PRESIDIO SANITARIO GRADENIGO. Divisione di Ortopedia e Traumatologia

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1 PRESIDIO SANITARIO GRADENIGO Divisione di Ortopedia e Traumatologia 1

2 Di che cosa si occupa il servizio FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA Il Presidio Sanitario Gradenigo ha, tra i vari servizi all utenza, una Divisione di Ortopedia e Traumatologia e una Divisione di recupero e rieducazione funzionale. L unità operativa si occupa di utenti che devono essere sottoposti ad interventi ortopedici e traumatologici, attraverso un costante monitoraggio clinico svolto in equipe (ortopedico fisiatra - medico dello sport) che permetterà una progressione mirata dei carichi di lavoro con l obiettivo di accelerare la ripresa funzionale della sede in cui si è effettuato l intervento chirurgico, e il ritorno per i giovani e per gli anziani alle normali attività quotidiane. La progressione dei carichi di lavoro della parte operata deve mirare innanzi tutto a favorire la guarigione della ferita chirurgica e prevenire eventuali complicanze post chirurgiche (tumefazioni articolari, atrofia delle masse muscolari, trombosi venose profonde, lacerazioni dell area cicatriziale, ecc.). A chi si rivolge L utenza a cui si rivolge il servizio è costituita da persone traumatizzate nell apparato scheletrico a seguito di incidenti domestici, stradali, sportivi, in ambienti di lavoro, o a causa di patologie correlate all età avanzata o ad altre patologie indipendenti dall età (ad es tumori, ernia del disco, ecc.). Quindi si rivolge a persone sottoposte a interventi di chirurgia protesica: anca e ginocchio (PTA PTG), chirurgia dell arto superiore: spalla, polso e mano e chirurgia dell arto inferiore: ginocchio. I principali problemi di salute dell utenza I principali problemi dell utenza che vengono trattati sono problemi ortopedici quali: artrosi, che si suddividono in coxartrosi (protesi d anca) e gonartrosi (protesi di ginocchio), fratture di femore, fratture dovute a patologie, ernie del disco, lombosciatalgie. Interventi nel regime di One Day sono: legamento crociato anteriore e artroscopie. MInimi interventi sono: dito a scatto, alluce valgo, morbo Dupuytren, artroscopie di ginocchio e di spalla, sindrome del tunnel carpale, Rizoartrosi e Latarjet. Riassunto delle patologie che richiedono l assistenza infermieristica: DS (DAY SURGERY) ODH (ONE DAY) RICOVERO ORDINARIO S. Tunnel carpale M. Dupuytren Coxartrosi Cisti Sinoviali Lesioni Spalla Gonartrosi M. dequervain Lesioni. Legamenti ginocchio (Lca) Traumatologia Meniscopatia Alluce Valgo Ernie discali Vertebroplastiche Le principali caratteristiche dell utenza Molte sono le persone sottoposte a interventi di questo tipo ma il sesso femminile è più colpito rispetto al sesso maschile. Le patologie prevalenti che colpiscono gli anziani under 50 sono le coxartrosi e gonartrosi, mentre le lesioni al legamento crociato anteriore sono statisticamente rilevate nei giovani, dovute soprattutto a sforzi sportivi. 2

