E ARTICOLAZIONI SACRO-ILIACHE

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1 E ARTICOLAZIONI SACRO-ILIACHE LEZIONE 19/01/09 Dott.ssa Laura Moretti Base del tronco ANELLO OSTEO-ARTICOLARE CHIUSO Formazioni ossee: -due ossa iliache -sacro Articolazioni: - due articolazioni sacro-iliache - sinfisi pubica 1

2 > larghezza e ampiezza; < altezza; > larghezza e apertura dello stretto superiore. Bacino femminile Bacino maschile < larghezza e ampiezza; > altezza; < larghezza e apertura dello stretto superiore. Trasmissione degli sforzi tra il rachide e gli arti inferiori L insieme delle linee di forza forma un ANELLO COMPLETO attraverso il quale sono condotte queste forze Il SACRO si incastra verticalmente tra le due ali iliache e sospeso a queste per mezzo di legamenti si trova bloccato Sistema auto-bloccante 2

3 Piano trasversale Ala iliaca = braccio di leva; Articolazioni sacro-iliache = punto d appoggio; Legamenti sacro-iliaci (L1 e L2) = resistenza; Sinfisi pubica = potenza Forza di riavvicinamento (S1-S2) Dislocazione sinfisi pubica: allontanamento superfici iliache e articolazioni sacro-iliache il sacro si sposta in avanti Interdipendenza elementi dell anello pelvico Processi articolari superiori Base Fori sacrali Coccige ANT 3

4 Processi articolari superiori Faccetta auricolare Creste sacrali laterali Cresta sacrale mediana Hiatus POST Articolazione terminale che il sacro ha con il coccige ANFIARTROSI Legamento interosseo Disco articolare Modesti movimenti passivi di flesso-estensione 4

5 visione laterale Superficie sacrale Superficie coccigea convessa concava Legamenti periferici Faccetta auricolare dell ileo: forma di mezza luna a concavità postero-superiore, ricoperta da cartilagine, irregolare, a livello della tuberosità iliaca dà inserzione a potenti legamenti. Corrispondenza delle due superfici articolari Faccetta auricolare del sacro: superficie conformata inversamente all ileo, sulla sua linea assiale c è una depressione delimitata da due salienze allungate, il primo tubercolo sacrale è al centro dell arco di circonferenza da essa descritto. 5

6 Faccetta auricolare sacro Variazioni morfologiche DELMAS: corrispondenza fra tipo di rachide e morfologia del sacro e della sua faccetta auricolare Curve rachidee accentuate Curve rachidee appiattite Sacro orizzontalizzato, faccetta auricolare molto incurvata e concava, articolazione più mobile Sacro verticalizzato, faccetta auricolare molto allungata e quasi piana, articolazione con scarsa mobilità Affrontamento facce sinfisariedel pube, hanno forma ovalare e sono coperte da cartilagine fibrosa e unite fra loro da cartilagine ialina e tessuto connettivo Disco interpubico SINFISI Ridotta motilità ma efficiente struttura di assorbimento delle sollecitazioni 6

7 NUTAZIONE (teoria di Farabeuf) sacro ruota attorno asse (x) promontorio in basso e in avanti (S2) punta sacrale e coccige in dietro (d2) Le ali iliache si avvicinano, le tuberosità ischiatiche si allontanano Limiti: piccolo/grande legamento sacro-ischiatico; fasci antero-superiori/inferiori del legamento sacro-iliaco anteriore CONTRONUTAZIONE sacro ruota attorno legamento assile (x) promontorio in alto e in dietro (S1) punta sacrale e coccige in basso e in avanti (d1) Le ali iliache si allontanano e le tuberosità ischiatiche si avvicinano Limiti: legamenti ileo-sacrali sia sul piano superficiale che profondo 7

8 Teoria classica Farabeuf : basculamentodel sacro attorno all asse O, spostamento angolare, promontorio in basso e avanti attorno ad un arco di circonferenza di centro O retroauricolare. Teoria di Bonnaire: basculamentoattorno all asse O passante per il tubercolo di Bonnaire(alla congiunzione dei due segmenti dell auricola sacrale), il centro di movimento angolare è auricolare. Teoria di traslazione pura: sacro scivola lungo l asse della porzione inferiore dell auricola Spostamento di una distanza dche interessa sia promontorio del sacro che punta del sacro Teoria di rotazione: sacro ruota attorno ad un asse preauricolareo situato in basso e avanti rispetto al sacro Molteplicità delle teorie dovuta alla difficoltà di analisi dei movimenti 8

9 Posizione eretta simmetrica Sistema articolato Coxo-femorale Sacro-iliaca Il peso del tronco abbassa il promontorio sacro sollecitato in nutazione La reazione da terra trasmessa forma con il peso una coppia di rotazione Veduta laterale ileo ruota in dietro Tendenza al movimento di retroversione del bacino Appoggio monopodalico Reazione da terra (R) arto portante coxo-femorale corrispondente sollevata Peso arto in sospensione coxo-femorale opposta abbassata Sollecitazione di taglio della sinfisi pubica 9

