Norme Tecniche di Attuazione. Le modifiche riportate in corsivo grassetto discendono dal D.A. di approvazione definitiva

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1 Norme Tecniche di Attuazione 2. ADOTTATO CON DELIBERA CONSILIARE n 187 DEL CON INTRODOTTE LE MODIFICHE DISCENDENTI DAL D.A. DI APPROVAZIONE DEFINITIVA n 404/DRU DEL Prof. Arch. Giuseppe Gangemi capogruppo Data: Tavola Dott. Arch. Vincenzo Calvaruso Dott. Arch. Salvatore Caradonna Prof. Ing. Benedetto Colajanni Norme Tecniche di Attuazione Le modifiche riportate in corsivo grassetto discendono dal D.A. di approvazione definitiva Le note numerate riportano il testo originario sostituito o abrogato 2 INDICE TITOLO I: DISPOSIZIONI GENERALI... 3 ART. 1 Contenuti e campo di applicazione delle P.E. di Alcamo Sud... 3 ART. 2 Elaborati costitutivi delle Prescrizioni Esecutive PE ART. 3 Zonizzazione esecutiva e destinazioni d uso... 5 ART. 4 Disposizioni generali... 5 TITOLO II: ATTUAZIONE... 7 ART. 5 Modalità di attuazione... 7 ART. 6 B1pe - Zona di recupero urbano con edilizia a cortina continua... 7 ART. 7 B2pe - Zona di edilizia esistente urbana a case isolate... 8 ART. 8 B3pe - Zona di edilizia esistente suburbana a case isolate / 15

2 ART. 9 C1pe - Zona di edilizia con tipologia in linea a progettazione unitaria ART. 10 C2pe - Zona di edilizia urbana a case isolate ART. 11 C3pe - Zona di edilizia suburbana a case isolate ART. 12 C4pe - Zona di edilizia stagionale di filtro al Parco Territoriale di M.Bonifato ART. 13 C5pe - Zona di edilizia stagionale rada ART. 14 D1pe - Zona per attività produttive non nocive ART. 15 E1pe - Zona agricola di tutela ambientale e pausa all urbanizzazione ART. 16 E2pe - Zona agricola a colture specializzate ART. 17 Fc - aree riservate ad attrezzature di interesse comune ART. 18 Fi - Aree riservate ad attrezzature per l'istruzione ART. 19 Fv1 - Verde pubblico attrezzato ART. 20 Fv2 - Aree a verde privato attrezzato per lo sport ART. 21 Aree a verde di arredo stradale TITOLO III: PRESCRIZIONI PARTICOLARI ART. 22 Aree ad elevata pericolosità geomorfologica ART. 23 Edifici di interesse ambientale ART. 24 Parcheggi privati ART. 25 Porticati e passi carrai ART. 26 Pertinenze e recinzioni ART. 27 Opere ed impianti a rete ART. 28 Metodo di calcolo degli oneri di urbanizzazione ART. 29 Misure di salvaguardia NOTE TITOLO I: DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 Contenuti e campo di applicazione delle Prescrizioni Esecutive di Alcamo Sud Le presenti Norme tecniche di attuazione disciplinano tutti gli interventi che comportano trasformazione urbanistica ed edilizia della zona residenziale CPE a sud del centro urbano, soggetta a Prescrizioni Esecutive (d'ora in avanti definite con la sigla PE1) ai sensi dell art. 50 delle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale, così come perimetrata negli elaborati di progetto di cui al successivo articolo. Le Prescrizioni Esecutive prevedono i necessari raccordi con il territorio circostante, ai fini di una armonizzazione della viabilità e delle previsioni urbanistiche. Le Prescrizioni Esecutive PE1 hanno valore di Piano Particolareggiato (PP), ai sensi dell art. 2 della L.R n. 71/ 78 e dell art. 3 della L.R. n. 15/ 91 e pertanto mantengono la loro validità per un periodo di dieci anni dalla data di approvazione. Le Prescrizioni Esecutive si applicano secondo le previsioni e le disposizioni delle tavole di progetto e delle presenti Norme Tecniche di Attuazione, nonché del Regolamento Edilizio Comunale, in quanto compatibili. ART. 2 Elaborati costitutivi delle Prescrizioni Esecutive PE1 2 / 15

