LETTERA DI PRESENTAZIONE

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2 LETTERA DI PRESENTAZIONE Gentile Signora, Gentile Signore, l Associazione La Nostra Famiglia le offre questo opuscolo denominato Carta dei Servizi che contiene utili informazioni sull'organizzazione del Centro ambulatoriale di riabilitazione di Pieve di Soligo (Treviso) con l'obiettivo di farle conoscere il servizio che le viene offerto e di promuovere un rapporto di fiducia e di collaborazione tra lei e gli operatori. La Carta dei Servizi è, infatti, uno strumento di comunicazione e d'informazione che consente, pur con i limiti di una relazione mediata dal testo scritto e non da un incontro diretto, di interagire con i cittadini per rispondere a quesiti e bisogni. L Associazione La Nostra Famiglia ha una rete ampia di Servizi diffusa in Italia e all Estero, si presenta con una varietà di espressioni indicative della volontà dei dirigenti e di tutti gli operatori di essere attenta ai segni dei tempi e di interagire con le multiformi richieste che provengono dalla realtà delle persone disabili, sempre più complessa e problematica per le mutevoli relazioni fra minorazione e ambiente. Per garantire risposte significative, competenti e appropriate al compito assunto e coerenti con la sua specifica missione, l Associazione è particolarmente impegnata nel settore della Riabilitazione e della Formazione degli operatori e dei famigliari delle persone disabili. L impegno suo peculiare è però quello di entrare in sintonia con la realtà territoriale di ogni Centro e Servizio per saper interpretare, in modo differenziato, specifico e mirato, i diversi bisogni e programmare interventi volti alla presa in carico dei problemi per ridurre gli effetti negativi della disabilità. Il concetto di presa in carico va oltre quello della cura, proprio per l attenzione che richiede, rivolta a tutte le componenti che contribuiscono a strutturare la personale espressività di ogni persona condizionata dalla minorazione, resa in modo più o meno gravemente disabile in relazione al tipo di partecipazione ambientale che riesce, anche grazie agli interventi riabilitativi, a realizzare. 2

3 La finalità della Carta dei Servizi è pertanto quella di: dare informazioni per divulgare conoscenza facilitare l accesso ai Servizi accogliere rilievi e suggerimenti favorire la crescita culturale relativa alla presenza nel territorio in cui ognuno vive, di persone disabili che necessitano di solidarietà e condivisione per sentirsi risorsa anziché problema. La Presidente dr.ssa Alda Pellegri 3

4 1. PRESENTAZIONE DEL CENTRO Sede di Pieve di Soligo Denominazione: I.R.C.C.S Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico E. Medea Polo Veneto di Conegliano Reparto dell Unità per la Riabilitazione delle Turbe Neuropscologiche Acquisite ( U.R.N.A.) sede di Pieve di Soligo (TV) Indirizzo: Via Monte Grappa, 96 Tel fax pieve@ps.lnf.it anno di inizio attività: 2003 Board di Sede Direttore sanitario: DUCOLIN Paolo Primario di Unità Ospedaliera: MARTINUZZI Andrea Direttore operativo: SINI Roberto Responsabile amministrativo : DE VIDO Andrea Orario di apertura: TUTTI I GIORNI DELL ANNO Struttura: di proprietà dell Associazione La Nostra Famiglia mq coperti (a disposizione delle attività riabilitative) Spazi verdi: mq Area parcheggio: mq

5 1.1 Cenni sulla storia del Centro e la sua "mission" La Nostra Famiglia di Pieve di Soligo (Tv) è sede dell Unità per la riabilitazione delle Turbe Neuropsicologiche acquisite U.R.N.A. dell I.R.C.C.S. E. Medea Polo Veneto di Conegliano. E una struttura moderna di riabilitazione ospedaliera ed extraospedaliera che attua percorsi di riabilitazione per la definizione di nuovi progetti di vita a favore di persone in particolar modo con esiti di cerebrolesione acquisita. Nel 1986 Maddalena Battistella Moccia poneva le basi per la realizzazione di un Presidio di Riabilitazione per persone disabili. L'Associazione La Nostra Famiglia ha realizzato così, a Pieve di Soligo, una struttura per la diagnosi e la riabilitazione soprattutto di persone che hanno subito traumi cranio-encefalici o cerebrolesioni acquisite. Grazie all'attività clinica e di ricerca scientifica dell'u.r.n.a. - Unità per la Riabilitazione delle turbe Neuropsicologiche Acquisite, Pieve di Soligo è un importante punto di riferimento per il rilevante numero di persone con esiti da incidenti stradali, sul lavoro, nel tempo libero, da ictus ed altro, cui è necessario offrire diagnosi e percorsi riabilitativi qualificati. La sua mission è quella di tutelare la dignità e migliorare la qualità della vita - prevalentemente attraverso interventi di riabilitazione sanitaria - delle persone con disabilità e delle loro famiglie. La Nostra Famiglia, infatti, intende farsi carico non solo della disabilità in quanto tale, ma anche della sofferenza personale e familiare che l accompagna. Per il raggiungimento di questi obiettivi, risultano portanti due elementi: l accoglienza e la valorizzazione della vita e della persona in tutte le sue espressioni. L accoglienza impegna al rispetto, alla considerazione, all ascolto ed alla cordialità verso le persone con disabilità e le loro famiglie, in modo da soddisfare, per quanto possibile, le loro esigenze ed aspettative, personalizzando ed umanizzando il trattamento. 5

