Raccolta di latte e produzione lattiero-casearia Anno 2004
|
|
- Agnolo Villani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 12 gennaio 2006 Raccolta di latte e produzione lattiero-casearia Anno 2004 L Istat presenta i principali risultati della Rilevazione annuale sul latte e sui prodotti lattiero-caseari relativa al periodo gennaio - dicembre La rilevazione è prevista dal Programma statistico nazionale , ed è conforme alla Direttiva del Consiglio UE n. 16 del 19 marzo 1996 nonchè alla successiva Decisione della Commissione Europea n. 80 del 18 dicembre La normativa europea stabilisce i soggetti interessati all indagine, l elenco e le definizioni dei prodotti lattiero-caseari da rilevare, come anche le variabili statistiche da trasmettere alla Commissione. Ufficio della comunicazione Tel Centro di informazione statistica Tel Informazioni e chiarimenti Servizio Agricoltura Via A. Ravà, Roma Graziella D Acuti Tel La popolazione di riferimento è costituita dal complesso delle imprese del comparto lattiero-caseario che effettuano, nel territorio nazionale, la raccolta e/o trasformazione del latte. La rilevazione è censuaria e si svolge per intervista diretta al responsabile d impresa (per maggiori dettagli si vedano le Note informative). Sono rilevate le quantità delle materie prime entrate negli stabilimenti (latte raccolto intero, scremato, crema ecc.) e quelle uscite, i relativi tenori di grasso e proteine contenuti. Si rilevano, altresì, le quantità dei prodotti freschi (latte alimentare, crema da consumo, latte fermentato, bevande a base di latte, latticello ed altri prodotti freschi), quelle dei prodotti trasformati (formaggi, burro, latte in polvere, concentrato, siero, ricotta, caseina e caseinati, ecc.) ed i rispettivi tenori di materia grassa e proteica. Principali risultati Unità produttive Nel 2004 le unità locali attive nel settore lattiero-caseario sono 2.344: oltre la metà opera al Nord (52,1%), il 39,9% nel Mezzogiorno e solo l 8,0% nel Centro (Tav. 1). Tra le tipologie di impresa i Caseifici e centrali del latte sono i più numerosi, pari a (il 62,5% dell universo di riferimento) e rivestono un ruolo preminente nella filiera lattiero-casearia, sia per capacità di raccolta che per quantità di prodotti trasformati. Nel Mezzogiorno, caratterizzato da imprese di piccole dimensioni, sono presenti 815 Caseifici e centrali del latte (55,6% della categoria), mentre 508 si trovano al Nord (34,7%) e i rimanenti 142 al Centro (9,7%).
2 Tavola 1 - Numero di unità produttive operanti nel settore lattiero-caseario, per tipo e regione Anni 2003 e 2004 Caseifici e Stabilimenti Stabilimenti Centri REGIONI Centrali del di aziende di Enti cooperativi di Totale latte agricole agricoli (a) raccolta Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto-Adige Bolzano Trento Veneto Friluli-Venezia-Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno (a) comprese le latterie turnarie e di prestanza. 2
3 Gli Stabilimenti di Enti cooperativi agricoli costituiscono per numerosità la seconda tipologia di unità produttive (il 30,1% del totale) e sono principalmente localizzati nel Nord (86,5% della categoria). Gli Stabilimenti di aziende agricole e i Centri di raccolta sono assai meno numerosi e di minori dimensioni (il 7,4% delle unità produttive). Rispetto al 2003 vi è stata una lieve diminuzione del numero delle unità produttive (-1,0%). La diminuzione è avvenuta nel Nord (-2,8%), mentre nelle altre ripartizioni si sono registrati leggeri aumenti (+2,2% al Centro e +0,9% nel Mezzogiorno). Per quanto riguarda la tipologia delle unità produttive la maggiore diminuzione si è verificata per gli Stabilimenti di aziende agricole (-6,2%), la minore per i Caseifici e le centrali del latte (-0,5%). Latte raccolto per specie di produzione Nel 2004 il latte totale (di vacca, pecora, capra e bufala) raccolto e destinato alla trasformazione casearia ammonta a quintali, di poco superiore a quello raccolto nell anno precedente (+0,2%) (Tavv. 2, 3 e Fig. 1). Il latte di vacca rappresenta la quantità maggiore, pari a quintali (93,6% del complesso raccolto), quasi invariata rispetto ai livelli del 2003 (-0,2%). La distribuzione territoriale assegna alle imprese del Nord quintali (81,2% del latte vaccino), in lieve crescita rispetto al periodo precedente (+0,6%). Il Centro raggiunge quintali (8,1% del latte vaccino) con una perdita significativa rispetto al 2003 (-6,9%). Nel Mezzogiorno il latte di vacca raggiunge quintali (10,7% del latte vaccino), con una lieve contrazione rispetto all anno precedente (-0,9%). Il latte di pecora con quintali (4,6% del totale nazionale) rappresenta la seconda specie raccolta e, rispetto al 2003, registra un consistente aumento (+6,2%). Nel Nord si raccolgono appena quintali (0,7% del latte ovino), con una considerevole diminuzione rispetto al periodo precedente (-23,2%); il Centro raggiunge quintali (26,7% del latte ovino) e segna una variazione positiva rispetto al 2003 (+3,9%); la raccolta maggiore è concentrata nel Mezzogiorno con quintali (72,6% del latte ovino) che registra una rilevante variazione positiva (+7,6%). Figura 1 - Latte raccolto per specie di produzione e ripartizione geografica (valori percentuali) Anno