3 Le Prescrizioni Esecutive PE1 sono costituite dai seguenti elaborati: 1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA E PREVISIONE DI MASSIMA DELLE SPESE 2. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE 3. STRALCIO DELLE PREVISIONI DEL P.R.G. SCALA 1: ZONIZZAZIONE ESECUTIVA SCALA 1: PLANIMETRIA DI PROGETTO - SCHEMA PLANIVOLUMETRICO SCALA 1: SUDDIVISIONE DELLE AREE FABBRICABILI IN ISOLATI: DIMENSIONAMENTO E CONSISTENZA VOLUMETRICA SCALA 1: PLANIMETRIA SU MAPPA CATASTALE -PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO SCALA 1: PROFILI REGOLATORI, SEZIONI STRADALI E ALBERATURE TIPO SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE FOGNANTE ACQUE NERE SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE FOGNANTE ACQUE BIANCHE SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE IDRICA SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE TELEFONICA SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE DEL GAS METANO SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA SCALA 1: PROGETTO DI MASSIMA DELLA RETE DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SCALA 1: ELENCO DEGLI IMMOBILI DA ESPROPRIARE 3 / 15

4 17. COSTO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E DELLE AREE DA ESPROPRIARE Le tavole di progetto delle PE1 sono state redatte su restituzioni aerofotogrammetriche alla scala 1:2.000 aggiornate al Nel caso di discordanze fra le tavole di progetto del PRG e le tavole delle presenti PE1 prevalgono le tavole delle Prescrizioni Esecutive, ai sensi dell ultimo comma dell art delle N.T.A. del PRG. ART. 3 Zonizzazione esecutiva e destinazioni d uso La zona CPE di cui all art. 50 del PRG comprende prevalentemente aree residenziali e spazi pubblici destinati ad attività collettive, a verde pubblico ed a parcheggi ai sensi dell art. 3 del D.I. 1444/ 68. La zonizzazione esecutiva delle PE1 individua le seguenti sottozone: - B1pe Zona di recupero urbano con edilizia a cortina continua - B2pe Zona di edilizia esistente urbana a case isolate - B3pe Zona di edilizia esistente suburbana a case isolate - C1pe Zona di edilizia con tipologia in linea a progettazione unitaria - C2pe Zona di edilizia urbana a case isolate - C3pe Zona di edilizia suburbana a case isolate - C4pe Zona di edilizia stagionale di filtro al Parco Territoriale di M. Bonifato - C5pe Zona di edilizia stagionale rada - D1pe Zona per attività produttive non nocive - E1pe Zona agricola di tutela ambientale e pausa all urbanizzazione - E2pe Zona agricola a colture specializzate - Fc aree riservate ad attrezzature di interesse comune - Fi aree riservate ad attrezzature per l'istruzione - Fv1 aree a verde pubblico attrezzato - Fv2 aree a verde privato attrezzato per lo sport - aree di parcheggio pubblico. - aree a verde di arredo stradale ART. 4 Disposizioni generali Le seguenti disposizioni generali, nell ambito delle presenti Prescrizioni Esecutive, valgono in tutte le sottozone omogenee Bpe, Cpe e Dpe. Per le costruzioni già realizzate, comprese quelle realizzate abusivamente, non è consentito alcun aumento di volumetria e/o superficie utile restando ammessi solo gli interventi di cui alle lettere a),, c) e d) dell art. 20 della L.R. 71/ 78, nel rispetto della 6 volumetria e del rapporto di copertura esistenti. In ogni zona omogenea, anche quando essa ricopre solo parzialmente un isolato, l indice di fabbicabilità fondiaria (If) è interamente utilizzabile su ogni singolo lotto. Se nei lotti di pertinenza degli edifici esistenti la densità fondiaria è, all atto 4 / 15

