Progetto Excelsior. Sistema informativo per l occupazione e la formazione

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1 Progetto Excelsior Sistema informativo per l occupazione e la formazione Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali Principali risultati per la Provincia di SIENA per il 2010

2 Progetto Excelsior - Previsioni occupazionali per il 2009 in Provincia di Siena 2

3 Progetto Excelsior - Previsioni occupazionali per il 2009 in Provincia di Siena 3

4 Progetto Excelsior Sistema informativo per l occupazione e la formazione Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali Principali risultati per la Provincia di SIENA per il 2010 A cura di: Chiara Andrucci, Duccio Marconi, Tiziana Siveri Ufficio Studi e Statistica Camera di Commercio di Siena Fonte dei dati: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 2010

5 Presentazione La Camera di Commercio di Siena, in collaborazione con Unioncamere, ha partecipato anche nel corso del 2010 alla rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese, meglio conosciuta come Progetto Excelsior, inserita dal 1998 nel Programma Statistico Nazionale. I risultati dello studio, riportati nel presente volume, indicano un momento delicato per il tessuto imprenditoriale della provincia di Siena. Infatti, il saldo occupazionale presenta, per il secondo anno consecutivo, un segno negativo evidenziando flessioni sostenute soprattutto nel settore del commercio e nelle imprese di piccole dimensioni. Nonostante il calo di occupazione, le imprese manifestano la difficoltà nel selezionare profili ben precisi come gli addetti generici nel comparto dell accoglienza e dei servizi turistici o come i tecnici della sicurezza e protezione ambientale.. L Ente Camerale, consapevole dell importanza e della rilevanza dei dati pubblicati, auspica che tali informazioni possano essere utili nella possibilità di avvicinare e di favorire l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro al fine di concretizzare appropriati interventi per la formazione e l orientamento professionale. Un ringraziamento all Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, che ha curato l indagine e, in particolare, alle imprese che, con la loro disponibilità e collaborazione, ne hanno reso possibile la realizzazione. Massimo Guasconi Presidente della Camera di Commercio di Siena 2

6 La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro Sistema Informativo Excelsior

7 Le previsioni occupazionali per il 2010 nella provincia di Siena SOMMARIO Le imprese che assumono nel I flussi occupazionali previsti nel Le forme contrattuali richieste nel Le assunzioni non stagionali nel Le professioni più richieste nel I titoli di studio più appetibili per le imprese nel I contratti atipici e lo stage nelle aziende

8 ANALISI LE PREVISIONI OCCUPAZIONALI PER IL 2010 NELLA PROVINCIA DI SIENA Le imprese che assumono nel 2010 Come ogni anno, nel periodo estivo, vengono aggiornati i dati sui fabbisogni occupazionali delle imprese della provincia di Siena sulla base del Progetto Excelsior 1, appuntamento consolidato, giunto alla sua XIII a edizione. Il persistere della crisi economica internazionale e nazionale si riverbera nella provincia di Siena che evidenzia un tessuto imprenditoriale e produttivo improntato ad una forte cautela e alla volontà di preservare, laddove sia possibile, il personale specializzato, ricapitalizzando le proprie aziende in primo luogo con capitale proprio e solo come ultima soluzione con il ricorso all indebitamento bancario. Il ricorso alle varie tipologie di cassa integrazione (straordinaria, ordinaria e in deroga), possibile grazie all intervento congiunto delle varie istituzioni locali quali comuni, provincia, regione e INPS, ha parzialmente impedito la perdita di posti di lavoro, ma la difficoltà delle nostre piccole e piccolissime imprese emerge dalle intenzioni espresse in merito al turn over aziendale. Ecco allora che le imprese intervistate, nel complesso, prevedono assunzioni in misura minore di circa quattro punti percentuali rispetto al 2009 (-4,4%). Nel mondo dell artigianato, al contrario, la crisi sembra più contenuta: le imprese artigiane registrano un calo del -2,9% (Grafico 1). Da un punto di vista dimensionale sono le medie e grandi imprese che continuano a infoltire i propri organici nonostante la crisi generalizzata: assumono rispettivamente nel 32,7% e nel 75,1% dei casi, confermando sostanzialmente i livelli del La flessione più forte, d altronde, è quella delle piccole imprese, che assumono nel 17,0% dei casi con una flessione del -5,6% rispetto al L unica nota positiva deriva dal confronto territoriale: la quota di imprese che prevede assunzioni scende sotto il 20% nelle regioni del centro, in Toscana e in Italia rispettivamente con il 17,8%, il 18,5% e il 18,6% delle imprese che prevedono assunzioni (vedi tavola 24 fascicolo completo) 2. 1 Il Progetto Excelsior, in provincia di Siena, coinvolge un campione di imprese private attive, con almeno un addetto, operanti nel settore industriale e in quello dei servizi. 2 Le tavole complete della presente pubblicazione sono disponibili in formato excel sul sito nell area territoriale della Provincia di Siena oppure sul sito nell area della statistica. 5