4 Tavola 2 - Latte raccolto presso le aziende agricole dall industria lattiero-casearia per regione - Anno 2004 (in quintali) REGIONI Latte di Latte di Latte di Latte di Totale Vacca Pecora Capra Bufala Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto-Adige Bolzano Trento Veneto Friluli-Venezia-Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno Tavola 3- Latte raccolto presso le aziende agricole dall industria lattiero-casearia per regione - Anno 2003 (in quintali) REGIONI Latte di Latte di Latte di Latte di Totale Vacca Pecora Capra Bufala Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto-Adige Bolzano Trento Veneto Friluli-Venezia-Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno
5 Nel 2004 il latte di capra rappresenta una quota minima del complesso raccolto (0,2%), raggiungendo solo quintali (+0,6% rispetto al 2003). Il Mezzogiorno ha un ruolo preminente nella raccolta di latte caprino ( quintali pari al 61,9%), ma registra un calo dello 0,6% sull anno precedente. Il latte di bufala ammonta a quintali (1,6% del raccolto totale) ed è concentrato nel Mezzogiorno cui spettano quintali (80,5% del latte bufalino). Rispetto al 2003 l aumento è consistente, ed è pari al 12,2%: in particolare, crescono le quantità nel Nord (+14,4%) e nel Mezzogiorno (16,4%), mentre il Centro perde il 7,1%. Unità produttive e latte di vacca raccolto nell anno 2004 Le imprese che raccolgono e/o trasformano latte di vacca nel 2004 sono (71,4% del settore lattiero), per un ammontare di materia prima pari a tonnellate (92,8% del totale di latte raccolto) (Tav. 4). La raccolta del latte è concentrata nelle unità con maggiore capacità produttiva: 22 imprese (1,3%) appartenenti alla classe di oltre tonnellate raccolgono il 29,2% del latte di vacca, e 30 appartenenti alla classe tra e tonnellate il 12,5% del totale del latte vaccino; 668 unità (39,9%) di piccole dimensioni (fino a tonnellate/anno) raggiungono appena il 2,4% del latte di vacca, mentre 654 unità produttive tra e tonnellate/anno (39,1%) trattano il 17,4% della quantità totale. Tavola 4 - Unità produttive, centri di raccolta e quantità di latte di vacca raccolto Anno 2004 (tonnellate) Tonnellate/anno Classi di ampiezza Imprese di raccolta e di trasformazione Quantità di latte raccolto Tonnellate/anno Classi di ampiezza Centri di raccolta Quantità di latte raccolto Valori % Valori % assoluti assoluti Fino a ,4 Fino , , , , , , , , , ,5 Oltre ,1 Oltre ,2 TOTALE TOTALE I Centri di raccolta, ossia le imprese specializzate nella raccolta di latte di vacca che non effettuano trasformazioni in prodotti finali, sono 84 (3,6% del settore lattiero) e raccolgono tonnellate di latte vaccino (7,2% del totale di specie destinato alla trasformazione). La quota maggiore (89,1%) viene raccolta da 31 Centri con capacità superiore a tonnellate/annue. Nella classe immediatamente inferiore, tra e tonnellate, 16 Centri raccolgono tonnellate (6,9% di latte raccolto). 5
6 Produzione delle imprese lattiero-casearie Nel 2004, le principali produzioni del settore lattiero-caseario non presentano grosse variazioni rispetto agli anni precedenti. Il latte alimentare è il prodotto maggiormente lavorato e ammonta a quintali, una quantità lievemente inferiore rispetto a quella del 2003 (-1,4%). I formaggi, da sempre un cardine del settore, costituiscono la seconda produzione del comparto, pari a quintali, e registrano una crescita rispetto all anno precedente (+3,8%); la produzione di burro ammonta a quintali e presenta una lieve diminuzione (-2,7%) (Tavv. 5 e 6, Fig. 2). Gli impianti di trasformazione sono localizzati soprattutto nell Italia settentrionale che produce oltre metà del latte alimentare ( quintali, il 66,5% della quantità); le altre ripartizioni hanno livelli di produzione tra loro simili: quintali il Centro (16,8%) e quintali il Mezzogiorno (16,7%). Nel 2004 in tutte le ripartizioni vi è stata una diminuzione della produzione di latte alimentare rispetto all anno precedente:- 2,9% al Nord,- 0,5% al Centro, -4,5% nel Mezzogiorno. La produzione di latte alimentare si distingue, secondo il contenuto percentuale di grasso in latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato. Il primo rappresenta quasi la metà della produzione lattiera raggiungendo quintali (48,4%), con una diminuzione del 4,9% rispetto al 2003; il latte parzialmente scremato, con quintali (46,4%), cresce nel 2004 del 2,1%; il latte scremato, come per gli anni precedenti è la produzione di minore entità, con quintali (5,2%), ma segna il maggiore incremento rispetto al 2003 (+3,4%). La lavorazione del burro è molto concentrata nelle imprese del Nord che lavorano quintali (88,5%); quelle del Centro producono appena quintali (1,8%) e quelle del Mezzogiorno quintali (9,7%). Rispetto al 2003, la perdita di produzione nel Nord è del 3,8%, mentre nel Centro e nel Mezzogiorno si riscontrano aumenti, rispettivamente, del 7,6% e del 6,4%. I formaggi rappresentano una delle produzioni principali della filiera lattiero-casearia e vengono classificati in base alla durezza della pasta (dura, semidura, molle e fresca). La produzione totale è così ripartita: al Nord quintali (70,9%), al Centro quintali (8,0%) e al Mezzogiorno quintali (21,1%). Rispetto al 2003 l aumento maggiore si è registrato nel Meridione (+4,9%), mentre più contenuto è stato quello riscontrato nelle altre due ripartizioni (+3,7% al Nord e +1,9% al Centro). Figura 2 Produzione di latte alimentare e formaggi per specie Anno 2004 (tonnellate) Latte alimentare Formaggi Latte Intero Latte Parz. Scremato ITALIA Nord Centro Mezzogiorno Latte scremato Totale latte A pasta dura A pasta semidura ITALIA Nord Centro Mezzogiorno A pasta molle Freschi Totale 6
