Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali

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1 Progetto Excelsior Sistema informativo per l occupazione e la formazione Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali Principali risultati per la Provincia di SIENA per il 2012

2 Progetto Excelsior Sistema informativo per l occupazione e la formazione Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali Principali risultati per la Provincia di SIENA per il 2011 A cura di: Chiara Andrucci, Duccio Marconi, Tiziana Siveri Ufficio Studi e Statistica Camera di Commercio di Siena Fonte dei dati: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior

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4 La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro Sistema Informativo Excelsior

5 Presentazione La Camera di Commercio di Siena, in collaborazione con Unioncamere, ha partecipato anche nel corso del 2012 alla rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese, meglio conosciuta come Progetto Excelsior, inserita dal 1998 nel Programma Statistico Nazionale. I risultati dello studio, riportati nel presente volume, indicano un momento delicato per il tessuto imprenditoriale della provincia di Siena. Infatti, il saldo occupazionale presenta, per il quarto anno consecutivo, un segno negativo evidenziando flessioni preoccupanti soprattutto nel settore del commercio e nel comparto edile. L Ente Camerale, consapevole dell importanza e della rilevanza dei dati pubblicati, auspica che tali informazioni possano essere utili nella possibilità di avvicinare e di favorire l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro al fine di concretizzare appropriati interventi per la formazione e l orientamento professionale. Un ringraziamento va all Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, che ha curato l indagine e, in particolare, alle imprese che, con la loro disponibilità e collaborazione, ne hanno reso possibile la realizzazione. Massimo Guasconi Presidente della Camera di Commercio di Siena 4

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7 Le previsioni occupazionali per il 2012 nella provincia di Siena SOMMARIO: 1. Introduzione Il mercato del lavoro in provincia di Siena nel Le imprese che assumono nel I flussi occupazionali previsti nel Le forme contrattuali richieste nel Le assunzioni non stagionali nel Le professioni più richieste nel I titoli di studio più appetibili per le imprese nel I contratti atipici e lo stage nelle aziende La green economy

8 ANALISI LE PREVISIONI OCCUPAZIONALI PER IL 2012 NELLA PROVINCIA DI SIENA 1. Introduzione Il Progetto Excelsior è nato con l obiettivo di collegare il mondo formativo e quello imprenditoriale, analizzando i cambiamenti che si riflettono nella società e all interno del mercato del lavoro. Per una migliore comprensione dei fabbisogni occupazionali delle imprese appare opportuno proporre un breve excursus sul mercato del lavoro anche in riferimento all attuale crisi economica che sta vivendo la città di Siena e la sua provincia. 2. Il mercato del lavoro in provincia di Siena nel 2011 Non è un mistero che gli ultimi quattro anni abbiano cambiato profondamente la struttura economica, sociale e produttiva della provincia di Siena. Il deterioramento della situazione, però, è divenuto preoccupante proprio nel Sono aumentate di unità le persone in cerca di occupazione tanto che il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 6,6%, livello mai toccato dal Ben persone sono state espulse dai processi produttivi. Tabella 1 Il mercato del lavoro in Provincia di Siena - Serie storica dal 2004 al 2011 ANNI Occupati Persone in cerca di Tasso di occupazione Tasso di occupazione anni disoccupazione ,9 3, ,6 3, ,5 3, ,3 3, ,5 4, ,3 5, ,0 4, ,3 6,6 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT L occupazione diviene un problema ancora più urgente da affrontare se guardiamo la distribuzione dei livelli occupazionali per genere: se il tasso di disoccupazione maschile è sui livelli naturali e fisiologici del sistema economico locale, pur in aumento dal 4,1% del 2010 al 5,8% del 2011, lo stesso non può essere affermato per quanto concerne le donne che mostrano un tasso di disoccupazione superiore a quello medio provinciale di 0,8 punti percentuali (Grafico 1). 7

