Economia del Lavoro 2010
|
|
- Bartolommeo Santi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Introduzione - 1
2 Introduzione Teoria tradizionale: Posti di lavoro uguali e lavoratori uguali => unico salario, le imprese e i lavoratori potrebbero entrare e uscire liberamente dal mercato del lavoro Mondo reale: lavoratori sono diversi (per capacità) e posti di lavoro sono diversi (offrono job amenities: un insieme di benefici non salariali, come il prestigio o condizioni lavorative particolarmente s/favorevoli) => nel mercato del lavoro non c è un unico salario OBT: descrivere l impatto delle job amenities su 2 occupazione e salario
3 Introduzione Esempi di job amenities: posti di lavoro vicini alle spiagge della Sardegna, oppure nelle tundre dell Alaska; alcuni lavoratori sono esposti a prodotti chimici pericolosi, mentre altri passano la giornata tra pranzi gourmet e ambienti piacevoli A. Smith (1776): l offerta di lavoro non è caratterizzata soltanto da un determinato livello di salario, ma comprende l intero pacchetto = salario + job amenities. Ciò influenza la natura dell equilibrio del mkt lavoro: i differenziali salariali che si osservano in equilibrio hanno una natura compensativa: servono a compensare i lavoratori per le caratteristiche non salariali del posto di lavoro: differenziali salariali compensativi 3
4 Introduzione Smith: non sono i salari dei diversi posti di lavoro ad essere uguali in un mercato competitivo, ma l insieme dei vantaggi e degli svantaggi che caratterizzano il posto di lavoro: imprese con condizioni di lavoro poco gradevoli devono offrire qualche vantaggio compensativo (ad esempio un salario maggiore) per attrarre lavoratori. imprese con condizioni lavorative gradevoli possono offrire semplicemente salari più bassi, facendo pagare ai lavoratori l ambiente di lavoro piacevole. 4
5 Introduzione Modello tradizionale: il salario guida la distribuzione dei lavoratori tra le imprese per raggiungere un efficiente allocazione delle risorse (w=vmp E tra i mercati). Lavoratori e imprese sono anonimi. Teoria dei differenziali compensativi: ci dice come lavoratori che puntano a una particolare combinazione di job amenities trovano impiego nelle imprese che possono offrire tale combinazione. Non esiste anonimato: i lavoratori sono diversi tra loro per le preferenze per le caratteristiche del posto di lavoro e le imprese si distinguono per le job amenities che offrono. L allocazione del lavoro nelle imprese non è casuale (è 5 importante chi lavora e dove)
6 Introduzione Perché lavoratori diversi sono pagati in maniera diversa? In questo capitolo ci concentriamo sul ruolo delle job amenities nel generare i differenziali salariali, cominciando dal mercato dei lavori «rischiosi»; Nel prossimo capitolo (6) ci concentreremo sul ruolo del «capitale umano» 6
7 Lavori «rischiosi»: Modello base HIP.: esistono solamente due tipi di impiego sul mercato del lavoro: alcuni posti di lavoro offrono un ambiente completamente sicuro (probabilità di infortunio = 0) altri offrono un ambiente di lavoro per sua natura rischioso (probabilità di infortunio = 1) HIP.: lavoratore perfettamente informato del livello di rischio di ciascun posto di lavoro. N.B.: in alcuni casi i rischi per la salute invece diventano noti solo 7 dopo molto tempo (e.g. amianto).
