cloud; interviste dirette con i principali player del mercato Cloud in Italia. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 27

30 La Nota Metodologica I risultati ottenuti dalla rilevazione empirica sono stati discussi e validati attraverso tre incontri: due workshop C-level che, attraverso format interattivi, hanno consentito il confronto tra 47 CIO di grandi imprese italiane e Pubbliche Amministrazioni e i rappresentanti delle principali aziende dell offerta sulle tematiche della Cloud Agenda e della Cloud Journey ; un workshop di condivisione e discussione dei risultati della Ricerca 2014 che ha coinvolto 21 tra CIO ed IT Executive di grandi imprese italiane e i rappresentanti delle principali aziende dell offerta. La Ricerca 2014 si è focalizzata sui seguenti obiettivi: quantificare il mercato del Cloud in Italia; analizzare l offerta di servizi Cloud a livello nazionale e internazionale; monitorare lo stato di diffusione delle soluzioni Cloud; identificare i benefici e analizzare le barriere alla sua adozione; comprendere gli impatti del Cloud sulla filiera ICT; analizzare i modelli architetturali che abilitano il Cloud; tracciare i principali percorsi di adozione per le imprese; analizzare gli impatti del Cloud sull organizzazione della Direzione ICT; delineare l evoluzione dell ecosistema startup. La Survey A partire da un modello comune di indagine, sviluppato in funzione degli obiettivi della Ricerca, è stato definito il questionario che è stato sottoposto ai CIO di Pubbliche Amministrazioni e aziende di grandi dimensioni presenti in Italia e appartenenti a diversi settori. 28 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

31 La Nota Metodologica Sempre considerando gli obiettivi della Ricerca, ma tenendo conto delle specificità tipiche delle organizzazioni di piccole dimensioni presenti in Italia, è stato poi sviluppato un questionario da sottoporre ai referenti delle PMI Italiane. Le due survey hanno ottenuto complessivamente 533 risposte. Per favorire una maggiore comprensione del fenomeno, le analisi sono state effettuate segmentando il campione in base alla dimensione aziendale. Il campione considerato nelle analisi comprende tutti i settori aziendali e ha la seguente distribuzione per classe dimensionale: il 40% delle aziende intervistate ha meno di 100 dipendenti; il 33% del campione ha tra i 100 e i 250 dipendenti; il 27% del campione ha più di 250 dipendenti. In particolare, il campione di grandi imprese (oltre 250 dipendenti) presenta la seguente composizione: il 15% del campione opera nel settore Commercio, l 11% del campione in Altro Manifatturiero, il 10% nella Pubblica Amministrazione, un ulteriore 10% nel settore dei Trasporti e della Logistica, il 9% del settore Metalmeccanico-Elettrico, un ulteriore 9% nel settore Tessile; il 7% opera nei settori Media, ICT e Servizi alle imprese, il 6% nel settore dell Industria Alimentare, un ulteriore 6% nelle Utility, il 4% del campione opera nell Industria Chimica, della Gomma e della Plastica, un ulteriore 4% nel settore Costruzioni, un ulteriore 4% nei Servizi finanziari ed Assicurativi; infine il restante 5% è equamente ripartito tra aziende nel campo Sanità e Turismo. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 29

32 La Nota Metodologica La quantificazione del mercato La quantificazione del mercato è avvenuta con un triplice approccio: bottom-up, tramite la rilevazione delle spese in Cloud da parte delle imprese end user italiane stratificate per classe dimensionale, settore di mercato e presenza geografica; top-down, tramite il coinvolgimento dei principali vendor di settore, raccogliendo, analizzando e consolidando i dati di fatturato Cloud in Italia; fonti secondarie, analizzando più di 500 Ricerche e studi dei principali vendor e analisti internazionali. Una volta definiti gli ambiti applicativi e infrastrutturali di riferimento, si è proceduto alla quantificazione. Il mercato considerato si riferisce esclusivamente alle aziende end user; non è stato considerato il mercato di servizi e componenti abilitanti il Cloud, generato all interno della filiera. All interno della stima di mercato non è stato preso in considerazione il mercato delle microimprese e delle ditte individuali. I casi di studio Sono state analizzate circa 50 iniziative candidate al premio di innovazione denominato Cloud Innovation Awards, approfondite attraverso la conduzione di interviste telefoniche al management responsabile di progetto e condotte attraverso tre diverse prospettive: strategica: indagando le diverse esigenze da cui deriva l iniziativa, i processi da supportare, l esistenza di un piano di sviluppo pluriennale, la tipologia di applicazioni e servizi 30 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

33 La Nota Metodologica introdotti, i benefici rilevati, le criticità riscontrate, gli sviluppi futuri, ecc. organizzativa: l esistenza di un piano di change management, le funzioni aziendali sponsor dell iniziativa, gli impatti organizzativi sulla Direzione ICT, ecc. tecnologica: esaminando le piattaforme tecnologiche utilizzate e le modalità di implementazione, l integrazione con i Sistemi Informativi on premise, gli approcci tecnologici e le dinamiche di sviluppo, il ruolo dei fornitori, ecc. Il Censimento Internazionale dei servizi Public Cloud Partendo dall analisi di fonte secondarie, è stato realizzato un censimento internazionale e nazionale dei servizi SaaS, PaaS e IaaS, esclusivamente B2B, più diffusi, con i seguenti obiettivi: offrire una panoramica dell offerta internazionale di servizi Cloud disponibili sul mercato; comprendere le dinamiche dell offerta in relazione all effettiva adozione da parte delle imprese; analizzare le principali funzionalità dei servizi censiti. In particolare, sono stati censiti 278 SaaS, 87 PaaS e 75 IaaS. Per ogni servizio censito è stato individuato l anno di lancio dello stesso sul mercato, il modello di pricing, l entità dei finanziamenti ricevuti, se applicabile, e le funzionalità offerte; in particolare, sono state individuate 79 funzionalità diverse. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 31

34 La Nota Metodologica L analisi dei Cloud Service Broker L analisi dei Cloud Service Broker si è focalizzata sui seguenti obiettivi: definire il perimetro di azione, il ruolo e le attività caratterizzanti la figura del Cloud Service Broker; comprendere il ruolo del broker all interno della nuova filiera; definire i principali modelli di brokeraggio. Partendo dalla definizione che vede il Cloud Service Broker come una figura ibrida che integra attività proprie di altri ruoli della filiera tradizionale, quali i system integrator e i consulenti e dall analisi di fonti secondarie, sono stati censiti 43 operatori. Lo studio ha permesso di identificare le caratteristiche peculiari del singolo broker e di ottenere diversi profili basati sulla presenza delle attività che caratterizzano il tipo di Cloud Service Broker. L evoluzione della filiera in Italia L analisi sull evoluzione della filiera in Italia è stata compiuta attraverso interviste e incontri de visu di approfondimento con oltre 20 tra i principali player del mercato operanti in Italia e si è focalizzata sui seguenti obiettivi: mappare le principali competenze del player; analizzare gli scenari di evoluzione della filiera; comprendere gli impatti sul canale. 32 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

35 La Nota Metodologica L analisi dei contratti di erogazione dei servizi Cloud Con l obiettivo di comprendere come e in che misura i contenuti dei contratti aventi a oggetto l erogazione di un servizio Cloud siano un freno all adozione di tali soluzioni, è stata condotta una duplice analisi: da un lato, sono stati analizzati i contratti di erogazione dei servizi Cloud e dall altro sono stati analizzati i relativi siti Internet dei Cloud Provider. In particolare, lo studio sui contratti, effettuato da legali specializzati nel settore, ha analizzato le principali clausole contrattuali e evidenziato il grado di unfairness delle stesse. La seconda analisi ha coinvolto 60 siti web dei maggiori fornitori di servizi Cloud, italiani e internazionali, su cui, una volta identificati i contenuti chiave da ricercare, è stato simulato il comportamento di un utente tipo. I siti sono stati quindi valutati in base a 3 differenti criteri: reperibilità, semplicità di comprensione e completezza delle informazioni. Per ognuna delle precedenti categorie è stato assegnato un punteggio secondo una scala numerica su 5 livelli (5: molto reperibile/semplice/completo; 1: per nulla reperibile/semplice/completo). Per l analisi e la navigazione sul sito web dell azienda è stato definito un tempo massimo e l analisi è stata svolta con diversi soggetti variando opportunamente l ordine dei siti visitati, per simulare il comportamento di un utente tipo. Trascorso il tempo massimo definito, se l informazione ricercata non è stata trovata, è stata considerata non presente. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 33

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37 Il Gruppo di Lavoro Mariano Corso Responsabile Scientifico Stefano Mainetti Responsabile Scientifico Andrea Rangone Responsabile Scientifico Osservatorio startup Alessandro Piva Responsabile della Ricerca Marco Mazzucco Ricercatore Senior Clara Carnevaletti Ricercatore Salvatore Vicinzino Ricercatore Monika Kuqi Ricercatore Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 35

38 Il Gruppo di Lavoro Francesca Sarrecchia Ricercatore Junior Riccardo Scionti Ricercatore Junior Attilio Guadalascara Ricercatore Junior Egle Loperfido Analista Si ringraziano inoltre Gabriele Faggioli Legale, Adjunct Professor Annamaria Italiano Avvocato Per qualsiasi commento e richiesta di informazioni: alessandro.piva@polimi.it 36 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

39 Osservatorio Cloud & ICT as a Service Il Convegno Giugno 2014

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41 L Agenda del Convegno 26 Giugno Registrazione e Welcome Coffee 9.30 Introduce e presiede Umberto Bertelè School of Management del Politecnico di Milano 9.45 Il mercato e l agenda Cloud delle aziende italiane Mariano Corso Responsabile Scientifico dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service Ne discutono: Enrico Boverino Sr Business Solution Strategist, VMware Vieri Chiti Direttore della Divisione Office, Microsoft Roberto Loro Direttore Cloud & IT Services, Dedagroup Divisione CAST Astrid Savorani Country Manager, Italia & Malta, Alcatel-Lucent Enterprise La Cloud Journey e l impatto sulla direzione ICT Stefano Mainetti Responsabile Scientifico dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service Ne discutono: Francesco Barbieri Chief Innovation Officer Direzione Operations, AlmavivA Alessandra Brasca Cloud Leader Italia, IBM Andrea Monaci Cloud Marketing Director, HP EMEA Roberto Patano Sr Manager Systems Engineering, NetApp Claudio Santoianni Chief Technology and Strategic Development, Nuage Networks L evoluzione della filiera ICT e i nuovi ruoli di brokeraggio Alessandro Piva Responsabile della Ricerca dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service Ne discutono: Enzo Bagnacani Responsabile Infrastructure Solutions Marketing Business, Telecom Italia Francesco Baroncelli Direttore Generale, Clouditalia Telecomunicazioni Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 39

42 L Agenda del Convegno Enrico Brunero Line of Business Data Centre & Cloud Services Manager, Dimension Data Italia Corrado Rossi Direttore commerciale, Passepartout Paolo Trevisan Cloud Lead, Accenture IGEM L ecosistema startup Stefano Mainetti Responsabile Scientifico dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service Ne discutono: Antonio Baldassarra CEO, Seeweb Gianluca Ciminata Director of Enterprise Cloud services, Capgemini Intervengono: Matteo Cocciardo Amministratore Unico, Intervieweb Andrea De Spirt Co-founder, CEO, Jobyourlife.com Eddy Fioretti Co-founder, CEO, ClouDesire Cloud Innovation Awards Presentazione iniziativa Aperitivo di networking I contratti: un limite allo sviluppo dei servizi Cloud? Gabriele Faggioli Legale, Adjunct Professor, Politecnico di Milano Interviene: Guido Sandonà Chief Information Security Officer, Bulgari Premiazione Cloud Innovation Awards Casi di successo Chiusura dei lavori WEB TV Nella Web Tv degli Osservatori è possibile rivedere le riprese integrali del Convegno. I video sono facilmente consultabili on demand tramite rapide ricerche di contenuti suddivisi per argomento e indicizzati per parola chiave. Visita: 40 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

43 I Relatori Agli albori della Rete segue la progettazione e lo sviluppo delle più importanti architetture Internet/ Intranet nazionali. Collabora alla costruzione delle prime esperienze di Web Farm europee: AT&TUnisource e UUNET MCI WorldCom. Partecipa alla start-up Ebiscom, guidando l ingegneria dei primi servizi ICT a Banda Larga, in Italia con Fastweb ed in Europa con HansaNet. Entra nel 2002 nel Gruppo Telecom Italia per organizzare e gestire le Operations, il Customer Service e Pre- Sales dei servizi ICT. Dal 2009 guida l evoluzione dei servizi Cloud Computing che rientrano nella strategia associata al brand La Nuvola Italiana. Enzo Bagnacani Responsabile Infrastructure Solutions Marketing Business, Telecom Italia Antonio Baldassarra è fondatore e amministratore di Seeweb, azienda di riferimento in Italia per servizi di Cloud Computing e di Data Center; egli è inoltre presidente dell Associazione Europea Hosters e Registrars; partecipa dalla sua fondazione al Comitato di Indirizzo del Registro del cctld.it presso l Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa; è membro del consiglio di amministrazione e del comitato tecnico del Nautilus Mediterranean exchange point (NaMeX) di Roma. Antonio è impegnato in attività di company building di startup correlate ad internet ed al cloud computing ed è advisor di Luiss Enlabs a Roma. Antonio Baldassarra CEO, Seeweb Come Chief Innovation Officer coordina le attività finalizzate alla creazione di soluzioni e servizi innovativi atti ad evolvere ed ampliare la value proposition AlmavivA, sviluppando e proponendo nuovi modelli di riferimento per il mercato. Ha dedicato gli ultimi 6 anni allo sviluppo dell offerta Cloud di Almaviva, ideandone le infrastrutture abilitanti e svolgendo un ruolo primario nel percorso di evoluzione dell azienda da System Integrator a Cloud Service Provider. Francesco Barbieri Chief Innovation Officer Direzione Operations, AlmavivA Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 41