6 Tale atteggiamento non è in alternativa alla competenza tecnica, anzi, si accompagna ad essa rappresentando un autentico impegno, che si esprime sia come disponibilità interiore verso l altro che come gesto concreto di benevolenza e di ascolto. La valorizzazione della persona impegna a riconoscere le capacità, le doti, le possibilità di realizzazione, le risorse che ciascuno ha. Questo aiuta a far crescere in ogni persona la consapevolezza di quanto essa vale, in quanto oggetto di amore personale e particolare di Dio. La fecondità di queste parole si misura oggi dallo sviluppo dell Associazione nel suo insieme, che in Italia conta 35 sedi che ospitano servizi di riabilitazione, formazione e ricerca scientifica e collabora con attività in campo sanitario, educativo, formativo e di ricerca biomedica in Brasile, in Ecuador, in Sudan, in Cina ed in Marocco. A livello operativo, parte dall individuazione dei bisogni, delle capacità residue e delle aspettative degli utenti e delle loro famiglie. Partendo dai presupposti sopra detti viene orientata: l organizzazione dell intera struttura le singole prestazioni tecniche il rapporto con ogni utente e con la sua famiglia. In particolare, La Nostra Famiglia si impegna verso i propri utenti a garantire: affidabilità: risponde degli impegni presi nei confronti dell'utente e delle Amministrazioni pubbliche e presta il servizio in modo puntuale, preciso, tempestivo, regolare; competenza: potenzia costantemente le strutture fisiche, le attrezzature e gli strumenti; migliora le abilità e l esperienza degli operatori per poter prestare il miglior servizio possibile; garantisce il comfort e la pulizia degli ambienti; accessibilità: rende possibile l accesso a tutte le persone con disabilità ed è attenta alla chiarezza della segnaletica; sicurezza: garantisce l assenza di rischi nell attività svolta; chiarezza: attiva procedure riconducibili ai fini istituzionali ed alla prassi clinico-riabilitativa, che richiedano adempimenti 6

7 amministrativi semplici e facili; offre informazioni relative al trattamento sanitario in modo comprensibile e completo; controllo: garantisce la qualità dei processi, delle prestazioni e dei servizi erogati; tutela della privacy. Alcune peculiarità dell IRCCS E. Medea : La ricerca scientifica, è affidata all IRCCS Eugenio Medea, l unico Istituto Scientifico italiano riconosciuto per la ricerca e la riabilitazione nello specifico ambito dell età evolutiva 4 Poli regionali in Italia: Lombardia: Bosisio Parini (LC); Veneto: Conegliano (TV); Friuli Venezia Giulia: San Vito al Tagliamento (PN); Puglia: Ostuni (BR). Le specificità in ambito sanitario: la diagnosi, la cura e la riabilitazione funzionale neuropsichiatrica e neuromotoria; l'inserimento sociale, scolastico e lavorativo di persone affette da condizioni mediche di varia natura (connatali o acquisite) causa di disabilità particolarmente in ambito neuromotorio, psichico, cognitivo e sensoriale. Disabilità fisiche per esiti di paralisi cerebrale infantile e di traumi cranio encefalici, per sindromi dismorfiche, per patologie muscolari e neuromuscolari; disabilità psico-mentali per danni encefalici stabilizzati o evolutivi (malattie dismetaboliche o cromosomiche), per epilessia o per disturbi intellettivi settoriali; disturbi emozionali e di relazione; disturbi sensoriali e neurosensoriali; disturbi della comunicazione di origine centrale. La formazione e l aggiornamento dei suoi collaboratori, attraverso la gestione di Scuole di Formazione (Corso di Laurea per Fisioterapisti, Corso di laurea per Terapisti occupazionali, Corso di Laurea per Assistenti Sociali, Corso di Laurea per Educatori Professionali), l organizzazione di Corsi e Convegni; L allargamento dei propri confini geografici: La Nostra Famiglia è nata in Italia, ma si sviluppa nel mondo. Attualmente è presente in Italia, Sudan, Brasile, Ecuador e collabora con altri organismi in Eritrea, Cina e Palestina. L attività di studio, ricerca, consulenza in campo giuridico con riferimento alla promozione della legislazione sociale e sanitaria. 7

8 1.2 Strutture ed attrezzature Ubicazione del Presidio e struttura edilizia La struttura è collocata in zona verde, con un ampio parcheggio. L'area esterna, con una superficie di circa 27 mila mq, è adibita a verde attrezzato con zone pedonali, aree e percorsi per l'addestramento alla mobilità e la riabilitazione in ambiente naturale. La struttura è suddivisa in diverse aree: area delle valutazioni diagnostiche; area della degenza; area riabilitativa: laboratori di terapia occupazionale; palestre; piscine terapeutiche. Ambienti: mq coperti; mq scoperti di cui di area verde; area di degenza, 7 posti letto in struttura a standard ospedaliero; area pronta emergenza sala rianimazione e medicazione stanza osservazione; ambulatori e laboratori; ambulatori per esami strumentali : EMG, EEG, potenziali evocati; appartamento per l autonomia e centro ausili; n. 2 piscine terapeutiche; n. 2 palestre; spazio ricreativo; spazio riabilitativo esterno. La struttura è collocata in zona residenziale a 2 Km dal centro abitato di Pieve di Soligo. E possibile raggiungere il Presidio: 8

9 in automobile: autostrada A27 Venezia/Belluno, uscita Conegliano direzione Pieve di Soligo. Dall uscita bisogna percorrere circa 22 km di strade provinciali; in treno: Ferrovie dello Stato: stazione ferroviaria di Conegliano poi eventuale bus di linea Conegliano - Pieve di Soligo. in autobus: mezzi di linea de l agenzia di trasporto La Marca con partenze dalla autostazione vicinanze stazione ferroviaria di Conegliano e Treviso in aereo: - aeroporto Marco Polo di Venezia e poi con mezzi pubblici o taxi fino alla stazione ferroviaria di Mestre. Poi si veda il punto su esplicitato riferito al trasporto ferroviario; aeroporto di Treviso e poi con mezzi pubblici o taxi fino alla stazione ferroviaria di Treviso. Poi si veda il punto su esplicitato riferito al trasporto ferroviario. Si evidenzia agli ospiti e loro famigliari di prendere preventivi accordi con la Direzione Operativa dell Unità ospedaliera al fine di verificare opportunità d aiuto nei trasferimenti per raggiungere il centro. Tipologia delle attrezzature La sede dispone di attrezzature adeguate ai bisogni dell utenza e alle diverse tipologie di attività: risorse tecnologiche atte allo svolgimento di prestazioni riabilitative; attrezzature informatiche e di rieducazione funzionale in ambienti adibiti ad attività individuali e/o di gruppo; ausili sensoriali per l apprendimento e la mobilità, correlati allo svolgimento delle attività riabilitative, sono disponibili secondo le necessità individuali degli utenti. Tipologia ed elenco di specifiche attrezzature Laboratorio di neurofisiologia Elettroencefalogramma: in veglia, in sonno, poligrafia, video-eeg. Potenziali Evocati Motori da stimolazione magnetica transcranica. Potenziali Evocati somatosensoriali, visivi, uditivi. Elettromiografia, elettroneurografia. 9

