CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA
|
|
- Benedetto Antonini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA Anno Accademico LEZIONE 3 1
2 OBIETTIVO LEZIONE Presentare e descrivere criticamente i principi che devono guidare l Amministrazione Pubblica e i principi in base ai quali essa può e deve/dovrebbe essere valutata: LEGALITÁ EFFICACIA EFFICIENZA ECONOMICITÁ EQUITÁ ETICA 2
3 NOTA 1. I PRINCIPI: guidano l azione 3 2. I CRITERI: sono strumentali per valutare i risultati dell azione (desiderati o conseguiti) 3. I CRITERI SONO APPLICATI: con riferimento a valutazioni soggettive collegate ad esperienze e ad analisi non formalizzate sulla base di un sistema tecnico di indicatori che esplicitano ogni criterio, tradotti in parametri che consentono misurazioni (quantitative o qualitative) dei risultati. Si parla di indicatori oggettivi anche se è noto che non esistono rilevazioni oggettive, ma esse sono sempre influenzate dalle finalità del metodo utilizzato e dai soggetti coinvolti
4 LEGALITÁ 4 1. È un principio che deve essere rispettato da ogni azienda 2. Infatti qualsiasi attività economica deve svolgersi nell ambito delle regole dello Stato di Diritto, tanto è vero che l economia non si sviluppa in quei Paesi nei quali è debole il sistema delle regole di diritto (civile ed economico) e nei quali è basso il livello di legalità 3. Tuttavia questo principio assume una rilevanza del tutto particolare nelle aziende pubbliche in conseguenza della caratteristica di formalità dell azione amministrativa
5 LEGALITÁ Anzi, secondo certe impostazioni giuridiche restrittive, il rispetto della legalità coincide con la funzionalità dell ente pubblico o, comunque, ne costituisce l elemento preminente, tanto che il suo rispetto deve essere ottenuto anche a costo di accettare bassi livelli di efficacia, efficienza, economicità 5
6 LEGALITÁ E CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA Spesso il principio di legalità viene associato a quello di correttezza amministrativa Quest ultima viene infatti intesa come rispetto delle norme formali che tiene conto delle interpretazioni dominanti e consolidate date alle norme e delle prassi diffuse. Questa logica spesso ostacola l innovazione e il cambiamento 6
7 LEGALITÁ E CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA Il principio della correttezza amministrativa fa riferimento a comportamenti espressivi: dei criteri riferibili al buon padre di famiglia (esteso all amministrazione della cosa pubblica) di equilibrio nell interpretazione e applicazione delle norme formali Si tratta di comportamenti che non esprimono una piena professionalità, modernamente intesa, e che erano significativi in società assai meno dinamiche di quella attuale 7
8 EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITÁ 1. Sono considerati i tre principi che meglio interpretano il modello e la logica aziendale 2. Sono riferiti ai rapporti che si stabiliscono tra gli elementi che qualificano i processi aziendali: fattori produttivi (input) risultati dell attività amministrativa (risultati intermedi o output) effetti sui bisogni finali a cui è orientata l attività svolta (risultati finali o outcome) 8
9 RAPPRESENTAZIONE RAPPORTO LOGICO ECONOMICITA Risorse PROCESSI DI COMBINAZIONE DEI FATTORI: GESTIONE INTERNA Prodotti o risultati intermedi dell attività PROCESSI DI CESSIONE DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI: GESTIONE ESTERNA bisogni Grado di soddisfazione dei NPUT VALUTAZIONE DI EFFICIENZA OUTPUT VALUTAZIONE DI EFFICACIA OUTCOME Rapporto logico che va poi esplicitato operativamente in concreti sistemi di indicatori e parametri Rapporto logico che nel concreto è tradotto in differenti sistemi di misurazione 9
10 RELAZIONI TRA LE TRE E La sequenza logica sul piano tecnico è la seguente: VERIFICA DELL EFFICACIA DELL AZIONE AMMINISTRATIVA (idoneità dell azione a soddisfare i bisogni) RICERCA DELL EFFICIENZA (individuazione delle modalità di produzione di prestazioni e servizi con il minor impiego di risorse) RISPETTO DEL PRINCIPIO DI ECONOMICITÁ (assicurare che il livello di risorse disponibili, acquisito tramite tributi, prezzi dei servizi o altro, sia coerente e compatibile con il livello di bisogni che si è scelto o si è obbligati per legge a soddisfare) 10