44 I Relatori Francesco Baroncelli Direttore Generale, Clouditalia Telecomunicazioni Aziendale. Dopo un esperienza come Marketing Manager presso Dada Spa, partecipa alla creazione di molte aziende dello scenario ICT, della system integration e dello sviluppo software. Co-owner di IN20, Commit, Adelante e Bsquare assume il ruolo di Direttore Generale di Clouditalia nel giugno 2013, focalizzandosi sull orientamento strategico del segmento Business e Operations. È anche amministratore delegato di Acamtel e Amtel. È laureato in Economia e Commercio e ha un Master in Finanza Enrico Boverino Sr Business Solution Strategist, VMware Nel team VMware Accelerate Advisory Services in EMEA, collabora con le aziende per definire e comunicare la loro strategia IT finalizzata a generare valore per il business attraverso la trasformazione IT. È specializzato nell identificazione e nella realizzazione dei benefici di business derivanti dalle tecnologie innovative ed emergenti. Boverino vanta più di 14 anni di esperienza nel settore IT. Le sue vaste competenze nella gestione dei servizi IT e nel cloud computing gli permettono di indirizzare i clienti sulle best practice per supportarli nei loro progetti di trasformazione. Prima di entrare in VMware nel 2012, è stato Executive Strategist e Presales Manager in CA Technologies. Alessandra Brasca Cloud Leader Italia, IBM Responsabile da gennaio 2012 dello sviluppo e della vendita di soluzioni Cloud per IBM Italia, coordina un team di persone, che vantano competenze consulenziali e infrastrutturali per supportare le aziende nell adozione di soluzioni in cloud. Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di responsabilità commerciale e tecnica, sia a livello nazionale che internazionale. Dal 2010 all attuale incarico guida per IBM Italia il gruppo di vendita Integrated Technology Services. Entrata in IBM nel 1985 nel settore bancario con responsabilità di sviluppo di progetti, ha seguito successivamente in qualità di Client Executive diversi primari Istituti bancari fino al 1996 ed ha maturato ha maturato diverse esperienze, sia nelle vendite che nel marketing, con responsabilità a livello South Region Europe. 42 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

45 I Relatori È responsabile dello sviluppo dell area Data Center, Virtualizzazione e Cloud dell azienda, ampliando e completando l offerta per rispondere in modo specifico ai requisiti di un mercato in forte espansione. Inoltre, è responsabile delle relazione con i principali vendor di riferimento di Dimension Data Italia. Enrico Brunero vanta competenze manageriali, nell area sales, business development e marketing, a livello nazionale e internazionale, maturate con incarichi di crescente responsabilità in aziende multinazionali del settore It quali Digital Equipment, Compaq e Sun Microsystems. A queste competenze Brunero affianca un solido background nell area IT, maturato attraverso un esperienza decennale in ambito Unix, networking e soluzioni infrastrutturali. Enrico Brunero Line of Business Data Centre & Cloud Services Manager, Dimension Data Italia In questo ruolo ha la responsabilità di guidare la strategia di crescita delle soluzioni Office, contribuendo alla diffusione di un nuovo modo di lavorare capace di ottimizzare la produttività delle aziende italiane. Chiti e la sua squadra si focalizzano su target e canali trasversali, operando in stretta collaborazione con i segmenti Enterprise, Public Sector e Small Business, con la divisione dedicata a PMI e Partner e con il Consumer Channel Group. In Microsoft dal 2005 come responsabile italiano del Marketing Dynamics, Chiti ha successivamente ricoperto un ruolo europeo all interno della divisione Microsoft Business Solution di Western Europe, in cui si è occupato dello sviluppo del canale Dynamics e dell espansione del segmento ERP. Nel complesso Chiti vanta un esperienza ventennale nel mercato software e nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di responsabilità in organizzazioni internazionali come IBM e SAP. Vieri Chiti Direttore della Divisione Office, Microsoft Gianluca Ciminata è Senior Executive, responsabile per i servizi Cloud di Capgemini Italia Precedentemente è stato Technology Service Country Manager di HP ed Executive Sales Director presso Accenture per l area IGEM. Dal 2003 al 2008 in EMC Consulting, ha ricoperto ruoli manageriali nell area vendite sul mercato Telco e Media. Ciminata ha un PHD in Ingegneria Informatica & Telecomunicazioni presso l università ETH di Zurigo e ricopre il ruolo di Executive Member presso la Stanford University European Innovation per le tematiche di Cloud e Big Data. Gianluca Ciminata Director of Enterprise Cloud services, Capgemini Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 43

46 I Relatori Matteo Cocciardo Amministratore Unico, Intervieweb Laureato in Ing. Gestionale presso il Politecnico di Torino, si interessa delle tematiche di recruiting a partire dal secondo anno di università. È co-founder e Amministratore Unico di Intervieweb S.r.l., società che sviluppa e commercializza In-recruiting ( un Applicant Tracking System/ Recruiting Software cloud-based che consente ad Aziende, di qualunque settore e dimensione, e Agenzie per il Lavoro di gestire internamente l intero processo di reclutamento e selezione del personale. Andrea De Spirt Co-founder, CEO, Jobyourlife.com Veneziano, classe 89, a 23 anni fonda Jobyourlife, startup innovativa che rivoluziona il modo di cercare il lavoro online. A maggio 2014 partecipa al progetto Tutte le strade portano a noi, un viaggio a piedi da Nord a Sud Italia lungo la via Francigena, per esplorare il mondo del lavoro attraverso gli occhi di chi ne vive disagi e speranze. A settembre uscirà il suo primo libro Ultima chiamata. Giovani, lavoro e innovazione nell Italia del futuro, edito da Giubilei Regnani. Eddy Fioretti Co-Founder, CEO, ClouDesire Eddy Fioretti, Ingegnere, emba al MIP, Eddy Fioretti è Co-Founder e CEO di ClouDesire. In oltre dieci anni di esperienza nella gestione di processi di cambiamento organizzativo, anche attraverso l introduzione di suite in modalità as a Service, Eddy ha maturato una profonda conoscenza delle dinamiche legate a modelli Cloud e SaaS. Attivo in ambito ICT dal 2000, dal 2013 ha deciso di rivoluzionare il suo percorso professionale dedicandosi al lancio di ClouDesire a livello internazionale. 44 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

47 I Relatori Fin da inizio anni 90 esplora le possibilità di Internet e fonda Eclipse, approdando poi in Cybernet. Dirige a lungo Alpikom fino alla fusione con MC-link, dove siede in CDA. In Dedagroup ICT Network progetta e gestisce data center e relativi servizi, dando sostanza italiana alle visioni del Gruppo, dei vendor e dei clienti. Appassionato di cucina, forse per questo vede il Cloud come ingredienti e ricette (dell IT che rende agile il business). Roberto Loro Direttore Cloud & IT Services, Dedagroup Divisione CAST Nel suo ruolo Monaci ha la responsabilità di identificare le aree di crescita per le soluzioni Cloud in termini di Paesi, soluzioni e campagne di marketing, al fine di sviluppare business su account definiti e sul canale in Europa, Medio Oriente e Africa. Andrea Monaci Cloud Marketing Director, HP EMEA Arrivato in NetApp nel 2006, Roberto vanta una quindicennale esperienza di marketing e business development nel settore IT. Tale esperienza è stata maturata in multinazionali come HP Italia Storage Division dove Roberto ha operato dal 2001 al 2006 con ruoli di responsabilità via via crescente, come Commercial support for Strategic Customers, Large Account, prospects; Competitors analysis (prices, T&Cs, promo campaign, products range); Responsible Relationship and Agreement with Local/ International ISV; Responsible positioning of Storage Software/NAS Product; Responsible Storage Software & NAS Business in Italy e Responsible Marketing program and campaign for Channel and End User. Roberto vanta, inoltre, esperienze lavorative in ulteriori aziende IT di primaria importanza come Apple Computer, Compaq Computer e Sun Microsystems. Roberto Patano Sr Manager Systems Engineering, NetApp Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 45

48 I Relatori Corrado Rossi Direttore commerciale, Passepartout Ha maturato esperienze di responsabilità nell area commerciale, inizialmente, presso aziende multinazionali come Rank Xerox, Data General, Prime Computer e, successivamente, in aziende che operano nel mondo delle applicazioni gestionali per PMI come Inaz ed Esa Software. Nell attuale esperienza in Passepartout S.p.a. si è dedicato allo sviluppo del mercato e del canale distributivo dei gestionali Cloud Computing per PMI e Commercialisti. Claudio Santoianni Chief Technology and Strategic Development, Nuage Networks All interno di Alcatel-Lucent Claudio ha il ruolo di Chief Technology and Strategic Development per i grandi clienti del mercato italiano, nell ambito delle architetture e delle piattaforme TLC ed Internet. In Alcatel-Lucent ha fatto parte dell unità CTO Network Solutions e successivamente della direzione Solutions & Maketing. In Lucent Technologies dal 1999, ha ricoperto diversi incarichi tra i quali Responsabile Pre-Sales Switching & Access per il mercato italiano, Responsabile Area Circuit-to- Packet e CTOdi Lucent Technologies per il gruppo Telecom Italia. Astrid Savorani Country Manager, Italia & Malta, Alcatel-Lucent Enterprise Prima di ricoprire questo ruolo, sempre all interno del gruppo Enterprise, è stata Responsabile Vendite per il mercato Carrier. Astrid è entrata in Alcatel-Lucent a fine 1999 come Responsabile Vendite Operatori per la Telefonia Mobile, occupandosi di garantire la massima penetrazione di mercato dei device mobili Alcatel attraverso i principali Operatori (TIM, Omnitel, WIND) e coordinando il Sell Out sul mercato. Nel corso degli anni, lavorando in diversi settori all interno dell Azienda, Astrid ha ampliato le proprie competenze tecniche ed esperienze commerciali ricoprendo ruoli di responsabilità crescenti. Astrid si è laureata a pieni voti in Sociologia all Università La Sapienza di Roma e ha sempre coltivato la passione per le lingue inglese, francese e spagnola e l arte contemporanea. 46 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

49 I Relatori Paolo Trevisan è un Managing Director di Accenture e ha la responsabilità dell offerta Cloud in Italia, Grecia, Russia, Polonia e Paesi emergenti. In aggiunta, è responsabile a livello mondiale dell offerta di Accenture Cloud Platform for Service Provider. Il Dottor Trevisan ha lavorato per diversi clienti in molteplici settori telecomunicazioni, media, banking e public sector - partecipando alla realizzazione di programmi di IT Transformation. Tra questi, l adozione del Cloud e il lancio di servizi Cloud per uso interno e sul mercato (dalla Consumer al Large Enterprise). Il Dottor Trevisan si è laureato nel 1998 in Ingegneria Elettronica all Università di Trieste; è entrato in Accenture nel 1999 ed è diventato Managing Director nel Paolo Trevisan Cloud Lead, Accenture IGEM Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 47

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51 La Selez La Selezione di Slide Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 49

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78 La Selezione di Slide 76 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

79 Osservatorio Cloud & ICT as a Service Approfondimenti Giugno 2014

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81 Casi di studio Nel Rapporto completo, scaricabile in formato elettronico da saranno inclusi tutti i Casi di Studio oggetto di approfondimento della Ricerca All interno saranno presenti anche i Casi vincitori del contest Cloud Innovation Awards, iniziativa promossa dall Osservatorio Cloud & ICT as a Service per creare occasioni di conoscenza e condivisione dei progetti che maggiormente si sono distinti per capacità di innovare i propri processi o le proprie infrastrutture ICT attraverso strumenti Cloud. Gli obiettivi sono quelli di sostenere la cultura dell innovazione in ambito Cloud e riconoscere i benefici derivanti dall adozione di moderne tecnologie utilizzate per migliorare le proprie performance, attraverso la generazione di un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di grandi aziende, PMI e Pubbliche Amministrazione che hanno adottato soluzioni Cloud. Di seguito si riportano alcuni dei casi aziendali: AMG Energia ITCTS Vittorio Emanuele II Artoni Trasporti Madisoft De Agostini Editore Ministero dell Economia e delle Finanze ENAV Provincia di Barletta Andria Trani Gruppo ITAS Assicurazioni Provincia di Lecco Gruppo N&K RCS MediaGroup InfoCamere Regione Marche Infoteam Tiscali Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 79