10 Ambulatorio oculistico Lampada a fessura. Autorefrattometro portatile e da tavolo. Oftalmometro. Tonometro portatile ad applanazione. Skepens Perimetro di Goldman Schermo di Hess Lancaster e Centro di Mobilità Appartamento per le autonomie. Sala espositiva ausili per le autonomie. Simulatore guida. Circuito guida. 2 auto multi adattate per la guida di persone con diverse abilità. Piscine Terapeutiche Sollevatore per accesso agevolato in acqua di persone con diversa abilità. Scivolo per acceso in acqua. Spogliatoi attrezzati e diversificati. 10

11 2. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA E I SERVIZI FORNITI 2.1 Il bacino di utenza attuale del Presidio Il bacino di utenza è regionale ed extraregionale. Per l accesso i cittadini necessitano esclusivamente della prescrizione del medico di famiglia. Piantina delle Aziende sanitarie della regione del Veneto 11

12 2.2 Tipologia dei trattamenti Unità per la Riabilitazione delle turbe Neuropsicologiche Acquisite 3 livello ospedaliero: n. 11 posti letto residenziali degenza ordinaria; n. 29 posti Day Hospital L'U.R.N.A. Unità per la Riabilitazione delle Neuropsicopatologie Acquisite, affronta complesse problematiche diagnostiche, valutative e riabilitative. Vi accedono pazienti di età giovane-adulta (15-59 anni), attraverso ricoveri a degenza ordinaria e a day-hospital, in condizioni cardio-respiratorie e mediche di compenso e stabilità, che presentano turbe neuropsicologiche complesse o rare, con esiti di: Traumatismi cranio encefalici. Eventi cerebrovascolari acuti ( ad esempio rottura di malformazioni intracraniche, emorragia subararcnoidea ) caratterizzati da sequele complesse con alterazioni cognitive, motorie, psicologiche. Comi post-anossici. Encefalopatie acute infiammatorie e non in cui esiti siano caratterizzati dalla coesistenza di menomazioni in più di un asse disturbi clinici, disturbi di personalità, condizioni mediche generali, problemi psicosociali ed ambientali e funzionamento globale. L accesso all URNA avviene di regola in stretta coordinazione con: le unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi cranioencefalici; le unità di medicina fisica e riabilitazione di secondo livello, dove venga ritenuto necessario uno sforzo valutativo e/o riabilitativo di alta specialità sul versante neuropsicologico non effettuabile nei reparti di provenienza. Possono accedere all URNA pazienti con determinate patologie nelle quali sia richiesto comunque uno sforzo valutativo e/o riabilitativo sul versante 12

13 neuropsicologico, ove ritenuto necessario dalla struttura riabilitativa ospedaliera di primo e secondo livello, l accesso può avvenire dalle strutture di neurologia o di medicina Si può accedere all URNA, anche su proposta del medico di medicina generale di libera scelta o di altro specialista, per pazienti dimessi a domicilio con esiti neuropsicologici secondari a gravi cerebrolesioni, previa valutazione da parte dell Equipe dell Unità della congruità dell intervento richiesto. L URNA ha valenza sovraregionale. 2.3 Prestazioni erogate Prestazioni diagnostiche e monitoraggio Accertamenti medici nel campo della - neurologia; - fisiatria; - psichiatria; - consulenze specialistiche (otorinolaringoiatria ortopedia, oculistica, neurochirurgia). Studio dei deficit neuropsicologici gravi e complessi con problemi di autonomia e relazioni sociali. Studio neuropsicologico delle abilità cognitive (attenzione, memoria, prassia, percezione, linguaggio). Bilanci funzionali delle disabilità per individuare progetti di autonomia nella cura del sé, nello spostamento e nella progettualità. Valutazione chinesiologica delle posture e del movimento in soggetti con patologie neuromotorie ed alterazioni posturali. Valutazione della funzionalità respiratoria. Biopsia muscolare e di cute. Valutazione delle competenze neurovisive. Monitoraggio in soggetti con stimolatore cerebrale o pompa per somministrazione intratecale cranica. Valutazione della funzione di deglutizione. Valutazione delle disfonie e disturbi articolatori del linguaggio. Valutazione sociale e psicologica clinica. 13

14 Valutazione dei potenziali di inserimento sociale, lavorativo e nel sistema scolastico. Valutazioni psicoeducative. Valutazione delle risorse famigliari e territoriali di supporto o ausilio all'inserimento in progetti di vita. Valutazioni con strumenti informatici dei disturbi di apprendimento, delle problematiche visuo motorie e dei problemi neuropsicologici in esiti di traumatismi cranio encefalici. Valutazione infermieristica. Prestazioni terapeutiche e farmacologiche Terapia medica Prestazioni infermieristiche Chemodenervazione con tossina botulinica Psicoterapia Riabilitazione secondo progetti globali comprendenti riabilitazione cognitiva terapia occupazionale fisioterapia logopedia terapia della neurovisione psicoeducazione psicologia clinica idrochinesiterapia 2.4 Patologie trattate e aree di valutazione e riabilitative età giovane adulta Deficit prevalenti 1. Deficit cognitivi 2. Deficit neuromotori 3. Disturbi mentali 4. Deficit del linguaggio 5. Quadri sindromici complessi 14

15 6. Deficit sensoriali puri 7. Epilessie, altri esiti neurologici rilevanti Aree di valutazione Medica - Psichiatrica - Oculistica Infermieristica Funzionale-motoria Cognitiva (esame Neuropsicologico, del Quoziente Intellettivo e Ritardo Mentale) Psicologico (Psicodiagnosi, Counseling a diversi orientamenti) Logopedica Occupazionale Laboratori (Informatico, Tecnico, Espressivo per gli inserimenti occupazionali) Sociale Ortottica Valutazione delle competenze per l idoneità alla guida: Esame medico (Fisiatrico ed Oculistico) Esame Neuropsicologico Test Drive in circuito omologato Prove al simulatore di guida Consulenza Centro Ausili Esami strumentali Elettroencefalogramma (standard e con sensibilizzazione stimolazione luminosa intermittente) Elettromiografia semplice (EMG) analisi qualitativa o quantitativa per muscolo, Elettromiografia di muscoli speciali; Potenziali evocati acustici; Potenziali evocati somato-sensoriali (per nervo o dermatomero); Potenziali evocati uditivi; Potenziali evocati motori (arti superiori e inferiori); Potenziali evocati visivi; Elettromiografia (ERG Flash patern); Risposte riflesse; 15

