MUNGITRICE MUNGITURA AMBIENTE E LE CELLULE NEL LATTE
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1 INCONTRI TECNICO SCIENTIFICI CON I PRODUTTORI MUNGITRICE MUNGITURA AMBIENTE E LE CELLULE NEL LATTE Codeluppi dottor Mauro Gioia del Colle 30 marzo 2005
2 Linear Score e Perdite di Produzione Attese in Kg PRIMIPARE PLURIPARE Linear Cellule Perdita latte Perdita latte Score Somatiche Giornaliera In 305 gg Giornaliera In 305gg , , , , , , , , , , , ,
3 I COSTI DELLE CELULE MANCATA PRODUZIONE DEPREZZAMENTO DEL LATTE MAGGIORI SPESE VETERINARIE MAGGIORI SPESE DI MEDICINALI FREQUENTI CASI INFIAMMATORI ALLE MAMMELLE MAGGIORI DIFFICOLTA E TEMPO DI MUNGITURA
4 Le cellule Cellule epiteliali provenienti dalla desquamazione della mucosa che riveste la mammella (non rivestono significato patologico) Globuli bianchi o leucociti ( fino a ml ( mammelle sane ) aumenta considerevolmente di fronte a situazioni patologiche quali la mastite
5 Tipi di cellule Macrofagi sono predominanti nel latte proveniente da mammelle sane. Nel caso di infezione hanno il compito di fagocitare e distruggere i batteri, favoriscono la migrazione dei neutrofili polimorfonucleati dal sangue al latte Linfociti organizzano e coordinano l attività delle cellule coinvolte nel sistema immunitario Neutrofili polimorfonucleati sono presenti in maggioranza nelle mammelle infette. Sono in grado di riconoscere ed inglobare i batteri distruggendoli(fagocitosi). Aumentano nel latte dopo ore inizio infezione batterica. Solo Escherichia Coli accelera la concentrazione nel latte dei neutrofili polimorfonucleati
6 Le cellule dipendono Età soggetto (dopo 4 lattazione) Ultimi 30 giorni di lattazione Nei primi 30 giorni di lattazione Stress Improvvise variazioni alimentari e di gestione Ferite alla mammella Cause indirette (mungitura) Presenza di infezioni delle mammelle
7 Le cellule si prevengono al momento delle scelte strategiche aziendali con: I programmi a breve, medio e lungo termine Gli obiettivi da raggiungere Gli investimenti da effettuare L organizzazione a o che ci si intende dare Le scelte improvvise e avventuristiche non portano a produrre latte di qualità
8 GESTIONE AMBIENTE LE PULIZIE PERIODICHE A: Mangiatoie i Abbeveratoi Magazzini di stoccaggio mangimi e alimenti Silos mangimi Bacinelle di alimentazione Corsie di passaggio Aree cortilive Aree di esercizio Paddok Trattamenti alle mosche roditori - disinfezioni
9 GESTIONE ALIMENTAZIONE prestare attenzione a: Pulizia i mangiatoia i pesare e registrare le rimanenze Distribuzione almeno nei periodi caldi- due volte al giorno Distribuzione durante la mungitura, o avvicinare se la distribuzione è fatta una sola volta al giorno Foraggio lunghezza omogenea in accordo con alimentarista Seguire schema di preparazione del carro indicato da esperti, in funzione del tipo di carro e di foraggi Miscelare possibilmente senza surriscaldare i prodotti Aggiungere la quantità di acqua indicata Scaricare in greppia Verificare, tutti i giorni, se le vacche scelgono
