Istituto Comprensivo Don Aldo Mei S. Leonardo in Treponzio

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2 1 Istituto Comprensivo Don Aldo Mei S. Leonardo in Treponzio

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4 Che cos è il POF Il piano dell Offerta formativa è il documento che costituisce l identità culturale e progettuale del nostro Istituto. Esplicita le scelte culturali, organizzative e operative che caratterizzano la nostra istituzione scolastica attraverso l integrazione e lo sviluppo delle specificità e delle potenzialità di ogni ordine di scuola. Il POF è uno strumento per: Costruire l identità dell Istituzione Scolastica Creare rapporti significativi tra la scuola e il territorio Offrire opportunità di formazione e di apprendimento Gli obiettivi del POF: Garantire un servizio educativo e didattico qualificato in base ai bisogni evidenziati. Rendere chiari gli obiettivi, le modalità ed i mezzi per attuarli. Condividere con l ambiente sociali tali obiettivi, i percorsi per raggiungerli e gli esiti. Razionalizzare le risorse disponibili in modo da ottenere i migliori risultati possibili. Il Pof è uno strumento utile, trasparente e creato per tutte le componenti del nostro Istituto: gli alunni, gli insegnanti, il personale ATA, i genitori e le famiglie. ferimenti 2

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6 Riferimenti normativi Dalla Costituzione Italiana La scuola ha per suo fine la formazione dell uomo e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Italiana; essa s ispira, altresì, alla dichiarazione dei diritti dell uomo e del fanciullo e opera per comprensione e la cooperazione con gli altri popoli. La scuola costituisce una delle formazioni sociali basilari per lo sviluppo della personalità del fanciullo, da un sostanziale contributo a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto, la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ( art. 3 Cost.) e pone le premesse all esercizio effettivo del dirittodovere di partecipare alla vita sociale e di svolgere seconde le proprie possibilità e le proprie scelte, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale delle società (art. 4 Cost). A livello nazionale Nuovi Programmi per la scuola media (1979) Nuovi Programmi per la scuola elementare - (1985). Nuovi Orientamenti per la scuola dell infanzia - (1991). Norme varate in tema di autonomia scolastica. Leggi Bassanini 1 (L.59/97) e 2 (127/97) Innovazione degli ordinamenti nella scuola dell infanzia. (Decreto n 91 21/05/2001. Introduzione lingua inglese e alfabetizzazione informatica nei primi due anni nella scuola primaria. Decreto n 61 (22/07/2003) Riforma dei cicli scolastici (legge 53/03) C.M. 85/2004 e C.M. 28 del 15 Marzo 2007 Legge 133/08 legge 137/08

7 A livello di istituto Delibera del Collegio Docenti del 27 novembre 2013 Delibera del Consiglio di Istituto del 9 dicembre

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9 Finalità Educative La scuola si propone di essere: Una comunità dove alunni, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno. La scuola s impegna dunque, con opportune iniziative, a favorire l accoglienza nella fase d ingresso delle classi iniziali rivolte sia agli alunni, che alle loro famiglie. Un centro di cultura capace di fondere e integrare in un percorso unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dalla famiglia e dalle varie agenzie educative. Un luogo dove il progetto educativo si realizza..(.inclusione) Mira alla formazione di un alunno che sia : o Consapevole di sé e degli altri e desideroso di apprendere; o Capace di collaborare al raggiungimento degli obiettivi prefissati; o Capace di confrontarsi; o Solidale ed aperto verso le diversità; o Abituato a porsi delle domande e a ricercare delle risposte. 4

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11 Il contesto Il nostro territorio si estende nella parte Sud del Comune di Capannori. È una zona che offre ampie opportunità; essa infatti riesce a conciliare una natura dolce e ricca di prodotti, tipica delle colline toscane, con una grande tradizione storica e culturale che fa di questo luoghi una miniera di conoscenze e di occasioni di ogni tipo. L ambiente paesaggistico è racchiuso dai Monti Pisani e comprende paesi di modeste entità le cui attività produttive fanno riferimento generalmente a piccoli esercizi commerciali e all agricoltura. La zona più industrializzata è quella di Guamo. Gli enti locali collaborano con l Istituzione scolastica fornendo i locali ed i servizi di supporto quali il trasporto scolastico e la mensa; finanziano inoltre diversi progetti educativi. Da due anni è attivi anche il Patto per la scuola ovvero un accordo programmatico fra comune, territorio, istituti comprensivi e il locale liceo scientifico al fine di: sviluppare percorsi educativi comuni, socializzare iniziative, decidere insieme su progetti regionali, nazionali ed europei, monitorare le diverse situazioni problematiche e trovare strategie per risolverle, creare sinergia di fronte ad una politica nazionale sempre meno attenta alla nostra scuola pubblica, rendere vitale e centrale il ruolo della scuola sul territorio, non lasciare che si crei un divario fra realtà scolastica e politiche territoriali. Le famiglie sono prevalentemente a composizione mononucleare, con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative;