9 Grafico 1 - Imprese che prevedono assunzioni nel 2010 (% sul totale). 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 24,6 20,8 22,8 17,0 28,1 26,3 32,6 26,8 26,1 17,5 21,7 14,6 10,0 5,0 0, TOTALE IMPRESE Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, IMPRESE ARTIGIANE L intenzione di non assumere riguarda diffusamente tutti i settori economici, con cali vistosi nelle costruzioni e negli altri servizi, registrando perdite rispettivamente di 8,4 punti percentuale e 10,5 punti percentuale (Tabella 1). Tabella 1 Imprese che prevedono assunzioni 3 - Serie Storica anni Quota % sul totale imprese intervistate. Industria in Anni Totale Costruzioni Commercio Altri Servizi senso stretto ,6 29,3 15,7 25,8 24, ,8 23,2 16,0 25,5 23, ,1 32,0 35,3 18,2 28, ,6 31,1 31,4 29,2 35, ,1 18,7 23,9 13,6 37, ,7 18,3 15,5 19,4 26,7 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, In un clima di incertezza come quello attuale occorre allora individuare le imprese che vogliono o che possono permettersi un assunzione. L identikit dell impresa rivolta all ampliamento della dotazione organica è molto semplice: è una grande impresa vocata alla ricezione turistica e alla ristorazione (91,7%) oppure una grande impresa impegnata nei servizi finanziari, nei servizi di informazione e nei servizi avanzati alle imprese (86,8%). Le altre imprese giustificano la volontà di non assumere nuovo personale con una adeguata dimensione dell organico disponibile nel 65,6% dei casi, mentre le imprese 3 Per gli anni , le assunzioni sono comprensive di quelle a carattere stagionale e di quelle a carattere permanente. Per gli anni precedenti, al contrario, le assunzioni stagionali erano escluse dal dato complessivo. 6

10 che assumono lo fanno perché costrette a sostituire dipendenti che vanno in pensione, maternità, malattia o aspettativa per il 34,6% dei casi o nel 32,5% dei casi per l utilizzo di lavoratori stagionali (vedi tavola 1.1 fascicolo completo). Il principale canale utilizzato dalle imprese nella selezione del personale, nel corso del 2009, è costituito dalla conoscenza diretta dei candidati nel 26,6% dei casi, seguito dall utilizzo di banche dati aziendali nel 24,6% dei casi e nel 19,8% dei casi ha un ruolo primario la segnalazione di candidati da parte di conoscenti e fornitori. Nelle grandi aziende, tuttavia, preferiscono avvalersi nel 48,1% dei casi di banche dati aziendali per il reclutamento del personale, seguite dalle società di somministrazione lavoro nel 15,7% dei casi e dalle società di selezione del personale nell 11,9% dei casi (vedi tavola 2 fascicolo completo). I flussi occupazionali previsti nel 2010 Dopo questo scenario generale passiamo ad analizzare i flussi occupazionali nel dettaglio. Per il secondo anno consecutivo, a partire dal 2005, il saldo occupazionale è negativo: il contingente di coloro che entrano in azienda è inferiore al contingente di coloro che escono generando un saldo di unità, che si concentrano nell industria (- 570) e nel commercio (-690) (Tabella 2). Se consideriamo i saldi occupazionali previsti in termini percentuali, vediamo che in Toscana e in Italia l andamento è migliore: rispettivamente -1,7% e -1,5%, mentre nel territorio senese il tasso si attesta sul -2,3%. Il tasso di variazione del saldo occupazionale è così negativo a causa del tasso in uscita: +12,9%, dato più che raddoppiato rispetto al 2005, quando era pari al +5% (Grafico 2). Il comparto maggiormente in difficoltà appare il comparto commerciale con un tasso di variazione del saldo occupazionale del -3,1%, mentre da un punto di vista dimensionale sono le imprese di piccole dimensioni con un -3,9% (vedi tavola 26 fascicolo completo). Grafico 2 - I tassi di entrata, di uscita e di sviluppo - Serie storica dal 2001 al Valori percentuali. Valori percentuali ,7 3,6 3,1 7,4 7,3 4,0 3,4 3,7 3,5 6,2 5,2 0,9 6,7 7,0 6,2 5,0 1,7 0,8 8,2 7,5 0,7 11,1 10,8 0,3 11,6 10, Tasso di Entrata Tasso di Uscita Anni Tasso di Sviluppo Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, ,6 10,5 12,9-2,3 7

