TRASPORTO CON ELICOTTERO (Indicazioni) MOTIVAZIONI
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- Amando Meli
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1 TRASPORTO CON ELICOTTERO (Indicazioni) MOTIVAZIONI L ELICOTTERO COME MEZZO DI TRASPORTO PRESENTA DELLE PECULIARITA CHE POSSONO RIASSUMERSI: 1) NEL MANTENERE IL VOLO STAZIONARIO (hovering o sostentazione a punto fisso) OLTRE ALLO SPOSTAMENTO ORIZZONTALE, CON FASI DI DECOLLO E DI ATTERRAGIO IN DIREZIONE VERTICALE. 2) NELL AFFIDABILITA DEL MEZZO 3) NEL POTER INTERVENIRE IN QUALSIASI PARTE DEL TERRITORIO, ANCHE NELLE ZONE IMPERVIE 4) NELL EVITARE LE CONGESTIONI DOVUTE AL TRAFFICO, IN PARTICOLARE MODO NELLE AREE URBANE 5) NELLA RAPIDITA DEGLI INTERVENTI 6) NEL POTERE ESSERE CONFIGURATO CON DIVERSI EQUIPAGGIAMENTI 7) NEL NON RICHIEDERE AMPI SPAZI PER LE OPERAZIONI DI ATTERRAGGIO E DECOLLO NE SOFISTICATI SISTEMI DI CONTROLLO DEL VOLO 8) NELL ACCETTABILE COSTO DI GESTIONE I limiti di operatività degli elicotteri sono rappresentati: a) dalle condizioni ambientali (vento forte e nebbia) b) dall ambiente ostile c) dall oscurità Per ambiente ostile si intende un ambiente in cui non può essere effettuato un atterraggio a causa: 1) di una superficie accidentata 2) Perché gli occupanti dell elicottero non sono sufficientemente protetti dagli elementi avversi perché il rischio dei soccorritori è superiore (o inaccettabile) in relazione all operazione di soccorso L ultima condizione tende ad essere superata con l introduzione delle tecnologie di volo strumentale (Instrumental Flight Rules (IFR) Visual Flight Rules (VFR) 215
2 Nomenclatura -Altitudine barometrica (PA Pressure Altitude) è la minima distanza tra l aeromobile e la superficie isobarica 1013,2 mb. ed è la quota che si legge sull altimetro barometrico quando regolato sul QNE (29,92 pollici o millibar). -Ambiente ostile - un ambiente in cui non può essere effettuato un atterraggio forzato in sicurezza a causa della superficie impraticabile o perché gli occupanti l elicottero non sono adeguatamente protetti dagli elementi avversi o perché le capacità/risposta di ricerca e salvataggio non sia compatibile al caso o vi sarebbe un inaccettabile danno alle persone o alle cose al suolo. -Area Congestionata con riferimento a città, paesi, insediamenti colonici ed ogni area residenziale, commerciale o a scopi ricreazionali (vedi definizione di Ambiente ostile). -Area di avvicinamento finale e di decollo (FATO - Final approach and take-off) - area di dimensioni definite sulla quale sono portate a termine le manovre di avvicinamento, hovering e atterraggio, o cominciata la manovra di decollo. Nel caso di elicotteri operanti con prestazioni di Classe 1, il FATO include anche l Area di Sicurezza, dichiarata utile ed idonea a completare la manovra di mancato decollo. -Area di Sicurezza - area che circonda il FATO, di dimensioni definite, libera da ostacoli, eccetto quelli richiesti per la navigazione aerea, il cui scopo è quello di ridurre i rischi di danni nel caso in cui accidentalmente o per avaria, le manovre di decollo e atterraggio dovessero oltrepassare l area di FATO. -Area di atterraggio e sollevamento (TLOF - Touchdown and lift-off area) - area di atterraggio e sollevamento, localizzata dentro o fuori un FATO, di qualsiasi forma e comunque, di dimensioni sufficienti a contenere un cerchio di diametro pari a 1.5 volte la lunghezza/larghezza, quale delle due è più lunga, del più grande elicottero che la impiega. -Area libera - (Clearway) - area di dimensioni definite al di sopra del terreno o dell acqua, selezionata e/o preparata e sotto il controllo delle appropriate autorità, entro la quale un elicottero, operante con prestazioni di Classe 1, può aumentare la velocità e raggiungere una determinata altezza. 216