82 Casi di studio Box 1 AMG Energia AMG Energia è una società per azioni partecipata dal Comune di Palermo che si occupa della distribuzione di metano, dell illuminazione pubblica e dell erogazione di servizi di energia. AMG Energia nell ambito dei servizi prestati, mette anche a disposizione della città una consolidata capacità di progettazione, installazione e gestione di impianti tecnologicamente avanzati, per l incremento dell efficienza energetica e per lo sfruttamento di fonti rinnovabili. L obiettivo che oggi l azienda si pone è quello di offrire un servizio ai cittadini con standard di qualità elevati. Il patrimonio informativo di AMG Energia, oggi, conta circa 250 client fisici e 60 server virtuali; l infrastruttura prevista a valle del progetto di razionalizzazione intrapreso dall azienda vedrà una prevalenza di sistemi virtualizzati, in particolare afferenti a due ambienti ad alta affidabilità e differenti per logiche di controllo. L esigenza di aggiornare l infrastruttura e i servizi di sistema ha portato l azienda a implementare due differenti iniziative. La prima riguarda la migrazione dell infrastruttura critica presso il sito di Palermo di un provider esterno secondo le logiche della razionalizzazione del Data Center, a garanzia del patrimonio tecnologico ed informativo aziendale e della continuità del servizio. Il collegamento è stato realizzato attraverso circa 14 km di fibra e una velocità di trasmissione di 10 Gb/s che crea una sorta di campo virtuale tra le 3 sedi dell azienda, anch esse interconnesse in Fibra Ottica con link a 20 Gb/s. Il secondo progetto si è mosso nell ambito di un processo di razionalizzazione delle licenze e di bonifica dei rapporti di licensing con un fornitore storico dell azienda. Uno studio interno ha permesso di valutare in termini economici e operativi i vantaggi derivanti dalla regolarizzazione delle licenze e dalla migrazione dei servizi in Cloud. I primi servizi oggetti dello studio sono stati quelli di posta elettronica e di Unified Communication. L azienda ha così deciso di dismettere il sistema di posta tradizionale on-premise a favore di un servizio integrato di mailing, communication e gestione dei calendari. Apprezzato dagli utenti del si- 80 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

83 Casi di studio stema, che possono accedervi, da qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento, il nuovo servizio ha fatto registrare anche un contenimento di costo dell ordine del 70% rispetto al costo complessivo delle licenze, una semplificazione amministrativa, una più efficiente gestione dello spam e un incremento della sicurezza dei dati. I fattori critici di successo del progetto possono essere ritrovati nel buon rapporto tecnico/commerciale con il provider storico di servizi, nel monitoraggio delle performance e nell integrazione dei servizi Cloud con i sistemi legacy, che sono risultati il vero valore aggiunto portato dall integrazione totale. Inoltre sono stati sfruttati i vantaggi derivanti dalla distribuzione di prodotti di office automation, licenziati direttamente al personale aziendale in aggiunta a quelli già distribuiti in azienda, sulla base dei benefici previsti dal programma di licensing sottoscritto con il fornitore e finalizzato all uso continuo degli strumenti di produzione/comunicazione utilizzati in azienda. È anche iniziata la valutazione della piattaforma di e-learning, per il personale interno, per la formazione sul nuovo servizio di posta e la possibile futura estensione ad altri ambiti. Le maggiori criticità sono state rilevate nella sottoscrizione dell Enterprise Agreement nell ambito della razionalizzazione del licensing con il fornitore dei servizi e, a garanzia dei requisiti minimi di affidabilità, sono stati definiti con il provider gli SLA necessari. AMG Energia attraverso il proprio sito istituzionale offre agli utenti la possibilità di segnalare, 24 ore su 24, eventuali guasti al sistema di illuminazione cittadino ed è stata rilasciata un apposita App per la segnalazione dei guasti di pubblica illuminazione servizi energia, per la segnalazione degli stessi via smartphone da parte della cittadinanza. Nel prossimo futuro AMG Energia, con lo scopo di accedere in modo scalabile e flessibile alla capacità di storage, ha allo studio, per le successive valutazioni di efficienza ed efficacia della soluzione indi- Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 81

84 Casi di studio viduata e delle modalità implementative della stessa, il ricorso a soluzioni di Hybrid Cloud. L azienda prevede inoltre di integrare la componente documentale con l ERP nell ambito di un complesso progetto di conservazione elettronica e gestione del flusso documentale aziendale prevedendone l integrazione anche in Cloud al fine di semplificare i sistemi di backup e disaster recovery. Box 2 Artoni Trasporti Artoni Trasporti è una delle più importanti realtà italiane nel settore dei Trasporti e della Logistica Integrata; con sede a Reggio Emilia, fornisce servizi per il trasporto di merci nazionale e internazionale oltre a progettare soluzioni di logistica e di gestione della supply chain, grazie a una rete di 70 filiali distribuite sul territorio nazionale. Oggi, Artoni Trasporti conta circa aziende clienti e 7 milioni di spedizioni l anno, raggiungendo così un fatturato di 220 milioni di euro. La forte crescita dei flussi commerciali e logistici dell azienda negli ultimi anni ha richiesto all azienda un forte impegno per l aggiornamento infrastrutturale dei sistemi IT, con il duplice obiettivo di migliorare il servizio al cliente e di contenimento dei costi. Al termine del primo ciclo di vita tecnologico, l azienda ha avvertito l esigenza di una maggiore rispondenza tra l infrastruttura e il governo IT con le esigenze del business: divenne necessaria l interazione con un unico interlocutore in grado di garantire livelli di servizio infrastrutturali e applicativi, al quale delegare gli aspetti più operativi in modo da consentire alla direzione IT di concentrarsi sugli aspetti core del business. A valle della costituzione di un business case, volto a comparare diverse soluzioni, Artoni Trasporti ha individuato in Dedagroup il partner ideale in grado di rispondere alle proprie esigenze di business e ha intrapreso un percorso che ha portato alla migrazione del sistema gestionale e dipartimentale tradizionale nel Cloud. 82 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

85 Casi di studio Nello specifico, il progetto si è sviluppato in tre fasi, avvenute in diversi periodi temporali. In un primo momento, il vendor ha provveduto alla migrazione del software gestionale da ambienti legacy ai Data Center dedicati del provider, che ad oggi gestisce l intero strato infrastrutturale. Tale attività è stata condotta garantendo la massima continuità di servizio e un ridotto impatto interno alla Direzione IT, nella quale è stato costituito il team Cloud & Management Services che, insieme a un sistema di supporto alla gestione, garantisce il corretto esercizio della piattaforma e presidia gli SLA concordati. La seconda fase del progetto è stata caratterizzata dalla migrazione dell ambiente ERP dalle piattaforme legacy all ambiente Cloud del fornitore, permettendo quindi una maggiore agilità e il contenimento dei costi. Infine, il progetto ha previsto l attivazione di un servizio per il supporto alla gestione del patrimonio applicativo, che consente il presidio dell ambito applicativo e infrastrutturale del sistema informativo e la delega dell intero servizio di supervisione e manutenzione al fornitore di sistemi ICT. La soluzione Cloud adottata da Artoni Trasporti ha permesso all azienda di ottenere una notevole semplificazione della gestione che ora ha un unico interlocutore pienamente responsabile: se in precedenza, in caso di malfunzionamento, la Funzione IT dell azienda doveva occuparsi dell individuazione e della risoluzione del guasto confrontandosi con sei fornitori, ora l intera gestione e manutenzione dei servizi infrastrutturali di Artoni Trasporti è a carico del fornitore. Il canone mensile omnicomprensivo le ha permesso inoltre di ridurre in modo considerevole i propri costi IT, passando da una spesa di 2 milioni di euro a circa 1 milione annui. Oltre a una riduzione dei costi dell ordine del 50%, l azienda ha riscontrato un miglioramento della velocità di elaborazione dati del 30-40% e ottenuto una maggiore scalabilità: ora è possibile supportare l espansione del parco applicativo attraverso l attivazione di nuovi server virtuali in pochi secondi, eliminando gli investimenti anticipati e l obsolescenza infrastrutturale. Il cambiamento nella gestione dei rapporti di fornitura, per Artoni Trasporti, è stato sostanziale: Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 83

86 Casi di studio i fornitori sono stati ridotti da sei ad uno, ed il ruolo della direzione IT è stato conseguentemente ripensato alla luce degli sgravi ottenuti. Tra i fattori di successo del progetto si includono la conduzione di una fase di testing e l assoluta trasparenza per il business, la possibilità di programmare correttamente possibili scenari futuri, oltre che una stretta collaborazione tra l azienda e il partner tecnologico, dovuta alla peculiare circostanza che ha visto il trasferimento di sistemisti aziendali nell azienda vendor, con un rapporto di lavoro continuativo che permane tutt ora. Tra i futuri cantieri d innovazione, Artoni Trasporti prevede la migrazione in Cloud anche del sito di logistica, con il supporto dello stesso fornitore. Box 3 De Agostini Editore Il Gruppo De Agostini è una multinazionale italiana che ha solide origini nel settore dell editoria. Nato nel 1901, dopo oltre 110 anni di attività, il Gruppo si presenta oggi come una Holding di partecipazioni presente in diversi settori industriali ed in campo finanziario. Il Gruppo ha sviluppato diverse linee di business, ma la più interessata dai progetti Cloud è stata la De Agostini Editore. Il fatturato è pari a circa un miliardo di euro, realizzato in oltre 25 paesi, di cui il 10% in Italia. Il business editoriale di De Agostini si estende dalle edizioni classiche e scolastiche, ed è caratterizzato dai collezionabili di cui è leader mondiale, sino a coprire linee di prodotti complementari, su cui capitalizza il suo know how esclusivo. La trasformazione verso il digitale caratterizza il percorso su tutti i suoi settori, attraverso la continua evoluzione del prodotto e l integrazione tra contenuti fisici e innovativi. Tra questi ultimi, oltre ai libri digitali e le apps, sono da porre in evidenza oggetti tecnologici ad alto contenuto digitale e da costruire ( build ups ). Ad esempio, Robi Robot, best seller in Giappone, 84 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

87 Casi di studio è ora anche approdato in Europa ( I prodotti sono commercializzati con un modello prevalentemente B2B: in Italia attraverso le edicole, in altri paesi mediante le librerie o la grande distribuzione organizzata. Grazie alla multi-canalità, tale modello si sta integrando sempre di più con quello B2C, che permette di sottoscrivere direttamente via web l abbonamento ai prodotti. In tale scenario e spinti dalle esigenze dei diversi consumatori, De Agostini Editore ha affrontato diverse sfide innovative, volte a migliorare l agilità del business: l Information Technology ne rappresenta un fattore chiave abilitante. Per rispondere alle nuove necessità, De Agostini Editore ha intrapreso una serie di iniziative Cloud. Nel 2012, ha adottato Google Apps in modalità Public Cloud: posta elettronica, calendario, contacts, unified comunication, chat, storage e sites. L introduzione di tali servizi non ha portato solo a benefici in termini economici, ma anche in termini di efficacia e immediatezza di interazione utente, anche in mobilità, oltre che di sicurezza tecnica. Per affrontare i temi più delicati in materia di compliance, è stato istituito un team che potesse raccogliere i requisiti normativi provenienti dai diversi Paesi e la definizione delle necessarie condizioni contrattuali, negoziate con il provider. Il processo che ha portato all introduzione della soluzione è stato supportato da un gruppo di consulenza esterno, con il quale è stato implementato un meccanismo di autenticazione integrato, il deployment operativo e la formazione al cambiamento. Il successo di tale iniziativa è stato confermato da una recente survey rivolta agli utenti delle applicazioni, che si sono mostrati soddisfatti e che richiedono un ampliamento delle funzionalità di collaboration e repository. Nel 2013, al termine di un contratto di outsourcing delle infrastrutture tecnologiche, durato otto anni, è stato lanciato un secondo progetto di innovazione. La messa in discussione dei sistemi presenti in azienda, ha portato alla segmentazione delle attività in diversi sottoinsiemi per i quali sono state identificate alcune alternative innovative. L approccio di unbundling ha permesso di individuare 5 Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 85

88 Casi di studio aree ben distinte: l infrastruttura di base (autenticazione, active directory, gestione proxy, navigazione,...), il layer per la virtualizzazione e il funzionamento delle applicazioni, il sistema ERP, l insieme delle core apps che diventeranno il solution kit del futuro e l insieme delle applicazioni legate al mondo legacy che De Agostini Editore pensa di reingegnerizzare o di dismettere. Dopo aver verificato che le infrastrutture fossero Cloud ready e valutato quale fosse il modello di deployment più adeguato, De Agostini Editore ha deciso di introdurre in un primo momento il Private Cloud e, successivamente ad un percorso di standardizzazione e limitatamente ad alcuni ambiti, il Public Cloud. Il provider che De Agostini Editore ha ritenuto essere il più adeguato è stato Fastweb che, grazie alla sua competenza sulle soluzioni ICT ed al possibile sviluppo di una forte sinergia con i servizi di telecomunicazioni, si è aggiudicato la gestione dei cinque cluster precedentemente descritti. Per ottimizzare il beneficio economico, i cluster sono stati riuniti attraverso un processo rebundling. Attraverso la soluzione implementata, la società ha traguardato i benefici preposti all interno degli obiettivi di progetto e di piano. L infrastruttura non dedicata ha permesso di ridurre e variabilizzare i costi, oltre che di scalare in modo orizzontale e verticale in base alle esigenze del business. Nello specifico, la riduzione dei costi è stata misurata nell ordine del 30%. Tali risultati sono stati possibili grazie al profondo governo interno del patrimonio logico-applicativo e a un forte sforzo in termini di razionalizzazione delle architetture e semplificazione dei processi sovraordinati alle applicazioni. Uno dei fattori critici di successo è rappresentato anche dal fatto che la migrazione, sebbene complessa, è stata portata a termine in soli 3 mesi, grazie al commitment del provider scelto. Rimane di fondamentale importanza la capacità e l approccio di De Agostini Editore di mettere in discussione le modalità operative più tradizionali, senza timore di pensare out of the box. 86 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