7 Tavola 5 - Produzione industriale di latte alimentare, di burro e di formaggio, per regione Anno 2004 (quintali) REGIONI LATTE ALIMENTARE TRATTATO IGIENICAMENTE (a) Intero Parzialemente Scremato Totale scremato BURRO Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-A.A Bolzano Trento Veneto Friuli-V.G Liguria Emilia-R Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno segue Tav.5 REGIONI FORMAGGI A pasta dura A pasta semidura A pasta molle Freschi Totale Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-A.A Bolzano Trento Veneto Friuli V.G Liguria Emilia-R Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno
8 Tavola 6 - Produzione industriale di latte alimentare, di burro e di formaggio, per regione Anno 2003 (quintali) REGIONI LATTE ALIMENTARE TRATTATO IGIENICAMENTE (a) Intero Parzialmente Scremato Totale scremato BURRO Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-A.A Bolzano Trento Veneto Friuli-V.G Liguria Emilia-R Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno segue Tav.6 REGIONI FORMAGGI A pasta dura A pasta semidura A pasta molle Freschi Totale Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-A.A Bolzano Trento Veneto Friuli V.G Liguria Emilia-R Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno
9 La produzione più consistente è quella dei formaggi freschi (38,6% dei formaggi totali), in lieve aumento (+1,0%) rispetto al Le unità produttive localizzate nel Nord sono caratterizzate da una capacità produttiva notevole e determinano gran parte della produzione con quintali di formaggi freschi (52,6% del totale nazionale) tuttavia, rispetto al 2003 esse subiscono una diminuzione del 6,5%. Anche nel Mezzogiorno la produzione di formaggi freschi è consistente con quintali (35,7%); la tradizione casearia premia questa area con un incremento produttivo rispetto all anno precedente (+6,6%). Gli stabilimenti del Centro ottengono quintali (11,7% del complesso) e immettono sul mercato, rispetto al 2003, una quantità ridotta di formaggi freschi (-4,2%). I formaggi a pasta dura sono quintali (36,8% del totale nazionale) e rispetto al 2003 registrano un aumento del 6,0%. Il Nord produce la quantità maggiore con quintali (80,5% della categoria) e incrementa la produzione (+6,5%), come avviene nelle altre ripartizioni anche se in misura inferiore. Nel Mezzogiorno sono prodotti quintali (14,5% dei formaggi duri), ma l aumento è contenuto (+1,7%); nel Centro si ottengono quintali (5,0%), con una crescita notevole della produzione (+11,5%). Nell'anno 2004 sono stati prodotti quintali dei formaggi molli (16,2% del complesso) e, rispetto al 2003 l incremento è pari al 4,6%. Il Nord produce quintali (88,9% del totale) con una crescita del 3,0%, mentre il Centro trasforma quintali di formaggi molli (8,4% della specie), con un incremento del 12,1%. La produzione di formaggi molli nel Mezzogiorno è di appena quintali (3,3% dei formaggi totali), ma segna un aumento consistente rispetto all anno precedente (+16,7%). I formaggi semiduri sono tradizionalmente a bassa diffusione e la produzione complessiva nel 2004 ammonta a quintali (8,4% dei formaggi totali), con una riduzione del 5,8% rispetto al La maggior parte dei semiduri viene prodotta nel Nord: quintali (78,0% della categoria), con un aumento del 7,8%; minore è l incidenza dei formaggi semiduri nel Mezzogiorno: quintali (18,7%), con una diminuzione dell l,2%; nel Centro la quantità prodotta è pari quintali (3,3%), con una crescita dello 0,7%. 9
10 Nota informativa La rilevazione annuale sul latte e sui prodotti lattiero-caseari è svolta annualmente dall Istat in ottemperanza alla Decisione 97/80/CE della Commissione del 18 dicembre 1996 recante norme d applicazione della Direttiva del Consiglio 96/16/CE, relativa alle indagini statistiche da effettuare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari. La Decisione stabilisce l elenco dei prodotti lattiero-caseari sui quali verte la rilevazione: Materie prime raccolte (latte di vacca, latte di pecora, di capra e di bufala, raccolti nel territorio nazionale, crema, latte scremato ecc.), Prodotti freschi ottenuti (Latte alimentare, latticello, crema, latte fermentato bevande a base di latte, ecc.) e Prodotti ottenuti (Latte concentrato, burro, formaggi suddivisi per tipo di latte ecc.), nonché i tenori percentuali di grasso e proteine. La popolazione di riferimento è rappresentata dalle imprese o aziende agricole che acquistano latte di vacca intero direttamente presso le aziende agricole o presso i centri di raccolta ai fini della trasformazione in prodotti lattiero-caseari. L archivio del settore lattiero-caseario utilizzato per la rilevazione è costituito dalle unità locali di trasformazione unilocalizzate o plurilocalizzate (se facenti capo ad una impresa-madre ), aggiornato annualmente a seguito della rilevazione; per l anno 2004 è rappresentato da unità. La raccolta dati è svolta per intervista telefonica diretta (metodo CATI); l intervistato si avvale dell ausilio del questionario di rilevazione autocompilato. Il questionario di rilevazione (ISTAT/A/71/bis), con le avvertenze di compilazione, è utilizzato e trattenuto dai