Trombosi del seni venosi cerebrali Opzioni terapeutiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Trombosi del seni venosi cerebrali Opzioni terapeutiche"

Transcript

1 Bertinoro 14 Aprile 2010 Trombosi del seni venosi cerebrali Opzioni terapeutiche Paolo Cerrato Stroke Unit Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Molinette-Torino

2 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE:

3

4 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: EVOLUZIONE E PROGNOSI Talora decorso favorevole spontaneo In passato elevata mortalità (in particolare nelle forme settiche in epoca preantibiotica): considerata patologia letale Ampia variabilità della mortalità nelle casistiche: 5-80%; dati recenti riportano mortalità inferiore al 10% (incide comunque l eziologia) Completa guarigione 57-80% dei casi Reliquati: più spesso lievi, tra i più frequenti atrofia ottica, emiparesi, crisi epilettiche

5 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: EVOLUZIONE E PROGNOSI PRINCIPALI FATTORI PROGNOSTICI: Rapido e grave instaurarsi di ipertensione endocranica Precoce ingravescente comparsa di convulsioni o deficit focali Presenza di alterazioni dello stato di coscienza/coma Eziologia Infarti emorragici di grosse dimensioni Età (bassa o elevata)

6 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: Strategie terapeutiche Limitazione del processo trombotico Terapia dell ipertensione endocranica Terapia delle crisi comiziali Terapia antibiotica

7

8 Terapia antibiotica Trombosi seno trasverso Eziologia settica possibile Otiti, mastoiditi, colesteatomi Gram neg Spesso paucisintomatica Ipertensione endocranica isolata Scarsi segni focali (che compaiono se Il processo si estende ad altri seni venosi quali il seno retto)

9 Trombosi seno cavernoso Eziologia settica frequente sinusiti, infezioni orofaringe Stafil,HI,Pneum, anaerobi, miceti,g- (Proteus, Pseudomonas) Dolore oculare Riduzione visus con papilledema Esoftalmo con chemosi congiuntiva Edema palpebrale Sindrome del seno cavernoso: paralisi n oculomotori, ipoestesia trigeminale (I branca) S. di Horner Estensione bilaterale Deficit ipofisi

10 SCOPO: prevenire estensione del processo trombotico in particolare alle vene cerebrali

11 SCOPO: prevenire estensione del processo trombotico in particolare alle vene cerebrali

12 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TERAPIA ANTICOAGULANTE (Eparina ev- UFH o LMWH): 2 studi randomizzati (80 pz) ) contro placebo con riduzione assoluta dell end end point combinato (morte dipendenza) del 15% (IC95-36% e +6%) Eiinhaupl et al: Lancet 1991 De Bruijn: stroke 1999

13 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TER. ANTICOAGULANTE (Eparina ev-ufh o LMWH): Il trattamento è indicato per tutte le forme di TVC comprese quelle con reperto TC/RMN di emorragia isolata o infarcimento emorragico

14 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TERAPIA ANTICOAGULANTE (Eparina ev- UFH o LMWH): Patologie vascolari ad alto flusso (sistema arterioso) antiaggreganti Patologie vascolari a basso flusso (sistema venoso) anticoagulanti

15 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE:TERAPIA SPREAD 2007 Raccomandazione 17.25a Grado D Nei pazienti con tvc senza controindicazione alla terapia eparinica è indicato il trattamento con ebpm sottocute o con eparina non frazionata endovena con monitoraggio dell aptt aptt. L emorragia intraparenchimale concomitante alla trombosi cerebrale venosa non costituisce una controindicazione al trattamento con eparina.

16 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA ANTICOAGULANTE Per quanto tempo? Eparina non frazionata PTT 1.5-2,5 Ebpm 100U/kg/ 2 volte die TAO (INR 2-3) se stabile in 2 misurazioni a 24 ore STOP eparina Se, nella fase acuta, il pz peggiora quando solo in TAO valutare INR non terapeutico riprendere eparina Nella donna gravida con TVP Eparina Coumadin teratogeno

17 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA ANTICOAGULANTE Per quanto tempo proseguire roseguire con la TAO? personalizzato e basato sui fattori eziologici comunque per almeno sei 6 mesi (con monitorizzazione clinica e neuroradiologica) Angio-RM o angio-tc a 3 e 6 mesi Non indispensabile la completa ricanalizzazione del seno per decidere sulla sospensione o meno della TAO

18 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA ANTICOAGULANTE TERAPIA Per quanto tempo? Nella maggior parte dei casi ci si comporta come nelle altre TVP ossia 3-6 mesi Nei casi in cui il fattore di rischio è modificabile la TAO si può sospendere dopo i 6 mesi Pillola come unico FR Omocistinuria o omocisteinemia Malattie immunologiche spente con efficace trattamento immunosoprressivo e senza LAC TVC nel post-partum In casi particolari durata di 6-12 mesi Deficit di proteina C ed S