89 Casi di studio ENAV ENAV è la società a cui lo Stato italiano affida la gestione e il controllo del traffico aereo civile in Italia. Interamente controllata dal Ministero dell Economia e delle Finanze e vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ENAV S.p.A. deriva dalla trasformazione avvenuta nel 2000 dell Ente Nazionale Assistenza al Volo in Società per Azioni, dopo la precedente trasformazione del 1996 in Ente Pubblico Economico. La configurazione organizzativa vede la sede legale a Roma e diversi presidi operativi su tutto il territorio nazionale. ENAV è una componente del sistema ATM (Air Traffic Management) internazionale, pertanto partecipa attivamente alle attività di Ricerca e Sviluppo in coordinamento con tutti gli attori internazionali del settore. Box 4 Vincitore Cloud Innovation Awards Il più significativo progetto in fase di realizzazione nell ambito ATM in Europa è SESAR (Single European Sky ATM Research), un iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per supportare lo sviluppo operativo di un servizio tecnologicamente innovativo volto a gestire il traffico aereo internazionale nell ambito del Single European Sky (SES). L obiettivo del programma SESAR è superare la frammentazione nazionale esistente e convogliare gli sforzi di Ricerca e Sviluppo del settore verso sistemi di controllo di traffico aereo operativamente omogenei e moderni. Il programma, dopo una prima fase in cui è stato definito il piano di implementazione, si trova attualmente al suo secondo stadio, che prevede lo sviluppo delle tecnologie di base che costituiranno le fondamenta della nuova generazione di sistemi allineati alla roadmap precedentemente definita. In seguito, la fase di deployment permetterà l installazione su vasta scala dei nuovi sistemi e la realizzazione industriale e generalizzata delle funzionalità ad essi associate. Nello specifico, ENAV possiede un centro di simulazione e sperimentazione nel quale vengono replicati i sistemi di controllo aereo per implementare validazioni operative per supportare lo sviluppo dei Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 87

90 Casi di studio sistemi futuri attraverso attività di prototipizzazione, verifica e validazione. Questi sistemi sono dotati di tecnologie innovative che permettono di simulare con alto grado di realismo tutte le capacità funzionali e tecnologiche dei sistemi di controllo del traffico aereo e permettono di realizzare sperimentazioni o verifiche nelle cosiddette Real Time Simulations o Live Trials (che permettono la gestione di Test Aircraft in volo). I nuovi concetti operativi SESAR integrano insiemi per un più efficente sviluppo del controllo del traffico areo per l utilizzo delle nuove tecnologie digitali di comunicazione tra l aereo in fase di volo e il centro di controllo a terra (datalink) per il controllo delle rotte tramite sistemi di navigazione satellitare e per la digitalizzazione delle comunicazioni tra pilota e centro di controllo. Tutte le nuove piattaforme di simulazione ora sono basate sull utilizzo di sistemi industriali, permettendo un grado di realismo operativo maggiore ma che costituiscono una nuova sfida nella gestione dei nuovi sistemi sperimentali. Con l obiettivo di migliorare il supporto e migliorare l efficacia delle sperimentazioni, da alcuni anni ENAV attraverso il centro di simulazione e di Sistemistica Prototipale si è dotato di tecnologie innovative per la virtualizzazione dei sistemi abilitanti la futura introduzione dei servizi Cloud, che hanno permesso di ottenere un elevatissima capacità IT, in grado di poter sperimentare concetti volti a garantire una capacità di traffico tre volte superiore a quella attuale, con costi unitari di rotta ridotti, con maggiori coefficienti di sicurezza e notevoli ricadute ambientali. La nuova infrastruttura del Data Center di Sistemistica Prototipale, costituita con la collaborazione di IBM e denominata Virtual Computing Infrastructure (VCI), è in grado di gestire in modo integrato sia sistemi legacy che sistemi industriali sperimentali attraverso una virtualizzazione e remotizzazione spinta ed attraverso l efficientamento di tutto il ciclo di vita delle sperimentazioni, permettendo di ridurre i tempi delle sperimentazioni operative da circa 18 mesi, ad una media di 4-6 mesi. Conseguentemente, la soluzione permette di rispondere con tempestività alle richieste dettate dalla sperimentazione, consentendo quindi di rispettare sia le stringenti tempistiche imposte dal programma SESAR sia di garantire cicli di sperimentazione a breve ciclo di vita ma di alta efficacia. 88 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

91 Casi di studio La piattaforma VCI, entrata a regime in circa 6-8 mesi, comprende una serie di infrastrutture virtualizzate in grado di effettuare sperimentazioni concorrenti che prevedono il reale intervento sia di Controllori del Traffico Aereo che di Piloti. Essa si pone in un livello di security elevato attraverso la completa chiusura verso l esterno e la costituzione di sistemi isolati. Il sistema, inoltre, già pensato per poter erogare servizi in modalità Cloud non solo agli utenti interni, ma anche agli enti esterni, è orientato all introduzione di shared services. Ciò permetterà di conseguire non solo benefici in termini di tempi, ma anche di costo e di efficienza energetica. Nel prossimo futuro, ENAV prevede l implementazione dei servizi di sperimentazione per una serie di validazioni integrate in Europa tramite una stretta una collaborazione con le industrie Europee (un enfasi particolare sarà posta nella collaborazione con l industria manifatturiera dei sistemi del controllo del traffico aereo e del segmento airborne). Parallelamente, l organizzazione trasferirà gli impianti di sperimentazione da Roma a Ciampino in un unica location, che nei prossimi anni e nel framework di SESAR 2020 (Horizon 2020) si proporrà come uno dei più importanti centri di validazione in Europa. Gruppo ITAS Assicurazioni Box 5 Il Gruppo ITAS (Istituto Trentino Alto-Adige per Assicurazioni), è la più antica società mutua assicuratrice in Italia. Fondata nel 1821, oggi conta circa 660mila soci e assicurati, prevalentemente dislocati nel Centro-Nord Italia, cui offre servizi assicurativi dalla sede di Trento. Con la finalità di allineare i propri servizi infrastrutturali agli obiettivi di crescita e innovazione dettati dalla Direzione Generale e di rinnovare le infrastrutture ICT in occasione del trasferimento alla nuova prestigiosa sede progettata da Renzo Piano, il Gruppo ITAS ha sviluppato una soluzione Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 89

92 Casi di studio di Cloud Sourcing Infrastrutturale. Si è partiti nel 2011 con la realizzazione, presso un provider esterno di Trento, di un sito secondario per il disaster recovery; si è poi attivato nel 2012, a Trento, presso lo stesso provider, un nuovo sito primario, trasferendo il secondario a Roma; dopo una fase di ottimizzazione si sta realizzando (entro il 2014) una soluzione di effettivo business continuity in Cloud sourcing (tutti i servizi sempre attivi, indipendentemente dalla dislocazione dei componenti nelle location di Trento o Roma del provider) che consentirà l operatività 20/7 dei sistemi ITAS. Il raggiungimento di quest ultimo obiettivo sta diventando progressivamente una necessità per la Compagnia, per i partner della rete distributiva e per i soci assicurati che sempre più utilizzano soluzioni web, portali collaborativi e soluzioni mobile e social, alcune delle quali già rese disponibili negli ultimi anni, mentre altre sono in fase avanzata di progettazione e realizzazione. Naturalmente, questo progetto di esternalizzazione dei servizi Data Center è stata l occasione per un radicale rinnovamento tecnologico, dal momento che si è passati da soluzioni fatte in casa a soluzioni allineate alla tecnologia e alle prestazioni di un provider carrier class. Non solo, il continuo aggiornamento tecnologico sarà garantito dal provider per l intera vita contrattuale (7 anni) all interno di un profilo di costo predefinito. Garantiti sono anche tutti i presidi di accesso, sicurezza, riservatezza, backup, e quant altro richiesto dalla normativa generale per i servizi ICT e da quella, ancora più esigente, delle Assicurazioni e dei suoi organismi di controllo (IVASS). In tal senso, oltre a specifiche clausole contrattuali di garanzia, si beneficia delle diverse certificazioni (es. ISO) del provider. Parallelamente, all inizio del 2012, il Gruppo ITAS ha ceduto gli asset fisici delle postazioni di lavoro allo stesso provider per favorire una gestione centralizzata delle stesse, abilitata dalla virtualizzazione 90 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

93 Casi di studio di questi ultimi. L adozione di questa soluzione, il cui servizio comprende il noleggio delle apparecchiature e l assistenza agli utenti, permette attraverso thin client di accedere alla propria postazione virtuale anywhere e in modo autonomo: l accesso al dominio ITAS può avvenire da qualunque thin client, con il login delle propria utenza. Ciò ha permesso di eliminare i vincoli legati alla postazione fisica e semplificare notevolmente le operazioni di assistenza, oltre che di ridurre a zero i costi dei trasferimenti interni tra posti di lavoro in occasione di riorganizzazioni o di spostamenti individuali. Anche i dipendenti che operano sul territorio (liquidatori, commerciali, ecc.) possono operare in qualunque sede della Compagnia, semplicemente facendo login alla propria utenza da qualunque thin client disponibile. In sintesi le soluzioni di Cloud sourcing infrastrutturale hanno consentito di ottenere benefici in termini di disponibilità del servizio (fino al 24/7 e alla business continuity), maggiore semplicità operativa e velocità nell ottenere risorse aggiuntive se richiesto grazie alla scalabilità offerta dal Cloud. Il Gruppo ITAS ha anche riscontrato un risparmio consistente sui costi: la minore necessità di spazio abilitata dalla dismissione dell infrastruttura Data Center ha infatti permesso di recuperare 600 metri quadri di spazi fisici pregiati, ora destinati ad altri utilizzi, mentre parallelamente sono stati ridotti i consumi accessori di energia elettrica, del sistema di condizionamento e delle altre utility e sistemi di sicurezza interna e perimetrale richieste. Lo switch al Cloud è stato effettuato al termine del ciclo di vita utile delle infrastrutture del Data Center in house, evitando di affrontare consistenti investimenti per l acquisto e per il rinnovamento tecnologico. A partire dal prossimo anno, quando i servizi e i relativi strumenti di misurazione saranno a regime, si potranno attivare modalità di pagamento, già contrattualmente previste, di tipo pay-per-use e confermare un risparmio complessivo, nel periodo contrattuale, stimato in oltre il 20%. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 91

94 Casi di studio I servizi di assistenza per i posti di lavoro, precedentemente prestati da personale interno, sono stati drammaticamente ridotti grazie alla standardizzazione delle dotazioni e alla virtualizzazione che ha trasferito gran parte dell operatività a livello server. Il passaggio al Cloud ha avuto anche un impatto sulle competenze di alcune risorse ICT, impegnate a supporto dell infrastruttura in house. Ora le stesse risorse sono reimpiegate all interno della direzione ICT in quelle attività di supporto alla progettazione e allo sviluppo dei presidi di governance, prima non adeguatamente coperte. In ambito applicativo il Gruppo ITAS ha sperimentato già da alcuni anni soluzioni di PaaS/AaaS per Human Resource Management, Document Management e CRM. Si sta ora cimentando con lo sviluppo di soluzioni in ambito Mobile, Collaboration e Social, di volta in volta confezionate integrando componenti Cloud con componenti in-house, eventualmente rese a servizi da applicazioni legacy. Si ritiene che questa sia la migliore strategia per perseguire l innovazione, salvaguardando gli investimenti fatti in passato e non esponendo la Compagnia ai rischi di scelte monolitiche. Box 6 Gruppo N&K Network & Knowledge, nata dall unione di due Studi di Commercialisti, lo studio associato Orizio- Righettini-Torregrossa, operante dal 1997 a Brescia e la Pagnoni & Associati di Provaglio d Iseo, presente sul mercato da più di 20 anni, è una società che offre servizi di consulenza aziendale e di elaborazione dati agli studi professionali collegati. La società, negli anni, ha costituito un network di professionisti che affiancano le piccole e medie imprese nei processi di crescita, offrendo una serie di servizi a sostegno di tutte le attività strategiche, decisionali e di controllo, nella gestione quotidiana e straordinaria delle operazioni, fornendo consulenze personalizzate e orientate alla soluzione dei 92 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

95 Casi di studio problemi e all aumento del valore dell impresa stessa. Negli ultimi anni inoltre ha iniziato a offrire i propri servizi di elaborazione dati anche a colleghi commercialisti. L impresa opera su diverse sedi; i dipendenti hanno quindi la necessità di accedere ad un database comune per poter condividere e consultare costantemente i dati dei diversi uffici. Ciò, insieme all esigenza di ridurre la complessità del software gestionale, per renderlo disponibile ai propri clienti, è stato il driver principale che ha portato Network & Knowledge a introdurre nuove ed innovative tecnologie a supporto della mobilità. Il processo di introduzione delle nuove tecnologie ha seguito l evoluzione dell impresa: dall utilizzo di server di proprietà dell azienda dislocati all interno della stessa, all affitto di server in hosting per lo storage dei dati, all introduzione di servizi Cloud, che completano un percorso di rinnovamento che si concluderà con l abbandono totale dell utilizzo di server remoti virtualizzati. Le principali spinte innovative sono state portate dalla Direzione IT aziendale, che ha sempre cercato di anticipare i nuovi sviluppi del mercato e che si è costantemente occupata di trainare l impresa attraverso l introduzione di nuove tecnologie. L azienda, nello specifico, ha migrato in Cloud i servizi di Office Automation, dalla posta elettronica alla gestione della contabilità e delle paghe, avvalendosi di un provider specializzato in questo settore, Passepartout. L utente finale che fa uso dei nuovi sistemi non ne percepisce i cambiamenti, poiché è rimasta invariata la maschera e il front end del software. La nuova piattaforma risulta infatti ugualmente accessibile all utente, che può consultare liberamente i propri dati e gestirli senza andare incontro a complicazioni di vario genere. I vantaggi principali derivano dalla natura vera e propria del Cloud che garantisce vantaggi in termini Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 93