9 Grafico 1 - Il tasso di disoccupazione maschile e femminile in Provincia di Siena - Serie storica dal 2001 al ,6 4,9 2,0 5,4 1,3 4,9 2,3 4,3 2,4 4,1 3,0 4,9 2,0 5,1 2,7 5,6 3,5 7,1 4,1 6,0 5,8 7, Fonte: elaborazioni su dati ISTAT M D altronde la disoccupazione femminile, come indica il grafico 2, è un problema regionale e nazionale con valori davvero impressionanti, rispettivamente il 7,9% e il 9,6% (Grafico 2). Grafico 2 - Il tasso di disoccupazione in Toscana nel 2011 F 16,0 14,0 14,2 12,0 10,0 8,0 6,0 10,5 9,7 8,8 8,0 7,5 7,4 7,3 7,1 5,9 7,9 9,6 4,0 2,0 0,0 MS P T LU GR LI P O SI AR P I FI TOS ITALIA Maschi Femmine Totale Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Tuttavia, le difficoltà maggiori nel reperire un impiego ricadono sui giovani nella fascia di età anni: il tasso di disoccupazione raggiunge il 22,2%, 15,6 punti percentuali al di sopra della media provinciale. In questa classe di età la disoccupazione femminile raggiunge il 28,1%, in aumento di 3,3 punti percentuali su base annua. La piaga della 8

10 disoccupazione giovanile si presenta ancor più acuta in Toscana (24,9%) e in Italia (29,1%) con picchi del 35,9% già nel primo trimestre 2012 (Grafico 3). Grafico 3 - Il tasso di disoccupazione giovanile in Provincia di Siena nel ,0 30,0 25,0 20,0 18,4 28,1 22,2 15,0 10,0 5,0 7,6 8,2 7,9 4,3 5,8 4,9 5,8 7,4 6,6 0, e oltre Totale Maschi Femmine Totale Fonte: elaborazioni su dati ISTAT I cambiamenti strutturali dell economia locale sono facilmente desumibili dagli occupati nei vari settori economici che ammontano a , mentre gli addetti delle imprese sono unità. Nel settore primario gli occupati sono ( rispetto al 2010), nell industria sono e nel settore dei servizi (Tabella 2). Tabella 2 Gli Occupati per settore negli Anni Occupati ANNI Totale Agricoltura Industria Servizi Totale Industria Industria in senso stretto Fonte: elaborazioni su dati ISTAT 9

11 Conservare il proprio posto di lavoro sembra sempre più difficile anche alla luce del ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle imprese. Nel corso del 2011 sono state attivate ore di cassa integrazione guadagni, con un decremento annuale del -4,3%, già assorbito dall incremento del +44,6%, registrato nel I semestre 2012, che ha portato a le ore cassa integrazione (Tabella 3). Tabella 3 - Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni in Provincia di Siena - Serie storica Anni Ore totali CIG Variazione % , , , , , ,3 I semestre I semestre ,6 Fonte: elaborazioni su dati INPS 3. Le imprese che assumono nel 2012 Come ogni anno, nel periodo estivo, vengono aggiornati i dati sui fabbisogni occupazionali delle imprese della provincia di Siena sulla base del Progetto Excelsior 1, appuntamento consolidato, giunto alla sua XV a edizione. In un momento così particolare la banca dati excelsior permette di conoscere le azioni intraprese dalle imprese che tentano di sopravvivere all ondata di chiusure e procedure fallimentari. Solo il 15,2% prevede assunzioni nel corso del 2012, in calo rispetto al 2011 di 8,1 punti percentuali. Tra le imprese artigiane il fabbisogno occupazionale riguarda solo un impresa su cento (Grafico 4). Dal punto di vista dimensionale sono le grandi imprese che continuano a rinfoltire i propri organici, nonostante la crisi generalizzata, assumono infatti nel 69,4% dei casi. Le piccole e medie imprese assumono solo nell 11,8% e nel 17,2% dei casi. Nel confronto temporale si nota che, rispetto al 2011, tutte le tipologie dimensionali di impresa vedono diminuire vistosamente la quota di aziende che sono intenzionate ad assumere: le piccole registrano un -7,2%, le medie un -19,7% e le grandi un -9,5% (Tavola fascicolo completo). 1 Il Progetto Excelsior, in provincia di Siena, coinvolge un campione di imprese private attive, con almeno un addetto, operanti nel settore industriale e in quello dei servizi. 10

