LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE
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- Marcella Borghi
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1 LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE Saper programmare un microciclo e un unità di allenamento Prof. PALAZZO WILLIAM
2 PARTIAMO DA QUI QUALI DIRITTI HA IL BAMBINO??? Il diritto di divertirsi e giocare Il diritto di beneficiare di un ambiente sano e sicuro Il diritto di essere allenato da persone competenti
3 CHE COSA SIGNIFICA ESSERE COMPETENTI???
4 CONOSCENZA DEGLI INTERPRETI ( BAMBINI) Hanno bisogno di muoversi ( ipocinesi = mancanza di movimento ) Hanno bisogno di apprendere e consolidare schemi motori di base e cap. coordinative CONOSCENZA DEL CALCIO E un gioco Gioco ricco di principi educativi Gesti tecnici Principi di tattica individuale e collettiva
5 LI FACCIAMO MUOVERE?
6 Abbiamo l obbligo di rendere il poco tempo che trascorrono qui al campo, a muoversi e giocare, ricco di stimoli e con pochi tempi morti. PROPONIAMO ATTIVITA POLIVALENTI
7 CONTENUTI MEZZI ALLENANTI Schemi motori di base Questi schemi vengono chiamati appositamente di base proprio perché sono alla base dell apprendimento motorio del soggetto e devono essere allenati in modo molto scrupoloso nell età infantile per permettere la giusta maturazione motoria, percettiva e cognitiva del bambino CAMMINARE, CORRERE, SALTARE Sono allenabili modificando il ritmo del movimento, variando appoggi e posizioni, variando la direzione, variando le superfici di appoggio, variando l apporto sensoriale e variando il rapporto ( soggetto oggetto oppure soggetto compagno). ROTOLARE, STRISCIARE Allenabili variando gli assi e piani, variando le superfici, variando il rapporto e variando l apporto sensoriale LANCIARE, AFFERRARE, ARRAMPICARSI Allenabili utilizzando una varietà di attrezzi, una varietà di prese ed una varietà di rapporto. Lanciare ed afferrare sia con le mani che con i piedi.
8 Le capacità coordinative sono l'insieme delle capacità utilizzate per apprendere, controllare e organizzare (adattare e trasformare) un movimento. Costituiscono la base per l'apprendimento ed il miglioramento delle capacità tecniche e sono in stretta interazione con le capacità condizionali.
9 CAPACITA COORDINATIVE RITMO E la capacità di contrarre e decontrarre istantaneamente i diversi gruppi muscolari rispettando i giusti intervalli tra gli stimoli sensoriali ORIENTAMENTO E la capacità che permette di modificare la posizione e il movimento del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento a un campo d azione definito da oggetti e da persone DIFFERENZIAZIONE E la facoltà del soggetto di collocarsi nello spazio in rapporto con oggetti o persone circostanti. EQUILIBRIO E la capacità di mantenere la giusta posizione nello spazio in ogni istante ein ogni movimento. Inoltre èla capacità di ristabilire la posizione giusta dopo che questa è stata modificata o alterata. ACCOPPIAMENTO O COMBINAZIONE E la capacità che permette al soggetto di eseguire due o più movimenti in successione o simultaneamente. REAZIONE E la risposta motoria che viene data da un soggetto dopo che ha ricevuto uno stimolo. Gli stimoli possono essere semplici ( Risposta data ad uno stimolo nato in precedenza) o complessi ( Data da più movimenti adeguati alla situazione che si modifica ) COORDINAZIONE INTERSEGMENTARIA Capacità di coordinare contemporaneamente azioni di più segmenti corporei FANTASIA MOTORIA Capacità di utilizzare spazi e risposte al di fuori delle regole stereotipate ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE E la capacità di un individuo di adattare l azione programmata, oppure di proseguirla in maniera diversa, a seconda dello svolgimento delle azioni e delle variazioni che essa può avere. ANTICIPAZIONE MOTORIA Consente al soggetto di prevedere l andamento, la successione, gli esiti, di un azione e di programmare i propri compiti motori
10 CAPACITA CONDIZIONALI Consentono di affrontare l attività motoria utilizzando l energia disponibile nell organismo RESISTENZA E la capacità di mantenere il più costante possibile la prestazione ( dal punto di vista atletico, tecnico, tattico e psicologico ) nonostante si sia già compiuta una grande quantità di lavoro. Lo sviluppo di questa qualità deve essere sempre svolto in maniera ludica proponendo esercitazioni varie, stimolanti e il meno ripetitive possibili. FORZA In questa categorie il lavoro sarà mirato ad ottimizzare le funzionalità del sistema nervoso. Lo sviluppo della forza andrà pertanto ricercato nelle sue componenti coordinative e neuromuscolari. SVILUPPO DELLA VELOCITA La capacità di eseguire degli spostamenti nel più breve tempo possibile
11 GESTI TECNICI Detti anche fondamentali di gioco, sono tutte quelle situazioni in cui il giocatore viene a contatto con la palla. GUIDARE, CALCIARE, STOPPARE, CONTRASTARE, RIM. LATERALE, TECNICA DEL PORTIERE, COLPO DI TESTA
12 TATTICA INDIVIDUALE Definita anche tecnica applicata cioè tecnica di base applicata alle situazioni di gioco. Sono tutti i comportamenti che compie il giocatore in ognuna delle due fasi FASE DI POSSESSO FASE DI NON POSSESSO Smarcamento Marcamento Controllo e difesa della palla Presa di posizione Finta e dribbling Contrasto Passaggio Intercettamento Tiro in porta Difesa della porta
13 PRINCIPI DI TATTICA COLLETTIVA Movimento predeterminato di 2 o più giocatori, di un reparto o squadra intera, intesa ad ottenere uno scopo offensivo o difensivo FASE DI POSSESSO FASE DI NON POSSESSO Scaglionamento ( mai allineati sul campo) Scaglionamento difensivo ( copertura) Verticalizzazione ( ricerca della profondità) Azione ritardatrice (Rallentare la manovra, tempor.) Ampiezza (sfruttare il fronte offensivo) Concentrazione ( creare densità zona palla) Mobilità (muoversi senza dare punti di rif) Equilibrio difensivo ( Non seguire l avversario) Imprevedibilità ( no gioco stereotipato ) Controllo e cautela ( Non essere irruenti e precipitosi )
14 L ISTRUTTORE CAPACE Utilizzo di un metodo di allenamento Sapere riconoscere gli errori e correggerli Essere un bravo dimostratore Essere un educatore Avere fantasia
15 CHE STRUMENTI UTILIZZA Tono e colore della voce Linguaggio Posizionamento ( essere attivo) Strategie
16 COME ORGANIZZA LA SEDUTA DI ALLENAMENTO Rispetto degli obiettivi Predisposizione di spazi e materiali Adattamento alla situazione Attinenza dei contenuti
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