96 Casi di studio di accesso ubiquo e onnipresente ai dati, quindi la fruibilità del servizio. Sono stati inoltre percepiti benefici in termini di sicurezza dei dati ed efficacia dei servizi. A livello quantitativo è stata misurata una riduzione dei costi, relativi per lo più alla gestione dei server, diminuiti in numero; una riduzione di circa il 30% sui tempi di manutenzione rispetto all utilizzo di server in hosting e, infine, un risparmio considerevole di tempi e di costi d aggiornamento. In generale, una riduzione del time-to-market e la riallocazione delle risorse, che prima si occupavano di manutenzione e assistenze del software, hanno permesso di focalizzare l effort aziendale sugli ambiti core. L introduzione dei nuovi servizi in azienda non ha incontrato particolari barriere dal punto di vista organizzativo. Non è stato, infatti, necessario applicare una piano di change management per i dipendenti. Le maggiori criticità derivano invece dalla difficoltà di presidiare la componente contrattuale: il passaggio da server virtuali a servizi Cloud ha comportato una revisione delle clausole contrattuali, con particolare attenzione a quelle relative ai livelli di servizio e alle garanzie di disaster recovery e business continuity. Nel prossimo futuro, Network & Knowledge si propone di completare l implementazione dei servizi Cloud e di aggiungere funzionalità nuove alla piattaforma. Si propone inoltre di creare un database condiviso, per trasformare il sito aziendale in un portale che rappresenti la principale interfaccia per il cliente che fruisce dei servizi offerti. Vincitore Cloud Innovation Awards Box 7 InfoCamere InfoCamere è la struttura per la gestione del patrimonio informativo e dei servizi del sistema camerale; si può dunque considerare il braccio tecnologico delle Camere di Commercio italiane. Progettando e sviluppando le soluzioni informatiche più innovative e aggiornate, InfoCamere collega tra loro quotidianamente le Camere di Commercio, mettendole in rete con tutti gli attori del sistema produttivo 94 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

97 Casi di studio italiano: imprese, cittadini, Pubblica Amministrazione, Associazioni di Categoria, ordini professionali, operatori dell informazione economica. InfoCamere gestisce infatti la rete telematica ad alta velocità ed elevato standard di sicurezza che collega tra loro i nodi nevralgici del sistema camerale (105 Camere di Commercio e 300 sedi distaccate), supportandolo, grazie alla completa dematerializzazione di pratiche e documenti, nella gestione delle complesse procedure amministrative legate alla vita delle imprese e mettendo le sue banche dati a disposizione di tutti, in modo rapido e semplice. L attività della società spazia dunque dalla gestione del patrimonio informativo delle Camere, all informatizzazione e semplificazione dei servizi che le stesse Camere mettono a disposizione delle imprese. Il patrimonio informativo di InfoCamere consta di due database, uno principale a Padova e uno di disaster recovery a Milano, e dell insieme dei servizi forniti presso le sedi delle Camere di Commercio. È su questo patrimonio che l azienda basa la fornitura di soluzioni Cloud ai clienti, che possono oggi fruire di servizi più efficienti, meno costosi e più agili. Con la collaborazione di HP, Infocamere è stata in grado di creare il primo prototipo di piattaforma di aggregazione in grado di erogare diversi servizi Cloud. Le soluzioni IaaS offerte riguardano macchine virtuali pre-configurate, virtual data center e una serie di risorse organizzate in pool che possono essere gestite in autonomia dai clienti; in ambito SaaS, la piattaforma offre porzioni di database, web server, application server e personal storage. Tutte queste istanze sono multi-tenancy e integrate all interno dell infrastruttura di aggregazione che gestisce e partiziona le risorse tra i veri clienti. L obiettivo ambizioso di creazione di una piattaforma di aggregazione con servizi di natura diversa ha reso la fase di scouting dell offerta sul mercato molto onerosa; questo perché il grado di maturità dei prodotti valutati non era tale da poter conseguire gli obiettivi prefissati. Il provider selezionato ha fornito tutte le risorse e il knowhow necessario al progetto, oltre che una forte esperienza nella forni- Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 95

98 Casi di studio tura di servizi alle Telco. La realizzazione di un business case dettagliato ha messo in luce da un lato i benefici di tale soluzione, dall altro la necessità di un investimento importante per poter allargare il numero e la tipologia di clienti a cui offrire questa soluzione, non solo in termini economici, ma anche di change management. L inserimento della soluzione Cloud nell infrastruttura esistente non è stato semplice e lo sforzo per garantire un elevato livello di integrazione e sicurezza è stato rilevante. Quest ultimo aspetto è ritenuto una delle più importanti motivazioni che portano le Camere di Commercio ad avvalersi di un aggregatore di servizi come InfoCamere: la società è infatti in grado di garantire i requisiti di sicurezza ed affidabilità richiesti dal codice di amministrazione digitale (CAD). La soluzione implementata possiede le potenzialità che permetteranno ad InfoCamere di erogare servizi Cloud in piena sicurezza, con ridotti oneri gestionali a carico dei clienti. Parallelamente a questa iniziativa InfoCamere sta sviluppando ed implementando un progetto attraverso il quale si doterà di un terzo sito a Padova che andrà a garantire la business continuity dei servizi più critici. Verrà inoltre ampliata l offerta con l aggiunta di servizi di web office application, ritenuti di sicura utilità per i clienti della società. Box 8 Infoteam Il Gruppo GoInfoteam, che oggi conta quasi un migliaio di clienti attivi nel mercato del Centro Italia, si occupa di informatica dal 1999 e annovera le più qualificate certificazioni di partner leader di mercato, consolidati da un rapporto qualitativo e referenziato decennale. Il Gruppo GoInfoteam fornisce consulenza e studi di fattibilità, garantendo competenze certificate e ponendo sempre al centro dell attenzione la tempestività e la qualità del servizio offerto. Negli ultimi 7 anni, l azienda capogruppo Infoteam ha iniziato a sviluppare applicativi web based di tipo Cloud, tra cui una soluzione SaaS verticalizzata per i negozi di telefonia; nata inizialmente come 96 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

99 Casi di studio una commessa per un cliente specifico, si è diffusa velocemente sul mercato e attualmente è utilizzata da circa 500 negozi di telefonia in tutta Italia. La soluzione Cloud Mobile, offerta in modalità pay-per-use, supporta i maggiori gestori di telefonia mobile nazionale e Mobile Virtual Network Operator (MVNO) che su questi si poggiano, permettendo di fruire di una serie di servizi di aggiornamento quotidiano dei dati, sia dei listini degli articoli di telefonia sia dei servizi di abbonamento o ricaricabile telefonica. Parallelamente all introduzione della soluzione nell azienda del cliente, Infoteam offre un servizio di formazione in remoto, attraverso sistemi di teleassistenza e web. I benefici legati all implementazione della soluzione software sul modello Cloud sono stati principalmente due: da un lato la possibilità di raggiungere i propri clienti velocemente e con semplicità, dall altro la possibilità di gestire in remoto tutte le problematiche relative alla manutenzione e all aggiornamento del software applicativo. Il team di Cloud Mobile si occupa prevalentemente dello sviluppo e gestione del software, appoggiandosi su un ambiente infrastrutturale fornito da un provider esterno. Il fornitore rende disponibile a Infoteam tutta l infrastruttura tecnologica su server dislocati geograficamente, occupandosi anche della parte relativa alla connettività, ridondanza e sicurezza dei dati. La scelta del provider di servizi Cloud, avvenuta nel , è stata ponderata con attenzione, valutando i seguenti elementi: l esistenza di risorse altamente scalabili che permettono la gestione dei picchi di utenza derivanti dalla diffusione sul mercato della soluzione, cosa che utilizzando un infrastruttura tradizionale avrebbe comportato diverse problematiche; la possibilità di configurare le caratteristiche dei server messi a disposizione in qualsiasi momento, a partire dalla scelta del numero di core, fino alla selezione dello spazio di RAM e disco da utilizzare; la presenza di almeno 2 plant geograficamente ridondanti per la replica dei dati a garanzia dei requisiti necessari di sicurezza, backup e business continuity. Oltre a ciò, Infoteam, attraverso l uso di questa piattaforma, beneficia della gestione remota di tutte le problematiche relative all installazione, all aggiornamento e alla manutenzione del software. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 97

100 Casi di studio Da pochi mesi Infoteam fruisce anche di un nuovo servizio di Database Cloud, ovvero un servizio MySql esternalizzato, e nel prossimo futuro acquisirà una soluzione di storage Cloud basata sullo standard Amazoon S3. Ciò evidenzia il fatto che l azienda ha l obiettivo di passare da una logica basata su server virtualizzati a una basata sull acquisizione di servizi singoli, che il fornitore riesce a garantire e ridondare geograficamente. Vincitore Cloud Innovation Awards Box 9 ITCTS Vittorio Emanuele II L ITCTS Vittorio Emanuele II di Bergamo, fondato nel 1862, è uno dei più antichi istituti tecnico-economici. L istituto scolastico offre corsi diurni di Amministrazione, Finanza, Marketing, Turismo e corsi serali. All interno dell organizzazione operano docenti e personale di staff che si interfacciano con studenti e genitori. La formazione tradizionale degli studenti è spesso accompagnata da iniziative innovative che permettono loro di relazionarsi e integrarsi in diverse realtà scolastiche europee. Il sistema scolastico sta attraversando un periodo di cambiamenti, soprattutto per quello che concerne i paradigmi dell insegnamento: le spinte innovative derivano dall esigenza di adeguarsi alla strategia europea di Horizon 2020 e alla sua trasposizione, attraverso l Agenda Digitale Italiana, in ambito nazionale. La progettazione e la realizzazione di un sistema informativo tecnologicamente aggiornato per la scuola è una concreta risposta a tali spinte. Avendo preso coscienza della nascita di nuove necessità, ITCTS Vittorio Emanuele II ha messo in atto un progetto che ha permesso da un lato di introdurre nuove e innovative tecnologie a supporto della didattica, e dall altro di innovare i processi amministrativi della scuola. Il progetto ha avuto come oggetto l implementazione di una soluzione SaaS erogata in modalità Public Cloud e ha permesso di migliorare la comunicazione, automatizzare i processi, digitalizzare le pratiche e, soprattutto, di erogare un servizio efficace a studenti, genitori, docenti e personale amministrativo. Oggi, la scuola bergamasca fruisce di una piattaforma di e-learning integrata con i sistemi di comunicazione e di strumenti di collabora- 98 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

101 Casi di studio zione quali , document management, chat, sites e, in via sperimentale, applicativi di terze parti e componenti aggiuntivi per la gestione dei documenti. Il progetto, partito nell Aprile 2011, dopo un attenta analisi del mercato di riferimento, ha visto una prima fase di test che ha coinvolto un numero limitato di utenti. La fase di rilascio con utilizzo diffuso è avvenuta in Ottobre Tra il 2013 e il 2014 si sono tenuti dei workshop formativi per l integrazione nella didattica dei nuovi strumenti tecnologici ed è avvenuta la federazione della piattaforma di e-learning con gli account della soluzione Cloud. Il sistema sarà ulteriormente potenziato quest estate grazie ai lavori di cablatura delle dorsali in fibra ottica. Il piano di formazione è stato determinante per il successo del progetto, così come la presenza di un piano di introduzione e la predisposizione di un business case ex ante, che hanno permesso di individuare sin da subito i vantaggi che il progetto avrebbe portato all istituto. Particolare attenzione è stata posta sull analisi delle clausole contrattuali relative a privacy e disastery recovery; la proposition, sebbene sia standard, risponde alle esigenze dell istituto scolastico e garantisce le attività di help desk. Rispetto a una soluzione proprietaria, ITCTS Vittorio Emanuele II ha riscontrato una riduzione di costi, ma i benefici hanno anche riguardato la semplificazione della gestione infrastrutturale e applicativa, la riduzione dei tempi delle attività, dei tempi di adozione e di attivazione del servizio e una maggiore tempestività nel rispondere alle richieste degli utenti sia interni, in termini di scalabilità del servizio, sia esterni, in termini di efficacia dello stesso. Notevoli vantaggi sono stati rilevati per quanto riguarda la sicurezza: l affidabilità e la disponibilità dei dati è garantita dal Service Level Agreement del Cloud provider. Nonostante l aumento dell efficacia e della disponibilità del servizio abbia generato una maggiore soddisfazione degli utenti, il monitoraggio degli accessi ha permesso di misurare un tasso di uti- Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 99

