Capitolo 3. Il decentramento. Bologna,
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- Aloisio Mattei
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1 Capitolo 3. Il decentramento Bologna,
2 I. Punti di riferimento storici II. I livelli del governo locale III. La distribuzione delle competenze e dei poteri IV. L organizzazione dei servizi pubblici locali V. La finanza locale VI. Il personale del governo locale VII. Problemi e progetti attuali VIII.La questione del numero di livelli e della sovrapposizione delle competenze IX. Il finanziamento locale Bologna,
3 I. Punti di riferimento storici Dal Seicento, uno Stato fortemente centralizzato La Rivoluzione del 1789: una fase di decentralizzazione ma, immediatamente dopo, la centralizzazione napoleonica Il sistema respira un po nell Ottocento (specialmente durante la Terza Repubblica: importanti leggi del 1871 e del 1884) ma rimane fortemente centralizzato Bologna,
4 Una tappa essenziale: gli anni 80 Una riforma cominciata con una legge del 2 marzo 1982, che ha trasformato profondamente il sistema senza andare verso una logica di stato federale né regionale (secondo il modello italiano o spagnolo): il sistema rimane unitario. Ciò che la riforma ha cambiato: - Ha stabilito un organizzazione in tre livelli di governo locale generale (regioni, dipartimenti, comuni) - Ha trasferito competenze significative ai tre livelli - Azione economica (aiuti alle imprese) alle Regioni - Azione sociale al Dipartimento - Urbanistica ai comuni - Ha trasferito delle risorse finanziarie: incluso le tasse - Ha trasformato il controllo dello Stato sui governi locali: diventa un controllo puramente di legalità Bologna,
5 II. I livelli del governo locale Ci sono = 4 in effetti Regioni (22) Dipartimenti (96) Comuni (più di 36700!) Ma anche raggruppamenti di comuni : le comunità («communautés urbaines», «communautés d agglomération», «communautés de communes») e queste «comunità» devono essere generalizzate su tutto il territorio nazionale entro il 2014 Cosi il sistema avrà 4 livelli Bologna,
6 III.La distribuzione delle competenze e dei poteri Fra regioni, dipartimenti e comuni - In teoria, una logica di blocchi di competenze: - Regione: azione economica, sviluppo del territorio, trasporti, istruzione scolastica superiore.. - Dipartimento: azione sociale, istruzione secondaria di primo grado - Comune: urbanistica, servizi pubblici di prossimità (acqua, elettricità), scuole primarie - In realtà, c è una sovrapposizione di competenze: - Ruolo dei dipartimenti e dei comuni anche nell azione economica - Ruolo dei comuni anche nell azione sociale Fra comune e «communautés», la logica di distribuzione delle competenze è diversa - le competenze delle «communautés» sono sottratte alle competenze dei comuni membri (trasferimento) Bologna,
7 IV. L organizzazione dei servizi pubblici locali La maggior parte dei servizi pubblici locali è stata esternalizzata: -o affidati ad enti di diritto pubblico («établissements publics») legati al governo locale + per taluni ambiti, questo è il modulo organizzativo più frequente (alloggi sociali) -o «delegati» («délégation de service public») ad una entità di diritto privato (puramente privata o di carattere misto) sulla base di un contratto +il «contrat de délégation de service public», uno dei tipi principali di contratto di diritto pubblico, disciplinato da una legge del 1993 ed elaborato secondo una procedura concorrenziale + frequente per: l elettricità, la distribuzione di acqua, la depurazione dell acqua, i trasporti, i parcheggi Bologna,
8 V. La finanza locale I governi locali hanno tre categorie principali di risorse finanziarie (struttura finanziaria simile per tutti i livelli) -trasferimenti dal bilancio dello Stato +corrispondono ad aiuti antichi dello Stato oppure alla compensazione di trasferimenti di competenze +possono raggiungere il 40 o il 50% del bilancio -imposte +a base immobiliare + una tassa, particolarmente remunerativa, sulle imprese: la contribution économique territoriale -prestiti: dopo le riforme degli anni 80, i governi locali possono prendere a prestito liberamente, ma a condizione che i loro bilanci siano in pareggio, rimborso dei prestiti inclusi Bologna,
9 VI. Il personale del governo locale Come già spiegato, c è una funzione pubblica territoriale, che è una parte della funzione pubblica Alcune caratteristiche: -una proporzione più alta (rispetto alla FP statale) di impiegati non funzionari (di diritto pubblico o di diritto privato) -una stabilità dell impiego garantita in maniera parzialmente diversa -una mobilità (fra collettività territoriali) più difficile (non si può imporre un reclutamento ad un governo locale) -una sensibilità più forte ai cambiamenti politici (per i funzionari più alti) Bologna,
