Tassi a pronti ed a termine (bozza)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tassi a pronti ed a termine (bozza)"

Transcript

1 Tassi a pronti ed a termine (bozza) Mario A. Maggi a.a. 2006/2007 Indice 1 Introduzione 1 2 Valutazione dei titoli a reddito fisso Titoli di puro sconto (zero coupon) Obbligazioni (coupon bond) Obbligazioni a rimborso progressivo Struttura per scadenza dei tassi di interesse Tassi a pronti Tassi a termine Introduzione Il mercato dei titoli a reddito fisso è il mercato in cui vengono fissati i prezzi di titoli che promettono determinati pagamenti in date future. Semplificando, si possono considerare solo due categorie di titoli: i titoli di puro sconto (detti anche a capitalizzazione integrale o zero coupon bond) e quelli con cedole (coupon bond). Non ci occupiamo di titoli indicizzati, cioè quei titoli che prevedono flussi di cassa legati all evoluzione di variabili economiche e finanziarie, per esempio il tasso di inflazione, il tasso ufficiale di sconto, il tasso dei BOT a un anno, ecc.. Un titolo di puro sconto ha una struttura molto semplice: a fronte del pagamento del prezzo di acquisto, promette il versamento di una certa somma, il valore nominale o facciale, alla data di scadenza (maturity). Vengono detti di puro sconto, perché al momento dell acquisto si paga un prezzo (inferiore al valore nominale) pari al valore attualizzato (scontato) dell incasso futuro (cioè il valore nominale). Si chiamano anche zero coupon, perché durante la 1

2 loro vita non prevedono l incasso di nessuna cedola (coupon). I BOT (buoni ordinari del tesoro) italiani sono un esempio tipico di titoli di puro sconto. Un titolo con cedole (coupon bond) a fronte del pagamento del prezzo di acquisto, promette il pagamento di determinate somme (le cedole) a date stabilite, inoltre alla scadenza finale è previsto il rimborso del valore nominale (a cui eventualmente si aggiunge un premio di rimborso). I BTP (buoni del tesoro poliennali) italiani e molte obbligazioni sono titoli di questo tipo. 2 Valutazione dei titoli a reddito fisso In generale un titolo a reddito fisso A è un titolo di credito che dà al possessore il diritto di incassare le somme a k alle date t k. Presento ora un po di termini tecnici usati per i titoli a reddito fisso. L importo scritto sul titolo viene detto valore nominale o facciale. I titoli possono essere di vario taglio, intendendo per taglio la dimensione in termini di valore nominale di un titolo. Di solito il taglio di un titolo è multiplo del taglio base, ad esempio 2 000û. Per ragioni pratiche ci si riferisce comunemente ad un taglio fittizio di 100ûdi valore nominale per il calcolo del prezzo (valore o corso) del titolo. Se il titolo prevede delle cedole, cioè corrisponde degli interessi periodicamente, queste sono calcolate in base al tasso nominale, o cedolare sul valore nominale. Ogni cedola è esigibile a partire dalla relativa scadenza (giorno di godimento), prestampata sulla cedola. Il valore di emissione (prezzo o corso di emissione) è il prezzo al quale ciascun titolo viene emesso, cioè l importo che il creditore (sottoscrittore) versa al debitore (emittente). A seconda che il valore di emissione sia uguale, superiore o inferiore al valore nominale si parla, rispettivamente, di emissione alla pari, sopra la pari, sotto la pari. La differenza (valore di emissione valore nominale) quando positiva [negativa] rappresenta il sovrapprezzo [o premio] di emissione per il sottoscrittore, l aggio [o disaggio] di emissione per l emittente. L emittente deve detrarre dal ricavo lordo di emissione le spese di emissione (quali spese notarili, di registrazione, di stampa dei titoli, di intermediazione e commissioni bancarie) ottenendo il ricavo netto di emissione. Il sottoscrittore che acquista il titolo alla sua emissione calcolerà il costo lordo dell obbligazione aggiungendo al prezzo di emissione le spese di sottoscrizione (quali spese e commissioni bancarie, oneri fiscali, rateo di interessi di emissione). Il valore di rimborso (capitale o prezzo di rimborso) è l importo che l emittente versa ai possessori di ogni titolo al momento del rimborso. A seconda che tale importo sia uguale, superiore o inferiore al valore nominale si parla di rimborso alla pari, sopra la pari, sotto la pari; quando positivo, lo scarto tra i due valori viene detto premio di rimborso. Il valore di rimborso può essere fissato all atto dell emissione (costante o meno), oppure indicizzato. Le spese 2

3 di rimborso sono le spese derivanti dal rimborso del prestito, quali ad esempio le spese di tesoreria. Oltre che al momento dell emissione, cioè sul mercato primario, i titoli possono essere contrattati in qualsiasi altro momento della loro vita sul mercato dei titoli a reddito fisso che costituisce perciò il mercato secondario. Definizione 2.1 Il valore di mercato di un titolo è pari al valore attuale alla data di valutazione, calcolato al tasso di valutazione di mercato, della rendita descritta dai flussi di cassa previsti dal titolo. Ponendo per semplicità la data di valutazione t 0 = 0, si tratta del valore al tasso di mercato y della rendita descritta dai flussi di cassa previsti dal titolo. Per cui, indicati con a 1,a 2,...,a n i flussi di cassa previsti rispettivamente alle date t 1,t 2,...,t n e, posto v = 1, il valore V del titolo è 1 + y V = a 1 v t 1 + a 2 v t a n v tn. 2.1 Titoli di puro sconto (zero coupon) Nel caso di un titolo zero coupon, è previsto un solo incasso C al tempo t, per cui il suo valore è V (0,y) = Cv t. (2.1) Ad esempio un titolo zero coupon che pagherà 2 000û(valore nominale) fra un anno, se valutato al tasso annuo del 4%, ha un valore pari a V (0,y) = , ,08û. La quotazione di questo titolo appare nei listini riferita ad un taglio fittizio di 100, per cui avrà un corso di ,04 96,154, che significa che 100ûdi valore nominale costano 96,154û; in questo modo è facile trovare il prezzo (il valore di mercato) di un titolo dal valore nominale di 2 000û: 96, = 1 923,08û. 3

