CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA"

Transcript

1 Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA Anno Accademico LEZIONE 3 1

2 OBIETTIVO LEZIONE Presentare e descrivere criticamente i principi che devono guidare l Amministrazione Pubblica e i principi in base ai quali essa può e deve/dovrebbe essere valutata: LEGALITÁ EFFICACIA EFFICIENZA ECONOMICITÁ EQUITÁ ETICA 2

3 NOTA 1. I PRINCIPI: guidano l azione 3 2. I CRITERI: sono strumentali per valutare i risultati dell azione (desiderati o conseguiti) 3. I CRITERI SONO APPLICATI: con riferimento a valutazioni soggettive collegate ad esperienze e ad analisi non formalizzate sulla base di un sistema tecnico di indicatori che esplicitano ogni criterio, tradotti in parametri che consentono misurazioni (quantitative o qualitative) dei risultati. Si parla di indicatori oggettivi anche se è noto che non esistono rilevazioni oggettive, ma esse sono sempre influenzate dalle finalità del metodo utilizzato e dai soggetti coinvolti

4 LEGALITÁ 4 1. È un principio che deve essere rispettato da ogni azienda 2. Infatti qualsiasi attività economica deve svolgersi nell ambito delle regole dello Stato di Diritto, tanto è vero che l economia non si sviluppa in quei Paesi nei quali è debole il sistema delle regole di diritto (civile ed economico) e nei quali è basso il livello di legalità 3. Tuttavia questo principio assume una rilevanza del tutto particolare nelle aziende pubbliche in conseguenza della caratteristica di formalità dell azione amministrativa

5 LEGALITÁ Anzi, secondo certe impostazioni giuridiche restrittive, il rispetto della legalità coincide con la funzionalità dell ente pubblico o, comunque, ne costituisce l elemento preminente, tanto che il suo rispetto deve essere ottenuto anche a costo di accettare bassi livelli di efficacia, efficienza, economicità 5

6 LEGALITÁ E CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA Spesso il principio di legalità viene associato a quello di correttezza amministrativa Quest ultima viene infatti intesa come rispetto delle norme formali che tiene conto delle interpretazioni dominanti e consolidate date alle norme e delle prassi diffuse. Questa logica spesso ostacola l innovazione e il cambiamento 6

7 LEGALITÁ E CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA Il principio della correttezza amministrativa fa riferimento a comportamenti espressivi: dei criteri riferibili al buon padre di famiglia (esteso all amministrazione della cosa pubblica) di equilibrio nell interpretazione e applicazione delle norme formali Si tratta di comportamenti che non esprimono una piena professionalità, modernamente intesa, e che erano significativi in società assai meno dinamiche di quella attuale 7

8 EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITÁ 1. Sono considerati i tre principi che meglio interpretano il modello e la logica aziendale 2. Sono riferiti ai rapporti che si stabiliscono tra gli elementi che qualificano i processi aziendali: fattori produttivi (input) risultati dell attività amministrativa (risultati intermedi o output) effetti sui bisogni finali a cui è orientata l attività svolta (risultati finali o outcome) 8

9 RAPPRESENTAZIONE RAPPORTO LOGICO ECONOMICITA Risorse PROCESSI DI COMBINAZIONE DEI FATTORI: GESTIONE INTERNA Prodotti o risultati intermedi dell attività PROCESSI DI CESSIONE DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI: GESTIONE ESTERNA bisogni Grado di soddisfazione dei NPUT VALUTAZIONE DI EFFICIENZA OUTPUT VALUTAZIONE DI EFFICACIA OUTCOME Rapporto logico che va poi esplicitato operativamente in concreti sistemi di indicatori e parametri Rapporto logico che nel concreto è tradotto in differenti sistemi di misurazione 9

10 RELAZIONI TRA LE TRE E La sequenza logica sul piano tecnico è la seguente: VERIFICA DELL EFFICACIA DELL AZIONE AMMINISTRATIVA (idoneità dell azione a soddisfare i bisogni) RICERCA DELL EFFICIENZA (individuazione delle modalità di produzione di prestazioni e servizi con il minor impiego di risorse) RISPETTO DEL PRINCIPIO DI ECONOMICITÁ (assicurare che il livello di risorse disponibili, acquisito tramite tributi, prezzi dei servizi o altro, sia coerente e compatibile con il livello di bisogni che si è scelto o si è obbligati per legge a soddisfare) 10