10 Per contenere le cellule nel latte le vacche devono rimanere nel pulito e nell asciutto Pulizia corsie 2 volte al giorno Recinto 1 volta al giorno Cuccette lettime 2 volte settimana Cuccette materassi segatura 1 volta settimana Lettiera 8/ 10 metri quadrati /capo 0,5 Kg capo paglia tutti i giorni Gestione lettiera Disinfezioni con prodotti specifici con potere assorbente
11 La sala di mungitura L ubicazione rispetto alla/e stalle La sala di attesa I pavimenti le pendenze, l ingresso e uscita delle vacche Il tipo di sala di mungitura Spina Parallelo Tandem Giostra interna e esterna- spingi vacche Lo stress delle vacche Gli operatori di mungitura la loro preparazione Il dimensionamento della sala di mungitura Il numero dei gruppi di mungitura Il tempo di mungitura Le caratteristiche dei componenti dell impianto di mungitura ATTENZIONE ALLE NOVITA E AI COSTI DI GESTIONE DELL IMPIANTO DI MUNGITURA
12 L impianto di mungitura Il dimensionamento i proporzionato alla mandria e al numero di operatori Le tecnologie da installare Pulsatori, Collettori Tipo di guaine Parametri di funzionamento Posizione gruppi Il lattodotto Gli stacchi automatici dei gruppi I flussometri Le caratteristiche del quadro comando I componenti in gomma La misurazione latte individuale, conducibilità Separazione del latte anomalo La pulibilità della sala di mungitura
13 Monitorare sempre e per prevenire problemi legati all alimentazione li i e al metodo di distribuzione adottare le seguenti linee guida per l incidenza delle malattie metaboliche Collassi puerperali 2% Ipocalcemie 10% Chetosi 1% Dislocazioni abomasali 4% Ritenzione di placenta 6% Zoppie 8% Controllare sempre le feci Controllare eventuali residui I prodotti utilizzati accertarsi sempre della provenienza e dall alimentarista farsi spiegare le caratteristiche
14 PUNTI DA NON SOTTOVALUTARE PER UN LATTE DI QUALITA PER CONTENERE LA CARICA MICROBICA E CELLULE CONTROLLO LETTIERA E CUCCETTE PREVENZIONI PROBLEMI PODALI IGIENE MACCHINA MUNGITRICE IGIENE CONTENITORE LATTE SISTEMA RAFFREDDAMENTO LATTE PULIZIE MIRATE PREVENZIONI MASTITI ORDINE CORTILE AZIENDALE MANUTENZIONE PARETI VALATILI E RODITORI MOSCHE PULIZIA GESTIONE SANIFICAZIONE PAREGGIO DISINFEZIONE BAGNI PRODOTTI SPECIFI E PROGRAMMA METODI ADEGUATI TEMPI E SISTEMI MANI PARETI ATTREZZATURE PROGRAMMI E PRODOTTI ADEGUATI PULIZIA EVITARE ACCUMULI DI. EVITARE BUCHI E DISINFETTARE NON E GRADITA LA PRESENZA
15 Schema di una macchina mungitrice a lattodotto basso
16 Macchina mungitrice lattodotto alto in stalla
17 Schema lattodotto
18 Collettore
19 Gruppo prendicapezzoli
20 Regolatore servo assistito
21 Pulsatore Elettronico
22 MUNGITURA
23 PULSATORE
24 IMPATTO
25 LE FLUTTUAZIONI
26 Ad ogni mandria la propria guaina Aspetti tecnologici guaine
