PARTO. Espulsione o estrazione del feto e annessi fetali dell organismo materno. Si distingue in relazione a: p. abortivo. p.a termine p.

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1 PARTO Espulsione o estrazione del feto e annessi fetali dell organismo materno. Si distingue in relazione a: p. abortivo durata p.pre termine p.a termine p. post termine modalità di espletamento p.spontaneo p.povocato o indotto p.pilotato p.operativo

2 numero di feti p. semplice p.plurimo Vengono definiti FATTORI DEL PARTO: il feto, il canale del parto, la contrazione uterina.

3 LA SALA PARTO MATERIALE NECESSARIO Letto da parto Sgabello regolabile Scialitica Prese di ossigeno e vuoto Biancheria Contenitori per rifiuti Carrelli con materiale occorrente per visita ostetrica e parto: - guanti sterili - lubrificanti

4 - sapone liquido/antisettico - stetoscopio ostetrico - garze, pinze - nelaton e cateteri - set da parto - set da episiotomia - materiale per larottura delle membrane - tamponi vaginali - fili disutura - arcelle ed irrigatori

5 L INFERMIERA IN SALA PARTO PRIMA DEL PARTO: Conoscere bene l uso del letto da parto Fare il letto con cerata, traversa, lenzuolo e cuscino Verificare il funzionamento della scialitica e delle prese(o 2 ) Preparare l irrigatore con acqua tiepida per l igiene Avvicinare i carrelli con materiale necessario per: - il parto - eventuale urgenza

6 - prima assistenza al neonato - medicazione Rassicurare la paziente durante le contrazioni Aiutarla a rilassarsi con esercizi respiratori Se ha sete umettarle labbra e bocca senza somministrare liquidi In caso di vomito essere presenti, rassicurare e aiutare Informarla sull evoluzione del travaglio per una efficace collaborazione

7 AL MOMENTO DEL PARTO: Indossare camici sterili Porre la paziente in posizione ginecologica: - bacino al bordo del letto - lenzuolo ripiegato sotto la schiena - gambe sui gambali ricoperte da calzari Istruirla circa l uso delle maniglie al momento della spinta Effettuare cure igieniche con antisettico Asciugare il viso della partoriente Insegnarle a spingere durante le contrazioni Se compare un crampo effettuare la dorsoflessione forzata del piede sulla gamba

8 Al momento dell espulsione impedire alla paziente di spingere facendola respirare a bocca aperta Aiutare l ostetrica e il ginecologo durante l estrazione del feto Dopo l espulsione prendere il bambino per i piedi con un telino sterile, mantenendo la testa verso il basso e sorreggendo la nuca con una mano Deporlo sull addome materno avvolto in un telo caldo Procedere con le cure e i controlli al neonato Clampare cordone ombelicale Preparare braccialetti identificativi madre-bambino Secondamento

9 Pulizia dei genitali con antisettico Sutura della ferita (in caso di episiotomia) Disinfezione ferita Applicazione di grosso assorbente e mutandine monouso di carta o di rete POST PARTUM Tenere sotto stretta osservazione la pz per circa due ore, non lasciarla mai sola Rilevare parametri vitali ogni 30 minuti Controllare le perdite ematiche vaginali e segnalare all ostetrica perdite importanti

10 Far urinare la paziente con padella o nelaton Coprirla con coperte Prima di dimetterla: - controllare parametri vitali - igiene genitali - cambio assorbente - rimuovere eventuale ago cannula o cateterino peridurale

11 IN REPARTO Sistemare la puerpera nel letto Controllare ferita, perdite ematiche, parametri vitali, cambio assorbente Aiutarla ad indossare una camicia da notte pulita Aiutarla a rinfrescarsi Coprirla Somministrare terapia prescritta Creare un ambiente tranquillo per favorire il riposo

12 Se la puerpera sta bene, stimolarla ad alzarsi e accompagnarla al bagno (in caso contrario effettuare lavande vaginali a letto) Starle vicino se si sente triste Informarla sullo stato di salute del suo bambino e sugli orari del nido per l allattamento Eseguire esame emocromocitometrico ed esame delle urine

13 IL PUERPERIO Periodo di tempo di 6-8 settimane compreso tra il parto e la ripresa del ciclo ovarico. Insieme di fenomeni organici (apparato genitale) e psicoemotivi Connessi all interazione tra la donna e il neonato. Fenomeno principale Dialogo sensitivo tra madre e bambino Fenomeni puerperali locali INVOLUZIONE UTERINA LATTAZIONE LOCHIAZIONI (ematiche e sierose) MORSI UTERINI

14 - Collo dell utero beante (pervio a un dito). Piccole lacerazioni sui bordi.dopo 15 giorni dal parto, chiusura completa. - Canale vaginale ritorna alle dimensioni pregravidiche - Vulva arrossata ed edematosa - Perineo: piani ipotonici per sovradistensione subita (prolasso puerperale) - Parete addominale flaccida

15 ASSISTENZA ALLA PUERPERA Tranquillizarla e informarla Aiutarla a superare nuovi cambiamenti Sostenerla nel suo nuovo apprendistato di mamma Limitare le visite Igiene frequente e meticolosa dei genitali esterni con sapone neutro Disinfettare la ferita (nel caso di episiotomia), asciugare bene tamponando, proteggere genitali con assorbente Preferire la doccia al bagno

16 CONTROLLI PER I PRIMI 2-3 GIORNI: Polso radiale, temperatura corporea, pressione arteriosa Caratteristiche e quantità delle lochiazioni Condizioni mammelle Condizioni arti inferiori Condizioni vulvo perineali Ferita episiotomica Stipsi Movimento precoce

17 L ALLATTAMENTO Lattogenesi: produzione di latte Galattopoiesi: mantenimento della produzione di latte Eiezione: fuoriuscita del latte durante la poppata L allattamento al seno favorisce alimentazione equilibrata al neonato l instaurarsi di un rapporto fisico ottimale tra madre e bambino

18 Il latte materno contiene meno fattori allergizzanti, ha proprietà anti infettive (legate alla presenza di fattori immunitari). Il neonato acquisisce una flora batterica intestinale che ne favorisce le funzioni digestive. Prima di allattare al seno la puerpera deve: indossare biancheria pulita lavare le mani con acqua e sapone e provvedere alla detersione delle mammelle asciugare bene il seno per evitare lacerazioni o spaccature del capezzolo assumere una posizione comoda e rilassante

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