12 Guardando al di fuori dei confini provinciali, le imprese senesi in media assumono di più: a livello regionale la quota è del 14%, nelle regioni centrali è del 14,2% e a livello nazionale è del 14,4% (Tavola 31 fascicolo completo). Grafico 4 - Imprese che prevedono assunzioni nel 2012 (% sul totale). 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 24,6 20,8 22,8 17,0 28,1 26,3 32,6 26,8 26,1 17,5 21,7 14,6 23,3 18,1 15,2 11,0 10,0 5,0 0, TOTALE IMPRESE Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, IMPRESE ARTIGIANE Rimodellare gli organici e definire nuove strategie sembra una strategia messa in atto solo nei servizi diversi dal commercio: ben il 20,7% intende assumere, mentre commercio, costruzioni e industria in senso stretto assumeranno rispettivamente nel 9,3%, nel 12,0% e nel 11,3% dei casi. Purtroppo anche il territorio senese si sta trasformando in un economia di servizi a scapito della decennale vocazione manifatturiera locale. Tra i servizi troviamo un gran fermento per quanto riguarda l intero comparto dell accoglienza: il 3,5% delle imprese prevedono assunzioni negli alberghi, nei ristoranti e nei relativi servizi turistici. Sempre nel terziario anche le imprese dei trasporti e dei servizi finanziari assumeranno nel 21,2% dei casi (Tabella 4 e Tavola 1 fascicolo completo). 11

13 Tabella 4 Imprese che prevedono assunzioni 2 - Serie Storica anni Quota % sul totale imprese intervistate. Anni Totale Industria in senso stretto Costruzioni Commercio Altri Servizi ,6 29,3 15,7 25,8 24, ,8 23,2 16,0 25,5 23, ,1 32,0 35,3 18,2 28, ,6 31,1 31,4 29,2 35, ,1 18,7 23,9 13,6 37, ,7 18,3 15,5 19,4 26, ,3 23,2 17,7 16,2 28, ,2 11,3 12,0 9,3 20,7 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, In un clima di incertezza come quello attuale occorre allora individuare le imprese che vogliono o che possono permettersi un assunzione. L identikit dell impresa rivolta all ampliamento della dotazione organica è evidente: sono le imprese che esportano e che sviluppano nuovi prodotti o servizi. Nel primo caso sono il 20,4%, mentre nel secondo sono il 23,3%. Tra le imprese esportatrici prevalgono le industrie alimentari (23,2%) e tra le imprese che innovano sono in maggioranza quelle dei trasporti e dei servizi finanziari (46,4%). L innovazione riguarda anche il turismo(35,5%) e i servizi di informazione avanzati (28,2%). Le grandi imprese sono le più innovative (75%) e anche quelle maggiormente rivolte all internazionalizzazione (62,7%). La principale motivazione che spinge ad una assunzione è giustificata nel 34.5% dei casi dalla sostituzione di dipendenti che sono collocati in pensione oppure sono in maternità, ferie, malattia o aspettativa. Esiste poi la necessità di fronteggiare i cicli stagionali nel 29,6% dei casi e solo nel 25,7% dei casi l impresa assume in presenza di una domanda in crescita o ripresa (Tavole fascicolo completo). Il principale canale utilizzato dalle imprese nella selezione del personale, nel corso del 2011, è costituito dalla conoscenza diretta dei candidati nel 50,1% dei casi, seguito dall utilizzo di banche dati aziendali nel 25,8% dei casi e nell 8,7% dei casi ha un ruolo primario la segnalazione di candidati da parte di conoscenti e fornitori. Nelle grandi aziende, tuttavia, preferiscono avvalersi di banche dati aziendali per il reclutamento del personale (53,1%), seguite dalla conoscenza diretta dei candidati (10,7%) e dalle società di selezione del personale, associazioni di categoria ed internet (12,4%) (Tavola 4 fascicolo completo). 2 Per gli anni , le assunzioni sono comprensive di quelle a carattere stagionale e di quelle a carattere permanente. Per gli anni precedenti, al contrario, le assunzioni stagionali erano escluse dal dato complessivo. 12