27 LE GUAINE SONO IL PUNTO DI CONTATTO TRA LA MACCHINA MUNGITRICE E L ANIMALE IL RISULTATO DELLA MUNGITURA DIPENDE DALLE LORO CARATTERISTICHE IL RISULTATO DELLA MUNGITURA DIPENDE DAL MATERIALE E DALLO STATO DI USURA
28 Guaine a testa piatta Elevata velocità di mungitura Discreto svuotamento mammelle perfette Adatta a capezzoli piccoli e corti Bassa frequenza caduta dei gruppi Possibilità di utilizzare vuoti operativi tendenzialmente bassi Per le mammelle non perfette Per le mammelle non perfette necessita intervento per la sgocciolatura
29 Guaine testa semibombata Buona velocità di mungitura Discreto svuotamento della mammella Adatte a capezzoli di medie dimensioni Frequenza maggiore caduta gruppi rispetto alle piatte e
30 Guaina a testa bombata Minore velocità di mungitura Minore latte di sgocciolatura Si adatta a capezzoli e mammelle non perfette morfologicamente (capezzoli lunghi e grandi) Maggiore frequenza caduta dei gruppi
31 Sostituzione guaine Ogni 700 ore di lavoro Oppure ogni 2200 mungiture Oppure dopo sei mesi di utilizzo Verificare la data fabbricazione (se possibile) Altro materiale in gomma a contatto con il latte sostituire ogni anno (guarnizioni, membrane curve manicotti ecc )
32 OGNI GUAINA ESIGE IL PROPRIO PORTA GUAINA INTESO COME: LUNGHEZZA DIAMETRO INTERNO FORMA PESO DISTRIBUZIONE PESO SPESSORE MATERIALI POSIZIONE CONNESSIONE AL TUBO CORTO DI PULSAZIONE MATERIALI
33 LA PROCEDURA DI MUNGITURA HA IMPATTO SULLA SALUTE DELLA MAMMELLA E COMPOSTA DA UNA SERIE DI PICCOLI GESTI ATTENZIONI, ACCORGIMENTI E DETTAGLI LA LORO SOMMA PRODUCE LA DIFFERENZA TRA UNA BUONA O UNA CATTIVA L OPERATORE DI MUNGITURA E IL PRINCIPALE ARTEFICE DELLA BUONA RIUSCITA DELLA MUNGITURA
34 FATTORI INFLUENZANTI il sistema di mungitura OPERATORE / MUNGITORE CARATTERISTICHE BOVINE MACCHINA MUNGITRICE AMBIENTE E STRUTTURA STALLA AMBIENTE E STRUTTURA SALA CURA E GESTIONE MANDRIA STOCCAGGIO LATTE ALLA STALLA
35 IL MUNGITORE DEVE ESSERE PERSONA CALMA E NON URLARE DEVE AVERE CONFIDENZA CON GLI ANIMALI E CONOSCERE COME AVVICINARLI E TOCCARLI DEVE AVERE IL SENSO DELL IGIENE SIA PERSONALE CHE DELL AMBIENTE E ATTREZZATURE DI LAVORO EVITARE MOVIMENTI BRUSCHI DEVE CONOSCERE LE REGOLE FONDAMENTALI PREVISTE NEL DPR n 54/97 CHE LO RIGUARDANO DEVE ESSERE IN GRADO DI CONOSCERE LE ANORMALITA SIA DEL LATTE CHE DELLE MAMMELLE CONOSCERE LE PIU ELEMENTARI TECNICHE DI MUNGITURA DOVREBBE FREQUENTARE CORSI PRATICI ABILITANTI DEVE ESSERE IN GRADO DI RIFERIRE AL VETERINARIO SONO PORTATE ALL ATTIVITA PIU LE DONNE CHE GLI UOMINI
36 Routine di mungitura gli errori mancata preparazione della mammella intervallo eccessivo tra preparazione e attacco errata manualità all attacco attacco attesa della sgocciolatura meccanica errata sgocciolatura meccanica errato stacco dei gruppi
37 BOVINE VARIA IL SISTEMA DI MUNGITURA A SECONDA: IL LIVELLO PRODUTTIVO LA MORFOLOGIA DELLA MAMMELLA E DEI CAPEZZOLI LE CONDIZIONI SANITARIE IL LIVELLO DI STRESS LA LUNGHEZZA DELLA LATTAZIONE IL NUMERO DELLE LATTAZIONI L ALIMENTAZIONE LO STATO DI PULIZIA DELLA MAMMELLA