5 dell adozione delle presenti prescrizioni esecutive, superiore a quella consentita per la relativa zona omogenea, le aree dei lotti non possono essere utilizzate per nuova edificazione. Quando nei lotti di pertinenza degli edifici esistenti la densità fondiaria è, all atto dell adozione delle presenti prescrizioni esecutive, inferiore a quella consentita per la relativa zona omogenea, le aree eccedenti possono essere utilizzate per nuove edificazioni 1. Le richieste di concessione edilizia per nuove costruzioni 2 devono essere corredate da espressa dichiarazione che nessuna parte dell area di pertinenza del fabbricato si trova nelle condizioni di cui al quarto 3 comma del presente articolo. Il numero e la dimensione dei lotti, la posizione e la sagoma degli edifici indicate nella Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico sono indicativi. Nel caso che uno o più ditte proprietarie volessero modificarle si dovrà presentare un progetto planivolumetrico dell intero isolato, nel quale si dimostri che la nuova disposizione planimetrica degli edifici non comporta alcun nuovo vincolo alle previsioni di edificazione sui lotti contigui non interessati dalla modifica. Il rilascio della concessione edilizia é subordinato alla approvazione del progetto planivolumetrico con determinazione del Sindaco. Il progetto planivolumetrico é riportato sulla Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico a cura dell Amministrazione. L approvazione della nuova disposizione planimetrica può essere negata dall Amministrazione Comunale anche soltanto per motivi riguardanti l ordinata edificazione, l assetto urbanistico o le tipologie architettoniche prevalenti nell intero isolato. In tutte le zone Bpe e Cpe è consentita la costruzione in aderenza a un fabbricato contiguo già esistente ovvero previo accordo con il proprietario confinante che si impegna a costruire anch esso in aderenza al nuovo fabbricato, fermo restando le norme del C.C. sui muri in unione o in comunione. Quando il fabbricato esistente nel lotto contiguo non rispetta la distanza minima dal confine, la nuova edificazione per cui si chiede la concessione è tenuta a rispettare soltanto il suo distacco minimo dal confine. 7 TITOLO II: ATTUAZIONE ART. 5 Modalità di attuazione Le Prescrizioni Esecutive della zona residenziale CPE si attuano: 1) a mezzo di progetti di Opera Pubblica per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria; 2) per isolati, all interno dei quali si procede per singole concessioni edilizie nei lotti edificatori di progetto, nel rispetto delle destinazioni e dei parametri di zona omogenea. 5 / 15

6 3) con progetto unitario di comparto edificatorio redatto ai sensi dell art. 23 della L. 1150/ 42 e dell art. 11 della L.R. 71/ 78. La formazione del comparto edificatorio individuato e perimetrato nella Tav. 7 Planimetria su mappa catastale può essere deliberata in sede di adozione delle Prescrizioni esecutive, equiparate a piano particolareggiato. Al fine di rendere più agevoli le trasformazioni urbanistiche la formazione del comparto su iniziativa dei privati é ammessa in tutti gli isolati, purché gli stessi detengano in base all imponibile catastale la maggioranza assoluta del valore dell intero comparto. Nel caso in cui i lotti edificatori interessino più ditte proprietarie che non raggiungano l accordo per l intervento previsto, l Amministrazione comunale potrà fare ricorso alle norme dell art. 11 della L.R. 71/ 78 (Formazione dei comparti). Per gli edifici esistenti gli interventi di trasformazione potranno essere realizzati con autorizzazione o con concessione edilizia singola nel rispetto delle prescrizioni di Piano. ART. 6 B1pe - Zona di recupero urbano con edilizia a cortina continua La Zona B1pe interessa isolati a prevalente edilizia abusiva con tipologia a cortina continua. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, uffici pubblici e privati, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago, commercio al dettaglio, artigianato di servizio e altre attività produttive con esclusione di quelle rumorose o inquinanti ai sensi del D.M. 23/12/ a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/78 nel rispetto della volumetria esistente; 4 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 9,00 metri cubi/metro quadro, per i lotti di superficie non superiore a mq 110 ; - per i lotti di superficie superiore a mq 110 ma non superiore a mq 200 il volume costruibile è di metri cubi; - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 5,00 metri cubi/metro quadro, per i lotti di superficie superiore a mq 200; - é obbligatoria la costruzione in aderenza; - va mantenuto l allineamento su fronte strada dei fabbricati contigui; - l altezza massima degli edifici é pari a ml. 11,00 con non più di tre elevazioni fuori terra e comunque nel rispetto di quanto disposto dal D.M. LL.PP. 24 gennaio 1986 e succ. mod. e int.; - la lunghezza massima del corpo di fabbrica è pari a ml 15,00. - la tipologia edilizia: a cortina continua. ART. 7 6 / 15