16 Stimolazione ripetitiva; Velocità di conduzione nervosa; Analisi cinematica dell arto superiore-inferiore e del tronco; Test stabilometrico statico. Aree riabilitative Riabilitazione funzionale Miglioramento della postura Autonomia nei passaggi posturali Autonomia nel cammino Autonomia negli spostamenti Miglioramento delle senso-percezioni Strategie di superamento ostacoli e barriere architettoniche Ginnastica respiratoria Potenziamento muscolare Attività motorie globali Addestramento utilizzo ortesi ed ausili Prevenzione danni secondari Riabilitazione cognitiva Interventi sulle funzioni cognitive specifiche: - Sistema numerico e calcolo - Funzioni esecutive - Funzioni percettive superiori - Prassie - Attenzione - Memoria - Comunicazione Esercitazioni carta e matita Esercitazioni computerizzate Esercitazioni applicate in contesto ecologico Interventi sulla cognizione sociale e sugli aspetti emotivi Tecniche metacognitive Interventi coordinati con gli altri settori Esercitazioni di gruppo 16

17 Interventi di riorganizzazione cognitiva Riabilitazione neurovisiva Strategie di analisi visiva Inseguimento di stimoli visivi Esercizi di convergenza-divergenza oculare Coordinazione visuo-motoria Esercizi di esplorazione visiva in contesti strutturati e nonstrutturati Esercizi di discriminazione e riconoscimento visivo Lettura e visione di stimoli mediante ausili informatici e non Adattamento e addestramento agli ausili Sostegno psicologico e psicoterapia Approccio dinamico Approccio cognitivo Training autogeno Training di assertività Gruppi di sostegno Sostegno e consulenza alla famiglia Interventi psico-educativi Terapia occupazionale Autonomia nella cura di sé Autonomia domestica Autonomia negli spostamenti Sviluppo della motricità fine Miglioramento delle senso-percezioni Sviluppo e potenziamento di abilità informatiche Sviluppo e potenziamento di attività di falegnameria, meccanica e componentistica elettrica Sviluppo e potenziamento di attività di tipo artistico-espressive Training di addestramento a procedure operative lavorative da semplici a complesse, reali, riprodotte o simulate 17

18 Sviluppo e potenziamento di abilità cognitive applicate ad attività Logopedia Intervento sulla produzione linguistica verbale, orale e scritta Intervento sulla comprensione linguistica verbale, orale e scritta Intervento sulla comunicazione non verbale Trattamento delle disfagie Tecniche di comunicazione alternativa e aumentativa Psicoeducazione Potenziamento di abilità espressive, potenziamento nell orientamento per le attività e l iniziativa Autonomia nella gestione economica Sviluppo dei centri di interesse Autonomia nell orientamento topografico Autonomia e gestione del tempo Attività ludiche Attività di socializzazione Assistenza sociale Coordinamento ed indirizzo analisi dei bisogni e priorità sociali Gestione e coordinamento nei rapporti con il territorio Consulenza alle famiglie Sopralluoghi domiciliari, nel posto di lavoro o negli ambienti educativi Orientamento lavorativo e sociale Servizio infermieristico Interventi di assistenza tecnica e sanitaria Tecniche per lo spostamento e la cura personale Gestione del bisogno personale 18

19 2.5 Campi di attività di peculiare specializzazione dell I.R.C.C.S. E. Medea Unità per la Riabilitazione delle turbe Neuropsicologiche Acquisite. 1. Implementazione del modello bio-psico-sociale sotteso la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute in ogni settore valutativo e riabilitativo I.C.F. Non solo la codifica, ma anche l approccio multidimensionale viene sposato dall I.R.C.C.S. nella progettazione e nella attuazione delle sue procedure valutative e riabilitative. Ciò significa possedere delle chiavi di lettura sempre attente ai diversi livelli dei bisogni della persona e avere la possibilità di comprendere meglio quali sono le esigenze prioritarie caso per caso. Sia la programmazione degli interventi che il percorso stesso, sono dunque attivati sulla base di progetti riabilitativi individuali; questi vengono monitorati costantemente da figure di case-manager sia interni che mediante il confronto con le strutture esterne di provenienza e le strutture territoriali per la continuità dei percorsi. Il modello ICF focalizza l attenzione non solo sui deficit e le menomazioni, ma anche sugli aspetti di attività, partecipazione e fattori contestuali che possono fornire facilitazione o costituire barriera sia per la riabilitazione che per il reinserimento. Il paziente target di questo tipo di intervento è qualunque paziente abbia subito lesioni con implicazioni complesse, per gravità, oppure per simultaneità di bisogni in diverse aree della propria vita quotidiana o nella prospettiva futura. Si tratta di persone con difficoltà e bisogni articolati di cui è necessario comprendere di volta in volta le priorità seguendo un modello di riferimento unico. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: presenza di operatori qualificati sia nella conoscenza che nella applicazione costante di procedure di valutazione e trattamento che rispondono alla filosofia dell ICF; 19

20 presenza di operatori che sono formatori a livello nazionale ed internazionale nel campo della divulgazione dell ICF; sviluppo di procedure di lavoro multiprofessionale coordinato mediante équipe di differenti tipi (sul caso clinico, interne di settore, di confronto tecnico, con il territorio) che mettono in luce di volta in volta il piano di intervento e le priorità a seconda dell ambito ICF considerato (parte delle funzioni, parte della partecipazione, parte dei fattori di contesto e personali). 2. Riabilitazione delle persone con lesione cerebrale acquisita: progetti basati sul Brain Injury Day Treatment Program. Si tratta dello sviluppo dell approccio olistico che prevede la presa in carico globale del paziente con lesione cerebrale acquisita combinando strumenti di milieu therapy (organizzazione dell ambiente fisico e sociale che facilita e permette la riabilitazione), interventi con gruppi di pazienti e interventi singoli. L approccio segue sequenze temporalmente scandite da fasi in cui l intervento si concentra sull aggancio terapeutico, l intervento riabilitativo, l intervento di compensazione e l integrazione funzionale. Termina con la fase del reinserimento (sociale, familiare, occupazionale). Il paziente target di questo approccio: si trova in un Livello Funzioni Cognitive (LCF) compreso tra 4 e 7, ha disabilità funzionali in più ambiti (cognitivo, linguistico, motorio, sociale, comportamentale), necessità di percorsi medio-lunghi e di continuità intensiva riabilitativa. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: sviluppo di un team riabilitativo che conosce e condivide la cultura riabilitativa di questo approccio, ma sa adattarsi ad approcci diversi; sviluppo di modalità di valutazione e monitoraggio specifiche per le attività di gruppo e per le attività che facilitano l ambientamento riabilitativo; sviluppo di modalità di lavoro in sinergia tra operatori di diverse famiglie professionali: compresenze operative, consulenze reciproche e interventi congiunti; sviluppo di modalità di collegamento e passaggio coordinate sia sul piano tecnico che sul piano gestionale dei casi durante la fase postospedaliera; 20

