CENSIMENTO DEI CENTRI DI STOCCAGGIO DEI CEREALI

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1 CENSIMENTO DEI CENTRI DI STOCCAGGIO DEI CEREALI Piano Cerealicolo Nazionale azione

2 PIANO CEREALICOLO CONTESTUALIZZAZIONE DELL AZIONE CENSIMENTO DEI CENTRI DI STOCCAGGIO GLI OBIETTIVI STRATEGICI 1) Competitività e processi produttivi 2) Orientamento dell'offerta alla domanda 3) Potenziamento delle relazioni di mercato 4) Trasparenza del mercato 5) Fluidità del mercato 6) Logistica di settore 7) Azioni di sperimentazione e ricerca INCREMENTO REDDITIVITA' E COMPETITIVITA' LE AZIONI 1.1 Analisi vigenti politiche di intervento 1.2 Elaborazione linee guida 2.1 Studio della domanda dell industria 3.1 Elaborazione di un quadro di riferimento per la stipula di contratti quadro. Proposte operative di servizi finanziari e assicurativi 5.1 Sviluppo di rapporti contrattuali codificati 5.2 Servizi finanziari e assicurativi 6.1 Censimento strutture Stoccaggio. 2.2 "Rete Nazionale di Qualità Cerealicola" RCQ 4.1 Classificazione merceologica standard nazionale 7.1 Attività ricerca applicativa sulle Micotossine 4.2 Raccordo delle reti e dei sistemi di rilevazione nazionale. Sito web-cereali 3.2 Analisi della catena del valore lungo la filiera (formazione del prezzo). Analisi e monitoraggio consumi Legenda: azioni propedeutiche azioni correlate 1

3 OBIETTIVI DELL AZIONE 6.1 L azione si inquadra nell obiettivo strategico del Piano cerealicolo sulla Logistica di settore L obiettivo generale dell azione è quello di aumentare il livello di conoscenza dei siti di stoccaggio dei cereali realizzando una fotografia completa e di qualità dei centri di stoccaggio esistenti sul territorio nazionale, con riferimento a: o numerosità e localizzazione dei singoli centri di stoccaggio o caratteristiche strutturali, dotazioni strumentali e modalità di gestione dei cereali. Ciò, anche nell ottica di orientare future politiche di sviluppo finalizzate ad aumentare la competitività dell intera filiera cerealicola. Operativamente il censimento ha lo scopo di: o disporre di un database nazionale dei centri di stoccaggio o realizzare un analisi sulle caratteristiche dei centri di stoccaggio in Italia o individuare un campione rappresentativo dei centri di stoccaggio ai fini della realizzazione di un sistema di monitoraggio periodico continuativo degli stock dei principali cereali in Italia. I dati ottenuti saranno divulgati attraverso il portale web 2

4 METODOLOGIA: FASI PRELIMINARI E OPERATIVE Fasi preliminari Ricognizione degli studi, lavori ed esperienze analoghe svolte sullo stoccaggio dei cereali in Italia Indagine preliminare (face to face) presso Consorzi Agrari, Società di commercializzazione di cereali, Importatori, Molini, Sementifici, Mangimifici per definire le modalità operative dell indagine (in particolare il questionario da somministrare agli operatori) Individuazione della metodologia Fasi operative Definizione dell oggetto del censimento Centro di stoccaggio: è il centro dotato di strutture che possono stoccare granella di cereali sia in modo permanente che transitorio, purché essi possano essere conservati (con esclusione quindi delle piardee delle chiatte) il prodotto stoccato può essere di provenienza nazionale e estera e destinato ad una sua successiva commercializzazione e/o trasformazione in azienda lo stoccaggio svolto non è necessariamente esclusivo per i cereali (semi oleosi). Definizione dei soggettida intervistare: le aziende proprietarie di centri di stoccaggio di cereali presenti nel territorio italiano (i centri posso infatti anche essere dati in affitto ad altre società). Definizione del questionario: sezione introduttiva sull Azienda e sezione relativa al singolo Centro di stoccaggio dell azienda. Predisposizione della lista contatti: produttori di cereali, sementifici, mangimifici, commercianti, importatori, molini, pastifici, amiderie, panifici e biscottifici e stoccatori puri. Febbraio2014 3