3 DR Distanza orizzontale sorvolata dall elicottero alla fine della TODHA Elevazione (e) distanza minima tra le superfici del mare ed un punto del terreno Peso Base Operativo a vuoto (P.B.O.) - Peso totale di configurazione dell elicottero pronto alla specifica missione da svolgere compresi i piloti, escluso tutto il carburante utilizzabile ed il carico da trasportare Peso massimo al decollo (M.T.O.W.) - Peso massimo consentito al decollo. Ponte di volo (Helideck) - elisuperficie localizzata in mare su una struttura fissa o flottante. 217
4 Principali caratteristiche tecniche dell elicottero 218
5 Tipi di elicotteri 219
6 Caratteristiche tecniche generali Lunghezza fusoliera m Diametro rotore m Lunghezza con rotore in moto m Larghezza 3 6 m Velocità Km/h Autonomia (2 3 h) Molto variabile (velocità, condizioni del vento,turbolenze ed ambientali in genere) La sostentazione e la propulsione avvengono tramite due grandi eliche (rotori) ad asse di rotazione verticale L asse di rotazione è inclinabile nella direzione longitudinale per produrre propulsione ed in quella trasversale (negli elicotteri con un solo rotore) una forza che genera, con l elica di coda, una coppia di controrotazione necessaria per la stabilità in volo Gli elicotteri hanno dimensioni che variano da 10 a 30 m in lunghezza e da 3 ad 8 metri di altezza, con una capacità di trasporto da 2 a 40 persone. 220
7 Sistema di forze p f 221
8 Componenti vettoriali del sistema di forze 222
9 Tipi di elicotteri 223
10 Tipologie di elicotteri per interventi HEMS e SAR 224
11 Segmenti di utilizzo degli elicotteri In particolare : Helicopter Emergency Medical Service (HEMS) Search and Rescue (SAR) 225
12 Norme di riferimento per l operatività degli elicotteri Le fasi di operatività degli elicotteri sono indicate nel regolamento Joint Aviation Requirements (JARs) Nelle JARs sono comprese tutte le misure riguardanti la sicurezza e le procedure operative degli aeromobili In Italia sono in vigore la JARs-OPS1 (Commercial Air Transportation- Aeroplanes) e la JARs- OPS3 (Commercial Air Transportation Helicopters) Le fasi operative degli elicotteri sono suddivise in: 1) Procedure di volo 2) Prestazioni (operazioni di volo) Le procedure di volo prevedono due categorie: A e B Categoria A : è riferita ad elicotteri plurimotore (JARs 27/29) con adeguate caratteristiche che consentono di effettuare il decollo e l atterraggio in sicurezza, nell ipotesi di una avaria ad una turbina. Categoria B : è riferita ad elicotteri monomotore e plurimotore con caratteristiche che non garantiscono il sostentamento in volo nella ipotesi di una avaria ad un motore, ed e necessario un atterraggio non schedulato. 226
13 PROCEDURE Procedura in Categoria A - procedura di volo, riferita ad elicotteri plurimotori (disegnati e realizzati con turbine e sistemi di isolamento, così come descritti nelle JAR 27/29 o equivalenti, accettate dalla JAA) in cui, adeguate prestazioni riportate nei rispettivi manuali di volo ed in accordo con l area della superficie da cui operano, consentono di effettuare il decollo o l atterraggio in sicurezza, nell ipotesi di una avaria ad una turbina durante il loro svolgimento. Procedura in Categoria B - procedura di decollo ed atterraggio riferita ad elicotteri monomotore e plurimotore, in cui non è possibile ottemperare ai requisiti della Categoria A e che, conseguentemente, non è garantito il sostentamento in volo nell ipotesi di una avaria ad un motore ed è necessario un atterraggio non schedulato. PRESTAZIONI Prestazioni di classe 1: operazione di volo che l elicottero è in grado di sostenere per una avaria ad una turbina. L elicottero ha le prestazioni necessarie per un atterraggio entro la RTODAH, oppure per continuare il volo in sicurezza fino ad una base. Prestazioni di Classe 2 - operazioni di volo in cui, in caso di avaria ad una turbina, l elicottero è in grado di offrire prestazioni tali da consentire di poter continuare il volo in sicurezza, salvo i casi in cui l avaria dovesse accadere inizialmente durante la manovra di decollo e prima di un punto definito, o durante l ultima fase della manovra di atterraggio dopo un punto definito. In entrambi i casi è richiesto un atterraggio forzato. Prestazioni di Classe 3 - operazioni di volo in cui, in caso di avaria ad un motore in qualsiasi fase del volo, un elicottero plurimotore potrebbe non essere in grado di continuare il volo e dovrebbe, così come accade certamente ad un monomotore, effettuare un atterraggio forzato 227