21 esperienza degli operatori nel trattare casi con specifici gravi disturbi in ogni ambito: comportamentale, motorio, sensoriale, linguistico. 3. Valutazione ed intervento riabilitativo precoce delle persone in fase di emersione dal coma. Si tratta di realizzare interventi coordinati da una équipe multiprofessionale e realizzati da operatori di volta in volta selezionati a seconda del livello e dei deficit della persona. Gli interventi non si limitano alla stimolazione precoce, ma comprendono la presa in carico del familiare, lo studio e il conseguente intervento sulla base della storia della persona e delle condizioni di compatibilità con gli interventi proposti. L équipe multidisciplinare è di supporto all operatività degli infermieri e degli operatori socio assistenziali che interagiscono il maggior tempo con i pazienti gravi e gravissimi. Il paziente target di questo tipo di intervento si colloca tra il livello 1 e il livello 4 LCF. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: sviluppo di un team multiprofessionale con esperienza, strumenti ed abitudine sia nel valutare ed osservare con comunicazione circolare le condizioni del paziente, le sue modifiche e le sue potenzialità; possibilità di usufruire del Centro Ausili e degli psicologi clinici nel supporto sia degli operatori che dei familiari dei pazienti; rapido passaggio di modalità di presa in carico allo stabilizzarsi delle condizioni di miglioramento per favorire stimolazioni che siano coerenti con il cambiamento: da ambiente di ricovero allettato, agli ambulatori riabilitativi, agli ambienti di socializzazione, ai laboratori e le attività via-via più complesse in setting differenziati, verso la deistituzionalizzazione; coordinamento con modalità operative e ricerche multicentriche di altri centri riabilitativi e costante aggiornamento professionale. 4. Intervento riabilitativo e accompagnamento della persona nel reinserimento post-ospedaliero. 21

22 Si tratta di accompagnare con le opportune modalità di lavoro di rete intessute con il territorio sia il reinserimento familiare che sociale e lavorativo del paziente in fase di conclusione della fase intensiva riabilitativa oppure del paziente con deficit lieve. Questo tipo di lavoro viene svolto in continuità con il Presidio di Riabilitazione anche per la successiva presa in carico territoriale. Il paziente target di questo tipo di intervento si colloca al livello 7-8 LCF, oppure ad un livello LCF inferiore se non vi sono margini ulteriori di miglioramento con trattamenti intensivi. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: oltre alla presenza di medici specialisti qualificati di esperienza quali neuropsicologi, specialisti in terapia fisica e riabilitazione, psichiatri, sono presenti psicoterapeuti e un team di operatori della riabilitazione con esperienza nel valutare persone con deficit cognitivi e comportamentali; presenza di operatori qualificati nell area della terapia occupazionale ed educativa: approccio riabilitativo al reinserimento familiare, sociale e riabilitativo con forte attenzione agli aspetti dei contesti e dell adattamento alle attività di vita quotidiana ed occupazionali (riaddestramento alle attività in ambienti simulati, accompagnamento e sopralluoghi nei contesti abitativi, sociali e lavorativi), condivisione dei progetti e degli obiettivi nel passaggio con le strutture territoriali; lavoro di rete sviluppato negli anni con i servizi territoriali delle USL del Veneto e di altre regioni: sia in termini di comunicazione che di strumenti e di modalità operative concordate; conoscenza delle risorse territoriali e capacità di orientare il proprio lavoro estensivo in funzione di un reinserimento coerente con le possibilità locali; intervento riabilitativo multiprofessionale orientato agli aspetti di vita quotidiana, di preparazione al reinserimento sociale, di preparazione al reinserimento occupazionale; modalità operative di intervento coordinate in funzione dei bisogni dei servizi territoriali: valutazioni di capacità per il reinserimento lavorativo, per le autonomie di vita quotidiana, per il carico assistenziale, per gli aspetti cognitivo-comportamentali. 22

23 5. Valutazioni cognitive e comportamentali in persone con danni evolutivi, acquisiti o degenerativi al sistema nervoso centrale Si tratta di valutare non solo dal punto di vista delle batterie neuropsicologiche più avanzate, ma anche di sapere collocare il dato cognitivo freddo nell intero sistema di funzionamento della persona: dal punto di vista psicoaffettivo, della storia personale, dell ambito familiare e del contesto sociale. In questo senso, oltre al testing neuropsicologico, gli esperti sanno effettuare psicodiagnosi, diagnosi psichiatriche oppure orientare specifiche valutazioni a seconda delle opportunità di partecipazione della persona nel suo contesto sociale e familiare (valutazioni del potenziale occupazionale, di lavoro in gruppo, di tenuta comportamentale in persone con disturbi comportamentali). Particolare attenzione è data anche alla determinazione precoce del deterioramento cognitivo e ai casi borderline di adulti con sindromi evolutive. Il paziente target di questo tipo di intervento è chiunque necessita di complessa valutazione cognitiva che sia orientata alla determinazione del deficit cognitivo rispetto agli aspetti comportamentali, alle potenzialità di reinserimento e al monitoraggio della sua evoluzione. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: presenza di medici specialisti qualificati di esperienza quali neuropsicologi, specialisti in terapia fisica e riabilitazione, psichiatri, inoltre psicoterapeuti e un team di operatori della riabilitazione con esperienza nel valutare persone con deficit cognitivi e comportamentali; possibilità di eseguire periodi di valutazione protratti per verificare la tenuta in attività, in gruppi di lavoro e in condizioni di richiesta particolari a seconda del bisogno di reinserimento richiesto dai familiari o dai servizi territoriali; modalità consolidate di rapporto e lavoro sinergico con i servizi territoriali di varie USL del veneto: sia con i Servizi Handicap Adulto che con i Servizi per l Inserimento Lavorativo che con i Centri di Salute Mentale strumenti e competenze di valutazione ambito neuropsicologico e psicologico differenziato, adatti al tipo di richiesta e di bisogno caso per caso (valutazioni cognitive in pazienti che non possono 23