4 2.2 Obbligazioni (coupon bond) Un po, ma non molto, più complessa è la valutazione dei titoli obbligazionari che prevedono cedole. Considero un titolo dal valore nominale C che paga n cedole annue calcolate al tasso annuo cedolare i e che prevede a scadenza, dopo n anni dall emissione, il rimborso di R. Se R = C, si dice che il rimborso è alla pari, se invece è R > C o R < C, si dice, rispettivamente, sopra o sotto la pari. L importo di ogni cedola annuale è Ci. Il prezzo di emissione di questo titolo, calcolato al tasso annuo di valutazione y, che può essere diverso da i, è V (0,y) = Cia n y + R(1 + y) n. (2.2) Se la valutazione viene fatta ad una data t successiva a quella di emissione, il principio non cambia: si calcola il valore attuale alla data t dei flussi di cassa futuri. Il valore al momento t = (h + f) 0, con h intero e 0 f < 1, di un titolo emesso al momento 0 è perciò ) V (t,y) = Ci (ä n h y (1 + y) (1 f) + R (1 + y) (n t), che riscrivo in modo equivalente: ) V (t,y) = Ci (1 + a n h 1 y (1 + y) (1 f) + R (1 + y) (n t). (2.3) Ovviamente se le cedole avessero una periodicità non annuale (spesso infatti sono semestrali), basterebbe nelle (2.2) e (2.3) misurare i tempi nell unità opportuna e usare il tasso effettivo equivalente riferito alla stessa unità di misura. Quando le cedole hanno frequenza infra-annuale, k cedole all anno, nella pratica il tasso nominale i annuo va inteso come tasso nominale annuo convertibile (pagabile) k volte l anno, per cui il tasso da usare è i e le cedole k sono pari a C i. Quindi un obbligazione con cedole semestrali al tasso annuo k nominale 5%, prevede in realtà cedole semestrali al tasso semestrale pari a 0,05 = 2,5%, cioè cedole di importo 0,025C. 2 Le (2.2) e (2.3), quando valutate per un titolo dal valore nominale di 100, forniscono rispettivamente il corso di emissione ed il corso tel quel, cioè il valore di mercato di 100ûdi valore nominale del titolo in oggetto. Quando il corso è pari a 100, si dice che il titolo è alla pari, quando invece è superiore o inferiore a 100, si dice, rispettivamente, sopra o sotto la pari. Sui listini ufficiali non compare il corso tel quel, ma il corso secco, cioè un corso depurato dal rateo (o dietimo) di interessi maturati dall ultimo godimento, ma non ancora esigibili. Il rateo di interessi maturati è porzione f della cedola già maturata, dove f è il rapporto fra il tempo trascorso dall ultimo godimento ed il tempo che separa due godimenti successivi. Il corso 4

5 secco V s (t,y), calcolato al tasso y, al momento t = (h + f), con h intero e 0 f < 1, di un titolo emesso al momento 0 è V s (t,y) = V (t,y) Cif; corso secco = corso tel quel rateo di interessi Si nota che alle date di godimento, quando cioè f = 0, il corso tel quel ed il corso secco coincidono. 2.3 Obbligazioni a rimborso progressivo Se una società si finanzia emettendo obbligazioni come visto nel paragrafo precedente, si trova di fronte all ammortamento di un prestito con pagamento periodico degli interessi e rimborso finale del capitale. Può capitare che l emittente abbia l esigenza di un prestito con rimborso progressivo (di tipo francese, uniforme o altro). In questo caso alle date previste dovrà pagare le cedole a tutti i titoli in circolazione e rimborserà una parte dei titoli in circolazione. Spesso la scelta dei titoli da rimborsare alla data k {1,2,...,n} è effettuata mediante estrazione a sorte di N k obbligazioni (ovviamente con N 1 + N N n = N). In questo caso ogni obbligazione dà diritto a flussi di cassa futuri aleatori: l incasso delle cedole future dipende dalla data di estrazione del titolo, data alla quale si avrà anche il rimborso del capitale. Perciò posso rappresentare cedole e capitale di rimborso per mezzo di variabili aleatorie. La k-esima cedola prevede quindi: un incasso pari al suo ammontare se il titolo non è stato rimborsato prima di k; un incasso nullo in caso contrario. Ad ogni data il capitale di rimborso prevede: un incasso pari al suo ammontare se il titolo è estratto in quel momento; un incasso nullo in caso contrario. Per calcolare il valore di un titolo, calcolo il valore attuale al tasso di mercato dei valori medi dei pagamenti previsti per ogni data. Esempio 2.2 Considero un prestito obbligazionario triennale costituito da 300 obbligazioni ciascuna con valore nominale 1 000û. Sono previste cedole annue calcolate al tasso cedolare del 3%. Ogni anno si estraggono a sorte 100 obbligazioni che vengono rimborsate pagando un valore di rimborso pari a 1 050û. Il tasso di mercato per operazioni analoghe è il 3% annuo. Calcolo il corso di emissione di un obbligazione. Chi sottoscrive un obbligazione al momento dell emissione: dopo un anno: incasserà sicuramente la cedola pari a 30û, cioè con probabilità 1: valor medio dell incasso 30û; 5

6 incasserà il valore di rimborso 1 050ûse il suo titolo sarà estratto in quel momento, cioè con probabilità 1 3, 0ûin caso contrario: valor medio dell incasso = 350û; dopo due anni: incasserà la seconda cedola di importo 30ûse il suo titolo non è stato estratto all anno 1, cioè con probabilità 2 3, 0ûin caso contrario: valor medio dell incasso = 20û; incasserà il valore di rimborso 1 050ûse il suo titolo sarà estratto in quel momento, cioè con probabilità 1 3, 0ûin caso contrario: valor medio dell incasso = 350û; dopo tre anni: incasserà la terza cedola di importo 30ûse il suo titolo non è stato estratto in precedenza, cioè con probabilità 1 3, 0ûin caso contrario: valor medio dell incasso = 10û; incasserà il valore di rimborso 1 050ûse il suo titolo sarà estratto in quel momento, cioè con probabilità 1 3, 0ûin caso contrario: valor medio dell incasso = 350û. Posso così calcolare il valore di emissione del titolo come il valore attuale, al tasso di mercato, dei valori medi degli incassi futuri V (0, 3%) = ( ) (1,03) 1 +( ) (1,03) 2 +( ) (1,03) ,14û. In modo equivalente, posso considerare il valore del titolo come il valor medio del valore di tre titoli: uno rimborsato sicuramente il primo anno, uno il secondo ed uno il terzo, ciascuno considerato con probabilità pari alla probabilità che un titolo venga estratto, rispettivamente, al primo, al secondo, al terzo anno (che in questo caso sono tutte pari a 1 ). Quindi 3 V (0, 3%) = ( ) (1,03) 1 1 [ a (1,03) 2] 1 3 [ + 30a (1,03) 3] ,14û. 6