14 LE FASI DI DECOLLO E ATTERRAGGIO Le fasi di decollo e atterraggio sono individuate dalle AREE, dalle DISTANZE e dai PUNTI DI VOLO Aree FINAL APPROACH AND TAKE-OFF (FATO) Area di avvicinamento finale e di decollo (FATO) Comprende un area di dimensioni definite sulla quale si completano le manovre di avvicinamento, hovering e atterraggio (oppure comincia la manovra di decollo). Nel caso di elicotteri con prestazioni di classe 1, il FATO include un area di sicurezza, dichiarata utile ed idonea a completare la manovra di mancato decollo AREA DI SICUREZZA TOUCHDOWN AND LIFT-OFF AREA (TLOF) Area di atterraggio e sollevamento E un area localizzata entro o fuori il FATO, di qualsiasi forma di dimensioni tali da contenere un cerchio di diametro 1,5 volte la lunghezza (o larghezza) del più grande elicottero che la impiega AREA DI SICUREZZA E un area che circonda il FATO, di dimensioni definite e libera da ostacoli. Ha lo scopo di ridurre i rischi di danni, in caso di avaria dell aeromobile, nelle manovre di decollo e atterraggio che dovessero superare l area FATO CLEARWAY (AREA LIBERA) E un area di dimensioni definite al di sopra del terreno o dell acqua, selezionata e preparata e sotto il controllo delle autorità. Nell area libera un elicottero con prestazioni di classe 1 può aumentare la velocità e raggiungere una determinata altezza 228
15 DISTANZE Le distanze per le fasi di decollo ed atterraggio, in condizioni di massima sicurezza, sono indicate in: -Distanza di decollo disponibile (TODA - Take-off distance available helicopter) - lunghezza dell area di avvicinamento finale e di decollo più la lunghezza della Clearwey dell elicottero (se esistente), dichiarata utile ed idonea a completare la manovra di decollo. -Distanza di decollo richiesta (TODRH - Take-off distance requested helicopter) - Distanza orizzontale compresa tra il punto di decollo ed il punto sul quale è raggiunta la VTOSS ad una altezza dal suolo di 35 ft. ed un gradiente di salita positivo, dopo aver subito l avaria ad una turbina al TDP ed impiegando la turbina funzionante nei limiti di potenza approvati. Distanza disponibile per la manovra di mancato decollo (RTODAH - Rejected take-off distance available helicopter) - Lunghezza dell area di avvicinamento finale e decollo dichiarata utile ed idonea, ad elicotteri operanti con performance di classe 1, a completare la manovra di mancato decollo. Distanza richiesta per la manovra di mancato decollo (RTODRH - Rejected take-off distance required helicopter) - Distanza orizzontale richiesta, compresa tra il punto di decollo e il punto in cui il velivolo completa la sua corsa a terra, dopo l avaria ad una turbina occorsa al TDP. -Distanza di atterraggio disponibile (LDAH - Landing distance available helicopter) - lunghezza dell area di avvicinamento finale e di decollo, più tutta l area dichiarata utile ed idonea a completare la manovra di atterraggio da una data altezza. Committal Point - è quel punto del sentiero di avvicinamento finale al quale il pilota in volo decide che, riscontrata la perdita di potenza di un turbomotore, la più sicura opzione sia continuare fino al ponte di volo. -Carico trasportato - Peso totale dei passeggeri, bagagli e carichi diversi trasportati. 229