responsabili delle unità locali, solo per facilitare l intervista telefonica. Il tasso di risposta delle interviste telefoniche della rilevazione annuale 2004 è circa il 72%. Le mancate risposte totali sono state trattate mediante regressione a due stadi; il primo stadio con integrazione dei dati delle interviste mensili delle imprese non rispondenti (stessa unità e stesso anno di riferimento), il secondo stadio con integrazione dei dati della intervista effettuata alla stessa impresa nell anno precedente alla rilevazione (fino a tre anni prima). Le stime finali delle variabili oggetto di studio sono state elaborate, a seguito di analisi e controlli delle serie storiche dei dati elementari ed aggregati, anche avvalendosi delle procedure prestabilite per l indagine annuale sul latte e sui prodotti lattiero-caseari denominate AGAIN. Glossario Burro: Prodotto avente un tenore di materie grasse del latte uguale o superiore all 80% ma inferiore al 90%, un tenore massimo di acqua del 16% ed un massimo del 2% di materie secche e non grasse del latte. Caseifici: a) Imprese o stabilimenti (compresi quelli degli enti cooperativi agricoli e le latterie turnarie) che svolgono attività di trattamento igienico e/o di trasformazione del latte; b) aziende agricole, i cui impianti tecnici di lavorazione e/o di trasformazione sono paragonabili a quelli degli stabilimenti di cui al punto a); c) stabilimenti che raccolgono latte o crema e li cedono interamente od in parte alle unità di cui al punto a) senza averli lavorati né trasformati (centri di raccolta, generalmente dotati di attrezzature - quali impianti e vasche di refrigerazione - adeguate per la raccolta e/o della crema). Formaggio: Prodotto solido o semisolido, fresco o giunto a maturazione, ottenuto in seguito a coagulazione del latte, del latte scremato, del latte parzialmente scremato, della crema, della crema di siero di latte o di latticello, o di una combinazione di tali prodotti, con l azione della pressione o di altri agenti coagulanti appropriati, e sgocciolando parzialmente il siero di latte che si forma in seguito a tale processo di coagulazione. Latte: Opaco biancastro secreto dalle ghiandole delle femmine dei mammiferi dopo il parto. Il latte di maggiore importanza come prodotto alimentare è il latte di vacca; il latte di capra, di pecora e di bufala è principalmente usato per la preparazione dei formaggi. Latte alimentare: Latte destinato alla alimentazione umana: pastorizzato, sterilizzato o uperizzato. Intero: latte che abbia subito almeno un trattamento termico od un trattamento di effetto equivalente autorizzato ed il cui tenore di materia grassa sia uguale o superiore al 3,50% oppure il cui tenore di materia grassa sia stato portato almeno al 3,50%. Parzialmente scremato: latte che abbia subito almeno un trattamento termico od un 10
11 trattamento di effetto equivalente autorizzato, ed il cui tenore di materia grassa sia stato portato ad un tasso compreso tra un minimo dell 1,50% ed un massimo dell 1,80%. Scremato: latte che abbia subito almeno un trattamento termico od un trattamento di effetto equivalente autorizzato, ed il cui tenore di materia grassa sia stato portato ad un tasso massimo dello 0,30%. Latte concentrato: Prodotto ottenuto eliminando parzialmente l acqua, partendo unicamente dal latte intero, parzialmente scremato o scremato. Latte fermentato: Prodotto lattiero-caseario (yogurt) con un ph compreso tra 3,8 e 5,5. Latte raccolto: Acquisizione di tutti i tipi di latte intero (di vacca, di pecora, di capra e di bufala) effettuati direttamente presso le aziende agricole o i centri di raccolta. Prodotti freschi (e altri prodotti freschi): Produzione di latte alimentare, latticello, crema o panna da consumo, latte fermentato, latte gelificato, desserts e bevande a base di latte (latti gelificati, budini, spume, ecc.). 11
La produzione di uva e di vino Anno 2004
3 febbraio 2005 La produzione di uva e di vino Anno 2004 L Istat presenta i principali risultati provvisori 1 della vendemmia 2004, ottenuti mediante stime regionali. Dopo gli anomali andamenti climatici
DettagliProdotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004
Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 NORD-ORIENTALE NORD-OCCIDENTALE ITALIA MEZZOGIORNO ITALIA CENTRALE -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5
DettagliAffitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
DettagliI NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008
Allegato 4 I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008 ISTAT Nel 2008 le aziende agricole autorizzate all esercizio dell agriturismo ammontano a 18.480, con un incremento di 760 unità
DettagliAnno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
1 - TOT Anno 2017 EXTR 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Lazio 912 197.431 365.238 124.646 302.443 322.077 667.681 Umbria 910 43.683 217.206
DettagliGennaio-Febbraio 2018
1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401
DettagliAnno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI
1 - TOT Anno 2018 EXTR 527 4439 4966 28582 65265 93847 14436 22139 36575 15068 22474 37542 9557727 19675376 29233103 Lazio 912 219.840 411.696 140.452 331.490 360.292 743.186 Lombardia 903 145.687 275.986
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