19 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA ANTICOAGULANTE TERAPIA Per quanto tempo? In casi particolari la TAO deve essere protratta a tempo indefinito Deficit di AT III Mutazione omozigote del fattore V Leiden Presenza di sindrome da ab antifosfolipidi (LAC ) Anamnesi di trombosi venose polidistrettuali recidivanti

20

21 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TROMBOLITICA Ruolo non chiaro: risultati derivati da studi non controllati Nessuna evidenza come trattamento di 1a scelta Buona ricanalizzazione seni trattati con Urokinasi o rt-pa per cateterismo transfemorale o transgiugulare Aumentato rischio emorragico cerebrale e sistemico se associata e eparina

22

23

24

25

26

27 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TROMBOLITICA CONSIDERARLA se il pz peggiora (per una progressione della trombosi e non per altre cause es ICP isolata) nonostante la terapia anticoagulante Qualora si renda necessaria/ preferibile una immediata ricanalizzazione se vi è trombosi dei seni massiva con circolo molto lento all angiografia e si rischia di perdere il paziente nei primi 3 giorni (tempo minimo di efficacia della terapia anticoagulante)

28 CONSIDERARLA TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TROMBOLITICA se vi è trombosi dei seni massiva con circolo molto lento all angiografia e si rischia di perdere il paziente nei primi 3 giorni (tempo minimo di efficacia della terapia anticoagulante)

29 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TROMBOLITICA SPREAD 2007 Raccomandazione 17.25d Grado D Nella tvc la terapia trombolitica locoregionale è indicata in casi selezionati qualora si verifichi, nonostante la terapia eparinica,, un peggioramento delle condizioni cliniche non motivato da altre cause oppure quando si renda necessaria una rapida ricanalizzazione del seno trombizzato. Dose e modalità di somministrazione del trombolitico non sono però ancora standardizzati.

30 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TROMBECTOMIA CASI PROVENIENTI DA SINGOLI CENTRI SPECIALIZZATI trombectomia per via endovascolare con o senza stenting trombectomia chirurgica

31

32 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE Trattamento dell ipertensione endocranica: Forme con lesioni solo lievemente edemigene non vanno trattate Trattamento necessario solo nel 20% dei casi

33 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE Trattamento dell ipertensione endocranica: Forme con lesioni ed effetto massa e alterazioni della coscienza

34 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA Trattamento dell ipertensione endocranica: Testa del letto alzata a 30 diuretici osmotici (mannitolo) possono essere pericolosi in quanto poco eliminati dal circolo venoso stagnante acetazolamide, restrizione idrica (attenzione a disidratazione che viscosità steroidi (?) NO -> > sono protrombotici Iperventilazione tenendo la CO2 a mmhg

35 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: Trattamento dell ipertensione endocranica: Rachicentesi evacuativa se la TVC si manifesta con pseudotumor cerebri e riduzione progressiva della vista Defenestrazione del nervo ottico

36 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE Principali segni neurologici e sintomi in 110 pazienti con trombosi venosa cerebrale (from Ameri and Bousser, 1992) Cefalea 83 (75%) Papilledema 54 (49%) Deficit motori e sensitivi 38 (34%) Crisi epilettiche 41 (37%) Alterazioni stato di coscienza, confusione o coma 33 (30%) Afasia, turbe eloquio 13 (12%) Paralisi multiple di nervi cranici 13 (12%) Incoordinazione cerebellare 3 (3%) Nistagmo 2 (2%) perdita udito 2 (2%) Segni corticali bilaterali o alternanti 3 (3%)

37 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA Trattamento dell ipertensione endocranica: Emicraniectomia decompressiva in casi con erniazioni transtentoriali clinicamente evidenti (midriasi) Non indicata la rimozione dell ematoma ematoma (si tratta di infarcimento emorragico di un infarto)

38 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA Raccomandazione 17.25c Grado D Nei pazienti con trombosi venosa cerebrale ed ipertensione endocranica isolata, papilledema e calo del visus (pseudotumor cerebri) è indicato considerare la possibilità di eseguire una o più rachicentesi evacuative. In tal caso, la terapia eparinica andrà preferibilmente iniziata almeno 24 ore dopo l'ultima rachicentesi. Nei casi in cui, nonostante tali provvedimenti, si verifichi un peggioramento del visus è indicato considerare opzioni invasive quali lo shunt ventricolo-peritoneale e la defenestrazione del nervo ottico,

39

40

41

42

43

44

45 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA TERAPIA CHIRURGICA: : ruolo limitato a pochi casi selezionati: Associazione con fistole durali Idrocefalo che richiede derivazione Craniotomia decompressiva o evacuazione di grosso ematoma (lesioni cerebellari, rapido incremento pressione endocranica) Trombectomia: forme asettiche: in pz con rapido sviluppo ipertensione endocranica e/o rapida evoluzione peggiorativa clinica nonostante adeguata terapia medica forme settiche: seno trasverso, seno cavernoso

