A) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIAZIONI
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- Gabriele Cirillo
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1 A) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIAZIONI Dopo l art. 1.2 si aggiunge: Art. 1.3 Definizioni termini edilizi Pertinenza edilizia: opera che, pur avendo una propria individualità ed autonomia, è posta in durevole rapporto di subordinazione un'unità immobiliare, di cui fa parte, per renderne più agevole e funzionale l'uso anche per scopi ornamentali. Pertanto si siderano pertinenze quelle opere che rispondono alle seguenti caratteristiche: hanno carattere accessorio rispetto all'edificio principale; sono funzionalmente ed oggettivamente inserite al servizio dello stesso; non superano il 20% del volume dell'edificio principale. Sagoma dell'edificio è la figura piana definita dal torno esterno dell'edificio riferimento alla proiezione sul piano orizzontale che coincide la superficie coperta. Portico spazio coperto posto al piano terra, luogo di passaggio o sosta, aperto all'esterno da almeno due lati e per almeno il 50% del perimetro, delimitato da colonne o pilastri a sostegno della copertura o dell'edificio sovrastante; loggia spazio coperto posto ai piani superiori a quello terra, prospettante direttamente all'esterno, priva di chiusure o serramenti esterni; bale un ripiano praticabile in aggetto rispetto alla parete di un edificio, delimitato da parapetto ed aperto su almeno due lati. Ballatoio bale o terrazzo tinuo funzione di percorso allo scopo di disimpegnare più unità immobiliari; terrazza spazio praticabile scoperto, posto in elevazione, e a copertura di ambienti sottostanti, delimitato lungo il suo perimetro da pareti o parapetti. II terrazzo è comprensivo della sporgenza dovuta all'eventuale presenza del cornicione; veranda loggia, portico o bale chiuso da vetrate; Pagina 1 di 10
2 androne ambiente di passaggio coperto, situato al piano terreno, tra il portone d'ingresso e il cortile o la scala; tettoia struttura sorretta da pilastri, adiacente a fabbricati non residenziali, che copre uno spazio aperto, priva di qualsiasi tamponatura laterale; pergolato telaio, semplicemente infisso o ancorato al terreno, privo di fondazioni, grondaie, pluviali, e tamponamenti laterali, eseguito in aderenza a fabbricati o a copertura di terrazze, costituito da intelaiature in legno idonee a creare ornamento, riparo, ombra, funzionale all'utilizzo ricreativo dell'area su cui insiste, utilizzando piante rampicanti o coperture permeabili (tende solari, etc.). gazebo un chiosco da giardino, aperto sui lati. II gazebo è una costruzione isolata dalle altre ancorata al terreno, priva di fondazioni, struttura in legno, metallo o ghisa copertura. Non può avere funzione di ricovero per autovetture o di deposito. serra amovibile ambiente chiuso, protetto da teli o da lastre in policarbonato (o materiali simili traslucidi) ove si coltivano piante in dizioni climatiche particolari e comunque si svolgono attività di coltivazione agricola. La struttura deve essere costituita da montanti metallici amovibili e non ancorati stabilmente al suolo, ovvero privi di fondazioni. Art. 3 Parametri Edilizi Del 3 comma si serva soltanto la dizione «Si escludono di solito i cosiddetti» Art. 3 Parametri Edilizi punto 6. Volume costruibile. Dopo la locuzione «i cosiddetti volumi tecnici» si aggiunge: «sono altresì esclusi dal computo del volume: i porticati ad uso pubblico; i porticati ad uso privato che occupano una superficie non superiore al 30% della superficie coperta dell abitazione e che abbiano una profondità non superiore a m. 2,50. le logge come i porticati ad uso privato i bali». il piano seminterrato per un altezza massima fuori terra di m 1.50, se adibito a parcheggio ai sensi della 122/89. Depennare nel successivo comma la locuzione «le eventuali zone porticate d uso Pagina 2 di 10