7 3 Struttura per scadenza dei tassi di interesse In questo paragrafo mi occupo di titoli non rischiosi, tipicamente titoli di stato. Ora lo scopo non è valutare questi titoli (come nel paragrafo 2), ma di determinare i tassi impliciti nei loro prezzi quotati sul mercato. In altre parole, l obbiettivo è la determinazione dei tassi di mercato, sotto l ipotesi che il mercato assegni ai titoli a reddito fisso il valore attuale dei pagamenti futuri. Sul mercato dei titoli a reddito fisso si possono vendere e acquistare titoli trattati pagando il prezzo corrispondente. In questo caso al momento della contrattazione viene pattuito il prezzo pagato immediatamente, e viene consegnato il titolo: si tratta di un contratto a pronti (o spot). Se prevedo di incassare 5 000ûfra un anno e desidero impiegare questi soldi una volta incassati per l acquisto di BOT a 6 mesi (o, più in generale, con 6 mesi di vita residua) ho due possibilità. La prima è quella di aspettare un anno e di acquistare i BOT fra un anno al prezzo che avranno in quel momento. In questo modo però non conosco il prezzo di acquisto futuro. La seconda possibilità è quella di accordarmi fin d ora sul prezzo a cui acquistare BOT a 6 mesi fra un anno. In quest ultimo caso stipulo un contratto a termine (o forward). Al momento della stipula di un contratto a termine non avviene nessun trasferimento, né monetario né di titoli; si fissa oggi il prezzo a cui ci si impegna a scambiare un titolo ad una data futura. 3.1 Tassi a pronti Sul mercato dei titoli a reddito fisso, in ogni momento, posso rilevare i prezzi per l acquisto dei titoli. Se sono trattati titoli zero coupon, il loro valore deve essere pari al valore attuale del valore a scadenza del titolo, ma quale tasso è nascosto nel prezzo di mercato? Per la (2.1), il valore, che qui chiamo P (0,t), al momento 0 di un titolo zero coupon con vita residua t e valore nominale C è P (0,t) = Cv t, per cui P (0,t) C = v t = 1 (1 + h(0,t)) t. Questo significa che posso leggere nei prezzi di mercato i fattori di attualizzazione, da cui ricavare il tasso annuo di mercato h(0,t) per un impiego che inizia oggi e termina fra t anni h(0,t) = ( )1 C t 1. P (0,t) Il tasso h(0,t) è annuo, effettivi di rendimento dell investimento nel titolo. 7

8 Naturalmente sono quotati titoli con diverse durate residue, per ognuno dei quali è possibile calcolare il tasso implicito. Immagino di trovare sul mercato titoli zero coupon A t 1, A t 2,..., A tn tutti con lo stesso valore nominale C, ma con diverse durate residue 0 < t t < t 2 < < t n. Indico i loro prezzi di mercato P (0,t 1 ), P (0,t 2 ),..., P (0,t n ). È ovvio che il prezzo di un titolo sarà tanto più basso quanto più lontana la data di incasso del valore nominale (postulato di impazienza): P (0,0) = C > P (0,t 1 ) > P (0,t 2 ) > > P (0,t n ). Da questi prezzi posso ricavare i tassi a pronti (o spot) di mercato annui h(0,t i ) = ( ) 1 C t i 1 P (0,t i ) riferiti ad impieghi con durate diverse. La funzione h(0, t) che associa il tasso annuo alla durata dell impiego fornisce la cosiddetta struttura per scadenza dei tassi di interesse a pronti. Quando h(0,t i ) = h per ogni scadenza t i si dice che la struttura per scadenza al tempo 0 è piatta. Si parla spesso di curva dei tassi a pronti e si usa rappresentare la struttura per scadenza su un grafico come quello in figura 1 (dopo un eventuale interpolazione dei tassi ottenuti dai titoli quotati) t Figura 1: Esempio di struttura per scadenza di tassi di interesse. Esempio 3.1 I corsi tel quel di titoli zero coupon con durate rispettivamente di 6 mesi un anno e 18 mesi sono: 98,533, 96,805, 94,833. Questi corsi rappresentano il prezzo di acquisto di 100ûdi valore nominale di titoli zero 8

9 coupon. Da questi prezzi si possono ricavare i tassi annui di mercato ( ) ,5 h(0, 0,5) = 1 3%, 98,533 ( ) h(0, 1) = 1 3,30%, 96,805 ( ) ,5 h(0, 1,5) = 1 3,60%. 94,833 In questo caso la struttura per scadenza non è piatta, ma crescente: impieghi per durate maggiori hanno un tasso di rendimento superiore. Sul mercato però non si trovano titoli zero coupon per durate non brevi. Per durate superiori ai 18, 24 mesi si trovano solo titoli con cedole. Una tecnica chiamata bootstrap permette di usare i prezzi dei titoli con cedole per ricavare i tassi di mercato per durate medio-lunghe. Per vedere come funziona, è opportuno partire dall esempio precedente ed immaginare che oltre ai 3 titoli zero coupon esitano altri due titoli A e B con cedola: A dal corso tel quel 104,284 con durata residua 2 anni, cedola annua, tasso cedolare 6%, rimborso alla pari; B dal corso tel quel 102,830 con durata residua 3 anni, cedola annua, tasso cedolare 5%, rimborso alla pari. Considero, per comodità, un valore nominale di 100ûdei due titoli. Come sempre il valore è il valore attuale ai tassi di mercato dei flussi futuri. Il titolo A prevede l incasso di una cedola pari a 6ûalla fine del primo anno; tale flusso va attualizzato al tasso di mercato per impieghi di durata annua h(0, 1) = 3,30% calcolato nell esempio precedente. Il secondo flusso deve essere attualizzato al tasso (incognito) h(0,2). Quindi V A = h(0,1) (1 + h(0,2)) 2 = 6 1, (1 + h(0,2)) 2. Questa relazione mi permette di calcolare h(0,2) 104,284 = 6 1, (1 + h(0,2)) 2, h(0,2) 3,75%. Con lo stesso ragionamento V B = h(0,1) + 5 (1 + h(0,2)) (1 + h(0,3)) 3 102,830 = 5 1, , (1 + h(0,3)) 3, h(0,3) 4% In questo modo si costruisce una procedura iterativa che estrae i tassi impliciti dai titoli. Infatti, per calcolare h(0, 4) basta che sia quotato un titolo 9

