PIANO ANNUALE di RISK MANAGEMENT

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1 PIANO ANNUALE di RISK MANAGEMENT ANNO 2015

2 INDICE 1. PREMESSA 2. ELEMENTI IN INGRESSO 3. STRATEGIA AZIENDALE 4. PROGRAMMAZIONE 2015 OBIETTIVI - AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RISULTATI ATTESI 5. FORMAZIONE 1

3 1. PREMESSA Le linee guida relative all attività di Risk Management per l anno 2015 di cui alla nota H del 23/12/2014 della Direzione Generale Salute confermano la consolidata strategia delineata con la circolare 46/San del dicembre 2004 e succ. aggiornamenti, individuando le priorità per l anno In particolare nel documento regionale vengono elencate le attività già iniziate negli anni precedenti che si intende prioritariamente consolidare e proposti gli ambiti in cui far rientrare almeno un progetto aziendale Le aree individuati per le ASL sono le seguenti: - Malattie Infettive: progetto da realizzarsi in collaborazione tra ASL e A.O. - Malattie sessualmente trasmissibili: integrazione tra i servizi - Gestione dei farmaci nelle postazioni di Continuità assistenziale - Soggetti in politerapia: valutazione della aderenza alla terapia in un ottica di medicina di genere - Prevenzione dei rischi legati all attività vaccinale - Farmacovigilanza Le indicazioni regionali vengono declinate nel presente Piano contestualizzandole al quadro di riferimento aziendale, delineato dall analisi e dalle informazioni, condivise dal Gruppo di Coordinamento per la Gestione del Rischio (GCR), deducibili dagli elementi in ingresso/ambiti di interesse relativi al processo di risk management aziendale. 2. ELEMENTI IN INGRESSO I dati e le informazioni che costituiscono elementi in ingresso necessari per definire le azioni di miglioramento e i progetti operativi aziendali sono: Le linee Guida attività di Risk Management-Anno 2015 emanate dalla DG Salute citate in premessa Il rapporto di Benchmarking regionale 2014 La rendicontazione finale Piano annuale Risk Management anno 2014: risultati ottenuti e criticità emerse I dati desumibili dall attività di incident reporting aziendale per il monitoraggio di eventi avversi accaduti o evitati (near miss) I dati desumibili dall attività di monitoraggio di eventi sentinella, sinistri, cadute e infortuni Le attività di Farmacovigilanza e Risk management 2014 Gli eventi formativi 2014: risultati ottenuti Le attività di Ascolto e Mediazione dei conflitti dal 2012 al 2014 Il rapporto di Benchmarking regionale 2014 Il rapporto di Benchmarking regionale presenta, per quanto attiene alle ASL, un analisi dei dati relativi al Rischio Clinico, al Rischio Struttura e al rischio Danneggiamenti Accidentali, da cui emerge per quanto riguarda l ASL di Varese, un profilo di bassa sinistrosità sostanzialmente stabile nel tempo con valori al di sotto della media regionale. 2