11 RELAZIONI TRA LE TRE E Nel concreto le decisioni non possono seguire questa sequenza lineare, ma devono cercare di trovare con continui aggiustamenti livelli soddisfacenti/accettabili di efficacia, efficienza, economicità Più elevati livelli di efficacia ed efficienza, consentono di perseguire l economicità (autonomia economica dell azienda proiettata nel lungo periodo) o di perseguire più soddisfacenti livelli di economicità: ciò a parità di altre condizioni 11
12 RELAZIONI TRA LE TRE E Tuttavia se esistono forti pressioni/vincoli esterni, non controllabili dagli organi aziendali, che spingono ad innalzare il livello qualiquantitativo dei bisogni che si rivolgono alle aziende pubbliche e a tenere bassi i livelli di risorse (es. riduzione dei tributi), anche alti livelli di efficacia e di efficienza non sono sufficienti a garantire condizioni di economicità 12
13 RELAZIONI TRA LE TRE E L equilibrio tra le tre E può essere valutato con riferimento: all intera azienda pubblica (impostazione corretta) a settori più o meno ampi dell attività, impostazione utile ai fini di controllo manageriale, ma che a volte porta verso logiche di equilibri (ottimi) parziali non compatibili con l equilibrio (ottimo) complessivo dell azienda. 13
14 EQUITA 1. E un principio-criterio spesso richiamato per l azienda pubblica in quanto deriva dalla tipica funzione redistributiva che ha caratterizzato il modello dello stato del benessere (o welfare state). Esprime la razionalità economica allocativa della ricchezza 2. E quindi tipico degli studi e delle teorie sull amministrazione pubblica di scuola europea, mentre è praticamente assente (o ben poco sviluppata) nelle impostazioni manageriali (di public management) di derivazione nordamericana 14
15 EQUITA 3. L equità dovrebbe aggiungersi agli altri principicriteri per orientare verso scelte che, nel rispetto del principio di legalità, realizzino un equilibrio tra quattro e non solamente tre dimensioni considerando anche alternative comportanti più bassi livelli di efficacia, efficienza, economicità per ragioni di equità 15
16 EQUITA. Le tendenze tecniche oggi prevalenti in molti Paesi economicamente sviluppati sono tuttavia maggiormente orientate nella direzione di tenere ben distinte le sfere : delle scelte politiche o di politica economica e sociale, che possono o meno essere improntate al principio di equità dalle scelte aziendali o di amministrazione, che non dovrebbero essere influenzate da tale principio. 16
17 EQUITA (Nota) L accettazione di una o dell altra impostazione dipende dalle scelte di valore che stanno alla base delle diverse impostazioni teoriche. La scelta di una o dell altra impostazione dipende dalle risposte che ogni ricercatore (ogni decisore delle politiche pubbliche, ogni manager pubblico, ma anche ogni studente, ogni persona) dà alla domanda: le scienze sociali possono (devono) essere neutrali rispetto ai valori di fondo (etici, morali, religiosi) di cui ogni persona è portatrice? 17
18 ETICA 1. I principi-criteri di legalità, efficienza,efficacia, l economicità, equità esprimono differenti dimensioni di razionalità delle scelte (produttiva o allocativa) 2. Chi ritiene che la razionalità umana non possa mai essere assoluta e oggettiva accetta che strutturalmente vi siano spazi di soggettivitàdiscrezionalità nell applicazione dei principi-criteri sopra ricordati 18
19 ETICA L esistenza di una discrezionalità di scelta e di comportamenti suggerisce la rilevanza del principio etico in base al quale ogni soggetto agisce non guidato dalla propria convenienza e utilità, ma da alcuni valori di fondo correlati alla sua funzione sociale e ai poteri di cui è detentore L etica è principio che può (deve) essere proposto per ogni attività umana, per ogni attività economica (filone di etica degli affari), ma che si ritiene abbia particolare rilevanza quando si riferisce a funzioni pubbliche, svolte nell interesse comune (etica pubblica). Con essa si realizza in pieno il senso delle istituzioni 19
20 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI 1. Il rispetto del principio-criterio della legalità dipende dalle caratteristiche e dalla qualità del sistema di norme amministrative: in un sistema ipertrofico, complesso e contradditorio come quello italiano, spesso si distingue tra legalità formale (rispetto delle norme) legalità sostanziale (rispetto del diritto) 20
