La natura dell infanzia capitolo 2

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Gianmaria Bernardini
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1 La natura dell infanzia capitolo 2 1

2 e il bambino? Chi è, che cos è un bambino? È un adulto in miniatura o un essere con tante potenzialità di crescita? Qual è il ruolo dell adulto nel formarlo? In che modo l idea di bambino cambia nel tempo e nello spazio? 2

3 Il bambino nell antichità Antica Grecia e antica Roma: Il bambino apparteneva al padre, che aveva controllo assoluto della sua vita Alta frequenza di punizioni fisiche, maltrattamenti, anche infanticidio 3

controllo assoluto della sua vita Alta frequenza di

4 Il bambino nel Medioevo Nel Medioevo non esisteva il concetto (neanche la parola) di bambino, che veniva considerato un adulto in miniatura (dipinti) I bambini facevano ciò che facevano gli adulti e contribuivano al benessere della famiglia La mortalità infantile faceva sì che le madri non si affezionassero troppo: mancanza di emotività e affetto Affidati alle balie o maestri x l educazione 4

e contribuivano al benessere della famiglia La mortalità infantile faceva sì che le madri non si

5 Il bambino nel I bambini cominciano ad essere raffigurati come bambini Ma solo i maschi! Rivoluzione industriale: bisogno di manodopera (invece che la scuola) Problema del lavoro minorile Il bambino è visto come un piccolo selvaggio da educare in modo duro e burbero 5

Rivoluzione industriale: bisogno di manodopera (invece che la scuola)

6 Il bambino oggi Dalla metà del 1900: amore, comprensione, libertà Il bambino deve essere protetto e non sfruttato Il bambino è un essere indipendente, attivo e con una propria personalità 1979: Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (ed altre istituzioni) 6

bambino è un essere indipendente, attivo e con una propria

7 Il bambino in diverse culture I L idea di cosa sia un bambino cambia anche in base alle culture di appartenenza. Importanza dei confronti interculturali. Ciò che noi consideriamo normale o incredibile, potrebbe non esserlo in un altra cultura. Le differenze rispecchiano le esigenze e le credenze della società 7

Ciò che noi consideriamo normale o incredibile, potrebbe non esserlo in un

8 Il bambino in diverse culture II Facciamo alcuni esempi In Papua Nuova Guinea la madre non cerca un contatto privilegiato con il figlio, il B viene tenuto in braccio rivolto verso l esterno: importanza della comunità intera per le interazioni In Kenya la madre cerca di mitigare e non eccitare il figlio, poche interazioni calme (lente e vuote di emozioni), la madre non guarda in B in viso, lo allatta, lo culla, con l obiettivo di ridurre eccitamento poiché deve tornare al più presto a 8 tornare a lavorare

la madre cerca di mitigare e non eccitare il figlio, poche interazioni calme (lente e vuote di emozioni), la madre non guarda

9 Le culture individualistiche Sono quelle che enfatizzano l indipendenza degli individui. Nei bambini vengono apprezzate l autonomia, l assertività, il successo personale, la diversità e unicità di ognuno. Es. società occidentali 9

10 Le culture collettivistiche Sono quelle che enfatizzano la dipendenza reciproca degli individui. Ai bambini si insegna a dare valore al gruppo più che a se stessi, ad essere leali e collaborativi, a non perseguire i propri obiettivi a scapito di quelli degli altri Es. Società orientali, alcune africane 10

Ai bambini si insegna a dare valore al gruppo più che a se stessi, ad essere

11 Qualche esempio Si è chiesto alle madri di descrivere i propri figli Madri americane: intelligente, sveglio, autonomo, ribelle Madri africane: ubbidiente, rispettoso, onesto Diversità di valori e credenze! 11

12 Influenze sulla personalità Ciò che la cultura reputa importante e insegna ai propri bambini, ha un effetto sulla personalità di questi ultimi Anche tratti considerati spesso genetici possono essere manipolati attraverso le pratiche educative Es. aggressività in popolazioni della Nuova Guinea Es. timidezza in Estremo Oriente 12

considerati spesso genetici possono essere manipolati attraverso le pratiche

13 L influenza degli adulti Oltre alle pratiche educative tipiche di una cultura, ciò che influenza lo sviluppo di un bambino sono le idee i preconcetti le credenze che gli adulti (genitori) hanno riguardo ai bambini e che li guidano nel loro compito educativo 13

le idee i preconcetti le credenze che gli adulti (genitori)

14 I sistemi di credenze I natura educazione I bambini sono predisposti fin dalla nascita a sviluppare determinate capacità e caratteristiche I bambini sono una massa di argilla che deve essere formata dagli adulti, le loro caratteristiche rispecchiano l educazione ricevuta Ruolo dell adulto: fornire al bambino le opportunità e l ambiente giusti Ruolo dell adulto: formare il bambino con punizioni, lodi, esempio 14

dagli adulti, le loro caratteristiche rispecchiano l educazione ricevuta Ruolo dell adulto: fornire al

15 I sistemi di credenze II I genitori in genere si dispongono in un punto intermedio dell asse tra natura e cultura. Oppure c è un terzo sistema di credenze I bambini non sono né già preformati, né passivi. Hanno una loro individualità e partecipano al compito di socializzazione condotto dagli adulti Ruolo degli adulti: essere ricettivi e sensibili allo sviluppo del bambino 15

Oppure c è un terzo sistema di credenze I bambini non sono né già preformati, né passivi.

16 Quindi la natura delle credenze Ereditarietà Esperienza Ruolo del bambino In cosa credono i genitori? I genitori possono credere che lo sviluppo del bambino segua un percorso di maturazione, o di apprendimento, o anche che l iniziativa del bambino abbia un ruolo importante. 16

I genitori possono credere che lo sviluppo del bambino segua un

17 Le credenze dei genitori Le credenze influenzano l educazione e in modo indiretto il comportamento e le credenze del figlio, e viceversa Le credenze agiscono nel tempo e sono più incisive delle singole azioni Credenze dei genitori Sviluppo comportamentale del bambino Pratiche educative Credenze del bambino

agiscono nel tempo e sono più incisive delle singole azioni Credenze dei

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