4 Piano annuale Risk Management anno Risultati raggiunti e criticità emerse Si fa riferimento in particolare alle attività progettuali e formative previste nel Piano 2014, ai risultati raggiunti e alle azioni di miglioramento che i Team di progetto hanno proposto e che andranno consolidate nel corso del 2015, in un ottica di miglioramento continuo dell organizzazione. Progetti 2014 Il risk management nella Medicina Territoriale La farmacovigilanza nel nuovo contesto normativo: Progetto MEAP dell Asl di Varese Il progetto si proponeva, in continuità con analoghe positive esperienze condotte nel 2013, di proseguire la sensibilizzazione dei Medici Territoriali ed in particolare dei Pediatri di Famiglia sul tema Farmacovigilanza e prevenzione del rischio connesso ai farmaci, fornendo spunti di educazione continua sulla sicurezza nell uso dei farmaci e sugli effetti positivi di una puntuale e corretta segnalazione di reazione avversa (ADR). I pediatri di famiglia (PdF), nel corso del 2014, hanno partecipato, nella misura dell 80,2% ad almeno 2 degli incontri previsti (1 in plenaria, a cui hanno fatto seguito incontri per macroaree distrettuali). Oltre alla buona partecipazione superiore a quanto previsto dall indicatore di progetto, si sottolinea il risultato raggiunto in termini di outcome testimoniato dall incremento delle segnalazioni di ADR di interesse pediatrico registrato nel corso dell anno. Implementazione di azioni di miglioramento del processo aziendale di distribuzione farmaci e consegna ad utenti esterni fase distrettuale (durata biennale 2014/2015) Nell area Farmacovigilanza: integrazione tra le attività di farmacovigilanza e le attività di risk management è stato previsto un secondo progetto, finalizzato all analisi del processo di distribuzione farmaci a pazienti domiciliari, con particolare riguardo alla fase di consegna che si svolge a livello distrettuale. Tale progetto ha durata biennale e viene quindi riproposto nel presente Piano. Sono stati effettuati, nel 2014, 6 audit in altrettante sedi distrettuali. In base all analisi delle informazioni raccolte, con l ausilio di una check list specifica, sarà possibile attuare azioni di miglioramento e di revisione della procedure in uso (attività previste dal cronoprogramma di progetto, nel 2015). Inoltre gli incontri di audit distrettuali sono stati occasione di sensibilizzazione della segnalazione di eventi avversi e near miss in quest area e di verificare l utilizzo degli strumenti informatici recentemente introdotti per monitorare il processo di distribuzione e consegna farmaci a pazienti esterni. Sperimentazione della Safety Walk Round quale ulteriore strumento di identificazione del rischio ed individuazione di misure preventive nell ambito del processo di miglioramento continuo del programma di prevenzione degli atti di violenza a carico degli operatori L obiettivo del progetto era duplice: sperimentare la tecnica di Risk Assessment Safety Walk Round (SWR) in ambito ASL ed indagare meglio il profilo di rischio aggressione operatori, con strumenti innovativi. 3

5 Sono stati organizzati 5 incontri nell Area Distrettuale di Sesto Calende con gruppi di personale che opera in ambiti considerati a maggior rischio aggressione a cui, come prevede la tecnica di SWR, sono state rivolte interviste strutturate. I risultati ottenuti sono stati analizzati ed evidenziate criticità e relative azioni di miglioramento. Complessivamente la sperimentazione della Safety Walk Round è da considerarsi positiva, sia per i risultati emersi a fronte delle interviste effettuate, sia per la sperimentazione dello strumento. Tuttavia presenta alcuni elementi di debolezza (impegno di risorse, necessità di apportare aggiustamenti in quanto pensata per indagare il rischio clinico in ambiente ospedaliero, peculiarità organizzative e funzionali dei distretti socio-sanitari). In un ottica di valorizzazione delle sinergie fra sistemi aziendali volti a promuovere la sicurezza e la qualità dei servizi i risultati emersi, integrati con ulteriori informazioni, sono condivisi con il Servizio Prevenzione e Protezione per l aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e la programmazione congiunta di azioni di miglioramento. Analisi del processo vaccinale attraverso audit territoriali finalizzati al miglioramento organizzativo e ad una migliore organizzazione del rischio Il progetto, su base biennale conclusosi nel mese di luglio 2014, si proponeva di analizzare criticità e best practice relativi al processo vaccinale con particolare riguardo agli aspetti organizzativi distrettuali, al fine di migliorare l'omogeneità di comportamento sul territorio provinciale, riducendo ulteriormente i fattori di rischio, con particolare riguardo alla fase post vaccinale. Anche in questo caso è stato utilizzato lo strumento degli audit con il supporto di check list. Come previsto dal progetto sono stati effettuati audit in tutti i 21 punti di erogazione di vaccinazioni dell ASL. L analisi dei dati rilevati e delle informazioni emerse ha determinato azioni di miglioramento, la cui implementazione continuerà nel tempo. Fra questi si segnalano: l aggiornamento e la revisione del modulo anamnesi e consenso nel quale si è inserita una parte riferita ai casi di lipotimia/svenimento post-vaccinale; l avvio di un progetto formativo che prevede formazione/addestramento per la gestione delle emergenze post-vaccinali con simulazione di situazioni di emergenze da effettuarsi presso le 12 sedi distrettuali (4 eventi già realizzati); l aggiornamento delle procedure da adottare in caso di reazioni post vaccinali. Si evidenzia che la prevenzione dei rischi legati all attività vaccinale rimane un area particolarmente sensibile in tema di rischio clinico, come testimonia la scelta regionale di indicarla nelle Linee Guida 2015 come ambito di possibile progettualità delle ASL. In ragione di ciò l implementazione di azioni di miglioramento specifiche continueranno anche quest anno. 4

