LabCAT Corso di Laurea in: Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica a.a
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- Livia Marchese
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1 LabCAT Corso di Laurea in: Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica a.a Tecniche e strumenti di sottotitolazione Parte I Docente: Prof. Seminario a cura di: Ing. Università del Salento
2 Introduzione L attività di sottotitolazione, oggigiorno assai diffusa nel materiale audiovisivo di comune utilizzo da parte di svariate tipologie di utenti, è un attività che necessità di una specifica inquadratura metodologica e terminologica Fra i numerosi esempi disponibili, si possono citare le attività di sottotitolazione per: materiale cinematografico da rendere in lingua differente dall originale, materiale cinematografico da rendere in lingua originale per non udenti, contributi filmati a conferenze, meeting, incontri da rendere nelle varie lingue di appartenenza alla composizione dell uditorio materiale audio-visivo di animazione in lingua differente dall originale, Quali elementi chiave riuscite a individuare? 2
3 Introduzione Si può notare dunque come essa sia strettamente legata all attività di traduzione in senso lato È pertanto lecito, fin da subito, considerare alcuni quesiti fondamentali: in quale rapporto possono essere collocate sottotitolazione e traduzione, in accordo con la letteratura scientifica di riferimento? esiste una specifica correlazione fra tipologia di traduzione, tipologia di sottotitolazione e tipologia del destinatario? come può essere classificata in maniera il più possibile univoca l attività di sottotitolazione? 3
4 RICHIAMI DI TEORIA E TECNICA DELLA SOTTOTITOLAZIONE 4
5 Sottotitolazione: terminologia di riferimento Respeaking Sottotitolazione real-time Sottotitolazione Intra-linguistica Inter-linguistica Traduzione audio-visiva Traduzione Eugeni, C., Introduzione al rispeakeraggio televisivo, in Respeaking Proceedings of the First International Seminar on Real-Time Intralingual Subtitling, St. Jerome Publishing,
6 Teoria della traduzione Richiami teorici Il testo Multidimensional Translation: Semantics Turned Semiotics di H. Gottlieb rappresenta un importante riferimento teorico per disporre di una completa tassonomia della traduzione. I fondamenti teorici del lavoro di Gottlieb sono da ricercare nel saggio fondativo di R. Jakobson sulla traduzione Nelle diapositive seguenti se ne riportano alcuni estratti Gottlieb, H. (2005). Multidimensional Translation: Semantics Turned Semiotics, in Proceedings of MuTra2005 Conference on Challenges of Multidimensional Translation, Saarbruecken, May 2-6, 2005, Gerzymish-Arbogast, H. (Ed.), St. Jerome Publishing. Jakobson, R. (1959). On Linguistic Aspects of Translation. On Translation. Brower Reuben (Ed.), Cambridge, Massachussets: Harvard University Press. 6
7 Teoria della traduzione Definizioni Ogni tecnica traduttiva è costituita da due aspetti focali: PROCESSO: attività tramite l esecuzione della quale si ottiene il testo di arrivo (TA) a partire da un testo sorgente (TS), comprendente i percorsi operativi e psico-cognitivi del traduttore PRODOTTO (=TA): risultato conseguito mediante il processo traduttivo, dato in fruizione all utenza finale 7
8 Teoria della traduzione Aspetti caratterizzanti Per ogni tecnica traduttiva devono essere definiti: MEZZO: orale, scritto, entrambi CANALE: acustico, visivo, audio-visivo, simbolico-tattile MODALITA DEL PROCESSO: in tempo reale, in differita, consecutiva, simultanea, a vista LINGUA: linguaggio di TS e TA LOCALIZZAZIONE DEL PRODOTTO: cartacea, nastro, Web, software.. 8
9 Teoria della traduzione Richiami teorici Numero di canali di comunicazione a disposizione Sorgente e destinatario della traduzione sono semioticamente differenti 9
10 Teoria della traduzione Richiami teorici Sorgente e destinatario della traduzione condividono lo stesso sistema simbolico 10
11 Tipologie di traduzione Traduzione inter-linguistica: il testo sorgente (TS) e il testo di destinazione o di arrivo (TA) sono in due lingue differenti Traduzione intra-linguistica: TS e TA condividono la medesima lingua: T. Intra-L. diacronica: fra differenti varianti storiche dello stesso linguaggio T. Intra-L. dialettale: fra differenti varianti geografiche, sociali o generazionali dello stesso linguaggio T. Intra-L. diamesica: fra differenti modalità di fruizione del medesimo linguaggio (ad es.: dal parlato allo scritto o viceversa) T. Intra-L. translitterale: richiede un cambio o una modifica dell alfabeto utilizzato Ad esempio? Fra Kanji e Romaji nella lingua giapponese 11
