COMPARTI ZCR 6.1 E ZCR 6.2

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1 COMUNE di S. STEFANO BELBO Provincia di CUNEO Proprietà: - signor GATTI LUIGI residente in S. Stefano Belbo (CN) Via Moncucco n. 5 - signora CHIRIOTTI GIOVANNA residente in Abbazia n. 2 - signor TEALDO TIZIANO residente in Vesime (AT) Via Romita n signora LAVAGNINO SIMONA residente in Vesime (AT) Via Romita n. 34 Oggetto: PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO DI LIBERA INIZIATIVA ai sensi dell Art. 43 L.U.R. n. 56/77 - AREA DI P.R.G. 2.1.b - COMPARTI ZCR 6.1 E ZCR 6.2 RELAZIONE DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE Alba, lì 18/03/2015 Il Tecnico (Dott. Ing. Giorgio Domini)

2 1) Inquadramento e studio urbanistico dell area Nel Comune di S. Stefano Belbo è attualmente vigente la Variante n. 10 al Piano Regolatore Generale adottata con delibera del Consiglio Comunale n. del. La variante vigente ha inserito nelle previsioni di piano un area soggetta a Piano Esecutivo Convenzionato, che ha per oggetto l utilizzazione a scopo urbanistico ed edilizio delle seguenti aree: - pp 45 distinta al Catasto Terreni al Foglio n. 17 part. nn di mq. 790; - ZCR 6.1 distinta al Catasto Terreni al Foglio n. 17 part. nn di mq ; - ZCR 6.2 distinta al Catasto Terreni al Foglio n. 17 part. nn parte di mq ; aventi superficie complessiva di mq Il presente Piano Esecutivo Convenzionato di Libera Iniziativa, ai sensi dell art. 43 L.U.R. n. 56/77 Area di P.R.G. 2.1.b, comprende unicamente i comparti ZCR 6.1 e ZCR 6.2 con l esclusione dell area pp45, come consentito dalle Norme di Attuazione contenute nella Variante n. 10 di P.R.G. all art. 55 bis tabella Ambito 2.1.b, stralci funzionali. 2) Studio topografico L area oggetto di P.E.C., avente una superficie territoriale di mq (ZCR ZCR 6.2), è localizzata ai margini di un area di edificazione recente a destinazione residenziale, con tipologia isolata costituita da palazzine di modeste dimensioni e da un area produttiva costituita da un complesso di fabbricati formate un unica unità produttiva con destinazione azienda vinicola. Il lotto fa parte del versante collinare di Moncucco e presenta un profilo variabile dal 15%, a valle dell area in prossimità della strada campestre esistente ed in prossimità della Casa Vinicola Abbazia di San Gaudenzio, alla pendenza massima sufficientemente prossima al 45% a monte. Esso confina a Sud con la Casa Vinicola Abbazia di San Gaudenzio e con un terreno coltivato ad orto di pertinenza di fabbricato di civile abitazione, ad Est con l area edificata sopraccitata, a Nord e ad Ovest con terreni ad uso agricolo (vigneto). Sotto l aspetto viario l area risulta servita da strada comunale asfaltata (Via Civetta) avente larghezza di corsia > m. 5,00 e lungo il confine Sud da un passaggio campestre di servizio per 1

3 l attuale uso agricolo del fondo, che lo mette in collegamento con Via Moncucco. Dall esecuzione di prove penetrometriche dinamiche effettuate nel lotto individuato al Catasto Terreni al Fg. 17 part. n di proprietà della Sig.ra Chiriotti Giovanna, hanno evidenziato un assetto stratigrafico, partendo dall alto verso il basso e non considerando il terreno agrario presente, così rappresentato: - Limo argilloso debolmente sabbioso, da soffice a plastico DPM 1: da -0,50 m. a -6,20 m. da p.c.; DPM 2: da -0,70 m. a -3,50 m. da p.c.; - Limo argilloso debolmente sabbioso, compatto DPM 1: da -6,20 m. a -7,10 m. da p.c.; - Argilla marnosa compatta DPM 1: da -7,10 m. a -7,80m. da p.c.; DPM 2: da -3,50 m. a -3,70 m. da p.c. 2

4 3) Valutazione dell insediamento ai fini della tutela idrogeologica del suolo e della sicurezza La carta di sintesi, redatta ai sensi dell art. 9 bis della L.R. 05/12/1977 n. 56 e s.m.i., individua sul territorio comunale per ogni area la classe e le classi di rischio e l idoneità d uso. L area interessata dall intervento è inquadrata in parte Classe I, porzione a valle, ed in parte in Classe II, porzione più a monte. La Classe I è così definita: Porzione di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche: gli interventi, sia pubblici che privati, sono di norma consentiti nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/03/88. La Classe II è così definita: Porzione di territorio nelle quali le condizioni di modesta pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso l adozione ed il rispetto di modesti accorgimenti tecnici esplicati a livello di Norme Tecniche di Attuazione ispirate al D.M. 11/03/88 e realizzabili a livello di progetto esecutivo esclusivamente nell ambito del singolo lotto edificatorio o dell intorno significativo circostante. In ossequio a tali norme in fase di progettazione del P.E.C., considerato l aspetto morfologico del sito, si è cercato di minimizzare le modificazioni del suolo, compatibilmente con una razionale e funzionale utilizzazione dell area, prevedendo edifici con volumetria e impronta sul terreno di dimensioni contenute. I profili del terreno sistemato risultano sufficientemente congruenti con quelli del pendio naturale, con sensibile scostamenti solo in corrispondenza delle aree di pertinenza dei fabbricati, per la formazione degli accessi alle autorimesse interrate e per i piccoli spazi a cortile a monte dei fabbricati medesimi ed in corrispondenza della futura strada di P.E.C., qualora questa venisse realizzata (vedi Tav. 3). La viabilità di servizio del P.E.C. è costituita da un tronco stradale della lunghezza di circa m. 73, posto lungo il confine Sud dell area, avente un profilo, in asse, prossimo al profilo del terreno naturale, di un tronco della lunghezza di circa m. 40 e di un tronco della lunghezza di m. 50, a proseguimento della Via Civetta, la cui altezza massima di scavo risulta di circa m. 3,00 in 3

