Incontri con la città leggere il presente per comprendere il futuro. 21 aprile Perchè a Firenze si vive più a lungo
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1 Incontri con la città leggere il presente per comprendere il futuro 21 aprile 2013 Perchè a Firenze si vive più a lungo
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9 Da 3 milioni a anni fa l attesa di vita era tra 25 e 40 anni. Diversamente da oggi gli uomini vivevano più a lungo delle donne. Le cause di questo possone essere: La morte di parto L iponutrizione con minor resistenza alle malattie: l uomo, cacciatore, si nutriva meglio
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11 Un membro maschio della aristocrazia inglese poteva aspettarsi di vivere, se sopravvissuto fino all'età di 21 anni: 43 anni 64 anni totali tra il 1200 e il anni 45 anni totali tra il 1300 e il 1400 (a causa dell'impatto della Morte Nera) 48 anni 69 anni totali tra il 1400 e il anni 71 anni totali tra il 1500 e il 1550.
12 Speranza di vita alla nascita
13 Speranza di vita alla nascita (2009) Maschi Femmine Italia Toscana Firenze
14 Nel 1960 nel mondo un bambino su cinque (200 per mille) moriva prima dei cinque anni. Dal 1990 nel mondo la quota è scesa a uno su dieci (100 per mille). In Italia oggi la quota è di 3,36 per mille In Toscana oggi la quota è di 2,71 per mille
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18 LE PRIME CINQUE CAUSE DI MORTE (%) ANNO 1900 POLMONITE TUBERCOLOSI DIARREA MALATTIE CARDIACHE ICTUS ANNO 2004 MALATTIE CARDIOVASCOLARI TUMORI MALIGNI ICTUS BRONCOPNEUMOPATIA C.O. INCIDENTI
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30 Prevalenza Diabete
31 Prevalenza (%) di Diabete Mellito Tipo 2. Italia Fonte: Health Search + 37,5%
32 Prevalenza Ictus
33 Prevalenza Scompenso Cardiaco
34 Prevalenza BPCO
35 Prevalenza Ipertensione
36 Prevalenza Cardiopatia ischemica
37 Lancet 2010 Le malattie croniche - specialmente le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro e le malattie respiratorie croniche - sono trascurate, nonostante la consapevolezza del grave carico che esse provocano Le politiche globali e nazionali non sono riuscite a fermare in molti casi anzi hanno contribuito a diffondere le malattie croniche. Attualmente sono facilmente disponibili soluzioni a basso costo e di alta efficacia per la prevenzione delle malattie croniche; il fallimento nella risposta è oggi un problema politico, piuttosto che tecnico
38 RIDURRE IL FUMO AUMENTARE L ATTIVITA FISICA MIGLIORARE LA DIETA E cruciale che gli individui si assumano la loro responsabilità nei confronti della loro salute cardiovascolare, ma è necessario che i politici affrontino seriamente la questione delle diseguaglianze nella salute e riducano il potere delle lobbies delle industrie del cibo e del tabacco che hanno l interesse a perpetuare lo status quo.
39 Le malattie croniche sono in forte crescita, spinte come sono da forze potenti e universali come la rapida urbanizzazione e la globalizzazione di stili di vita nocivi. Lasciate senza controllo queste malattie divorano i progressi dello sviluppo economico e cancellano i benefici della modernizzazione. ( ) Le malattie croniche assestano un doppio colpo allo sviluppo: causano perdite di miliardi di dollari al reddito nazionale e spingono milioni di persone al di sotto della soglia di povertà. ( ) Oggi molte delle minacce che contribuiscono alla diffusione delle malattie croniche provengono dalle compagnie multinazionali che sono grandi, ricche e potenti, guidate da interessi commerciali e assai poco interessate alla salute della popolazione. M. Chan OMS.
