SERVIZI DI TELEMEDICINA. Una chance per il Sistema Sanitario Nazionale o solo una moda?

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1 SERVIZI DI TELEMEDICINA Una chance per il Sistema Sanitario Nazionale o solo una moda? Introduzione 1) Descrizione del servizio di telemedicina dell Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata 2) Dati di attività 3) Risparmio per le casse regionali 4) Organizzazione del servizio 5) Postazione multipaziente 6) Prospettive di sviluppo e potenzialità dei servizi di telemedicina 7) Problematiche aperte Pagina 1 di 9

2 Introduzione: Che il termine Telemedicina vada molto di moda è ormai una dato di fatto. Di per se la parola Telemedicina è un grande contenitore che viene utilizzata in un gran numero di occasioni, spesso con cognizione di causa, talvolta a sproposito. In tanti ne parlano: molti con entusiasmo, alcuni con sospetto, altri con dichiarata diffidenza. In bocca ad un politico il termine telemedicina assume un sapore e un fascino tutto particolare; un uomo pubblico che parla di telemedicina è un uomo moderno che sa guardare al futuro, che sa programmare, che ha grandi idee. In bocca ad un anziano il termine telemedicina può indurre a pensare ad una fiction televisiva del tipo un medico in famiglia In bocca ad un medico il termine telemedicina si presta ad una svariata rosa di interpretazioni, talvolta ancora troppo soggettive. Ma, se dobbiamo essere onesti, è anche vero che la parola telemedicina talvolta non è molto in auge neanche tra gli addetti ai lavori. Da medico ospedaliero non posso nascondere un certo imbarazzo quando, nel presentarmi ad altri colleghi, dico che sono il responsabile di un servizio di Telemedicina. E che è? mi viene chiesto con un pizzico di stupore e con una buona dose di sufficienza Lo sappiamo: da un punto di vista semantico si tratta di una parola composta da il suffisso tele seguito dal termine medicina e di per se vuol dire semplicemente medicina a distanza. E se il termine è questo potremmo dire che il più diffuso servizio di telemedicina è la classica telefonata che un paziente fa al suo medico di fiducia per chiedere consigli su un determinato problema sanitario. Ma con l evolversi della tecnologia oggi, si riesce, a far viaggiare oltre le onde sonore della voce anche un gran numero di altre informazioni diagnostiche che di per se sono alla base di tutti i servizi di telemedicina La riduzione dei posti letto ospedalieri è un processo avviato e, in alcune regioni di Italia, già concluso: l ospedale deve divenire sempre più il luogo di cura dedicato alle patologie acute e alle emergenze; il territorio deve occuparsi sempre più delle patologie croniche e della prevenzione. L idea di fondo è quella di far ricorso all ospedalizzazione solo quando necessario. La frase che noi medici potevano dire fino a non molti anni fa ad un nostri paziente: si ricoveri e facciamo un po di accertamenti è soltanto un reminiscenza del passato. Purtroppo, però, la realtà è che talvolta, la scelta dell ospedalizzazione, specie in alcune Regioni è quasi obbligata ed è dettata dalla scarsità di presidi territoriali. Sicuramente c è un assoluto bisogno di rafforzare le strutture sanitarie territoriali ma uno dei nodi del problema è a mio modesto parere anche nell enorme e radicata divisione che c è tra l ospedale e il territorio. Il problema non è nuovo e sono anni che si parla di continuità assistenziale. Distanza che va al di là della diversità di patologie da trattare. Distanza prodotta ed alimentata anche da problematiche di tipo economico. La proposta dei servizi di telemedicina è semplice: Grazie a servizi di telemedicina è oggi possibile, per patologie e pazienti selezionati, offrire un alternativa al ricovero ospedaliero e monitorizzare tali pazienti presso il proprio domicilio senza diminuire l accuratezza della diagnostica e della terapia. Pagina 2 di 9