7 B2pe - Zona di edilizia esistente urbana a case isolate La Zona B2pe comprende isolati urbani con prevalente edilizia abusiva a case isolate. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/78 nel rispetto della volumetria esistente; 5 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 1,00 metri cubi/metro quadro; - lotto minimo: 500 metri quadri; - volume massimo di ogni singolo fabbricato: metri cubi; 9 - altezza massima degli edifici pari a metri 7,00 e non più di due elevazioni fuori terra; - distanza dai confini: metri 5,00; - tipologia: a case isolate. Le aree libere previste in qualsiasi richiesta di concessione edilizie devono essere sistemate a verde ed alberate per almeno il 50% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed arbustive previste. ART. 8 B3pe - Zona di edilizia esistente suburbana a case isolate La Zona B3pe comprende isolati suburbani con prevalente edilizia abusiva a case isolate. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/ 78 nel rispetto della volumetria esistente; 6 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 0,60 metri cubi/metro quadro; - lotto minimo: 600 metri quadri; - volume massimo di ogni singolo fabbricato: metri cubi; - altezza massima degli edifici pari a metri 7,00 e non più di due elevazioni fuori terra; - distanza dai confini: metri 5,00; - tipologia: a case isolate. 7 / 15

8 Le aree libere previste in qualsiasi richiesta di concessione edilizie devono essere sistemate a verde ed alberate per almeno il 60% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed arbustive previste. Entro la zona di rispetto di 200 metri dal limite esterno dell area boscata di C.da Maruggi definita ai sensi dell'art. 15 della L.R. 78/ 76 e dell'art. 4 della L.R. 16/ 96 non si applica il punto del 4 comma del presente articolo. 10 ART. 9 C1pe - Zona di edilizia con tipologia in linea a progettazione unitaria La Zona C1pe comprende isolati urbani di nuova edificazione con l obbligo della formazione del comparto di cui all art. 11 della L.R. 71/ 78. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago, commercio al dettaglio, esercizi pubblici. La zona si attua a mezzo di progetto unitario di isolato. Per gli edifici esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ristrutturazione edilizia ai sensi dell art. 20 della L.R. 71/ 78 e successive modifiche ed integrazioni. Nel caso di 7 interventi di demolizione e ricostruzione gli edifici dovranno rispettare le seguenti - allineamento dei corpi di fabbrica, sui fronti prospicienti le strade, in linea con gli edifici contigui; - altezza massima degli edifici pari a metri 11,00 e non più di tre elevazioni fuori terra e comunque nel rispetto di quanto disposto dal D.M. LL.PP. 24 gennaio 1986 e succ. mod. e int.; - mantenimento del rapporto di copertura esistente. La nuova edificazione con tipologia in linea avverrà, su progetto unitario, secondo le seguenti a) superficie coperta massima é pari a metri quadri; volume massimo edificabile é pari a metri cubi; c) altezza massima degli edifici é pari a metri 11,00, con non più di tre elevazioni fuori terra e comunque nel rispetto di quanto disposto dal D.M. LL.PP. 24 gennaio 1986 e succ. mod. e int.; d) gli allineamenti dei corpi di fabbrica sui fronti prospicienti le strade e gli spazi pubblici previsti dalla Tav. 5 Planimetria di progetto, nonché i profili regolatori di cui alla Tav. 8 sono obbligatori; e) é obbligatorio realizzare superfici porticate, aperte al pubblico transito, in misura pari al 30% della superficie del piano terreno destinato ad attività commerciali, studi professionali, servizi sociali e culturali, attività di ristoro e di svago, esercizi pubblici con esclusione comunque di residenze. Le suddette superfici porticate dovranno avere una larghezza, rispetto all allineamento obbligatorio su spazi pubblici, superiori o uguali a metri 4,50. Le aree risultanti libere da costruzioni devono essere sistemate a verde ed alberate per 8 / 15