14 4. I flussi occupazionali previsti nel 2012 Dopo questo scenario generale passiamo ad analizzare i flussi occupazionali nel dettaglio. Per il quarto anno consecutivo, a partire dal 2001, il saldo occupazionale è negativo: il contingente di coloro che entrano in azienda è inferiore al contingente di coloro che escono generando un saldo di -730 unità, che si concentrano nei servizi diversi dal commercio (- 380), nell industria (-210) e nelle costruzioni (-140). Se consideriamo i saldi occupazionali previsti in termini percentuali, vediamo che la provincia di Siena è in linea con l andamento toscano (-1,54%) e leggermente superiore alle regioni del centro (-1,2%) e al dato nazionale (-1,1%) (Tavole fascicolo completo). Il tasso di variazione del saldo occupazionale è negativo a causa del tasso in uscita: +7,83%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011, ma al contempo il tasso di entrata pari al +6,4% si riduce di 1,5 punti percentuali (Grafico 5). Grafico 5 - I tassi di entrata, di uscita e di sviluppo - Serie storica dal 2001 al Valori percentuali. Valori percentuali ,9 11,6 11,1 10,5 10,8 10,0 8,2 8,3 7,9 7,4 7,3 7,5 7,8 6,7 6,7 7,0 6,2 6,2 6,4 5,2 5,0 3,6 4,0 3,4 3,73,5 3,1 0,9 1,7 0,8 0,7 0,3-0,5-1,6-1,4-2, Anni Tasso di Entrata Tasso di Uscita Tasso di Sviluppo Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Nell artigianato si prevedono 190 unità di personale in meno, pari al 26% della forza lavoro provinciale, in virtù di un tasso di sviluppo 3 pari a -0,2% (Tabella 5, Tavola 32 e 33 fascicolo completo). 3 Il saldo di sviluppo è il tasso di variazione del saldo occupazionale. In altre parole è il tasso di variazione relativo al saldo tra coloro che entrano e coloro che escono dagli organici delle imprese. 13

15 Tabella 5 - Saldi occupazionali previsti - Serie Storica anni Valori assoluti. Provincia di Siena TOTALE PROVINCIA di cui: Artigianato TOSCANA CENTRO ITALIA Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Le forme contrattuali richieste nel 2012 Le nuove assunzioni, nel corso del 2012, sono stimate in unità che si contrappongono alle del 2011, con un calo di 850 figure professionali. L articolazione delle forme contrattuali offerte dalle imprese non si discosta molto dalla tendenza degli ultimi due anni: il 14% è costituito da contratti a tempo indeterminato, il 78% è formato dai contratti a tempo determinato, il 4,0% sono contratti di apprendistato e solo il 2% è composto dai contratti di inserimento. Tra i tempi determinati ben il 55% sono collegati a impieghi di tipo stagionale (Grafico 7). Il contratto a tempo indeterminato si riduce come forma contrattuale e riguarda solo 14 lavoratori su 100, anche se ci sono dei casi particolari. Nelle industrie dei metalli, della chimica e della lavorazione dei minerali non metalliferi questa percentuale sfiora il 50%, nelle public utilities arriva al 28,2% e nei servizi troviamo il 39,5% dei servizi finanziari e dei trasporti, il 36,6% nei servizi operativi e il 35,2% nei servizi informazione e servizi avanzati. Questi dati sono riconducibili a settori emergenti che possono in qualche modo indicare un nuovo modo di fare impresa. Il settore delle public utilities e quello dell elettronica e meccanica allargata raccolgono le esigenze di un nuovo tipo di economia: la Green Economy. Installatori, tecnici specializzati in energie rinnovabili piuttosto che esperti in risparmio energetico sono ricercati da imprese specializzate ma anche da altre che cercano di limitare i costi fissi degli impianti in un momento in cui gli investimenti devono essere ancora più oculati che in passato. Il secondo ramo è quello che può essere ricondotto al mondo high tech e in senso lato a tutte le moderne tecnologie dell Information Communication and Technology, Dovendo stilare una classifica delle motivazioni per cui si ricorre a tipologie contrattuali a tempo determinato ma di tipo non stagionale, la prevalenza dei nuovi inseriti in azienda è dovuta al picco di attività (13,4%), sostituzione di personale in maternità, ferie, aspettativa e malattia (11,8%) e prova di nuovo personale (4,5%). 14