10 con un flusso di cassa fra 4 anni e con gli altri flussi di cassa collocati a scadenze per le quali sia noto il tasso di mercato. Un esempio può essere un titolo dal prezzo odierno di 1 783,82ûche paga 1 000ûfra 2 anni e 1 000ûfra 4 anni (controllare che h(0, 4) 4%). In un mercato perfetto due titoli o due portafogli non rischiosi che prevedono gli stessi flussi di cassa futuri devono avere lo stesso prezzo e quindi lo stesso rendimento. Infatti se esistessero due titoli zero coupon A e B con vita residua un anno con lo stesso valore nominale C, ma con due prezzi diversi P A > P B nessuno comprerebbe il più caro. Se qualcuno acquistasse il titolo A più caro, l emittente di A potrebbe usare il ricavato per acquistare il titolo B dal prezzo inferiore, realizzando in questo modo un operazione di arbitraggio: l emittente paga P B per l acquisto di B e incassa P A dall emissione di A con un saldo netto di cassa ( P A P B) > 0; fra un anno a scadenza dovrà rimborsare il valore nominale di A e nello stesso momento incasserà quello di B con un saldo netto di cassa nullo. Questa operazione è una macchina da soldi che produce un guadagno certo per l emittente senza rischio. Siccome sul mercato ci sono molti agenti opportunisti (della specie homo œconomicus) pronti a cogliere ogni occasione di arbitraggio, il gioco della domanda e dell offerta conduce ad aggiustamenti di prezzo che fanno scomparire ogni opportunità di arbitraggio. Vale quindi la cosiddetta legge del prezzo unico. Per questa ragione il valore di un titolo a reddito fisso deve essere pari al valore di un portafoglio di titoli zero coupon che prevede gli stessi flussi di cassa, altrimenti ci sarebbe un opportunità di arbitraggio. Rimanendo nell esempio precedente, un titolo F dal valore nominale di 5 000û, con cedole semestrali al 5%, rimborso alla pari e durata residua 18 mesi, deve avere lo stesso valore di un portafoglio composto da zero coupon a 6 mesi dal valore nominale di 250û, zero coupon a un anno dal valore nominale di 250û, zero coupon a 18 mesi dal valore nominale di 5 250û V F = , ,805 94, ,08û Questo equivale a calcolare il valore attuale di F ai tassi di mercato impliciti nei prezzi dei titoli zero coupon (il centesimo di differenza è causato dalle approssimazioni introdotte nel calcolo dei tassi) V F = 250(1,03) 0, (1,033) (1,036) 1, ,09û. Quindi una volta ottenuta la struttura per scadenza dei tassi di interesse, la si può usare per valutare qualsiasi titolo a reddito fisso. Perciò in generale la regola di valutazione di un titolo a reddito fisso A che prevede i flussi a k alle date t k, k = 1,2,...,n, è n V A = a k (1 + h(0,t k )) t k, k=1 10

11 cioè il valore attuale, calcolato secondo la struttura per scadenza dei tassi di mercato, dei pagamenti futuri. In un mondo dinamico la struttura h(0, t) è valida solo a t = 0. Infatti, in un momento successivo s > 0 le quotazioni di mercato possono cambiare, rendendo necessario ricalcolare h(s, t). Esempio 3.2 Se nel mercato appena descritto una società emette un prestito obbligazionario triennale con cedole calcolate al 3,5% e rimborso alla pari, qual è il corso di emissione? Il corso di emissione è il valore attuale, calcolato secondo la struttura per scadenza di mercato (h(0, 1) = 3,30%, h(0,2) = 3,75%, h(0,3) = 4%), dei flussi futuri prodotti da 100 di valore nominale: 3,5(1,033) 1 + 3,5(1,0375) ,5(1,04) 3 95, Tassi a termine Ho accennato, nel paragrafo precedente, alla possibilità di fissare oggi il prezzo di un titolo da acquistare in una data futura, cioè di stipulare un contratto a termine. Stabilire oggi, a t = 0, che il prezzo per l acquisto a s > 0 di un titolo zero coupon dal valore nominale C e con vita residua τ è P (0, s, s + τ), equivale a fissare il tasso di rendimento a termine (o forward) annuo h(0,s,s + τ) di un impiego che inizia a s e finisce a (s + τ): ( h(0,s,s + τ) = C P (0,s,s + τ) ) 1 τ 1, (3.1) Suppongo, per semplicità, C = 1, perciò P (0,t) < 1 per t > 0 e P (0,0) = 1. Supponendo la coesistenza di un mercato a pronti e uno a termine, posso acquistare oggi sul mercato a pronti al prezzo P (0, s + τ) un titolo zero coupon dal valore nominale c = 1 con scadenza (s + τ); posso finanziare questo acquisto indebitandomi al tasso di mercato per la somma, impegnandomi a restituirla ad s. L accensione del debito equivale all emissione di un titolo zero coupon dal prezzo di emissione e dal valore nominale, oppure, detta in un altro modo, alla vendita allo scoperto (cioè senza la disponibilità del titolo) di uno zero coupon con scadenza s dal valore nominale. Nel suo complesso questa operazione prevede al tempo 0 un uscita di cassa di per l acquisto dello zero coupon e un entrata di derivante dall indebitamento. Al tempo s dovrò estinguere il debito pagando ; al tempo (s + τ) incasserò il valore nominale 1 11

12 dello zero coupon acquistato a 0. Esaminando i flussi netti di cassa di questa operazione 0 s (s + τ) acquisto zcb che scade a (s + τ) 1 indebitamento da 0 a s saldo 0 1 (3.2) mi accorgo che in pratica si tratta di un impiego di denaro da s a (s + τ) come se si trattasse di un contratto a termine che prevede 0 s (s + τ) vendita a termine 0 P (0,s,s + τ) 1 (3.3) Per la legge del prezzo unico deve perciò essere P (0,s,s + τ) = (3.4) altrimenti le operazioni (3.2) e (3.3) aprirebbero una possibilità di arbitraggio. Infatti, se P (0,s,s + τ) < converrebbe stipulare un contratto a termine e nel frattempo investire una somma pari a in un titolo zero coupon che scade ad s, indebitandosi per un importo da restituire a (s + τ): 0 s (s + τ) acquisto a termine P (0,s,s + τ) 1 acquisto zcb che scade ad s indebitamento da 0 a s 1 saldo 0 P(0,s+τ) P(0,s) P (0,s,s + τ) > 0 0 Se invece fosse P (0,s,s + τ) > converrebbe trovare un acquirente per il contratto a termine e nel frattempo investire una somma pari a in un titolo zero coupon che scade a (s + τ), indebitandosi per un 12