9 almeno il 50% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta di concessione e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed 11 arbustive previste. ART. 10 C2pe - Zona di edilizia urbana a case isolate La zona C2pe comprende isolati urbani destinati a nuova edificazione a case isolate. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/78 nel rispetto della volumetria esistente; 8 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 0,80 metri cubi/metro quadro; - lotto minimo: 600 metri quadri; - volume massimo di ogni singolo fabbricato: metri cubi; - altezza massima degli edifici pari a metri 7,00 e non più di due elevazioni fuori terra; - distanza dai confini: metri 5,00; - tipologia: a case isolate. Le aree libere previste in qualsiasi richiesta di concessione edilizie devono essere sistemate a verde ed alberate per almeno il 50% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed arbustive previste. 12 ART. 11 C3pe - Zona di edilizia suburbana a case isolate La zona C3pe comprende isolati suburbani destinati a nuova edificazione a case isolate. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, servizi sociali, culturali e religiosi, studi professionali, esercizi ricettivo-alberghieri, di ristoro e di svago. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/78 nel rispetto della volumetria esistente; 9 9 / 15

10 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 0,50 metri cubi/metro quadro; - lotto minimo: 600 metri quadri; - volume massimo di ogni singolo fabbricato: metri cubi; - altezza massima degli edifici pari a metri 7,00 e non più di due elevazioni fuori terra; - arretramento dal filo stradale: metri 7,50; - distanza dai confini: metri 5,00; - tipologia: a case isolate. Le aree libere previste in qualsiasi richiesta di concessione edilizie devono essere sistemate a verde ed alberate per almeno il 60% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed arbustive previste. ART. 12 C4pe - Zona di edilizia stagionale di filtro al Parco Territoriale di M. Bonifato La zona C4pe comprende aree destinate ad edilizia stagionale e verde alberato con funzioni di filtro al Parco Territoriale di M. Bonifato. Le destinazioni d uso ammesse sono le seguenti: residenza, case per vacanze, servizi sociali, culturali e religiosi, pubblici esercizi e servizi di ristoro, attrezzature per lo sport e il tempo libero. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento 13 conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/ 78 nel rispetto della volumetria esistente; 10 - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 0,30 metri cubi/metro quadro; - lotto minimo: 700 metri quadri; - volume massimo di ogni singolo fabbricato: 600 metri cubi; - altezza massima degli edifici pari a metri 4,00 e non più di una elevazione f.t.; - arretramento dal filo stradale: metri 10,00; - distanza dai confini: metri 7,50; - tipologia: a case isolate. Le aree libere previste in qualsiasi richiesta di concessione edilizie devono essere sistemate a verde e piantumate con alberature ad alto fusto per almeno il 70% dell area scoperta. Il progetto di sistemazione deve fare parte integrante della richiesta e deve specificare le essenze delle piantumazioni arboree ed arbustive previste, nonché i particolari delle recinzioni e delle pavimentazioni esterne. La parte in muratura piena delle recinzioni non può superare l'altezza massima di metri 1,00. ART. 13 C5pe - Zona di edilizia stagionale rada La zona C5pe comprende aree a basso frazionamento fondiario interessate da usi agricoli e da edilizia stagionale rada con tipologia "a case isolate". 10 / 15

