SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali.

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1 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali SCHEDE PER I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO MATERIALI Sara Anastasi Bologna 17 Ottobre 2013 Sala Mascagni Pad. 36 Ore

2 Le schede per la definizione di piani per i controlli di apparecchi di sollevamento materiali e accessori di sollevamento Il documento offre utili indicazioni al datore di lavoro per garantire gli interventi di controllo, non straordinari (cfr. art. 71 comma 8 lett. b) punto 2), da condurre, secondo frequenze prestabilite, per assicurare la permanenza nel tempo dei requisiti di sicurezza e garantire un uso ininterrotto dell attrezzatura. Il documento si propone come guida per il datore di lavoro nella pianificazione di procedure di controllo e manutenzione in sicurezza, perché detti interventi vengano realizzati in tempi congrui con lo stato dell arte e comunque non oltre i limiti previsti dalle norme, da personale formato, competente ed informato e considerando tutti i prevedibili rischi.

3 I destinatari del documento Il documento, indirizzato ai datori di lavoro, riguarda esclusivamente quelle attrezzature per le quali la documentazione prevista dal fabbricante risulti non disponibile (perché trattasi di macchina immessa sul mercato o messa in servizio prima del 21 settembre 1996, data di entrata in vigore in Italia della Direttiva Macchine, o perché il manuale risulta smarrito ed il fabbricante dell attrezzatura non è in grado di fornirne copia). Laddove, infatti, il manuale del fabbricante risulti disponibile o comunque reperibile, le indicazioni in esso contenute costituiscono il riferimento principe per il datore di lavoro. La direttiva Macchine prevede che: Articolo 5 Immissione sul mercato e messa in servizio 1. Il fabbricante o il suo mandatario, prima di immettere sul mercato e/o mettere in servizio una macchina:..; c) fornisce in particolare le informazioni necessarie, quali ad esempio le istruzioni; Allegato I Istruzioni Ogni macchina deve essere accompagnata da istruzioni per l uso nella o nelle lingue comunitarie ufficiali dello Stato membro in cui la macchina è immessa sul mercato e/o messa in servizio. Art. 71. (Obblighi del datore di lavoro) 4. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) le attrezzature di lavoro siano: 1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d uso; 2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d uso e libretto di manutenzione; 3) assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza stabilite con specifico provvedimento regolamentare adottato in relazione alle prescrizioni di cui all articolo 18, comma 1, lettera z); b) siano curati la tenuta e l aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso é previsto.

4 Il campo di applicazione APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO: apparecchio a funzionamento discontinuo, destinato a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa.

5 Il campo di applicazione APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO: apparecchio a funzionamento discontinuo, destinato a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa.

6 Il campo di applicazione ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO: componenti o attrezzature non collegate alle macchine per il sollevamento, che consentono la presa del carico, disposti tra la macchina e il carico oppure sul carico stesso, oppure destinati a divenire parte integrante del carico e ad essere immessi sul mercato separatamente; anche le imbracature e le loro componenti sono considerate accessori di sollevamento. ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO Quelli rappresentati a fianco sono altri esempi di accessori di sollevamento, ma risultando integrati nel carico In modo permanente, ad es. mediante saldatura, non sono stati considerati parte dall attrezzatura. Ovviamente l imbracatore dovrà provvedere anche per questi accessori ad un controllo d integrità giornaliero..

7 Le schede per la definizione di piani per i controlli di apparecchi di sollevamento materiali e accessori di sollevamento

8 Le schede per la definizione di piani per i controlli di apparecchi di sollevamento materiali e accessori di sollevamento v oggetto del controllo tipologia dell intervento personale incaricato metodo di controllo contenuti del controllo