6 Monitoraggio eventi avversi Incident reporting Nella tabella sotto riportata si mettono a confronto i dati relativamente alle segnalazioni di eventi avversi e near miss pervenute dalle articolazioni organizzative al Risk Manager aggressione operatore caduta in conseguenza ad atto medico / sospetta reazione avversa vaccino o farmaco caduta accidentale a domicilio per sospetto malfunzionamento dispositivo medico/ausilio caduta accidentale/trauma operatore caduta accidentale utente 3 errata somministrazione vaccino 1 furto 1 malfunzionamento dispositivo medico 3 1 scambio farmaci (fornitura a domicilio) 1 1 scambio referti (screening colon-retto) 1 altro TOTALE Pur considerando il sistema di incident reporting migliorabile sia in termini quantitativi che qualitativi, si osserva un incremento complessivo delle segnalazioni (26 nel nel 2012), che, a fronte di una sinistrosità non in incremento, costituisce un positivo indice di sensibilizzazione degli operatori al tema del risk management. Alcune considerazioni sui dati 2014: l alto numero di segnalazioni di aggressioni ad operatori è dovuta, in buona parte, alle azioni di sensibilizzazione e monitoraggio attivo implementate nell ambito dei progetti attuati in quest area di rischio nel 2013 e nel 2014; tuttavia questo profilo di rischio è senz altro in crescita e merita attenzione continua. Le segnalazioni riguardano, con un unica eccezione in cui sono stati segnalati danni a cose, aggressioni verbali; tuttavia in 2 situazioni è stato richiesto l intervento delle forze dell ordine 5 segnalazioni su 26 riguardano near miss o nell accezione di quasi evento o in quella di evento senza danno al paziente. E un dato senz altro migliorabile pervengono spesso all UOC Sistemi di Risk Management Sicurezza e Qualità, attraverso canali anche informali utili segnalazioni di rischi potenziali spesso riferite alle strutture, ma anche all area farmaci (per es. confezioni simili) non tutti gli eventi segnalati sono prevenibili e nessuno riveste le caratteristiche dell evento sentinella 5

7 il ripetersi di uno scambio farmaci nella fornitura a domicilio anche se senza danno per il paziente e gli esiti degli audit condotti confermano la necessità di migliorare in quest area e più in generale di presidiare meglio il rischio farmacologico Tutte le segnalazioni sono state gestite dal Risk Manager con modalità diverse in rapporto alla significatività dell evento. In 2 casi, anche in assenza di danno al paziente, si è ritenuto opportuno condurre una Root Cause Analysis (RCA), per poter disporre di maggior elementi per implementare azioni di miglioramento. Monitoraggio di eventi sentinella, sinistri, cadute e infortuni L analisi dei dati inseriti nei database regionali e nazionali relativi a eventi sentinella (SIMES), sinistri RCT/O, cadute, eventi avversi ed infortuni confermano per l ASL di Varese un profilo di rischiosità e sinistrosità decisamente contenuto. Tuttavia si indicano sinteticamente alcuni dati commentati utili quali elementi in ingresso al presente Piano. Non si sono verificati nel corso degli ultimi 3 anni eventi avversi classificabili come eventi sentinella, né eventi avversi/sinistri ritenuti con stima del danno superiore a ,00. Al dall elenco dei sinistri RCT/O, risulta aperto, nel corso del 2014 un solo sinistro, per altro relativo ad un evento del 2007 per cui l utente ha richiesto la riapertura, a fronte di 7 nuovi eventi aperti nel 2013 e 3 nel La tipologia dei sinistri occorsi è varia; ricorrono con maggior frequenza ancorchè senza significato statistico vista l esiguità dei sinistri segnalati, le richieste di risarcimento e i ricorsi relativi a presunti danni da vaccino, a disservizi della Continuità Assistenziale e i danni a cose. Per quanto riguarda i dati inseriti negli ultimi 3 anni nel database regionale relativamente alle cadute, si rileva un andamento costante sia come numerosità (3/anno) che come entità (grado lieve) Si segnala inoltre che negli ultimi 3 anni il trend degli infortuni occorsi ai lavoratori e denunciati all INAIL è il seguente: Infortunio da traffico Infortunio da movimentazione carichi Infortunio da scivolamenti e inciampi Infortunio da aggressione Infortunio da punture d'ago Infortunio da altre cause Numero totale infortuni per anno Si evidenzia un calo complessivo di infortuni; va tuttavia segnalato un progressivo aumento della durata media che potrebbe sottendere una maggior gravità degli infortuni stessi 6

