GLI SCENARI ECONOMICI INTERNAZIONALI E LE OPPORTUNITA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE PMI TRENTINE
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- Marianna Pippi
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1 GLI SCENARI ECONOMICI INTERNAZIONALI E LE OPPORTUNITA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE PMI TRENTINE Raffaele Farella Dirigente con incarico speciale per l internazionalizzazione e la promozione estera, estera, PAT Trento, Workshop CEII, 26 gennaio 2012
2 SCHEMA DELLA PRESENTAZIONE 1. I cambiamenti dello scenario competitivo internazionale e le prospettive economiche mondiali: implicazioni per l Italia JPG 2. Le opportunità dell internazionalizzazione per le piccole e medie imprese 3. E il Trentino? 4. Politiche e servizi a sostegno dell internazionalizzazione delle PMI trentine JPG
3 1. LE PROSPETTIVE ECONOMICHE GLOBALI I CAMBIAMENTI DELLO SCENARIO COMPETITIVO INTERNAZIONALE
4 LO SCENARIO COMPETITIVO INTERNAZIONALE: I RADICALI CAMBIAMENTI IN ATTO 1. L espansione di tecnologie trasversali e le ristrutturazioni industriali in atto 2. Le nuove tecnologie e l accelerato sviluppo dei processi d internazionalizzazione: nuovi modi di produrre, distribuire e vendere 3. L affermazione di nuovi paesi competitori: lo spostamento a oriente del baricentro economico mondiale 4. La fase di stretta dei mercati : la differenziazione delle performance di crescita dei principali paesi e aree geoeconomiche e la necessità di convivere con i rischi internazionali
5 L INARRESTABILE ASCESA DEI MERCATI EMERGENTI BRICs G
6 TRAINATI DALLA LOCOMOTIVA CINESE
7 UNA NUOVA DIVISIONE DEL LAVORO TRA PAESI 1. Strategie internazionali delle imprese più mature e sofisticate: la frammentazione internazionale delle attività produttive e lo sviluppo di network tra imprese; 2. Il ruolo strategico dei business services ; 3. Delocalizzazione della produzione manifatturiera verso i paesi emergenti; 4. Riposizionamento all interno della filiera settoriale o mutamenti riconversioni delle specializzazioni?
8 LA CONGIUNTURA ECONOMICA INTERNAZIONALE
9 LA CONGIUNTURA ECONOMICA INTERNAZIONALE: LE PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL PAESE/ REGIONE Fonte FMI 2012 STATI UNITI 3% 1,8% 1,8% 2,2% AREA EURO 1,9% 1,6% -0,5% 0,8% ITALIA 1,5% 0,4% -2,2% -0,6% EUROPA ORIENTALE 4,5% 5,1% 1,1% 2,4% RUSSIA 4% 4,1% 3,3% 3,5% CINA + INDIA 10,1% 8,2% 7,6% 8% PAESI ASEAN 6,9% 4,8% 5,2% 5,6% BRASILE 7,5% 2,9% 3% 4% MEDIO ORIENTE 4,3% 3,1% 3,2% 3,6%
10 ANDAMENTO COMMERCIO MONDIALE VARIAZIONE VOLUME COMMERCIO MONDIALE PAESI INDUSTRIALIZZA TI (IMPORT) 11,5% 4,8% 2% 3,9% PAESI BRIC (IMPORT) 15% 11,3% 7,1% 7,7% PAESI INDUSTRIALIZZA TI (EXPORT) 12,2% 5,5% 2,4% 4,7% PAESI BRIC (EXPORT) 13,8% 9% 6,1% 7% Fonte FMI 2012
11 LA RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA D IMPRESA ITALIANO: INNALZAMENTO QUALITATIVO DELLA PRODUZIONE E DELLE STRATEGIE 1. L innalzamento del livello qualitativo delle produzioni nei settori del made in Italy e i processi di selezione competitiva delle imprese 2. La graduale ri-specializzazione dai beni di consumo tradizionali ai beni d investimento necessari per produrre gli stessi beni 3. Il ruolo crescente delle medie imprese e delle multinazionali tascabili 4. Lo sviluppo di processi coalizionali tra piccole imprese e l evoluzione virtuosa di alcuni distretti industriali
12 IL PERSISTERE DI ALCUNI STORICI PUNTI DI DEBOLEZZA DEL SISTEMA ECONOMICO ITALIANO 1. Inefficienza dinamica del modello di specializzazione italiano e performance stagnante della produttività 2. Inserimento ancora insufficiente nelle nuove reti produttive, terziarie e distributive internazionali 3. Scarsa capacità di attrarre in Italia insediamenti ed iniziative esteri (Investimenti, conoscenze, nuovi modelli organizzativi e di sviluppo d impresa) 4. Grado insufficiente di penetrazione delle importazioni e di dotazione e utilizzo di servizi avanzati 5. La costante tentazione della strategia difensiva