5 METODOLOGIA: DEFINIZIONE DELL UNIVERSO DI RIFERIMENTO Aziende iscritte alle CCIAA per i seguenti codici Ateco2007: Altre fonti: Coltivazione di cereali Coltivazioni miste di cereali, legumi da granella e semi oleosi Molitura del frumento Molitura di altri cereali Altre lavorazioni di semi e granaglie Commercio all'ingrosso di cereali e legumi secchi Pulitura e cernita di semi a granaglie Produzione di fette biscottate, biscotti; prodotti di pasticceria conservati Produzione di paste alimentari, cus cus e di prodotti farinacei simili Produzione di mangimi per l'alimentazione degli animali da allevamento Commercio all'ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame, ecc Magazzini di custodia e deposito per conto terzi Rete Qualità Cereali (CRA-Qce) e Rete monitoraggio Mais (CRA-MAC) Consorzi aderenti CAI (Consorzi Agrari italiani) Aziende aderenti ad Assosementi, Italmopa, Aidepi(Unipi 2005) Aziende iscritte ad elenchi informatici ed operanti nel settore cereali e granaglie Aziende che hanno già partecipato ad altri progetti/studi sullo stoccaggio di cereali Aziende che possiedono e/o gestiscono strutture o spazi nei porti e operano nell ambito del commercio e/o immagazzinamento prodotti alimentari 4

6 STRUTTURA E CONTENUTI DEL QUESTIONARIO Sezione introduttiva (relativa all azienda) Denominazione aziendale Attività svolte dall azienda Possesso di uno o più centri di stoccaggio Numero dei centri di stoccaggio posseduti Conoscenza di altri centri di stoccaggio Sezione relativa al singolo centro di stoccaggio Capacità di stoccaggio e tipologia (silos, magazzini) Anno di costruzione e eventuali successivi ampliamenti e ammodernamenti Numero di fosse di ricevimento e linee di carico Capacità oraria di scarico e carico Stoccaggio di prodotto proprio o di terzi Prodotti stoccati nel 2011 Differenziazione del prodotto (per frumento duro, frumento tenero, mais e orzo) Parametri secondo i quali avviene la differenziazione Dotazione strumentale del centro Anagrafica del centro di stoccaggio (Indirizzo, Comune, Provincia, Regione, , telefono, ) Sezione anagrafica relativa all azienda Forma giuridica Anagrafica aziendale (P.IVA, Indirizzo, Comune, Provincia, Regione, , telefono, ) Febbraio2014 5

7 SELEZIONE DELLA LISTA CONTATTI Lista contatti oggetto dell indagine: soggetti Aziende censite: Aziende intervistate che hanno dichiarato di possedere centri di stoccaggio: 813 Contatti non trovati, rifiutata intervista, cessata attività, contatti duplicati: Aziende che hanno dichiarato di non possedere centri di stoccaggio : Centri di stoccaggio posseduti dalle aziende intervistate:

8 1 LE CARATTERISTICHE DELLE AZIENDE INTERVISTATE

9 NUMERO TOTALE DI AZIENDE, CENTRI E CAPACITÀ DI STOCCAGGIO Aziende: 813 Centri di stoccaggio: Nord Ovest:211 (26%) Nord Ovest: 280 (24%) Nord Est: 229 (28%) Nord Est: 341 (29%) Centro: 144 (18%) Centro: 291 (25%) Sud e Isole: 229 (28%) Sud e Isole: 275 (23%) numero Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole tonnellate Capacità di stoccaggio: tonnellate Nord Ovest: (19%) Nord Est: (41%) Centro: (16%) aziende centri capacità stoccaggio (asse dx) Sud e Isole: (24%) 7