14 marzo 2003 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2002 Nel 2002 le esportazioni italiane hanno registrato una diminuzione in valore del 2,8 per cento rispetto al 2001. La contrazione, pur interessando
DettagliPersone che hanno subito incidenti in. Regioni
Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici
DettagliSIT Sistema Informativo Trapianti
Attività di donazione 2000-2009* Incremento medio/anno +3,9% Attività di donazione 1992-2009* Incremento medio/anno +13,2% Attività di donazione per regione Anno 2008 vs 2009* Attività di donazione per
DettagliPersone che hanno subito incidenti in. Regioni
Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici
DettagliGennaio-Novembre 2018
1 - TOT CONSISTENZA RICETTIVA E RILEVATI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Gennaio-Novembre 2018 EXTR 528 4398 4926 28617 65025 93642 14456 22060 36516 15090 22403 37493 8785278 18138949 26924227 Lazio 912 196.079
DettagliLa distribuzione delle sementi Anno 2003
2 dicembre 2004 La distribuzione delle sementi Anno 2003 L Istat presenta i principali risultati sulla distribuzione delle sementi nel 2003. La rilevazione è censuaria e riguarda tutte le imprese che operano
DettagliEdifici e abitazioni
11 agosto 2014 Edifici e abitazioni L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi sugli edifici. Il censimento degli edifici è avvenuto nel 2011 con modalità e tecnologie profondamente rinnovate rispetto
Dettagliautosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
Dettagli(pubbl. in Gazz. Uff. delle Comunità europee n. L 24 del 25 gennaio 1997) (1) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
Decisione 97/80/CE del 18 dicembre 1996. Decisione della Commissione del 18 dicembre 1996 recante norme d applicazione della direttiva 96/16/CE del Consiglio, relativa alle indagini statistiche da effettuare
Dettagli1. Il bilancio infortunistico 2010
1a - Infortuni avvenuti negli anni 2009-2010 per modalità di evento Modalità di evento Infortuni in complesso Casi mortali 2009 2010 Var. % 2009 2010 Var.% In occasione di lavoro 697.075 686.745-1,5 779
DettagliIl quadro generale. Censimento permanente Istituzioni non profit. Alessandro Faramondi Istat Direzione Centrale per le Statistiche Economiche
Censimento permanente Istituzioni non profit Il quadro generale Alessandro Faramondi Istat Direzione Centrale per le Statistiche Economiche Daniela De Francesco Istat Direzione Centrale per le Statistiche
DettagliL OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO
DettagliRilevazione sulle forze di lavoro
28 aprile 2010 Rilevazione sulle forze di lavoro Media 2009 Sul sito www.istat.it sono da oggi disponibili i dati della media 2009 della rilevazione sulle forze di lavoro. In questa statistica in breve
DettagliI bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali Anno 2003
ISTAT I bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali Anno 2003 La rilevazione rapida sui certificati del conto di bilancio dei Comuni, condotta dall Istat in collaborazione con il Ministero dell Interno,
DettagliIl settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario. Direzione Studi e Ricerche
Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario Direzione Studi e Ricerche Milano, 30 Marzo 2016 Agenda 1 Importanza e specificità dell agroalimentare italiano 2 Il lattiero caseario
DettagliL economia del Lazio nel 2009
L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat
DettagliNota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese
Nota di commento ai dati sulla spesa nella Ricerca e Sviluppo e sull innovazione nelle imprese Fonte: Istat Ricerca e Sviluppo in Italia (anno 2014) Le rilevazioni sulla Ricerca e lo sviluppo sperimentale,
DettagliInterventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti
Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa
DettagliInfortuni sul lavoro Anni
Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali
DettagliIl censimento della popolazione straniera
19 dicembre 2012 Il censimento della popolazione straniera Nel corso dell ultimo decennio la popolazione straniera residente in Italia è triplicata: da poco più di 1 milione e 300 mila persone nel 2001
DettagliDIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012
DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 In calo la spesa farmaceutica convenzionata in tutte le Regioni italiane, le maggiori riduzioni si registrano
DettagliAGGIORNAMENTO DATI RIGUARDANTI LA STAGIONE ESTIVA 2002 PER REGIONE ITALIANA
AGGIORNAMENTO DATI RIGUARDANTI LA STAGIONE ESTIVA 2002 PER REGIONE ITALIANA 84 Estate 2002: arrivi per regione (settore alberghiero) Veneto 17,3% Emilia-Romagna 14,6% Lazio 7,9% Toscana 7,2% Lombardia
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane Anno 2000
Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2000 19 marzo 2001 Nell'anno 2000 le esportazioni italiane hanno registrato un aumento in valore del 16,4 per cento rispetto al 1999. L incremento più marcato
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
DettagliCentro Studi Confagricoltura
Centro Studi Confagricoltura Torna sostenuta la crescita dell offerta agrituristica: nel 2017 le aziende di settore sono cresciute del 3,3% Evoluzione del numero di aziende agrituristiche Distribuzione
DettagliAnno Regione Euro AL BE BG BM EL GA IB IG ND Totale 2017 PIEMONTE EURO