24 essere sottoposti alle batterie standard, psicodiagnosi cognitivocomportamentale, psichiatrica e psicodinamica). 6. Valutazione e trattamento in area Neurovisiva nei casi di lesioni cerebrali acquisite Sono sviluppate procedure di valutazione e trattamento secondo approccio multidisciplinare coinvolgendo il settore oculistico, ortottico, neuropsicologico e di terapia occupazionale. Si tratta di valutare e saper trattare tutte le componenti che possono giocare un ruolo nei deficit dell intero sistema visivo, compresi i comportamenti spontanei non adattivi o disfunzionali in funzione dell elaborazione delle informazioni visive. La unicità dell approccio multidisciplinare sviluppato nell IRCCS è possibile grazie alla compresenza dei professionisti delle varie aree e delle modalità consuete di lavoro in équipe multiprofessionale. Il paziente target di questo approccio è ogni persona che abbia subito lesioni cerebrali di varia natura, traumatica, neoplastica, infettiva o degenerativa, che manifesti comportamenti alterati legati alla visione e percezione degli stimoli La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: costruzione di protocolli valutativi e riabilitativi condivisi tra diverse aree professionali con la definizione delle procedure, degli strumenti e delle aree di intervento; possibilità di confronto multiprofessionale nei casi complessi; possibilità di affidarsi e ricevere supporto dal Centro Ausili contestuale all IRCCS E. Medea ; rete di servizi per esami, analisi e interventi speciali ad-hoc per i casi particolari. 7. Attività del Centro Ausili Si tratta di un servizio che svolge attività di informazione, consulenza, assistenza, addestramento e adattamento, ricerca e formazione primariamente negli ambiti degli ausili per la mobilità, la comunicazione, le autonomie di vita quotidiana, per l accessibilità ambientale, per 24

25 l apprendimento, per l utilizzo di strumenti informatici, per l inserimento scolastico e professionale, per l assistenza. Esso si rivolge a tutti gli utenti affetti da varie patologie (motorie, neuromotorie, psichiche, neuropsicologiche ecc), di ogni età (dall età evolutiva all età adulta), ai care-givers ed ad enti ed istituzioni che operino nell ambito dell assistenza sanitaria, sociale, scolastica. Il servizio è composto da operatori di diversi ambiti professionali (fisioterapisti, educatore, pedagogista) e si avvale di consulenze interne ed esterne per casi specifici Socio della rete nazionale dei centri ausili. (GLIC - Gruppo di Lavoro Interregionale Centri ausili elettronici ed informatici per disabili)) E oggetto di attenzione da parte della Regione Veneto come progetto guida per la realizzazione dei centri ausili nel territorio. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: sviluppo di un team riabilitativo che condivide l approccio metodologico multidisciplinare e partecipativo per la scelta dell ausilio; sviluppo di modalità di valutazione costruite su modelli operativi validi a livello nazionale e internazionale negli ambiti della mobilità, della comunicazione, dell apprendimento, delle attività della vita quotidiana, dell accessibilità ambientale, degli strumenti informatici e di assistenza; sviluppo di modalità addestramento ed adattamento costruite su modelli operativi validi a livello nazionale e internazionale negli ambiti della mobilità, della comunicazione, dell apprendimento, delle attività della vita quotidiana, dell accessibilità ambientale, degli strumenti informatici e di assistenza; partecipazione a gruppi di lavoro avviati dal GLIC per definire il profilo e le prestazioni dei centri ausili in Italia ; partecipazione a gruppi di lavoro europeo per definire percorsi di formazione per gli ausili (KPT - Keeping Pace with Assistive Technology); partecipazione ed attivazione di percorsi formativi rivolti ad operatori sanitari e scolastici con l obiettivo di far acquisire le corrette metodologie di approccio all uso degli ausili e alla corretta ricerca di informazioni; 25

26 collabora allo sviluppo di prodotti tecnologici ed ausili con aziende del settore. 8. Valutazioni specialistiche di supporto alle Commissioni Mediche Locali per le Patenti in funzione dell idoneità alla guida Si tratta di valutazioni multiprofessionali che contemplano: valutazione medica (fisiatrica e oculistica), valutazione psicologica (neuropsicologica e comportamentale), valutazione del Centro Ausili (benefici di legge, adattamenti e soluzioni di accessibilità), prove con simulatore di guida, testdrive su circuito chiuso omologato, valutazione globale finale. Il paziente target di queste valutazioni è qualsiasi persona che per problemi di disabilità, anzianità, uso di sostanze o altro, necessiti personalmente o su suggerimento della Commissione Medica di accertamento specialistico per l idoneità alla guida. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: sviluppo di un team multiprofessionale con esperienza, strumenti ed abitudine sia nel valutare che nello stendere relazioni e comunicare con la Commissione Medica Locale per le Patenti; realizzazione di progetti di ricerca in grado di orientare e perfezionare il complesso lavoro di valutazione; partecipazione a iniziative europee di ricerca e stesura di documenti in funzione di linee guida per la valutazione di idoneità alla guida: in campo cognitivo-comportamentale, funzionale motorio, nei deficit sensoriali, negli allestimenti e nelle prove di idoneità su strada; partecipazione alla rete nazionale dei Centri di Mobilità come centro di primo piano nelle attenzioni degli altri consociati; ruolo centrale a livello nazionale nella promozione di focus group e iniziative di sensibilizzazione politica verso la mobilità per le persone con disabilità; partecipazione a progetto europeo di ricerca sull idoneità alla guida in persone che fanno uso di sostanze psicotrope. 9. Sviluppo di progetti di ricerca nell ambito di pazienti con lesioni cerebrali acquisite 26