10 FORMA GIURIDICA DELLE AZIENDE CON CENTRI DI STOCCAGGIO Tot. Società di capitali, di cui: Numero di centri Numero di centri per azienda Capacità media di stoccaggio per centro (ton.) 392 1, Srl 299 1, Spa 93 1, Tot. Imprese individuali e società di persone, di cui: 377 1, Snc 194 1, Sas 68 1, SS 7 1, Impresa individuale 108 1, Soc. coop , Consorzi agrari 143 7,

11 ATTIVITÀ SVOLTE DALLE AZIENDE CHE POSSEGGONO CENTRI DI STOCCAGGIO 9

12 2 LE CARATTERISTICHE DEI CENTRI DI STOCCAGGIO

13 RIPARTIZIONE TERRITORIALE DEI CENTRI DI STOCCAGGIO Regione N Centri Incidenza n. Centri sul totale Capacità di stoccaggio (t.) Incidenza Capacità di stoccaggio sul totale Dimensione media di stoccaggio (t.) Piemonte % % Liguria 5 0% % Lombardia % % Nord-Ovest % % Friuli V.G. 42 4% % E. Romagna % % Trentino A.A. 2 0% % Veneto % % Nord-Est % % Toscana % % Lazio 28 2% % Umbria 58 5% % Marche 86 7% % Centro % % Abruzzo 27 2% % Basilicata 20 2% % Calabria 18 2% % Campania 20 2% % Molise 23 2% % Puglia 76 6% % Sardegna 20 2% % Sicilia 71 6% % Sud e Isole % % Totale Aziende % %

14 RIPARTIZIONE TERRITORIALE DELLO STOCCAGGIO IN SILOS E MAGAZZINI (% SUL TOTALE DELLA CAPACITÀ DI STOCCAGGIO) In Italia circa il 55% della capacità di stoccaggio è riconducibile ai Siloseil45%aiMagazzini. Nel dettaglio territoriale, i Silos sono rappresentati con una quota superiore al dato medio nazionale nel Centro (65%) e nel Meridione (70%). Lo stoccaggio attraverso Magazzini prevale nel Nord-Est con una quota sul totale territoriale pari al 60%. La ripartizione tra Silos e Magazzini nel Nord-Ovest è in linea con il dato medio nazionale. 11

15 NUMERO DEI CENTRI E CAPACITÀ DI STOCCAGGIO PER CLASSI A fronte di una capacità media di stoccaggio per ciascun centro pari a tonnellate, il dettaglio per classe di capacità evidenzia che: il 77% dei centri ricadenti nelle classi con capacità di stoccaggio inferiore a tonnellate rappresentano il 28% della capacità complessiva di stoccaggio; il 21% dei centri rientrante nelle classi tra tonnellate hanno una capacità di stoccaggio pari al 51% del totale; il 2% dei centri con capacità superiore a tonnellate esprimono il 21% del totale. 12

16 ETÀ DEI CENTRI L anno di costruzione solo per il 26% dei centri è successivo al Per il 46% dei centri censiti, l anno di costruzione ricade tra il 1971 e il Circa il 43% dei centri ha effettuato ampliamenti e il 54% ha svolto ammodernamenti/ristrutturazioni. 13

17 NUMERO DI FOSSE E LINEE DI CARICO DEI CENTRI In Italia prevalgono i centri con una sola fossa di ricevimento e una sola linea di carico (circa il 60% per entrambe le variabili). Il 27% dei centri ha due fosse di ricevimento e il 25% ha due linee di carico. Solo il 13% dei centri ha più di due fosse di ricevimento e il 18% ha più di due linee di carico. Nel dettaglio per macro-aree, la ripartizione di entrambe le variabili è in linea con il dato medio nazionale. 14

18 CAPACITÀ DI SCARICO E CARICO DEI CENTRI (100 KG/ORA) Anche per questa variabile, prevalgono le strutture con una limitata capacità operativa. Circa il 40% dei centri ha una capacità di scarico e carico fino a 300 q/ora. Il 12% dei centri esprimono una capacità di scarico e carico compresa tra 301 e 400 q/ora. Il 48% dei centri ricadono nelle due classi comprese tra 401 e 700 e oltre 701 q/ora. Il dettaglio territoriale evidenzia che nel Nord-Est sono più numerosi i centri con la più elevata capacità di scarico e carico considerata. 15