3 privato» punto 8. «H» - Altezza degli edifici - m. punto 2: sostituire le parole «primo piano abitabile» «piano rialzato» punto 9. Definizione dei volumi tecnici ai fini del calcolo della cubatura degli edifici. dopo la locuzione «centrali termiche» eliminare «potenzialità del generatore maggiore di 35 kw» Si aggiunge il punto «Spazi interni agli edifici» Si intendono per spazi interni le aree scoperte cirdate da edifici per una lunghezza superiore ai 3/4 del perimetro. Art Modalità e tipi d'intervento 1) 4.1 SUB-AREA "A1" non oneroso per interventi di ristrutturazione e/o ampliamento di edifici unifamiliari nella misura massima del 20% della superficie utile per migliorarne le caratteristiche igieniche e funzionali dell edificio. 2) 4.2 SUB-AREA "A2" per le opere definite dall'art. 26 della Ln.47/1985; DIA (dichiarazione inizio attività) c) CONCESSIONE : Pagina 3 di 10
4 Art Modalità e tipi d'intervento C.1 - interventi servativi previsti nel 1 comma, lett. d) dell'art.31 della L n. 457/78. C.2 - sostituzione edilizia di singoli edifici C.3 ampliamento C.4 - sopraelevazione C.5 - nuova costruzione di singoli edifici C.6 - indici e parametri edilizi: d) CONCESSIONE CONVENZIONATA c) PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO Artt. 39, 40, 41 e 44e 3. Modalità e tipi d'intervento C.1 - interventi servativi previsti nel 1 comma, lett. d) dell'art.31 della L n. 457/78. C.2 - sostituzione edilizia di singoli edifici C.3 ampliamento C.4 - sopraelevazione C.5 - nuova costruzione di singoli edifici C.6 - indici e parametri edilizi: d) CONCESSIONE CONVENZIONATA Pagina 4 di 10
5 c) PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO 4. Indici e Parametri Edilizi: Artt. 43a, 43b 2. Modalità e tipi d'intervento Art Modalità e tipi d'intervento per interventi servativi previsti nel 1 comma, lett. d) dell'art.31 della L n. 457/78. Art. 46 soppresso Sostituito da: Art.46 Zona C4 Nuova espansione residenziale rada 1. Individuazione Complesso di aree individuate come comparto 11 e Destinazione d'uso Sono ammesse oltre alle residenze tutte quelle altre destinazioni compatibili le medesime, così come previsto dall'art. 34 delle presenti NTA. 3. Modalità e tipi d'intervento a) INTERVENTO URBANISTICO PREVENTIVO ripartizione degli utili e degli oneri a norma dell'art. 15 delle LL.RR. nn. 6/79 e 66/79. Pagina 5 di 10
6 a.1 - piano di lottizzazione a.2 - piano particolareggiato INDICI E PARAMETRI EDILIZI: INDICE DI FABB.TA' TERRITORIALE 0,2 mc/mq ALTEZZA MASSIMA 4.50 m NUMERO DEI PIANI 1 DISTANZA MINIMA DAL CIGLIO STRADALE 20 m da via Cirvallazione 10 m dalle altre strade TIPI EDILIZI Ville padronali, villini INDICE DI COPERTURA.% 10% DISTANZA MINIMA TRA GLI EDIFICI DISTANZA MINIMA TRA I CONFINI 5.00 E' fatto assoluto divieto di realizzare nuovi tracciati viari tendenti a favorire il frazionamento delle aree. Gli stradoni privati esistenti dovranno essere adeguati alle norme di P.R.G. (art.25 NTA). Art. 47 Zone D Insediamenti produttivi 2 Destinazioni d uso" il tenuto il seguente: Tutte le attività previste nel D.P.R. 20 marzo 1998, n. 447 e ss.mm.ii. Art. 48 Zona D1 solidata e/o di completamento a) 3) Modalità e tipi d'intervento c.1 - sostituzione edilizia c.2 - ampliamento c.3 - sopraelevazione c.4 - nuova costruzione 5) Norme dì carattere generale" il tenuto il seguente: Per i COMPARTI 8 e 9 valgono le norme stabilite nel P.R.G. e dalle leggi attualmente in vigore. Pagina 6 di 10