3 Il percorso diagnostico e terapeutico del paziente Il paziente effettua la prima visita ortopedica nello studio dove riceve una prenotazione per il successivo ricovero e intervento. Il reparto di ortopedia acquisisce pazienti con tre tipologie di ricovero: Day hospital. One day (ODH) Ricovero ordinario. Il One Day comprende un ricovero di un giorno compreso la notte, il Day Hospital è un ricovero che dura dalla mattina alle sera, esclusa la notte e il ricovero Ordinario è un ricovero che dura settimane o mesi a seconda della tipologia di intervento. Nell unita operativa si può accedere dal DEA o dal proprio domicilio. Al momento della prenotazione il nominativo della persona e i dati personali vengono registrati su un registro consultabile (registro prenotazioni direzione sanitaria) conservato nello studio medici dove compare inoltre il grado di urgenza del paziente (da 1 a 4). Il registro viene dato ad una persona incaricata di avvisare i malati per il successivo iter di prenotazione. Vengono fissate le date degli esami ematici, ECG, Rx torace, visita anestesiologica; per le PTA (Protesi d anca) anche visita fisiatrica. Richiesta di esami specifici a seconda della tipologia del paziente Per i malati che effettueranno un ricovero in regime di Day hospital i prelievi vengono effettuati al 4 piano (ECG + visita anestesiologica (nel pomeriggio). Per One Day e ricoveri Ordinari al piano terreno (ECG + RX torace) e viene inoltre fissata la data della visita anestesiologica nei giorni successivi. Prima del ricovero il paziente deve partecipare ad un incontro di gruppo per apprendere i principali esercizi utili nei primissimi giorni dopo l intervento e le norme per evitare complicanze post operatorie. In caso di intervento di protesi d anca si effettua una visita fisiatrica in cui vengono spiegati gli obiettivi del trattamento riabilitativo pre-operatorio e si individua il personale progetto e programma di Fisiocinesiterapia con il quale si mette in atto la preparazione dell imminente intervento chirurgico. Giunge il momento del ricovero ospedaliero nel Reparto di ortopedia e Traumatologia e dell intervento chirurgico. Si incontrano alcuni volti: caposala, infermieri, ortopedici, anestesisti, fisiatra e terapisti Prima delle dimissioni il paziente si sposta nel reparto di Recupero e Rieducazione e l équipe riabilitativa illustra quale stile di vita deve mantenere al suo rientro a domicilio. Dopo le dimissioni sono previste delle visite di controllo per controllare la qualità clinica e radiologica dell impianto protesico in caso di protesi d anca e non. ORGANIZZAZIONE DELL UNITA OPERATIVA Il Presidio Sanitario Gradenigo è ubicato in C.so Regina Margherita 8, a Torino, e la Divisione di Ortopedia e Traumatologia è situata al secondo piano di tale edificio. Il reparto è costituito da 18 posti letto e i pazienti sono gestiti da molte figure professionali: 1 primario, 6 medici, 1 caposala, 8 infermieri professionali, 2 generici (di cui uno si occupa della sala gessi), 7 OTA, 5 OSS, 6 fisioterapisti, 3 fisiatri. I servizi correlati sono: 2 sale operatorie, un laboratorio di analisi, una palestra di riabilitazione, una sala gessi e 3 ambulatori. Come è affrontata l assistenza infermieristica L assistenza infermieristica viene gestita per compiti ossia l organizzazione è basata su fasi concatenate in sequenza logica per il raggiungimento degli obiettivi. Il lavoro viene gestito con una distribuzione delle mansioni: ogni operatore svolge un tipo di attività es. terapia, prelievi, a tutte le persone assistite del reparto. A tutti gli operatori è ben chiaro cosa può fare l IP e l OSS, ma comunque in qualsiasi momento la mansione singola può essere gestita a gruppi là dove si richiede collaborazione e interventi di più operatori. 3