11 RELAZIONI TRA LE TRE E Nel concreto le decisioni non possono seguire questa sequenza lineare, ma devono cercare di trovare con continui aggiustamenti livelli soddisfacenti/accettabili di efficacia, efficienza, economicità Più elevati livelli di efficacia ed efficienza, consentono di perseguire l economicità (autonomia economica dell azienda proiettata nel lungo periodo) o di perseguire più soddisfacenti livelli di economicità: ciò a parità di altre condizioni 11

12 RELAZIONI TRA LE TRE E Tuttavia se esistono forti pressioni/vincoli esterni, non controllabili dagli organi aziendali, che spingono ad innalzare il livello qualiquantitativo dei bisogni che si rivolgono alle aziende pubbliche e a tenere bassi i livelli di risorse (es. riduzione dei tributi), anche alti livelli di efficacia e di efficienza non sono sufficienti a garantire condizioni di economicità 12

13 RELAZIONI TRA LE TRE E L equilibrio tra le tre E può essere valutato con riferimento: all intera azienda pubblica (impostazione corretta) a settori più o meno ampi dell attività, impostazione utile ai fini di controllo manageriale, ma che a volte porta verso logiche di equilibri (ottimi) parziali non compatibili con l equilibrio (ottimo) complessivo dell azienda. 13

14 EQUITA 1. E un principio-criterio spesso richiamato per l azienda pubblica in quanto deriva dalla tipica funzione redistributiva che ha caratterizzato il modello dello stato del benessere (o welfare state). Esprime la razionalità economica allocativa della ricchezza 2. E quindi tipico degli studi e delle teorie sull amministrazione pubblica di scuola europea, mentre è praticamente assente (o ben poco sviluppata) nelle impostazioni manageriali (di public management) di derivazione nordamericana 14

15 EQUITA 3. L equità dovrebbe aggiungersi agli altri principicriteri per orientare verso scelte che, nel rispetto del principio di legalità, realizzino un equilibrio tra quattro e non solamente tre dimensioni considerando anche alternative comportanti più bassi livelli di efficacia, efficienza, economicità per ragioni di equità 15

16 EQUITA. Le tendenze tecniche oggi prevalenti in molti Paesi economicamente sviluppati sono tuttavia maggiormente orientate nella direzione di tenere ben distinte le sfere : delle scelte politiche o di politica economica e sociale, che possono o meno essere improntate al principio di equità dalle scelte aziendali o di amministrazione, che non dovrebbero essere influenzate da tale principio. 16

17 EQUITA (Nota) L accettazione di una o dell altra impostazione dipende dalle scelte di valore che stanno alla base delle diverse impostazioni teoriche. La scelta di una o dell altra impostazione dipende dalle risposte che ogni ricercatore (ogni decisore delle politiche pubbliche, ogni manager pubblico, ma anche ogni studente, ogni persona) dà alla domanda: le scienze sociali possono (devono) essere neutrali rispetto ai valori di fondo (etici, morali, religiosi) di cui ogni persona è portatrice? 17

18 ETICA 1. I principi-criteri di legalità, efficienza,efficacia, l economicità, equità esprimono differenti dimensioni di razionalità delle scelte (produttiva o allocativa) 2. Chi ritiene che la razionalità umana non possa mai essere assoluta e oggettiva accetta che strutturalmente vi siano spazi di soggettivitàdiscrezionalità nell applicazione dei principi-criteri sopra ricordati 18

19 ETICA L esistenza di una discrezionalità di scelta e di comportamenti suggerisce la rilevanza del principio etico in base al quale ogni soggetto agisce non guidato dalla propria convenienza e utilità, ma da alcuni valori di fondo correlati alla sua funzione sociale e ai poteri di cui è detentore L etica è principio che può (deve) essere proposto per ogni attività umana, per ogni attività economica (filone di etica degli affari), ma che si ritiene abbia particolare rilevanza quando si riferisce a funzioni pubbliche, svolte nell interesse comune (etica pubblica). Con essa si realizza in pieno il senso delle istituzioni 19