19 DOTAZIONE STRUMENTALE DEI CENTRI numero centri numero di risposte si no non sa / n.r. Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Poco meno del 40% delle risposte fornite è stata affermativa riguardo il possesso di una o più delle strumentazioni elencate. Gli strumenti rapidi di analisi sono largamente diffusi a livello territoriale. Per tutte le strumentazioni prese in esame, i centri del Nord-Est ne esprimono la maggior presenza. 0 essiccatoio sonde termometriche impianto AC impianto di refrig. strumenti rapidi di analisi lab. di analisi 16

20 RIPARTIZIONE TERRITORIALE DEI VOLUMI STOCCATI* NEL 2011 (.000 TON) Frumento Frumento Altri Totale duro tenero Mais Orzo Totale prodotti** complessivo Piemonte Liguria Lombardia Nord-Ovest Friuli V.G E. Romagna Trantino A.A Veneto Nord-Est Toscana Lazio Umbria Marche Centro Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna Sicilia Sud e Isole Totale * Prodotto proprio ad esclusione del prodotto stoccato per conto terzi ** avena, sorgo, segale, farro, girasole, soia, riso 17

21 DIFFERENZIAZIONE DELLO STOCCAGGIO Frumento duro Frumento tenero 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 63% 35% Si No Non sa - n.r 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 50% 50% Si No Non sa - n.r Mais Orzo 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 40% 59% Si No Non sa - n.r 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 19% 56% Si No Non sa - n.r 18

22 CRITERI DI DIFFERENZIAZIONE (SUL TOTALE DELLE RISPOSTE DEI CENTRI CHE DIFFERENZIANO) In giallo sono evidenziati i criteri di differenziazione più rilevanti 19

23 3 STRUMENTI OPERATIVI Schede regionali e provinciali Georeferenziazione

24 ESEMPIO DI SCHEDA REGIONALE 20

25 INDICATORI DI SINTESI DELLA REGIONE/PROVINCIA 21

26 GEOREFERENZIAZIONE 22

27 GEOREFERENZIAZIONE 23

28 3 CONCLUSIONI E POTENZIALITÀ DI SVILUPPO

29 CONCLUSIONI La ripartizione per forma giuridica delle aziende evidenzia un maggior numero di centri riconducibili alle Soc. Coop e Consorzi, che si caratterizzano per un maggior numero medio di centri per azienda aventi una capacità media di stoccaggio più contenuta rispetto alle altre forme giuridiche. Quasi il 90% delle aziende detiene un unico centro di stoccaggio. Circa l 80% dei centri ha una capacità di stoccaggio limitata e inferiore a tonnellate e detengono meno del 30% della capacità di stoccaggio complessiva. L 84% dei centri è stata costruita prima degli anni 90. Il 60% dei centri si caratterizza per avere una sola fossa e linea di carico, con limitate possibilità di effettuare lo stoccaggio differenziato. La differenziazione del prodotto avviene in misura maggiore per il frumento duro (63% dei centri che stoccano il prodotto) e per il frumento tenero (50%) rispetto al mais (40%) e all orzo (19%). 24

30 POTENZIALITÀ DI SVILUPPO Il censimento dei centri di stoccaggio fornisce informazioni sulla numerosità, localizzazione e loro caratteristiche strutturali, realizzando una fotografia completa, allo scopo di aumentarne il livello della conoscenza e anche di orientare le politiche di sviluppo a livello territoriale (politiche strutturali per il potenziamento strutturale e gestionale dei centri e infrastrutturali per il miglioramento della logistica). Allo stesso tempo, è interessante individuare, nell'ottica di un approccio più dinamico dell'azione stessa, alcune potenzialità di sviluppo attraverso il monitoraggio continuativo delle quantità dei cereali stoccati e delle loro caratteristiche qualitative. 25

31 GRAZIE PER L ATTENZIONE Fabio Del Bravo Responsabile Direzione Servizi di Mercato e Supporti Tecnologici f.delbravo@ismea.it Roma, 18 febbraio 2014

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