5 corrispondenza del cancello di accesso al fabbricato. Le pendenze dei tronchi trasversali variano da 2% a 8%; la pendenza del tronco di collegamento è del 20%. I terrazzamenti o i salti di quota in progetto saranno contenuti da idonee opere di sostegno in c.a. di altezza massima m. 3,00. Tutte le aree non pavimentate saranno sistemate a verde con piantumazioni di specie vegetali, sia di piccolo che di alto fusto, idonee alla stabilizzazione della coltre superficiale. In particolare le porzioni ad elevata pendenza saranno stabilizzate con adeguate piantumazioni arbustive eventualmente protette dall erosione con geotessuti. La regimazione delle acque superficiali sarà garantita da un fosso di guardia esistente, posto a monte dell insediamento in progetto, il quale, adeguatamente rimodellato e previa verifica idraulica, riverserà le acque di corrivazione del versante nel rio di Moncucco. Lo smaltimento delle acque meteoriche all interno dell area di P.E.C. sarà demandato alla cunetta stradale e ad una griglia posta a valle in prossimità del raccordo con Via Civetta, che convoglieranno le portate alla rete fognaria esistente. 4) Valutazione dell insediamento ai fini della compatibilità paesaggistica ed ambientale Il terreno oggetto di P.E.C. è localizzato ai piedi del versante rivolto ad Est della collina di Moncucco nella parte immediatamente a ridosso del nucleo abitato di costruzione recente. L insediamento rappresenta la naturale continuità di un comparto edilizio realizzato una decina di anno orsono costituito da edifici mono o plurifamiliari a due piani fuori terra realizzato con forme e materiali di tipo tradizionale. Come risulta evidenziato nell immagine del foto inserimento riportata nella TAV. 8 il nucleo occupa un livello più basso sia dell insediamento citato posto in adiacenza, sia degli edifici residenziali a più piani posti sul lato opposto lungo la strada provinciale per Castiglione Tinella, con una conseguente naturale minimizzazione dell impatto. A livello topografico la sensibile pendenza del terreno, variabile dal 15% nella fascia più bassa al 40 45% nella fascia superiore ha imposto necessariamente la previsione di opere di sostegno per consentire la realizzazione della viabilità e delle aree cortilizie di pertinenza dei fabbricati. 4

6 Si è in ogni caso ricercato il migliore equilibrio riducendo al minimo i terrazzamenti e gli scostamenti fra il profilo del pendio naturale e quello dei terreni sistemati. Per tali opere di sostegno si è proposto il rivestimento in pietra di Langa per le superfici prospettanti la via pubblica. Per quelle private, suscettibili di possibili variazioni e comunque da definire nei singoli progetti edificatori, si rinvia a tale fase in cui potranno essere prese in considerazione anche soluzioni di ingegneria naturalistica quali terre rinforzate, palificate e pareti di massi lapidei opportunamente rinverdite. Il P.E.C. si propone di conferire all insediamento uniformità tipologica e costruttiva, insieme a caratteri architettonici coerenti per forme, linee progettuali e materiali con il contesto e con gli elementi peculiari dei fabbricati circostanti. Per tutti i fabbricati il terreno sistemato raggiunge la quota del piano abitativo ad eccezione delle porzioni di accesso alle autorimesse, contenendo al minimo il volume emergente, nonché l impatto della sagoma edilizia. Per quanto attiene le caratteristiche costruttive si prevede l impiego di elementi e materiali di tipo tradizionale quali: - copertura con manto in coppi o tegole a coppo, in laterizio; - cornicioni e porticati con orditura in legno naturale verniciato; - serramenti esterni in legno smaltato e persiane alla piemontese sempre in legno smaltato; - muri di tamponamento esterni rifiniti ad intonaco e tinteggiati con colori caratteristici del luogo, comunque da definirsi con l Ufficio Tecnico Comunale; - ringhiere ed altri manufatti in ferro a disegno lineare di tipo tradizionale; - davanzali, soglie e zoccolatura in pietra di Luserna; - lattoneria in lamiera di rame; - recinzioni ad unica tipologia in ferro di semplice fattura, lungo la strada di P.E.C e di preferenza siepi in divisione di proprietà; - pavimentazione, marciapiedi, accessi, cortili in elementi autobloccanti in cls o in pietra naturale; - cordolo per delimitazione marciapiedi, area verde, ecc. in elementi trapezoidali di calcestruzzo; - chiusini e caditoie in ghisa sferoidale; - muretti di sostegno lungo la via pubblica con rivestimento in pietra di Langa. 5

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