40 Fourth Joint Task Force Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice Caratteristiche della prevenzione cardiovascolare 0 Niente fumo Camminare per 3 km al giorno, o fare 30 minuti di actività moderata 5 Porzioni di frutta e verdura al giorno 140 Pressione arteriosa massima inferiore a 140 mmhg 5 Colesterolo totale < 190 mg/dl 3 Colesterolo LDL < 115 mg/dl 0 Evitare il sovrappeso e il diabete European guidelines on CVD prevention in clinical practice. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil 2007
41 Malattie croniche. La catena delle cause Globalizzazione Urbanizzazione Reddito Istruzione Classe sociale Determinanti ambientali e sociali Fattori di rischio Sedentarietà Eccesso di peso Fumo Alcol Accessibilità Utilizzazione Qualità Assistenza sanitaria
42 R.R. Mortalità per Malattia ischemica di cuore per livello d istruzione, Età anni. Firenze Fonte: Studio Longitudinale Toscano. licenza elementare 1,79 Media Inferiore 1,67 Laureati/Diplomati 1,00 0,80 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00
43 Abitudine al fumo di sigaretta Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche Rapporto nazionale Passi 2011
44 Sedentarietà scarsa attività fisica Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche Rapporto nazionale Passi 2011
45 Eccesso ponderale Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche Rapporto nazionale Passi 2011
46 Sovrappeso Obesità in Toscana
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49 Abitudine al fumo - Toscana
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51 Fourth Joint Task Force Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice Caratteristiche della prevenzione cardiovascolare 0 Niente fumo Camminare per 3 km al giorno, o fare 30 minuti di actività moderata 5 Porzioni di frutta e verdura al giorno 140 Pressione arteriosa massima inferiore a 140 mmhg 5 Colesterolo totale < 190 mg/dl 3 Colesterolo LDL < 115 mg/dl 0 Evitare il sovrappeso e il diabete European guidelines on CVD prevention in clinical practice. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil 2007
52 La dieta Mediterranea: syllabus Dieta: Il termine dieta deriva dall antico termine greco DIAITA, che significa STILE DI VITA
53 Ancel Keys
54 Seven Countries Study G Jug F N I U J
55 La dieta Mediterranea: Cos è? Olio di oliva come principale fonte di grassi Consumo moderato di vino rosso, abitualmente durante i pasti Ampio consumo di frutta, verdura, cereali e frutta secca Consumo ampio di pesce
56 Lo Studio INTERHEART 5,761 casi di Infarto Miocardico; 10,646 controlli Dieta Orientale: Elevato consumo di Tofu e Soia Aggiustato per età e sesso Dieta Occidentale: Elevato consumo di Cibi Fritti, salatini, uova e carne Aggiustato per età, sesso, regione, istruzione, BMI, attività fisica, fumo Dieta Mediterranea : Aggiustato per tutti i fattori di rischio Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Iqbal et al. Circulation 2008
57 ADERENZA ALLA DIETA MEDITERRANEA New England Journal of Medicine- Febbraio punto 1.Uso dell olio come condimento 2.Quanto olio è (complessivamente) consumato al giorno (cucchiai) = o Quante porzioni di verdura al dì (200 g) = o +2 4.Quante porzioni di frutta al dì = o Quante porzioni ( g) al dì di carne rossa (hamburger, derivati da carne prosciutto, etc) -1 6.Quante porzioni (12g) al dì di burro, margarina, o panna -1 7.Quante bevande dolci o gasate al dì Quanti bicchieri di vino a settimana = o + 7* 9.Quante porzioni di legumi (150g) a settimana = o Quante porzioni di pesce ( g) = o Quante volte alla settimana si consumano dolci commerciali (non fatti in casa) 3 12.Quante porzioni (30g) settimanali di frutta secca = o Consumare pollo, tacchino o coniglio invece di bovino maiale,hamburger o salsiccia 14.Quante volte alla settimana si consuma pasta,riso, verdura o altri piatti preparati con sofrito (pomodoro, aglio, cipolla) = o + 2 * 7 donna, 14 uomo SI SI
58 Studio longitudinale Mortalità Totale e per Tumori 74,067 soggetti sani >60 anni valutati per 10 anni in 9 Paesi Europei Punteggio: 0-9 punti Un aumento di 2 punti nell aderenza determina una riduzione del 10% della mortalità da tumori Trichopoulou et al., BMJ 2006
59 Studio longitudinale Mortalità Totale e per Tumori 74,067 soggetti sani >60 anni valutati per 10 anni in 9 Paesi Europei Punteggio di aderenza : 0-9 punti Un aumento di 2 punti nell aderenza determina una riduzione del 10% della mortalità da tumori Trichopoulou et al., BMJ 2006