20 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI 1. Il rispetto del principio-criterio della legalità dipende dalle caratteristiche e dalla qualità del sistema di norme amministrative: in un sistema ipertrofico, complesso e contradditorio come quello italiano, spesso si distingue tra legalità formale (rispetto delle norme) legalità sostanziale (rispetto del diritto) 20

21 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI 2. Il perseguimento di più elevati livelli di efficacia, efficienza ed economicità può essere indotto/stimolato/incentivato dall esistenza e dalla forza di 21 sistemi contabili sociali esterni (reale possibilità di scelta del cittadino-utente, pressioni dell opinione pubblica, esistenza di organi quali difensore civico, associazioni di tutela del cittadino, ecc.) introduzione anche per i servizi pubblici (quelli divisibili e a domanda individuale) di sistemi di mercato e di una reale concorrenza

22 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI Sistemi di controllo direzionale (o manageriale) interni. Il rafforzamento dell etica pubblica dipende dalla cultura dominante in una certa società 22

23 DOMANDE DI VERIFICA PA) (tipo sanità, trasporto pubblico, biblioteca comunale. Quali sono i criteri di valutazione nella PA?. Indicare, rispetto a tali criteri, le peculiarità della PA. Quale significato ha il concetto di economicità? Perch nella PA efficienza ed efficacia non portano automaticamente all economicità?. Con riferimento ad attività tipiche della PA (o anche dell come misurereste il livello di efficacia ed efficienza?. Quale è la relazione tra equità e sistema aziendale?. Quali fattori possono stimolare l efficacia, efficienza ed economicità in un contesto non di mercato? 23

ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE

ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE SEMINARIO DI ALTA FORMAZIONE L ETICA NELLE PROFESSIONI SANITARIE. ROMA 6 MAGGIO 2013 Elio Borgonovi Università Bocconi UNA

Dettagli

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia

Dettagli

87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche. Il termine al singole può essere usato con tre differenti accezioni:

87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche. Il termine al singole può essere usato con tre differenti accezioni: 87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche Le amministrazioni pubbliche Amministrazione pubblica Il termine al singole può essere usato con tre differenti accezioni: Funzionale: attività

Dettagli

Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie

Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore

Dettagli

Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi

Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo 2016 Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi PERFORMANCE Contributo (risultato e modalità di raggiungimento)

Dettagli

L etica e la business ethics

L etica e la business ethics L etica e la business ethics Responsabilità Sociale delle Organizzazioni Prof.ssa Michela Floris Morale ed etica Spesso il termine etica e morale vengono utilizzati come sinonimi! In realtà non lo sono

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Parthenope. Efficienza, efficacia, economicità. Prof. G. Ferrara

Università degli Studi di Napoli Parthenope. Efficienza, efficacia, economicità. Prof. G. Ferrara Efficienza, efficacia, economicità Prof. G. Ferrara Napoli, 28 ottobre 2009 Lezione III: obiettivi - cosa significa gestire bene le risorse scarse? - quali criteri si devono seguire per la corretta gestione

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale

Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Le Amministrazioni Pubbliche nell economia dell azienda

Dettagli

Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE

Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE 1 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E DELLE SOCIETÀ UMANE Le persone perseguono molteplici fini Il perseguimento dei fini suscita bisogni Per

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema

Dettagli

Criteri di valutazione dell attivit. attività amministrativa

Criteri di valutazione dell attivit. attività amministrativa ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Criteri di valutazione dell attivit attività amministrativa pag. 1 LA MULTIDIMENSIONALITA' NEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI Le istituzioni pubbliche

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE IL REDDITO E IL CAPITALE DI IMPRESA 1 IL DIVENIRE ECONOMICO DI IMPRESA CAPITALE t (QUANTITA - FONDO) CAPITALE t+1 (QUANTITA - FONDO) REDDITO (QUANTITA -FLUSSO) 2 Pag.

