Sorveglianza degli Incidenti Stradali. U.O. Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento di Sanità Pubblica

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1 Sorveglianza degli Incidenti Stradali U.O. Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl Cesena

2 DATO INFORMAZIONE AZIONE

3

4 Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un importante problema di sanità pubblica 1999 : incidenti con esiti gravi Ogni giorno in Italia 18 morti e 868 esisti invalidanti Prima causa di morte sotto i 45 anni negli uomini 40 anni in media di Anni di vita persi (vs di neoplasie e cardiovascolare)

5 Evoluzione tassi di mortalità Confronto tra Italia ed Unione Europea(*) * Esclusi Grecia,Spagna e Portogallo tasso di mortalità / abitanti Italia U.E.(12 paesi) Fonte dati: Piano Nazionale Sicurezza Stradale anni

6 Incidenti Stradali e Morti Italia anni (Base 1991=100) Incidenti Morti Fonte dei dati: ISTAT

7 Sistemi informativi operanti Le informazioni sugli effetti sanitari e sui loro determinanti sono desumibili in Italia da 3 principali fonti informative: 1) Rapporto Statistico di Incidente stradale (ISTAT- Aci) 2) Schede di morte 2) Schede di dimissione ospedaliera (SDO)

8 1) Rapporto statistico di Incidente Stradale Caso Incidente stradale (con danni alle persone) Segnalazione I livello II livello Ritorno informazione Rilevazione Forze dell ordine: Polizia, Carabinieri,Polizia Municipale Organo Coordinatore: Inserimento dati e trasmissione ISTAT: -Raccolta,analisi ed elaborazione dei dati -Report annuale nazionale -Report a livello anche regionale

9 2) Scheda di Morte Caso Decesso da incidente stradale (codici ICD-IX E ,E826,E829) Segnalazione I livello Medico Ufficio di stato civile Asl: Codifica manuale e controllo qualità dato II livello ritorno informazione Regione: Registro Mortalità Reports periodici ISTAT: Codifica Automatica Reports periodici

10 3) Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) Caso Ricovero da incidente stradale (Campo Trauma cod.3) egnalazione I livello Medico di Reparto: Diagnosi di dimissione Direzione di Asl: Controllo ed inserimento dati II livello III livello Agenzia Sanitaria Regionale: Controllo, elaborazione e trasmissione Ministro della Sanità feed-back feed-back

11 Utilità dei 3 sistemi informativi SI Stima mortalità e morbosità Valutazione andamento temporale Ipotesi su fattori di rischio associati e stimolo alla ricerca epidemiologica Azioni preventive sul territorio NO Identificazione fattori di rischio (es.alcol) Valutazione effetti di misure preventive adottate (es. uso casco o cinture, segnaletica )

12 Attributi dei sistemi: 1) Semplicità? Complessità per l esistenza di 3 flussi con obiettivi diversi e difficilmente integrabili Fonti utilizzate molteplici Estensione a tutto il territorio nazionale Qualità dei dati (??) Problematica diffusione dei dati a livello locale Difficoltà di integrazione e confrontabilità dei 3 sistemi NO

13 Attributi dei sistemi: 2) Flessibilità? L organizzazione sul territorio nazionale e il coinvolgimento di diversi enti non agevolano la flessibilità dei 3 sistemi Difficoltà nei cambiamenti per aumentare l integrazione fra i sistemi Difficoltà ad inserire o modificare i quesiti richiesti. NO

14 Attributi dei sistemi: 3) Sensibilità? Proporzione di casi dell evento rilevati dai 3 sistemi rispetto a quelli reali Incidentalità: sottostima 30% (studi sul territorio) Dimissione Ospedaliera sottostima 40-50% (studi sul territorio) Morte sensibile

15 Attributi dei sistemi 4) Rappresentatività? Necessità di studi speciali su campioni (es. McClure - Australia, Lauriola -Modena) Nella completezza ed accuratezza dei dati distinzione : Incidenti maggiori Incidenti minori SI NO

16 INFORMAZIONE AZIONE

17 Scelta di quale denominatore? Popolazione residente (tassi di mortalità) Veicoli immatricolati Superficie stradale Flussi di traffico

18 Rapporto di mortalità 64,3-81,1 47,6-64,3 30,9-47,6 14,2-30,9 Mappa tematica dei rapporti di mortalità per regione

19 Tassi standardizzati di mortalità per regione (per abitanti) S icilia B asilicat a Campan ia Abr uzzo Marche T oscan a Ligur ia Venet o Lombar dia Piemon t e

20 Mortalità Elevato impatto socio-sanitario nelle province del litorale romagnolo(ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Tassi di mortalità da Incidente stradale pari a 24.0 / abitanti, maggiori rispetto al valore relativo all Italia (13,5) e alla Regione (21.3).

21 Mortalità anni Ausl N Decessi Tasso Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Litorale 1581 (38%) 24.0 Regione E-R

22 Mortalità da Incidente Stradale anni tassi etàspecifici/ ,2 2,9 25,4 22,0 38,0 34,3 17,3 15,5 17,2 15,6 38,3 33, >65 età Litorale Regione E-R

23 Tassi/ Mortalità per età e per tipo d'incidente Romagna, anni < > 65 auto moto ciclisti pedoni Età, anni nte dati: Dipartimenti Sanità

24 Pedoni morti e feriti in ambito urbano - Anno Morti Feriti anni

25 Distribuzione decessi per residenza (anni 94-98) N decessi ferrara ravenna forlì cesena rimini residenti non residenti

26 Ricoveri Nel 1999 tra i residenti si sono verificati ricoveri ordinari per incidenti stradali, pari al 2,1% di tutti i ricoveri si sono verificati nel sesso femminile (37%) e nel sesso maschile (63%).