46

47

48

49

50

51

52

53 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA anticomiziale Le Crisi comiziali sono frequenti nella TVC

54 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA anticomiziale Crisi comiziali frequenti all esordio Terapia preventiva o solo dopo la 1a crisi? Se sono presenti deficit sensitivi e lesioni focali alla TC/RMN il rischio di crisi sintomatiche precoci è elevato terapia preventiva (?) Se la TVC si manifesta solo con ipertensione endocranica no terapia preventiva Quale farmaco? BDZ Fenitoina ev Acido valproico ev CBZ Ox-CBZ

55 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA anticomiziale Visto che il rischio di crisi ricorrenti è elevato conviene usare un farmaco che ci consenta di ottenere un rapido controllo delle crisi Quale farmaco? BDZ (Tavor( ev) Fenitoina ev Acido valproico ev CBZ Ox-CBZ Evitando nel contempo eccesso effetti sedativi confondenti

56 TROMBOSI VENOSA CEREBRALE: TERAPIA anticomiziale Per quanto tempo protrarre la terapia anticomiziale? Quale è il rischio di crisi tardive? Fattori predittivi crisi precoci Lesione emorragica alla TC/RMN Preter et al: crisi tardive in 4/77 pz,, tutti con crici precoci casistica Portoghese : crisi tardive in 8/91 pz, tutte occorse nel 1 anno, 5 su 8 pz avevano avuto crici precoci Masuhr et la (J Neurol 2004): 40/82 avevano avuto crisi precoci Crisi tardive in 7/82 pz quasi tutte (6/7) in pz con crici precoci Tutte le crisi tardive occorse entro 1 anno

57 Fine

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Ictus ischemico (80%) Ictus emorragico (20 %) Emorragia cerebrale Ematoma intracerebrale ESA

Dettagli

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O. Prof. M.Rotondo D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O. Trauma Cranico Encefalico Cause nel 2006 incidenti stradali (48%) cadute accidentali ed incidenti domestici (25%) attività sportive

Dettagli

L. Pavolucci*, G. Amore*, F. Rondelli*, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino* 09/03/2018 ANEU - Bologna

L. Pavolucci*, G. Amore*, F. Rondelli*, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino* 09/03/2018 ANEU - Bologna L. Pavolucci, G. Amore, F. Rondelli, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino UO Neurologia, Direzione Sanitaria,^ SSD Neuroradiologia, Angiologia AOU - Policlinico

Dettagli

Il farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX

Il farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX Il farmacista nel percorso ictus L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX Che cos è un TIA? Definizione classica: improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare?

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? A. de Falco, M. De Simone 2, F. d Onofrio, F. Canavacciuolo 3, S. Mangiacapra 3, M. Amitrano 3, B.

Dettagli

Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione. Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro

Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione. Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro Firenze 7 Aprile 2018 Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri

Dettagli

Il trattamento della trombosi venosa profonda

Il trattamento della trombosi venosa profonda Il trattamento della trombosi venosa profonda Fiumicino, 19 dicembre 2015 www.cos.it/mediter Trombosi Venosa Profonda (DVT) [NOACs Anticoagulant therapy for venous thromboembolism] Glossario DVT (Deep

Dettagli

30 MARZO 2019 L URGENZA IN EMERGENCY ROOM

30 MARZO 2019 L URGENZA IN EMERGENCY ROOM 30 MARZO 2019 ICTUS CEREBRALE: PERCORSO TEMPO-DIPENDENTE L URGENZA IN EMERGENCY ROOM Dr. Eduardo Quartarolo S.O.C. Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza EPIDEMIOLOGIA L ictus costituisce la 2 causa di

Dettagli

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Per migliorare l implementazione delle misure di prevenzione secondaria

Dettagli

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE La rete di I livello per l assitenza all ictus ischemico in fase acuta, dati i tempi strettissimi di intervento, deve essere strutturata in modo capillare sul territorio

Dettagli

La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale. Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale. Dott Daniela Poli 17 giugno 2008

La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale. Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale. Dott Daniela Poli 17 giugno 2008 La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale Dott Daniela Poli 17 giugno 2008 Indicazione Protesi valvolari cardiache Intervallo terapeutico

Dettagli

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Trauma cranico Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 DEFINIZIONE Danni funzionali o strutturali del SNC causati da forze di

Dettagli

Le sindromi coronariche acute

Le sindromi coronariche acute Le sindromi coronariche acute Infarto miocardico acuto con sopraslivellamento di S-T Infarto miocardico acuto senza sopraslivellamento di S-T Angina instabile => STEMI => NSTEMI => UA 1 Terapia dello STEMI

