Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica. Modelli e metodi A.S. 2015/2016 Armida Nussio

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1 Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica Modelli e metodi A.S. 2015/2016 Armida Nussio

2 In prima classe si legge meglio Evoluzione del precedente progetto - ruolo centrale dell insegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dell intervento fino all identificazione dei bambini a rischio. - presenza della logopedista con funzione di consulente esperta - regia del progetto all interno di ciascun Istituto a cura del referente

3 Le azioni Prevede: Un monitoraggio degli apprendimenti nella letto-scrittura degli alunni della prima classe, a febbraio; Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni; Un secondo momento di screening nel mese di maggio L individuazione dei bambini a rischio.

4 Condizioni di realizzazione Individuazione delle risorse da dedicare al progetto Presenza di una figura nel ruolo di Referente d Istituto Disponibilità ad operare con i gruppi di alunni in difficoltà per almeno 2 incontri settimanali a partire dal mese di febbraio fino a maggio. Rigorosità nello sviluppo del progetto in tutte le sue fasi (modalità di lavoro, metodologia, utilizzo degli strumenti previsti, continuità degli interventi, rispetto delle indicazioni metodologiche)

5 Lo sviluppo Periodo Attività Contenuti Soggetti- Ottobre Formazione Insegnanti -Dallo sviluppo del linguaggio Dicembre Formazione Insegnanti Presentazione progetto -Aspetti didattici -Presentazione percorsi didattici. Logopediste Psicopedagogista: Insegnanti Referente Istituto: Insegnanti: GESTIONE: ISTITUTO

6 Gennaio Definizione prove Preparazione prove Logopediste ULSS Psicopedagogi ste Gennaio 3^ settimana 1^ Somministra zione prove Prove somministrate dalle insegnanti di classe Insegnanti Referente d Istituto GESTIONE D ISTITUTO Gennaio 4^ settimana Valutazione prove La correzione è curata da insegnanti, logopedista, referente Insegnanti, logopedista, referente Febbraio maggio Attività di potenziament o Insegnanti Insegnanti

7 Febbraio marzo incontri insegnanti Monitoraggio gruppi Insegnanti referente GESTIONE D ISTITUTO Maggio Definizione prova d uscita Psicopedagogiste logopedista Maggio 3^ settimana 2^ Somministrazione prove Insegnanti referente Maggio 4^ settimana Valutazione prove Correzione con supervisione Insegnanti, referente logopedista

8 Risorse CTI dedicate 1. Raccolta ragionata di materiale predisposto per le attività fonologiche e metafonologiche ad uso degli insegnanti; 2. Alcuni incontri di consulenza esperta dedicati agli insegnanti coinvolti nel progetto che ne avessero bisogno nella fase di avvio del progetto.

9 Le conoscenze del bambino 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco passaggio da un non saper ad un sapere 2. L imparare a leggere e a scrivere è un problema di conoscenza, un attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema convenzionale. 3. Gli errori,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura cognitiva.

10 Le conoscenze del bambino L'insegnamento, nel momento in cui si propone di trasmettere al bambino gli strumenti tecnici per realizzare la lettura e la scrittura, deve tener conto delle conoscenze pregresse e delle singole strategie di apprendimento da lui attivate spontaneamente.

11 Per conoscere il livello individuale degli allievi Prove d ingresso su: Scrittura Lettura Competenze fonologiche

12 Protocolli essenziali: scrittura Prova di scrittura spontanea su disegno libero Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo) Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo)

13 Lettura Rilettura della scrittura spontanea Prova di giudizio di leggibilità di alcuni stimoli proposti Prova di lettura sulla conservazione del testo

14 Fonologico Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine Riconoscimento del fonema iniziale su immagine Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza verbale Riconoscimento del fonema con fluenza verbale Riconoscimento del fonema con memoria verbale

15 Concettualizzazione: parametro costruttivo 0 I tracciati per le parole scritte sono simili al disegno di oggetti. 1 utilizza segni grafici aleatori. 2 utilizza lettere casuali al posto di segni grafici. 3 utilizza lettere conosciute (ad es. quelle del proprio nome) e le combina in modi casuali. 4 utilizza lettere conosciute in modo non casuale: ricorre a criteri di differenziazione grafica. 5 procede secondo l ipotesi sillabica. 6 ricerca criteri di corrispondenza fonema-grafema. 7 padroneggia la relazione fonema-grafema

16 Parametro esecutivo Direzionalità della scrittura Orientamento delle lettere nello spazio, l occupazione dello spazio nel foglio L adeguatezza del segno grafico: (incerto, sicuro); il carattere utilizzato(convenzionale, pseudoscrittura)

17 L apprendimento della lingua scritta nelle Attenzione a: fasi iniziali Consapevolezza linguistica, capacità di segmentazione del discorso in parole separate, di identificare i tratti specifici della lingua scritta, di riconoscere sillabe e fonemi Consapevolezza metafonologica relativa all accettabilità delle frasi dal punto di vista fonologico, semantico, sintattico.