Automobile Club d'italia - Distribuzione Parco Veicoli (esclusi rimorchi) per Anno, Regione, Norma Euro e Alimentazione Categorie: AV elaborazione del 16-11-2018 2017 PIEMONTE EURO 0 47 183.851 12.184
DettagliRedditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)
Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una
DettagliDirezione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN NOTIZIARIO STATISTICO
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN NOTIZIARIO STATISTICO ANNO - NUMERO 1 AFFLUENZA ALLE URNE DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI PER
DettagliDISOCCUPAZIONE, ASPI, MINIASPI E MOBILITÀ SINTESI FOCUS GENNAIO 2014
SINTESI FOCUS GENNAIO 2014 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI Nel mese di gennaio il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 81,4 milioni, in diminuzione del -10,4% rispetto
DettagliREGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA
AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481
DettagliMacellazione e commercio con l estero del bestiame vivo e delle carni bianche Anno 2003
10 agosto 2004 Macellazione e commercio con l estero del bestiame vivo e delle carni bianche Anno 2003 L Istituto nazionale di statistica, a partire da gennaio 2002, effettua mensilmente una rilevazione
DettagliNota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini. per le condizioni di vita Anno 2016
Nota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita Anno 2016 Fonte: Istat L indagine campionaria sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana fa parte di un sistema integrato
DettagliL integrazione scolastica degli alunni con disabilità nel sistema nazionale di istruzione. Anticipazione dei dati A.S. 2010/2011
Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione L integrazione scolastica degli alunni con
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio giugno 2008 17 settembre 2008 Nel periodo gennaio-giugno 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un incremento del 5,9 per cento rispetto
DettagliAGGIORNAMENTO DATI RIGUARDANTI LA STAGIONE INVERNALE PER REGIONE ITALIANA
AGGIORNAMENTO DATI RIGUARDANTI LA STAGIONE INVERNALE 2000-2001 PER REGIONE ITALIANA 83 INVERNO 2000-2001: FLUSSI TURISTICI DELLE REGIONI ITALIANE NEL SETTORE ALBERGHIERO ordine Regione arrivi variaz.arrivi
DettagliI PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006)
I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) Regioni Ristoranti (U.L.) Bar (U.L.) Piemonte 7.544 12.708 Valle d'aosta 589 646 Lombardia 13.165 27.552 Trentino 2.635
DettagliCaratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie
Tabella 16.10 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per classi di esposizione (parte 29 di 34) Leccete Nord Nord - Est Est Sud - Est Sud Sud - Ovest superficie ES superficie
DettagliConsumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014
Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014 Bologna, 11 maggio 2015
Dettagli6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE
Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione 6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE ORE AUTORIZZATE GIUGNO 2014 dati per regioni e province autonome
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio settembre 2008 12 dicembre 2008 Nel periodo gennaio-settembre 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato, rispetto al corrispondente periodo
DettagliFIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente)
Le esportazioni delle regioni italiane estre 3 13/6/3 CONGIUNTURA TERRITORIALE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE I Trimestre 3 Giugno 3 La dinamica delle esportazioni in valore nel estre 3 registra un
DettagliDirezione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN AFFLUENZA ALLE URNE DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI PER LE ELEZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Settembre 2016 - n 18 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI 2.454.757 sono le attivazioni registrate nel
Dettagliindagine 2008 RIF rete indagine fabbisogni Province e Regione Piemonte PRODUZIONE LATTIERO-CASEARIA
indagine 2008 Spin per ATS (Spin Poliedra-Ceris/CNR) gennaio 09 1 pag. tab.1 universo di riferimento 5 tab.2.1 questionari elaborati 6 tab 2.2 questionari elaborati (riaggregazione per confronto con universo)
DettagliFondi strutturali : avanzamento pagamenti al 30/06/2015
Fondi strutturali 2007-13: avanzamento pagamenti al 30/06/2015 Settembre 2015 Fondi strutturali 2007-13: avanzamento pagamenti al 30/06/2015 La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato i dati sull
Dettaglisdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale
sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Puglia
DettagliI bilanci consuntivi delle amministrazioni provinciali Anno 2008
17 giugno 2010 I bilanci consuntivi delle amministrazioni provinciali Anno 2008 L Istat presenta i risultati delle elaborazioni sui flussi finanziari dei bilanci consuntivi delle Amministrazioni provinciali
DettagliFIDUCIA DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE E DI COSTRUZIONE
26 aprile 2012 Aprile 2012 FIDUCIA DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE E DI COSTRUZIONE Nel mese di aprile 2012 l indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero scende a 89,5, contro
DettagliL offerta di servizi sportivi in Italia