13 importo da restituire ad s: 0 s (s + τ) vendita a termine P (0,s,s + τ) 1 acquisto zcb che scade ad s 1 indebitamento da 0 a s saldo 0 P (0,s,s + τ) P(0,s+τ) P(0,s) > 0 0 In entrambi i casi la strategia conduce ad un guadagno certo al momento s. La condizione (3.4) o, in modo equivalente = P (0,s,s + τ), (3.5) viene detta parità pronti-termine o condizione di coerenza. Solo se è soddisfatta la condizione di coerenza possono convivere un mercato a pronti ed uno a termine senza lasciare possibilità di arbitraggio. Quindi una volta noti i prezzi a pronti, la (3.4) permette di calcolare i prezzi e i tassi a termine di non-arbitraggio ( ) 1 τ h(0,s,s + τ) = 1. Osservo che, almeno formalmente, un prezzo a pronti P (0,t) può essere considerato un caso particolare di prezzo a termine P (0,0,t). Date le scadenze 0 < t 1 < t 2 < < t n, applicando ripetutamente la condizione di coerenza (3.5) si ricava P (0,t n ) = P (0,0,t 1 )P (0,t 1,t 2 ) P (0,t n 2,t n 1 ) P (0,t n 1,t n ), (3.6) cioè il prezzo a pronti P (0,t n ) è pari al prodotto dei prezzi a termine riferiti ad intervalli di tempo adiacenti che coprono l intera durata [0,t n ]. La (3.6) si dimostra facilmente riscrivendo i prezzi a termine secondo la (3.4): P (0,0,t 1 )P (0,t 1,t 2 ) P (0,t n 2,t n 1 ) P (0,t n 1,t n ) = semplificando rimane P (0,t n) P (0,0) = P (0,t n). In generale, con 0 t k < t h t n, si ha = P (0,t 1) P (0,t 2 ) P (0,0) P (0,t 1 ) P (0,t n 1) P (0,t n 2 ) P (0,t n ) P (0,t n 1 ) ; P (0,t k,t h ) = P (0,t k,t k+1 )P (0,t k+1,t k+2 ) P (0,t h 2,t h 1 )P (0,t h 1,t h ), (3.7) 13

14 cioè il prezzo a termine P (0,t k,t h ) (a pronti se t k = 0) è pari al prodotto dei prezzi a termine riferiti ad intervalli di tempo adiacenti che coprono l intera durata [t k,t h ]. In termini di tassi annui la (3.7) può essere riscritta come (1 + h(0,t k,t h )) (t h t k ) = (1 + h(0,t k,t k+1 )) (t k+1 t k ) (1 + h(0,t k+1,t k+2 )) (t k+2 t k+1) cioè (1 + h(0,t h 2,t h 1 )) (t h 1 t h 2 ) (1 + h(0,t h 1,t h )) (t h t h 1 ), (1 + h(0,t k,t h )) t h t k = (1 + h(0,t k,t k+1 )) t k+1 t k (1 + h(0,t k+1,t k+2 )) t k+2 t k+1 (1 + h(0,t h 2,t h 1 )) t h 1 t h 2 (1 + h(0,t h 1,t h )) t h t h 1, che, malgrado l aspetto minaccioso, significa semplicemente che il fattore di capitalizzazione di mercato fissato al tempo 0 per il periodo [t k,t h ] è pari al prodotto dei fattori di capitalizzazione di mercato dei sottoperiodi in cui posso suddividere [t k,t h ]. Riprendo l esempio del paragrafo precedente. La tabella seguente mostra la struttura a termine dei tassi annui e dei corsi tel quel dei titoli zero coupon 1. t h(0,t) P (0,t) 0,5 3% 98, ,30% 96,805 1,5 3,60% 94, ,75% 92, % 88, % 85,480 Grazie alla (3.4) si possono calcolare i corsi a termine 2 che servono per trovare 1 I corsi P (0, 3) e P (0,4) non sono prezzi di titoli trattati, ma sono P (0, 3) = 100 (1 + h (0, 3)) 3, P (0, 4) = 100 (1 + h (0, 4)) 4, dove i tassi impiegati sono quelli ottenuti mediante la tecnica di bootstrap vista sopra. 2 Osservo che nella (3.4) è nascosta l ipotesi C = 1. Se devo calcolare i corsi, devo ricordarmi che C = 100, quindi la (3.4) diventa P (0, s + τ) P (0, s + τ) P (0, s, s + τ) = C = 100. P (0, s) P (0, s) 14

15 i tassi annui usando la (3.1): P (0,0,0,5) = 98, ,533 P (0,0,5,1) = 96,805 98, ,2462 P (0,1,1,5) = 94,833 96,805 P (0,1,5,2) = 92,902 94,833 P (0,2,3) = 88,900 92,902 P (0,3,4) = 85,480 88,900 h(0,0,0,5) = ( ,533 h(0,0,5,1) = ( , , , ,153 ) 1 0,5 ) 1 0,5 98,2462 ) 1 0,5 97, % 1 3,60% ( h(0,1,1,5) = ,20% ( ) 1 h(0,1,5,2) = 100 0,5 97, ,20% ( ) h(0,2,3) = ,50% 95,692 h(0,3,4) = ( ,153 ) 1 4% È altresì possibile ricavare, per esempio, il prezzo a termine ( P (0,1,2) ) = 92, ,968 ed i relativi tasso annuo h(0,1,2) = 1 96,805 95,968 4,20%. La figura 2 mostra i tassi annui a pronti e a termine tempo a scadenza Figura 2: Tassi annui a pronti (cerchi) e a termine (quadratini). 15

Soluzioni del Capitolo 5

Soluzioni del Capitolo 5 Soluzioni del Capitolo 5 5. Tizio contrae un prestito di 5.000 al cui rimborso provvede mediante il pagamento di cinque rate annue; le prime quattro rate sono ciascuna di importo.00. Determinare l importo

Dettagli

I Titoli Obbligazionari. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08 1

I Titoli Obbligazionari. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08 1 I Titoli Obbligazionari S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08 1 Obbligazione (bond) E emessa da un unità in deficit (un impresa, un Comune, lo Stato). Il flusso di cassa, dal punto di vista dell

Dettagli

Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza)

Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza) Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza) Mario A. Maggi a.a. 2009/2010 Indice 1 Introduzione 1 2 Valutazione dei titoli a reddito fisso 2 2.1 Titoli di puro sconto (zero coupon)................ 4 2.2

Dettagli

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali 1 RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali Il mercato dei capitali 2 E costituito dalla incontro tra domanda e offerta di capitali, in esso ha luogo la fissazione del prezzo dei capitali rappresentato

Dettagli

Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza)

Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza) Mercato dei titoli a reddito fisso (bozza) Mario A. Maggi a.a. 2008/2009 Indice 1 Introduzione 1 2 Valutazione dei titoli a reddito fisso 2 2.1 Titoli di puro sconto (zero coupon)................ 4 2.2

Dettagli

ISSIS DON MILANI LICEO ECONOMICO SOCIALE Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA. Liceo Don Milani classe I ECONOMICO SOCIALE Romano di Lombardia 1

ISSIS DON MILANI LICEO ECONOMICO SOCIALE Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA. Liceo Don Milani classe I ECONOMICO SOCIALE Romano di Lombardia 1 ISSIS DON MILANI LICEO Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA 1 NEL MERCATO FINANZIARIO SI NEGOZIANO TITOLI CON SCADENZA SUPERIORE A 18 MESI AZIONI OBBLIGAZIONI TITOLI DI STATO 2 VALORE DEI TITOLI VALORE