12 esistono realtà in cui la presenza dei nonni supplisce in parte l'assenza dei genitori. In questi ultimi anni, sul nostro territorio è aumentata la presenza di famiglie di nazionalità estera. Sono presenti inoltre alunni in situazione di handicap. La serie di rapide trasformazioni che hanno segnato mutamenti di tipo socioeconomico nel nostro territorio ha portato un parziale cambiamento dell organizzazione familiare, dei ritmi di vita e dei tradizionali valori di riferimento; questo contribuisce ad acuire i problemi infantili ed adolescenziali e, da qualche anno determina un aumento degli alunni demotivati e in situazione di disagio. 5

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14 Rapporti scuola famiglia Il rapporto dei ragazzi con l Istituzione scolastica dovrebbe essere sereno, in quanto se l esperienza è gratificante anche i risultati ottenuti diventano positivi. Perché questo avvenga è importante che i genitori e la scuola collaborino, interagiscano e comunichino fra loro per facilitare il cammino scolastico che, nel nostro Istituto va dall infanzia alla pre-adolescenza. L Istituzione scolastica rende pubblico il proprio operato con la pubblicazione del Piano dell Offerta Formativa, la Programmazione Didattico - Educativa di ogni singola scuola e le varie comunicazioni che la scuola invia alle famiglie. Il Collegio dei Docenti, riconoscendo l'importanza di una regolare e corretta interazione con le famiglie degli alunni, ha programmato i seguenti incontri: Assemblea dei genitori delle prime classi, per presentare il nuovo ordine di scuola, per informare sulle scelte educative dell istituto e su tutto quanto può essere proficuo per una buona collaborazione fra la scuola e la famiglia. Assemblea dei genitori di ogni classe o plesso per illustrare le funzioni del Consiglio di classe, interclasse ed intersezione e per eleggere i rappresentanti dei genitori. Colloqui con i genitori per informare sul processo d apprendimento dei singoli alunni. 6

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16 Conoscere l Istituto L istituto Comprensivo comprende quattro plessi di scuola dell infanzia, quattro scuole primarie, una scuola secondaria di primo grado e una direzione didattica ed amministrativa situata nella sede della scuola secondaria di 1 grado. Guamo S.Ginese 7 scuola dell'infanzia Badia di Cantignano Castelvecchio di Compito S.Leonardo in Treponzio Scuole Primarie Colle di Compito Massa Macinaia Scuola Secondarai di Primo Grado S. Leonardo in Treponzio

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18 Il corpo docente dell Istituto Comprensivo ha elaborato le aree di competenza identiche per tutto il percorso scolastico, scelte in comune accordo da tutti gli insegnanti della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado che sono le seguenti: Competenze trasversali Indicatori 1. Comunicazione efficace 1.1 Comprensione utilizzo delle risorse intellettuali 1.2 Espressione 2. Gestione e 2.1 Elaborazione logica 2.2 Elaborazione operativa 3. Gestione del sé 3.1 Conoscenza di sé 3.2 Autovalutazione 3.3 Autonomia 3.4 Autocontrollo 4. Risorse intellettuali 4.1 Relazioni umane e autocontrollo 4.2 Prendere decisioni Tali aree di competenza, con gli indicatori che le caratterizzano, rappresentano il punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli anni della scuola di base e per tutte le attività e le discipline che costituiscono il curricolo di riferimento. Queste competenze possono essere definite essenziali perché l Istituto e i singoli insegnanti devono poter offrire, a tutti gli allievi, la possibilità di sviluppare al meglio le loro potenzialità. Dalle aree di competenza, con i relativi indicatori, scaturiscono i descrittori e gli obiettivi educativi che si modificano e differenziano in base all età dei bambini. 8

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20 Scuole dell infanzia NUOVE INDICAZIONI 2012 Con il DM del 16/11/2012 il ministero ha emanato il Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione a cui tutti i docenti devono attenersi. Riflessioni di Giovanni Campana: Nelle nuove indicazioni il bambino della scuola dell infanzia è orientato essenzialmente a obiettivi di progressiva capacità di espressione e riflessione su quanto costituisce la sua esperienza di sé, del proprio fare, del contesto, ecc... La felice sintesi pedagogica incentrata sulle tre parole chiave identità- autonomia- competenza, ripresa dagli Orientamenti per la scuola materna del 91, è seguita da un quarto riferimento costituito dalla cittadinanza, che si riferisce alla dimensione etica e sociale. È bene veder in primo luogo il profondo legame circolare logico-psicologico fra i primi tre: l identità porta all autonomia, questa rafforza l identità e allo stesso modo l acquisizione di competenze alimenta entrambe ed è da esse promossa. Nelle nuove indicazioni sono stabiliti anche i: Traguardi per lo sviluppo delle competenze posti al termine della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Per quanto riguarda la scuola dell infanzia gli insegnanti fanno poi riferimento ai Campi di esperienza, luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degli insegnanti che introducono ai sistemi simbolico-culturali. I campi di esperienza sono 5: Il sé e l altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo 9

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22 Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di: identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi) autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri) competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti) cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Le scuole, all interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. Al termine del percorso triennale della scuola dell infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. 10