Dettagli

Massimo Del Sette. Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari

Massimo Del Sette. Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari Massimo Del Sette Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari Caso clinico Donna di 78 anni, ipertesa e fibrillante, affetta da neopasia mammaria In trattamento con dicumarolici per

Dettagli

ICTUS CEREBRALE E TIA

ICTUS CEREBRALE E TIA ICTUS CEREBRALE E TIA Diagnosi, diagnosi differenziale e gestione all interno del PDTA Dott. L. Zanet Dott. S. Novello Riconoscimento e diagnosi differenziale di un ictus o TIA da parte del MMG alla chiamata

Dettagli

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari. CAUSE DI LESIONI CEREBRALI 1. tumori 2. malattie cerebro-vascolari 3. traumi cranici 4. infezioni 5. malattie degenerative 6. intossicazioni 7. fattori genetici/congeniti TUMORI Neoplasia= massa di cellule

Dettagli

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora

Dettagli

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica G. Bartolozzi ISS - Roma 4-5 luglio 2005 Agenti delle

Dettagli

LA TROMBOSI VENOSA CEREBRALE

LA TROMBOSI VENOSA CEREBRALE LA TROMBOSI VENOSA CEREBRALE La trombosi venosa cerebrale (TVC) è una malattia cerebrovascolare causata da trombosi a uno o più seni durali e/o vene cerebrali Incidenza 5 casi / 1 milione 0.5% degli stroke

Dettagli

Terapia della fase acuta dello stroke ischemico. Silvia Manetti U.O. Medicina Generale Ospedale del Casentino

Terapia della fase acuta dello stroke ischemico. Silvia Manetti U.O. Medicina Generale Ospedale del Casentino Terapia della fase acuta dello stroke ischemico Silvia Manetti U.O. Medicina Generale Ospedale del Casentino Rete tempo-dipendente TIME IS BRAIN E stata istituita una rete tempo dipendente. Fibrinolisi

Dettagli

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO Andrea Saletti Responsabile Modulo Dipartimentale di Neuroradiologia Interventistica Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione

Dettagli

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico Modulo 3 La prevenzione secondaria Sessione 3.1 Il controllo farmacologico durata: 30 min. 0 di 11 Obiettivi di apprendimento della sessione conoscere le tecniche di controllo farmacologico a LT descrivere

Dettagli

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO Dott. Cristiano Capurso ICTUS ACUTO l ictus è una sindrome caratterizzata dall improvviso e rapido

Dettagli

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Dr. Alessandro Aiello ANGIOLOGIA A.S.P. Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa

Dettagli

EMORRAGIE INTRACRANICHE

EMORRAGIE INTRACRANICHE EMORRAGIE INTRACRANICHE Ematoma extradurale Ematoma sottodurale Emorragia subaracnoidea: della convessità della base Ematoma intraparenchimale: cerebrale Emorragia intraventricolare Ematoma del tronco

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara EP Ostruzione anatomica, ipossia, effetti neuro-umorali Resistenze arteriose polmonari Post-carico Vdx Dilatazione Vdx Shift setto interventricolare verso il Vsn Disfunzione

Dettagli

I trigger relativi alle cure

I trigger relativi alle cure Massimo Geraci Direttore MCAU ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli Palermo Rosario Squatrito Direttore MCAU San Raffaele Giglio Cefalù Sono 14 trigger identificati dalla lettera C Trigger: solo

Dettagli

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate

Dettagli

Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118

Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118 Empoli, 28/03/2019 Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118 Dr.ssa Camilla Golzio Area Vasta Centro Procedura operativa rete ictus Modulo 1 Ictus ischemico-trombolisi sistemica e/o

Dettagli

Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico

Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea 3/12/16 Paolo Ghiglione Paziente di 20 anni, accesso in PS per cefalea (temporale dx) e febbre da 2 settimane. Il mese prima visita ORL per atalgia dx,

Dettagli

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO Vasculopatie venose Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO CASO CLINICO Manfredi, 63 anni Anamnesi patologica remota: Ipertensione arteriosa Dislipidemia Insufficienza venosa di grado lieve

Dettagli

Terapia Anticoagulante Orale: Pratica

Terapia Anticoagulante Orale: Pratica Terapia Anticoagulante Orale: Pratica Mauro Silingardi Unità Internistica Multidisciplinare - Guastalla AUSL Reggio Emilia TAO : valutazione preliminare indicazione controindicazioni assolute / relative

Dettagli

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione Trauma cranico Definizione Il Ruolo del Neurochirurgo nella Gestione del Trauma Cranico Grave Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione Divisione di Neurochirurgia Direttore Michele Alessandro Cavallo

Dettagli

16/12/2016. La Neuroftalmologia

16/12/2016. La Neuroftalmologia LE URGENZE NEUROLOGICHE Cuneo, 3 dicembre 2016 Il paziente con disturbo del visus: il neurologo Dr. A. Dutto S.C. Neurologia-Savigliano La Neuroftalmologia è la disciplina che si occupa della fisiologia

Dettagli

BRIDGING ANTICOAGULATION

BRIDGING ANTICOAGULATION BRIDGING ANTICOAGULATION dr. Esmeralda Filippucci Sezione di Medicina Interna e Vascolare/Stroke Unit Università di Perugia BRIDGING ANTICOAGULATION DIMENSIONE DEL PROBLEMA QUALI PAZIENTI? QUALE INTERVENTO?