13 LA COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE DELL ITALIA (Grafico ICE 2011)
14 2. I CAMBIAMENTI DELLO SCENARIO INTERNAZIONALE LE OPPORTUNITÀ DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
15 OPERARE E CRESCERE ALL ESTERO: QUALI OPPORTUNITÀ PER LE PMI? Espansione delle attività commerciali e delle commesse e quindi crescita dell azienda 1. Aumento del livello di redditività e dei profitti 2. Economie di scala e di scopo 3. Crescita dell efficienza organizzativa-gestionale e del capitale umano 4. Diversificazione dei rischi di mercato 5. Accesso a nuovi modelli e idee imprenditoriali e di business e sviluppo del capitale umano aziendale 6. Risposta offensiva e non difensiva ai cambiamenti con maggiore possibilità di gestire la crisi
16 OPERARE E CRESCERE ALL ESTERO: QUALI OSTACOLI PER LE PMI? Costi di ingresso (Sunk cost) per acquisire beni e servizi per avviare nuove attività 1. Rischi di fallimento legati alla scarsa conoscenza (lingue straniere, autorizzazioni, dazi e barriere non tariffarie) ed esperienza nell agire internazionale e alla mancanza di personale specializzato/dedicato. 2. Offerta di prodotto non in linea con la domanda del mercato di destinazione. 3. Deficit formativo e informativo sulle barriere all ingresso nei mercati esteri. 4. Difficoltà a qualificare i bisogni di assistenza variano tra un mercato e l altro i comportamenti dei clienti, i canali di distribuzione, le legislazioni, le tradizioni, il livello e le modalità della competizione. 5. Difficoltà gestione differenze tra i costi (es.: costo del lavoro, costi dell'energia), nella pressione fiscale, nella normativa (es.: protezione dell'ambiente) determinano forti disparità nei costi di produzione tra un paese e l'altro. 6. Gestione delle oscillazioni nei cambi influenzano profondamente la capacità di competere.
17 OPERARE E CRESCERE ALL ESTERO: COME SUPERARE GLI OSTACOLI PER LE PMI? 1. individuare anche attraverso aiuti esterni i punti di forza e debolezza dell'impresa, e quindi i propri vantaggi competitivi; 2. acquisire accurate informazioni circa le caratteristiche dei nuovi mercati (domanda, offerta/concorrenti, leggi, abitudini, evoluzione trend, ecc.) per valutare quali sono le opportunità e le minacce presenti; 3. selezionare in maniera non casuale i mercati obiettivo, cioè in quali mercati entrare; 4. definire come entrare nei nuovi mercati, cioè con quale strategia di business (export e importatore locale, export e propria filiale commerciale in loco, licensing, produzione in loco, outsourcing della produzione e propria filiale commerciale in loco, ecc.) e con quale marketing mix (prodotti/servizi, politiche di prezzo, canali di vendita, comunicazione/promozione)
18 OPERARE E CRESCERE ALL ESTERO: COME SUPERARE GLI OSTACOLI PER LE PMI? 5. Valutare molto più attentamente il rischio paese e delle diversificate condizioni di contesto nelle principali aree e mercati 6. privilegiare le aree a maggiore dinamismo e minor rischio di penetrazione e investimento 7. Puntare allo sviluppo graduale di progetti e iniziative legate al radicamento strutturato nei mercati esteri 8. Investire in servizi di supporto legati al business intelligence, al brokeraggio informativo ed alla gestione integrata dei rischi finanziari 9. Sviluppare alleanze e strategie coalizionali per una divisione sostenibile dei rischi e per una condivisione dei costi di ingresso nei mercati più dinamici 10. Sviluppare la conoscenza dei servizi reali e finanziari per il sostegno alle esportazioni delle pmi
19 3. E IL TRENTINO?