10 VII. Problemi e progetti attuali A/ Una riforma fallita nel Un progetto ambizioso di riforma per la Costituzione (il testo iniziale del 1958 non dice molto sul decentramento) Dunque una riforma costituzionale che fa dire alla Costituzione che: - la Repubblica è decentralizzata - le relazioni fra livelli di governo sono rese attraverso il principio di sussidiarietà - è possibile realizzare una sperimentazione nell organizzazione locale -è possibile fare in modo che un livello di governo locale pilota orienti l azione dei livelli inferiori Ma questi principi, fortemente innovatori nel contesto francese, sono finora rimasti senza vere ricadute pratiche (sono troppo opposti alle abitudini nazionali, probabilmente) Bologna,
11 B/ Adesso, un nuovo ciclo di riforma -Una legge del 2010 ha tentato di razionalizzare il sistema, in particolare creando un collegamento tra la regione e il dipartimento (una assemblea comune) - Annullato dalla nuova maggioranza politica eletta nel Tre progetti nel 2013: il primo sulle città e l organizzazione metropolitana, il secondo sulle competenze e il terzo su altri aspetti dell organizzazione (Gennaio e Febbraio): una legge sulle città metropolitane (métropoles) e un altra che vieta il cumulo dei mandati locali e nazionali - Il nuovo governo (Valls) ha annunciato adesso un nuovo pacchetto di riforme per il biennio Bologna,
12 C/ La legge del Gennaio 2014 sulle metropoli I problemi fondamentali: -le basi dell organizzazione territoriale sono state stabilite quando il Paese era essenzialmente rurale -nel tempo l istituzione comunale è stata poco adattata all evoluzione urbana +l impossibilità politica di ridurre in maniera significativa il numero di comuni (ancora ) + la creazione di strutture speciali per le agglomerazioni comunali ( communautés urbaines, communautés d agglomération ) : ma è recente, non ancora generalizzata, con un grado di integrazione medio e insufficiente per trattare i problemi delle più grandi metropoli (nella competizione mondiale delle grande metropoli).. Bologna,
13 La legge: - Un modello legale di città metropolitana ( métropole ) - Accessibile alle communautés urbaines e communautés d agglomération con più di abitanti - Avranno le competenze delle communautés urbaines e anche una parte delle competenze del dipartimento (azione sociale) - Disposizioni specifiche per le 3 città metropolitane più grandi: - Parigi: un Grand Paris che raggruppa Paris e le comunità vicine, con il potere di elaborare un progetto metropolitano - Lione: una Métropole de Lyon che coincide con la communauté urbaine de Lyon, ma conquista tutte le competenze del dipartimento sul suo territorio - Aix-Marsiglia: una Metropole Aix-Marseille-Provence che raggruppa la Communauté Urbaine de Marseille e cinque communautés urbaines vicine Bologna,
14 D/ Ciò che ha annunciato il nuovo governo - La riduzione della metà del numero di regioni - La scomparsa dei dipartimenti - La riduzione del numero delle «comunità» - La rimozione della clausola generale di competenza (che era già stata eliminata per Regioni e Dipartimenti, ma non per i Comuni - nel 2010, e poi ripristinata nel 2013!) Bologna,
15 VIII. La questione del numero dei livelli e della sovrapposizione delle competenze E chiaro che abbiamo troppi livelli -ma abbiamo anche delle sovrapposizioni di competenze -malgrado il principio dei blocchi di competenze -per ragioni già menzionate e perché i tre governi locali essenziali hanno anche una competenza generale ( clause générale de compétence ) di azione / tutti i problemi di interesse generale del loro livello Dunque, il progetto attuale intende - Eliminare la clausola generale di competenza - Eliminare il dipartimento Questione: avrà il governo le risorse politiche? Bologna,
16 IX. Il finanziamento locale Niente è previsto nei progetti attuali sulla finanza locale, ma è un problema importante. Specialmente: - il sistema fiscale locale è molto invecchiato -I trasferimenti dal bilancio dello Stato sono stati ridotti e verranno ridotti sempre più negli prossimi anni -Il problema dei prestiti tossici : prodotti finanziari complessi indicizzati a valori molto volatili (come il Franco svizzero) = esplosione dei tassi E prevista la creazione di un Agenzia nazionale di finanziamento locale - forma di società - le istituzioni locali potrebbero diventare azioniste - l Agenzia prenderebbe a prestito sui mercati finanziari e presterebbe alle istituzioni azioniste Bologna,
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