Dettagli

PREVENZIONE SECONDARIA

PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE SECONDARIA dell ictus ischemico N. Lovera, Neurologia, Ospedale G. Bosco Dalla malattia al..futuro Consapevolezza Pregiudizi Affollamento terapeutico Pericolosità dei farmaci Identificazione

Dettagli

Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale. Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018

Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale. Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018 Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE CEFALEE III Edizione, 2018 1. Emicrania

Dettagli

Incidenza dei traumi cranici nella Comunità Europea

Incidenza dei traumi cranici nella Comunità Europea I traumi cranici Incidenza dei traumi cranici nella Comunità Europea 1 milione di traumi cranici ogni anno 75% per incidenti stradali 25% per incidenti sul lavoro, sportivi e domestici Traumi cranici in

Dettagli

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore) Nel sospetto di patologia cerebrovascolare INDAGINE DI PRIMO LIVELLO E LA TC L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI Obiettivo della TC in fase acuta: Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

Dettagli

L EDEMA CEREBRALE MASSIVO NELLO STROKE EMISFERICO

L EDEMA CEREBRALE MASSIVO NELLO STROKE EMISFERICO LAURA LIPPA UOC NEUROCHIRURGIA AOUS SIENA L EDEMA CEREBRALE MASSIVO NELLO STROKE EMISFERICO OVERVIEW MIDDLE CEREBRAL ARTERY (MCA) SYNDROME Stroke più frequente, clinica +/- tipica a seconda di sito di

Dettagli

La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati

La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati Caso Clinico Caso clinico B.E. uomo di 78 anni Non FR cardiovascolare. 11: prostatectomia radicale per adeno ca. acinare. 13:

Dettagli

Deficit neurologici focali

Deficit neurologici focali II Congresso Nazionale ANEU Algoritmi decisionali in Neurologia d Urgenza Vibo Valentia, 18-20 Novembre 2016 Deficit neurologici focali Danilo Toni UTN di II livello e Neurologia d Urgenza Facoltà di Medicina

Dettagli

L EMERGENZA NEUROCHIRURGICA INTEGRATA. La gestione del paziente con emorragia cerebrale e subaracnoidea

L EMERGENZA NEUROCHIRURGICA INTEGRATA. La gestione del paziente con emorragia cerebrale e subaracnoidea L EMERGENZA NEUROCHIRURGICA INTEGRATA Rimini, 10 Settebre 2004 La gestione del paziente con emorragia cerebrale e subaracnoidea Prof. Roberto Delfini EMORRAGIE INTRACRANICHE SPONTANEE Intraparenchimale

Dettagli

GESTIONE OSPEDALIERA DELL ICTUS ISCHEMICO OSPEDALE SANDRO PERTINI

GESTIONE OSPEDALIERA DELL ICTUS ISCHEMICO OSPEDALE SANDRO PERTINI GESTIONE OSPEDALIERA DELL ICTUS ISCHEMICO DOTT SSA FPAGLIA DOTT.SSA F.PAGLIA OSPEDALE SANDRO PERTINI Stroke Team ED Doctor Diagnosi clinica i «imaging» Gestione clinica Terapia ancillare Terapia eziologica

Dettagli

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Tavola Rotonda: Prospettive - Sviluppi - Confronto interregionale Torino 13 giugno 2012 Marco De Mattei S.C. Neurologia

Dettagli

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si DEMENZE VASCOLARI Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si manifesta clinicamente con un quadro

Dettagli

Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna!

Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna! Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna! A.Cuzzoni Maria Giovanna Stroke Unit- IRCCS Policlinico San Matteo IRCCS INN C. Mondino Venezia Mestre,

Dettagli

Le cefalee nell infanzia

Le cefalee nell infanzia Le cefalee nell infanzia Meccanismi che stimolano il dolore dai vasi sanguigni Vasodilatazione Infiammazione Trazione-dislocazione Patogenesi dell emicrania Vasocostrizione e successiva vasodilatazione

Dettagli

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA URGENZE VASCOLARI TRAUMATOLOGIA. PATOLOGIA ISCHEMICA. ANEURISMI. TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA 1,6 16 2,5 0,1 17,6 32

Dettagli

Nell'era dei NAO, quali pazienti beneficiano ancora della terapia con AVK?