10 Posizione distesa con le anche in estensione Trazione sui muscoli flessori Bacino in antiversione e punta del sacro in avanti Rotazione della sacro-iliaca in contronutazione B Posizione distesa con le anche in flessione Trazione dei ischio-tibiali Bacino in retroversione rispetto al sacro Rotazione della sacro-iliaca nel senso della nutazione A 10

11 Antiversione Retroversione Il cingolo pelvico ruota le ossa del sacro e del bacino in avanti e in dietro su un piano sagittale attorno ad un asse trasversale passante per le coxo-femorali Ritmo lombo-pelvico Flessione busto con antiversione delle pelvi A livello della pelvi trovano inserzione importanti muscoli provenienti dal torace e dalla colonna vertebrale Movimenti propri o primari, invertendo origine e inserzione attraverso punti fissi esterni, si ottengono flesso-estensioni, inclinazioni laterali e rotazioni 11

12 ESAME OBIETTIVO: misure antropometriche ed esame posturale; ESAME FUNZIONALE: valutazione della mobilità del rachide (in toto e nei singoli segmenti costitutivi) e valutazione del suo comportamento durante i movimenti. EDUCAZIONE POSTURALE Esercizi di educazione posturale Presa di coscienza della propria colonna vertebrale OBIETTIVI: -presa di coscienza di atteggiamenti scorretti; -presa di coscienza di zone rigide e/o dolorose; -aumento della capacità di controllo; -miglioramento dell assetto posturale; -uso appropriato della colonna nei movimenti quotidiani. 12

13 Presa di coscienza della colonna vertebrale e delle sue curve fisiologiche Arti superiori lungo i fianchi, palmo delle mani a terra, arti inferiori distesi e rilassati con le punte dei piedi extraruotate. Prendere coscienza delle parti del corpo che toccano a terra, sentire quelle che appoggiano e quelle che non appoggiano, partendo dai piedi e arrivando lentamente fino alla testa. Passando in rassegna la colonna vertebrale si prende coscienza delle curve fisiologiche. Influenza degli arti inferiori Con gi arti inferiori distesi la tensione dei muscoli ileopsoas trascina il bacino in anteroversione e fa sollevare le vertebre lombari da terra formando la lordosi lombare. Piegandoli, i muscoli ileopsoas si rilasciano e le vertebre lombari si appoggiano a terra riducendo la lordosi lombare. 13

14 Influenza degli arti superiori Arti inferiori piegati, sollevare gli arti superiori: si prende coscienza dell accentuazione della lordosi, soprattutto in coloro che presentano ipercifosi, rigidità delle spalle o retrazione dei muscoli pettorali. Influenza del respiro Eseguire un respiro profondo: durante l'inspirazione la lordosi lombare si accentua e durante la fase di espirazione le vertebre lombari vengono spinte contro la superficie di appoggio. 14

15 Capacità di muovere gli arti inferiori senza coinvolgere il bacino Imparare a piegare e distendere gli arti inferiori senza coinvolgere il bacino evita inutili sollecitazioni sul rachide lombare. Le mani, appoggiate sul bacino, verificano che gli arti inferiori si muovano senza coinvolgerlo. Arti inferiori distesi e abbandonati con la punta dei piedi che cade all'esterno si piega un arto per volta lasciando scivolare il tallone e mobilizzando l'anca in extrarotazione; si completa il movimento fino ad appoggiare la pianta del piede sul pavimento. Per tornare alla posizione di partenza si procede in modo inverso. CONTROLLO DEL BACINO Obiettivo fondamentale da raggiungere Base della colonna, la sua posizione si ripercuote su tutta la colonna Importanza dell apprendimento del movimento di anteroretroversione del bacino 15

16 Antero-retroversione in posizione supina Metodo Feldenkrais: si immagina di avere un quadrante di orologio dietro il bacino e che le ore 12 coincidano con l'ultimo disco intervertebrale, tra la 5 a vertebra lombare e l'osso sacro e che le ore 6 si trovino in corrispondenza del coccige. Arti inferiori piegati e leggermente divaricati (larghezza bacino), si deve muovere il bacino in modo da premere successivamente sulle ore 12 e sulle ore 6. La pressione sulle ore 12 corrisponde al movimento di retroversione (le vertebre lombari aderiscono a terra),premere sulle ore 6 corrisponde al movimento di anteroversione (le vertebre lombari si sollevano da terra). Antero-retroversione in posizione supina Uno strumento efficace per agevolare l'apprendimento di questo movimento è il "discosit": arti inferiori piegati si solleva il bacino e si pone il disco sotto di esso in modo che il centro coincida con S2. Il bacino deve pesare sul disco, si effettua il movimento di antero-retroversione con il minimo sforzo, lo spostamento dell'aria all'interno del disco agevola il movimento del bacino. 16