102 Casi di studio lizzo pari al 45% circa. Tale percentuale è giustificabile considerando la frazione della popolazione studentesca che ha accesso alla banda larga. Rilevazioni informali sulla tipologia di connettività, disponibile a casa, hanno confermato che una stima realistica della frazione di studenti, priva di un accesso effettivo a Internet, si colloca attorno al 40%. La questione del digital divide nel territorio bergamasco appare dunque un fattore non trascurabile nello sviluppo dei progetti di e-learning. Una seconda difficoltà è riconducibile all authentication, che essendo legata al MAC address del device e non all utente, limita la possibilità di utilizzare altri dispositivi. Nel prossimo futuro, ITCTS Vittorio Emanuele II vuole risolvere tale problematica e permettere l accesso ai servizi già implementati attraverso l autenticazione via wireless all interno dell edificio ai dispositivi di docenti e studenti, che attraverso il progetto Generazione Web saranno dotati di tablet. Inoltre, vi è l intenzione di estendere la copertura funzionale integrando applicativi di terze parti sulla piattaforma Cloud in uso, per finalità di addestramento degli studenti all impiego di software aziendali, oltre che di introdurre un sistema gestionale documentale Cloud-based pensato specificatamente per le esigenze della scuola e configurato in funzione di unità di lavoro composte da classi virtuali. Conseguentemente a questo processo di innovazione e grazie a un approccio al cambiamento strutturato, l ITCTS Vittorio Emanuele II ha assunto il ruolo di gestore della piattaforma Cloud di un progetto europeo, finanziato nell ambito del programma Leonardo da Vinci in collaborazione con Confindustria Bergamo. Vincitore Cloud Innovation Awards Box 10 Madisoft Madisoft è stata fondata circa 2 anni fa dall esperienza e dal know-how acquisito dai suoi fondatori nell azienda di famiglia. La startup, nata in provincia di Macerata, basa il suo core business sullo 100 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

103 Casi di studio sviluppo di soluzioni SaaS e nasce con l intento di uscire dall ambito locale e diffondersi sul territorio nazionale. Sfruttando le indicazioni della spending review e il progetto Sistema Informativo Integrato delle Scuole del MIUR, Madisoft si è focalizzata sullo sviluppo di software specifico per le scuole, come quello prodotto per la gestione del Registro Elettronico. Oggi Madisoft offre i propri servizi a circa utenti in tutta Italia. La soluzione che Madisoft offre, Nuvola, è rivolta direttamente alle scuole che necessitano di digitalizzare i registri cartacei, con lo scopo finale di dematerializzare totalmente il rapporto scuolafamiglia e tutto quello che concerne la didattica e, differentemente dall offerta tipica di archiviazione digitale, viene erogata in modalità SaaS. Nuvola consente la gestione in remoto dei dati anagrafici e della didattica degli alunni, consentendo l accesso diversificato alla piattaforma a studenti, famiglie, docenti e dirigenti scolastici, con funzionalità peculiari disponibili ad ognuna di queste categorie. Per fare un esempio, uno studente può consultare i propri voti liberamente sulla piattaforma, grazie a un libretto scolastico elettronico, mentre la famiglia può consultare assenze, voti e comunicazioni della scuola in tempo reale. L apprendimento del funzionamento della piattaforma avviene principalmente attraverso l utilizzo di video informativi resi disponibili sul canale Youtube di Madisoft, che consentono facilmente di conoscere in maniera precisa e approfondita tutte le funzionalità della soluzione scelta. Ciò è reso possibile grazie alla scelta di Madisoft di avvalersi del servizio IaaS di Seeweb per la parte infrastrutturale. Ciò ha consentito vantaggi in termini di personalizzazione e flessibilità del servizio e di velocità di aggiornamento della piattaforma in remoto. Madisoft si occupa invece della componente di sviluppo, aggiornamento e gestione del software. Il provider fornisce anche infrastrutture per il test e il deploy di applicazioni basati su una continuous integration e aggiornamenti molto frequenti. Particolare attenzione è stata posta alla sicurezza dei dati presenti nelle macchine del provider Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 101

104 Casi di studio che, oltre a essere presente sul territorio italiano, utilizza il protocollo https. Per quanto riguarda la gestione dei servizi e dei dati, sono garantiti vari livelli di ridondanza: sia le applicazioni che il database dell infrastruttura principale di Milano sono replicati in maniera sincrona su un server della stessa infrastruttura (ossia i dati vengono specularmente memorizzati sui due server) e su un server dell infrastruttura secondaria, collocata a Frosinone. Madisoft, inoltre, effettua a intervalli regolari (ogni 30 minuti) copie di back-up ed è dotata di uno strumento di monitoraggio continuo degli applicativi web che fornisce in tempo reale indicatori sulle prestazioni degli stessi, inclusi eventuali picchi di carico. I dati viaggiano sulla rete criptati, secondo il protocollo SSL (Secure Sockets Layer) che garantisce il massimo livello di sicurezza e protezione delle trasmissioni telematiche. I principali benefici per le scuole che adottano la soluzione si riscontrano in termini di abbattimento dei costi di implementazione, gestione e manutenzione dei server. Grazie a questa piattaforma, infatti, non è più necessario che un tecnico si rechi localmente nelle scuole che usufruiscono del servizio, ma il tutto può essere gestito in remoto. Un servizio di live chat consente, infatti, di comunicare direttamente e rapidamente con un operatore in grado di gestire il software dalla sua postazione e risolvere eventuali problemi in remoto. Inoltre, i vantaggi di personalizzazione e flessibilità del servizio permettono di adattare la soluzione alle diverse esigenze delle scuole. Nonostante tali benefici, Madisoft ha riscontrato difficoltà nell entrare in tale mercato, tipicamente legato a fornitori storici. La reticenza da parte dei dirigenti scolastici, legata all introduzione di nuove tecnologie e alla sensazione di insicurezza derivante dalla presenza dei dati su server non proprietari, ha rallentato la diffusione della soluzione. Nel prossimo futuro, Madisoft si propone di espandere la propria offerta con funzionalità aggiuntive, mantenendo comunque un prodotto di qualità elevata a prezzi contenuti. Tra i servizi che intendono 102 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

105 Casi di studio implementare, spiccano la piattaforma di e-learning per gli studenti, la creazione di siti per le scuole adeguati e a norma, l integrazione con l area della segreteria scolastica (segreteria digitale), il protocollo informatico online e la gestione online del servizio di mensa. Infine, per garantire l effettiva continuità di servizio in caso di malfunzionamento delle macchine principali residenti a Milano, l azienda ha intenzione di rendere operativi i server di Frosinone, oggi dedicati solo al backup dei dati. Ministero dell Economia e delle Finanze Box 11 In materia di spending review, un esempio virtuoso viene proprio dal Ministero dell Economia e delle Finanze, che ha come protagonista la funzione IT. Per migliorare l efficienza dei sistemi IT, è stata avviata una totale razionalizzazione del parco infrastrutturale, che ha visto i cinque centri di elaborazione dati sparsi nelle sedi Romane e di Latina confluire in un unico centro del Dipartimento dell Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi (DAG) e che, conseguentemente, ha comportato un impegnativa attività di migrazione dei dati e delle applicazioni. L operazione, realizzata con la collaborazione di SOGEI, società informatica in house del Ministero, ha permesso un risparmio di costi per la conduzione delle macchine nell ordine del 40%, nonché un consistente risparmio sugli affitti degli spazi, la cui richiesta è diminuita da circa 1800 mq complessivi a 500 mq. La razionalizzazione ha avuto un risvolto positivo anche in termini di sostenibilità ambientale; l attuale infrastruttura, tecnologicamente all avanguardia, permetterà infatti consistenti risparmi energetici. Così come l infrastruttura, anche la parte applicativa è stata oggetto di un progetto di innovazione. Il Ministero ha migrato su infrastrutture virtualizzate di tipo Cloud le applicazioni di supporto alla gestione della fatturazione elettronica, della conservazione sostitutiva e della gestione del ciclo passivo. I servizi applicativi che il DAG eroga a favore dell universo delle Amministrazioni pubbliche sono or- Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 103

106 Casi di studio ganizzati in due aree principali: la piattaforma per la gestione del Payroll e del Time Management per i dipendenti pubblici, che gestisce 1,5 mln di utenti, 93 Amministrazioni e oltre 40 comparti contrattuali; la piattaforma di public procurement, sulla quale si riforniscono anche enti terzi. La realizzazione del progetto è ancora in itinere e si prevede una migrazione completa dei dati entro marzo La fase operativa di realizzazione ha coinvolto diversi soggetti all interno del Ministero: la strategia è stata elaborata dall Amministrazione, mentre la realizzazione tecnica è stata affidata a SOGEI, in collaborazione con il reparto IT dell amministrazione stessa. I ruoli e le responsabilità per la corretta conduzione del progetto e dei rapporti tra i vari attori coinvolti sono stati definiti in maniera molto dettagliata, rigorosamente formalizzata utilizzando una specifica matrice RACI. Il progetto per la riallocazione ed il consolidamento nel nuovo Data Center e delle applicazioni è stato assegnato a una task force congiunta tra SOGEI e l Amministrazione. A testimonianza della complessità delle attività, il piano di progetto di dettaglio prevede oltre 700 task e il coinvolgimento di 4 Data Center che oggi operano sulla base di diversi processi applicativi. Una delle maggiori criticità che il DAG sta riscontrando è la necessità di gestire in maniera adeguata il processo di change management, rivolgendo particolare attenzione alla dimensione individuale: gestione delle resistenze, coinvolgimento e promozione di comportamenti innovativi. I Centri di elaborazione dati coinvolti nella razionalizzazione sono gestiti con politiche diverse, e molte risorse sono allocate a funzioni di manutenzione e controllo. Razionalizzare comporta l unificazione delle procedure e il ripensamento delle mansioni delle risorse, da riallocare ad attività a maggior valore aggiunto. Tutto ciò ha richiesto l attivazione di specifici percorsi formativi per il personale dell Ammi- 104 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

107 Casi di studio nistrazione e la necessità di standardizzare le modalità di azione e gestione del parco infrastrutturale, redatte in maniera condivisa, in un più ampio progetto di knowledge management. È proprio nella gestione della cultura aziendale che si riscontra il passaggio più difficile; tuttavia, anche il personale coinvolto sta accogliendo positivamente la riallocazione su attività a maggior valore aggiunto. Il principale beneficio atteso dal progetto è sicuramente da ravvisare nella fortissima riduzione dei costi: nell arco di un anno e mezzo, i risparmi ottenuti grazie ad una più efficiente conduzione consentiranno di ripagare in toto l investimento sostenuto per la razionalizzazione. Le maggiori economie ottenute derivano sia dai minori affitti degli spazi, sia dal risparmio in termini di gestione; tuttavia, il vero salto di qualità si è ottenuto in occasione della riorganizzazione del Data Center che, sfruttando in maniera massiccia le tecnologie di virtualizzazione dei Sistemi, ha portato alla riduzione delle macchine fisiche di due terzi (ora 200), nonché alla possibilità di beneficiare di tutti i vantaggi del Cloud, ovvero scalabilità, ridondanza e miglior gestione dei picchi di domanda. Infine, accentrare i Data Center ha permesso la confluenza delle responsabilità della conduzione su SOGEI, che ora risulta all avanguardia sia nelle modalità di gestione, sia nelle competenze tecniche. Questo passaggio di razionalizzazione ha consentito di cambiare la prospettiva di erogazione del servizio, che è stata spostata dall attenzione a metriche di tipo tecnico, basate sulla rilevazione della disponibilità dei sistemi informatici utilizzati per erogare i servizi, alla rilevazione end-to-end della disponibilità dei servizi all utente, per il soddisfacimento del quale è stato definito uno specifico set di indicatori di Business (KPI). Gli sviluppi futuri del progetto prevedono l introduzione di un sistema di disaster recovery, oggi assente ma in programma, e l erogazione di servizi infrastrutturali di fornitura in modalità Cloud, verso altre PA come la Presidenza del Consiglio o la Corte dei Conti. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 105

108 Casi di studio Box 12 Provincia di Barletta Andria Trani La Provincia Barletta Andria Trani è una provincia italiana della Puglia, istituita con la Legge 148/2004 dell 11 giugno Alla costituzione della nuova Provincia, la stessa ha dovuto dotarsi di uno statuto, delle sedi e della piattaforma tecnologica per poter offrire ai cittadini il dovuto servizio. Le nuove amministrazioni del 2009 hanno fortemente creduto che la tecnologia potesse essere un fattore abilitante per realizzare gli obiettivi che si erano proposti. È stato nominato, dunque, un Dirigente Settore Reti e Infrastrutture Tecnologiche con l obiettivo di osservare i processi, mappare su questi gli aspetti tecnologici e successivamente, progettare la piattaforma tecnologica di interfaccia tra l ente e i diversi stakeholder, chiamata ibat. Il bando per la gestione di tale architettura è stato pubblicato nel All interno del capitolato, è stata messa in evidenza la volontà di adottare un architettura innovativa che permettesse di disaccoppiare la logica di business dalla logica dei sistemi e la preferenza verso un modello Private Cloud, che avrebbe risposto alle esigenze della Provincia nascente. Il modello Private, infatti, avrebbe garantito livelli di scalabilità adeguati e un architettura a norma per quanto riguarda la sicurezza informatica, senza creare particolari problematiche in tema di accesso dei dati, tipiche del modello Public. Nello specifico, il progetto ibat ha permesso di predisporre il Centro Elaborazione Dati della Provincia, garantire un adeguato presidio sistemistico del CED e l assistenza agli utenti, e realizzare il Sistema Informativo dell Amministrazione per ottemperare alle attività di tenuta contabile, riscossione tributi, evasione paghe, rilevazione presenze e conservazione documentale. Attraverso il sistema informativo creato, viene, inoltre, gestito un Portale Provinciale in grado di supportare la quotidianità amministrativa, strumento che si pone sia come elemento di trasparenza qualificante 106 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