27 L IRCCS E. Medea ha la possibilità di realizzare studi su metodiche riabilitativo, è in collegamento costante con altri centri riabilitativo, partecipa con i propri operatori a gruppi di lavoro e di studio nell ambito delle lesioni cerebrali acquisite e realizza studi scientifici. La peculiarità dell IRCCS E. Medea URNA consiste in: sviluppo di un team multiprofessionale con esperienza, strumenti ed abitudine sia nel valutare che nello stendere relazioni e comunicare con la Commissione Medica Locale per le Patenti; realizzazione di progetti di ricerca in grado di orientare e perfezionare il complesso lavoro di valutazione; partecipazione a iniziative europee di ricerca e stesura di documenti in funzione di linee guida per la valutazione di idoneità alla guida: in campo cognitivo-comportamentale, funzionale motorio, nei deficit sensoriali, negli allestimenti e nelle prove di idoneità su strada; partecipazione alla rete nazionale dei Centri di Mobilità come centro di primo piano nelle attenzioni degli altri consociati; ruolo centrale a livello nazionale nella promozione di focus group e iniziative di sensibilizzazione politica verso la mobilità per le persone con disabilità; partecipazione a progetto europeo di ricerca sull idoneità alla guida in persone che fanno uso di sostanze psicotrope. 2.6 Settori riabilitativi LA FISIOTERAPIA È l insieme delle metodiche messe in atto dal professionista specifico, il fisioterapista, per trattare una serie di patologie legate a un disturbo della motricità, delle funzioni corticali superiori, cardiorespiratorie e viscerali. 27

28 Obiettivi 1. Elaborare, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell ambito delle specifiche competenze del fisioterapista e in collaborazione con l intera equipe multidisciplinare, il programma di riabilitazione, volto all individuazione e al superamento del bisogno di salute. 2. Praticare l attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive. 3. Proporre l adozione di ausili ed ortesi, addestrarne all uso e verificarne l efficacia in collaborazione con il Centro Ausili. 4. Svolgere interventi di prevenzione, cura, riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali a seguito di eventi patologici a varia etimologia, congenita o acquisita. Modalità operative 1. Effettuare la valutazione funzionale per ogni stadio e ogni quadro clinico, ricorrendo a strumenti di indagine qualitativa e quantitativa. 2. Intervenire attraverso l esercizio terapeutico sul quadro clinico e funzionale. 3. Verificare il raggiungimento degli obiettivi individuati nel progetto riabilitativo adattando le modalità d intervento alle esigenze funzionali del soggetto. Strumenti valutativi Operatori Protocolli di valutazione validati generici o specifici per patologia EMG dinamico Video-tape Specialista in medicina fisica e riabilitazione Fisioterapisti Neurofisiologo 28

29 LA LOGOPEDIA Si occupa della prevenzione, educazione e rieducazione della voce, del linguaggio orale e scritto e della comunicazione in età evolutiva, adulta. Tali attività vengono attuate attraverso trattamenti diretti, sia individuali che di gruppo, e attività di councelling al paziente e alle agenzie che se ne occupano. Si avvale di materiale strutturato, oggettuale, iconografico e di strumenti informatici. Obiettivi La riabilitazione logopedica interviene per: disturbi della voce disturbi della pronuncia da cause organiche del vocal tract (e come indotto disturbi organici e funzionali della deglutizione) disturbi della fluenza disturbi delle cosiddette funzioni corticali superiori con specifica attenzione alla codificazione ed alla decodificazione (per esempio afasie, agnosie, aprassie) disturbi centrali della motricità del distretto fono-articolatorio (disartrie e correlati) disturbi oligofrenici da insufficienza mentale e/o demenza disturbi da lesione sensoriale (con preminenza per la sordità) disturbi linguistici miscellanei e loro correlati di tipo essenziale (dislalie funzionali di varia origine, fonologici, disprassie articolatorie, dispercezioni uditive e visive, disturbi semantici, disturbi morfosintattici, pragmatici) disturbi da inadeguatezze socio-culturali ed affettive disturbi degli apprendimenti curriculari e non, learning diseases. Mezzi Utilizza materiale specifico per le valutazioni e per i trattamenti. Ampio utilizzo di materiale costruito appositamente per il singolo soggetto. 29

30 Operatori Logopedisti Psichiatra Foniatra Neurologo Psicologo LA TERAPIA OCCUPAZIONALE E' un settore rivolto a soggetti con patologie acute e croniche che esitano in disabilità motorie, sensoriali, cognitive, comportamentali, mentali, emozionali. E una terapia che adopera come mezzo privilegiato il FARE e le molteplici ATTIVITÀ DELLA VITA QUOTIDIANA. Agisce attraverso un intervento individuale e/o di gruppo coinvolgendo la globalità della persona allo scopo di aiutarne l adattamento fisico, psicologico e sociale e migliorare globalmente la qualità di vita in relazione alle capacità residue. La Terapia Occupazionale è pertanto un intervento riabilitativo che porta il paziente a raggiungere il miglior livello funzionale possibile nelle Attività di Vita Quotidiana (AVQ) di base ed estese. Obiettivi 1. Favorire il raggiungimento della massima funzionalità possibile in relazione alla disabilità specifica. 2. Favorire l autonomia nelle AVQ di base (esempio: lavarsi, vestirsi, mangiare...). 3. Favorire l autonomia nelle AVQ estese (esempio: uso del denaro, attività domestiche ) 4. Ridurre il carico assistenziale della famiglia o del caregiver 5. Favorire il reinserimento occupazionale/lavorativo Modalità operative 1. Valutare le informazioni provenienti dalla cartella clinica, dai medici specialisti da altri professionisti (in particolare dei fisioterapisti, logopedisti e neuropsicologi) e dai colloqui con i familiari. 30

31 2. Valutare il grado di autonomia personale attraverso l uso di scale di valutazione specifiche somministrate all utente (ed eventualmente in collaborazione dei familiari). 3. Valutare le abilità funzionali attraverso l osservazione dell utente nello svolgimento di compiti assegnati. 4. Progettare un piano di intervento riabilitativo specifico sulla base dei bisogni di autonomia individuati. 5. Attuare il piano di intervento che in relazione alle caratteristiche della persona può essere volto a: favorire l'acquisizione di autonomia decisionale e operativa; stimolare il miglioramento delle capacità funzionali alterate e/o l utilizzo di strategie compensative; individuare e istruire all uso di nuove modalità operative nello svolgimento delle AVQ; individuare e addestrare all uso di strumenti e/o ausili che permettono di compensare o facilitare lo svolgimento delle attività da parte dell utente e/o dei familiari che lo assistono; individuare gli adattamenti ambientali più funzionali a favorire una maggiore autonomia o a ridurre il carico assistenziale; fornire indicazioni a familiari, caregiver e altri operatori sulle modalità di gestione dell utente per favorire una maggiore partecipazione nelle AVQ o nelle attività di tipo occupazionalelavorativo; fornire indicazioni per l adattamento dell ambiente domestico e/o lavorativo in relazione alla necessità di autonomia della persona; 6. Verificare periodicamente il livello di autonomia raggiunto a domicilio e/o nell ambiente lavorativo-occupazionale. 7. Valutare le capacità lavorative residue. 8. Fornire indicazioni occupazionali presso i centri di destinazione degli utenti. 9. Confezionare ortesi personalizzate su richiesta di altri settori riabilitativi. Mezzi Utilizzo di stanza di terapia occupazionale appartamento autonomia (riproduzione dell ambiente domestico) 31

