Dalla meccanica un argine alla crisi della manifattura

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1 Dalla meccanica un argine alla crisi della manifattura E tra i pochi settori positivi in questi ultimi mesi grazie ai mercati esteri Resiste chi è agganciato alla locomotiva della Germania - Male il tessile di Luca Orlando -w- a gente è spaventata, nes- J J I suno spende. Si vive alla MA I giornata, ormai ci siamo %% I.abituati». Le parole di \ \ M / Marco Radici, imprenditore bergamasco del tessile, raccontano meglio di molti numeri il momento attuale dell'imprenditoria lombarda. Sotto i colpi della crisi L'atterraggio del quarto trimestre 2onnon è per nulla morbido, con una produzione industriale in calo dello 0,7% tendenziale tra ottobre e dicembre, abissi rispetto al balzo superiore al 6% del primo semestre. Subase congiunturale è il secondo calo consecutivo e in termini tecnici significa recessione. Visibile nei registri aziendali attraverso un calo deciso degli ordini legati al mercato interno e ad una frenata di oltre un punto per quelli esteri, visibile nella vita concreta DENTRO I NUMERI Tecnicamente la regione è in recessione e l'unica nota positiva resta l'export A frenare le aziende è, però, anche la restrizione del credito, con impieghi in provincia di Milano in calo per le Pmi delle famiglie in un saldo negativo dell'occupazione e in un'accelerazione dei tassi di uscita dalle aziende. Anche le previsioni non sono rosee, con Prometeia che stima un Pil regionale 2012 in caduta di un punto e mezzo, investimenti in frenata, così come il potere d'acquisto reale delle famiglie e, a cascata, i consumi interni. Unica nota positiva l'export, con una crescita tuttavia abbattuta al 24%, un terzo rispetto alla corsa del Dal punto di vista settoriale il prezzo più pesante della crisi lo sta pagando il settore tessile, con produzione media in calo del 6,1% tendenziale e dati ancora più negativi a Bergamo e, rispettivamente giù del 12,8% e del 7,5%. Male anche abbigliamento, pelli, mobili e siderurgia mentre una delle poche isole felici resta la meccanica, ancora in crescita di quasi un punto tra ottobre e dicembre. Scialuppa export Per quanto ridimensionato negli ultimi mesi, resta comunque l'export l'ancora di salvataggio della nostra industria, l'unica area in crescita a fronte di un mercato interno ormai cronicamente in sofferenza. I distretti monitorati da Intesa Sanpaolo e Prometeia sviluppano nel terzo trimestre 2011 vendite all'estero per 4,3 miliardi, in crescita ancora a doppia cifra, e in fase ascendente per il sesto trimestre consecutivo. Determinante per le performance di molti settori la corsa della Germania, con l'auto tedesca a fare da traino a fonderie, impianti siderurgici e componentisti. Per la Cromodora Wheels del presidente dell'associazione industriali di Giancarlo Dallera, ad esempio, la Germania vale il 75% dei ricavi, il budget del primo trimestre stima un aumento del 10%, non si esclude un ampliamento della capacità produttiva. Metalli di, rubinetteria e pentolame di Lumezzane e metalmeccanica di Lecco sono i tre principali distretti esportatori