21 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI 2. Il perseguimento di più elevati livelli di efficacia, efficienza ed economicità può essere indotto/stimolato/incentivato dall esistenza e dalla forza di 21 sistemi contabili sociali esterni (reale possibilità di scelta del cittadino-utente, pressioni dell opinione pubblica, esistenza di organi quali difensore civico, associazioni di tutela del cittadino, ecc.) introduzione anche per i servizi pubblici (quelli divisibili e a domanda individuale) di sistemi di mercato e di una reale concorrenza
22 SISTEMI DI REGOLE PER INDURRE/STIMOLARE IL RISPETTO DEI PRINCIPI-CRITERI Sistemi di controllo direzionale (o manageriale) interni. Il rafforzamento dell etica pubblica dipende dalla cultura dominante in una certa società 22
23 DOMANDE DI VERIFICA PA) (tipo sanità, trasporto pubblico, biblioteca comunale. Quali sono i criteri di valutazione nella PA?. Indicare, rispetto a tali criteri, le peculiarità della PA. Quale significato ha il concetto di economicità? Perch nella PA efficienza ed efficacia non portano automaticamente all economicità?. Con riferimento ad attività tipiche della PA (o anche dell come misurereste il livello di efficacia ed efficienza?. Quale è la relazione tra equità e sistema aziendale?. Quali fattori possono stimolare l efficacia, efficienza ed economicità in un contesto non di mercato? 23
ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE
ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE SEMINARIO DI ALTA FORMAZIONE L ETICA NELLE PROFESSIONI SANITARIE. ROMA 6 MAGGIO 2013 Elio Borgonovi Università Bocconi UNA
DettagliAPPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità
Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia
Dettagli87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche. Il termine al singole può essere usato con tre differenti accezioni:
87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche Le amministrazioni pubbliche Amministrazione pubblica Il termine al singole può essere usato con tre differenti accezioni: Funzionale: attività
DettagliIl VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore
DettagliPerformance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi
Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo 2016 Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi PERFORMANCE Contributo (risultato e modalità di raggiungimento)
DettagliL etica e la business ethics
L etica e la business ethics Responsabilità Sociale delle Organizzazioni Prof.ssa Michela Floris Morale ed etica Spesso il termine etica e morale vengono utilizzati come sinonimi! In realtà non lo sono
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Parthenope. Efficienza, efficacia, economicità. Prof. G. Ferrara
Efficienza, efficacia, economicità Prof. G. Ferrara Napoli, 28 ottobre 2009 Lezione III: obiettivi - cosa significa gestire bene le risorse scarse? - quali criteri si devono seguire per la corretta gestione
DettagliCorso di REVISIONE AZIENDALE
Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale
DettagliUniversità degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale
Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Le Amministrazioni Pubbliche nell economia dell azienda
DettagliCapitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE
Capitolo I. LE PERSONE, L ATTIVITÀ ECONOMICA, L ECONOMIA AZIENDALE 1 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E DELLE SOCIETÀ UMANE Le persone perseguono molteplici fini Il perseguimento dei fini suscita bisogni Per
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema
DettagliCriteri di valutazione dell attivit. attività amministrativa
ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Criteri di valutazione dell attivit attività amministrativa pag. 1 LA MULTIDIMENSIONALITA' NEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI Le istituzioni pubbliche
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE IL REDDITO E IL CAPITALE DI IMPRESA 1 IL DIVENIRE ECONOMICO DI IMPRESA CAPITALE t (QUANTITA - FONDO) CAPITALE t+1 (QUANTITA - FONDO) REDDITO (QUANTITA -FLUSSO) 2 Pag.