12 Tipologie di processi traduttivi Esistono differenti processi traduttivi: Interpretazione Simultanea Consecutiva «a trattativa» Traduzione propria Letteraria Tecnico-scientifica Traduzione audio-visiva Doppiaggio Sottotitolazione 12
13 Traduzione audio-visiva (TAV) Fra le tipologie di traduzione disponibili, quella di nostro interesse è la cosiddetta traduzione audio-visiva (TAV) Come suggerito dal termine, in questa tipologia di traduzione si ha un TS a 2 canali: quello audio e quello video (verbale e non), appunto Obiettivo: rendere disponibili a un utenza più ampia prodotti audio-visivi che altrimenti risulterebbero non fruibili per motivi sensoriali o linguistici La TAV si può riferire quindi a prodotti eterogenei: materiale televisivo o cinematografico, prodotti derivanti dall Opera e dal teatro, materiale prodotto in seminari e conferenze, 13
14 TAV: componente audio COMPONENTE AUDIO VERBALE: essa comprende i dialoghi, i monologhi, eventuali brani musicali cantati dagli attori e qualsiasi altra componente verbale o dialogica significativa per il prodotto finale COMPONENTE AUDIO NON VERBALE: essa è costituita da: effetti speciali, rumori di fondo, musiche di sottofondo, altri effetti sonori non voluti o non significativi per il prodotto finale 14
15 TAV: componente video COMPONENTE VIDEO VERBALE: essa annovera qualsiasi dato scritto visibile durante la fruizione del prodotto: didascalie, sottotitoli, sottopancia, scritte interne derivanti da inquadratura (riprese di segnaletica stradale, di materiale cartaceo libri, giornali,, di schermate di proiezione, di schermate di computer, ecc.) COMPONENTE VIDEO NON VERBALE: essa è costituita da: elementi di fotografia (tutto ciò che è immobile o quasi, immagini, sfondi, panorami ); prossemica (ambiente di svolgimento della comunicazione); cinesica (gestualità e linguaggio del corpo degli attori) 15
16 Tipologie di TAV (I) Doppiaggio I dialoghi presenti nel TS (pre-registrato) vengono sostituiti con le corrispondenti traduzioni nella lingua di pertinenza del TA. Sono necessarie operazioni di adattamento, sincronizzazione, postsincronizzazione e ri-arrangiamento audio per fare in modo che i nuovi dialoghi si integrino con ogni altra componente non verbale (labiale e gestualità degli attori, rumori di fondo, effetti video, ) 16
17 Tipologie di TAV (II) Voice Over A differenza del doppiaggio, nel TA vengono mantenuti i dialoghi del TS, seppure con volume più basso. Da un punto di vista sonoro, dunque, i dialoghi del TA sovrastano quelli del TS. Non è richiesto alcun lavoro di post-sincronizzazione poiché il sincronismo originale fra componente verbale e componente non verbale del TS viene mantenuto inalterato 17
18 Tipologie di TAV (III) Commento e narrazione COMMENTO: Il parlato del TS viene liberamente riadattato (commento) per aggiungere o eliminare informazioni a seconda delle esigenze del traduttore e dell utenza finale. Solitamente questa tipologia di TAV non richiede sincronismo di alcun tipo e può proporsi come vettore di nuovi testi descrittivi (si pensi al commento nei documentari a carattere scientifico o storico) NARRAZIONE: tipologia di TAV a cavallo fra voice over (dal quale si differenzia per contenuti più semplici e al contempo esplicativi) e commento (da cui si discosta per un ritmo che deve assecondare quello della elocuzione presente nel TS) 18
19 Tipologie di TAV (IV) Sottotitolazione SOTTOTITOLAZIONE: è solitamente (ma vedremo che non è questa l unica sua manifestazione) una traduzione diamesica inter-linguistica che consente di mantenere l audio originale del TS e fornirne una traduzione in una o più lingue di destinazione nel TA. I fruitori del TA accedono ai dialoghi tradotti mediante lettura di righe di testo solitamente apposte nella parte inferiore dello schermo, recanti la traduzione della corrispondente componente audio verbale che viene in quel momento trasmessa. L attività di sottotitolazione deve svolgersi preliminarmente alla proiezione del prodotto finito o, laddove questo non sia possibile o consigliabile, in diretta. 19
20 Tipologie di TAV (V) Sopratitolazione SOPRATITOLAZIONE: è un caso particolare di sottotitolazione, con applicazione settoriale (poiché trova principale impiego nell ambito teatrale). La sua denominazione deriva appunto dal suo scenario tipico di utilizzo: la proiezione su uno schermo soprastante il proscenio, di sopra-titoli (inter- e intra-linguistici) di descrizione o supporto alla rappresentazione teatrale in atto 20