Nell'era dei NAO, quali pazienti beneficiano ancora della terapia con AVK? Nell'era dei NAO, quali pazienti beneficiano ancora della terapia con AVK? Marco Moia Centro Emofila e Trombosi A. Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Bologna,

Dettagli

GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE IN CHIRURGIA. Mantova, Paolo Montorsi

GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE IN CHIRURGIA. Mantova, Paolo Montorsi GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE IN CHIRURGIA AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CARLO POMA Dipartimento di Medicina trasfusionale e di Ematologia (DMTE) Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale

Dettagli

Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia

Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia Fai clic per aggiungere del testo Dott.ssa Eleonora Baldi UO Neurologia Dip Neuroscienze/Riabilitazione AOU S.Anna Diagnosi differenziale

Dettagli

IL SISTEMA VENTRICOLARE

IL SISTEMA VENTRICOLARE IL SISTEMA VENTRICOLARE VENTRICOLI LATERALI TERZO VENTRICOLO ACQUEDOTTO CEREBRALE QUARTO VENTRICOLO Canale spinale ventricoli cerebrali VENTRICOLI LATERALI TERZO VENTRICOLO ACQUEDOTTO CEREBRALE QUARTO

Dettagli

Malattie cerebrovascolari acute e ictus

Malattie cerebrovascolari acute e ictus Malattie cerebrovascolari acute e ictus ICTUS Definizioni Improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale e/o globale (coma) delle funzioni cerebrali di durata superiore alle 24 ore

Dettagli

Sinergie interdisciplinari nel paziente neurologico critico. Organizzazione infermieristica della Stroke Unit

Sinergie interdisciplinari nel paziente neurologico critico. Organizzazione infermieristica della Stroke Unit Sinergie interdisciplinari nel paziente neurologico critico Organizzazione infermieristica della Stroke Unit Mariangela Russo Coordinatore SC. Neurologia ASL Biella 1 Dicembre 2017 Lecce Dati epidemiologici

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI

SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI DOTT. GIANFRANCO BOCCOLI Clinica Chirurgica I - U.O.S Chirurgia Vascolare I.N.R.C.A. I.R.C.S.S. Ancona Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare Università

Dettagli

EMBOLIA POLMONARE: COMPLICANZE AT10. CHEST 2016;149(2):

EMBOLIA POLMONARE: COMPLICANZE AT10. CHEST 2016;149(2): EMBOLIA POLMONARE: COMPLICANZE AT10. CHEST 2016;149(2):315-352 From: 2014 ESC Guidelines on the diagnosis and management of acute pulmonary embolism The Task Force for the Diagnosis and Management of Acute

Dettagli

Dott. Francesco De Santis Chirurgia Vascolare e Toracica

Dott. Francesco De Santis Chirurgia Vascolare e Toracica Riunione Angio-radio radio-chirurgica (05/10/04) Indicazioni alla fibrinolisi Dott. Francesco De Santis Chirurgia Vascolare e Toracica Ruolo della fibrinolisi nel trattamento delle ischemie acute degli

Dettagli

Sessione 2.2 Strategie assistenziali

Sessione 2.2 Strategie assistenziali Modulo 2 Strategie preventive e assistenziali Sessione 2.2 Strategie assistenziali durata: 60 h 0 di 40 Obiettivi di apprendimento della sessione descrivere le diverse fasi del percorso assistenziale (dal

Dettagli

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto Classificazione Sede Interno Mono,Bi,Tri,Tetraventricolare Esterno Spazi subaracnoidei -Comunicante Interno + Esterno -Non

Dettagli

LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE

LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE 2 3 4 5 6 Management dei sanguinamenti in corso di trattamento con farmaci anticoagulanti: obiettivi Neutralizzare l

Dettagli

Linee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti

Linee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti Linee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi A. Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di

Dettagli

Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana

Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana MALATTIA OLIGOMETASTATICA A LIVELLO ENCEFALICO: L OPINIONE DEL NEUROCHIRURGO Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana Direttore: Dott.O.Santonocito

Dettagli

TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio

TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio Dr Di Carlo Carmine U.O.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore P.O. SANTO SPIRITO - Pescara .. la mortalità da trauma è una epidemia

Dettagli

Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER DI II LIVELLO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATRICA Direttori: Prof.ssa Patrizia Colarizi, Prof. Corrado Moretti

Dettagli

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Indice. Prefazione... Hanno collaborato... Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione

Dettagli

La Malattia Tromboembolica Venosa

La Malattia Tromboembolica Venosa La Malattia Tromboembolica Venosa Dr. Angelo Ghirarduzzi Responsabile SSD Angiologia Dpt di Medicina Interna e Specialita Mediche ASMN Reggio Emilia 09.12.09 Il Tromboembolismo Venoso LE TROMBOFILIE EREDO-

Dettagli

Perché mi devo sottoporre a trattamento chirurgico di Emicraniectomia Decompressiva (DC)?