60 Studio longitudinale Morbo di Alzheimer 2,258 soggetti valutati per 4 anni 262 nuovi casi di Alzheimer nel corso dello studio Punteggio di aderenza : 0-9 punti Un più elevato punteggio di aderenza alla dieta Mediterranea si associava ad una riduzione del 40% del rischio di Morbo di Alzheimer HR 0.60 ( ) p<0.001 Scarmeas et al., Ann Neurol 2006
61 NEJM 25 February 2013
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63 Valutazione della associazione aumento di 2 punti nell aderenza alla Dieta Mediterranea Sofi et al., BMJ 2008
64 Aderenza alla DM e mortalità generale Studio Peso (%) RR (95% CI) Trichopoulou et al Kouris-Blazos et al Lasheras et al Trichopoulou et al Knoops et al Trichopoulou et al ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) Lagiou et al ( ) Mitrou et al (males) Mitrou et al (females) -9% ( ) 0.93 ( ) Totale (95% CI) ( ) 514,816 soggetti 33,576 morti Riduzione del rischio Aumento del rischio Sofi et al., BMJ 2008
65 Aderenza alla DM e incidenza o mortalità per malattie cardiovascolari Studio Peso (%) RR (95% CI) Trichopoulou et al Knoops et al Lagiou et al ( ) ( ) ( ) Fung et al ( ) Mitrou et al (males) Mitrou et al (females) -9% ( ) 0.88 ( ) Totale (95% CI) ( ) ,491 soggetti 3,876 casi Riduzione del rischio Aumento del rischio Sofi et al., BMJ 2008
66 Aderenza alla DM e incidenza o mortalità per tumori Studio Peso (%) RR (95% CI) Trichopoulou et al Knoops et al Lagiou et al ( ) ( ) ( ) Fung et al ( ) Mitrou et al (males) Mitrou et al (females) -6% ( ) 0.88 ( ) Totale (95% CI) ( ) ,366 soggetti 10,929 casi Riduzione del rischio Aumento del rischio Sofi et al., BMJ 2008
67 Aderenza alla DM e incidenza di m. di Parkinson e di m. di Alzheimer Studio Peso (%) RR (95% CI) Scarmeas et al ( ) Gao et al (males) ( ) Gao et al (females) -13% ( ) Total (95% CI) ( ) 133,626 soggetti 783 casi Riduzione del rischio Aumento del rischio Sofi et al., BMJ 2008
68 L Espresso 28 Aprile 2005 E veramente Mediterranea la dieta Toscana? Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis 2006
69 Intake medio (g /die) Profilo nutrizionali Progetto Nutrizione (n=932) * INRAN Guidelines for an Italian Healthy Diet, 2003 Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis 2006
70 Profilo nutrizionale Progetto Nutrizione (n=932) Intake medio (g /die) * INRAN Guidelines for an Italian Healthy Diet, 2003 Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis 2006
71 Profilo nutrizionale Progetto Nutrizione (n=932) Intake medio (g /die) * INRAN Guidelines for an Italian Healthy Diet, 2003 Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis 2006
72 Variazioni di aderenza alla DM( ) Paesi Non- Mediterranei Paesi Mediterranei Da Silvas et al., Public Health Nutr 2009
73 Aderenza alla dieta Mediterranea MAI = Cibi Mediterranei /Cibi non Mediterranei Adherence to MD, MAI ( ) Adherence to MD, MAI ( ) Da Silvas et al., Public Health Nutr 2009
74 ATTIVITà FISICA NEL TEMPO LIBERO Progetto Nutrizione (n=932) Males (n=367) Females (n=565) 100% 80% 60% 50.2% 55.4% 40% 32.6% 21.5% 20% 0% 14.7% 13.6% 5.3% 6.7% Intense Moderate Light Absent Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis (in press)
75 ATTIVITA FISICA AL LAVORO Progetto Nutrizione (n=932) Males (n=367) Females (n=565) 100% 80% 60% 51.3% 59.8% 40% 20% 27.5% 14.2% 18.5% 24.8% 0% 2.7% 1.2% Heavy manual Manual Standing Sedentary Sofi et al, Eur J Clin Nutr 2005; Nutr Metab Cardiovasc Dis (in press)
76 L acqua L approvvigionamento idrico nel comune di Firenze è assicurato per circa il 90% dall impianto dell Anconella, che rende potabile l acqua del fiume Arno mediante processi di trattamento tecnologicamente complessi che comprendono le fasi di chiarificazione, filtrazione su sabbia e su carbone attivo granulare, disinfezione con ozono e con biossido di cloro; Anche l impianto di Mantignano tratta l acqua dell Arno e serve il rimanente 10% circa del territorio comunale in zona nord ovest. La portata del fiume è regolata dall invaso di Bilancino, il quale garantisce acqua sufficiente al prelievo idropotabile, nel rispetto dell ecosistema fluviale. Una parte delle abitazioni di Cercina è alimentata da acqua delle omonime locali sorgenti ed, in località San Donnino, una parte delle utenze è servita da pozzi locali.