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

Prestiti divisi. 1 I prestiti obbligazionari. 1.1 Introduzione

Prestiti divisi. 1 I prestiti obbligazionari. 1.1 Introduzione Prestiti divisi 1 I prestiti obbligazionari 1.1 Introduzione Finora ci siamo occupati di prestiti indivisi (mutui in cui un unico soggetto (creditore o mutuante presta denaro ad un unico soggetto debitore

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO CON CAPITALE DI TERZI 1 LE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO CON CAPITALE DI TERZI OPERAZIONI A BREVE TERMINE - rapporto di conto corrente - operazioni

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

Equivalenza economica

Equivalenza economica Equivalenza economica Calcolo dell equivalenza economica [Thuesen, Economia per ingegneri, capitolo 4] Negli studi tecnico-economici molti calcoli richiedono che le entrate e le uscite previste per due

Dettagli

FORWARD RATE AGREEMENT

FORWARD RATE AGREEMENT FORWARD RATE AGREEMENT FLAVIO ANGELINI. Definizioni In generale, un contratto a termine o forward permette una compravendita di una certa quantità di un bene differita a una data futura a un prezzo fissato

Dettagli

1. I Tassi di interesse. Stefano Di Colli

1. I Tassi di interesse. Stefano Di Colli 1. I Tassi di interesse Metodi Statistici per il Credito e la Finanza Stefano Di Colli Strumenti (in generale) Un titolo rappresenta un diritto sui redditi futuri dell emittente o sulle sue attività Un

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti 1. Un capitale d ammontare 100 viene investito, in regime di interesse semplice, al tasso annuo

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

I titoli obbligazionari

I titoli obbligazionari I titoli obbligazionari 1 Tipologie di titoli La relazione di equivalenza consente di attribuire un valore oggi ad importi monetari disponibili ad una data futura. In particolare permettono di determinare

Dettagli

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223)

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Variabile Media Mensile Il seguente

Dettagli

Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 8

Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 8 Economia dell Ambiente Francesca Sanna-Randaccio Lezione 8 SELTA INTERTEMPORALE (continua) Valore attuale nel caso di più periodi Valore di un titolo di credito Obbligazioni Obbligazioni emesse dalla Stato.

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento e rischio. Economia degli Intermediari Finanziari 4 maggio 2009 A.A. 2008-2009

Le obbligazioni: misure di rendimento e rischio. Economia degli Intermediari Finanziari 4 maggio 2009 A.A. 2008-2009 Le obbligazioni: misure di rendimento e rischio Economia degli Intermediari Finanziari 4 maggio 009 A.A. 008-009 Agenda 1. Introduzione ai concetti di rendimento e rischio. Il rendimento delle obbligazioni

Dettagli

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto AREA FINANZA DISPENSE FINANZA Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto Prodotti finanziari a medio - lungo termine CTZ: Certificati del Tesoro zero coupon ORGANISMO BILATERALE

Dettagli

COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?

COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni? UNIVERSITA DEGLI STUDI DI URBINO (Sede di Fano) COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013 1) L'impresa Gamma emette 250 obbligazioni il cui VN unitario è pari a 100. Il rimborso avverrà tramite

Dettagli

Calcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP)

Calcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP) Calcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP) Nel caso dei btp (o di altri titoli analoghi) bisogna inserire i seguenti valori: Data di acquisto:

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Esercizi svolti in aula

Esercizi svolti in aula Esercizi svolti in aula 23 maggio 2012 Esercizio 1 (Esercizio 1 del compito di matematica finanziaria 1 (CdL EA) del 16-02-10) Un individuo vuole accumulare su un conto corrente la somma di 10.000 Euro

Dettagli

OPERAZIONI DI PRESTITO

OPERAZIONI DI PRESTITO APPUNTI DI ESTIMO La matematica finanziaria si occupa delle operazioni finanziarie, delle loro valutazioni, nonché del loro confronto. Si definisce operazione finanziaria, qualsiasi operazione che prevede

Dettagli

Note didattiche I Prestiti Obbligazionari

Note didattiche I Prestiti Obbligazionari Note didattiche I Prestiti Obbligazionari 18 marzo 2008 1 Il prestito obbligazionario: definizione Mediante il prestito obbligazionario le società per azioni e in accomandita per azioni ottengono finanziamenti

Dettagli

Tasso di interesse e capitalizzazione

Tasso di interesse e capitalizzazione Tasso di interesse e capitalizzazione Tasso di interesse = i = somma che devo restituire dopo un anno per aver preso a prestito un euro, in aggiunta alla restituzione dell euro iniziale Quindi: prendo

Dettagli

Moneta, titoli e tasso di interesse. Antonella Stirati

Moneta, titoli e tasso di interesse. Antonella Stirati Moneta, titoli e tasso di interesse Antonella Stirati Principali attività finanziarie Esistono diversi tipi di attività finanziarie che possono essere acquistate e detenute da famiglie, banche e imprese

Dettagli

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A.

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A. Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4 UNITÀ F La gestione fi nanziaria e il mercato dei capitali ESERCIZIO Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di

Dettagli

I prestiti obbligazionari. 23 marzo 2011

I prestiti obbligazionari. 23 marzo 2011 I prestiti obbligazionari 23 marzo 2011 1 Il prestito obbligazionario definizione Mediante il prestito obbligazionario le società per azioni e in accomandita per azioni ottengono finanziamenti a medio

Dettagli

Prestiti divisi. 1 I prestiti obbligazionari. 1.1 Introduzione. 1.2 Grandezze fondamentali

Prestiti divisi. 1 I prestiti obbligazionari. 1.1 Introduzione. 1.2 Grandezze fondamentali Prestiti divisi 1 I prestiti obbligazionari 1.1 Introduzione Nell ammortamento di prestiti indivisi (mutui), un unico soggetto (creditore o mutuante) presta denaro ad un unico soggetto debitore (mutuatario).