38 ORDINE DI MUNGITURA Si inizia dal gruppo delle sane Fresche di parto soprattutto le primiparep Vacche presunte sane Vacche con cellule somatiche alte Vacche infette* Vacche sotto trattamento * Meglio se non presenti e comunque utilizzare gruppi di g p q g pp mungitura specifici
39 SEQUENZA DELLE OPERAZIONI PULIZIA DELLE MANI RACCOLTA PRIMI SPRUZZI * PRE DIPPING PULIZIA CAPEZZOLI ATTACCO GRUPPO CORREZIONE POSIZIONE GRUPPO FINE MUNGITURA STACCO GRUPPO POST DIPPING *CON VACCHE PULITE- SE SPORCHE PRIMA LA PULIZIA DEI CAPEZZOLI
40 LA PREPARAZIONE ossitocina
41 MESSA LATTE E NECESSARIO UNO STIMOLO AI CAPEZZOLI PIU CHE ALLA MAMMELLA L ELIMINAZIONE DEI PRIMI SPRUZZI, IL PRE DIPPING, IL LAVARE E ASCIUGARE I CAPEZZOLI O IL SOLO PULIRE A SECCO CONFERMANO ALLA VACCA L INIZIO DELLA MUNGITURA PULIRE CON CURA LA PUNTA DEL CAPEZZOLO (PIZZICARE)
42 Eliminazione primi getti di latte meglio se raccolti Importante t farlo perché: Si controlla lo stato del latte Si elimina il latte più inquinati di microrganismi e cellule Si lubrifica lo sfintere del capezzolo Si accelera la scarica di ossitocina E previsto dal DPR 54/97 non bisogna bagnarsi il palmo della mano con il latte
43 Pulizia capezzoli Con tovaglioli di carta a perdere (uno per vacca) Con fazzoletti in tessuto perfettamente puliti Con tovaglioli o fazzoletti imbevuti in saponi o disinfettanti, (solo se autorizzati dal servizio veterinario) Pizzicare la punta del capezzolo Lavare con acqua solo in particolari i condizioni i i Asciugare con cura i capezzoli
44 LAVARE CON ACQUA FARE TUTTO IL POSSIBILE PER EVITARLO SE E NECESSARIO FARLO ASCIUGARE MEGLIO IL PRE DIPPING CON MEGLIO IL PRE DIPPING CON PRODOTTO SPECIFICO
45 Attacco gruppo di mungitura Farlo dopo almeno 45 s dalla eliminazione i i getti di latte Cercare la massima velocità nelle operazioni Evitare ingressi di aria Piegare a Z IL TUBO CORTO DEL LATTE POSIZIONARE IL GRUPPO DISTRIBUENDO IL PESO SUI QUARTI
46 CORREZIONE POSIZIONE GRUPPO Dove non è previsto in modo automatico ti - intervenire a posizionare il gruppo in modo che il peso sia sempre distribuito su tutti i quarti e non ci sia interferenza del lungo tubo latte Durante la mungitura i capezzoli cambiano posizione ione di conseguenza en i prendicapezzoli devono riposizionarsi
47 STACCO DEL GRUPPO flussometri taratura e sensibilità tempi di intervento fasi somma fasi lunghezza tubo lungo del latte interruzione vuoto SONO CAUSE DI SURMUNGITURA
48 Post dipping Principi i i attivi i Iodio Cloroxidina da gluconato Alcol etilico Alcol benzilico Acido dodecibenzensolfonico Ammonio quaternari Sali dell acido lattico Acido caprinico caprilico Fitoderivati propoli Filmante si no attenzione ad allergie idratazione della pelle ph registrazione Min San consultare specialisti