8 Farmacovigilanza e Risk Management Il Piano Aziendale di Risk Management 2014 dell ASL di Varese ha previsto una serie di azioni progettuali e formative congiunte tra le unità organizzative che si occupano di farmacovigilanza e di risk management, in parte già prese in considerazione nei precedenti punti. Si forniscono di seguito alcuni dati utili alla programmazione 2015: Nell anno 2014 sono pervenute alla U.O.C. Farmaceutica Territoriale 174 segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci. Le reazioni segnalate sono state soprattutto segnalazioni non gravi (80%). Le reazioni gravi, nella maggior parte dei casi, anche se insorte nel territorio, sono rilevate soprattutto dall ospedale ove il paziente accede. Tuttavia sono giunte all ASL 22 segnalazioni gravi pari al 13% del totale. Tra queste 2 hanno determinato invalidità grave o permanente, 10 ospedalizzazione o prolungamento ospedalizzazione, 2 hanno messo in pericolo di vita e le restanti 8 segnalazioni sono risultate gravi per altra condizione clinicamente rilevante Tra gli operatori sanitari che fanno riferimento per le attività di farmacovigilanza all ASL i pediatri di famiglia sono stati i principali segnalatori (55 schede ADR), seguiti dai medici di assistenza primaria (45 schede ADR) e dalle Aziende farmaceutiche (30 schede ADR). Le prime due posizioni si spiegano per la presenza in ASL di due progetti di farmacovigilanza attiva, MEAP (Monitoraggio di Eventi Avversi in Pediatria) e VIGER (Vigilanza in Geriatria), dedicati a MAP e PdF. In assenza di progettualità specifica, tuttavia, il trend torna rapidamente negativo (dati regionali), per cui è evidente la necessità di proseguire nel tempo le attività di sensibilizzazione. Si evidenzia che, per quanto attiene alle segnalazioni di reazioni avverse da farmaci da parte di operatori ASL è in atto un scambio continuo e reciproco di segnalazioni/informazioni tra l UOC Farmaceutica Territoriale e il l UOC Sistemi di Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali Eventi formativi 2014: risultati ottenuti Sono stati realizzati gli eventi formativi previsti nel Piano Annuale 2014 a supporto delle iniziativa progettuali e delle linee strategiche aziendali: Elementi di Farmacovigilanza nel nuovo contesto normativo: Corso residenziale rivolto agli operatori sanitari delle RSA. Il percorso intrapreso continuerà nel 2015 con un evento formativo sul rischio farmaci. Farmacovigilanza: la segnalazione di sospetta reazione avversa a farmaci e il progetto MEAP (Monitoraggio di Eventi Avversi in Pediatria): incontri in plenaria e a livello distrettuale rivolti ai Pediatri sulla sicurezza dei farmaci e sui benefici che il sistema di segnalazione spontanea può apportare alla comunità. L evento si inserisce in un percorso di formazione/sensibilizzazione della medicina territoriale su farmacovigilanza e rischio farmaci che continuerà nel 2015 Formazione di base alle funzioni vitali in pediatria Pediatric Basic Life Support per personale sanitario addetto ai Centri Vaccinali: formazione/addestramento per la gestione delle emergenze post-vaccinali; previsti incontri di operatori SITRA e formatori interni di primo soccorso con le equipe territoriali presso gli ambulatori vaccinali. La tecnica proposta è quella della simulazione. Il corso si è 7

