PERCHE LA MEDIAZIONE NEL S.S.
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- Giuliana Bertolini
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2 PERCHE LA MEDIAZIONE NEL S.S.! " #! # $ %&' un accesso diretto e facilitato ai servizi e all utenza. % $ (! $ % )# ** ) & # +" ", "! %- # % & Favorire così il processo d integrato,, tra il Serv.Soc. U.O.S.E.C.S,, la ASL e il privato sociale. # " &&! " #"" &
3 CENTRALITA DEL S.S. DISTRETTO ASL (consultori, dsm, sert, Cad, uff. inv.civ..104 etc) DIPARTIMENTO U.O.S.E.C.S. MUNICIPIO (minori, anziani, handicap Adulti, urp,anagrafe etc) III SETTORE SANITARIO Ass.dom. Ausili Visite spec. SEGRETARIATO SOCIALE SPORTELLO UNICO SPORTELLO H UTENZA III sett. Soc. coop sociali (sismif,borse lavoro, Salvamamme, c.o.l.,saisa, Saish, teleass, ag.int.)
4 ./0 $$ ** & 1/0 " + "! % $$$ $"&! "* # # $! # "! $ #! #" " $2/$! '"! %$$&
5 LA LEGGE 328/00 "#$%%&' $%%&'0 #$! +" 34 $, $ "! $ "! 8 # 9 $ : &, 567 $! ";.<)//! $! "! ** $!! "! $ "!!"" *$ # 8 # # "&
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7 BENEFICIARI DEL SERVIZIO (! * ) "" )*+! $$ %$"!!! $ 9& %= $$ "!!! %"$&
8 ACCESSO AL SERVIZIO 3& 3&!" 4 3&"!! 4
9 GESTIONE DEL SEGRETARIATO SOCIALE ASS.SOC. INTERNI ENTE ACCREDITATO ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO INTEGRATO ASL/MUNICIPIO
10 ORGANIZZAZIONE DEL SEGRETARIATO SOCIALE TERRITORIO DALLE MOTIVAZIONI DIRIGENZIALI E DALL EVENTUALE ENTE GESTORE TAGLIO TECNICO DEI REFERENTI DEL SERVIZIO FORMAZIONE DEGLI OPERATORI/EQUIPE IMPIEGATA
11 ACCOGLIENZA # $> +!! $"! "! % # $ "$ "!"$ &
12 # $ " % #!"!" %!#!!#& & "&? "" & # $ " " # #"$! &
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14 I DUE LIVELLI DI ACCOGLIENZA ' AA A* "!*$! 9 '!$! ' "* "* "
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16 ASCOLTO "#,! > " $$ "!! *9& $! $ #! %$ #&! " "! = # $ "$%!*@ #!! %= > % ( "+ *,&
17 ! "# "! # - %8 "& # # $!+A,&
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19 ATTIVITA DI FRONT-OFFICE INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO TOUT-COURT INVIO EFFICACE AZIONI DI MEDIAZIONE
20 INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO TOUT COURT ADULTI (es. dove sta l ufficio anagrafico, Info. Doc. necessari per prestazioni comunali) MINORI E FAMIGLIE (iscriz. Asilo nido, info Bando affitti) ANZIANI (es. info ass.dom.,tessere atac, teleassistenza) IMMIGRATI ( permessi di soggiorno, sportelli ad hoc,certificati di residenza)
21 INVIO EFFICACE ADULTI (AREA ADULTI MUNIC.DSM, UFF.INV.CIV. UFF.104, SERT,PADRONATI, SINDACATI, BORSE LAVORO AGENZI INTERINALI, COL, RETE DI COOP.SOC. SULLE DIPENDENZE MINORI E FAMIGLIE (CONSULTORI, DSM,UFF.SCUOLA, SPORT, NIDO, AREA MINORI MUNICIPIO, CENTRI PER ADOLESCENTI, LUDOTECHE) ANZIANI ASS.DOM.., CENTRI ANZIANIi, ANZIANI FRAGILI, TELEASSISTENZA,,CENTRI ALZHEIMER /PARKINSON, MODULISTICA INSERIMENTO RSA, CASE DI RIPOSO, DIMISSIONI PROTETTE. IMMIGRATI (es. residenze fittizie, corsi d italiano, buoni mensa, accoglienza notturna, attivazioni di L.E.A. per immigrati irregolari, clandestini, apolidi)
22 AZIONI DI MEDIAZIONE ADULTI (tra dsm - municipio, C. O. L.- utente) MINORI E FAMIGLIA (tra consultorio familiare e municipio) ANZIANI (servizi di assistenza - utente, municipio e utente) IMMIGRATI (prefettura - utente, municipio - utente,
23 ATTIVITA DI BACK - OFFICE INSERIMENTO E ARCHIVIAZIONE DATI RELATIVI AGLI UTENTI E ALLA RETE (amministrativa) VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI INSERITI PUBBLICAZIONI, REPORT (sociologo) AMPLIAMENTO DELLA RETE E DEGLI ACCORDI, AVVIO MEDIAZIONE TRA IL CITTADINO E I SERVIZI (ass.soc.) FORMAZIONE/ SEMINARI/ (ass.soc.) RIUNIONI DI EQUIPE, RIUNIONI DI SERVIZIO, SUPERVISIONE (equipe interdisciplinare)
24 BANCA DATI UTENTE #! *$! " # "& #*"> 8$!..! #! " &
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26 BANCA DATI RISORSE "!$ '" & #*"! % # $$ % &
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28 CONTATTI TELEFONICI La registrazione dei contatti telefonici,, incrociata ai dati riportati nel data base, valorizzano o meno la fotografia dei bisogni del territorio e della popolazione. La valutazione e il monitoraggio servono a ri-modulare il servizio stesso e per la progettazione dei servizi contemplati nei piani di zona, aggiungendo anche proposte rispetto a servizi mancanti.