Dettagli

26. Le aree funzionali

26. Le aree funzionali 26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali

Dettagli

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Lezione 1

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Lezione 1 ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Lezione 1 Benvenuti!!!! 2 Quali sono gli obiettivi formativi da raggiungere? Fornire le nozioni fondamentali di amministrazione pubblica; Farvi comprendere

Dettagli

Simulazione d Esame di Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche Prof. Marco BENVENUTO

Simulazione d Esame di Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche Prof. Marco BENVENUTO Nome: Cognome: Matricola: N.B. La prova si compone di 15 domande a risposta multipla, due domande a risposta aperta e un esercizio. Per le domande a risposta multipla solo una risposta è corretta; ad ogni

Dettagli

La valutazione degli investimenti. - Scelte di lungo periodo - VAN e SIR

La valutazione degli investimenti. - Scelte di lungo periodo - VAN e SIR La valutazione degli investimenti - Scelte di lungo periodo - VAN e SIR Scelte di lungo periodo N.B. Per seguire questa parte del programma è indispensabile la conoscenza della matematica finanziaria.

Dettagli

Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che

Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che «un contratto in base al quale una o più persone (il principale) obbliga un altra persona (l agente) a ricoprire per suo conto una

Dettagli

REDDITO D ESERCIZIO. Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo

REDDITO D ESERCIZIO. Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo REDDITO D ESERCIZIO Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo Maggiore ricchezza prodotta dalla gestione Si distingue tra REDDITO TOTALE REDDITO D ESERCIZIO

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. ECONOMIA AZIENDALE II CANALE PROF. PAOLA DEMARTINI I MODULO E Materiale didattico disponibile sul sito del corso 1 ECONOMIA

Dettagli

Potenza Campusdi Macchia Romana 2 ottobre Ferdinando DI CARLO Università della Basilicata Dipartimento di Matematica informatica ed Economia

Potenza Campusdi Macchia Romana 2 ottobre Ferdinando DI CARLO Università della Basilicata Dipartimento di Matematica informatica ed Economia Le operazioni straordinarie d impresa: profili aziendalistici e giuridici Potenza Campusdi Macchia Romana 2 ottobre 2015 Il bilancio annuale di liquidazione: problematiche valutative Ferdinando DI CARLO

Dettagli

Economia Politica II H-Z Lezione 5

Economia Politica II H-Z Lezione 5 Economia Politica II H-Z Lezione 5 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 Capitolo VI. Il mercato del lavoro 2 1.1. Occupazione, disoccupazione e partecipazione Forza lavoro:

Dettagli

Il Bilancio di Missione

Il Bilancio di Missione Il Bilancio di Missione è il Bilancio Il Bilancio di Esercizio ha lo scopo di perseguire il principio di verità e accertare in modo chiaro, veritiero e corretto lo stato dell Ente Principi del Bilancio

Dettagli

DIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA

DIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA DIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA Laurea Magistrale in: Comunicazione pubblica, d impresa e pubblicità DOCENTE EMILIO CORTESELLI LEZIONE DEL 11/10/13 6 LEZIONE SU 29

Dettagli

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona Strategia e Politica aziendale Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona andrea.berettazanoni@univr.it 1 Strategia aziendale e teorie di riferimento Modelli e teorie Diversi modelli

Dettagli

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA 1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso

Dettagli

Definizione, Finalità e Metodo della disciplina

Definizione, Finalità e Metodo della disciplina Definizione, Finalità e Metodo della disciplina Parte Prima: Problemi e Intuizioni (30 ) Parte Seconda: Approfondimenti tecnici (60 ) Parte Terza: Applicazioni e verifica (30 ) Lezione 1: Parte Prima Problemi

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo

Dettagli

Diritto commerciale I. Lezione 21/09/2016

Diritto commerciale I. Lezione 21/09/2016 Diritto commerciale I Lezione 21/09/2016 Codice civile Libro V «Del lavoro», Titolo II «Del lavoro nell impresa» Capo I Dell impresa in generale Sezione I Dell imprenditore -- Art. 2082. Imprenditore:

Dettagli

25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini

25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale 25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini 22-23 aprile 2004 Milano Università Bocconi Lo stato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO di ECONOMIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO di ECONOMIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO di ECONOMIA Programmazione, Controllo e Bilancio nelle Aziende Pubbliche I controlli nella PA Marco Ferretti 6 ottobre 2014 IL SISTEMA DI CONTROLLO Attività

Dettagli

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura

Dettagli

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. Progettazione dei Sistemi Costruttivi

