Storia e Filosofia della Medicina La medicina relazionale & il take care globale Lezione n. 6
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- Emma Fusco
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1 Storia e Filosofia della Medicina La medicina relazionale & il take care globale Lezione n. 6
2 La medicina relazionale Nasce dal tracciare una distinzione fra chi valorizza le relazioni umane e chi le esclude Opera attraverso la re-entry della distinzione umano/non umano Il che significa chiedersi se tale atto preserva, aumenta o diminuisce ciò che vi è di umano nelle relazioni su cui interviene l agire curativo finalizzato alla salute.
3 Medicina relazionale: si basa su tre assunti 1. definisce la salute/malattia come fatto relazionale (relazione sociale) e perciò mantiene la prospettiva dell intero 2. Introduce il soggetto (sia medico sia paziente) nella definizione della malattia e della cura. 3. Le differenze non sono considerate deviazioni, ma qualità
4 Il take care globale
5 Parliamo di take care globale perché l assistenza sanitaria è caratterizzata da punte di eccellenza in alcuni ambiti specifici, ma essa è frammentaria. perché non basta che il pz. sia contento dall assistenza che riceve dalle infermiere, ma affinché sia contento e vi sia compliance (segue le indicazioni), ci deve essere un buon rapporto con i medici, con i nutrizionisti, con i dietisti, con i manager nonché con lo psicologo o lo psichiatra.
6 Il take care globale richiede un atto sanitario integrato che è una condizione: di efficienza di efficacia
7 Atto sanitario integrato: richiede Al professionista di ricercare l eccellenza nel suo lavoro, rifuggendo dalla mediocrità sia a livello tecnico che relazionale. Etica del lavoro ben fatto Bad Science = Bad Ethics Di conoscere quali elementi rendono efficiente la collaborazione di équipe
8 Take care globale: un esempio proveniente dall esterno del mondo sanitario Le aziende parlano di: Cliente esterno Cliente interno (il conflitto interno è in grado di rallentare o arrestare ) Evidenziano gli aspetti che creano conflitti» Linguaggio non verbale» I movimenti negli uffici» L invasione degli spazi altrui. (Lazzari C., Psicologia ed etica delle aziende e delle relazioni aziendali. Dal mobbing alla soddisfazione totale del cliente), Roma, Armando, 2006)
9 Leggi dell atto sanitario integrato ogni operatore deve rispettare il fine dell atto integrato; ogni operatore deve cercare una possibile soluzione che rispetti le indicazioni degli altri operatori sanitari; esiste una gradualità di fini che si fonda su di un etica intesa come scienza pratico-normativa
10 Integrazione professionale e riduzionismo Riduzionismo buono scientifico (I) Ogni scienza pratica ha una sua metodologia, un suo proprio obiettivo e, pertanto, un suo preciso ambito di competenza. L integrazione professionale trova le sue ragioni in motivazioni di carattere epistemologico, essa, infatti, è il frutto di una chiara coscienza del limite di ogni scienza, come pure di ogni ambito disciplinare e professionale.
11 Integrazione professionale e riduzionismo Riduzionismo cattivo scientifico (II) Si considera esistente solo quello che può essere misurato e conosciuto mediante una specifica metodologia scientifica Si parte da esperienze particolari di una singola scienza pratica e si nega l esistenza di altre possibili vie di conoscenza.
12 Superamento delle difficoltà nella collaborazione fra professionisti Per realizzare una vera integrazione sarà necessario superare le difficoltà esistenziali che sono all origine di incomprensioni, mancanza di collaborazione e divisioni che rendono difficoltoso il lavoro quotidiano. Sarà la ricerca del bene di coloro dei quali siamo responsabili che obbligherà moralmente ogni professionista coinvolto in un atto sanitario integrato a controllare ed umanizzare quegli istinti che agiscono come forze disgreganti e riducono la capacità di azione Istinto di protezione del territorio Istinto di paura
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