16 Grafico 6 - Le forme contrattuali richieste nel Contratto a tempo determinato a carattere stagionale 55% Contratto a tempo indeterminato 14% Contratto di apprendistato 4% Contratto di inserimento 2% Contratto a tempo determinato 23% altri contratti 2% Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Saranno comunque le piccole imprese con meno di 10 addetti ad essere coinvolte maggiormente dai nuovi inserimenti ben 790. L industria ne assorbirà 58, di cui 210 nell industria alimentare-tessile-mobilio e carta, e 150 nelle costruzioni. Tra i servizi ne prevedono 2.890, di cui per alberghi, ristoranti, servizi turistici e di ristorazione (Tavola 7 fascicolo completo). Nota positiva deriva proprio dall entità delle assunzioni stagionali che in valore assoluto sono 1.924, di gran lunga inferiori a quelle di tipo non stagionale che sono (Grafico 7). 15

17 Grafico 7 - Assunzioni stagionali e non - Serie Storica anni Valori assoluti Contratti stagionali Contratti non stagionali Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

18 6. Le assunzioni non stagionali nel 2012 Vediamo nel dettaglio come si compongono le assunzioni di tipo permanente, non legate alla stagionalità dell attività produttiva. Le assunzioni non stagionali saranno 1.546, in calo rispetto al La loro composizione prevede 471 assunzioni a tempo indeterminato, 791 a tempo determinato e le restanti 284 con altre forme contrattuali (Grafico 8). Grafico 8 - Le forme contrattuali non stagionali richieste - Serie Storica anni Valori assoluti Contratto a tempo indeterminato Contratto a tempo determinato Altre forme contrattuali Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Queste assunzioni riguarderanno soprattutto le grandi imprese con 800 inserimenti, il settore ricettivo e della ristorazione con 390, il commercio al dettaglio e all ingrosso con 220 e, infine, 200 nella sanità, assistenza e istruzione (Tavole 8-9 del fascicolo completo). Il 64,7% di queste immissioni in ruolo dovrà avere esperienza specifica, con una predilezione verso la figura femminile nel 22,4% dei casi. Sorprende in negativo il fenomeno dell occupazione giovanile: il reclutamento di personale al di sotto dei 24 anni riguarderà il 13,3% della manodopera in linea con il dato regionale (13,5%) e superiore a quello nazionale (9,3%), ma la classe di età tra i 25 e i 29 anni, al contrario, sarà coinvolta solo nel 22,5% dei casi contro il 23,9% regionale e il 26,1%del dato nazionale. Questi dati dimostrano come la provincia di Siena continuerà, nei prossimi mesi, ad avere una vera e propria emergenza lavorativa tra i giovani in età post università. Il ricorso al part time avviene nel 31,2% dei casi e soprattutto nelle imprese dei servizi, mentre il personale immigrato assunto è il 12,9%, contro l 11,7% della regione e il 9,5 dell Italia (Tavole del fascicolo completo). La manodopera immigrata viene impiegata nel settore edile, ma si nota un inversione di tendenza: calano di 3,3 punti percentuali i lavoratori immigrati a livello provinciale nel corso del