77 Ammonio (mg/l) Solfati (mg/l) Nitrati (mg/l) Nitriti (mg/l) Fluoruri (mg/l F) Ferro (μg/l Fe) Manganese (μg/l Mn) Piombo (μg/ll) Limiti di 0, ,50 1, legge Roma 0,13 3,5 0,13 7,2 0,3 Milano * <0,10 47,7 28,2 <0,20 <0,5 6,7 1,3 0,6 Napoli <0,03 n.d. 19 <0,05 0,5 n.d. n.d. n.d. Torino * n.d. n.d. 16,5 0 0,05 n.d. n.d. n.d. Palermo <0,05 167,3 n.d. <0,05 0,35 24,1 14,8 <1 Genova <0, <0,01 <0, Bologna <0,02 8 <0,02 <0,1 n.d. n.d. n.d. Firenze assente 38 5 assente 0,11 n.d. n.d. n.d. Bari n.d. n.d. 3,3 n.d. 0,4 n.d. n.d. n.d. Venezia <0,03 0,07 n.d. <0,01 0,07 <1 <1 <1 Ammonio (mg/l) Solfati (mg/l) Nitrati (mg/l) Nitriti (mg/l) Fluoruri (mg/l F) Ferro (μg/l Fe) Manganese (μg/l Mn) Piombo (μg/ll) Rilevazione parametri del 13/02/2012:
78 Limiti di legge PH Conducibilita ' Elettrica (μs/cm a 20 C) Residuo Fisso a 180 (mg/l) Calcio (mg/l Ca) 6,5 / 9, non previst o Magnesio (mg/l Mg) Dure Sodio zza (mg/l Na) Total e ( F) Pota Cloruri (mg/l) ssio (mg/ l K) Roma 7, ,5 2,0 6,4 Milano 7,65 613,25 398,5 71,7 15,7 24,7 14,7 1,2 27 * Napoli 7,2 617 n.d. n.d 43 n.d n.d. 53 Torino * 7,5 393,4 285,9 n.d. n.d. 20,1 n.d. n.d. 14,1 Palermo 7, ,1 27,3 32,5 58,8 5 69,7 Genova 8, Bologna 7,4 387 n.d. n.d n.d. 31 Firenze 7, n.d. Bari n.d n.d. 19,4 n.d. n.d. 33 Venezia 7, n.d. 26,5 5 1,02 n.d. PH Conducibilita ' Elettrica (μs/cm a 20 C) Residuo Fisso a 180 (mg/l) Calcio (mg/l Ca) Magnesio (mg/l Mg) Rilevazione parametri del 13/02/2012: Dure zza Total e ( F) Sodio (mg/l Na) Pota Cloruri (mg/l) ssio (mg/ l K)
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81 Numero di giorni con qualità dell'aria Eccellente (azzurro), Accettabile (verde), Mediocre (giallo), Insalubre per i gruppi sensibili (arancione), Insalubre (rosso), Molto insalubre (viola) o Pericolosa (marrone). L'indice di qualità dell'aria per le stagioni passate utilizza i valori di concentrazione degli inquinanti rilevate dalle reti pubbliche di monitoraggio Firenze Milano
82 Torino Genova Napoli
83 STUDIO DEGLI EFFETTI DEL CALDO SULLA POPOLAZIONE L ONDATA DI CALORE DEL 2003: Anomalia di temperatura in Europa relativa al 31 Luglio 2003 La bolla d aria calda africana, spinta dal monsone, raggiunge e avvolge il Mediterraneo Occidentale e l Italia
84 EFFETTI DELL ONDATA DI CALORE DEL 2003 IN ALCUNE CITTA ITALIANE luglio-agosto 2003 Morti in eccesso dal 16 luglio al 15 agosto 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002 Morti in eccesso tra i >65 anni: 4175 (+14% rispetto al 2002!!!) Morti in eccesso tra i >75 anni per città Torino + 108% L Aquila + 105% Genova + 79% Perugia + 75% Milano + 69% Bologna + 54% Roma + 51% Campobasso - 25% Aosta - 21% Catanzaro - 15% Fonte: Ministero della Sanità
85 EFFETTI DELL ONDATA DI CALORE DEL 2003 IN TOSCANA: CHI E STATO PIU COLPITO? L Eccesso di mortalità si è concentrato negli ultra 74-enni Età alla morte Anno 2003 Var 2003 vs 2002 Var 2003 vs media N % % % 0-64 anni anni >74 anni Totale
86 EFFETTI DELL ONDATA DI CALORE DEL 2003 IN VARIE ZONE GEOGRAFICHE DELLA TOSCANA L eccesso ha riguardato maggiormente i comuni di pianura (+25%) e di collina (+13%) e non quelli di montagna (-1%) Zona altimetrica Anno 2003 Var 2003 vs 2002 Var 2003 vs media N % % % Collina Montagna Pianura
87 EFFETTI DELL ONDATA DI CALORE DEL 2003 NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA DELLA TOSCANA Maggiore incremento sulle località della costa centro settentrionale rispetto a quelle dell entroterra Maggiore incremento a Massa (+40%) e Livorno (+33%) Pisa (+18%), Firenze (+16%), Prato (+15%) Grosseto (+11%), Siena (+10%), Lucca (+8%) Pistoia ed Arezzo con aumenti irrilevanti L aumento dei decessi è stato comunque maggiore nel mese di Agosto