11 Le destinazioni d'uso ammesse sono le seguenti: costruzioni a servizio dell'agricoltura, attività di servizio per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, fabbricati rurali, residenza, case per vacanze, servizi complementari alle attività turistiche, pubblici esercizi e servizi di ristoro, residenze speciali, attrezzature per lo sport e il tempo libero. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/ 78 nel rispetto della volumetria esistente; 11 - lotto minimo: metri quadri; - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 0,15 metri cubi/metro quadro 14 - altezza massima degli edifici metri 7,00 e non più di due elevazioni fuori terra; - arretramento dal filo stradale: metri 10,00; - distacchi dai confini: metri 7,50; - tipologia: a case isolate. Il progetto allegato alla richiesta di concessione edilizia dovrà prevedere la sistemazione a verde delle aree libere con la specificazione delle colture agrarie e delle essenze arboree ed arbustive da mantenere e/o da impiantare nonché delle tipologie di recinzione e/o di cortine a verde da adottare. La parte in muratura piena delle recinzioni non può superare l'altezza massima di metri 1,00. Si applicano inoltre le norme di cui all'art. 12 della L.R. 40/ 95 che prevedono la demolizione e ricostruzione dei fabbricati rurali nei limiti della cubatura e della destinazione d'uso esistenti e nel rispetto degli elementi tipologici e formali tradizionali. ART. 14 D1pe - Zona per attività produttive non nocive La zona D1pe comprende aree destinate ad attività produttive esistenti e/o di completamento a margine Sud del centro urbano. Le destinazioni d'uso ammesse sono le seguenti: a) edifici ed impianti per attività produttive artigianali e industriali di qualsiasi genere purché non nocive ed inquinanti, ai sensi del D.M. 23/12/1976 e succ. mod. ed int. depositi e magazzini per attività commerciali all'ingrosso; c) laboratori, magazzini, depositi, rimesse, uffici e locali di esposizione e vendita; d) locali per attività di commercio al dettaglio limitatamente alle categorie merceologiche di cui alla tabella XIV del DM 4/8./88 n. 375; e) sedi di servizi finanziari, postali e telematici; f) sono consentiti per ogni insediamento produttivo uffici per direzione aziendale per una superficie massima di metri quadri 200 e una abitazione per il custode o per la famiglia del titolare dell azienda con superficie utile netta non superiore a metri quadri 120; g) distributori di carburanti per autotrazione e relativi manufatti edilizi; 11 / 15