49 PICCOLO TEST Su il 5% di vacche scelte a caso e di diversi i giorni i di lattazione e numero parti Dopo aver staccato il gruppo di mungitura, una seconda persona continua a mungerle a mano raccogliendo il latte diviso per quarti Se è tra i 250 e 500 cc, distribuito sui quarti equamente, è accettabile, ma molta attenzione Se il latte raccolto totale per vacca è 250 cc è normale- Se la quantità di latte ( 500 cc) è su un solo quarto, massimo due, esiste problema consultare specialisti Se è oltre i 500 cc esiste problema consultare specialisti
50 La pulizia dei capezzoli con prodotti specifici detergenti /disinfettanti e con metodiche corrette migliora la salute delle mammelle
51 SAPER LEGGERE LE ETICHETTE DEI PRODOTTI PER CAPEZZOLI MODALITA D AZIONE AZIONE DETERGENTE : I SAPONI, I TENSIOATTIVI, SONO AGENTI DETERGENTI: ELIMINANO LO SPORCO ED I MICRORGANISMI. QUELLI DI BUONA QUALITà, USATI ANCHE NEI PRODOTTI COSMETICI AD USO UMANO, SONO SCARSAMENTE AGGRESSIVI PER LA PELLE. AZIONE DISINFETTANTE: PERMETTE DI DIMINUIRE LA CARICA MICROBICA, IN UN LASSO DI TEMPO COMPATIBILE CON LE OPERAZIONI DI MUNGITURA. IL TEMPO DI CONTATTO DI SECONDI DEVE ESSERE SUFFICIENTE AFFINCHE IL PRODOTTO POSSA ESSERE EFFICACE. DOPO LA MUNGITURA E NECESSARIA UN AZIONE PIU DURATURA PER PROTEGGERE LO SFINTERE DEL CAPEZZOLO. AZIONE COSMETICA: QUANDO LA PELLE DEI CAPEZZOLI E ALTERATA, LA SUA STRUTTURA E MENO ELASTICA. LA VACCA DIVENTA PIU SENSIBILE ALL EFFETTO DELLE GUAINE E DEI PULSATORI DELLA MACCHINA MUNGITRICE. QUAESTO PUO INFLUENZARE IL TEMPO DI MUNGITURA E LA RESA IN LATTE. INDIPENDENTEMENTE DALLE CONDIZIONI CLIMATICHE E FONDAMENTALE MANTENERE IDRATATA LA PELLE DEI CAPEZZOLI PER ASSICURARNE L ELASTICITA. ESISTONO VARI LIVELLI DI INTERVENTO, LEGATI ALLA NATURA STESSA DEI PRODOTTI. AGENTI SGRASSANTI: SONO LIPIDI SOLUBILI NELL ACQUA, MIGLIORANO LE CONDIZIONI STRUTTURALI DEI GLOBULI DI GRASSO, CHE TRATTENGONO L ACQUA NELLA PELLE E DEPOSITANO SULLA PELLE UNA PELLICOLA GRASSA. AGENTI UMETTANTI O IDRATANTI: SONO SOSTANZE SIMILI AL GLICEROLO. REIDRATANO LO STRATO CORNEO MEDIANTE L APPORTO DI SOSSTANZE DETTE IGROSCOPICHE ( CHE TRATTENGONO ACQUA). AGENTI OCCLUSIVI: SONO SOSTANZE IDROFOBE(NON SOLUBILE IN ACQUA) COME LA VASELLINA. LIMITANO LA VELOCITà DI EVAPORAZIONE DELL ACQUA CONTENUTA NELLA PELLE
52 SAPER LEGGERE LE ETICHETTE DEI PRODOTTI PER CAPEZZOLI IL METODO DI APPLICAZIONE PRODOTTI LIQUIDI :TUTTI I PRODOTTI PER L IGIENE LIGIENE DEI CAPEZZOLI, PERSINO L ACQUA PURA, SONO FILMOGENI, CIOE LASCIANO UN SOTTILE STRATO SULLA PELLE. IL TERMINE FILMOGENO NON E QUINDI MOLTO PRECISO, ED E PER QUESTA RAGIONE CHE SI PREFERISCE PARLARE DI PRODOTTI LIQUIDI, PRODOTTI DENSI, PRODOTTI BARRIERA E SCHIUME, PER DISTINGUERE IL LORO MODO DI APPLICAZIONE. NELLA CATEGORIA DEI PRODOTTI LIQUIDI POSSIAMO DISTINGUERE: QUELLI AD AZIONE DETERGENTEDILUITI IN ACQUA ( DA 0,5 A 1 %, SECONDO LE FORMULE) QUELLI AD