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del 21 giugno 2005 (con esercizio 1 corretto)

Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del 21 giugno 2005 (con esercizio 1 corretto) Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del giugno 5 (con esercizio corretto). [6 punti cleai, 6 punti altri] Si possiede un capitale di e e lo si vuole impiegare per anni. Supponendo che eventuali

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

I titoli di debito: elementi distintivi

I titoli di debito: elementi distintivi I titoli di debito: elementi distintivi Valore nominale Modalità di remunerazione Titolo con cedola: tasso cedolare, cedola, data/e di godimento Titolo senza cedola o zero coupon Rischi tipici Rischio

Dettagli

Una percentuale di una certa importanza nel mondo economico è il tasso di interesse. Il tasso di

Una percentuale di una certa importanza nel mondo economico è il tasso di interesse. Il tasso di Capitalizzazione e attualizzazione finanziaria Una percentuale di una certa importanza nel mondo economico è il tasso di interesse. Il tasso di interesse rappresenta quella quota di una certa somma presa

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

7. CONTABILITA GENERALE

7. CONTABILITA GENERALE 7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore

Dettagli

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

I TITOLI DI STATO. Modalità di collocamento

I TITOLI DI STATO. Modalità di collocamento I TITOLI DI STATO I Titoli di Stato sono strumenti di debito utilizzati dallo Stato Italiano per finanziare le proprie esigenze finanziarie. Il Ministero dell Economia e delle Finanze ha previsto di effettuare

Dettagli

Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del 5 luglio 2005

Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del 5 luglio 2005 Matematica finanziaria: svolgimento prova di esame del 5 luglio 5. [5 punti cleai, 5 punti altri] Prestiamo e a un amico. Ci si accorda per un tasso di remunerazione del 6% annuale (posticipato), per un

Dettagli

Matematica Finanziaria A - corso part time prova d esame del 21 Aprile 2010 modalità A

Matematica Finanziaria A - corso part time prova d esame del 21 Aprile 2010 modalità A prova d esame del 21 Aprile 2010 modalità A 1. Un tizio ha bisogno di 600 euro che può chiedere, in alternativa, a due banche: A e B. La banca A propone un rimborso a quote capitale costanti mediante tre

Dettagli

I VALORI MOBILIARI I VALORI MOBILIARI I VALORI MOBILIARI CORSI DI RIALLINEAMENTO 19/10/2011

I VALORI MOBILIARI I VALORI MOBILIARI I VALORI MOBILIARI CORSI DI RIALLINEAMENTO 19/10/2011 CORSI DI RIALLINEAMENTO ECONOMIA AZIENDALE A.A. 2011-2012 Sono titoli di credito negoziabili e trasferibili emessi da enti pubblici o da società private, che rappresentano crediti fruttiferi in denaro

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro sufficiente

Dettagli

Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio

Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio a cura di: Enrico Larocca Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Matera L ammortamento del disaggio su prestiti, il rimborso dei prestiti

Dettagli

A cura di Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it)

A cura di Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) Macroeconomia, Esercitazione 9 A cura di Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) 1 Esercizi 1.1 ) Al primo gennaio 2070 l Italia ha un debito di 900 miliardi di euro in titoli pubblici

Dettagli

I tassi di interesse e il loro ruolo nella valutazione PAS 2014: Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010.

I tassi di interesse e il loro ruolo nella valutazione PAS 2014: Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. I tassi di interesse e il loro ruolo nella valutazione PAS 2014: Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. 1 Anteprima I tassi di interesse sono tra le variabili più attentamente

Dettagli

NEL MODELLO MICROECONOMICO

NEL MODELLO MICROECONOMICO NEL MODELLO MICROECONOMICO 1 solo periodo Output: flusso Input: flusso Decisioni dell impresa: raffrontare ricavi correnti con costi correnti Questo si adatta bene ad alcuni fattori (il LAVORO) Meno soddisfacente

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE INVESTIMENTI IN TITOLI 1 GLI INVESTIMENTI IN TITOLI OPERAZIONI DI INVESTIMENTO FINANZIARIO 1. Operazioni di prestito attivo 2. Investimenti in immobilizzazioni non caratteristiche

Dettagli

PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 2014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 2014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI A cura Dott.ssa Federica Miglietta ESERCITAZIONE CALCOLO FINANZIARIO: Nel caso degli investimenti si parla genericamente

Dettagli

esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI

esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI 1 Cambi 2 Valuta: qualsiasi mezzo di pagamento utilizzabile negli scambi internazionali, es. banconote,

Dettagli

studi e analisi finanziarie La Duration

studi e analisi finanziarie La Duration La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede

Dettagli

Scegli la tua Banca...

Scegli la tua Banca... Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario. Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Tasso Variabile con Minimo e Massimo 2016 - ISIN IT000532187 Obbligazione

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027)

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA a Tasso Variabile Il seguente

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Determinare l ammontare x da versare per centrare l obiettivo di costituzione.

Determinare l ammontare x da versare per centrare l obiettivo di costituzione. Esercizi di matematica finanziaria 1 VAN - DCF - TIR Esercizio 1.1. Un investitore desidera disporre tra 3 anni d un capitale M = 10000 euro. Investe subito la somma c 0 pari a 1/4 di M. Farà poi un ulteriore

Dettagli

Temi d esame di Matematica Finanziarie e Attuariale. Matematica Finanziaria ed Attuariale Prova scritta dell 8 aprile 2005

Temi d esame di Matematica Finanziarie e Attuariale. Matematica Finanziaria ed Attuariale Prova scritta dell 8 aprile 2005 Temi d esame di Matematica Finanziarie e Attuariale Matematica Finanziaria ed Attuariale Prova scritta dell 8 aprile 2005 1. 7 pti Una somma di denaro raddoppia dopo 10 anni: qual è il tasso di rendimento?

Dettagli

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA' DI ECONOMIA FINANZA E METODI QUANTITATIVI PER L'ECONOMIA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA' DI ECONOMIA FINANZA E METODI QUANTITATIVI PER L'ECONOMIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA' DI ECONOMIA FINANZA E METODI QUANTITATIVI PER L'ECONOMIA VALUTAZIONE DEI PRODOTTI E DELL'IMPRESA DI ASSICURAZIONE IL BOOTSTRAP Filippo Belli Jessica Maranghi

Dettagli

Pertanto la formula per una prima approssimazione del tasso di rendimento a scadenza fornisce

Pertanto la formula per una prima approssimazione del tasso di rendimento a scadenza fornisce A. Peretti Svolgimento dei temi d esame di MDEF A.A. 015/16 1 PROVA CONCLUSIVA DI MATEMATICA per le DECISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Vicenza, 9/01/016 ESERCIZIO 1. Data l obbligazione con le seguenti caratteristiche:

Dettagli

I DEBITI NORMATIVA CIVILISTICA. 2426 (Criteri di valutazione) Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: Nessuna disposizione.