17 Antero-retroversione in posizione supina Si può utilizzare anche la palla morbida "softgym". L'esercizio di anteroretroversione del bacino permette di affinare la capacità di controllo, migliorare la mobilità e ha un effetto antalgico, cioè quando si esegue la retroversione si dà sollievo alle faccette articolari, in anteroversione si dà sollievo ai dischi. Questa alternanza di variazioni positive e negative dei carichi è salutare per i dischi e per il passaggio del liquido sinoviale sopra la cartilagine delle articolazioni interapofisarie. Antero-retroversione in posizione supina Respirare utilizzando il diaframma lasciare che il bacino liberamente segua il movimento dell'addome. Quando l'aria entra e l'addome si gonfia, si sente che il bacino è trascinato in avanti in anteroversione. Poi, quando l'aria esce e l'addome si retrae, il bacino esegue passivamente la retroversione. 17

18 Antero-retroversione in posizione supina Passare dalle ore 12 alle ore 6, lentamente, con il minimo sforzo, guidati dal ritmo del respiro, la testa si muove insieme al bacino: pressione sulle ore 12, testa spinta all'indietro dalla colonna vertebrale, anteropulsione del mento con aumento della lordosi cervicale; pressione sulle ore 6, testa tirata verso il basso dalla colonna vertebrale, retropulsione del mento la lordosi cervicale si riduce. Antero-retroversione in posizione supina Visualizzare sull'orologio immaginario le ore 3 e le ore 9 e trasferire la pressione lentamente e successivamente su di esse. Quando si preme sulle ore 3, per effetto della spinta del piede destro sul pavimento, si solleva l'anca destra portando la pressione sulla sinistra. Avviene il movimento opposto quando si preme sulle ore 9. 18

19 Antero-retroversione in posizione supina Con l'aiuto dell'orologio immaginario si può affinare ulteriormente la capacità di controllo dei movimenti del bacino: - partendo dalle ore 12 portare la pressione sull'ora 1 e poi ritornare alle ore 12 e così via, aggiungendo un'ora ogni volta; - descrivere con movimenti armonici e continui dei cerchi con il bacino, in senso orario e in senso antiorario, portando la pressione successivamente su tutte le 12 ore. Antero-retroversione in posizione quadrupedica Arti superiori extraruotati in modo che rimangano tesi senza sforzo, peso del corpo ben distribuito sui quattro appoggi, mani distanziate tra loro come la larghezza delle spalle e lontane dalle ginocchia come la lunghezza del tronco, eseguire movimento di antero-retroversione del bacino, sempre guidato dal respiro. 19

20 Antero-retroversione in posizione seduta Sedersi su uno sgabello, ed eseguire la retroversione forzata del bacino e osservare come la lordosi lombare si trasforma in cifosi, poi eseguire l'anteroversione forzata osservando come la lordosi si accentui. Per assumere la posizione corretta forzare l'anteroversione e poi rilasciarla leggermente: si mantiene così la giusta lordosi. Prendere coscienza dei suoi contatti con il piano del sedile: ruotando il bacino indietro il peso si sposta di più sul coccige, ruotando il bacino in avanti il peso è sulle tuberosità ischiatiche. Antero-retroversione in posizione seduta Anche in questa posizione si può utilizzare il "discosit" per agevolare l'esecuzione dell' esercizio. Ogni volta che ci si troverà seduti, si farà ricordare questo esercizio finché il mantenimento della lordosi diventerà automatico. 20

21 Antero-retroversione in stazione eretta Si ripete lo stesso movimento in posizione eretta con il dorso appoggiato a una parete. Prima si prende coscienza dei punti di contatto e delle curve fisiologiche, poi, avanzando con i piedi di circa 20 cm, si piegano leggermente gli arti inferiori e, eseguendo la retroversione del bacino, si cerca di aderire con la zona lombare alla parete. Antero-retroversione in stazione eretta e grounding Piedi paralleli e distanti tra loro: piegare leggermente gli arti inferiori spostando il peso sugli avampiedi, senza sollevare i talloni; piedi puntati in avanti, diritti con le dita ben appoggiate, ginocchia centrate sui piedi. Il peso del corpo deve essere ben distribuito sui due piedi. Addome rilassato e respirare lentamente utilizzando il diaframma. Bacino libero e rilassato, in lieve anteroversione: conservare la lordosi lombare fisiologica. Spalle rilassate, in posizione intermedia, in modo da mantenere la giusta cifosi dorsale. Braccia abbandonate al loro peso. Testa è sul prolungamento della colonna vertebrale, mento leggermente retratto e sguardo orizzontale. Per sentire meglio la stabilità dell'appoggio dei piedi e la funzione ammortizzante degli arti inferiori, piegarli e distenderli più volte di seguito. Mantenendo gli arti inferiori leggermente piegati eseguire il movimento di antero-retroversione del bacino. La respirazione addominale guida il movimento. Durante il movimento il peso del corpo deve restare ben appoggiato sugli avampiedi, senza sollevare i talloni. 21

22 Antero-retroversione in stazione eretta e grounding Antero-retroversione in posizione prona 22

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26 Progressione degli esercizi Raggiungimento obiettivi posturali Uso corretto del rachide nelle posizioni e nei movimenti quotidiani 26

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