AZIONE DISINFETTANTE UTILIZZATI PER IMMERSIONE O NEBULIZZAZIONE. PRODOTTI DENSI: SONO PRODOTTI AD AZIONE DISINFETTANTE UTILIZZATI UNICAMENTE PER IMMERSIONE. PRODOTTI BARRIERA: SONO PRODOTTI LIQUIDI AD AZIONE DISINFETTANTE, UTILIZZATI PER IMMERSIONE DOPO LA MUNGITURA. DOPO L APPLICAZIONE SUI CAPEZZOLI, L ACQUA DEL PRODOTTO EVAPORA ED I POLIMERI FORMANO UNA BARRIERA FISICA CHE SI OPPONE ALLA PENETRAZIONE DEI MICROBI, SENZA PERO IMPEDIRE GLI SCAMBI GASSOSI DELLA PELLE. IN GENERALE CONTENGONO AGENTI SGRASSANTI ED UMETTANTI. SCHIUME: QUESTI PRODOTTI VENGONO UTILIZZATI CON APPOSITO BICCHIERINO DETTO SCHIUMATORE. PRODUCONO UNA SCHIUMA UMIDA CHE PENETRA NELLE MICROPIEGHE CUTANEE. QUESTI PRODOTTIASSICURANO PULIZIA E DISINFEZIONE CON UNA FORTE AZIONE COSMETICA A LIVELLO DELLA PELLE
53 LESSICO DEI COSMETICI PER CAPEZZOLI Alcuni termini del gergo cosmetico meritano qualche chiarimento: - un agente emolliente o lenitivo (ti tipo lanolina) li rende la pelle più morbida; - un agente astringente ( tipo allume, o acido picrico) tende a chiudere i tessuti; - un agente cicatrizzante ( allantoina, vitamina B 5.) consente la cicatrizzazione delle piaghe cutanee superficiali
54 IL LACTOCORDER ALMENO UNA VOLTA ALL ANNO PER VERIFICARE : LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA LA MUNGIBILITA DELLE VACCHE LA CORRETTA TARATURA DEGLI STACCHI LA CORRETTA POSIZIONE DEL GRUPPO IN MUNGITURA IL COMPORTAMENTO DELLE GUAINE
55 Lactocorder Funzionamento Il latte viene separato dall aria nella testa centrifuga viene stabilizzato ato passa nella camera di lettura Nella camera di lettura vi è una sonda composta da un elettrodo trasmittente e 60 elettrodi singoli Cosi la camera di misurazione è suddivisa in 60 strati di altezza uguali( ciascuno 1,6 mm) Ad ogni livello di altezza viene misurata la conducibilità del fluido che si trova tra un elettrodo trasmittente ed il rispettivo elettrodo di strato Questo valore viene rapportato alla conducibilità elettrica, misurata in maniera sincrona del latte privo di gas Tra i 60 numeri proporzionali costituiscono un profilo di densità del latte che viene ridefinito ogni 0,7 secondi Grazie a questo accorgimento della misurazione della densità del latte è possibile misurare con precisione con uno strumento nato per la misurazione volume, senza elementi mobili un flusso continuo di massa (kg/min). E una pesata continua Si ottengono le seguenti grandezze Flusso del latte -> con esso si determina la quantità Quota di latte in schiuma Conducibilità elettrica del latte Un ulteriore sensore integrato misura la temperatura del latte Un ulteriore sensore integrato misura la temperatura del latte È presente un elemento temporizzatore
56 Andamento curva emissione ideale
57 Andamento curve bimodali
58 Mungitura con presenza di sospensione iniziale del flusso
59 Repentine fluttuazioni di flusso
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