18 Definizione di competenza metafonologica È una particolare conoscenza metalinguistica che consiste nella» capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando con gli stessi adeguate trasformazioni» (Bortolini 1995)

19 CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA E METAFONOLOGICA capacità di rendersi conto che il linguaggio è fatto di suoni, che i fonemi compongono la lingua parlata. Processo cognitivo fondamentale in cui viene richiesto al bambino di porre attenzione all aspetto acustico dell informazione, per analizzarla e tradurla in un codice grafico.

20 La letteratura concorde nell attribuire alla consapevolezza fonologica, all inizio della sc. primaria, un buon indice predittivo delle difficoltà di lettura e scrittura nelle prime classi della scolarizzazione di base

21 Consapevolezza fonologica Globale Riconoscimento e produzione di rime Fusione sillabica Segmentazione sillabica di parole Identificazione della sillaba iniziale, finale, intermedia Analitica fusione fonemica Segmentazione fonemica Identificazione del fonema iniziale, finale, intermedio Manipolazione dei suoni(elisione, aggiunta sostituzione).

22 Consapevolezza fonologica Conoscenza metalinguistica Abilità di : - identificare - classificare - segmentare segmenti fonologici della parola - fondere - manipolare Apprendimento lettura e scrittura

23 Decreto attuativo della legge Art.4, comma 3 170/2010 In un ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di lettoscrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libertà d insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo nelle allegate Linee guida

24 4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA è importante offrire agli alunni la possibilità di maturare le capacità percettivo motorie e linguistiche che costituiscono i prerequisiti per la conquista delle abilità strumentali della letto- scrittura.

25 la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda l acquisizione di un adeguata fluenza e correttezza di lettura Per andare incontro al bisogno educativo speciale dell alunno con DSA si potrà utilizzare il metodo fono-sillabico, oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse.

26 Perché insistere sul lavoro sillabico La metodologia di approccio che inizia e insiste per un tempo lungo sul lavoro sillabico si fonda su queste considerazioni: Possibilità di riflettere sulla struttura fonologica della parola è legata all apprendimento del linguaggio scritto e all istruzione formale che accompagna l apprendimento di un sistema di scrittura alfabetica

27 L individuazione della sillaba Le singole lettere sono costruzioni mentali effettuate sul continuum del parlato, mentre la sillaba aperta (consonante vocale) viene facilmente individuata

28 Corrispondenza sillaba atto articolatorio L operazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne) consente una fruibilità del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realtà dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola cane corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed è quindi molto facilmente identificabile).

29 Segmentazione sillabica È l unità strutturale della competenza linguistica espressiva di ogni parlante nativo Sillaba piana = pietra miliare della struttura fonotattica della nostra lingua CV

30 Fonema È unità minima priva di significato proprio Non ha autonomia percettiva né recettiva (ad esclusione delle vocali) È un artefizio La combinazione di fonemi genera unità più grandi dotate di significato, cioè le parole Con regole grammaticali e sintattiche, genera un numero infinito di frasi

31 La competenza metafonologica analitica non è presente nei bambini prima dell apprendimento della lingua scritta, ma si sviluppa come parte del processo di apprendimento di quest ultima. Non si sviluppa spontaneamente perché non necessaria per parlare

32 Quando e come proporre attività fonologiche È opportuno effettuare attività fonologiche nell ultimo anno della scuola dell infanzia e nella prima e nella seconda classe della scuola primaria. Si potrà dedicare ogni giorno una parte dell attività didattica ad esercizi fonologici all inizio delle attività o tra un attività e l altra, o quando c è bisogno di recuperare l attenzione, a classe intera o a piccoli gruppi, con chi mostra di averne bisogno.