11 Nel mondo artigiano si prevedono 290 unità di personale in meno, pari al 23,2% del totale provinciale e corrispondente ad un tasso di variazione del saldo occupazionale del -3,1%. Tabella 2 - Saldi occupazionali previsti - Serie Storica anni Valori assoluti. Provincia di Siena TOTALE PROVINCIA di cui: Artigianato TOSCANA CENTRO ITALIA Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Dovendo quantificare l entità del minore fabbisogno occupazionale, per attività economica, in generale, si nota che i settori più colpiti sono: il comparto del commercio al dettaglio e all ingrosso con 360 lavoratori in meno, il comparto delle costruzioni con 210 unità in meno e l industria dei metalli, della chimica, della plastica, della lavorazione ed estrazione di metalli con 200 persone in meno (vedi tavola 3 fascicolo provinciale). Le forme contrattuali richieste nel 2010 Nel 2010 si prospetta un mercato del lavoro caratterizzato da forte instabilità, espressa dall aumento delle forme contrattuali a termine. Infatti, la grossa fetta dei contratti in gioco riguarderà i contratti a tempo determinato per il 74,73%, con un ulteriore rafforzamento rispetto al 2009 quando questa tipologia contrattuale costituiva il 72%. La scomparsa dei contratti di inserimento che ormai sono una quota esigua (0,53%) e il drastico ridimensionamento dei contratti di apprendistato, che passano dal 7% del 2009 al 4,8% del 2010, indicano una netta polarizzazione del mercato del lavoro: da un lato il lavoro stabile rappresentato dai contratti a tempo indeterminato (19,57%) e dall altro il lavoro precario dei contratti a tempo determinato (74,73%), che complessivamente coprono il 94,3% dei posti disponibili (Grafico 3). 8

12 Grafico 3 - Le forme contrattuali richieste nel Contratto di apprendistato 4,80% Contratto di inserimento 0,53% Altre forme contrattuali 0,36% A tempo indeterminato 19,57% A tempo determinato 74,73% Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Dovendo stilare una classifica delle tipologie contrattuali prevalenti dei nuovi inseriti in azienda, vediamo che ci saranno per lo più contratti stagionali (54,2%), a tempo indeterminato (19,6%), a tempo determinato per sostituzioni temporanee (8,5%), a tempo determinato per sopperire a picchi di produzione (8,3%) e a tempo determinato per la messa in prova di nuovo personale. In particolare, l anno 2010 vedrà, per la prima volta dall anno 2002, le assunzioni prevalentemente stagionali: assunzioni di tipo stagionale e solo a carattere definitivo (Grafico 4). Il confronto territoriale, tuttavia, indica un profondo divario con la media regionale, con le altre regioni centrali e con l Italia: le assunzioni stagionali sono il 38,7% in Toscana, il 28,4% nell area centrale e il 31,2% in Italia. Se la media regionale dei tempi indeterminati non si discosta molto da quella provinciale (21,8%), l Area Centro e l Italia presentano entrambe una elevata percentuale, 31,8%. Tale dato differisce per settore di attività e per dimensione. Nelle grandi imprese con oltre 50 addetti la quota di contratti a tempo indeterminato sale di 8 punti percentuale, mentre sono i servizi operativi a presentare il 64,1% di personale che otterrà un contratto a tempo indeterminato, seguiti dal comparto industriale dei metalli, della chimica, della plastica, dell estrazione e lavorazione dei metalli con il 47,6% e il settore industriale afferente alla fabbricazione di macchinari, apparecchiature e alle industrie elettriche ed elettroniche con il 44,6% (vedi tavole 4 del fascicolo provinciale). 9