8 HIP.: i lavoratori hanno particolari preferenze sul salario e sul grado di sicurezza del posto di lavoro. Funzione di utilità del lavoratore: Utilità = F(w, rischio di infortunio sul lavoro) utilità marginale del w positiva utilità marginale del rischio di infortunio (ρ) negativa (è un male per hip.) => c.i. inclinate positivamente: l unico modo per convincere un individuo a spostarsi verso un posto di lavoro più rischioso e mantenere la sua utilità costante è aumentare il suo salario. 8
9 Utilità marginale del reddito = ΔU derivante da w = 1, e.g. da w 0 a w 1 (mantenendo costante il rischio, e.g. per prob. infortunio=0). Se è > 0 => i lavoratori preferiscono salari maggiori (passano da U 0 a U 1 > U 0 in corrispondenza di prob. infortunio = 0) Utilità marginale del rischio = ΔU derivante da 1 unità della probabilità d infortunio e.g. da 0 a 1 (mantenendo costante w, e.g. w = w 1 ). Se è < 0 (rischio è un male ) => i lavoratori non preferiscono un posto più rischioso (passano da U 1 a U 1 <U 1 in corrispondenza di w 1 ) 9
10 Figura 5.1: c.i. salario probabilità di infortunio Hip.: un posto di lavoro sicuro (prob. infortuni = 0) offra w = w 0 => U 0 illustra la c. i. che passa per il punto P (prob. infortunio = 0 ; w 0 ) che indica il pacchetto occupazionale di w e job amenities offerto dal posto di lavoro sicuro Se il lavoratore è nel punto P sulla c. i. U 0, l unico modo per convincerlo a spostarsi verso un posto di lavoro con prob. infortunio = 1 (che U) e mantenere la sua utilità costante = U 0 è w (per compensare con relativo U la U da prob. infortunio)=>le c. i. salario-rischio di infortunio devono essere inclinate positivamente, perché il rischio è un male. 10
11 P: (ρ = 0 ; w = w 0 ) Per accettare: ρ = 1 voglio un aumento di salario: (Q) La differenza del rischio w è il «prezzo» Per un salario w1 preferisco un lavoro sicuro (U1 ) piuttosto che un lavoro rischioso (U1 ) w 1 Fig. 5.1 CURVE DI INDIFFERENZA TRA SALARIO E PROBABILITA DI INFORTUNIO 11
12 Costruzione della curva di offerta dei posti di lavoro rischiosi: Definiamo il prezzo di riserva del lavoratore come la quantità di denaro che vorrebbe come ricompensa per accettare il lavoro rischioso: w = w1 - w 0 Se w = w passando dal lavoro sicuro a quello rischioso => lavoratore sarebbe indifferente al rischio addizionale Il prezzo di riserva, quindi, è la risposta del lavoratore alla domanda Quanto vorresti per fare qualcosa 12 che altrimenti non faresti?
13 Lavoratori differenti => differenti propensioni al rischio. A seconda di come tracciamo le curve di indifferenza, il prezzo di riserva potrebbe essere più o meno elevato: curve di indifferenza piatte => curve di indifferenza ripide => w w piccolo (poco avverso) elevato (molto avverso) Meno il lavoratore ama il rischio, maggiore è la ricompensa che chiede per passare da un posto di lavoro sicuro ad uno rischioso, cioè maggiore sarà il 13 prezzo di riserva
14 Fig. 5.2 curva di offerta di posti di lavoro rischiosi su un dato mercato del lavoro dice quanti lavoratori sono disposti ad occupare posti di lavoro rischiosi in funzione del differenziale salariale tra il posto di lavoro rischioso e quello sicuro. Hip. tutti i lavoratori siano avversi al rischio di infortunio => curva di offerta di posti rischiosi inclinata positivamente: nessun lavoratore in posti rischiosi se = 0 il lavoratore meno avverso al rischio occupa posto rischioso se w wmin fino a sempre più lavoratori accetteranno posto rischioso se w w 14
15 Fig. 5.2 DETERMINAZIONE DEL DIFFERENZIALE COMPENSATIVO NEL MERCATO DEI LAVORI 15 RISCHIOSI
16 Fig. 5.2 curva di domanda di lavoro per i posti di lavoro rischiosi dipende dalla redditività della scelta delle imprese sul garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro sicuro o pericoloso. Esiste un trade off per le imprese: offrire un ambiente rischioso, nel quale pagare salari maggiori (risparmiando sui costi di applicazione delle norme di sicurezza), o offrire un ambiente sicuro, dirottando le risorse verso la sicurezza del posto di lavoro, il che implica che si debba risparmiare sui costi del lavoro offrendo salari minori. 16
17 Imprese diverse utilizzeranno tecnologie diverse per produrre sicurezza: alcune (e.g. le università) troveranno meno costoso garantire la sicurezza, mentre per altre (e.g. le miniere di carbone) sarà molto difficile e costoso. In genere: Se w piccolo (risparmio poco sui w offrendo sicurezza!) => a poche imprese (università) conviene investire per eliminare i rischi di infortunio, quasi tutte offrono un ambiente rischioso (domanda posti rischiosi elevata). w Se elevato => più imprese (miniere) iniziano a trovare conveniente rendere sicuro l ambiente di lavoro piuttosto che pagare salari elevati (domanda posti rischiosi bassa) =>domanda di lavori rischiosi inclinata negativamente (rispetto 17 a w)
18 Figura 5.2: l equilibrio è determinato dall intersezione delle curve di offerta e di domanda di mercato, come illustrato dal punto P in cui il differenziale salariale compensativo ricevuto dai lavoratori nelle aziende pericolose è (w 1 w 0 )* e E* lavoratori sono occupati in questi lavori. Se w > (w 1 w 0 )* => S > D e w Se w < (w 1 w 0 )* => S < D e w 18