2 dell'economia lombarda, contassi di crescita nei primi nove mesi 2011 oscillanti tra il 20 e il 33%, grazie in gran parte proprio allo sprint di Berlino, che in generale ha acquistato il 30% in più rispetto allo stesso periodo L'opportunità si trasforma però anche in un rischio, guardando alla composizione delle nostre vendite oltreconfine, sbilanciate verso i paesi dell'unione Europea, con Germania, Francia e Regno Unito sui primi tre gradini tra i mercati di sbocco. La crescita oggi è altrove, con India, Cina, Russia e Brasile a realizzare le performance migliori, mentre l'europaresta ancorata aprospettive di uno zero virgola. Il nodo credito All'incognita dei mercati e alla debolezza dell'economia reale, si aggiunge poi per le aziende lombarde ima crescente difficoltà nell'accesso al credito. Gli ultimi dati Bankitalia per la provincia di Milano, ad esempio, evidenziano un calo degli impieghi per le Pmi, mentre i tassi medi veleggiano ampiamente oltre quota 6% per le operazioni a medio lungo termine. Il sondaggio di Unioncamere evidenzia un non disprezzabile 54,4% di imprese che lo scorso anno ha realizzato investimenti, dato che scenderà però nel 2012 di oltre dieci punti, crollando al 31% per le Pmi. Pochi investono, dunque, anche perché il problema immediato è sopravvivere. La caccia alle risorse di breve termine è del resto evidente nel successo dell'ultimo bando della Regione Lombardia: 250 milioni di euro messi a disposizione dalla Bei e dalle banche italiane per finanziare l'attività corrente a tassi agevolati. Può accedervi qualunque impresa abbia ordini o commesse. In pochi giorni sono già arrivate oltre 1200 domande e la fila si ingrossa ogni ora. «L'iniziativa a supporto del capitale circolante - spiega il presidente di Finlombarda Marco Nicolai - è il risultato di un'intuizione per affrontare la crisi delle imprese e grazie anche all'adesione di 41 banche ha già riscosso successo». «Noi abbiamo chiesto 50omila euro - spiega Francesco Saligari, imprenditore del legno con 47 addetti in provincia di Sondrio - anche perché sulla cassanon possiamo finanziarci in banca, ci chiedonofinoal 7,5% di tassofinito». «Per noi - racconta Fabio Matteri, titolare di una azienda lecchese di minuteria metallica da sette dipendenti - la richiesta è di ìóomila euro, ci serve anche per evitare gli sconfini suifidi,dove si arriva a pagare fino al 13%, quasi tassi da usura. E guardi che lo sconfino è un problema per tutti, basta una ricevuta bancaria non pagata da un cliente, di questi tempi non certo una rarità...». aruivnuii/iuni; ; KHIVAIÌ Macie in Italy. La Germania è un mercato di sbocco determinante per la performance di diversi settori produttivi lombardi, con l'auto a fare da traino a fonderie, impianti siderurgici e componentisti. Nella foto un'immagine di una fase di lavorazione alla Cromodora Wheelsdi Ghedi nel no, specializzata nella produzione di cerchioni e fornitore ufficiale di marchi prestigiosi. Per la Cromodora Wheels la Germania vale il 75% dei ricavi, il budget del primo trimestre stima un aumento del 10% e non si esclude un ampliamento della capacità produttiva

3 La regione in cifre Industria Variazioni tendenziali delle principali variabili, Dati corretti per i giorni lavorativi 80 Tasso di utilizzo impianti media 2011: 74,2 Nel trimestre (dato destagionalizzato) media 2010:72,4 70 Ordini intemi Datfa prezzi costanti Fonte: Llnioncamere Lombardia (*) Dati a prezzi costanti; (**) Dati destagionalizzati In provincia L'export nel terzo trimestre 2010 e 2011 In milioni di euro Como Monza Brianza Sondrio Lecco Periodo di produzione assicurata media 2011: 54,8 Dati a prezzi costanti..., r media 2010: Bergamo trim 2 trim 3 trim 4 trim 2011 Fonte: llnioncamere Lombardia Milano Mantova

4 L'export dei distretti industriali L'export nel terzo trimestre 2010 e 2011 in milioni di euro Meccanica strumentale Varese 776 Lavorazione metalli Valle dell'arno 408 Articoli in gomma e materie plastiche Varese fh tessile Gallarate 523 SISSl Gen-set 2011 rispetto a gen-set 2010 Gen-set 2011 rispetto a gen-set 2008 Seta-tessile Como 962 Calzature Vigevano 74EHEB Metalmeccanica Lecco L643^HE1 Legno-arredo Brianza Macchine concia della Pelle Vigevano 184 e tessile Val Seriana 511 Legno Casa lasco Viadanese 89 6E3 Macelline tessili e per materie plastiche Bergamo 635 Gomma Sebino Bergamasco 348 JSEiB La Franciacorta 121 Metalli e calzature Bassa bresciana 372 Rubinetti e pentolame Lumezzane (BS) Macchine tessili e per materie plastiche 782 Calzetteria Castel Goffredo 524 Metalmeccanico Basso Mantovano 645 La top ten oltre frontiera Evoluzione delle esportazioni dei distretti lombardi nei primi 10 sbocchi commerciali (elaborazione sui dati a prezzi correnti) ^» ^^ ^^ ^A ^^ ^A ^M ^OT ^^ ^TO Var% rispetto Gen-set 2008 Germania Francia Spagna USA Regno unito Svizzera Russia Cina Polonia Austria L Fonte: Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati Istat

5 Imprese attive per settore economico al 31/12/2011 tasso di crescita annuale composto 2011/2010 ^ Costruzioni 0,2 Fonte: InfoCamere