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33 A
34 TEMPI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO / / &
35 QUANDO E POSSIBILE AVVIARE UNA MEDIAZIONE LO SPORTELLO ASSUME ASPETTI CONSULENZIALI DI SEGRETARIATO SOCIALE COMPLESSO progetto condiviso, mandato e prassi consolidate, con l ente presenza di un conflitto tra le parti coinvolte nel sistema volontarietà di accesso al servizio predisposizione all ascolto e al cambiamento
36 IL COLLOQUIO DI MEDIAZIONE $ $ $
37 AREA MOTIVAZIONALE -2 #! " ** "!!!" & * % % & $ #" "#"& "& "# " & + *& + " "*9&
38 AREA DEL CONFLITTO ' & - & + "& $ & $ $&
39 AREA DELLE RISORSE * *) & $ *) " " % "&! & /*$ +,
40 AREA DEL CONFLITTO
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42 CHE COS E IL CONFLITTO? #! ""! 3! 4 & -! " $ 9 $& " &
43 F. W. Nietzsche +C$" C$"= % &,
44 CICLO DI VITA DEL CONFLITTO Il cambiamento crea conflitto Nasce dalle differenze Il conflitto è fonte di apprendimento Crea differenze L apprendimento porta al cambiamento Le differenze creano apprendimento
45 Johan Galtung "Premio Nobel per la pace" divide il conflitto in 3 livelli: > D D!"$$"&! 8 9! $ $ $&! % $ $$$ - 9! " $ 9 "! "!$&
46 ALCUNE CAUSE DEL CONFLITTO *$! & 9!" $&?!8 & 6666&&66666&&
47 GESTIONE COSTRUTTIVA DEL CONFLITTO $ #&.& (# & +! 1 " & " -**9& "! -&! # % $ & & ""! "! ""&
48 POSSIBILI ESITI DELL INTERVENTO DI MEDIAZIONE RAGGIUNGIMENTO DEGLI ACCORDI SODDISFACENTI E CONDIVISI CRISTALIZZAZIONE DEL CONFLITTO AMPLIFICAZIONE DEL CONFLITTO L INTERVENTO E UN MOMENTO DI APPRENDIMENTO E CRESCITA IL CONFLITTO NON SI TRASFORMA, VIENE CONTENUTO, LE PARTI NON COMUNICANO IN MODO EFFICACE IL CONFLITTO E STATO ELUSO L INTERVENTO APRE AD ALTRE AZIONI (es. denunce, interruzioni di servizio)
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50 IL TEMPO NELL AZIONE DI MEDIAZIONE NEL S.S.
51 RISCHI LEGATI ALL INTERVENTO DI MEDIAZIONE ($ #& & ". "#** ** & (&3 # "! %"!$" & "!$!$#" "9!$!! %! %""&
52 CONCLUSIONI ( #"$!: " % * 8& %$"#"! # " & "!$ *9! 5! & # %$!! *9 #!8 "" "!#+,& *! $$ # " %! $!
53 Questo modo di pensare e organizzare il servizio e le situazioni conflittuali che gravitano intorno ad esso, fanno dell assistente sociale una professionista capace di avviare prassi efficaci?
54 & EEE&- --&"&) & &&F & - $ 0! 9!"& - $ - '"" "$!* "& - ** - %$ 0 - #"9 #& & - '+$, - " 3!! 94
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56 BIBLIOGRAFIA &!&+",&&"!!GH<< &+0 %,!&!!GHHI '' &+",!&!!.//1 **?&&+$ $", &!!.//2 %&!J&AK!+#$,!&!GH<1 &+ %, &*!!GHH.&
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