12 h) attrezzature sportive, ricreative e zone di verde attrezzato. a) manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia così come definiti dall'art. 20 della L.R. 71/ 78 nel rispetto della volumetria esistente; lotto minimo: metri quadri 600; - indice di fabbricabilità fondiaria (If): 2 metri cubi/metro quadro; - rapporto di copertura: inferiore o uguale a 1/3; - altezza massima: metri 8,00 e non più di due elevazioni fuori terra, fatta eccezione per impianti e volumi tecnici speciali; - distanza dal filo stradale: metri 10,00; - distacchi dai confini: metri 5,00; - parcheggi: almeno un quarto della superficie scoperta del lotto - verde privato alberato: almeno un quarto della superficie scoperta del lotto. Il rilascio delle singole concessioni per la realizzazione di impianti produttivi, ai sensi della normativa vigente, è subordinato alla presentazione ed alla approvazione del progetto esecutivo del sistema di depurazione adottato sia per gli eventuali fumi prodotti dall'impianto che per i reflui. Dovrà essere garantita in ogni caso la compatibilità fra i singoli sistemi di depurazione e il depuratore comunale. ART. 15 E1pe - Zona agricola di tutela ambientale e pausa all urbanizzazione La zona omogenea E1pe comprende aree agricole di margine urbano e costituisce un filtro di rispetto ambientale e di pausa fra le aree intensamente urbanizzate e la campagna. Le Prescrizioni Esecutive PE1 tutelano la specifica morfologia dei luoghi, delle colture e dell ambiente naturale. Per la zona E1pe valgono le disposizioni di cui all art. 63 delle N.T.A. del PRG. ART. 16 E2pe - Zona agricola a colture specializzate La zona omogenea E2pe comprende aree agricole di margine urbano impiantate a colture specializzate, irrigue o dotati di infrastrutture e impianti a supporto dell attività agricola. Le Prescrizioni Esecutive PE1 tutelano, ai sensi del 5 comma dell art 2 della L.R. 71/ 78 la specifica utilizzazione produttiva di tali aree agricole. Per la zona E2pe valgono le disposizioni di cui all art. 63 delle N.T.A. del PRG. ART Fc - aree riservate ad attrezzature di interesse comune Per la zona Fc valgono le disposizioni di cui all art. 83 delle N.T.A. del PRG. La posizione e la sagoma degli edifici rappresentate nella Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico sono indicative. 12 / 15

13 ART. 18 Fi - Aree riservate ad attrezzature per l'istruzione Per la zona Fi valgono le disposizioni di cui all art. 84 delle N.T.A. del PRG. La posizione e la sagoma degli edifici rappresentate nella Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico sono indicative. Per l edificio scolastico misto ad uffici comunali da costruire in Via Madonna del Riposo, all interno dell isolato di cui al 2 comma dell art. 5 delle presenti norme, va comunque rispettata sia l altezza dell edificio che il porticato a piano terra secondo la planimetria di progetto e i profili regolatori delle presenti Prescrizioni Esecutive. ART. 19 Fv1 - Verde pubblico attrezzato Per la zona Fv1 valgono le disposizioni di cui all art. 85 delle N.T.A. del PRG. La posizione e la sagoma degli edifici rappresentate nella Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico sono indicative. ART. 20 Fv2 - Aree a verde privato attrezzato per lo sport Per la zona Fv2 valgono le disposizioni di cui all art. 86 delle N.T.A. del PRG. 17 ART. 21 Aree a verde di arredo stradale Per le aree a verde di arredo stradale, destinate alla realizzazione di aiuole, alberature, piccoli giardini e verde ornamentale in genere, valgono le disposizioni di cui all art. 25 delle N.T.A. del PRG. Il progetto esecutivo delle aree a verde dovrà garantire in ogni caso l accesso ai lotti edificatori e prevedere la sistemazione degli accessi veicolari e pedonali. 18 TITOLO III: PRESCRIZIONI PARTICOLARI ART. 22 Aree ad elevata pericolosità geomorfologica La Tav. 5 Planimetria di progetto - Schema planivolumetrico individua aree ad elevata pericolosità geomorfologica in quanto interessate da fenomeni di instabilità dei pendii e/o da dissesto idrogeologico. In queste aree é vietata la nuova edificazione; é inoltre vietato operare tagli sul terreno naturale, scavi o riporti di qualsiasi tipo. Potranno solo essere impiantate essenze arboree di medio ed alto fusto, e realizzarsi interventi di bonifica idraulica dei siti e sistemazione delle scarpate e degli argini. Per i fabbricati esistenti, ricadenti all interno di dette aree, sono consentite soltanto interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e ristrutturazione edilizia, nonchè opere di sistemazione e di consolidamento statico degli edifici e delle relative aree di pertinenza. Nel caso di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione edilizia dovrà eseguirsi una accurata indagine geologica e geotecnica che dimostri la sicurezza degli interventi previsti rispetto sia ai dissesti esistenti sia a quelli ipotizzabili. I progetti di OO.PP. dovranno prevedere l attuazione di interventi di sistemazione e 13 / 15

