5 Workshop Italiano sull Audit Clinico. I principi etici e razionali alla base dell Audit

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1 5 Workshop Italiano sull Audit Clinico I principi etici e razionali alla base dell Audit Marco Geddes da Filicaia Venerdì 4 giugno

2 L Health Quality Improvement Partnership indica infine dieci semplici regole per i NHS Board (I): Utilizza l Audit clinico come uno strumento del management, assicurando che la strategia dell Audit clinico sia connessa agli interessi generali e agli obiettivi a cui il Board si è indirizzato. Sviluppa un programma di lavoro che dia l indicazione e si focalizzi su come e con quali strumenti l attività di Audit clinico sia sostenuta nell organizzazione. Sviluppa procedure adeguate per promuovere l Audit clinico quale iniziativa conseguente agli eventi avversi, incidenti e violazioni nell ambito della sicurezza del paziente. Predisponi un programma di Audit clinico attinente alle problematiche e agli obiettivi strategici del Board. Assicurati che i risultati vengano tradotti in un piano di azione, messo in atto e valutato tramite un re-audit. Assicurati che vi sia una figura clinica di riferimento che promuova e coordini gli Audit clinici nell ambito delle diverse aziende e servizi, con supporti e partnership esterne e cha sia il responsabile del programma nei confronti del Board. Etica della scelta Etica della ricerca Etica e razionalità del confronto Perché l Audit in ambito sanitario 2

3 Etica della scelta Quali priorità Chi sceglie Quali sono gli end point 3

4 Etica della ricerca Etica della epidemiologia Etica della statistica 4

5 Esempi Uso indicatori: la media aritmetica è il best!!! 5

6 Esempi Uso indicatori: la media!!! Come riportare i dati Campioni non casuali Piccoli numeri Non dare la significatività La significatività attesa La significatività che non significa Etica e razionalità del confronto 6

7 Che cosa è la tolleranza? E una conseguenza del fatto che siamo tutti figli della fragilità: fallibili e inclini all errore. Dunque, perdoniamoci a vicenda le nostre follie. Questo è il principio a fondamento di tutti i diritti umani 7

8 1 Può darsi io abbia torto e tu abbia ragione. 2 Se discutiamo il problema razionalmente può darsi che possiamo correggere alcuni dei nostri errori. 3 Se parliamo del problema razionalmente, tutti e due possiamo avvicinarci alla verità. Tolleranza Rispetto Simpatia 8

9 Un opinione, benché ridotta al silenzio ed erronea, può contenere una parte della verità: L opinione dominante non rappresenta mai la verità intera ed è solo attraverso il conflitto D opinione che essa può rilevarsi pienamente. L opinione accolta, anche se sostanzialmente vera, verrà professata come una specie di pregiudizio e non sarà vissuta nei suoi motivi razionali se non apertamente discussa Stuart Mill 9

10 1. La nostra presente conoscenza congetturale supera di gran lunga ciò che una persona può sapere; anche nella propria specifica specialità. 2. Siamo fallibili ed è impossibile per chiunque evitare tutti gli errori, anche quelli evitabili. 3. Ciononostante, è compito del nostro lavoro evitare gli errori, ma per farlo dobbiamo riconoscerne la difficoltà. 4. Gli errori possono essere nascosti nelle nostre teorie più sperimentate. E responsabilità del professionista cercare questi errori. 5. Per tutte queste ragioni, il nostro atteggiamento verso gli errori deve cambiare. 6. Il nostro nuovo principio deve essere imparare dai nostri errori, così che possiamo evitarli in futuro. 7. E quindi compito nostro cercare i nostri errori e indagarli pienamente. Dobbiamo allenarci a essere autocritici. 8. Dobbiamo riconoscere che l autocritica è meglio, ma che tale critica da parte degli altri è necessaria e particolarmente preziosa se essi affrontano il problema da una diversa base culturale. 9. Se siamo noi che attiriamo l altrui attenzione sugli errori altrui, dovremmo ricordarci di errori simili che abbiamo fatto. 10.La critica razionale dovrebbe mirare a definire errori chiaramente identificabili. Non dovrebbe contenere insinuazioni, semplici osservazioni, o solo valutazioni negative. Dovrebbe essere ispirata dallo scopo di giungere più vicini alla verità. 10

11 Razionalità del confronto Siamo di fronte a una operazione intellettuale non di tipo dimostrativo, ma argomentativo Perché l Audit clinico 11

12 Logica burocratica Weberiana Mansioni: insieme più o meno ampio di compiti che, con la divisione dei lavori, definisce i lavoratori parziali (Marx) Attenersi alle regole Si valuta la conformità alla norma Logica di processo per obiettivi Conoscenze Competenze Esperienza Flessibilità di mansioni Si valutano i risultati In un processo rigidamente organizzato e separato per mansioni basta verificare la corrispondenza fra attività svolta e conformità alla norma. QUI NON E NECESSARIO L AUDIT 12

13 Il produttore (il fornitore, l artigiano etc.) Ha un obbligo di risultato: ti trasporto in un dato posto; ti consegno un manufatto, eseguito a regola d arte Il professionista Ha un obbligo di mezzi: ti assisto secondo scienza e coscienza. Produttore di beni: Prodotti separati dal Consumo Produttore di Servizi: Il valore non è legato solo al Prodotto, ma al beneficio che esprime il Consumatore. Il risultato non è solo nel prodotto, ma nelle modalità di erogazione (comportamenti, capacità relazionali) Produttore di Servizi sanitari: La valutazione del Prodotto è complessa Il beneficio che esprime il Consumatore non è un valore assoluto La valutazione deve coinvolgere il Produttore. 13

14 Il processo lavorativo sanitario è incomprensibile se non si tiene presente che in esso operano non soltanto ruoli organizzativi ma anche occupazioni organizzate, professioni, le quali costituiscono soggetti sociali collettivi, possiedono una loro identità professionale e perseguono una loro strategia professionale, sia pure in modo più o meno consapevole e con maggiore o minore determinazione. Willem Tousijn Il sistema delle occupazioni sanitarie Le tecniche argomentative si sviluppano soltanto là dove la discussione è libera, la società ideale che rende possibile scelte razionali, cioè scelte che non siano né costrette né arbitrarie, è soltanto quella in cui è garantita la libertà di discussione. Norberto Bobbio, Prefazione al Trattato dell argomentazione 14

15 Grazie per la vostra attenzione John Brett: Firenze da Bellosguardo, Tate Gallery, Londra 15

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