21 Tipologie di TAV (VI) Sottotitolazione per non udenti SOTTOTITOLAZIONE PER NON UDENTI: questa tipologia di sottotitolazione è nella maggior parte dei casi una traduzione interlinguistica diamesica (passaggio dalla componente audio verbale alla componente video verbale) iposemiotica (poiché i fruitori del TA, non essendo normo-udenti, non hanno necessità di disporre della componente audio-verbale e quindi utilizzano un numero di canali di comunicazione inferiore a quelli tramite i quali è erogato il TS) 21
22 Tipologie di TAV (VII) Audiodescrizione AUDIODESCRIZIONE: questa tipologia di TAV trova applicazione principalmente per non vedenti e ipo-vedenti, e si basa su una rielaborazione della componente audio (verbale e non) nel passaggio da TS a TA al fine di rendere fruibili anche a queste tipologie di utenti tutte quelle informazioni che nel TS erano veicolate tramite la sola componente video (verbale e non). È da precisare come l audiodescrizione non implichi necessariamente una traduzione e quindi rientri nelle TAV solo in senso lato 22
23 Cenni storici Il primo tentativo di associazione di componenti audio e video risale ai primissimi anni del Novecento, quando venivano utilizzate delle stringhe di testo definite intertitoli (generalmente bianche su sfondo nero, spesso istoriato) interposte fra serie di fotogrammi all interno di proiezioni cinematografiche. Poiché all epoca si aveva la sola componente video, gli intertitoli costituivano delle didascalie complementari 23
24 Esempi di intertitoli 24
25 Cenni storici Con la progressiva diffusione trans-nazionale dei prodotti audiovisivi cinematografici si è rapidamente passati dalla sovrapposizione degli intertitoli alla creazione dei sottotitoli Il primo film inglese interamente sottotitolato fu The Jazz Singer (1927), di Alan Crosland, proiettato a Parigi il
26 Cenni storici I sottotitoli si diffondono progressivamente in virtù della loro economicità e semplicità realizzativa (rispetto al doppiaggio), sebbene in molti contesti nazionali siano avversati per questioni di protezionismo culturale (Francia e Italia in primis) L evoluzione tecnologica e la progressiva formazione culturale e professionale del sottotitolatore hanno contribuito all ulteriore diffusione di questa tipologia di TAV fino ai giorni nostri 26
27 Criteri generali da rispettare nella sottotitolazione Leggibilità Accessibilità Trascrizione / traduzione accurata Rispetto delle esigenze dell utenza finale Insieme di regole pratiche cui il sottotitolatore deve attenersi 27
28 Regole pratiche di sottotitolazione (1) Struttura del sottotitolo: Adottare linee di testo più corte dell intera larghezza dell area visuale, suddividendole laddove necessario in stringhe multi-linea (linea superiore solitamente più corta) (soprattutto nelle traduzioni) Adottare laddove consentito una sintassi lineare (i.e., soggetto-predicato-verbo) per consentire una lettura veloce e intuitiva Utilizzare colori, sfondi, dimensioni dei font adeguati al contesto e non invasivi da un punto di vista grafico o cromatico Rispettare la punteggiatura e utilizzarla come vettore di elementi para-linguisitci (stati d animo, toni, emozioni manifestate dal parlante) Relazione fra testo orale e testo sottotitolato: Ridurre o modificare all occorrenza il testo sottotitolato per rispettare le dimensioni vincolanti dell area visuale e la rapidità di enunciazione del parlante Cercare di riprodurre per iscritto gli intenti comunicativi del parlante 28
29 Regole pratiche di sottotitolazione (2) Accessibilità del sottotitolo: Accessibilità temporale: il sottotitolo deve rimanere visibile per un periodo tale da permettere all utente finale di completarne la lettura Accessibilità spaziale: il sottotitolo deve occupare una porzione dell area visuale tale da non ostruire in maniera significativa la componente video Sincronizzazione del sottotitolo: Rispettare inizio e fine di ogni scambio dialogico Rispettare i cambi inquadratura Rispettare la corrispondenza fra i diversi soggetti parlanti (ad esempio adottando e poi mantenendo colori differenti per i vari soggetti) Rispettare prossemica e cinesica (usando stili differenti a seconda del momento) Rispettare la componente video verbale (presenza a video di altri elementi testuali) 29