14 consolidamento idraulico-forestale. ART. 23 Edifici di interesse ambientale Per gli edifici di interesse ambientale valgono le disposizioni di cui all art. 19 delle N.T.A. del PRG. ART. 24 Parcheggi privati Nelle nuove costruzioni, oltre agli spazi pubblici per parcheggi di cui all'art. 5 del D.M. n. 1444/'68 previsti nelle tavole di piano, devono essere reperite superfici per 19 parcheggi privati in misura non inferiore a mq 1,00 per ogni 10 mc di volume edificato. La superficie a parcheggio dovrà essere asservita all'edificio con vincolo permanente di destinazione con atto da trascriversi a cura del proprietario o del concessionario. ART. 25 Porticati e passi carrai I porticati e i passi pedonali, con altezza libera netta pari almeno a ml 3,50, indicati nella Tav. 5 Planimetria di progetto e nella Tav. 7 Profili regolatori sono obbligatori. E' consentito realizzare passi carrai aperti al pubblico transito purché l'altezza libera netta sia pari almeno a ml. 4,50. I volumi relativi alle parti porticate, alle logge ed ai passi carrai e pedonali non concorrono al calcolo del volume massimo edificabile. ART. 26 Pertinenze e recinzioni Le aree di pertinenza degli edifici libere da costruzioni vanno sistemate in ogni parte e finitura. La sistemazione potrà prevedere spazi espositivi, aree a parcheggio e aree a verde privato, la cui superficie non potrà essere inferiore a un quarto dell intera area di pertinenza. E vietato l uso delle aree di pertinenza come deposito a cielo aperto. Al fine di garantire omogeneità e coerenza formale degli interventi le recinzioni dei lotti edificatori dovranno essere realizzate con elementi prefabbricati pieni o in muratura continua di altezza inferiori o uguale a ml. 1,50. ART. 27 Opere ed impianti a rete Al fine di agevolare la riparazione o la posa di nuove condotte sotterranee, gli impianti pubblici quali rete fognante, idrica, di pubblica illuminazione, del gas e del telefono saranno collocati, secondo quanto previsto dalla Tav. 7, in corrispondenza dei marciapiedi e/o della carreggiata e in conformità alle norme UNI e alle leggi e regolamenti vigenti in materia. La rete idrica sarà collocata, in ogni caso, nella parte "a monte" rispetto all'andamento altimetrico della zona mentre nella parte opposta della carreggiata verrà collocata la rete 20 fognaria. In ogni caso la rete fognaria deve essere posta ad una quota non inferiore a cm. 50 rispetto alla quota della rete idrica. In tutte le aree delle PE1 è consentita la costruzione a carico dell'enel di piccoli edifici per centrali di trasformazione MT - BT in relazione alle esigenze distributive, per i quali è possibile andare in deroga alle distanze minime dai confini, senza che ciò costituisca 14 / 15

15 variante urbanistica. ART. 28 Metodo di calcolo degli oneri di urbanizzazione Gli oneri di urbanizzazione relativi alle Prescrizioni Esecutive PE1, in conseguenza della diffusa presenza di volumi edificati abusivamente, vanno calcolati e distribuiti sul volume totale dato dalla somma del volume esistente e del volume di previsione di tutte le aree soggette a Prescrizione Esecutive, con la sola esclusione delle zone E1pe ed E2pe. ART. 29 Misure di salvaguardia Dalla data di adozione da parte del Consiglio Comunale si applicano le misure di salvaguardia ai sensi della L. 3 novembre 1952 n e successive modifiche ed integrazioni. Gli immobili che alla data di adozione delle Prescrizioni Esecutive siano in contrasto con le sue disposizioni potranno subire trasformazioni soltanto per adeguarvisi. 21 NOTE 1 Abrogato: ampliamenti o sopraelevazioni 2 Abrogato: o ampliamenti 3 Sostituisce: terzo Abrogato: sopraelevazioni e/o / 15

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