7 Art. 49 Zona D2 Insediamenti dispersi Punto 2 Destinazioni d uso" il tenuto il seguente: Le destinazioni d uso esistenti. b) 3) Modalità e tipi d'intervento c.1 - sostituzione edilizia : Art. 50 bis Zona D5 commerciale di espansione Punto 2 Destinazioni d uso" il tenuto il seguente: Sono ammesse tutte le destinazioni previste nell'art. 47 delle presenti NTA, esclusione degli insediamenti turistici. Punto 3 - Parametri urbanistici ed edilizi Aggiungere la seguente nota a SUPERFICIE LORDA PAVIMENTO 35% (1) (1) si applica solo agli interventi destinazione commerciale. Si aggiunge: Art. 50 ter Zona D6 Insediamenti turistico ricettivi 1. Individuazione Comprendono l area sulla quale insiste il fabbricato denominato Villa Luisa e l area sulla quale è stato approvato il progetto Tisca in variante al PRG l art. 5 del D.P.R. 20 marzo 1998, n. 447 e ss.mm.ii. 2. Destinazione d'uso Sono ammesse le destinazioni d uso previste nell art. 3 della L.R. 11 Febbraio 1999, n. 11 Pagina 7 di 10
8 3. Modalità e tipi d'intervento Nel caso di nuovi interventi diversi nella sagoma e nella localizzazione degli edifici il progetto deve essere approvato deliberazione di Consiglio Comunale. 4. Parametri urbanistici ed edilizi Quelli stabiliti nei rispettivi progetti approvati in variante al P.R.G. Art Zone E agricole al punto 2. Modalità d intervento aggiungere: «gli accorpamenti sono sentiti soltanto per le aree ricadenti in zona E2 agricola generica» Artt. 53, 54 3) Modalità e tipi d'intervento c.1 - interventi servativi previsti nel 1 comma, lett. d) dell'art.31 della L n. 457/78. c.2 - ampliamento c.3 - nuova costruzione Art Zona E2 Agricola generica. Punto 5. Indici e parametri edilizi : Altezza massima 4,50 m Numero dei piani 1 Pagina 8 di 10
9 Dopo il periodo «Tali costruzioni meglio osciute come FURNEDDHI non rientrano nel calcolo del volume ai fini dell edificabilità» si aggiunge: «nel caso di crollo spontaneo dovuto a cause naturali o nel caso siano di ostacolo alla realizzazione di un opera pubblica il manufatto può essere fedelmente ricostruito anche in posizione diversa dall originaria.» Dopo l art. 55f si aggiunge: Art. 55 bis Zona G1 Verde privato Sono le aree a nord ovest del paese sulla collina di Montegrappa e quelle di pertinenza delle costruzioni esistenti a cui il P.R.G. riosce valori paesaggistico - ambientali e ne tutela la servazione. Per le aree a nord ovest del paese la Regione Puglia il P.U.T.T./P. ha posto un vincolo di area boscata per cui le stesse sono soggette a vincoli di tutela dello stesso piano territoriale. Sono le aree di pertinenza delle costruzioni esistenti a cui il P.R.G. di riosciuto valore paesaggistico-ambientale. In tali aree è vietata la costruzione di nuovi edifici; Sono sentiti interventi di sistemazione delle aree a verde e delle alberature. Per le aree di pertinenza di costruzioni esistenti è vietata la realizzazione di nuovi edifici, per quelli esistenti sono sentiti tutti gli interventi di cui alle lettere a), b), c) e d) dell art.3 del D.P.R. 380/2001 ed inoltre gli ampliamenti non superiori al 20% della superficie utile. Pagina 9 di 10
10 B) REGOLAMENTO EDILIZIO - VARIAZIONI Art Sotterranei, seminterrati e sottotetti Al 1 comma: cancellare «o seminterrati» dopo il primo periodo aggiungere: «I locali seminterrati possono essere destinati ad uso residenziale purché rispondenti alle norme igienico sanitarie prescritte per i locali fuori terra». Pagina 10 di 10
Zona destinata a insediamenti produttivi artigianali e di attrezzature commerciali e ricettive alberghiere nonché attività produzione servizi.
VARIANTE ALL ART.13 (zona omogenea D1-Insediamenti Produttivi), ART.14(zona omogenea D2-Insediamenti Produttivi), ART.16(zona omogenea F - Attrezzature Pubbliche di interesse Comprensoriale), ART.17(zona
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