109 Casi di studio dell azione di governo (albo pretorio, progetti provinciali, iniziative comunali, concorsi, bandi, etc), sia come strumento funzionale alla condivisione dell identità Provinciale (componente cartografica). Inoltre, è stato realizzato un sistema in grado di supportare l Amministrazione nell organizzazione, nella rendicontazione e nel monitoraggio di tutti i progetti che la Provincia intende realizzare. Nell ambito del progetto di Comunicazione Provinciale, è stato creato un Contact Center completo di una soluzione per il Customer Relationship Management (CRM), che permette la massima condivisione delle informazioni tra tutti gli attori presenti nel territorio e l aggiornamento costante dei dati. A sostegno dell innovazione è stato progettato e realizzato un piano di addestramento continuo dei dipendenti provinciali e dei dipendenti di enti coinvolti a vario titolo (Comuni, Enti, Associazioni). La presenza di un piano di introduzione pluriennale allineato alla strategia dell organizzazione, la sponsorizzazione del vertice aziendale e il coinvolgimento di diverse figure aziendali si sono rivelati i fattori critici di successo di questa iniziativa. Nonostante le varie attività di formazione e la disponibilità delle provincia ad attività di training, le criticità maggiori riguardano il Change Management: gli enti della Pubblica Amministrazione a volte si mostrano restii al cambiamento, sia riguardo ai propri dipendenti ma anche al riguardo degli utenti, il cui livello di informatizzazione resta ancora basso. La Provincia ha in programma di potenziare e di evolvere il sistema informativo, mediante la realizzazione di un sito dedicato al disaster recovery e l ampliamento della gamma di applicativi a supporto della gestione dell ente, quali ad esempio la gestione automatizzata degli impianti termici o la virtualizzazione delle postazioni di lavoro. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 107

110 Casi di studio Box 13 Provincia di Lecco La provincia di Lecco è una provincia italiana della Lombardia di cui fanno parte circa abitanti. Con il Centro Servizi Territoriale (CST), la Provincia di Lecco è una delle prime PA che ha promosso innovazioni tecnologiche significative sul territorio provinciale a partire dal Inizialmente il CST ha iniziato ad erogare applicativi comunali in modalità SaaS agli enti aderenti su aree applicative limitate (demografici, tributi, segreteria), e ha esteso successivamente l offerta a tutte le aree applicative in uso presso gli enti. Nel 2011 il CST ha attivato i servizi di posta elettronica in Cloud e da Gennaio 2014 ha introdotto i servizi di collaborazione. Grazie al sistema di posta elettronica migrato in Cloud, le PA hanno subito un ammodernamento e acquisito funzionalità che prima non erano supportate. Precedentemente, la posta veniva infatti erogata dal Data Center centrale e veniva salvata in locale dagli enti che sottoscrivevano il servizio, portando spesso a problematiche legate alla perdita di dati, agli elevati costi di migrazione tra diversi pc, a limitazione del file di posta e a costi indotti non indifferenti. Le esigenze di rispondere al fenomeno di consumerization, quindi all elevata variabilità di piattaforme che supportino la mobilità, e di garantire la business continuity e il disaster recovery per assicurare agli utenti uno standard di sicurezza in caso di default del sistema centrale, hanno portato all adozione, da parte del CST della Provincia di Lecco, di un pacchetto di soluzioni SaaS per la collaboration. Dopo un periodo di test di 3 mesi e di formazione ai dipendenti, conclusosi con esito positivo, il servizio, comprendente funzionalità di , calendar, chat, conference, file sharing e Web App per il software di produttività individuale, è stato rilasciato in toto. Migrare il servizio in Cloud è stato il primo passo per raggiungere l obiettivo di creazione di un ufficio mobile, che ha permesso l accesso ubiquo e onnipresente al sistema di visualizzazione e gestione della posta e a tutti gli applicativi web gestiti dal CST. I vantaggi che la soluzione Cloud ha portato sono stati riscontrati principalmente nel risparmio di risorse e nella diminuzione delle problematiche lato costi. Si sono inoltre percepiti i benefici derivan- 108 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

111 Casi di studio ti dalla razionalizzazione della piattaforma dovuta al passaggio del sistema di collaborazione su di un unica interfaccia, che ha risolto tutte le problematiche riguardanti la gestione di un numero elevato di caselle di posta elettronica e di un alta variabilità di servizi messi a disposizione degli enti, con conseguente aumento di efficacia dei servizi. Le criticità maggiori sono state riscontrate nella fase di aggiornamento del servizio di posta elettronica, in particolare nella gestione della PEC e della mail personale. I problemi sono stati poi risolti durante la fase di sperimentazione che si è conclusa ad Aprile. Un altro fattore che è stato tenuto sotto controllo è stata la stipula del contratto con il fornitore di servizi, dal momento che la provincia necessitava di particolari garanzie di sicurezza dei dati sensibili. Nonostante sia stato redatto un contratto standard, sono state quindi valutate con attenzione le clausole e sono stati richiesti chiarimenti sui punti più critici. Per quanto riguarda la componente infrastrutturale, la provincia ha in gestione un Data Center dedicato. Inoltre, utilizza servizi Public Cloud di e-procurement, Enterprise Social Collaboration e Social Network. Attualmente il CST sta lavorando all erogazione dalla propria server farm delle più diffuse soluzioni applicative in uso presso gli enti territoriali al fine di aumentare gli enti aderenti per ridurre ulteriormente i costi ed aumentare l integrazione applicativa. Infine si segnala la creazione di un software geo-referenziato che permette ai cittadini di segnalare via mobile e in tempo reale malfunzionamenti e disservizi. È inoltre in fase di rilascio un portale cartografico catastale che vada a incrociare le banche dati catastali con quelle demografiche, con il fine di supportare e affrontare questioni tributarie di ultima generazione. Infine, è in fase di realizzazione il rifacimento completo dei siti internet dei Comuni della Provincia, per rendere il sito più trasparente e quindi aumentare l accessibilità da parte dei cittadini. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 109

112 Casi di studio Vincitore Cloud Innovation Awards Box 14 RCS MediaGroup RCS MediaGroup è uno dei principali gruppi editoriali multimediali a livello internazionale, attivo in tutti i settori dell editoria: dai quotidiani ai magazine, dai libri alla tv, dalle radio ai new media, oltre ad essere tra i primi operatori di mercato nella raccolta pubblicitaria e nella distribuzione. RCS MediaGroup è leader nella Stampa Quotidiana in Italia e Spagna (Corriere della Sera, El Mundo), nei prodotti editoriali digitali (corriere.it, elmundo.es, gazzetta.it, marca.es) e nell editoria libraria (Rizzoli, Bompiani, BUR, Adelphi, ecc.). Come azienda che vuole essere protagonista del processo di evoluzione dell editoria e dello sviluppo del digitale, RCS MediaGroup ha avvertito l esigenza di rinnovare la propria piattaforma di collaboration interna, per offrire ai dipendenti la possibilità di accedere a informazioni e servizi applicativi da remoto, in qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo. Con tale obiettivo e nell ottica di ripensare completamente la funzione della comunicazione interna, si sta progressivamente sviluppando una soluzione che permetta all azienda di realizzare un ambiente di lavoro, denominato virtual desk, che integra soluzioni e applicazioni Cloud, accessibili in modo ubiquo dalla rete, passando da un informazione essenzialmente push ad un centro di servizi cardine per l operatività di dipendenti e collaboratori. Lo spazio virtuale riassume nel nome la sua mission di svincolare i dipendenti dalla scrivania fisica per offrire loro la possibilità di lavorare anche in mobilità, abilitando lo smart working. I servizi offerti prevedono la posta elettronica, strumenti di lavoro quali tool di project management, dashboard di business intelligence, document management, e strumenti di collaboration real-time come chat, audio/videoconferenza, condivisione desktop/documenti e telefonia VoIP su Pc/tablet. Parte integrante della nuova piattaforma di collaborazione è un servizio di storage basato sulla piattaforma del provider che si integra con un sistema di caching on premise. I dati utilizzati più spesso 110 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

113 Casi di studio sono disponibili in un servizio di archiviazione locale, mentre i dati a minor accesso sono archiviati in Cloud con la possibilità di accedervi in qualsiasi momento e luogo. Sono più di 2500 i dipendenti italiani che fanno uso dei servizi di Unified Communication & Collaboration, ai quali si aggiungono agenti, collaboratori e partner, che possono avvantaggiarsi di un sistema di comunicazione e condivisione a distanza. Oltre a una riduzione degli spostamenti fisici, i maggiori benefici riscontrati riguardano un aumentata produttività dei dipendenti, una maggiore velocità di interazione tra gli utenti, e un continuo aggiornamento delle informazioni. Benefici dal punto di vista economico sono sia derivanti da minori costi di infrastruttura hardware, sia dalla semplificazione della gestione, con il vantaggio per gli utenti di poter disporre, ad esempio, di spazi storage personali enormemente più ampi, passando da un massimo di 5 GByte on premise, fino ad 1 TByte in Cloud. L introduzione di una piattaforma di collaboration in Cloud si inserisce in un progetto di più ampio respiro, integrato con la visione strategica di un gruppo editoriale e giornalistico, che prevede di abilitare logiche di lavoro in mobilità, basate non più sulla scrivania d ufficio, ma sulla intranet aziendale. Lo stesso approccio strategico è stato applicato, parallelamente, per l automazione della forza vendita di RCS MediaGroup, in particolare nella società Libri e nella Direzione Pubblicità. Gli Agenti della Libri sono stati dotati di un catalogo delle novità digitale, accessibile da PC/tablet 2-in-1 tramite un app dedicata, in sostituzione del catalogo cartaceo. L innovazione digitale ha consentito di integrare anche l emissione dell ordine e ridurre considerevolmente il ciclo di vendita. La Direzione Pubblicità utilizza, oltre ad app su tablet, gli strumenti di videoconferenza di Office 365 per le riunioni di vendita, con agenti sparsi sul territorio Nazionale. La piattaforma è stata realizzata con Microsoft, fornitore storico dell azienda, e i suoi Partner. Ciò ha consentito di integrare i precedenti sistemi, realizzati on premise, con i nuovi sistemi in Cloud e, Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 111

114 Casi di studio grazie a un contratto Enterprise Agreement già avviato, ha favorito l acquisizione e la gestione del Software as a Service. Il progetto ha previsto un iniziale fase pilota, condotta sugli utenti interni e su una cerchia ristretta di utenze esterne, ed è ora in fase di estensione a tutto il personale. Dato che la soluzione Cloud è basata su una piattaforma dello stesso vendor di quella già utilizzata on premise, è possibile realizzare una migrazione progressiva dei dipendenti al Cloud, in una logica di continuità. Fondamentale è la convivenza trasparente per l utente dei diversi ambienti e la presenza di un architettura SOA, basata su un enterprise service bus, che permette lo scambio di servizi con gli applicativi on premise. Gli sviluppi futuri del progetto prevedono la sperimentazione di soluzioni sia operative, sia di disaster recovery in Cloud per l ambito sia gestionale sia dei prodotti digitali, realizzando in RCS MediaGroup una soluzione Hybrid Cloud che integri i sistemi legacy e i servizi in Cloud. Box 15 Regione Marche La Regione Marche eroga servizi al sistema sanitario regionale ed alle aziende sanitarie, ai cittadini, alle imprese ed ai comuni attraverso un Data Center di proprietà ed acquisendo beni e servizi ICT con gare ad evidenza pubblica. Quest approccio ha permesso di gestire in modo centralizzato i servizi, garantendo requisiti minimi di sicurezza e standardizzazione ed abilitando ambienti applicativi basati su logiche di multitenancy. In questo contesto generale si inquadra l Agenda Digitale Marche, un complesso progetto multidisciplinare istituito con il fine ultimo di delineare un piano regionale per l egovernment e più in generale per lo sviluppo e la diffusione della cultura dell innovazione digitale e della competitività produttiva basata sulla crescita digitale nel tessuto territoriale regionale. Il progetto strategico Mcloud della Regione Marche ha previsto, fin dagli esordi, l introduzione delle tecnologie Cloud a favore della re- 112 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

115 Casi di studio alizzazione di un patrimonio informativo al cui centro si trovano il territorio, i cittadini e le imprese. In tale contesto sono state avviate due iniziative: da un lato la sperimentazione di un infrastruttura pilota di Cloud Computing perfettamente funzionante, basata su tecnologie open source ed in grado di erogare, attraverso il Data Center regionale, servizi innovativi Cloud-based in ottica multicanale (il primo dei quali è stato Mcloud.Referti, in tema di e-health); dall altro la progettazione esecutiva delle infrastrutture MCLOUD.GOV ed MCLOUD.B&R (Hybrid e funzionali per i livelli IaaS, PaaS e SaaS), realizzata in collaborazione con 3 soggetti scientifici, la quale, a regime, costituirà la base dello sviluppo, per i diversi domini applicativi, di servizi innovativi fruibili da cittadini, famiglie, imprese e istituzioni della comunità regionale. Gli obiettivi ultimi del potenziamento e dello sviluppo di moderne infrastrutture e servizi digitali innovativi attraverso il Cloud sono il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, il risparmio e l uso più efficiente di risorse pubbliche e private, la crescita digitale del tessuto economico e, infine, l attrazione e la formazione di competenze nel settore ICT. Considerato come lo strumento propulsivo all avvio di processi di razionalizzazione finalizzati a favorire la trasparenza, la diffusione di Open Data e lo sviluppo di progetti avanzati, il Cloud è stato dapprima oggetto di una valutazione e sperimentazione interna e successivamente di una trasformazione infrastrutturale a favore dell intera regione. Così le Marche si sono posti come soggetto intermediario nell erogazione di risorse infrastrutturali, permettendo agli enti di ridurre gli oneri gestionali e favorendo l innovazione digitale del territorio. La Regione, oggi, offre quindi un infrastruttura basata su Cloud, la cui solidità è garantita da una connettività a banda larga, che nell arco della prossima programmazione sarà trasformata in banda ultra broad per i principali distretti industriali, e da un servizio di disaster recovery dedicato ai sistemi core delle organizzazioni servite. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 113