19 7. Le professioni più richieste nel 2012 Vediamo ora quali sono le professioni maggiormente richieste dalle imprese senesi. In prima posizione troviamo profili di bassa specializzazione, 280 tra cuochi, barman, portieri e sommelier (addetti alla ristorazione e ai pubblici esercizi). A seguire in seconda posizione si colloca il personale non qualificato nei servizi di pulizia, igienici e di lavanderia (170), poi gli addetti alle vendite al minuto come commessi e cassieri (160). Continuando a scorrere questa ipotetica top ten ci imbattiamo negli artigiani, operai e agricoltori specializzati (90), negli impiegati addetti all accoglienza nelle strutture ricettive (80) e nei tecnici della salute (60) unità (Tabella 5). Tabella 5 - Le professioni più richieste per il Provincia di Siena - Le figure più ricercate Assunzioni non stagionali 2012 di cui di difficile reperimento Valori assoluti Valori % 1 Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione ,97 2 Personale non qualificato nei servizi di pulizia 170 3,01 3 Addetti alle vendite , Altre professioni - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 90 31,40 Impiegati addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela 80 3,80 6 Tecnici della salute 60 0, Artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nal mantenimento di strutture edili 60 18,33 Altre professioni -- Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 50 11,32 Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi 50 0,00 10 Altre professioni - Professioni tecniche 50 16, Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali 50 4,17 Impiegati addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro 40 6,98 Totale assunzioni non stagionali previste per il Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, I principali profili dichiarati dalle imprese come introvabili sono costituiti da Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi che nel 79% dei casi risultano assenti sul mercato del lavoro. A seguire troviamo gli operai come fonditori, saldatori, lattonieri, 18

20 calderai, montatori carpenteria metall. e profess.simili, con difficoltà di reperimento nel 76% dei casi, e gli artigiani, operai specializzati e agricoltori nel 31% dei casi Tabella 6 - I profili introvabili per il I profili introvabili Richieste per il 2012 Di difficile reperimento v.a. % Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi ,57 Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metall. e profess.simili ,86 Altre professioni relative alle figure di Artigiani, operai specializzati e agricoltori ,40 Altre professioni - Conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili ,00 Artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili ,33 6 Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione ,97 Totale Profili Introvabili Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

21 8. I titoli di studio più appetibili per le imprese nel 2012 Dovendo indicare quale percorso di studi intraprendere per poter affrontare al meglio il mondo del lavoro e dell impresa, i dati del 2012 dimostrano una polarizzazione dei livelli di istruzione e formazione piuttosto consistente sulla scuola dell obbligo e sulla scuola superiore. Gli studi della scuola dell obbligo, infatti, sono richiesti dal 29,5% delle imprese con un calo rispettivamente di 16 punti percentuali rispetto al 2011, mentre la formazione derivante dalla scuola media superiore si attesta sul 40,8%, in aumento di 6,2 punti percentuali rispetto al La formazione professionale é richiesta dal 13,6% delle imprese, in aumento di 2,4 punti percentuali, mentre la formazione universitaria è in aumento: 16,1% contro il 9,7% del 2011 (Grafico 9). Grafico 9 - Le assunzioni previste per titolo di studio - Serie ,0 45,0 35,0 25,0 15,0 5,0 25,9 21,8 4,0 48,3 45,5 42,6 40,6 44,1 37,238,2 31,2 28,0 29,5 27,1 27,0 21,3 18,5 23,2 16,1 8,5 6,5 6,8 5,6 2,4 47,1 45,5 41,1 40,8 39,3 37,5 34,9 34,6 33,3 29,5 19,5 13,0 16,1 13,6 12,1 9,7 10,2 9,3 6,3 6,6-5, Titolo universitario Formazione professionale Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Diploma di scuola superiore Scuola dell'obbligo Entrando maggiormente nel merito, in provincia di Siena, l indirizzo universitario in discipline sanitarie e paramediche balza al primo posto con 60 delle 250 richieste complessive per il livello universitario, dopo anni di dominio dell indirizzo economico che troviamo al secondo posto insieme con l indirizzo chimico-farmaceutico con 50 unità. Il 30% degli economisti è comunque introvabile nella nostra provincia, mentre i chimici introvabili sono solo il 7%. Per l istruzione secondaria e post-secondaria, si preferisce l indirizzo amministrativo e commerciale con 100 inserimenti su 630. A seguire si evidenzia la ricerca di candidati provenienti dall indirizzo turistico-alberghiero (80), da quello meccanico (70) e da quello chimico (60). Una grossa fetta dei candidati hanno una formazione secondaria o postsecondaria non specificata pari a 190 unità. 20