19 Fig. 5.2 DETERMINAZIONE DEL DIFFERENZIALE COMPENSATIVO NEL MERCATO DEI LAVORI 19 RISCHIOSI
20 Osservazioni sul differenziale salariale di mercato (w 1 w 0 )* : (w 1 w 0 )* è positivo: i posti di lavoro rischiosi sono pagati di più di quelli sicuri, dall ipotesi che tutti i lavoratori siano avversi al rischio => se le imprese che offrono un ambiente pericoloso vogliono attrarre lavoratori, devono pagare salari maggiori. (w 1 w 0 )* non è una misura della propensione media al rischio dei lavoratori (cioè una misura del prezzo di riserva medio), ma è il differenziale richiesto per attirare il lavoratore marginale nel posto di lavoro rischioso (cioè il prezzo di riserva dell ultimo lavoratore assunto), vedi
21 Ne consegue che tutti i lavoratori, ad eccezione di quello marginale, sono più che compensati dal mercato per il fatto di occupare un posto di lavoro rischioso. Dopo tutto, ogni lavoratore, tranne l ultimo assunto, era disposto ad occupare il posto di lavoro pericoloso ad un salario inferiore. Un mercato del lavoro competitivo in cui i lavoratori sono completamente informati offre un risarcimento più che adeguato (???) per i rischi legati al posto di lavoro. Se lo Stato decide che il risarcimento non è «più che adeguato» può aumentare artificialmente il differenziale 21 (multe), in modo da ridurre la domanda di lavori rischiosi.
Economia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - 1 Adesso vediamo un modello in cui non abbiamo più solo due tipologie di lavoro (uno rischioso e uno sicuro), ma esistono molte
DettagliEconomia del Lavoro. Sergio Vergalli Vergalli - Lezione 1
Economia del Lavoro Sergio Vergalli sergio.vergalli@unibs.it Vergalli - Lezione 1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Introduzione - Il mercato dei lavori rischiosi
DettagliEconomia del Lavoro. Sergio Vergalli Vergalli - Lezione 1
Economia del Lavoro Sergio Vergalli sergio.vergalli@unibs.it Vergalli - Lezione 1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Introduzione - Il mercato dei lavori rischiosi
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La decisione di occupazione nel breve periodo 1 La domanda di lavoro La decisione di occupazione di b.p. Breve periodo è un tempo sufficientemente
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 2 - Le determinanti dell iscrizione al sindacato 1 HIP.: iscrivendosi al sindacato, il lavoratore diviene automaticamente coperto dal sindacato nella contrattazione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro -Introduzione -L equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale 1 Introduzione Lavoratori: preferiscono lavorare quando
DettagliCapitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto
Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti
DettagliFUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)
FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo
DettagliStruttura della presentazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 5 (a) Un modello generale del commercio internazionale 1 Struttura della presentazione Misurazione del valore della produzione e del consumo Benessere e
Dettagli1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere
1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere Esempio: Adamo ed Eva su un isola deserta L economia usa spesso le semplificazioni Un economia di puro scambio (=baratto) senza denaro Sull isola
DettagliLa domanda di mercato: surplus del consumatore; Elasticità della domanda
La domanda di mercato: surplus del consumatore; Elasticità della domanda ELASTICITA ε L elasticità diretta della domanda rispetto al prezzo è una misura della reattività della domanda di un bene a variazioni
DettagliIl Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione
Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - Mercati del lavoro non concorrenziali: il monopolio 1 Monopolio : mercato in cui le imprese influenzano il prezzo dell output che
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-2 La discriminazione del mercato del lavoro - 1 Hip: 2 tipi di lavoratori sul mkt del lavoro: donne e uomini. Impresa competitiva sta decidendo quanto di questi input
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 5 - La contrattazione efficiente 1 Soluzione salario occupazione da modello con sindacato monopolista inefficiente (sindacato il valore del contributo del
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 11 GLI INCENTIVI SALARIALI 4 - Incentivi e retribuzione differita 1 Gli scansafatiche (shirker) che perdono tempo in attività non strettamente collegate al loro lavoro
DettagliUniversità degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 3 - I sindacati monopolisti 1 I sindacati monopolisti Nei modelli di sindacato monopolista, il sindacato sceglie il salario e l impresa fissa l occupazione
DettagliIn che quantità verrà acquistato un bene?