88 IL CASO STUDIO DELLA REGIONE TOSCANA OBIETTIV0 Confrontare il rischio di morte da caldo di soggetti anziani prima e dopo il 2003 Cioè prima e dopo l attivazione del Progetto Regionale Toscano Sorveglianza attiva alla persona anziana fragile: promozione degli interventi di salute nei confronti degli anziani nel periodo estivo
89 Log (Relative Risk) IL CASO STUDIO DELLA REGIONE TOSCANA PRIMA DEL 2003: ASSENZA DEL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA ATTIVA DELL ANZIANO FRAGILE DOPO IL 2003: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA ATTIVA DELL ANZIANO FRAGILE Int J Biometeorol Sep;56(5):801-10
90 IL CASO STUDIO DELLA REGIONE TOSCANA CONCLUSIONI DELLO STUDIO 1. Questo studio evidenzia l importanza delle misure preventive messe in atto dalla Regione Toscana per contrastare gli effetti del caldo sulla popolazione anziana. 2. Gli effetti del caldo sono maggiori ad inizio estate mentre l effetto tende a ridursi durante la parte centrale o finale dell estate, nonostante possano essere raggiunte temperature apparenti molto alte, anche più elevate di quelle di inizio estate. 3. Questi risultati sono d aiuto per ricalibrare le soglie del piano preventivo contro le ondate di caldo attivo in Toscana.
91 SCOPO DEL SERVIZIO DI PREVISIONE BIOMETEOROLOGICA 34 Aree Socio-Sanitarie Segnalare la presenza di situazioni meteorologiche viene inviato uno o potenzialmente più bollettini a seconda dannose per la salute dell anziano con un preavviso fino a 72 ore Ad ogni distretto socio-sanitario Raggruppamento in 6 Macro Aree (MA) delle che nel distretto ricadano una o più aree 20 Aree climatiche climatiche Omogenee (AO) Per calibrare le previsioni per ogni distretto socio-sanitario, la Toscana è stata suddivisa in 20 aree climatiche omogenee
92 ESEMPIO DI BOLLETTINI DI PREVISIONE BIOMETEOROLOGICA Vecchio formato Nuovo formato
93 CARATTERISTICHE DI QUESTO SERVIZIO PREVISIONALE DI INFORMAZIONE BIOMETEOROLOGICA REGIONALE 1. Caratteristica temporale: Estensione a tutto l anno 2. Caratteristica spaziale: copre tutto il territorio regionale; aree con caratteristiche morfologiche e meteo-climatiche diverse 3. Fornisce indicazioni utili per i soggetti a rischio come gli anziani, diverse dalla sola informazione di tipo termico 4. Fornisce informazione utili per migliorare la qualità della vita e l assistenza socio-sanitaria
94 Classifica Finale LEGAMBIENTE Ecosistema Urbano XVIII Edizione 2012 Città grandi (popolazione maggiore di abitanti) Pos Città Pos 1 Venezia 63,48% 2Bologna 59,96% 3Genova 56,96% 3Padova 53,47% 4Firenze 50,92% 5Verona 50,69% 6Milano 50,05% 7Torino 49,46% 8Trieste 49,24% 9Roma 45,70% 10Bari 44,18% 11Napoli 35,96% 12Catania 28,58% 13Palermo 23,46% 14Messina 16,17% Qualità dell aria: Biossido di Azoto-NO2 (g/mc) Firenze 12a Qualità dell aria: Pm10 (g/mc) Firenze 5a Qualità dell aria: Ozono Firenze 7a Consumi idrici domestici Firenze 1a Rifiuti: raccolta differenziata Firenze 4a Isole pedonali Firenze 2a Zone a traffico limitato Firenze 1a
95 Verde urbano fruibile: Estensione pro capite di verde fruibile in area urbana (mq/ab) Firenze 9a, con 12,08 mq/ab Aree verdi totali: Superficie di tutte le tipologie di verde sul totale della superficie comunale (mq/ha) Firenze 5a, con mq/ha