3 Grazie a servizi di telemedicina è oggi possibile diminuire i giorni di ricovero per patologie selezionate, evitare accessi impropri al pronto soccorso e anche limitare gli accessi agli ambulatori specialistici. Grazie a servizi di telemedicina è oggi possibile seguire la condizione clinica di malati terminali presso il proprio domicilio e dare indicazioni terapeutiche. Grazie ai servizi di telemedicina oggi è possibile garantire quella continuità assistenziale tra ospedale e territorio che dovrebbe garantire il reinserimento del paziente nel proprio ambiente naturale. Questo modello è già stato sperimentato presso il servizio di telemedicina dell Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma che dirigo. I dati di attività sono eloquenti e rappresentano un modello reale, un progetto ben avviato che potrebbe divenire un modello anche per altre realtà sanitarie. Un modello sicuramente perfezionabile ma è un modello concreto, con numeri, pazienti, dati, stime, previsioni e, perché no, anche con qualche ambizione per il futuro 1) Descrizione del servizio di telemedicina dell Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Il servizio di telemedicina ha preso il via con deliberazione di Giunta Regionale n.351 del 18/3/2003 nel quale veniva approvato il progetto prototipale di sperimentazione di servizi di Telemedicina orientato in particolar modo al telemonitoraggio di pazienti dimessi dall ospedale o, ai quali, si vuole offrire un alternativa al ricovero. Dal 2007 il Servizio di Telemedicina offre, per patologie e pazienti selezionati, una reale alternativa al ricovero senza diminuire l accuratezza della diagnostica e del trattamento medico. Ad oggi, grazie al Servizio di Telemedicina, sono stati trattati quasi 500 pazienti Ad ogni paziente è stata consegnata una valigetta con alcune apparecchiature biomedicali ed un computer palmare che mantengono il paziente in costante contatto con l Ospedale. Ogni valigetta, che si può a tutti gli effetti paragonare ad un posto letto virtuale, al suo interno contiene le seguenti apparecchiature biomedicali: Elettrocardiografo, Saturimetro, Glucometro, Pressurimetro; La maggior parte dei pazienti trattati provengono dal Pronto Soccorso Cardiologico dell Azienda, altri dai reparti di degenza, dagli ambulatori, qualcuno dal territorio. Di seguito alcuni dati di attività: 2) Dati di attività 445 pazienti tratti con i seguenti risultati 1. provenienza pazienti Patologia trattata n. pazienti Pronto Soccorso Cardiologico; reparto di Fibrillazione atriale cardiovertita, Dati aggiornati al 30 novembre 2010 Pagina 3 di 9

4 cardiologia Azienda Ospedaliera san Giovanni Addolorata scompenso cardiaco Reparti di Medicina; ambulatori; Parkinson, Diabete, neoplasie 57 Centro Ipertensione Ipertensione sistemica 45 Angiologia ulcere degli arti inferiori 19 reparti di degenza Pazienti terminali 8 Broncopneumologia Bronco Pnuemopatia Cronico Ostruttiva 4 TOTALE 445 Tutti questi pazienti sono stati trattati a domicilio senza diminuire l accuratezza della diagnostica e del trattamento e, cosa da non trascurare, con un alto livello di qualità percepita da parte degli utenti. Pagina 4 di 9

5 Numero dei parametri clinici controllati a distanza : Pressione/frequenza cardiaca: Fotografie di ulcere 980 Elettrocardiogrammi: Glicemia Peso corporeo 325 Saturimetria (%) di ossigeno nel sangue 3222 Sintomi soggettivi: tosse, affanno, catarro, cianosi 620 Tot. Generale misurazioni: ) Risparmio per le casse Regionali Con il servizio svolto si stima che le Casse Regionali hanno risparmiato circa ,00 Euro. Sono stati evitati 272 ricoveri, diminuiti 76 giorni di degenza di altri pazienti dimessi precocemente grazie ai servizi di telemedicina, sono stati evitati 82 accessi al DEA e 430 accessi agli ambulatori. I dettagli della stima del risparmio sono riportati nella tabella: Q.tà Prestazioni diminuite Risparmio (stima in ) -272 Ricoveri (*) ,00-76 gg di ricovero ridotti per dimissioni anticipate ,00-82 Accessi al DEA , Accessi agli ambulatori ,00 * degenza media di 2,8 giorni calcolata al costo di 900 Euro al dì Dall attività di questi anni, si stima che l 8,7% della patologie che vengono trattate ai DEA potrebbero essere trattate e monitorate con servizi di telemedicina Il centro servizi di Telemedicina dell AO S.Giovanni Addolorata, i server in nostro possesso è l esperienza acquisita in questi anni ci danno la possibilità di poter seguire in brevissimo tempo migliaia di pazienti con queste modalità. Le potenzialità sono molte; alcuni modelli di nuovi percorsi terapeutici in tal senso già esistono ma sono ancora esperienze isolate e sperimentali. Le idee sono molte; di seguito viene brevemente illustrata l organizzazione del servizio di telemedicina dell Ospedale San Giovanni e ipotizzati alcuni scenari futuri si sviluppo. Pagina 5 di 9