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. Progettazione dei Sistemi Costruttivi IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA Progettazione dei Sistemi Costruttivi 1 Cosa è la tecnologia? La Tecnologia è la disciplina del fare secondo una regola, etimologicamente rappresenta

Dettagli

Antitrust e tutela dei consumatori

Antitrust e tutela dei consumatori AGCM Antitrust e tutela dei consumatori Diego Agus Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato La tutela dell'economia e della finanza: il ruolo della Guardia di Finanza e delle Autorità Garanti nella

Dettagli

Obiettivi conoscitivi

Obiettivi conoscitivi Il ruolo chiave dell informazione e delle ricerche di marketing Obiettivi conoscitivi Approfondire il concetto di informazione Evidenziare il ruolo strategico dell informazione all interno dei processi

Dettagli

Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof.

Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof. Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione Corso di Economia Aziendale Prof. Giuseppe D Onza Misurazioni e strumenti per il controllo dei processi di produzione

Dettagli

Le finalità di efficienza. Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p.

Le finalità di efficienza. Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p. Le finalità di efficienza Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p. 74 Cosa intendere per efficienza? Efficienza come massimo benessere

Dettagli

Il principio di economicità

Il principio di economicità Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il principio di economicità Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 10 POSTULATO DELLA DUPLICITÀ DEGLI SCOPI AZIENDALI

Dettagli

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

Modelli di governance delle Istituzioni Pubbliche.

Modelli di governance delle Istituzioni Pubbliche. Modelli di governance delle Istituzioni Pubbliche carlo.vermiglio@unirc.it Agenda della giornata LE IMPLICAZIONI LEGATE ALL IMPIEGO DEL TERMINE GOVERNANCE LA GOVERNANCE NELLA VISIONE SISTEMICA D AZIENDA

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

Di cosa ci occuperemo nel corso?

Di cosa ci occuperemo nel corso? Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Lezione n. 1 Le Amministrazioni Pubbliche Economia delle

Dettagli

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione

Dettagli

Lettura ed Analisi del Bilancio. Le aziende nel sistema economico

Lettura ed Analisi del Bilancio. Le aziende nel sistema economico Le aziende nel sistema economico Il problema che sta alla base della scienza economica è il rapporto tra bisogni illimitati e mezzi limitati per soddisfarli. FENOMENO ECONOMICO continua proliferazione

Dettagli

I processi direzionali

I processi direzionali Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata

Dettagli

Verso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard. Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA

Verso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard. Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA Verso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA I Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) come strumento per la tutela dei

Dettagli

Commercio internazionale e tecnologia

Commercio internazionale e tecnologia Commercio internazionale e tecnologia Introduzione Commercio internazionale e tecnologia Vantaggi assoluti e vantaggi comparati Modello di specializzazione e salari (reali) La dimensione del paese 2009

Dettagli

Laurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014

Laurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014 Laurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014 Progetto culturale Il corso di laurea è concepito come esperienza formativa interdisciplinare in materia

Dettagli

Lunedì 5 Novembre a cura di Federico Barcherini (Managing Partner COVECO Srl) Consulenza e Formazione all impresa e ai suoi uomini

Lunedì 5 Novembre a cura di Federico Barcherini (Managing Partner COVECO Srl) Consulenza e Formazione all impresa e ai suoi uomini Il Bilancio Sociale: strumento di accredito per il mercato e di ottimizzazione delle risorse aziendali. Le agevolazioni regionali e le opportunità europee Lunedì 5 Novembre 2012 a cura di Federico Barcherini

Dettagli

Indice. Presentazione. Capitolo 1

Indice. Presentazione. Capitolo 1 Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti

Dettagli

ECONOMIA DELL INFORMAZIONE E DEI MERCATI FINANZIARI

ECONOMIA DELL INFORMAZIONE E DEI MERCATI FINANZIARI ECONOMIA DELL INFORMAZIONE E DEI MERCATI FINANZIARI C.d.L. in Economia degli intermediari e dei mercati finanziari (8 CFU) C.d.L. in Statistica per le decisioni Finanziarie e attuariali (6 CFU) a.a. 2012-13

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre

Dettagli

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz

Dettagli

Povertà. 24 settembre. Approcci teorici ed empirici. Concetti e teorie. Diffusione e distribuzione territoriale della povertà: approcci e indicatori