96 Studio climatico della città di Firenze e applicazioni Fioriture specie con polline allergizzante: il colori indicano diverse epoche di rischio per la popolazione allergica
97 Andamento orario delle condizioni di comfort/discomfort termico (Heat Index) a Firenze nel periodo estivo: le barre di errore descrivono la variabilità dell indice legata alla presenza di aree verdi (si osserva un range di quasi 6 C fra le aree più fredde e quelle più calde) AT Extreme caution Caution Comfort
98 Differenza di temperatura all interno di un parco urbano in funzione della presenza di alberi Stazione Tmin Tmax Copertura totale 19,0 32,5 Media copertura 18,1 32,2 Radura 17,7 32,8 Margine bosco - prato 18,2 33,1 Prato 15,9 34,3
99 Andamento delle temperature in estate a Firenze in funzione del soprassuolo Temperature C strade cortili giardini tipologia di soprassuolo - percentuale di verde presente nella zone - ampiezza dell area verde - specie utilizzate
100 Benefici del corretto uso del verde - Dimensione delle aree verdi - Tipologia di verde - Specie utilizzate Temperatura nelle vicinanze Temperatura nella città Temperature negli edifici (consumi energetici) Mobilità sostenibile Fissazione di CO 2 e inquinanti Effetti sulla salute umana e sull ambiente
101 Il clima in città e gli effetti sulla salute
102 La ricerca, i suoi strumenti e le indicazioni per una progettazione urbana sana e sostenibile Modelli T Aria Effetti sull ambiente in funzione delle dimensioni delle piante Radiazione e bilanci di energia Modelli TMR
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106 Fourth Joint Task Force Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice Caratteristiche della prevenzione cardiovascolare 0 Niente fumo Camminare per 3 km al giorno, o fare 30 minuti di actività moderata 5 Porzioni di frutta e verdura al giorno 140 Pressione arteriosa massima inferiore a 140 mmhg 5 Colesterolo totale < 190 mg/dl 3 Colesterolo LDL < 115 mg/dl 0 Evitare il sovrappeso e il diabete European guidelines on CVD prevention in clinical practice. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil 2007
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110 Fonte: Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010
111 Sopravvivenza e mortalità per causa La provincia più longeva è, per entrambi i generi, Firenze con un valore di anni per gli uomini e di anni per le donne; la provincia in cui, invece, si vive meno è Napoli (uomini: anni; donne: anni). Anche per la speranza di vita a 65 e 75 anni, la provincia che, per entrambi i generi, ha un aspettativa di vita più elevata è Firenze, con valore pari, rispettivamente, a e per gli uomini ed a e anni per le donne. Firenze è a pari merito con Venezia per quanto riguarda l aspettativa di vita a 75 anni. Fonte: Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010
112 Sopravvivenza e mortalità per causa Le misure di mortalità, complessiva e per causa di morte, rappresentano delle proxy delle condizioni sanitarie delle popolazioni universalmente accettate ed ampiamente utilizzate. In generale, si registra un miglioramento della mortalità oltre l anno di vita per tutte le cause e della mortalità infantile e neonatale. Le province che, nel 2004, conquistano il primato positivo e negativo per la mortalità generale sono, rispettivamente, Firenze e Napoli Fonte: Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010
113 Fonte: Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010
114 Fonte: Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010
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