4 CARATTERISTICHE DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA E OPPORTUNITA FORMATIVE Assistenza ai pazienti ODH Gli infermieri gestiscono la fase pre ricovero in cui si pianifica l assistenza e vengono raccolti i dati attraverso esami più o meno complessi che servono per valutare le condizioni cliniche, questa fase si conclude con la visita anestesiologica e la determinazione del rischio operatorio. In questa fase l infermiere collabora molto con il medico ma l assistenza infermieristica verte su una raccolta di bisogni che saranno soprattutto di tipo psico-sociale (assicurazioni, informazioni, espressioni di esigenze, ) Al momento del ricovero si gestiscono le pratiche amministrative: ritiro di documentazione clinica; assegnazione del posto letto. Si effettua la pianificazione dell assistenza per ogni paziente con la scheda infermieristica compilata in prericovero e l osservazione dei bisogni; si eseguono le prescrizione mediche pre intervento; si prepara l area sede dell intervento (tricotomia, igiene ); si effettua il controllo della reale persona di riferimento per la dimissione e la disponibilità dei presidi richiesti (stampelle, calze anti trombo ecc...). Al rientro dalla sala operatoria: si sistema il paziente in camera, si posiziona crioterapia da rinnovare ogni 2h, nei legamenti crociati anteriori (LCA) l arto operato deve essere messo in scarico con cuscino (evitare flessione del ginocchio), controllo parametri vitali, accesso venoso, medicazione e drenaggio. Si effettuano le terapie prescritte: idratante (elettrolitica e fisiologica), antalgica, ATB (antibiotica); si alimenta il paziente con pasto leggero, si valuta il raggiungimento degli obiettivi. Assistenza in prima giornata post operatoria: controllo parametri, negli interventi di LCA la medicazione ferita, rimozione drenaggio e posizione del tutore (controllo flessione ed estensione), viene concessa la deambulazione con stampelle senza carico sull arto operato. Negli interventi sulla spalla l infermiere deve gestire in collaborazione con il medico la medicazione della ferita chirurgica. L obiettivo dell intervento è di evitare degenerazioni che possono, a lungo andare, diventare invalidanti (artriti deformanti, peggioramento della sensibilità e del funzionamento del braccio e della mano). L instabilità della spalla può essere trattata in artroscopia (senza incidere la spalla); in questo caso l assistenza infermieristica si basa, subito dopo l intervento, sulla mobilizzazione attiva delle articolazioni libere adiacenti e immobilizzazione dell articolazione operata. Subito dopo l intervento vengono eseguite le terapie prescritte e il paziente può alimentarsi con dieta libera e sempre in giornata vengono rimossi gli accessi venosi. Il giorno dopo si consegna la lettera di dimissione con spiegazione delle terapie e appuntamenti per controlli. Assistenza ai pazienti con ricovero ordinario Il ricovero viene preparato considerando: il tipo d intervento, la necessità di avvisare precocemente il paziente per poter ricordare di sospendere terapie o iniziarne altre, la disponibilità di sangue omologo depositato all AVIS o la necessità di richiedere delle sacche eterologhe al ricovero, l esigenza di controlli ematologi al ricovero quindi far mantenere il digiuno al paziente, l età e le condizioni generali del paziente per assegnare, nel limite delle possibilità, la camera più adatta. Al momento dell accoglienza è importante: dare la sensazione al paziente di essere atteso, indirizzare il paziente all ufficio accettazione per le pratiche relative al ricovero, compilare la documentazione infermieristica con la raccolta di tutti i dati che ci potranno servire per l assistenza, accompagnare il paziente in camera dando alcune indicazioni sulla struttura del reparto e rendersi disponibile per chiarimenti sul decorso del ricovero. Preparazione standard all intervento nel giorno precedente all intervento eseguire gli accertamenti clinici prescritti in pre- ricovero, prelievi AVIS, controllo parametri, preparare il paziente con tricotomia e clistere, accertasi disponibilità calze elastiche; controllare assunzione terapie: i farmaci che prendeva a domicilio e nuovi, eseguire terapie da protocollo: profilassi TVP (trombosi venose profonde con eparina almeno 12 h prima dell intervento, accertarsi della disponibilità di 2 sacche di emazie in emoteca, trascriverne le scadenze per il progetto buon uso del sangue. E prevista dieta libera a pranzo e dieta leggera a cena. 4