9 La tipologia dei controlli Il documento tratta esclusivamente interventi che l attuale stato dell arte prevede vengano effettuati con una periodicità non superiore all anno. Poiché una delle discriminanti dei diversi controlli è la frequenza con la quale vanno eseguiti, non sono trattate: l ispezione eccezionale la verifica speciale ISPEZIONE GIORNALIERA: TIPOLOGIA DI CONTROLLO [ISO 9927 e ISO ] ispezione condotta giornalmente dal conduttore di gru o dall imbracatore prima di iniziare le operazioni di sollevamento; consiste in un ispezione visiva o in test funzionali. ISPEZIONE FREQUENTE: ispezione condotta sulla base della frequenza e della severità di utilizzo dell attrezzatura e dell ambiente di lavoro, entro intervalli di tempo non superiori a tre mesi (a meno di periodi di inattività). ISPEZIONE PERIODICA : ispezione condotta sulla base dell ambiente di lavoro, della frequenza e della severità di utilizzo dell attrezzatura, entro intervalli di tempo non superiori a 12 mesi (a meno di periodi di inattività).

10 Il personale incaricato L art. 71 comma 8 prevede genericamente che i controlli necessari vengano realizzati da persona competente ; il documento riporta le competenze che le norme assegnano a ciascuna figura. Le figure sotto descritte non devono necessariamente essere distinte tra loro: più controlli, infatti, possono essere eseguiti dalla stessa persona, purché in possesso di tutte le competenze specifiche per eseguirli, come previsto dall art. 71 comma 8 lett. c). v PITTOGRAMMA PROFILO DEL PERSONALE COINVOLTO NELLE ATTIVITA DI CONTROLLO PROFILO CONDUTTORE DI GRU: (identificabile con l operatore di cui all art. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) persona che fa funzionare la gru al fine di posizionare dei carichi. E responsabile della manovra corretta dell attrezzatura. Deve essere adeguatamente addestrato per la specifica tipologia di gru ed avere una sufficiente conoscenza della gru, dei suoi comandi e dei suoi dispositivi di sicurezza. [EN ]. IMBRACATORE: (identificabile con l operatore di cui all art. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) responsabile dell attacco e dello sgancio del carico al e dall organo di presa della gru, così pure dell utilizzo della corretta attrezzatura di sollevamento in conformità con la pianificazione della manovra per il buon posizionamento dei carichi. [EN ]. PERSONALE DI MANUTENZIONE: [identificabile con l operatore di cui all art. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. se specificatamente qualificato secondo quanto previsto all art. 71 comma 7 lett. b)] personale responsabile della manutenzione della gru e del suo sicuro e soddisfacente funzionamento. E tenuto ad effettuare ogni manutenzione necessaria. Deve avere piena familiarità con l attrezzatura ed i rischi che essa presenta e con le procedure di intervento previste. [EN ]. TECNICO ESPERTO [identificabile con l operatore di cui all art. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. se in possesso delle competenze necessarie come previsto all art. 71 comma 8 lett. c)] persona che, per la sua preparazione ed esperienza, possiede capacità e conoscenze nel campo delle gru e sufficiente familiarità con le principali regolamentazioni per poter determinare eventuali scostamenti dalle condizioni previste.[iso 9927].

11 Il personale incaricato I TECNICI DEI SOGGETTI ABILITATI NON POSSONO EFFETTUARE I CONTROLLI PREVISTI DALL ARTICOLO 71 COMMA 8 DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I..

12 I metodi di controllo Descrizione delle modalità e degli strumenti necessari per procedere con i controlli previsti. Si tratta delle competenze richieste per il personale che il datore di lavoro dovrà scegliere per l esecuzione dei controlli. ESAME VISIVO: METODI DI ISPEZIONE [ISO 9927] esame condotto allo scopo di individuare eventuali anomalie o scostamenti rispetto alle normali condizioni mediante controlli visivi, ad esempio un hammering test e misurazioni. Generalmente l esame viene condotto senza smontare l attrezzatura, a meno di particolari necessità che dovessero presentarsi. CONTROLLI NON DISTRUTTIVI: si fa riferimento ad esami quali liquidi penetranti, ultrasuoni, particelle magnetiche, radiografie, che potrebbero rendersi necessari a valle dell esame visivo. TEST FUNZIONALI : riguardano i comandi, gli interruttori e gli indicatori. Per quanto concerne, invece, il sistema elettrico e/o idraulico il test va condotto, solo se necessario. TEST OPERATIVI: include prove con e senza carico e prove funzionali dei dispositivi limitatori ed indicatori.