9 svolto in quattro edizioni. Altre 8 edizioni sono previste nel 2015 al fine di garantire la capillarità dell'intervento presso tutte le sedi distrettuali Corso formazione per la sicurezza dei lavoratori - Corso sul Rischio da Aggressioni: l'iniziativa formativa, che sarà riproposta nel 2015 si inserisce in una serie di azioni atte a prevenire gli atti di violenza nei confronti degli operatori (Raccomandazione Ministeriale n. 8) Ascolto e mediazione dei conflitti Presso l ASL di Varese è operativo dal 2012 un Team di Ascolto, che opera a fronte di una specifica procedura di Ascolto e Mediazione, recepita e resa operativa attraverso deliberazione del Direttore Generale dell ASL di Varese n. 444 del 25/07/2012 Approvazione della composizione del Team di Ascolto e della relativa procedura generale per la gestione dell attività di ascolto e mediazione dei conflitti. Seppur a fronte di un livello di contenzioso in ASL complessivamente basso, nel periodo di attività del Team, le richieste di intervento sono state limitate. Il Team è stato coinvolto in due situazioni critiche riferite all ASL di Varese (in un caso l erogatore coinvolto era una Struttura Privata Accreditata, nel secondo il Centro Screening ASL) ed una riferita ad una richiesta di collaborazione da parte dell A.O. Ospedale di Lecco nell ambito della Rete Regionale di Ascolto e Mediazione dei conflitti. 3. STRATEGIA AZIENDALE Si intende proseguire nel processo avviato negli scorsi anni finalizzato a prevenire e gestire il rischio nelle varie accezioni in cui si manifesta in un organizzazione sanitaria ad alta complessità, valorizzando le sinergie fra sistemi aziendali volti a promuovere la sicurezza e la qualità dei servizi (prevenzione e protezione in materia di salute degli operatori; sorveglianza sanitaria; codice etico; sistema qualità aziendale; Piano delle Performance; Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione; etc), in sintonia con la mission aziendale e con quanto stabilito dal Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari adottato dall ASL della Provincia di Varese per il corrente anno. L analisi degli elementi in ingresso non ha evidenziato nuovi elementi di criticità, ma ha sostanzialmente confermato la necessità di monitorare e migliorare le azioni messe in atto a seguito delle attività progettuali degli ultimi anni (in particolare vaccinazioni e aggressioni ad operatori) e di dare ulteriore impulso alle azioni mirate alla prevenzione di eventi avversi legati a errori in terapia farmacologica, con il progressivo coinvolgimento della Medicina Territoriale. 8

10 4. PROGRAMMAZIONE 2015 OBIETTIVI - AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RISULTATI ATTESI Nel corso dell incontro del Gruppo di Coordinamento per l attività di gestione del rischio del sono state presentate le Linee Guida regionali si è condiviso il percorso di individuazione delle nuove progettualità sulla base delle linee strategiche aziendali, degli elementi in ingresso esposti nel presente Piano e delle condizioni a contorno. Il Gruppo di Coordinamento ha individuato, per il 2015, i seguenti ambiti progettuali: Farmacovigilanza/Sicurezza farmaci (1 progetto già in essere 2014/2015) Azioni proattive di prevenzione del rischio nel setting della Continuità Assistenziale Tali linee di indirizzo sono state ulteriormente declinate in incontri specifici coordinati dal Risk Manager con i componenti del GCR che rappresentano le aree individuate, per la definizione dei progetti operativi, secondo le indicazioni regionali. La stesura definitiva del Piano Aziendale di Risk Management è stata condivisa ed approvata nell incontro del Gruppo di Coordinamento del 25/03/2015. Progetti 2015 In relazione a quanto esposto, tenuto conto delle indicazioni regionali e delle valutazione del Gruppo di Coordinamento per la Gestione del Rischio le iniziative progettuali che l ASL della Provincia di Varese intende implementare, descritte in dettaglio nella schede allegate al presente Piano (All.1 All.2 All. 3), riguardano le seguenti tematiche: 1. Implementazione di azioni di miglioramento del processo aziendale di distribuzione farmaci e consegna ad utenti esterni - fase distrettuale Si tratta di un progetto iniziato nel 2014, per cui è stata prevista una durata biennale. Quest anno, a seguito delle indicazioni raccolte con le attività di auditing del 2014, si procederà alla revisione delle procedure in materia. Il verificarsi di un nuovo evento di scambio farmaci nell ambito del processo di distribuzione e consegna di farmaci ad utenti esterni, ha confermato la necessità di porre in atto azioni di miglioramento in quest area 2. La prescrizione di Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) nel setting della Medicina Territoriale - Le Interazioni Farmacologiche (IF) controindicate e maggiori La scelta di quest area tematica risponde ad una serie di motivazioni descritte nel presente Piano: proseguire nel percorso di coinvolgimento della rete d offerta sanitaria territoriale sulle tematiche relative alla gestione del rischio farmaci; perseguire l obiettivo di condividere azioni comuni e di evidenziare le sinergie tra Risk Management e Farmacovigilanza; dare ulteriore sviluppo all implementazione di attività integrate tra UOC Farmaceutica Territoriale e UOC Sistemi di Risk Management Sicurezza e Qualità Aziendali. 9