In che quantità verrà acquistato un bene? LEGGE DELLA DOMANDA Se il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce Se il prezzo diminuisce, la quantità domandata aumenta L entità di tale aumento o diminuzione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-9 Il capitale umano -Addestramento sul lavoro 1 On the job training (OJT) è almeno la metà del capitale umano di un lavoratore. Può essere di due tipi: l addestramento
DettagliOfferta in concorrenza perfetta: Cap.6
Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione
DettagliIl comportamento del consumatore
Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Utilità marginale e scelta del consumatore 1 L obiettivo è quello di descrivere come i consumatori
DettagliLezioni di Microeconomia
Lezioni di Microeconomia Lezione 7 Teoria dell impresa Lezione 7: Teoria dell impresa Slide 1 Il concetto di funzione di produzione Il processo di produzione Combinazione di fattori produttivi (input)
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 3 - I sindacati monopolisti 1 Nei modelli di sindacato monopolista, il sindacato sceglie il salario e l impresa fissa l occupazione HIP.: il sindacato sia
DettagliCapitolo 16 Equilibrio generale ed efficienza economica
Capitolo 16 Equilibrio generale ed efficienza economica Introduzione Equilibrio generale Efficienza nello scambio Equità ed Efficienza Efficienza nella Produzione I benefici del libero scambio L efficienza
DettagliCAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto
CAPITOLO II Il Vantaggio Assoluto Ragionare di commercio internazionale facendo uso del modello Domanda-Offerta: le esportazioni (importazioni) corrispondono ad un eccesso di offerta (domanda), ai prezzi
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-5 Offerta di lavoro -La decisione sulle ore di lavoro 1 Hip.: un lavoratore sceglie una particolare combinazione di C e L che max.zzi la sua U => raggiunge il livello
DettagliDomanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4)
Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4) GLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DI PREZZO: CURVE PREZZO CONSUMO La curva prezzo-consumo per l abitazione rappresenta i panieri ottimali corrispondenti
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliMercato del lavoro in concorrenza imperfetta
Mercato del lavoro in concorrenza imperfetta Monopsonio Sommario Monopolio dell impresa sul mercato del prodotto Sindacato monopolista e modelli di contrattazione su salari ed occupazione (right to manage;
DettagliSindacati e mercato del lavoro
Sindacati e mercato del lavoro Il ruolo del sindacato Due tipi di funzioni: 1. Veicola le preferenze dei lavoratori in condizioni di informazione imperfetta o frizioni 2. Sfrutta una posizione di monopolio
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Mercati del lavoro concorrenziali: in equilibrio ogni impresa nell industria ha lo stesso prezzo concorrenziale p e paga un salario
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo 1 La curva di domanda di lavoro nel l.p. Cosa accade alla domanda di lavoro di lungo periodo dell
DettagliESERCIZIO n. 2. Soluzione
Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 2 Krugman, Obstfeld e Melitz, Capitolo 4: Problemi n. 2, 3, 4, 5 e 6 (pp. 101 103) Problema 3 domanda d): Calcolate Discutete gli
DettagliESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1.
Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) Part I ESERCIZI SVOLTI (RELATIVI AL 1 MODULO) 1. Esercizio: Ripasso IS LM 1.1. Domande: Se 4G > O aumento spesa pubblica usando IS LM: - come
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Applicazioni di politica economica: quanto vale una vita? 1 Stima della funzione del salario edonico. In molti studi si mettono
DettagliCapitolo VII. Il mercato del lavoro
Capitolo VII. Il mercato del lavoro 1 In questa lezione parleremo di: Mercato del lavoro in Italia Disoccupazione Determinazione dei salari e dei prezzi Equilibrio del mercato del lavoro e tasso naturale
DettagliEconomia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 5
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 5 Il monopolio Mankiw, Capitolo 15 Definizione e caratteristiche Il monopolio è una forma di mercato in cui esiste un unico venditore di un prodotto, per il
DettagliSommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione
Sommario Domanda individuale e di mercato Domanda Individuale Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Domanda di mercato Surplus o rendita del consumatore Estrapolare la curva di domanda Estrapolare
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-3 Applicazioni dell offerta di lavoro - La produzione della famiglia 1 Applicazioni dell offerta di lavoro - la famiglia Nel modello neoclassico lavoro-tempo libero
DettagliMercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)
Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) LA DOMANDA DI LAVORO DI BREVE PERIODO PER UN IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA Si è visto in che modo la massimizzazione del profitto guidi le scelte dell
DettagliLezione 6: Utilità marginale. Effetto reddito e Effetto sostituzione
Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 6: Utilità marginale. Effetto reddito e Effetto sostituzione Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Lucidi liberamente tratti dai lucidi del
DettagliEconomia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. I mercati dei fattori di produzione
Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni I mercati dei fattori di produzione L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO In questo modulo analizzeremo i mercati dei fattori della produzione: lavoro,
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 11 GLI INCENTIVI SALARIALI 4 - Incentivi e retribuzione differita 1 Gli scansafatiche (shirker) che perdono tempo in attività non strettamente collegate al loro lavoro
DettagliLa Politica Economica in Economia Aperta
La Politica Economica in Economia Aperta In questa lezione: Studiamo l equilibrio in economia aperta. Studiamo gli effetti di shock esterni sulla produzione e sulla bilancia commerciale. Studiamo gli effetti
DettagliLezione 3: Il problema del consumatore:
Corso di Economica Politica prof. S.Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: scelta ottimale Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Lucidi liberamente tratti dai lucidi del prof. Rodano
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) La domanda di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) La domanda di lavoro Figura 3-2 La decisione di assunzione dell impresa nel breve periodo: un impresa che massimizza il profitto assume lavoratori
DettagliCurva di indifferenza
Curva di indifferenza Individua le combinazioni di consumo che offrono al consumatore il medesimo livello di soddisfazione La pendenza della curva di indifferenza in qualsiasi punto corrisponde al rapporto
DettagliBlanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro
Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è chiamata prodotto interno lordo, o Pil. Esistono tre modi equivalenti
DettagliLe cause del commercio internazionale
Le cause del commercio internazionale 1. La prossimità Più vicini sono i Paesi, minori sono i costi di trasporto. Per esempio, il principale partner commerciale della maggior parte dei Paesi europei è
DettagliCapitolo 7 IMPRESA E CONSUMATORI
Capitolo 7 IMPRESA E CONSUMATORI AGENDA A. Introduzione B. Produzione: concetti chiave C. Decisioni di prezzo e di produzione (quantità): massimizzazione del profitto D. Guadagni dallo scambio E. Elasticità
DettagliCapitolo 9. Il mercato del lavoro e i salari
Capitolo 9 Il mercato del lavoro e i salari La spiegazione dei differenziali salariali è uno dei problemi che si può affrontare dopo avere compreso il funzionamento dei mercati del lavoro. I mercati del
DettagliRipasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo
Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione
DettagliIndice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliAPPENDICE A1: La domanda di lavoro a livello d impresa
15 APPENDICE A1: La domanda di lavoro a livello d impresa This is pa Printer: O La funzione di produzione La funzione di produzione è la tecnologia che l impresa utilizza nel processo produttivo. Per semplicità,
Dettagli+ 1 p = MC. Il costo marginale nel caso proposto dall esercizio è pari a zero. L equazione 6.3 può quindi essere scritta:
Esercizio 6.1 Dall equazione 6.3 del testo sappiamo che il massimo profitto dell impresa si ottiene quando il valore dell inverso dell elasticità della (( domanda ) al prezzo ) più uno moltiplicato per
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliMacroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Esercizio 1 Macroeconomia Equilibrio in Economia Aperta Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica
DettagliCapitolo 21: Il Modello dell Utilità Scontata
Capitolo 21: Il Modello dell Utilità Scontata 21.1: Introduzione In questo capitolo studiamo le proprietà di una particolare funzione di utilità di grande rilevanza empirica e capace di descrivere le preferenze
DettagliIntroduzione. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Introduzione
Introduzione L oggetto di studio dell economia La differenza tra microeconomia e macroeconomia Perché le relazioni economiche vengono rappresentate per mezzo dei modelli In che modo i diversi sistemi economici
DettagliIl mercato del lavoro
Il mercato del lavoro Come l impresa decide la quantità di lavoro da utilizzare Impresa che produce sedie Mercato concorrenziale dei prodotti e dei fattori (price-taker) Obiettivo: massimizzare profitto
Dettagli4. Assumere lavoratori temporanei o lavoratori permanenti? Dibattito su contratti a tempo determinato ed a tempo indeterminato
4. Assumere lavoratori temporanei o lavoratori permanenti? Dibattito su contratti a tempo determinato ed a tempo indeterminato Quali sono le condizioni economiche di contesto? 1) interrompere un contratto
DettagliMacroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa
DettagliCapitolo 11 La concorrenza perfetta
Capitolo 11 La concorrenza perfetta MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto contabile
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 10 I SINDACATI 6 - Gli scioperi 1 Difficoltà a dare spiegazione economica di scioperi: non è razionale (ambedue le parti ci perdono) HIP.: esistono 100 di rendita da dividere
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia
DettagliDistribuzione dell output
Distribuzione dell output La scelta dell impresa del prezzo ottimo determina anche il livello di markup rispetto ai costi marginali di produzione. Per l economia nel suo complesso, questo si traduce nella
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia
DettagliCapitolo 4 Domanda, offerta, equilibrio
Capitolo 4 Domanda, offerta, equilibrio 1 (c) Pearson Italia S.p.A. - Anita Woolfolk, Psicologia dell'educazione I mercati Il tema di questo capitolo è come funzionano il mercato della benzina e altri
DettagliConcorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)
Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico
DettagliCapitolo 11 Concorrenza perfetta. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 11 Concorrenza perfetta MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto contabile è
DettagliIl mercato dei beni in economia aperta
La differenza tra economia aperta e chiusa Il mercato dei beni in economia aperta In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-1 Il capitale umano - Introduzione -L istruzione nel mercato del lavoro: alcuni fatti stilizzati 1 Introduzione Ognuno di noi porta nel mercato del lavoro abilità innate
DettagliOccupazione e disoccupazione
Lezione 20 1 Occupazione e disoccupazione L occupazione ha una fortissima importanza sociale, e pone molti problemi di rilevazione. In questa lezione vediamo come la definizione di occupazione fa emergere
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliEconomia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4
Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 4 La domanda di moneta Come allocare la ricchezza finanziaria risparmiata? La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi.