30 Formato di distribuzione del sottotitolo Associare la sottotitolazione al particolare tipo di mezzo multimediale su cui verrà utilizzato il TA. Ad esempio: Schermo cinematografico: sottotitoli lunghi e ben leggibili (fino a 40 caratteri/linea) Schermo televisivo: sottotitoli più brevi (fino a 35 caratteri/linea). Si deve tenere conto di: minore attenzione da parte dello spettatore, potenziali posizioni errate spettatore/schermo CD/DVD/BlueRay: lo spettatore può personalizzare la visione scegliendo fra più sottotitoli ed eventualmente rivedere i passaggi non letti o sfuggiti o a lettura incompleta Web streaming: contesto simile a quello dello schermo televisivo, con l aggravante della presenza di sottotitolatori non professionisti (fansubber) 30
31 Proiezione del sottotitolo Esistono vari modi per proiettare un sottotitolo. Vengono presentati nella consueta coppia: [effetto comparsa effetto mantenimento/uscita] Scrolling e roll-up: il sottotitolo appare parola per parola (scrolling) e poi trasla verso l alto (roll-up) per consentire l inserimento di una nuova linea di testo. Quando la nuova linea è completa, la precedente viene rimossa Pop-up e block: i sottotitoli appaiono in blocco (pop-up) fino a 2/4 righe alla volta e poi rimangono a video (block) per un tempo commisurato alla durata della corrispondente battuta dialogica o dell inquadratura Snake: il sottotitolo compare come singola linea testuale che scorre in maniera continuativa da destra verso sinistra (o da sinistra verso destra a seconda delle convenzioni di lettura stabilite dalla lingua di destinazione). 31
32 Ulteriori regole di accessibilità e leggibilità (1) Suddividere proposizioni particolarmente lunghe in gruppi di sottotitoli Recently ENCOM board members have been troubled by the reports of Flynn's erratic even obsessive behavior. TRON: Legacy (2010) Recently ENCOM board members have been troubled by the reports of Flynn's erratic even obsessive behavior. Non superare i 5 di durata massima di permanenza a video (10 nel caso di spettatori non adulti) Adottare font chiari e leggibili (solitamente sans serif) Ad esempio, sono Serif i seguenti font: Times New Roman, Book Antiqua, Adobe Garamond Pro Ad esempio, sono Sans Serif i seguenti font: Arial, Calibri, Verdana, Helvetica 32
33 Ulteriori regole di accessibilità e leggibilità (2) Usare il maiuscolo solo per effetti particolari o urla o situazioni in cui il parlante si esprime con estrema foga o enfasi Mantenere la stessa dimensione del font per tutta la sessione di sottotitolazione Mantenere la stessa spaziatura fra parole consecutive durante tutta la sessione di sottotitolazione Non utilizzare una punteggiatura sovrabbondante In caso di presenza contemporanea nello stesso blocco di sottotitolazione di più locutori, usare il simbolo convenzionale di cambio locutore - 33
34 Ulteriori regole di accessibilità e leggibilità (3) Usare, laddove ritenuto opportuno, colori differenti per differenti locutori (per evitare l effetto rainbow, è consigliabile destinare colorazioni differenti solo in presenza di dialoghi estremamente significativi all interno del prodotto audio-visivo in esame) Rispettare le regole di suddivisione grammaticali della lingua del TA (ad esempio cercando di far corrispondere le stringhe del sottotitolo alle varie proposizioni presenti nell enunciato dei protagonisti) 34
35 Sottotitolazione inter- e intra-linguistica Sottotitolazione inter-linguistica: TS e TA sono in due lingue diverse ( trasmissione diagonale del messaggio, cit. Gottlieb) destinata a normo-udenti, non-udenti o ipo-udenti. Ha alcune problematiche tipiche: resa di elementi specifici (dialetti); resa di elementi poco o del tutto non udibili. Può essere destinata a scopi di apprendimento: Sottotitolazione inter-linguistica diretta: TS in lingua originale, sottotitoli nella lingua del discente Sottotitolazione inter-linguistica inversa: TS nella lingua del discente, sottotitoli nella lingua da apprendere Sottotitolazione inter-linguistica diretta bilingue: TS in lingua originale, sottotitoli in due differenti lingue (stringhe sovrapposte o affiancate, a colore differente). Caratteristica dei paesi in doppia lingua (ad es. Canada, Belgio ) 35
36 Sottotitolazione inter- e intra-linguistica Sottotitolazione intra-linguistica: TS e TA sono nella medesima lingua ( trasmissione verticale del messaggio, cit. Gottlieb) destinata ipo o non-udenti in massima parte ma anche a normo-udenti (ad es. nel karaoke o nei contesti in cui il rumore circostante è tale da impedire un corretto ascolto o vige l obbligo del silenzio). intra-linguistica può essere: verbatim: il testo scritto rispetta fedelmente ( fedeltà lessico-sintattica ) il parlato modificata: il testo scritto mantiene inalterati i contenuti senza però esibire una trascrizione fedele del testo orale 36
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