16 PUNTI DI VOLO Sono individuati 6 punti di volo: 1. Punto di decisione di decollo (TDP: take-off decition point) 2. Punto definito dopo il decollo (DPATO) 3. Punto definito prima dell atterraggio (DPBL) 4. Punto critico di decisione all atterraggio (LDP:landing decision point) 5. Committal point 6. Altezza di decisione critica 230
17 Punto critico di decisione all atterraggio (LDP - Landing Decision Point) - punto della traiettoria di atterraggio dal quale, nella eventualità di avaria ad una turbina, può essere completata in sicurezza la manovra di atterraggio o viceversa, effettuata la manovra di mancato atterraggio e decollo. Punto definito dopo il decollo (DPATO) (applicabile soltanto agli elicotteri impiegati con performances di Classe 2) - punto compreso tra il decollo e la fase di salita, prima del quale la prosecuzione del volo dell elicottero in sicurezza, con un turbomotore in avaria, non è assicurata e può essere richiesto un atterraggio forzato. Punto definito prima dell atterraggio (DPBL) (applicabile soltanto agli elicotteri impiegati con performances di Classe 2) - punto compreso tra la fase di avvicinamento e l atterraggio, dopo il quale la prosecuzione del volo dell elicottero in sicurezza, con un turbomotore in avaria, non è assicurata e può essere richiesto un atterraggio forzato. Punto di decisione di decollo (TDP - Take-off decition point) - Punto dal quale, essendo stata riconosciuta una avaria ad un motore in quel momento, può essere portata a termine in sicurezza sia la manovra di decollo che quella di mancato decollo. Tempo di esposizione - periodo dentro il quale le prestazioni dell elicottero con un turbomotore in avaria in aria calma, non sono tali da garantire un atterraggio forzato in sicurezza o continuare il volo in sicurezza. - h1 - Altezza di decisione critica. -V1 - Velocità di decisione critica. VTOSS - (Vertical Take-Off Safety Speed) - Velocità minima alla quale è assicurata la salita, con una turbina inoperativa e quella funzionante operante entro i limiti di potenza approvati. 231
18 Punto di decisione per il decollo distanza richiesta per la manovra di mancato decollo distanza di decollo disponibile distanza di decollo richiesta distanza disponibile per la manovra di mancato decollo 232
19 Punto critico di decisione Punto critico di decisione all atterraggio 1 TDP/LDP 233 ateraggio con una turbina inoperativa 2 35 ft minimo
20 za Punto critico di decisione all atterraggio LDP distanza di atterraggio disponibile () 2 LDR LDAH 234 area disicureza
21 2 Punto critico di decisione TDP 1 15ft 3 235
22 ELIPORTI -Elisuperficie - area idonea alla partenza e all approdo esclusivo di elicotteri, che non appartenga al demanio aeronautico di cui all art.692 del codice della navigazione. Elisuperficie soprelevata - elisuperficie elevata almeno 3 m. rispetto alla superficie che la circonda. Classificazione amministrativa: Eliporti militari (polizia, vigili del fuoco, guardia costiera, ecc.) Eliporti governativi (statali, regionali, ecc.) Eliporti di uso pubblico Eliporti di uso privato 236
23 Strutture dell eliporto 237 FIG. N. 69
24 FIG. N
25 SEGNALETICA DI STAZIONAMENTO SEGNALE DI INDICAZIONE NOTTURNO Segnaletica di distanziamento FIG. N. 70 Segnale di indicazione notturna 239
26 SUPERFICI DI AVVICINAMENTO 240
27 241
28 242
29 Testi consigliati: Nastro V.; Messina G: Fondamenti di navigazione aerea. Hoepli S.p ; Milano 2001 Sinatra A (A cura di ): Aeroporti e sviluppo regionale, rassegna di Studi, Guerini e associati S.p.A., Milano 2001 Aerei ed aeroporti: Fabbri Editore, anno 2000, Fascicoli raccolta, figure e immagini Gian Bruno Mingiardi: Principi di aerodinamica e teoria del volo degli elicotteri; IBN Editore Roma Regolamento ENAC «Le piste di volo» di Roberto Passatore - Ministero dei Trasporti. G. Tesoriere- G. Boscaino: Strade Ferrovie Aeroporti 3- Le soprastrutture aeroportuali- UTET 1979 Siti Web vari 243
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