33 Processo a struttura geraqrchica I processi di consapevolezza fonologica vengono acquisiti in modo sequenziale e si strutturano in livelli gerarchici di competenza: - Livello della parola - Livello della struttura delle sillabe - Livello dei suoni iniziali e finali della parola - Livello di tutti i singoli fonemi della parola

34 Es. di attività,prima fase Si possono proporre: Esercizi di sintesi sillabica(riconoscere una parola a partire dalla sequenza di sillabe) Riconoscimento di sillaba iniziale Riconoscimento di sillaba finale Riconoscimento di sillaba intermedia Formare treni di parole(la sillaba finale della prima costituisce quella iniziale della seconda) Giochi per il riconoscimento di rime Giochi di produzione di rime Tombole e domino con immagini e sillabe da associare

35 gradualità Si potrà iniziare dalle sillabe semplici (consonantevocale) e scegliere innanzitutto le consonanti continue, utilizzando poi in abbinamento parole e immagini corrispondenti.

36 Il percorso/processo L approccio con il metodo fono-sillabico, adattato alle specificità dell alunno con DSA,presenta le seguenti caratteristiche Si privilegia quindi un tipo di percorso che, prendendo spunto da un immagine esteriore, renda operante intuitivamente il nesso con l immagine mentale, per favorire poi gradualmente l assunzione concettuale.

37 Criteri di scelta Saranno inizialmente la P e la B; la D e la R; poi la L e la F, la M e la N e così via. Si inizia con quelle che si scrivono da sinistra, si procede con le altre scritte da destra (C G S), lasciando per ultime la Q e l H

38 Per l alunno con difficoltà sarà più utile iniziare con i fonemi continui, cioè quei fonemi che per la loro durata e le loro caratteristiche acustiche risultano più facilmente individuabili, come le consonanti nasali (m, n) e le liquide (l, r), lasciando ad un secondo momento i suoni labiali ed esplosivi (b, p), così come quelli dentali (d, t).

39 La scelta delle parole utili al riconoscimento Occorre, invece, porre attenzione ad ordinare le consonanti, e le parole esemplificative utili per il loro riconoscimento e per l esercizio della lettura, in modo da presentare al bambino soltanto lettere già note

40 Considerazioni Il metodo fonematico dà risalto al codice e favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di apprendimento. Se il livello di consapevolezza linguistica e metalinguistica è un indice della padronanza dei prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si correla al livello di concettualizzazione, diventano fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.

41 Quale scrittura È auspicabile iniziare con lo stampato maiuscolo, la forma di scrittura percettivamente più semplice, in quanto essa è articolata su una sola banda spaziale delimitata da due sole linee (scrittura bilineare):

42 Dare modelli di riferimento e parametri precisi. evitare di presentare al bambino una medesima lettera espressa graficamente in più caratteri fermarsi su una soltanto di queste modalità fino a che l alunno non abbia acquisito una sicura e stabile rappresentazione mentale della forma di quella lettera. dedicare un tempo più lungo sui fonemi più complessi graficamente dare indicazioni molto precise per la scrittura: -, verbalizzando al bambino come si tiene una corretta impugnatura della matita o della penna, - dando indicazioni precise sul movimento che la mano deve compiere, sulla direzione da imprimere al gesto, sulle dimensioni delle lettere rispetto allo spazio del foglio o del supporto di scrittura (cartellone, lavagna). attenzione a che il bambino disegni le lettere partendo dall alto.

43 Alcuni suggerimenti per iniziare Presentazione di un unico carattere di scrittura Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a quando tutti i suoni sono stati assimilati, compresi quelli complessi Uso del quadretto da un centimetro o righe di quinta

44 suggerimenti Suggerire indicazioni precise per la scrittura: direzione dei segni, movimento della mano, altezza delle lettere Utilizzare il metodo fonosillabico Dedicare un tempo quotidiano ai giochi linguistici per la competenza fonologica

45 Gradualità Le ricerche Suggeriscono come elemento determinante la gradualità del percorso

46 Ordine di presentazione Prima le vocali Suoni lunghi Poi gli altri cominciare a presentare le sillabe solo quando riconosceranno le vocali; partire dalle sillabe semplici: composte da una consonante e una vocale; scegliere prima le consonanti continue, che vengono più facilmente percepite e individuate (m, l, r, f, s );

47 All inizio Si presentano parole di livello alfabetico, quelle in cui il numero di fonemi corrisponde al numero delle lettere Tale criterio sposta la scelta delle proposte didattiche mettendo al primo posto l'attenzione al processo di transcodifica che non è ugualmente facile per qualsiasi parola.

48 Sequenza di lavoro Lavorare sulle parole Piane Con consonante ponte Con gruppi consonantici complessi

49 In sintesi Dal semplice al complesso attraverso le fasi intermedie. Solo quando l abilità di scomporre le parole sarà cresciuta, si potrà introdurre il livello ortografico e chiedere al bambino di prestare attenzione al fatto che i suoni possono essere scritti con più segni o in modo diverso a seconda delle lettere che seguono.

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