116 Casi di studio Il progetto pilota ha dunque permesso di fondare le basi per rilasciare, presto, un infrastruttura resiliente con business continuity e disaster recovery a supporto del fascicolo sanitario elettronico e altri asset strategici per le communities del territorio. A livello applicativo, la strategia regionale intende promuovere i servizi in uso a livello interregionale e la cooperazione applicativa. Il patrimonio infrastrutturale marchigiano sarà quindi la struttura su cui poggeranno i diversi servizi applicativi degli enti territoriali che saranno, perciò, autonomi nel decidere se e quale soluzione utilizzare, mentre la Regione si farà carico di alcuni servizi abilitanti, come la gestione documentale in ottica di dematerializzazione, la firma digitale, la posta certificata e lo sportello unico attività produttive. Nello specifico, il progetto MCloud ha già permesso di rilasciare i servizi di accesso online ai referti dei laboratori di analisi chimico-cliniche, i servizi ai professionisti per la sottomissione dematerializzata delle certificazioni energetiche delle abitazioni, la visura catastale ed il calcolo IMU, i servizi online delle agenzie per l impiego regionali, i servizi turistici multicanali ed altro ancora. La piattaforma sostiene un approccio completamente open source e proprio questa è stata una delle maggiori criticità, data la necessità di reperire tecnici e sistemisti competenti. La Regione, inoltre, ha riscontrato una bassa propensione all innovazione digitale sistemica, vista spesso con sospetto dagli attori del territorio. Al fine di stimolare l emergere di nuove competenze in ambito ICT, di nuove conoscenze in tema di standard e compliance e di una cultura basata sulla condivisione e la collaborazione attraverso i media digitali, sono stati erogati numerosi corsi di formazione sul territorio dedicati alle nuove tecnologie e agli aspetti che le differenziano rispetto a quelle tradizionali. Inoltre, per favorire lo sviluppo del territorio, nella prossima programmazione dei fondi comunitari, la Regione favorirà l integrazione di domanda e offerta dell ICT all interno del proprio tessuto imprenditoriale. 114 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

117 Casi di studio I principali benefici dell implementazione di tale progetto riguardano il raggiungimento di economie di scala nella gestione di infrastrutture a livello regionale e l aumento dell incidenza degli investimenti in ICT sul PIL, che permetteranno nel lungo periodo di attrarre competenze e capitale umano e trasformare il tessuto economico verso prospettive di artigianato, manifattura ed imprenditorialità evolute ed al passo con i tempi. Tiscali Box 16 Tiscali S.p.A. (Borsa Italiana, Milan: TIS) è una delle principali società di telecomunicazioni alternative in Italia. Tiscali fornisce ai suoi clienti, privati e aziende, una vasta gamma di servizi: accesso a Internet in modalità sia dial-up sia ADSL, voce, VoIP, media, servizi a valore aggiunto e altri prodotti tecnologicamente avanzati. La continua crescita di Tiscali degli ultimi anni ha spontaneamente presentato all azienda l esigenza di adeguare il sistema IT a supporto dei volumi aziendali. I requisiti critici di rapidità e reattività nel soddisfare le esigenze dei clienti e di affidabilità e sicurezza dei dati, hanno portato Tiscali a instaurare una partnership con NetApp, provider avente un ruolo chiave sia nella fornitura di servizi a Tiscali stessa, sia nei servizi che Tiscali eroga. In questo modo, il ruolo che Tiscali assume nella filiera del Cloud la pone al contempo azienda utente e fornitrice di soluzioni as a Service. Tiscali è sempre stata all avanguardia nell applicazione delle nuove tecnologie e azienda beta tester per diverse tecnologie offerte dal provider di riferimento, in particolare quella della storage efficiency. Nello specifico, in qualità di azienda utente, Tiscali ha visto negli anni costituirsi un parco macchine che comportava complessità di gestione e dunque perdita di efficienza, benché marginale, con un conseguente limitato sfruttamento dello spazio su disco. A fronte di un ulteriore investimento, Tiscali ha scelto di affidarsi al Cloud storage del provider, sul quale ha migrato oltre due milioni di caselle postali attive, facendo confluire nella server farm del fornitore le macchine di proprietà. Attualmente Tiscali Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 115

118 Casi di studio ha installato 1.5PB di storage, backup e recovery degli applicativi e delle infrastrutture virtuali, servizi di DRaas e utenti attivi. I maggiori benefici sono stati riscontrati a livello energetico e ottimizzazione spazi. Mediante l utilizzo di dischi più capacitativi, è stato ridotto il numero dei rack. Grazie alla storage efficiency Tiscali ha risparmiato circa il 18% dello spazio disco globale raggiungendo per alcune applicazioni oltre il 70% di saving. Il consolidamento sulla piattaforma del provider ha permesso una riduzione del footprint riservato allo storage all interno del Data Center di circa il 40% e di circa il 50% del consumo elettrico. Inoltre, la nuova infrastruttura garantisce disponibilità del 99,999%, scalabilità e dimensionamento commisurato alle esigenze aziendali, e manutenzione senza alcuna interruzione dei servizi. Anche dal punto di vista gestionale il recupero in efficienza è stato significativo: la diminuzione delle macchine che necessitavano di un presidio gestionale da parte dei dipendenti di Tiscali ha permesso una più efficace allocazione delle risorse e una migliore gestione della catena di fornitura interna, in grado di garantire una continua conoscenza aggiornata del servizio e dell infrastruttura. Parallelamente, Tiscali, oltre a usufruire di servizi in Cloud, collabora con il fornitore per erogare soluzioni as a Service dal Data Center di Cagliari, zona non soggetta a rischi geologici. Le due aziende hanno di concerto implementato un ambiente di Private Cloud aperto e integrato ai servizi Cloud di Tiscali, abilitando così un modello ibrido. Uno dei successi di tale partnership è stata la fornitura di una soluzione di disaster recovery che ha consentito al cliente di raggiungere un affidabilità del 99,95%. Il ruolo ibrido di Tiscali pone il Cloud sotto una nuova prospettiva, mostrando come la stessa tecnologia di base possa abilitare un service provider a erogare soluzioni di SaaS mediante un infrastruttura di Cloud Privato, e dall altro, con la medesima tecnologia, rendere possibile, mediante un altro Private Cloud di un azienda esterna, una movimentazione molto agile dei dati per integrarsi con i servizi Cloud erogati da un service provider. 116 I risultati completi della Ricerca sono consultabili su

119 Ringraziamenti Per il supporto alla Ricerca, si ringraziano in particolare: Fabio Annoni Responsabile Centro Servizi Territoriale Provincia di Lecco Paolo Carabelli Responsabile Infrastruttura ICT Goglio Filippo Costa ICT Corporate Advisor Costa Edutainment Marco Crivelli CIO Artoni Trasporti Raffaele Di Gennaro Responsabile Sistemi Dati Servizi Infrastrutturali Infocamere Luca Di Nicola Area Manager Gruppo Goinfoteam Davide Doliana Responsabile Area ICT Welfare Italia Marcello Finocchiaro Direttore Servizi Informatici e Acquisti Gruppo ITAS Assicurazioni Mario Martinelli Responsabile ICT Sisal Luigi Mazzucchelli Head of Prototype ATM Systems - SESAR WP3 Leader ENAV Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 117

120 Ringraziamenti Matteo Moretti Software Engineer Madisoft Giandomenico Oldano ICT Architectures, TLC & Operations Manager RCS Mediagroup Francesco Paolo Schiavo Direttore Generale Dipartimento dell Amministrazione Generale del personale e dei servizi Ministero dell Economia e delle Finanze Gian Piero Pepino Group Chief Information Officer De Agostini Editore Andrea Quadri CTO ITCTS Vittorio Emanuele II Stefano Righettini Dottore commercialista, revisore contabile e responsabile IT Gruppo N&K s.i. Francesco Sciannamea Dirigente del Settore Reti e Infrastrutture Tecnologiche Provincia di Barletta Andria Trani Marco Volpi Operating Unit IT Manager TetraPak Antonio Pittalis IT Infrastructure Manager Tiscali Francesco Puccio Responsabile Sistemi informativi e telecomunicazioni AMG Energia I risultati completi della Ricerca sono consultabili su 118

121 Osservatorio Cloud & ICT as a Service Gli Attori Giugno 2014

122

123 School of Management La School of Management del Politecnico di Milano La School of Management del Politecnico di Milano è stata costituita nel Essa accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo del management, dell economia, e dell industrial engineering, che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano, focalizzata in particolare sulla formazione executive e sui programmi Master. Essa si avvale attualmente per le sue molteplici attività di formazione, ricerca e consulenza di oltre 240 docenti (di ruolo o a contratto, italiani o di provenienza estera) e di circa 80 dottorandi e collaboratori alla ricerca. La School of Management ha ricevuto nel 2007 il prestigioso accreditamento EQUIS, creato nel 1997 come primo standard globale per l auditing e l accreditamento di istituti al di fuori dei confini nazionali, tenendo conto e valorizzando le differenze culturali e normative dei vari Paesi. Dal 2009 è nella classifica del Financial Times delle migliori Business School d Europa. Le attività della School of Management legate ad ICT & Strategia si articolano in: Osservatori Digital Innovation, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale; Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP. Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 121

124 School of Management Gli Osservatori Digital Innovation L Innovazione Digitale svolge un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi organizzazione, pubblica o privata, a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua produttività e competitività. Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l obiettivo di contribuire a questa conoscenza. Gli Osservatori si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle imprese e PA orientati all innovazione digitale. Lo scopo è quello di fornire informazioni sulle opportunità offerte dalle ICT attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc. Gli Osservatori si rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT (software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l intento di supportarle nella messa a punto di offerte sempre più efficaci. Gli Osservatori attualmente attivi sono: Agenda Digitale Big Data Analytics & Business Intelligence Canale ICT Cloud & ICT as a Service Cloud per la Pubblica Amministrazione Collaborative Business Application I risultati completi della Ricerca sono consultabili su 122

125 School of Management Digital Business Innovation Academy ecommerce B2c egovernment eprocurement nella Pubblica Amministrazione Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione Gestione Progettazione e PLM Gioco Online HR Innovation Practice ICT & PMI ICT & Professionisti ICT Accessibile e Disabilità ICT in Sanità ICT nel Real Estate Innovazione Digitale nel Retail Innovazione Digitale nel Turismo Innovazione Digitale nelle Utility Internet of Things Intranet Banche Mobile & App Economy Mobile Banking Mobile Enterprise Mobile Marketing & Service Mobile Payment & Commerce Multicanalità New Media & New Internet Smart Working Startup Supply Chain Finance Riportiamo di seguito alcuni Osservatori in parte correlati all Osservatorio Cloud & ICT as a Service: Agenda Digitale egovernment Big Data Analytics & Business Intelligence ICT & PMI Cloud per la Pubblica Amministrazione ICT in Sanità Collaborative Business Application Mobile Enterprise Digital Business Innovation Academy Smart Working Per maggiori informazioni si veda il sito Le riprese dell evento sono disponibili in video on demand su 123

126 School of Management Startup Boosting Gli Osservatori, con il progetto Startup Boosting, intendono giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali in ambito digitale in Italia basate sull innovazione nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Startup Boosting si pone l obiettivo, nei diversi settori digitali, di identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute. Per maggiori informazioni si veda il sito I risultati completi della Ricerca sono consultabili su 124

127 Startup Boosting MISSIONE Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali in ambito digitale in Italia: è questo l obiettivo che gli Osservatori Digital Innovation si pongono nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Per questo motivo nasce il progetto Startup Boosting che intende identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi nei diversi settori digitali, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo. ALCUNI AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS MOBILE APPS FACEBOOK ECOSYSTEM E-COMMERCE B2C MOBILE MARKETING & SERVICE SOCIAL MEDIA & WEB 2.0 STARTUP BOOSTING OFFRE AI CANDIDATI CHE SUPERERANNO IL PROCESSO DI VALUTAZIONE Supporto nella messa a punto del progetto imprenditoriale; Frequenza gratuita di un percorso di alta formazione presso il MIP - la Business School del Politecnico di Milano; Supporto nella ricerca dei capitali di rischio necessari. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE La partecipazione è gratuita, per tutti i dettagli sulla partecipazione e sulle modalità di iscrizione visita il sito DIGITAL MEDIA & TV NFC & MOBILE PAYMENT CLOUD COMPUTING & ICT AS A SERVICE FATTURAZIONE ELETTRONICA E DEMATERIALIZZAZIONE MOBILE BUSINESS INTERNET OF THINGS

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