5 Preparazione all intervento (mattino): invitare il paziente ad eseguire l igiene personale e rimuovere oggetti personali, consegnare il camice della S.O., posizionare il catetere vescicale tipo Foley e canula venosa 16 lunga, infondere ½ h prima dell intervento terapia ATB, praticare pre-anestesia prescritta, aiutare il paziente a trasferirsi sulla barella della S.O., consegnare documentazione al collega, preparare il letto per il rientro della sala operatoria. All arrivo del paziente in reparto l infermiere professionale e l OSS controllano: la medicazione, i drenaggi ORTOPAS e REDON, il catetere, la posizione nel letto, gli accessi venosi, i parametri: PAO, FC, la diuresi, SO2, dolore, collaborazione. L OSS posiziona: il ghiaccio sulla medicazione (nelle PTG la crioterapia), le calze antitrombo (nelle PTG solo nell arto non operato), e una spugnetta che viene applicata sull arto operato in corrispondenza del condilo laterale della tibia sul quale passa il nervo sciatico al fine di evitare lo sfregamento con la ferula. L IP esegue: la terapia anestesiologica prescritta: infusionale, antalgica, O2 terapia, i prelievi di controllo, la terapia antibiotica; il recupero di sangue entro le 6 h dal posizionamento dell ORTOPAS. Infine,nei giorni che seguono l intervento chirurgico, l infermiere educa il paziente a mantenere una corretta posizione degli arti e pian piano lo aiuta a ripristinare le normali attività e lo accompagna fino al giorno delle dimissioni. Principali opportunità di apprendimento per gli studenti I tirocinanti avranno la possibilità di mettere in pratica la maggior parte delle tecniche apprese in laboratorio, a cominciare dalla mobilizzazione del paziente affetto da lesioni muscoloscheletriche, dall igiene di un paziente allettato, fino a tecniche più sofisticate: tipo inserire un catetere vescicale permanente o eseguire un prelievo di sangue. Lo studente imparerà : ad accogliere la persona e la sua famiglia in un contesto assistenziale; preparare l unità del paziente con la scelta di un letto adeguato e delle apparecchiature dei presidi necessari per l assistenza; predisporre l ambiente e il materiale necessario per i primi interventi medico- chirurgi tenendo conto: delle fasi di malattia e del percorso diagnostico terapeutico, tipo di incidente, gravità delle condizioni cliniche e trattamento a cui la persona dovrà essere sottoposta; a raccogliere l anamnesi infermieristica registrando i dati relativi a: la storia della persona e la sua situazione socio familiare; le sua abitudini di vita e gli elementi della storia clinica correlati ai problemi di salute manifestati; la capacità di collaborazione e le risorse attivabili dalla persona a dai suoi familiari; ad adattare la comunicazione con la persona assistita e la sua famiglia alle condizioni emotive determinate dall incidente; a valutare, in collaborazione con l equipe di cura, le condizioni della persona in base alle sue condizioni cliniche ed al rischio evolutivo, utilizzando i protocolli e le procedure interne al servizio; ad accertare il livello di autonomia nell igiene, alimentazione, mobilizzazione anche attraverso l uso di specifiche scale di valutazione (Norton o Braden per il rischio di UDD); a pianificare gli interventi in collaborazione con l equipe utili alla persona e ai suoi familiari per esprimere la loro sofferenza e ansie; ad applicare le tecniche previste in osservanza delle seguenti fasi metodologiche: informazione, preparazione del materiale,dell ambiente, preparazione della persona assistita e dell operatore, attuazione della tecnica, controllo e verifica delle reazioni della persona assistita, riordino e smaltimento dei rifiuti; a svolgere le attività assistenziali: rispettando le regole di sicurezza per sé, per la persona assistita e per l ambiente, rispettando la privacy ed il confort della persona assistita; 5

6 a trattare il paziente nel pre operatorio: trattamento della cute, alimentazione e idratazione, preparazione intestinale, somministrazione di farmaci prescritti, preparazione completa della documentazione necessaria all intervento; ad effettuare la valutazione completa della persona dopo l intervento, attraverso il controllo e il monitoraggio dei parametri vitali, del dolore, della diuresi; medicazione della ferita chirurgica e gestione dei drenaggi e accessi venosi, a gestire l utilizzo di sistemi di trazione o immobilizzazione degli arti inferiori e della colonna vertebrale; a rilevare e segnalare tempestivamente segni e sintomi di complicanze legate a trattamenti non chirurgici di immobilizzazione (sofferenza cutanea, dolore, edemi, paralisi sciatico popliteo esterno); ad attuare gli interventi per prevenire le complicanze della ridotta mobilità conseguente al trauma, sia nella fase acuta che nella fase post acuta, quali: vizi articolari, contratture muscolari, lesioni da decubito; nella prevenzione delle lesioni da compressione imparerà a: o o o riconoscere e segnalare zone e fattori di rischio specifici; utilizzare i sistemi di medicazione avanzata; educare la persona ad attuare in modo autonomo gli interventi preventivi. adottare e far adottare tutte le procedure atte a prevenire il rischio di infezioni: o nelle medicazioni delle ferite, nella gestione degli accessi vascolari, dei cateteri vescicali a permanenza, dei sistemi di drenaggio ecc utilizzare le tecniche di postura e mobilizzazione della persona assistita che presenta conseguenti al trauma, nel rispetto dei principi ergonomici, con l impiego di: materassi e cuscini, girello, tripode, carrozzina. rilevare tempestivamente e segnalare eventuali alterazioni delle funzioni vitali: o quadro neurologico/alterazioni stato di coscienza, agitazione, crisi comiziali), della funzione cardiocircolatoria, della funzione respiratoria. 6

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