6 4) Organizzazione del servizio Per gestire il flusso dei pazienti e il monitoraggio dei pazienti a domicilio è stato realizzato il Centro Servizi di Telemedicina che rappresenta la centrale operativa di tutto il servizio. Il Centro Servizi, composto prevalentemente da personale infermieristico e tecnico, è il principale interlocutore per il paziente e ha diverse mansioni: cura l accettazione e la dimissione dei pazienti istruisce i pazienti e, qualora, ce ne sia la necessità, anche un care giver (parente, badante, ecc.) sull uso del Kit di apparecchiature contenute all interno della valigetta apre la scheda clinica informatizzata del paziente monitorizza la scheda clinica e controlla giornalmente la corretta trasmissione dei dati secondo la tempistica concordata informa e coinvolge il Medico di Medicina Generale allerta il medico specialista di riferimento qualora ve ne sia la necessità svolge funzioni di Help Desk sia per il paziente che per il medico contatta quotidianamente il paziente, si accerta che eventuali cambiamenti terapeutici siano stati correttamente recepiti dai pazienti. La scheda clinica è totalmente informatizzata: I dati rilevati dai pazienti vanno automaticamente a popolare la scheda clinica. Al momento di dimissione viene consegnata la scheda di dimissione e la scheda clinica in formato elettronico; al MMG viene inviata per la scheda di dimissione I pazienti attraverso il Palmare possono controllare quotidianamente la terapia in atto e il protocollo di utilizzo delle apparecchiature. Ad ogni eventuale variazione della terapia da parte del medico vengono automaticamente inviati SMS, ed al paziente ed al loro care giver. Gli infermieri del centro servizi si accertano comunque della ricezione del messaggio. Se richiesto dal paziente vi è un servizio di pony express per la consegna a domicilio di eventuale prescrizione medica e/o di farmaci. Qualora i dati rilevati siano al di fuori dei valori normali, automaticamente vengono inviati degli alert al Centro Servizi. Pagina 6 di 9

7 Attraverso i palmari i pazienti possono facilmente inviare eventuali sintomi quali: presenza di tosse, affanno, espettorato, ecc. Il tempo medio di degenza nel Servizio di Telemedicina è di circa 28 giorni e l età media dei pazienti è di circa 64 anni. 5) Postazione Multipaziente In considerazione degli ottimi risultati raggiunti con il servizio offerto per ogni singolo paziente sono state anche realizzate delle postazioni di Telemedicina multipaziente. Tali postazioni, in esercizio in via sperimentale, in alcune case alloggio per anziani, permettono di poter controllare con un unica postazione un numero illimitato di pazienti ed effettuare anche teleconsulti specialistici. Nella postazione multipaziente al posto del computer palmare viene utilizzato un laptop touch screen e sono state aggiunte altre apparecchiature biomedicali quali lo spirometro e la bilancia bluetooth. Grazie ad un recente accordo con il Garante dei Detenuti della Regione Lazio, tale soluzione sarà a breve impiegata anche in alcune carceri del Lazio Pagina 7 di 9

8 6) Prospettive di sviluppo e potenzialità dei servizi di telemedicina Il Servizio di Telemedicina dell Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata rappresenta oggi un modello pilota replicabile. Il centro servizi di telemedicina, e il modello di percorso assistenziale sperimentato ha le potenzialità per offrire un servizio di telemonitoraggio clinico ad un numero potenzialmente illimitato di pazienti. Il server che utilizziamo presso l Ospedale San Giovanni è già progettato per gestire contemporaneamente migliaia di pazienti e centinaia diversi luoghi remoti di controllo su tutto il territorio Regionale. Aumentando la disponibilità di postazioni remote potremmo essere in grado in tempi brevi di fornire servizi di telemedicina a migliaia di pazienti. Tale servizio di telemedicina può essere anche utilizzato come teleconsulto 2 in ambito cardiologico, broncopneumologico o internistico, contribuendo così al decongestionamento e alla riduzione delle liste di attesa di alcune prestazioni ambulatoriali. 7) Problematiche aperte Quello che oggi è latente è un coordinamento, un idea di nuova sanità che sappia sfruttare appieno le potenzialità che la moderna tecnologia ci offre. Senza un coordinamento, una regia centrale, si moltiplicano anche nella nostra Regione e in Italia diversi piccoli progetti di telemedicina, completamente scollegati l uno dall altro, con un enorme spreco di risorse e di energie. Quello che oggi manca, non è la soluzione tecnologica: l industria su questo è molto avanti e le soluzioni proposte sono molte, forse anche troppe. C è invece bisogno di un pensiero nuovo sul tipo di servizio che si vuole offrire; c è bisogno di pensare a percorsi sanitari diversi che sappiano progettare un modello di sanità leggera più attenta ai bisogni dei cittadini. C è bisogno di un vero percorso di continuità assistenziale, un vero collegamento tra ospedale e territorio, una vera integrazione e cooperazione tra il sanitario e il sociale. In questo i servizi di telemedicina potrebbero creare quel collante che manca; ma c è bisogno di un pensiero nuovo sulla sanità: Una sanità che risponda alle esigenze delle patologie croniche in aumento e sappia dare una risposta nuova. Non basta la buona volontà dei singoli: c è bisogno del coraggio di una scelta radicale. 2 Il teleconsulto, a differenza del telemonitoraggio, è una prestazione specialistica occasionale paragonabile ad una visita ambulatoriale. Chiaramente i teleconsulti potranno interessare diverse specialità. Pagina 8 di 9

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