Dettagli26. Le aree funzionali
26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali
DettagliECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Lezione 1
ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Lezione 1 Benvenuti!!!! 2 Quali sono gli obiettivi formativi da raggiungere? Fornire le nozioni fondamentali di amministrazione pubblica; Farvi comprendere
DettagliSimulazione d Esame di Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche Prof. Marco BENVENUTO
Nome: Cognome: Matricola: N.B. La prova si compone di 15 domande a risposta multipla, due domande a risposta aperta e un esercizio. Per le domande a risposta multipla solo una risposta è corretta; ad ogni
DettagliLa valutazione degli investimenti. - Scelte di lungo periodo - VAN e SIR
La valutazione degli investimenti - Scelte di lungo periodo - VAN e SIR Scelte di lungo periodo N.B. Per seguire questa parte del programma è indispensabile la conoscenza della matematica finanziaria.
DettagliJensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che
Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che «un contratto in base al quale una o più persone (il principale) obbliga un altra persona (l agente) a ricoprire per suo conto una
DettagliREDDITO D ESERCIZIO. Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo
REDDITO D ESERCIZIO Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo Maggiore ricchezza prodotta dalla gestione Si distingue tra REDDITO TOTALE REDDITO D ESERCIZIO
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
DettagliECONOMIA AZIENDALE II CANALE
Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. ECONOMIA AZIENDALE II CANALE PROF. PAOLA DEMARTINI I MODULO E Materiale didattico disponibile sul sito del corso 1 ECONOMIA
DettagliPotenza Campusdi Macchia Romana 2 ottobre Ferdinando DI CARLO Università della Basilicata Dipartimento di Matematica informatica ed Economia
Le operazioni straordinarie d impresa: profili aziendalistici e giuridici Potenza Campusdi Macchia Romana 2 ottobre 2015 Il bilancio annuale di liquidazione: problematiche valutative Ferdinando DI CARLO
DettagliEconomia Politica II H-Z Lezione 5
Economia Politica II H-Z Lezione 5 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 Capitolo VI. Il mercato del lavoro 2 1.1. Occupazione, disoccupazione e partecipazione Forza lavoro:
DettagliIl Bilancio di Missione
Il Bilancio di Missione è il Bilancio Il Bilancio di Esercizio ha lo scopo di perseguire il principio di verità e accertare in modo chiaro, veritiero e corretto lo stato dell Ente Principi del Bilancio
DettagliDIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA
DIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA Laurea Magistrale in: Comunicazione pubblica, d impresa e pubblicità DOCENTE EMILIO CORTESELLI LEZIONE DEL 11/10/13 6 LEZIONE SU 29
DettagliStrategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona
Strategia e Politica aziendale Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona andrea.berettazanoni@univr.it 1 Strategia aziendale e teorie di riferimento Modelli e teorie Diversi modelli
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliDefinizione, Finalità e Metodo della disciplina
Definizione, Finalità e Metodo della disciplina Parte Prima: Problemi e Intuizioni (30 ) Parte Seconda: Approfondimenti tecnici (60 ) Parte Terza: Applicazioni e verifica (30 ) Lezione 1: Parte Prima Problemi
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo
DettagliDiritto commerciale I. Lezione 21/09/2016
Diritto commerciale I Lezione 21/09/2016 Codice civile Libro V «Del lavoro», Titolo II «Del lavoro nell impresa» Capo I Dell impresa in generale Sezione I Dell imprenditore -- Art. 2082. Imprenditore:
Dettagli25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini
CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale 25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini 22-23 aprile 2004 Milano Università Bocconi Lo stato
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO di ECONOMIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO di ECONOMIA Programmazione, Controllo e Bilancio nelle Aziende Pubbliche I controlli nella PA Marco Ferretti 6 ottobre 2014 IL SISTEMA DI CONTROLLO Attività
DettagliCAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici
CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura
DettagliIL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. Progettazione dei Sistemi Costruttivi
IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA Progettazione dei Sistemi Costruttivi 1 Cosa è la tecnologia? La Tecnologia è la disciplina del fare secondo una regola, etimologicamente rappresenta
DettagliAntitrust e tutela dei consumatori
AGCM Antitrust e tutela dei consumatori Diego Agus Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato La tutela dell'economia e della finanza: il ruolo della Guardia di Finanza e delle Autorità Garanti nella
DettagliObiettivi conoscitivi
Il ruolo chiave dell informazione e delle ricerche di marketing Obiettivi conoscitivi Approfondire il concetto di informazione Evidenziare il ruolo strategico dell informazione all interno dei processi
DettagliLe condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof.
Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione Corso di Economia Aziendale Prof. Giuseppe D Onza Misurazioni e strumenti per il controllo dei processi di produzione
DettagliLe finalità di efficienza. Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p.
Le finalità di efficienza Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p. 74 Cosa intendere per efficienza? Efficienza come massimo benessere
DettagliIl principio di economicità
Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il principio di economicità Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 10 POSTULATO DELLA DUPLICITÀ DEGLI SCOPI AZIENDALI
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione
DettagliModelli di governance delle Istituzioni Pubbliche.
Modelli di governance delle Istituzioni Pubbliche carlo.vermiglio@unirc.it Agenda della giornata LE IMPLICAZIONI LEGATE ALL IMPIEGO DEL TERMINE GOVERNANCE LA GOVERNANCE NELLA VISIONE SISTEMICA D AZIENDA
DettagliI fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano
I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono
DettagliDi cosa ci occuperemo nel corso?
Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Lezione n. 1 Le Amministrazioni Pubbliche Economia delle
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliLettura ed Analisi del Bilancio. Le aziende nel sistema economico
Le aziende nel sistema economico Il problema che sta alla base della scienza economica è il rapporto tra bisogni illimitati e mezzi limitati per soddisfarli. FENOMENO ECONOMICO continua proliferazione
DettagliI processi direzionali
Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata
DettagliVerso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard. Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA
Verso la realizzazione del SNPA attraverso la definizione di LEPTA e costi standard Stefano Laporta Direttore Generale ISPRA I Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) come strumento per la tutela dei
DettagliCommercio internazionale e tecnologia
Commercio internazionale e tecnologia Introduzione Commercio internazionale e tecnologia Vantaggi assoluti e vantaggi comparati Modello di specializzazione e salari (reali) La dimensione del paese 2009
DettagliLaurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014
Laurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014 Progetto culturale Il corso di laurea è concepito come esperienza formativa interdisciplinare in materia
DettagliLunedì 5 Novembre a cura di Federico Barcherini (Managing Partner COVECO Srl) Consulenza e Formazione all impresa e ai suoi uomini
Il Bilancio Sociale: strumento di accredito per il mercato e di ottimizzazione delle risorse aziendali. Le agevolazioni regionali e le opportunità europee Lunedì 5 Novembre 2012 a cura di Federico Barcherini
DettagliIndice. Presentazione. Capitolo 1
Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti
DettagliECONOMIA DELL INFORMAZIONE E DEI MERCATI FINANZIARI