Povertà. 24 settembre. Approcci teorici ed empirici. Concetti e teorie. Diffusione e distribuzione territoriale della povertà: approcci e indicatori Guido Cavalca, Università di Milano Bicocca Povertà 24 settembre Approcci teorici ed empirici Concetti e teorie Diffusione e distribuzione territoriale della povertà: approcci e indicatori Domande di partenza

Dettagli

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi

Dettagli

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario Perché vi sono gli intermediari I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

L interazione sociale. Roberto Pedersini

L interazione sociale. Roberto Pedersini L interazione sociale Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso, intenzionato dall

Dettagli

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo

Dettagli

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata Sistemi di valutazione delle performance Università di Macerata ncaste@unimc.it ncaste@ec.unipi.it La misurazione delle performance Strategic Control I processi di definizione degli obiettivi di fondo

Dettagli

Occupazione e disoccupazione

Occupazione e disoccupazione Lezione 20 1 Occupazione e disoccupazione L occupazione ha una fortissima importanza sociale, e pone molti problemi di rilevazione. In questa lezione vediamo come la definizione di occupazione fa emergere

Dettagli

Federalismo fiscale: un confronto internazionale

Federalismo fiscale: un confronto internazionale Federalismo fiscale: un confronto internazionale 1. Il tema del federalismo fiscale assume un rilievo sempre maggiore nel dibattito istituzionale e riveste un ruolo centrale nelle agende politiche di tutti

Dettagli

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita

Dettagli

Crisi e diagnosi strategica

Crisi e diagnosi strategica Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope Le crisi aziendali La crisi si manifesta come riduzione durevole della performance aziendale nelle sue dimensioni economica, competitiva, e sociale.

Dettagli

CORSO DI FINANZA AZIENDALE

CORSO DI FINANZA AZIENDALE CORSO DI FINANZA AZIENDALE Le idee principali del corso Testo di riferimento: Analisi finanziaria (a cura di E. Pavarani) McGraw-Hill 2001 LA FINANZA AZIENDALE propone regole di comportamento per una gestione

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità

Dettagli

dell Agenzia del Territorio Un patto di responsabilità e competenze

dell Agenzia del Territorio Un patto di responsabilità e competenze Codice etico dell Agenzia del Territorio Un patto di responsabilità e competenze Codice Etico dell Agenzia del Territorio un patto di responsabilità e competenze significato del Codice etico Struttura

Dettagli

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto

Dettagli

Giustificazione dell intervento pubblico

Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Oggetto: Analizzare i contributi della teoria economica per spiegare gli interventi pubblici a livello microeconomico Giustificazione

Dettagli

Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico

Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Modalità di compilazione È opportuno, ove possibile e rilevante ai fini della ripercorribilità dell attività svolta, che il revisore inserisca

Dettagli

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione

Dettagli

TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE. Motivazioni del WS

TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE. Motivazioni del WS Lezione 2 TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE SdW SISTEMI DI WELFARE (P Silvestri, 2016_17) 1 Motivazioni del WS Sinora abbiamo considerato l'evoluzione e le origini del WS e abbiamo fatto prevalentemente

Dettagli

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15.

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15. COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI (versione minima per enti con meno di 15.000 abitanti) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 124 del 20.12.2012

Dettagli

MODULO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Università di Ferrara

MODULO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Università di Ferrara MODULO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Università di Ferrara 1 Lezione 2 ECONOMICITA EQUILIBRI D AZIENDA Università di Ferrara 2 Sommario Bisogni Bisogni economici Attività economica Rischio economico Economicità

Dettagli

ECONOMIA DEI BENI CULTURALI

ECONOMIA DEI BENI CULTURALI Anno Accademico 2013-2014 Lezione 4 ECONOMIA DEI BENI CULTURALI Salvatore Lo Giudice 1 4. Peculiarità della domanda di servizi legati ai Beni Culturali 2 I dati sulla domanda di servizi legata alla fruizione

Dettagli

Introduzione. L oggetto di studio dell Economia sanitaria. Quadro teorico di riferimento. Le peculiarità del mercato delle prestazioni sanitarie