13 Grafico 4 - Assunzioni stagionali e non - Serie Storica anni Valori assoluti Contratti stagionali Contratti non stagionali Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Le assunzioni non stagionali nel 2010 Vediamo nel dettaglio come si compongono le assunzioni di tipo permanente, non legate alla stagionalità dell attività produttiva. Le assunzioni non stagionali saranno 2.570, 320 in meno rispetto al La loro composizione prevede assunzioni a tempo indeterminato, a tempo determinato (-250) e le restanti 320 con altre forme contrattuali (Grafico 5). Grafico 5 - Le forme contrattuali non stagionali richieste - Serie Storica anni Valori assoluti Contratto a tempo indeterminato Contratto a tempo determinato Altre forme contrattuali Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

14 Queste assunzioni riguarderanno soprattutto i servizi con inserimenti, le grandi imprese con 1.070, i servizi operativi con 470, il commercio al dettaglio e all ingrosso con 420 e, infine, 380 nei trasporti e attività connesse e servizi alle imprese (vedi tavola 6 del fascicolo provinciale). Sorprende in negativo il fenomeno dell occupazione giovanile: il reclutamento di personale al di sotto dei trenta anni riguarderà solo il 24,9% della manodopera, contro il 40,1% dell anno Il dato è ancora più rilevante se confrontato con la media regionale, delle altre regioni centrali e con la media nazionale: il divario è rispettivamente di 7,5, 12,7 e 10,7 punti percentuali (vedi tavola 33 del fascicolo provinciale). Le professioni più richieste nel 2010 Vediamo ora quali sono le professioni maggiormente richieste dalle imprese senesi. Se il personale non qualificato nei servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati sono in prima posizione con 440 figure, nelle altre cinque posizioni di questa classifica del lavoro troviamo a seguire gli addetti alle vendite al minuto con 260 unità, gli addetti alla ristorazione ed ai pubblici esercizi con 250 (cuochi, camerieri, barman), le professioni qualificate nei servizi sanitari (infermieri e assimilati) con 180 e gli operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili con 160. Continuando a scorrere questa ipotetica top ten, ci imbattiamo in tecnici dell amministrazione e dell organizzazione per 120 figure, personale non qualificato delle costruzioni ed assimilati (muratori e manovali) per 110, conduttori di veicoli a motore per 80, cassieri e addetti allo sportello per 80, professioni tecniche non specificate per 70, operai specializzati della lavorazione del cuoio, pelli, calzature ed assimilati per 60 e conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili non specificati per 60. Sorprende che dei 60 operai del cuoio ben il 73,21% sia di difficile reperimento e che dei 160 operai edili specializzati ben il 42,07% sia analogamente di difficile reperimento (Tabella 3). 11

15 Tabella 3 - Le professioni più richieste per il Provincia di Siena - Le figure più ricercate Assunzioni non stagionali 2010 di cui di difficile reperimento 1 Personale non qualificato nei servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati Valori assoluti Valori % 440 3,90 2 Addetti alle vendite al minuto ,01 3 Addetti alla ristorazione ed ai pubblici esercizi ,78 4 Professioni qualificate nei servizi sanitari 180 7,22 5 Operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili ,07 6 Tecnici dell amministrazione e dell organizzazione ,27 7 Personale non qualificato delle costruzioni ed assimilati ,46 8 Conduttori di veicoli a motore 80 27,38 9 Cassieri, addetti allo sportello ed assimilati 80 6,33 10 Professioni tecniche - Altre professioni 70 30, Operai specializzati della lavorazione del cuoio, pelli, calzature ed assimilati Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili - Altre professioni 60 73, ,56 Totale assunzioni non stagionali previste per il ,0 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, I principali profili dichiarati dalle imprese come introvabili sono costituiti dal personale non qualificato nei servizi turistici, che nella totalità dei casi rimane una esigenza non appagata, seguiti dai tecnici della sicurezza, della protezione ambientale e della qualità industriale con una percentuale del 92% e gli impiegati generici con una percentuale prossima all 87%. A seguire gli operai del comparto del legno con una percentuale dell 85,7%, i tecnici ingegneri con l 80,4% e gli operai specializzati in attrezzature elettriche ed elettroniche con il 77,8% (elettricisti etc.). 12