I DEBITI NORMATIVA CIVILISTICA. 2426 (Criteri di valutazione) Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: Nessuna disposizione. I DEBITI I DEBITI NORMATIVA CIVILISTICA 2426 (Criteri di valutazione) Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: Nessuna disposizione. Principio contabile nazionale Doc. n. 19 Definizione

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

I Prestiti Obbligazionari

I Prestiti Obbligazionari I Prestiti Obbligazionari I PRESTITI OBBLIGAZIONARI I prestiti obbligazionari sono debiti di finanziamento tipici della s.p.a. che, con essi, si procura mezzi finanziari per sviluppare la propria attività

Dettagli

Un modello matematico di investimento ottimale

Un modello matematico di investimento ottimale Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente

Dettagli

Capitolo undicesimo I PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Capitolo undicesimo I PRESTITI OBBLIGAZIONARI Capitolo undicesimo I PRESTITI OBBLIGAZIONARI 11.1. Il prestito obbligazionario: aspetti giuridici ed economicoaziendali Il prestito obbligazionario rappresenta una modalità di finanziamento a medio-lungo

Dettagli

Le Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08

Le Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08 Le Scelte Finanziarie 1 Tasso Interno di Rendimento Consideriamo un operazione finanziaria (t 0 =0): 0 x 0 t 1 t 2 t m...... x 1 x 2 x m Posto: x = x0, x1,, xm { } si definisce tasso interno di rendimento

Dettagli

Prestito Obbligazionario (Codice ISIN )

Prestito Obbligazionario (Codice ISIN ) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA a Tasso Fisso Il seguente modello

Dettagli

= variazione diviso valore iniziale, il tutto moltiplicato per 100. \ Esempio: PIL del 2000 = 500; PIL del 2001 = 520:

= variazione diviso valore iniziale, il tutto moltiplicato per 100. \ Esempio: PIL del 2000 = 500; PIL del 2001 = 520: Fig. 10.bis.1 Variazioni percentuali Variazione percentuale di x dalla data zero alla data uno: x1 x 0 %x = 100% x 0 = variazione diviso valore iniziale, il tutto moltiplicato per 100. \ Esempio: PIL del

Dettagli

Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09

Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09 Matematica Finanziaria Soluzione della prova scritta del 15/05/09 ESERCIZIO 1 Il valore in t = 60 semestri dei versamenti effettuati dall individuo è W (m) = R(1 + i 2 ) m + R(1 + i 2 ) m 1 +... R(1 +

Dettagli

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A. RISOLUZIONE N. 58/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 06 marzo 2003 OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

Dettagli

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario 1 Anteprima In questo capitolo analizzeremo i titoli di debito a lungo termine, cioè le obbligazioni.

Dettagli

Titoli indicizzati Definizioni Prezzo di un CCT. Titoli indicizzati. Flavio Angelini. Università di Perugia

Titoli indicizzati Definizioni Prezzo di un CCT. Titoli indicizzati. Flavio Angelini. Università di Perugia Titoli indicizzati Flavio Angelini Università di Perugia Titoli indicizzati Tra i principali titoli indicizzati del mercato monetario ci sono: Mutui a Tasso Variabile, Obbligazioni a Tasso Variabile, Forward

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 8 Ammortamenti a tasso costante Classificazione Ammortamento

Dettagli

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto. Prodotti finanziari a breve termine BOT: Buoni Ordinari del tesoro

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto. Prodotti finanziari a breve termine BOT: Buoni Ordinari del tesoro AREA FINANZA DISPENSE FINANZA Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto Prodotti finanziari a breve termine BOT: Buoni Ordinari del tesoro ORGANISMO BILATERALE PER LA FORMAZIONE

Dettagli

1 MATEMATICA FINANZIARIA

1 MATEMATICA FINANZIARIA 1 MATEMATICA FINANZIARIA 1.1 26.6.2000 Data la seguente operazione finanziaria: k = 0 1 2 3 4 F k = -800 200 300 300 400 a. determinare il TIR b. detreminare il VAN corrispondente ad un interesse periodale

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

Notazione. S : som m a finanziata i : tasso d 'in teresse D : debito residuo E : d eb ito estin to I : q u o ta in teressi C : q u o t a capita l e R

Notazione. S : som m a finanziata i : tasso d 'in teresse D : debito residuo E : d eb ito estin to I : q u o ta in teressi C : q u o t a capita l e R Ammortamento t finanziarioi i Piani di rimborso prestiti MQ 186PP Notazione S : som m a finanziata i : tasso d 'in teresse D : debito residuo E : d eb ito estin to I : q u o ta in teressi C : q u o t a

Dettagli

Classificazione dei titoli

Classificazione dei titoli Corso di ragioneria generale ed applicata Prof. Paolo Congiu A. A. 2013-2014 1 OPERAZIONI IN TITOLI Fondi (pubblici e privati) = crediti fruttiferi in denaro o quote fruttifere di capitale. Beni fungibili

Dettagli

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE CONTABILITA GENERALE 20 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 1 dicembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale

Dettagli

Leggi di capitalizzazione

Leggi di capitalizzazione Leggi di capitalizzazione Introduzione Nel capitolo precedente abbiamo introdotto la definizione di fattore montante M(t,s)=V(s)/V(t) Quando M(t,s) viene vista come funzione di t e di s, si chiama legge

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria

Esercizi di Matematica Finanziaria Università degli Studi di Siena Facoltà di Economia Esercizi di Matematica Finanziaria relativi ai capitoli I-IV del testo Claudio Pacati a.a. 1998 99 c Claudio Pacati tutti i diritti riservati. Il presente

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1

Dettagli

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE

Dettagli

( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito

( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito DURATA FINANZIARIA CORRISPONDENTE AL TASSO FINANZIARIAMENTE EQUIVALENTE Il calcolo della Durata Finanziaria Corrispondente (DFC) al Tasso Finanziariamente Equivalente del Prestito () ha come obiettivo

Dettagli

PIANI DI AMMORTAMENTO, TIC, NUDA PROPRIETA E USUFRUTTO, TIR E ARBITRAGGIO

PIANI DI AMMORTAMENTO, TIC, NUDA PROPRIETA E USUFRUTTO, TIR E ARBITRAGGIO ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA 16/11/2013 1 PIANI DI AMMORTAMENTO, TIC, NUDA PROPRIETA E USUFRUTTO, TIR E ARBITRAGGIO Nuda proprietà e usufrutto Esercizio 1 2 ESERCIZIO 1 Una società prende in prestito

Dettagli

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 10 luglio 2013. Cattedra: prof. Pacati (SI) prof. Renò (SI) dott. Quaranta (GR) dott. Riccarelli (AR).

MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 10 luglio 2013. Cattedra: prof. Pacati (SI) prof. Renò (SI) dott. Quaranta (GR) dott. Riccarelli (AR). MATEMATICA FINANZIARIA Appello del 10 luglio 2013 Cognome e Nome.......................................................................... C.d.L....................... Matricola n...................................................

Dettagli

M 1 + i = 1017.1 1.05 = 968.67 = 1000 968.67 0.05 12 3 12

M 1 + i = 1017.1 1.05 = 968.67 = 1000 968.67 0.05 12 3 12 Esercizi di matematica finanziaria 1 Titoli con cedola Esercizio 1.1. Un tesoriere d impresa considera la possibilità d impiego della somma C = 1000 nell acquisto d un titolo, rimborsato alla pari, con

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE

CONDIZIONI DEFINITIVE CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA relativa al programma di emissioni denominato BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE Banca di Cesena 15/01/2007 15/01/2010 TV EUR ISIN IT0004171218 Le

Dettagli