20 Fonte: elaborazioni Servizio Statistica su dati ISTAT
21 4. POLITICHE E SERVIZI A SOSTEGNO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI TRENTINE
22 LA STRETTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI: QUALI CONTROMISURE PER LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE PER IMPRESE E TERRITORI? 1. Valutazione molto più attenta del rischio paese e delle diversificate condizioni di contesto nelle principali aree e mercati 2. Utilità di privilegiare le aree a maggiore dinamismo e minor rischio di penetrazione e investimento 3. Rilevanza accresciuta di progetti e iniziative legate al radicamento strutturato nei mercati esteri 4. Importanza crescente delle attività di supporto legate al business intelligence, al brokeraggio informativo ed alla gestione integrata dei rischi finanziari 5. Strategie coalizionali per una divisione sostenibile dei rischi e per una condivisione dei costi di ingresso nei mercati più dinamici 6. Centralità di strategie di assistenza maggiormente articolate e diversificate (mix virtuoso tra azioni di assistenza tecnica personalizzata, advocacy istituzionale e promozione collettiva)
23 PROSEGUIRE E ACCELERARE L INSEGUIMENTO MULTINAZIONALE: GLI OBIETTIVI DI POLICY PER IL TRENTINO 1. Selezione più mirata e selettiva dei mercati prioritari: approfondimento e diversificazione 2. Aumento del numero delle imprese esportatrici stabili 3. Presenza più qualificata attraverso IDE e progetti di insediamento stabile nei mercati di riferimento prioritario (Ide orizzontali complementi e non sostituti delle esportazioni) 4. Innovazione e internazionalizzazione: due facce della stessa medaglia 5. Maggiore raccordo tra le diverse forme di promozione estera: economia, turismo, ricerca e cultura e tra pubblico e privato 6. Centralità di progetti internazionali basati sul partenariato territoriale e sulla programmazione integrata 7. Graduale saldatura programmatica tra le azioni di promozione verso l estero e quelle di marketing territoriale dall estero 8. Ulteriore rafforzamento del quadro delle alleanze territoriali internazionali
24 RIFERIMENTO NORMATIVO GLI INCENTIVI PROVINCIALI A SOSTEGNO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE (in via di cambiamento ) BENEFICIARI SPESE AMMISSIBILI LIMITI DI SPESA % di INTERVENTO SPECIFICITÁ l.p. 17/93, art. 13 Consulenze alle Imprese - PMI - Consorzi di PMI - Associazione categoria (operanti in Trentino) Consulenze per la commercializzazione - ricerche mercato; - predisposizione piani di marketing; - assistenza all export. Min Max % - solo spese consulenziali; - possono essere riferite anche al mercato UE e Italia; - anche produzioni non trentine. l.p. 6/99, art. 7 Partecipazione fiere internazionali PMI e ATI Coop. e Consorzi per l offerta di servizi export alle associate (sede in Trentino e specifiche aree di attività) Partecipazione a fiere internazionali - affitto area; - allestimento stand; - trasporto merci; - materiale promozionale di supporto. Min per fiera Max per azienda Max (se Coop./Cons. Export) 1 50% no DM % DM % DM - fiere internazionali; - solo prodotti trentini. l.p. 6/99, art. 7 Progetti imprenditoriali di marketing - PMI - ATI, Coop. e Consorzi di PMI sede in Trentino e specifiche aree di attività Piani di marketing -ricerche mercato; -politiche di prodotto -promozione/pubblicità; -PR; -politiche distributive; -web-marketing. Min ( fino al 2010) Max 6% fatturato Fin max ( fino al 2010) 50 % DM 50 % no DM per le seguenti spese: -ricerche mercato; -polit.di prodotto; -pianif. mkting; -1 fiera - mercati extra-ue; - tutte le spese di mkting (non solo consulenze); - solo prodotti trentini. l.p. 6/99, art. 7 Attività di marketing Coop. e Consorzi per l offerta di sevizi export alle associate sede in Trentino e specifiche aree di attività Attività di marketing -ricerche mercato; -politiche di prodotto -promozione/pubblicità; -PR; -politiche distributive; -web-marketing. Min Max (il limite deve essere rispettato sommando anche la spesa partecipazione fiere ) 50 % DM 50 % no DM (per le seguenti spese: -ricerche mercato; -polit. prodotto; -pianif. mkting; -1 fiera) - mercati extra-ue; - tutte le spese di marketing (non solo consulenze); - solo prodotti trentini.
25 GLI INCENTIVI PROVINCIALI NELLE DIVERSE FASI DI MERCATO FASI Primo contatto col mercato ATTIVITA Partecipazione fiera internazionale SOSTEGNO l.p. 6/99, art 7 Partecipazione fiere Approfondire conoscenza del mercato e pianificare l ingresso nel mercato Consulenza per la raccolta di informazioni (potenziali clienti, esigenze domanda, concorrenza..) Consulenza per la predisposizione di un piano di marketing l.p. 17/93, art 13 Consulenze alle imprese Azioni per la penetrazione del mercato Attuazione al piano di marketing l.p. 6/99, art 7 Progetto imprenditoriale Attività innovative nel mercato Lancio di nuovi prodotti o ricerca di nuovi canali distributivi nel mercato l.p. 6/99, art 7 nuovo Progetto imprenditoriale
26 Azioni e programmi 1. L adozione di nuovi criteri e strumenti provinciali di agevolazione all internazionalizzazione con misure volte a stimolare le aggregazioni e le forme cooperative inter-impresa (Legge Provinciale del 1 agosto 2011, n. 12) 2. Voucher multiservizi e ampliamento opportunità di partecipazione a fiere internazionali 3. Piano di missioni di esplorazione e sviluppo commerciale 4. Il rafforzamento progressivo delle strategie ed azioni progettuali di Trentino Sprint e delle agenzie di settore 5. Le alleanze nazionali ed internazionali: un sistema di governance integrato 6. La saldatura tra le politiche provinciali di internazionalizzazione e quelle di innovazione 7. Business scouting and Business Intelligence 8. Programma fiere internazionali
27 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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