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-7 Il capitale umano - La teoria dei segnali 1 Hip. base del modello di istruzione (teoria del capitale umano): istruzione => ( produttività del lavoratore) => w. Ragionamento
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO
1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione
DettagliGli Obiettivi della Politica Monetaria
Gli Obiettivi della Politica Monetaria Obiettivi Finali delle Banche Centrali Gli obiettivi delle banche centrali sono cambiati nel corso del tempo. La Federal Reserve ha come obiettivi il controllo della
DettagliCAPITOLO 3 DOMANDA DI MERCATO EAI 2015-2016 - PROF. PAOLO COLLACCHI - DOTT. RICCARDO CORATELLA 148
CAPITOLO 3 DOMANDA DI MERCATO EAI 2015-2016 - PROF. PAOLO COLLACCHI - DOTT. RICCARDO CORATELLA 148 PREFERENZE DEL CONSUMATORE È lo studio del comportamento del consumatore in ragione di: 1. Una variazione
DettagliL ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO
Economia Politica Appunti delle lezioni Raffaele Paci testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 24, Zanichelli Cap 18 I mercati dei fattori di produzione L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO
DettagliCAPITOLO 9. La concorrenza perfetta
CAPITOLO 9 La concorrenza perfetta 1 Mercati di concorrenza perfetta Un mercato di concorrenza perfetta è composto da imprese che producono beni identici e che vendono allo stesso prezzo. Il volume di
DettagliESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Microeconomia. Una sola delle cinque risposte fornite per ogni domanda è giusta.
ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Microeconomia. Una sola delle cinque risposte fornite per ogni domanda è giusta. TEORIA DEL CONSUMO seconda parte (capitoli 8-10, 14-15). 1. Un certo
DettagliDomanda e offerta. consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso
. . La funzione di domanda La funzione di domanda (o curva di domanda) rappresenta la quantità domandata dai consumatori di un bene/servizio per ciascun livello di prezzo del bene/servizio preso in considerazione.
DettagliESERCITAZIONE novembre 2012
ESERCITAZIONE 2 Economia dell Informazione e dei Mercati Finanziari C.d.L. in Economia degli Intermediari e dei Mercati Finanziari (8 C.F.U.) C.d.L. in Statistica per le decisioni finanziarie ed attuariali
DettagliIl comportamento del consumatore
Capitolo 3 Il comportamento del consumatore A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 3-1 La Teoria del consumo Due ipotesi fondamentali nello studio del comportamento del consumatore: 1. Massimizzazione dell'utilità
DettagliEfficienza secondo i criteri di first best
Efficienza secondo i criteri di first best Ruolo del settore pubblico Intervento dello Stato L economia pubblica giustifica l intervento dello Stato nell economia in presenza di fallimenti del mercato
DettagliLezioni di Economia Politica
Università degli Studi ROMA TRE Facoltà di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica I principi fondamentali dell economia e gli strumenti per lo studio Giovanni Nicola De Vito - 2010 Microeconomia area
DettagliDomanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Domanda e Offerta Domanda e Offerta Il meccanismo di mercato Variazioni dell equilibrio di mercato Elasticità della domanda e dell offerta Elasticità di breve e di lungo periodo 1 Domanda e offerta La
DettagliI modelli centro periferia
Andrea F. Presbitero E-mail: a.presbitero@univpm.it Personal homepage: www.dea.unian.it/presbitero/ Dipartimento di Economia Università Politecnica delle Marche Corso di Economia dello Sviluppo 1 L esperienza
DettagliI costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)
I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene
DettagliIl tasso di disoccupazione: confronti internazionali
Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Andamento della disoccupazione - Il caso statunitense - Euro area Italy United States Japan United Kingdom 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 1997
DettagliObiettivi di Apprendimento
Monopolio Obiettivi di Apprendimento Spiegare la ragione per cui un monopolista fissa un prezzo maggiore del costo marginale; Spiegare come la possibilità di discriminare il prezzo influisca sulle vendite
DettagliSTRUTTURA DEL CORSO 1.3.
Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI ISTITUZIONI DI ECONOMIA AGRARIA, FORESTALE E AMBIENTALE Elena Pisani elena.pisani@unipd.it
DettagliCapitolo 9. La concorrenza perfetta. Soluzioni delle Domande di ripasso
Capitolo 9 La concorrenza perfetta Soluzioni delle Domande di ripasso. La differenza tra profitto contabile e profitto economico è dovuta al modo in cui viene misurato il costo totale. Nel caso del profitto
DettagliIl mercato dei beni in economia aperta
Il mercato dei beni in economia aperta La differenza tra economia aperta e chiusa In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa
Dettagli