32 Laboratorio informatico Laboratorio tecnico Laboratorio espressivo Laboratorio per confezionamento ortesi Materiale d uso quotidiano Materiale riabilitativo di vario genere Operatori Terapista occupazionale Specialista in medicina fisica e riabilitazione Neurologo Psichiatra Psicologo Neuropsicologo Fisioterapista Logopedista Educatore Infermieri Addetto all assistenza Assistente sociale. LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA La neuropsicologia clinica trova un applicazione nella diagnosi delle malattie neurologiche. Lo scopo immediato della disciplina neuropsicologica è la descrizione e l'interpretazione dei disordini che si manifestano in seguito a lesioni più o meno circoscritte del cervello a causa di malattie neurologiche; tale descrizione - interpretazione offre al clinico la possibilità di stabilire un percorso riabilitativo dei difetti riscontarti in un paziente. Lo scopo più ambizioso è la comprensione del funzionamento del complesso sistema cognitivo. Il neuropsicologo ha il compito di tracciare il profilo cognitivo del paziente colpito da malattia neurologica, definendo la qualità e l'efficacia delle funzioni cognitive del soggetto esaminato. Si considerano funzioni nervose "superiori" (così chiamate poiché costituiscono gli aspetti più evoluti del comportamento dell'uomo) l'attenzione, la memoria, il linguaggio, le funzioni esecutive, la capacità prassica e prassico-costruttiva, la percezione nelle differenti modalità sensoriali (generalmente visiva, uditiva, tattile), l'analisi spaziale, l'orientamento spazio-temporale, il calcolo e la soluzione di problemi, la categorizzazione, il ragionamento logico. 32

33 Strumenti valutativi e modalità operative Esame neuropsicologico per l'adulto Lo screening di base prevede la valutazione dei principali aspetti cognitivi (attenzione, memoria, comunicazione, programmazione del movimento, percezione, funzioni esecutive), viene eventualmente somministrato un test di livello. L esame analitico valuta l'orientamento spazio-temporale, personale e familiare, il linguaggio, la memoria a breve e lungo termine sia verbale che non verbale, la memoria di lavoro, la capacità prassica, gli aspetti complessi della percezione visiva, i vari aspetti dell'attenzione (vigilanza, mantenimento nel tempo, attenzione selettiva, attenzione distribuita) e delle funzioni esecutive (iniziativa, flessibilità, ideazione, controllo, pianificazione, aspetti comportamentali correlati). Gli approfondimenti sono guidati dalla sede della lesione e dall'esito dello screening preliminare. Le modalità operative sono quelle classiche della neuropsicologia mediante gli esercizi al tavolo (computer, schede, carta e matita) o mediante situazioni strutturate di gruppo. Fanno parte della metodica di intervento aspetti legati alla metacognizione, la consapevolezza di sé, dei propri deficit e delle proprie potenzialità, la condivisione del programma riabilitativo e l attenzione agli aspetti comportamentali correlati agli eventuali deficit cognitivi. Il percorso di riabilitazione neuropsicologica si realizza in cooperazione con tutte le altre aree di intervento e il neuropsicologo si pone come interlocutore ideale tra gli altri operatori sia per l interpretazione del deficit e dei correlati comportamentali che per gli aspetti tecnici generali degli interventi. Nei percorsi di reinserimento occupazionale, il neuropsicologo è particolarmente attento alla responsività dell utente, alle aspettative, alla coerenza del percorso rispetto alle capacità cognitive e alle risorse disponibili. Operatori Terapista occupazionale Terapista di neuropsicologia Neurologo Psicologo esperto in neuropsicologia clinica 33

34 LA RIABILITAZIONE NEUROVISIVA La funzione visiva è un sistema complesso in cui entrano a far parte fenomeni sensoriali, percettivi primari, gnosico-prassici e cognitivi superiori. Laddove sussistono riduzioni sensoriali e oculomotorie, difficoltà di attenzione visiva e di organizzazione dei dati sequenziali, delle prassie e delle gnosie visive interviene la riabilitazione neurovisiva. Non sempre il deficit è così selettivo da riguardare un solo aspetto percettivo e talvolta la persona non è pienamente consapevole della esatta difficoltà, proprio perché si tratta di una funzione molto complessa. Per questo la valutazione neurovisiva è coordinata da un apposita équipe. Anche nell intervento, questo ambito interessa operatori di diversa professione a seconda del tipo di difficoltà e delle opportunità di intervento. Gli operatori intervengono in maniera coordinata: direttamente o indirettamente attraverso alcuni esercizi suggeriti anche a casa. Con l ausilio di strumenti selettivi, l utente viene abituato o addestrato a potenziare la funzione visiva residua, ne viene favorito l uso corretto e viene aiutato ad organizzare adeguatamente competenze e strategie specifiche per l elaborazione delle informazioni visive anche in condizioni di deficit. Tipologia degli utenti Soggetti con patologie oftalmologiche in contesto di cerebropatie. Soggetti in età evolutiva pluriminorati ed affetti da patologie neuroftalmologiche o da turbe visive di origine centrale (disturbi esplorativi, percettivi, rappresentativi). Soggetti in età adulta con lesioni cerebrali acquisite (traumatiche e non) che coinvolgono il sistema visuo-percettivo a qualsiasi livello: dagli aspetti sensoriali fino agli aspetti cognitivi superiori Soggetti con patologie neurologiche primitive con possibile compromissione della funzionalità delle vie nervose anche visive. Soggetti adulti privi della vista e pluriminorati con necessità di ausili per l orientamento, la comunicazione e la mobilità Obiettivi Per poter procedere alla riabilitazione, è preliminarmente necessario selezionare i disturbi visivi ovvero riconoscere l esistenza di: 34

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