11 3. Piano di miglioramento delle modalità di gestione di farmaci/dispositivi medici nelle sedi di Continuità Assistenziale (C.A.) Anche in questo caso la scelta fa riferimento ad obiettivi diversi, ma sinergici fra loro: ridurre il rischio clinico in generale ed in particolare il rischio legato all'uso dei farmaci nel setting della Continuità Assistenziale, proseguire nelle azioni di sensibilizzazione dei medici di C.A. sulle tematiche relative alla gestione del rischio, l obiettivo di condividere azioni comuni e di evidenziare le sinergie tra Risk Management e Farmacovigilanza; migliorare ulteriormente i processi aziendali di gestione del farmaco, contestualizzando procedure e istruzioni operative al setting della Continuità Assistenziale e rendendo maggiormente omogenea la disponibilità di farmaci e di dispositivi medici in uso a questo settore. Azioni di consolidamento e miglioramento delle attività di monitoraggio e gestione del rischio Per quanto riguarda le attività proprie del Risk Management, si evidenziano alcune aree in cui ci si impegna a continuare nel processo di miglioramento in atto ormai da alcuni anni. Monitoraggi, reportistica, analisi dei dati: anche a supporto di quanto precedentemente esposto, assume sempre maggior rilevanza strategica poter disporre, anche a livello locale, di un sistema informativo quanto più possibile esaustivo e facilmente fruibile. Sarà quindi necessario proseguire nelle attività di sensibilizzazione degli operatori a segnalare, anche attraverso la rete dei facilitatori (risk management) e della rete prevenzionistica aziendale (ex D.Lgs 81/2008) eventi avversi e soprattutto near miss che consentano di mirare meglio le azioni preventive. Nel 2014 è stata diffusa sulla rete intranet aziendale una scheda di rilevazione delle aggressioni ad operatori, che si è dimostrata utile e facilmente fruibile. Azione di miglioramento 2015: adattare la scheda di rilevazione citata a tutti gli eventi avversi e ai near miss sia riferiti ad utenti che ad operatori, al fine di disporre di uno strumento unico di rilevazione informatizzato. L Asl di Varese continuerà poi a garantire il proprio costante contributo ai sistemi di monitoraggio regionale e nazionale, nelle modalità e nelle tempistiche previste. Durante le attività di audit verrà ribadita la necessità di segnalare con tempestività eventi avversi e cadute anche al fine di consentire l alimentazione dei relativi data base. Comitato Valutazione Sinistri e Gruppo di Coordinamento per l attività di gestione del rischio: entrambi gli organismi, recentemente aggiornati nella composizione, si riuniscono regolarmente almeno 4 volte all anno e, comunque, ogni qualvolta se ne presenti la necessità, per problematiche emergenti o per la valutazione di sinistri. Il progetto assicurativo regionale non coinvolge, anche per il 2015, le ASL, tuttavia l ASL di Varese si è dotata da tempo di una procedura di gestione dei sinistri. Inoltre, anche in relazione ai profondi cambiamenti del mercato assicurativo, l andamento della sinistrosità è monitorata con attenzione prendendo in considerazione anche segnalazioni preventive provenienti da avvocati e/o da utenti anche se non corredate da richieste di risarcimento. 10