22 Nell ambito della formazione professionale, qualifica o diploma, ritroviamo l indirizzo turistico alberghiero che conta 80 richieste su 210 (Tabella 7). Se incrociamo il titolo di studio richiesto dalle imprese e il settore economico di appartenenza delle stesse è possibile notare che coloro che conseguono titoli di studio di istruzione post secondaria (ITS) nel 54,2% dei casi andranno a rinfoltire la forza lavoro della meccanica allargata e nel 50,8% in quello delle public utilities, oltre a un 54,2% che saranno collocati nell ICT. Ancora una volta si mettono in evidenza due settori emergenti: la green economy e il comparto high tech. Tabella 7 - Gli indirizzi di studio più richiesti per il Indirizzo di studio segnalato dalle imprese Totale di difficile reperimento (val. %): TOTALE ,7 Livello universitario 250 9,7 Indirizzo sanitario e paramedico 60 0,0 Indirizzo economico 50 29,6 Indirizzo chimico-farmaceutico 50 6,7 Indirizzo non specificato 40 5,4 Livello secondario e post-secondario 630 9,4 Indirizzo turistico-alberghiero 80 13,8 Indirizzo tessile, abbigliamento e moda Indirizzo termoidraulico 20 0,0 Indirizzo socio-sanitario 40 21,1 Indirizzo non specificato ,5 Indirizzo meccanico 70 0,0 Indirizzo chimico 60 0,0 Indirizzo amministrativo-commerciale 100 1,0 Altri indirizzi 30 15,2 Qualifica di formazione o diploma professionale ,0 Indirizzo turistico-alberghiero 80 4,9 Indirizzo linguistico 30 0,0 Indirizzo edile Altri indirizzi Nessuna formazione specifica ,9 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

23 9. I contratti atipici e lo stage nelle aziende Nel 2012, le imprese senesi utilizzeranno complessivamente lavoratori in somministrazione lavoro, e 460 collaboratori a progetto e 360 collaboratori con partita iva. A questi ultimi si aggiungono circa 360 tirocinanti e stagisti retribuiti, frutto della nuova legge regionale in materia di informazione e inserimento lavorativo (Tavole del fascicolo completo). Nel corso del 2011, il 69% delle imprese ha ospitato tirocinanti per complessivi progetti formativi attivati e con un numero medio a impresa di 1,4 tirocinanti. La media regionale e nazionale si attesta rispettivamente al 13,1% e al 14,2%. Le imprese maggiormente rivolte all utilizzo di stages e tirocini sono le aziende dei servizi (18,9%). Se poi si approfondisce ulteriormente vediamo che prevale il settore dei servizi informativi con il 30,9%, le public utilities con il 23%, la sanità assistenza ed istruzione con il 21,3% e il commercio con il 19,1% (Grafico 10). Grafico 10 - Le imprese che hanno ospitato tirocinanti nel ,0 30,0 30,9 % imprese ospitanti tirocinanti nel Principali settori 25,0 20,0 23,0 21,3 19,1 15,0 10,0 5,0 0,0 S e rviz i d i in fo rma z io n e e s e rviz i a va n z a ti Altre in dus trie e pub lic u tilitie s S a n ità, a s s is te n z a, is tru z io n e e tc. Co mme rc io a l d e tta g lio e a ll'in g ro s s o Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