16 Tabella 4 - I profili introvabili per il I profili introvabili Richieste per il 2010 Di difficile reperimento v.a. % 1 Personale non qualificato nei servizi turistici Tecnici delle scienze ingegneristiche ,4 3 4 Operai specializzati installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche Tecnici della sicurezza, della protezione ambientale e della qualità industriale , ,7 5 Altre professioni - Impiegati Operai addetti a macchinari in impianti per la produzione in serie di articoli in legno ,7 Totale Profili Introvabili Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Ma vediamo ora quali indicazioni forniscono le imprese per le competenze richieste ai candidati da selezionare. Per i profili tecnici i candidati devono dimostrare di avere abilità nel gestire i rapporti con i clienti, problem solving e predisposizione a lavorare in team. Per quanto riguarda gli impiegati si richiede la capacità di gestire i rapporti con i clienti, capacità comunicativa scritta e orale e ancora working in team. Le stesse caratteristiche sono richieste alle professioni qualificate, mentre agli operai specializzati si richiedono abilità manuali, capacità di lavorare in autonomia e se occorre anche in gruppo. 13

17 Grafico 6 - Le competenze richieste dalle imprese ai candidati da selezionare per il Valori percentuali. 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 73,7 66,0 59,7 47,6 49,5 83,2 77,2 72,6 56,2 48,7 44,0 41,9 37,6 32,7 47,7 84,5 57,2 56,8 52,1 62,3 43,6 36,8 34,8 28,4 20,0 10,0 15,9 15,0 9,3 0,0 Professioni tecniche Impiegati Professioni qualificate in attività commerciali e servizi Operai specializzati Conduttori impianti - operai semiqualificati capacità comunicativa scritta e orale abilità nel gestire rapporti con clienti working team problem solving capacità di lavorare in autonomia abilità manuali Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, I titoli di studio più appetibili per le imprese nel 2010 Dovendo indicare quale percorso di studi intraprendere ad un giovane che si affaccia al mondo del lavoro e dell impresa, i dati del 2010 dimostrano un abbassamento dei livelli di istruzione e formazione piuttosto consistente. Le cause possono essere rintracciate negli stessi profili ricercati dalle imprese, in prevalenza low skills: in effetti, nel 33,3% dei casi le imprese privilegiano il diploma di scuola superiore o un istruzione postsecondaria, nel 47,1% la scuola dell obbligo, nel 13,0% dei casi formazione professionale e nel 6,6% dei casi il titolo universitario (Grafico 7). Nel confronto con il 2009, si nota un ulteriore aumento della formazione obbligatoria di 12 punti percentuale, la stabilità della formazione universitaria, una diminuzione della scuola superiore di 6 punti percentuale e un analogo calo di 6,5 punti percentuale della formazione professionale (vedi tavole 14 e 15 del fascicolo provinciale). 14

18 Grafico 7 - Le assunzioni previste per titolo di studio - Serie ,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 48,3 25,9 21,8 4,0 42,6 28,0 27,0 2,4 45,5 47,1 40,6 44,1 41,1 39,3 37,2 38,2 37,5 34,9 29,5 31,2 33,3 27,1 21,3 18,5 23,2 19,5 16,1 13,0 12,1 6,5 6,8 8,5 5,6 9,3 6,3 6, Titolo universitario Formazione professionale Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Diploma di scuola superiore Scuola dell'obbligo Entrando maggiormente nel merito, in provincia di Siena, l indirizzo universitario in discipline economiche continua ad essere quello maggiormente apprezzato fra i titoli accademici con 60 unità richieste delle 170 complessive per il livello universitario. Al contrario, nell indirizzo di ingegneria industriale i candidati sono introvabili nel 84%, ossia 25 candidati su 30. Per l istruzione secondaria, si preferisce l indirizzo amministrativo e commerciale oppure viene ritenuto ininfluente dalle imprese ai fini dell inserimento in azienda. Tra gli indirizzi tecnici si evidenzia la ricerca di candidati provenienti da indirizzi elettronici, 60 candidati che nel 93,1% dei casi non sono reperibili, così come i 30 provenienti dall indirizzo elettrotecnico, introvabili nel 60% dei casi e infine i 50 dell indirizzo meccanico, irreperibili nel 54,3% dei casi. Nell ambito della formazione professionale ecco che ritroviamo l indirizzo sociosanitario con 180 unità senza problemi di reclutamento e ancora l indirizzo meccanico con 50 unità, ma di difficile reperimento nel 73,5% dei casi (Tabella 5). 15