13 Le schede di controllo per le diverse tipologie di attrezzature

14 Le schede di controllo per le diverse tipologie di attrezzature Le schede sono strutturate individuando, oltre ad una prima parte di carattere generale, dei macro settori per le diverse tipologie di attrezzature; taluni di questi riguardano tutte le tipologie di attrezzature: unità di sollevamento unità di traslazione mentre altri sono specifici della tipologia dell attrezzatura: Unità di scorrimento Unità di rotazione Stabilizzatori attrezzature di tipo fisso attrezzature di tipo mobile e trasferibile attrezzature di tipo mobile Ciascuna di esse è poi strutturata, esplicitandone i principali componenti.

15 Le schede di controllo per le diverse tipologie di attrezzature Art. 71. (Obblighi del datore di lavoro) 8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché: a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l installazione corretta e il buon funzionamento;

16 Il registro di controllo Art. 71. (Obblighi del datore di lavoro) 9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza.

17 Il registro di controllo La Direttiva Macchine prescrive che il fabbricante indichi almeno i contenuti del registro di controllo, in particolare individuando le operazioni di manutenzioni preventiva con le relative periodicità: CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELLA GRU LISTA ISPEZIONI DOCUMENTI D INSTALLAZIONE PROVE DI CARICO DISPOSITIVI DI SICUREZZA INSTALLATI

18 Il registro di controllo

19 Il registro di controllo DATI CARATTERISTICHE DELL APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO TIPOLOGIA APPARECCHIO ANNO DI COSTRUZIONE NUMERO DI FABBRICA COSTRUTTORE MOMENTO MAX DI SOLLEVAMENTO (kn m) NUMERO DICH. CONFORMITÀ CE MATRICOLA ISPESL/INAIL PORTATA MASSIMA (Kg) UNITÀ DI SOLLEVAMENTO UNITÀ DI TRASLAZIONE ALLESTITORE (ove previsto) DATA MESSA IN SERVIZIO

20 Schede per personale incaricato dei controlli La scheda riassume gli interventi che ciascuna figura è chiamata a condurre sulla specifica attrezzatura, raggruppati in base alla frequenza dell intervento. Per i diversi componenti della macchina è descritto il controllo che deve condursi, l esito del quale deve essere riportato nell ultima colonna.

21 Unità di sollevamento: Argano a fune Unità di traslazione: Carrello elettrico bitrave Il dettaglio dei controlli APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI TIPO FISSO L appendice B del documento presenta un esploso dei controlli per i principali componenti, indicando a fianco la figura Giornaliera Frequente Periodica incaricata dell intervento. Oggetto del controllo Motori traslazione di Motori di sollevamento Competen za Metodo Test funzionali Test funzionali Finalità Controlli generali di funzionalità e dell assenza di rumorosità anomale Controlli generali di funzionalità e dell assenza di rumorosità anomale Competen za TIPOLOGIA DI CONTROLLO Metodo Finalità Competen za Metodo Test funzionali ed esame visivo Test funzionali ed esame visivo Finalità Controlli generali di funzionalità. [controllare in particolare le aperture di ventilazione, la temperatura della carcassa, l isolamento, il collettore e le spazzole] Controlli generali di funzionalità. [controllare in particolare le aperture di ventilazione, la temperatura della carcassa, l isolamento, il collettore e le spazzole]

22 Il dettaglio dei controlli L appendice B del documento presenta un esploso dei controlli per i principali componenti, indicando a fianco la figura incaricata dell intervento.

23 Grazie per l attenzione Ing. Sara Anastasi s.anastasi@inail.it office fax

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