ECONOMIA DELL INFORMAZIONE E DEI MERCATI FINANZIARI C.d.L. in Economia degli intermediari e dei mercati finanziari (8 CFU) C.d.L. in Statistica per le decisioni Finanziarie e attuariali (6 CFU) a.a. 2012-13
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre
DettagliIndice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz
DettagliPovertà. 24 settembre. Approcci teorici ed empirici. Concetti e teorie. Diffusione e distribuzione territoriale della povertà: approcci e indicatori
Guido Cavalca, Università di Milano Bicocca Povertà 24 settembre Approcci teorici ed empirici Concetti e teorie Diffusione e distribuzione territoriale della povertà: approcci e indicatori Domande di partenza
DettagliLezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo
Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi
DettagliCorso di Economia degli Intermediari Finanziari
Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario Perché vi sono gli intermediari I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio
DettagliIl sistema finanziario cap.10
10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti
DettagliL interazione sociale. Roberto Pedersini
L interazione sociale Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso, intenzionato dall
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliSistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata
Sistemi di valutazione delle performance Università di Macerata ncaste@unimc.it ncaste@ec.unipi.it La misurazione delle performance Strategic Control I processi di definizione degli obiettivi di fondo
DettagliOccupazione e disoccupazione
Lezione 20 1 Occupazione e disoccupazione L occupazione ha una fortissima importanza sociale, e pone molti problemi di rilevazione. In questa lezione vediamo come la definizione di occupazione fa emergere
DettagliFederalismo fiscale: un confronto internazionale
Federalismo fiscale: un confronto internazionale 1. Il tema del federalismo fiscale assume un rilievo sempre maggiore nel dibattito istituzionale e riveste un ruolo centrale nelle agende politiche di tutti
DettagliOggetto: gestione razionale del fattore capitale
FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita
DettagliCrisi e diagnosi strategica
Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope Le crisi aziendali La crisi si manifesta come riduzione durevole della performance aziendale nelle sue dimensioni economica, competitiva, e sociale.
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE Le idee principali del corso Testo di riferimento: Analisi finanziaria (a cura di E. Pavarani) McGraw-Hill 2001 LA FINANZA AZIENDALE propone regole di comportamento per una gestione
DettagliANALISI E GESTIONE DEI COSTI
ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità
Dettaglidell Agenzia del Territorio Un patto di responsabilità e competenze
Codice etico dell Agenzia del Territorio Un patto di responsabilità e competenze Codice Etico dell Agenzia del Territorio un patto di responsabilità e competenze significato del Codice etico Struttura
DettagliL organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014
L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto
DettagliGiustificazione dell intervento pubblico
Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Oggetto: Analizzare i contributi della teoria economica per spiegare gli interventi pubblici a livello microeconomico Giustificazione
DettagliEsempio di questionario relativo all accettazione dell incarico
Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Modalità di compilazione È opportuno, ove possibile e rilevante ai fini della ripercorribilità dell attività svolta, che il revisore inserisca
DettagliL AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI
L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione
DettagliTEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE. Motivazioni del WS
Lezione 2 TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE SdW SISTEMI DI WELFARE (P Silvestri, 2016_17) 1 Motivazioni del WS Sinora abbiamo considerato l'evoluzione e le origini del WS e abbiamo fatto prevalentemente
DettagliCOMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15.
COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI (versione minima per enti con meno di 15.000 abitanti) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 124 del 20.12.2012
DettagliMODULO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Università di Ferrara
MODULO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Università di Ferrara 1 Lezione 2 ECONOMICITA EQUILIBRI D AZIENDA Università di Ferrara 2 Sommario Bisogni Bisogni economici Attività economica Rischio economico Economicità
DettagliECONOMIA DEI BENI CULTURALI
Anno Accademico 2013-2014 Lezione 4 ECONOMIA DEI BENI CULTURALI Salvatore Lo Giudice 1 4. Peculiarità della domanda di servizi legati ai Beni Culturali 2 I dati sulla domanda di servizi legata alla fruizione
DettagliIntroduzione. L oggetto di studio dell Economia sanitaria. Quadro teorico di riferimento. Le peculiarità del mercato delle prestazioni sanitarie
Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo
DettagliIl controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi
Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
DettagliLa strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo
La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto
DettagliPolitica economica: Lezione 1
Politica economica: Lezione 1 II canale: M - Z Crediti: 9 Corsi di laurea: Nuovo Ordinamento (DM. 270) Vecchio ordinamento (DM. 590) Politica Economica - Luca Salvatici 1 Docente Luca Salvatici Pagina
DettagliUNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO. Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane
UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in Politica Economica ciclo XXIV S.S.D: SECS-S/05; ICAR/21; SECS-P/02 Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province
DettagliMetodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario
Padova, 17 novembre 2010 Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario Ing. Luigi Rossi Resp.le Servizio Prevenzione e Protezione Gruppo BPVi Banca Popolare di Vicenza
DettagliI principi contabili generali di veridicità e attendibilità nel sistema di programmazione e bilancio degli Enti Locali.
I principi contabili generali di veridicità e attendibilità nel sistema di programmazione e bilancio degli Enti Locali. DOTT.SSA SILVIA BOCCI PROVINCIA DI FIRENZE PALAZZO MEDICI RICCARDI - SALA LUCA GIORDANO
DettagliCOMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Servizio dei controlli interni Unità di controllo
DettagliELEMENTI DI SOCIOLOGIA II
ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II Funzioni della sociologia in generale e per gli AS COSA VUOL DIRE PENSARE SOCIOLOGICO a) Non ci sono solo individui, c è la società b) Esistono le istituzioni, le norme c) Apparteniamo
DettagliElementi di Statistica
Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica
DettagliPUBBLICO E I SERVIZI. Francesca Lecci
IL CONCETTO DI SERVIZIO PUBBLICO E I SERVIZI PUBBLICI LOCALI Francesca Lecci Agenda Il concetto di servizio Il servizio pubblico Dal servizio pubblico al servizio universale Dal servizio universale al
DettagliIl Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale
Presentazione del volume Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale Lecce, 15 gennaio 2010 Roberta Garganese Università del Salento e collaboratrice dell
DettagliLa grande frontiera dell utilità nell economia del benessere
Seminario di Scienza delle Finanze Marco Passarella La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Martedì 3 maggio 2011 Legenda: Parti trattate in Bosi (2006, cap. 1.2-1.3) Parti non trattate
DettagliIl Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione
Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del
DettagliVito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005
Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale Siracusa 03.06.2005 Verifica e revisione di Qualità nelle Prestazioni Sanitarie Decreto legge n. 502 del 30 Dicembre 1992 Art. 8 I nuovi
DettagliMetodologia di lavoro: PCM & GOPP
Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione
DettagliMERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini
MERCATI, DOMANDA E OFFERTA Barbara Martini Piano della lezione Economie pianificate vs economie di mercato Le caratteristiche e le determinanti della domanda e dell offerta La determinazione del prezzo
DettagliIngegneria Meccatronica. M. Da Lio
Ingegneria Meccatronica M. Da Lio Ingegneria Meccatronica Dall Idea al Prodotto finito (sito web) Innovazione ritmo di rinnovamento dei prodotti industriali sempre più rapido nel triennio 94-96 il 49.7%
DettagliL elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione
L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione Fino ad ora l analisi su domanda, offerta ed equilibrio di mercato è stata di tipo qualitativo. Se vogliamo avere una misura quantitativa degli
DettagliCommercio Internazionale e tecnologia. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale
Commercio Internazionale e tecnologia Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale 1 Introduzione Modelli di equilibrio economico generale con concorrenza perfetta in tutti i mercati I parametri
DettagliLezione 10. I centri di responsabilità
Lezione 10 I centri di responsabilità La logica del CdR altri CdR ovvero: esterno utilizza input Materiali Mod Servizi svolge attività utilizzando persone e risorse CdR produce output Beni Servizi altri
Dettagli