24 10. La green economy La dimensione aziendale delle nostre imprese resta stabile a 2,6 addetti ad unità locale. Sono 66 le unità locali high tech e 488 le imprese esportatrici; ben sono le imprese che si rivolgono alla Green Economy, il 27,1% provinciale, che, nel corso del quadriennio , hanno investito con l ottica della riduzione dei consumi di materie prime e ed energia e con la ricerca della sostenibilità del processo produttivo. Non va dimenticato che la provincia di Siena è la terza in Toscana per la produzione di energie rinnovabili, dietro a Pisa e a Grosseto, che nel complesso producono l 81% delle energie rinnovabili della regione Toscana, di cui il 95% solo dalla geotermia (Tabelle ). Tabella 8 - Imprese che hanno investito o programmato di investire in prodotti e tecnologie green, per finalità degli investimenti e relative assunzioni programmate nel 2011 Province e regioni Imprese che hanno investito/programmat o di investire nel green tra il Valori assoluti** Incidenza % su totale imprese Imprese che hanno investito nel green tra il per tipologia di investimenti*** (%): Riduzione consumi di materie prime ed energia Sostenibilit à del processo produttivo Prodotto/ servizio offerto Assunzioni programmate per il 2011 dalle imprese che hanno investito/programmato di investire nel green tra il Valori assoluti** Incidenza % su totale assunzioni Massa-Carrara ,6 66,5 27,3 13, ,8 Lucca ,5 69,3 24,0 12, ,0 Pistoia ,3 68,4 23,3 12, ,9 Firenze ,4 69,9 24,6 13, ,6 Livorno ,1 72,1 22,1 12, ,4 Pisa ,4 64,6 28,3 13, ,4 Arezzo ,5 69,8 24,0 13, ,3 Siena ,1 69,7 22,0 14, ,5 Grosseto ,5 75,5 18,4 12, ,8 Prato ,0 60,4 34,1 12, ,4 TOSCANA ,4 68,4 25,2 13, ,1 ITALIA ,9 70,8 23,0 13, ,7 23

25 Tabella 9 - Consumi di energia elettrica per settore di attività economica (milioni di Kwh). Anno 2010 Consumi di energia elettrica per settore Agricoltura Industria Terziario Domestico Totale di attività economica (milioni di Kwh). Anno 2010 Firenze 44, , , , ,90 Lucca 16, ,80 605,2 492, ,40 Livorno 16, ,60 608,6 417, ,80 Pisa 20,5 793,6 757, ,00 Arezzo 32,9 548,7 494,8 379, ,70 Siena 65,2 430, , ,00 Prato 2, ,9 282, ,00 Pistoia 22,6 446,2 399,9 346, ,70 Grosseto 63,2 261,5 358,8 297,3 980,8 Massa-Carrara 2 398,5 260,5 226,3 887,3 TOSCANA 287, , , , ,20 ITALIA 5.610, , , , ,5 Tabella 10 - Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per tipologia di fonte (valori in Gwh). Anno 2010 Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per tipologia di fonte (valori in Gwh). Anno 2010 Fotovoltaica Eolica Idraulica Bioenergia Geotermica Totale Pisa 7,4 36,5 0,0 27, , ,8 Grosseto 10,7 36,5 5,1 102, , ,4 Siena 5,0 0,0 5,1 27, , ,9 Lucca 9,0 0,0 611,8 9,3 0,0 630,0 Arezzo 12,8 0,9 152,9 27,8 0,0 194,5 Pistoia 5,1 0,9 152,9 9,3 0,0 168,3 Livorno 5,7 0,9 0,0 148,5 0,0 155,2 Massa-Carrara 3,6 0,0 102,0 0,0 0,0 105,6 Firenze 13,7 0,0 5,1 37,1 0,0 55,9 Prato 6,9 0,9 0,0 0,0 0,0 7,8 TOSCANA 79,8 76, ,9 389, , ,2 ITALIA 1.905, , , , , ,7 Il settore della green economy inteso come produzione di pannelli solari e produzione di energia elettrica annovera nella provincia di Siena circa 18 imprese dislocate nei comuni di Asciano, Chiusi, Colle di Val d'elsa, Piancastagnaio, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano, Siena, Sinalunga e Torrita di Siena. Queste imprese impiegano 93 addetti e 24

26 sembrano attualmente non sentire la crisi economica come altri comparti. In effetti se consideriamo il monte ore di cassa integrazione possiamo vedere che dal 2005 ad oggi sono una quantità residuale (Grafico 11). Grafico 11 Cassa Integrazione Guadagni dal nel settore Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di calore in provincia di Siena Agosto Ore di Cassa Integrazione Green Economy Ore di Cassa Integrazione Provincia di Siena Le tavole complete della presente pubblicazione sono disponibili in formato excel sul sito nell area territoriale della Provincia di Siena oppure sul sito nell area della statistica. 25

27 Stampato nel mese di settembre 2012 dalla Camera di Commercio I.A.A. di SIENA 26