12 Ascolto e Mediazione Trasformativa: con del. 444 del 25/07/2012 l ASL della Provincia di Varese ha approvato la composizione del Team di Ascolto e le procedure generali della gestione dell attività di ascolto e gestione dei conflitti. Tuttavia anche per il 2014 l attività di ascolto/mediazione ha presentato poche occasioni di utilizzo all interno dell ASL. Nel 2015 si intende promuovere l atttivazione di scambi interaziendali che consentano di valorizzare le professionalità a suo tempo formate e creare sinergie positive sul territorio, come indicato anche dalle Linee Guida Regionali Consenso informato: nell ambito delle azioni di miglioramento suggerite dall implementazione del progetto Analisi del processo vaccinale attraverso audit territoriali finalizzati al miglioramento organizzativo e ad una migliore organizzazione del rischio terminato lo scorso anno è stato ridefinito e sperimentato sul territorio il modello anamnesi e consenso informato per l area vaccinazioni. Le azioni di monitoraggio del processo di acquisizione del consenso informato in ambito ASL prevedono nel 2015 audit a campione, in collaborazione con la rete dei facilitatori. 5. FORMAZIONE Nell approccio alla gestione del rischio, l ASL continuerà a rivolgere un attenzione particolare alle azioni formative mirate a sviluppare la sensibilizzazione in materia di prevenzione del rischio nelle aree individuate come prioritarie nell ambito della programmazione 2015 e a potenziarla negli ambiti già affrontati. In considerazione di quanto esposto le aree individuate, suscettibili di modifiche ed integrazioni nel corso dell anno, anche in relazione a spunti offerti dai Network e dagli eventi formativi regionali, a cui l ASL di Varese assicura la propria partecipazione, sono le seguenti: Il rischio terapeutico legato ad interazioni farmacologiche nel paziente in politerapia (titolo non definitivo) - Corso residenziale rivolto agli operatori sanitari delle RSA, strutture dove i pazienti anziani in politerapia costituiscono un target estremamente significativo Uso corretto dei farmaci antiaggreganti piastrinici Uso degli anticoagulanti : incontro in plenaria, ripetuto nelle 3 macroaree geografiche del territorio provinciale, rivolto ai Medici di Assistenza Primaria con il coinvolgimento degli specialisti ospedalieri delle Aziende Ospedaliere territoriali (indicatore: partecipazione dei MAP all iniziativa del 70%). L iniziativa formativa si inserisce tra le azioni previste nel progetto aziendale La prescrizione di Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) nel setting della Medicina Territoriale - Le Interazioni Farmacologiche (IF) controindicate e maggiori. Formazione di base alle funzioni vitali in pediatria Pediatric Basic Life Support per personale sanitario addetto ai Centri Vaccinali : il percorso di formazione/addestramento per la gestione delle emergenze post-vaccinali è iniziato lo scorso anno in quattro edizioni. Al fine di garantire la capillarità dell'intervento presso tutte le sedi distrettuali sono previste, per quest anno, altre 8 edizioni. 11

13 Formazione dei lavoratori sul rischio aggressioni: l iniziativa, in continuità con le azioni implementate negli anni scorsi, si inserisce nelle attività congiunte tra Risk Management (implementazione della Raccomandazione Ministeriale n. 8) e Servizio Prevenzione e Protezione, per prevenire il rischio atti di violenza verso operatori in aumento anche nell ASL di Varese Inoltre, nel dare attuazione ai contenuti della deliberazione n. 566 del 21/11/2013, con cui è stato adottato il Piano di Formazione per la salute e la Sicurezza dei Lavoratori - ASL Varese (ex D.lgs 81/08 e s.m.i. ed accordo Stato Regioni del 21/12/2011), si valorizzeranno gli elementi atti a diffondere ulteriormente la cultura della gestione del rischio e le sinergie tra prevenzione del rischio lavoratore e prevenzione del rischio utente, particolarmente rilevante in ASL dove il rischio strutturale è spesso causa di danni ad entrambe le categorie (cadute, traumi, danni a cose,etc.) Varese, RISK MANAGER f.to dott.ssa Daniela Piotti Allegati: 1. Scheda Progetto Implementazione di azioni di miglioramento del processo aziendale di distribuzione farmaci e consegna ad utenti esterni - fase distrettuale 2. Scheda Progetto La prescrizione di Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) nel setting della Medicina Territoriale - Le Interazioni Farmacologiche (IF) controindicate e maggiori 3. Scheda Progetto Piano di miglioramento delle modalità di gestione di farmaci/dispositivi medici nelle sedi di Continuità Assistenziale 12

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