6 novembre 2002 L offerta di servizi sportivi in Italia In occasione della Sesta conferenza nazionale di statistica, l appuntamento biennale tra produttori e utilizzatori della statistica ufficiale, dedicato
DettagliLa crescita del biologico nel mercato italiano ed internazionale
La crescita del biologico nel mercato italiano ed internazionale FRANCESCO GIARDINA Piacenza, 1 dicembre 2017 MiPAAF - Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica Variazione
DettagliI principali risultati
FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E REGIONI). ANNO 2014 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza
DettagliIl comparto lattiero-caseario in Trentino Produzione e mercati - anno 2006
Il comparto lattierocaseario in Trentino Produzione e mercati anno 2006 Giugno 2008 BOZZA A cura di: Marco Del Frate, Paolo Milani, Graziella Pisoni, Michela Rizzi, Maria Cristina Tomasi, Adriano Zanotelli
DettagliNOTA Le assunzioni a tempo indeterminato. Le tendenze nazionali 2014-2015
Fvg prima regione per crescita di assunzioni a (+110%). Voucher boom: ne sono stati venduti 5 milioni nel 2015 Elaborazione Ires Fvg Nel 2015 il Friuli Venezia Giulia è la regione in cui si è registrata
DettagliEconomie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009
Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio dicembre 2008 12 marzo 2009 Nel 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un leggero incremento (più 0,3 per cento) rispetto all anno precedente,
Dettagli22. Infortuni sul lavoro ad extracomunitari avvenuti in agricoltura nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione ed
A P P E N D I C E - Tavole Statistiche - Esemplificazione - a cura del gruppo di lavoro - di progetto formativo per imprese agricole con basso numero di addetti - Alcuni dei documenti richiamati nel testo
DettagliReport sul settore nonprofit nella provincia di Roma
LITA PER I TEMI TE DI IMPRESE IALI ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE per la promozione della cultura economica Report sul settore nonprofit nella provincia di Roma Indice 1. Il settore nonprofit in Italia
DettagliCapitolo 15. Costruzioni
Capitolo 15 Costruzioni 15. Costruzioni Per saperne di più... ISTAT. I.stat: il tuo accesso diretto alla statistica italiana. Roma. http://dati.istat.it. A partire dal 2012 l Istat ha ulteriormente ampliato
DettagliI flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane
I flussi turistici internazionali nelle strutture ricettive italiane L andamento congiunturale e l attrattività delle regioni Mauro Politi Francesca Petrei ISTAT - Direzione Centrale delle Statistiche
DettagliMercato immobili non residenziali: compravendite e leasing più 16%
Pubblicata su FiscoOggi.it (http://www.fiscooggi.it) Dati e statistiche Mercato immobili non residenziali: compravendite e leasing più 16% Piazza in crescente fermento per negozi, uffici e capannoni industriali
DettagliStralcio del 9 RAPPORTO 2014 UIL (SETTEMBRE 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER SETTORI PRODUTTIVI
Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione Stralcio del 9 RAPPORTO 2014 UIL (SETTEMBRE 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER SETTORI PRODUTTIVI Elaborazione UIL su fonte INPS PRESENTAZIONE Le ore di cassa
DettagliDIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI DICEMBRE 2011 ABITAZIONI: L ANDAMENTO
DettagliLe imprese giovanili 1 in Piemonte
Le imprese giovanili 1 in Piemonte A fine 2015, le imprese giovanili registrate in Italia hanno raggiunto quota 623.755 unità, il 10,3% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere
DettagliAlunni con Disturbi Specifici di Apprendimento AA.SS. 2010/2011 e 2011/12
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
DettagliI principali risultati
FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE). ANNO 2015 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari
DettagliINDAGINE ISTAT NUMERI, DURATA, DATI MEDI PER PROCEDURA, COMPENSI DEI CURATORI PER REGIONE
INDAGINE ISTAT 2007 - NUMERI, DURATA, DATI MEDI PER PROCEDURA, COMPENSI DEI CURATORI PER REGIONE I compensi dei curatori Che fallimento! di GIUSEPPE REBECCA (*) ELISA PILLON (**) Qualche dato in sintesi
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio dicembre 2007 13 marzo 2008 Nel 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento dell 8 per cento rispetto al 2006 (più 6,1 per cento verso
DettagliFIDUCIA DEI CONSUMATORI
24 novembre 2011 Novembre 2011 FIDUCIA DEI CONSUMATORI L indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a novembre da 93,3 a 96,5. Il miglioramento è diffuso a tutte le componenti ed è particolarmente
DettagliAtto n.974 "L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale" Competenze digitali e E-commerce
Atto n.974 "L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale" Competenze digitali e E-commerce 11 a Commissione Lavoro, previdenza sociale del Senato della Repubblica Roma, settembre
DettagliCONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE
Osservatorio regionale del commercio CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE Aprile 2015 Andamento della rete al dettaglio alimentare e
DettagliLa gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007
21 Luglio 2008 La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007 Ufficio della comunicazione Tel. 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. 06 4673.3105 Informazioni e chiarimenti:
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI
2 marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unità in confronto all anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%)
DettagliCentro Studi Confagricoltura
Centro Studi Confagricoltura Nel 2018, Reti di Imprese +19%, imprese in Reti +34%. Imprese agricole in Reti di Imprese +52%. Evoluzione del sistema delle Reti di Imprese (2010-2018) Imprese che partecipano
DettagliSETTORE LATTIERO-CASEARIO
SETTORE LATTIERO-CASEARIO Scheda di settore www.ismea.it www.ismeaservizi.it 1 LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA www.ismea.it www.ismeaservizi.it LA RILEVANZA DEL SETTORE L INCIDENZA SULL AGRICOLTURA E
DettagliPrincipali aggregati dei conti economici regionali Anno 2008
15 ottobre 2009 Principali aggregati dei conti economici regionali Anno 2008 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106
Dettagli12 RAPPORTO 2017 UIL CASSA INTEGRAZIONE (ANNO 2017)
Servizio Politiche Attive e Passive del Lavoro 12 RAPPORTO 2017 UIL CASSA INTEGRAZIONE (ANNO 2017) ORE AUTORIZZATE A DICEMBRE 2017 dati per macro area e regioni- (confronto con novembre 2017) ORE AUTORIZZATE
DettagliPercentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione
Rilevazione permessi Legge 104 Approfondimento sulle SCUOLE 21/10/2011 Dati generali sulle scuole Numero di scuole censite 11.264 Scuole che hanno avviato la rilevazione 9.756 Percentuale delle scuole
DettagliProduzione e distribuzione dei mangimi completi e complementari Anno 2004
15 dicembre 2005 Produzione e distribuzione dei mangimi completi e complementari Anno 2004 Comunicazione e immagine Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Ufficio Tel. della +39 06
DettagliRILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI
ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI AL 1 DICEMBRE 2010 ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE 1 INDICE 1. Caratteristiche
DettagliProduzione e distribuzione dei mangimi completi e complementari Anno 2003
22 Marzo 2005 Produzione e distribuzione dei mangimi completi e complementari Anno 2003 Comunicazione e immagine Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. +39 06 4673.3105 Ufficio
Dettagli9 RAPPORTO 2014 UIL (OTTOBRE 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER REGIONI E PROVINCE AUTONOME
Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione 9 RAPPORTO 2014 UIL (OTTOBRE 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER REGIONI E PROVINCE AUTONOME ORE AUTORIZZATE SETTEMBRE 2014 (confronto con Agosto 2014 e settembre
DettagliI principali risultati
FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E REGIONI). ANNO 2013 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza
DettagliReti d Imprese: nel 2017, +42% rispetto al Imprese agricole in Rete +41%.
1. Il sistema delle Reti d Imprese Reti d Imprese: nel 2017, +42% rispetto al 2016. Imprese agricole in Rete +41%. Il sistema delle Reti d Imprese, nel 2017, accelera la crescita (+42% rispetto all anno
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio marzo 2007 13 giugno 2007 Nel periodo gennaio-marzo 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento del 13 per cento rispetto allo stesso
DettagliL AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI
Analisi dei PSR sulle Nuove SFIDE dell Health Check PARTE SECONDA - ASPETTI FINANZIARI Aggiornamento L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale
DettagliLe esportazioni delle regioni italiane
Le esportazioni delle regioni italiane Gennaio settembre 2007 12 dicembre 2007 Nel periodo gennaio-settembre 2007 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un aumento dell 11,5 per cento rispetto
DettagliAnteprima Rapporto Dati al 30 settembre 2008
Anteprima Rapporto 2009 Dati al 30 settembre 2008 Anteprima Rapporto 2009 Dati al 30 settembre 2008 Direzione Commerciale Agevolazioni, Studi e Relazioni Istituzionali 001 Anteprima Rapporto 2009 Anticipazioni
DettagliOccupazione e produttività del lavoro nell agricoltura italiana. Maria Carmela Macrì, Simonetta De Leo, Mafalda Monda Roma, 14 dicembre 2015
Occupazione e produttività del lavoro nell agricoltura italiana Maria Carmela Macrì, Simonetta De Leo, Mafalda Monda Roma, 14 dicembre 2015 Le fonti di informazione e le diverse misure dell occupazione
DettagliRilevazione trimestrale sulle forze di lavoro Ottobre 2001
Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro 2001 27 dicembre 2001 Per evitare la concomitanza con le operazioni censuarie, la settimana di riferimento dell'indagine sulle forze di lavoro relativa a ottobre
DettagliOCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea
DettagliI principali dati relativi agli alunni con disabilità. Maggio 2019
I principali dati relativi agli alunni con v anno scolastico 2017/2018 Maggio 2019 Sommario Introduzione... 3 1. Gli alunni con nella scuola italiana... 4 1.1 La dinamica degli ultimi 20 anni... 4 1.2
DettagliRapporto su impatto socio-economico della Mozzarella di Bufala Campana DOP Studio SVIMEZ NOTA PER LA STAMPA
Milano, 20 giugno 2019 Rapporto su impatto socio-economico della Mozzarella di Bufala Campana DOP Studio SVIMEZ NOTA PER LA STAMPA La mozzarella di Bufala DOP corre alla stessa velocità di un auto To Premier.
Dettagli