Perché mi devo sottoporre a trattamento chirurgico di Emicraniectomia Decompressiva (DC)? 1 di 9 Gentile signore, gentile signora, il suo medico, Dott..., nel contesto delle cure a Lei rivolte, le ha proposto di sottoporsi a trattamento chirurgico di. Il presente modulo ha lo scopo di informarla

Dettagli

I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese

I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese Rischio di TVP in assenza di profilassi in diversi gruppi di

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Cefalee e malattie cerebrovascolari

Cefalee e malattie cerebrovascolari Sezione Regionale Umbra Cefalee e malattie cerebrovascolari Silvia Cenciarelli UO Neurologia Città di Castello USL 1 dell Umbria Comorbidità fra cefalea e malattia cerebrovascolare Cefalea come sintomo

Dettagli

TROMBOEMBOLIA POLMONARE

TROMBOEMBOLIA POLMONARE TROMBOEMBOLIA POLMONARE Ostruzione acuta o cronica di uno o piu` vasi arteriosi polmonari dovuta alla presenza di emboli provenienti da trombosi con sede nel sistema venoso periferico o piu`raramente dal

Dettagli

LE TROMBOSI VENOSE CEREBRALI. Sabrina Anticoli Stroke Unit - DEA

LE TROMBOSI VENOSE CEREBRALI. Sabrina Anticoli Stroke Unit - DEA LE TROMBOSI VENOSE CEREBRALI Sabrina Anticoli Stroke Unit - DEA Cerebral venous thrombosis: a Moroccan retrospective study of 30 cases. Pediatric Cerebral Thromboembolism in Japan 77 cases. CANADIAN PEDIATRIC

Dettagli

CRITERI DI ESCLUSIONE (devono essere assenti)

CRITERI DI ESCLUSIONE (devono essere assenti) Data Inserimento DATI DEL PAZIENTE Codice.START Data di nascita: Sesso M F Peso (Kg) Hb(g) PLT Trans.ALT Altezza (cm) GR Creatinina(mg/dl) Trans. AST Gruppo Sanguigno Tempo in range terapeutico % o Labile

Dettagli

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS VALERIA TUGNOLI (Direttore Neurologia Ospedale di Cona) ANDREA SALETTI (Direttore Facente Funzione Neuroradiologia Ospedale di Cona) ADELINA RICCIARDELLI

Dettagli

UNITA OPERATIVA COMPLESSA DI GASTROENTEROLOGIA

UNITA OPERATIVA COMPLESSA DI GASTROENTEROLOGIA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE E ANTI AGGREGANTE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA CARDIOASPIRINA CONTINUA ASSUNZIONE In tutti i casi tranne: a) GASTROSCOPIA: Mucosectomia e ampullectomia b) COLONSCOPIA :

Dettagli

RISCHIO EMBOLICO NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

RISCHIO EMBOLICO NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE LA CHIUSURA PERCUTANEA DELL AURICOLA SINISTRA NELLA PREVENZIONE DELL EMBOLIA CARDIOGENA RISCHIO EMBOLICO NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Gianluca Gonzi Parma, 21 Gennaio 2014 Caso clinico (Francesca) 48 anni

Dettagli

SINDROME CORONARICA ACUTA

SINDROME CORONARICA ACUTA SINDROME CORONARICA ACUTA Terapia antiaggregante e anticoagulante Quale e per quanto tempo Silvia Brach Prever Cardiologia Ospedale San Giovanni Bosco STUDI SUGLI ANTIAGGREGANTI Terapia antiaggregante

Dettagli

MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI

MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI Le malformazioni artero-venose (MAV) sono delle anomalie vascolari caratterizzate da una comunicazione diretta, patologica, tra arterie e vene. Normalmente il

Dettagli

Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano ricoverati in una struttura dedicata (Stroke Unit). Raccomandazione 8.7 R

Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano ricoverati in una struttura dedicata (Stroke Unit). Raccomandazione 8.7 R IL CARE E IL NURSING IN STROKE UNIT INF. LARA FRANGI UO NEUROLOGIA STROKE UNIT AZ. OSPEDALIERA S.ANNA COMO VARESE, 28/11/2012 Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano

Dettagli

Dott.ssa Cristina Garrino Ospedale Cottolengo - Torino

Dott.ssa Cristina Garrino Ospedale Cottolengo - Torino Dott.ssa Cristina Garrino Ospedale Cottolengo - Torino DIAGNOSI Paziente sintomatico oppure riscontro incidentale in corso di TAC Sintomi: o edema dell arto o del collo o senso di peso o dolore braccio,

Dettagli

TROMBOFILIA E GRAVIDANZA: QUALE ANESTESIA? DOTT. G. TAMBURELLO DIRETTORE U. O. DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE A. O. V. CERVELLO