27 Ricoveri 1999 Ausl Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Litorale Regione E-R N Ricoveri Residenti (43%) Tasso Ospedalizzaz. (1.000 ab.)

28 Rapporto Maschi/Femmine Ospedalizzazione = 1.5 Mortalità = 3.1

29 Ricoveri La classe di età più coinvolta è quella tra 14 e 17 anni sia nelle femmine che, soprattutto, nei maschi. Nella classe di età 65 e oltre i ricoveri sono meno frequenti che in altre classi, ma si evidenziano tassi di letalità e di invalidità più elevati.

30 Ricoveri da Incidente Stradale 1999 tass età-specifici / ,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 10,4 8,0 6,5 5,5 3,3 3,6 2,6 2,6 2,5 1,3 1,9 1, >65 età Litorale Regione E-R

31 Ricoveri I ricoveri sono più frequenti nei giorni di sabato, domenica e lunedì ( soprattutto per la classe d età anni ) Nella stessa classe letalità ed invalidità presentano valori superiori alla media regionale

32 Ricoveri Queste due considerazioni fanno ritenere che i giovani siano vittime di incidenti particolarmente gravi, avvenuti per lo più durante gli spostamenti per raggiungere i luoghi di divertimento

33 gg deg Fig. 8 Distribuzione della percentuale di ricoveri per n di giornate di degenza gric 20,00 18,00 16,00 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00

34 Rapporto di mortalità per tipologia della strada Urbane 18,2 Comunali extraurbane 51,0 Provinciali 85,2 Statali 83,2 Autostrade 69,

35 Percezione del rischio e uso dei dispositivi di sicurezza: Percentuale di utilizzazione della cintura di sicurezza (conducenti) ITALIA GRECIA PORTOGALLO IRLANDA BELGIO SPAGNA USA AUSTRIA OLANDA DANIMARCA SSEMBURGO FRANCIA FINLANDIA SVEZIA REGNO UNITO GERMANIA CANADA Fonte: Risk taking behaviour and traffic society, Murray Mackay, University of Birmingham, UK.

36 Agrigento Uso delle cintur e nelle pr ovincie che hanno ader ito al sistema ULISSE (mar zo 2001 ) Av e lin o Ca mpobaso Co senza Ca tanzaro Lodi Lucca Ancona Firenze Pav ia Re gg io Ca la b ria Ma tera Terni Salerno Bologna Sondrio Go rizia Forlì Ca tania Parma Asti Ca g lia ri Modena Bie la Agrigento IGCSS-ISS (apr.2001 ) 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 % us o Fig.3

37 Sistema ULISSE - Andamento dell'uso delle cinture di sicurezza 100,0 80,0 % uso 60,0 40,0 20,0 Nord Centr Sud 0,0 Dic Gen Feb Mar IGCSS-ISS (apr.2001) mese Fig.2

38 Differenza nella gravità dovuta all utilizzo delle cinture di sicurezza % deceduti % feriti 30 % illesi ,5 6,9 0 Si No

39 Tr apani Uso del casco nelle pr ovincie che hanno ader ito al sistema ULISSE (mar zo 2001 ) Avellino Reggi ocal abr i a Mater a Bar i Cagliari Paler mo Rovi go LaSpezi a Par ma Ancona Cuneo Ri mi ni Fi r enze Bol ogna Ver bcusoss Campobasso I GC SS- I SS 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 % us o Fig.4

40 Sistema Ulisse - Andamento dell'uso del casco % uso 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 %Nord %Centro %Sud 0,0 Dic Gen Feb Mar IGCSS-ISS (apr.2001) mese Fig.1

41 Percentuale di decessi e di incolumi per utilizzo del casco Casco Senza casco Deceduti Incolumi

42 Conclusioni Mancanza di un sistema organico : i dati ricavabili sono utili, ma non sempre integrabili e confrontabili. Pianificazione di interventi preventivi e loro valutazione: - necessità di ulteriori informazioni Analisi comparata delle 3 fonti : - stima evento (fasce di popolazione coinvolte) - stima esiti e costi - Ipotesi fattori di rischio correlabili

43 Raccomandazioni (1) Mantenimento dei sistemi di sorveglianza esistenti Miglioramento del funzionamento: - aumento integrazione e confrontabilità (link) - miglioramento qualità del dato - Consentire l analisi anche a livello locale (georeferenziazione) Miglioramento valutazione degli esiti Studi dei determinanti

44 Raccomandazioni (2) complessità del fenomeno livelli diversi di sorveglianza 1 livello (misurare, monitorare, informare,ipotizzare) minimum data set dato tecnico separato dal dato sanitario 2 livello (identificare fattori di rischio e misure preventive,valutare efficacia degli interventi ) Sistemi di sorveglianza e studi specifici

45 AZIONE Necessità di un approccio globale al problema Incidenti Stradali Patto per la Sicurezza Stradale

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