Introduzione. L oggetto di studio dell Economia sanitaria. Quadro teorico di riferimento. Le peculiarità del mercato delle prestazioni sanitarie Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo

Dettagli

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere

Dettagli

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto

Dettagli

Politica economica: Lezione 1

Politica economica: Lezione 1 Politica economica: Lezione 1 II canale: M - Z Crediti: 9 Corsi di laurea: Nuovo Ordinamento (DM. 270) Vecchio ordinamento (DM. 590) Politica Economica - Luca Salvatici 1 Docente Luca Salvatici Pagina

Dettagli

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO. Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO. Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in Politica Economica ciclo XXIV S.S.D: SECS-S/05; ICAR/21; SECS-P/02 Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province

Dettagli

Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario

Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario Padova, 17 novembre 2010 Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario Ing. Luigi Rossi Resp.le Servizio Prevenzione e Protezione Gruppo BPVi Banca Popolare di Vicenza

Dettagli

I principi contabili generali di veridicità e attendibilità nel sistema di programmazione e bilancio degli Enti Locali.

I principi contabili generali di veridicità e attendibilità nel sistema di programmazione e bilancio degli Enti Locali. I principi contabili generali di veridicità e attendibilità nel sistema di programmazione e bilancio degli Enti Locali. DOTT.SSA SILVIA BOCCI PROVINCIA DI FIRENZE PALAZZO MEDICI RICCARDI - SALA LUCA GIORDANO

Dettagli

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Servizio dei controlli interni Unità di controllo

Dettagli

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II Funzioni della sociologia in generale e per gli AS COSA VUOL DIRE PENSARE SOCIOLOGICO a) Non ci sono solo individui, c è la società b) Esistono le istituzioni, le norme c) Apparteniamo

Dettagli

Elementi di Statistica

Elementi di Statistica Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica

Dettagli

PUBBLICO E I SERVIZI. Francesca Lecci

PUBBLICO E I SERVIZI. Francesca Lecci IL CONCETTO DI SERVIZIO PUBBLICO E I SERVIZI PUBBLICI LOCALI Francesca Lecci Agenda Il concetto di servizio Il servizio pubblico Dal servizio pubblico al servizio universale Dal servizio universale al

Dettagli

Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale

Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale Presentazione del volume Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale Lecce, 15 gennaio 2010 Roberta Garganese Università del Salento e collaboratrice dell

Dettagli

La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere

La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Seminario di Scienza delle Finanze Marco Passarella La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Martedì 3 maggio 2011 Legenda: Parti trattate in Bosi (2006, cap. 1.2-1.3) Parti non trattate

Dettagli

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del

Dettagli

Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005

Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005 Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale Siracusa 03.06.2005 Verifica e revisione di Qualità nelle Prestazioni Sanitarie Decreto legge n. 502 del 30 Dicembre 1992 Art. 8 I nuovi

Dettagli

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione

Dettagli

MERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini

MERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini MERCATI, DOMANDA E OFFERTA Barbara Martini Piano della lezione Economie pianificate vs economie di mercato Le caratteristiche e le determinanti della domanda e dell offerta La determinazione del prezzo

Dettagli

Ingegneria Meccatronica. M. Da Lio

Ingegneria Meccatronica. M. Da Lio Ingegneria Meccatronica M. Da Lio Ingegneria Meccatronica Dall Idea al Prodotto finito (sito web) Innovazione ritmo di rinnovamento dei prodotti industriali sempre più rapido nel triennio 94-96 il 49.7%

Dettagli

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione Fino ad ora l analisi su domanda, offerta ed equilibrio di mercato è stata di tipo qualitativo. Se vogliamo avere una misura quantitativa degli

Dettagli

Commercio Internazionale e tecnologia. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale

Commercio Internazionale e tecnologia. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale Commercio Internazionale e tecnologia Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale 1 Introduzione Modelli di equilibrio economico generale con concorrenza perfetta in tutti i mercati I parametri

Dettagli

Lezione 10. I centri di responsabilità

Lezione 10. I centri di responsabilità Lezione 10 I centri di responsabilità La logica del CdR altri CdR ovvero: esterno utilizza input Materiali Mod Servizi svolge attività utilizzando persone e risorse CdR produce output Beni Servizi altri

Dettagli