TROMBOFILIA E GRAVIDANZA: QUALE ANESTESIA? DOTT. G. TAMBURELLO DIRETTORE U. O. DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE A. O. V. CERVELLO TROMBOFILIA E GRAVIDANZA: QUALE ANESTESIA? DOTT. G. TAMBURELLO DIRETTORE U. O. DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE A. O. V. CERVELLO INTRODUZIONE Più del 60% delle donne gravide in USA fanno analgesia locoregionale

Dettagli

Irene Chiti U.O. Medicina Interna

Irene Chiti U.O. Medicina Interna Stroke e genere «in pillole» Irene Chiti U.O. Medicina Interna Pescia Stroke: in cosa sono diverse le donne? Epidemiologia Eziologia (fattori di rischio) Patogenesi Presentazione clinica Terapia Outcome

Dettagli

STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2

STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2 UO Neurologia Ospedale S. Giovanni di Dio CROTONE STROKE E MUTAZIONI DEL GENE JAK2 Domenico Pirritano Caso clinico Donna di 46 anni APR: emangioblastoma cervicale trattato CH nel 2006 (residua emisindrome

Dettagli

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO Libero Barozzi Bologna APPROCCIO AL PZ NEUROLOGICO I sintomi guida che in genere conducono i Pz in area di emergenza con possibile patologia

Dettagli

ICTUS. Incidenza In Italia: casi/anno

ICTUS. Incidenza In Italia: casi/anno ICTUS Incidenza In Italia: 186.000 casi/anno Mortalità: il 20% muore entro il primo mese successivo all ictus (è la terza causa di morte dopo malattie cardiovascolari e tumori) Invalidità: il 30% dei sopravissuti

Dettagli

Ictus acuto: fase di ospedalizzazione

Ictus acuto: fase di ospedalizzazione Raccomandazioni e Sintesi 79 Il testo completo delle Linee Guida è disponibile sul sito www.iso-spread.it Codice QR Capitolo 9 Ictus acuto: fase di ospedalizzazione Raccomandazione 9.1 Grado A Il trattamento

Dettagli

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE CHIRURGIA GENERALE MAGGIORE (tutti gli interventi di durata > 30 minuti o di chirurgia addominale) TIPO DI PATOLOGIA TIPO DI CHIRURGIA MIRE (tutti gli interventi di durata < 30 minuti, esclusa la chirurgia

Dettagli

Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran

Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran APPROFONDIMENTI, 17 luglio 2015 Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran A cura di Raffaella Benedetti e Davide Imberti SOMMARIO Il trattamento del tromboembolismo venoso (TEV) sino a

Dettagli

La TVP dopo i trattamenti termoablativi. Giorgio Spreafico Centro Multidisciplinare Day Surgery Azienda Ospedaliera-Università Padova

La TVP dopo i trattamenti termoablativi. Giorgio Spreafico Centro Multidisciplinare Day Surgery Azienda Ospedaliera-Università Padova La TVP dopo i trattamenti termoablativi Giorgio Spreafico Centro Multidisciplinare Day Surgery Azienda Ospedaliera-Università Padova Lista delle complicanze Ecchimosi Dolore Indurimento della vena trattata

Dettagli

La presa in carico infermieristica precoce in stroke unit. A cura di A. Molinaro

La presa in carico infermieristica precoce in stroke unit. A cura di A. Molinaro La presa in carico infermieristica precoce in stroke unit A cura di A. Molinaro Organizzazione mondiale sanità L ictus è una sindrome clinica caratterizzata da comparsa improvvisa di un deficit neurologico

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Fattori di rischio comuni a uomini e donne Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria

Dettagli

Allegato 1 PP.DS.07 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN 2 22/11/2011 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO

Allegato 1 PP.DS.07 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN 2 22/11/2011 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO Pag. 1/8 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 2 22/11/2011 Gruppo di lavoro sulla Coagulazione Referente Sistema Qualità Direttore Pag. 2/8

Dettagli

TromboEmbolismo Venoso

TromboEmbolismo Venoso TromboEmbolismo Venoso Fattori di Rischio Emilio Santoro UOC Medicina Casentino TEV: FATTORI DI RISCHIO Il rischio individuale di tromboembolia venosa varia in misura rilevante ed è il risultato dell

Dettagli

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi

Dettagli

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT PE Il tromboembolismo Venoso (TEV) Patologia caratterizzata dalla formazione di trombi all interno del corrente circolatorio venoso EP Con il termine TromboEbolismo

Dettagli

Amnesia Globale Transitoria Il Versante Venoso. M. Mongiovetti

Amnesia Globale Transitoria Il Versante Venoso. M. Mongiovetti Amnesia Globale Transitoria Il Versante Venoso M. Mongiovetti Amnesia antero-retrograda di durata fino a 24, con perseverazione Lancet Neurology. 2010;9:205-214 Criteri diagnostici - Presenza di amnesia

Dettagli