19 Tabella 5 - Gli indirizzi di studio più richiesti per il Indirizzo di studio segnalato dalle imprese Totale di difficile reperimento (valori %): TOTALE ASSUNZIONI NON STAGIONALI ,0 Livello universitario ,8 Indirizzo economico 60 17,5 Indirizzo di ingegneria industriale 30 84,0 Altri indirizzi 60 40,7 Livello secondario e post-secondario ,6 Indirizzo amministrativo-commerciale ,8 Indirizzo elettronico 60 93,1 Indirizzo meccanico 50 54,3 Indirizzo generale (licei) 40 0,0 Indirizzo turistico-alberghiero 30 22,2 Indirizzo elettrotecnico 30 60,0 Altri indirizzi 60 66,1 Indirizzo non specificato ,7 Qualifica regionale di istruzione o formazione professionale ,3 Indirizzo socio-sanitario 180 7,7 Indirizzo meccanico 50 73,5 Indirizzo turistico-alberghiero 20 0,0 Indirizzo edile 20 18,2 Indirizzo amministrativo-commerciale 20 20,0 Altri indirizzi 30 52,0 Livello scuola dell'obbligo ,0 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Per quanto riguarda il livello universitario merita analizzare i dati forniti dal MIUR in merito ai laureati che sforna l università degli studi di Siena, per quanto riguarda l anno Se nell ambito economico l offerta di laureati è ben al di sopra della domanda, lo stesso non si può dire per l indirizzo ingegneristico industriale dove sono ricercati 30 candidati e solo in 24 si sono laureati in una disciplina simile. 16

20 Tabella 6 - Gli indirizzi di studio più richiesti per il Facoltà Università di Siena Laureati - anno 2008 Economia 662 Farmacia 88 Giurisprudenza 432 Ingegneria 189 Ingegneria dell'automazione 24 Ingegneria delle Telecomunicazioni 58 Ingegneria Gestionale 30 Ingegneria Informatica 77 Lettere e Filosofia 607 Lettere e Filosofia di Arezzo 351 Medicina e Chirurgia 578 Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali 268 Scienze Politiche 3115 Totale 6290 Fonte: MIUR ANNO 2008 I contratti atipici e lo stage nelle aziende Nel 2010, le imprese senesi utilizzeranno complessivamente 420 lavoratori in somministrazione lavoro e 400 collaboratori a progetto. La percentuale di imprese che ricorreranno al lavoro atipico risulta in linea con la regione toscana per quanto riguarda le collaborazioni, mentre rimane ben al di sotto del livello regionale per quanto riguarda il lavoro interinale. Sono soprattutto le grandi imprese interessate da questo fenomeno, con una percentuale intorno al 30%, che si concentra nei servizi finanziari, di informazione e avanzati alle imprese. Nel corso del 2009, il 16,3% delle imprese ha ospitato tirocinanti per complessivi 1620 progetti formativi attivati e con un numero medio a impresa di 1,3 tirocinanti (vedi tavola del fascicolo provinciale). La media regionale e nazionale si attesta rispettivamente al 15,1% e al 14,8%. Le imprese maggiormente rivolte all utilizzo di stages e tirocini sono le aziende dei servizi (18,6%). Se poi si approfondisce ulteriormente vediamo che la fa da padrona il settore del credito-trasporti-servizi alle imprese con il 37,1%, e gli alberghi e i ristoranti con il 23,3% (Grafico 8). 17

21 Grafico 8 - Le imprese che hanno ospitato tirocinanti nel ,0 35,0 30,0 25,0 % imprese ospitanti tirocinanti nel Principali settori 23,3 37,1 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 15,7 16,5 Fabbricaz.macchinari e Costruzioni Alberghi, ristoranti, servizi Servizi finanziari, servizi apparecchiature, ind. di ristorazione e servizi di informazione e servizi elettriche ed elettroniche turistici avanzati alle imprese Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Le tavole complete della presente pubblicazione sono disponibili in formato excel sul sito nell area territoriale della Provincia di Siena oppure sul sito nell area della statistica. 18

22 Stampato nel mese di ottobre 2010 dalla Camera di Commercio I.A.A. di SIENA 19